Frasi su amato
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“In ogni caprese c'è un fondo antico e genuino che si sente nel dialetto stretto e nella scontrosa e a volte brusca natura contadina, e una realtà più sciolta e disinvolta acquisita dal rapporto con gli ospiti stranieri che hanno amato e celebrato l'isola.”

Raffaele La Capria (1922) scrittore italiano

Origine: Da Capri, la memoria di un'Isola-Stato https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/28/CAPRI_MEMORIA_ISOLA_STATO_co_9_090928023.shtml, Corriere della sera, 28 settembre 2009, p. 35.

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“Tutti mi odiano perché sono così universalmente amato.”

Peter De Vries (1910–1993) scrittore, editore

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“Come scrivo nel libro ho sempre amato acconciarmi, vestirmi, stare al centro della scena e truccarmi; ricordo che lo facevo fin da piccolissima, faceva parte della mia personalità. All'asilo nessuno mi ha mai bullizzata o esclusa per questo, anzi.”

Conchita Wurst (1988) cantante austriaca

Origine: Dall'intervista di Marzia Nicolin, Conchita Wurst, «Ho iniziato a travestirmi all’asilo» http://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/2015/05/19/conchita-wurst-accettati-per-quello-che-sei/, IoDonna.it, 19 maggio 2015.

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“L'eternità significa continuare ancora per un po' di tempo quando coloro che conosciamo e abbiamo amato non esistono più.”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

Origine: Il vangelo secondo Gesù Cristo, p. 72

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“[…] Claudio Ranieri, che nessuno ha mai ignorato, ma pochi hanno amato per quello che era diventato, un formidabile maestro di calcio normale.”

Mario Sconcerti (1948) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da «Io parlo poco di tattica, voi correte» Così Ranieri è in vetta con il Leicester http://www.corriere.it/sport/16_febbraio_07/io-parlo-poco-tattica-voi-correte-intervista-ranieri-leicester-50e5a22a-cd16-11e5-a5a3-6d487a548e4e.shtml, Corriere.it, 7 febbraio 2016.

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“[…] per Ignazio l'obbedienza autentica è sempre carità verso Cristo che mi ha amato e scelto.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Origine: La vita, la missione teologica e l'opera di Adrienne von Speyr, p. 32

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“E Dottor House ha codificato l'antipatia come tratto positivamente distintivo: il protagonista è amato in quanto burbero. Proprio House è la serie più didascalica, tra quelle quasi-cattive. Al punto da essere spesso andata in testacoda, tra svolte narrative improbabili, citazioni stanche di Qualcuno volò sul nido del cuculo e financo ammicchi al musical.”

Andrea Scanzi (1974) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da I neocattivi cucinano l'anfetamina http://www.lastampa.it/2011/03/10/spettacoli/i-neocattivi-cucinano-l-anfetamina-Ptbu3NxJTvnQHYoOHcXitO/pagina.html, La Stampa.it, 10 marzo 2011.

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“Ho amato la boxe quanto mia moglie ed i pugili in palestra per me erano come figli ed avevano rispetto.”

Lucinio Sconfietti (1926–2016)

Origine: Da un'intervista di Maurizio Scorbati; citato in La crisi del pugilato «Mancano i maestri non i giovani talenti» http://laprovinciapavese.gelocal.it/sport/2015/08/10/news/la-crisi-del-pugilato-mancano-i-maestri-non-i-giovani-talenti-1.11917572, La Provicnia Pavese.it 10 agosto 2015.

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“[Su Antonio Cassano] Talento incredibile, mai visto uno come lui. Deve trovare continuità e sentirsi protetto, amato, cosa complicata qui a Madrid dove se sbagli due partite ti mettono in croce. Se fosse arrivato in un altro momento la sua storia qui sarebbe stata diversa.”

Raúl González Blanco (1977) calciatore spagnolo

Origine: Citato in Filippo Maria Ricci, Raul: «Ho sognato il Milan. Invecchio come Maldini» http://archiviostorico.gazzetta.it//2008/ottobre/31/RAUL_sognato_Milan_Invecchio_come_ga_10_081031041.shtml, La Gazzetta dello Sport, 31 ottobre 2008.

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“Io il mio lavoro l'ho sempre amato e ho avuto fortuna di trasmettere questo amore a chi lavora con me. Ecco che cos'è la cultura del lavoro: fare proprie le difficoltà e i successi a cui l'azienda va incontro.”

Pasquale Natuzzi (1940) imprenditore italiano

Origine: Citato in Lello Parise, Santeramo, dove nasce la "cultura del lavoro", La Gazzetta del Mezzogiorno, 1997.

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“Io amo tutti ma non sono amato.”

Vaclav Fomič Nižinskij (1889–1950) ballerino e coreografo russo

Origine: Diari, p. 24

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“A nessuna creatura può piacere di essere desiderata per l'amore di un'altra. Ognuno vuole essere amato per se stesso.”

Liala (1897–1995) scrittrice italiana

Origine: Quel divino autunno, p. 63

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“Vorrei essere amato dalle creature semplici e non discusso dai sapienti di letteratura.”

Aldo Palazzeschi (1885–1974) scrittore e poeta italiano

Origine: Dalla lettera ad Arnoldo Mondadori, Venezia, 21 settembre 1958, in Arnoldo Mondadori, Alberto Mondadori, Aldo Palazzeschi, Carteggio. 1938-1974, a cura di Laura Diafani, Ed. di Storia e Letteratura, 2007.

“Quella di far partecipare un libro allo Strega è una decisione che riguarda la casa editrice. Ogni casa editrice può presentarne uno alla commissione che prende i romanzi in esame. E già solo sentirsi dire dalla propria casa editrice che ha deciso di candidare il tuo romanzo, e non un altro, allo Strega è un'enorme soddisfazione. Poi a quel punto tutto sta nelle mani della Fondazione Bellonci, che decide quali sono i dodici candidati alla corsa effettiva. Quel giorno mi chiamò Laura Guidi, che è a capo della comunicazione di Giunti e mi disse: "prepara le valigie che andiamo a Benevento". È lì che c'è la fabbrica dello Strega, ed è lì che avviene la presentazione dei dodici candidati che danno inizio alle danze. Quel giorno non sono salita solo sul palcoscenico di un bellissimo teatro al centro di Benevento, ma anche su un piedistallo. […] Non avevo molte speranze di farcela, ed è stata questa la vera emozione: scoprire di potercela fare anche se tutto ti fa presagire il contrario. Solo per la forza del libro, per quanto ci credi, per quanto ti è costato. L'apice dell'emozione l'ho raggiunto lì. Per me è stato quello il traguardo. La sera della finale ero tranquilla e soddisfatta. Forse per questo sono arrivata ultima? Forse per ottenere qualcosa bisogna davvero crederci, e il mio premio era stare lì, non chiudere vittoriosa. Il mio premio era sapere che un finalista, con un libro che è stato tanto amato dal pubblico e che ha aiutato tante donne e tanti uomini in difficoltà, ha già vinto abbastanza.”

Simona Sparaco (1978) autore
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“Ho amato fino alla follia, ma ciò che gli altri chiamano follia per me è l' unico modo di amare.”

Françoise Sagan (1935–2004) scrittrice francese

citato in Corriere della sera, 25 settembre 2004

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“Ognuno di noi viene al mondo con una ferita che condiziona le sue possibilità di amare e di essere amato.”

Massimo Gramellini (1960) giornalista e scrittore italiano

Il brutto, pos. 383
Cuori allo specchio

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“Vigiak (Sorte, Foruna, Destino), che ricorda la tradizione pagana, è una delle principali feste armene, che comincia il giovedì dell'Ascensione e dura fino alla domenica di Pentecoste. Alla vigilia dell'Ascensione le ragazze del villaggio si riuniscono e scelgono fra loro una brigatella per organizzare la festa. Le prescelte prendono un'anfora di terra cotta, l'empiono d'acqua attinta a sette fonti o pozzi, ne ornano la bocca con fiori colti in sette campi diversi, poi vi gettano dentro un oggetto caro (bracciali, anelli, grani di monili o di corone, orecchini, fermagli, ecc.), facendo voti di gioia pei parenti e per l'amato, a occhi chiusi e con profondo raccoglimento. La notte dal mercoledì al giovedì, esse nascondono l'anfora in un cantuccio segreto di giardino, all'aperto, per esporla all'influsso delle stelle, e la sorvegliano, perché non sia rapita dai giovanotti, che la cercano per portarla via. Se i giovani vi riescono, le fanciulle, per riaver l'anfora, devono offrir loro gran quantità di non la rapiscano. – La domenica di Pentecoste, le ragazze si raccolgono per l'ultima volta; circondano l'anfora, e, dopo averla baciata, la mettono fra le braccia d'una di loro; poi, un'altra fanciulla, vestita da sposa, a rappresentar appunto la sposa della festa della "Vigiak", trae dal'anfora un oggetto, mentre una vecchia canta un ritornello, di felicità o di mal augurio o di burla; e così via via per ciascun oggetto gettato nell'anfora; onde le fanciulle si rallegrano o si attristano secondo il presagio lieto o triste. Nelle varie contrade dell'Armenia, la festa della Vigiak presenta qualche cambiamento; ma in tutte è deliziosamente gentile e pensosa, degna d'un popolo delle tradizioni derivate dall'India, la più poetica delle antiche nazioni.”

Domenico Ciampoli (1852–1929) scrittore e bibliotecario italiano
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“Che cosa, in effetti, può trattenere un essere umano da un gesto di solidarietà che, oltretutto, non "costa" nulla, visto che ciò che viene donato non ha più, per il donatore, alcuna utilità? Ho formulato apposta la domanda in un modo così semplicistico e brutale per suggerire che la risposta – non dico la giustificazione – è da cercare su un piano che non è né quello della conoscenza razionale né, tantomeno, quello del buon senso. A nessuno di noi, credenti o non credenti, è estraneo il sogno della resurrezione dei corpi: un sogno che non riguarda tanto il nostro, di corpo (del quale, del resto, è difficile se non impossibile immaginare la non – più – esistenza), quanto quello delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più. Fra credenti e non credenti c'è, in questo, una sola anche se, certamente, essenziale differenza: che ciò che per i secondi è un sogno, per i primi è una speranza o, almeno, la volontà di una speranza. E io credo che da questo sogno o da questa speranza discenda il desiderio struggente di "salvare" non, ripeto, il proprio corpo, ma quello dei propri cari appena scomparsi, di difenderne l'integrità, di sentire come un ulteriore strazio, come un'ulteriore separazione, come un'ulteriore perdita il fatto che esso venga immediatamente – e, come la scienza e la tecnica esigono, a morte cerebrale accertata, ma a cuore ancora battente – lacerato, diminuito, privato di sé.”

Giovanni Raboni (1932–2004) poeta, scrittore e giornalista italiano

Origine: Da Trapianti e coscienza https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/01/TRAPIANTI_COSCIENZA_co_0_0004012997.shtml, Corriere della Sera, 1 aprile 2000, p. 11.

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“Solo l'amare, solo il conoscere | conta, non l'aver amato, | non l'aver conosciuto.”

da Il pianto della scavatrice, I, vv. 1-3; p. 85
Le ceneri di Gramsci

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“[Su Curzio Malaparte] Per dimenticare l'amarezza di passare per un collaborazionista, si rifugia nella lettura dell'amato Chateaubriand, di cui gli piace il disprezzo verso gli uomini nuovi.”

Giacinto Spagnoletti (1920–2003) critico letterario, poeta e romanziere italiano

Origine: Da Storia della letteratura italiana del Novecento, Newton Compton, Roma, 1994, p. 327.

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“La prima doppiatrice che ho amato in assoluto è stata Domitilla D'Amico. Ancora oggi la ammiro moltissimo, è il mio modello. Penso che sia una delle migliori doppiatrici che ci siano in piazza.”

Giulia Tarquini (1989) doppiatrice italiana

Origine: Da Intervista di Domenico Esposito Mito a Giulia Tarquini (doppiatrice e scrittrice italiana) http://lacittadeimattidomenicoesposito.blogspot.it/2010/11/intervista-di-domenico-esposito-mito.html, lacittadeimattidomenicoesposito.blogspot.it, 3 novembre 2010.

“Non sopporterei di essere amato da una donna che non ha niente da perdere. Amare, è questo, la possibilità di perdere.”

Jean-Claude Izzo (1945–2000) scrittore, giornalista e poeta francese

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“L'assenza dell'essere amato lascia dietro di sé un lento veleno che si chiama l'oblio.”

Claude Aveline (1901–1992) scrittore e poeta francese

da Et tout le reste n'est rien; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013

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“Guardavo il Real Madrid già da bambino, è sempre stata la squadra più grande per me e ho sempre amato la divisa bianca del Real. È un sogno divenuto letteralmente realtà. Hanno mostrato una fotografia nella quale sono parso non troppo interessato, ma a parte tutto è ovviamente qualcosa di grandissimo essere qui.”

Gareth Bale (1989) calciatore gallese

Origine: Da un'intervista rilasciata allo sponsor Adidas; citato in Intervista a Gareth Bale: "Sempre sognato il Real" http://www.calciolab.com/intervista-a-gareth-bale-il-sogno-di-ogni-bambino-40050, Calciolab.com, 3 settembre 2013.

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“Trilussa si è esposto poeticamente, non politicamente, a differenza di Cesare Pavese. Togliatti lo volle incontrare, ma lui, un non-fascista amato dal Papa, fu al di sopra dei giochi.”

Michele Placido (1946) attore e regista italiano

Origine: Dall'intervista di Cinzia Romani, L'ironia di Trilussa: quando l'anti-politica finisce in commedia http://www.ilgiornale.it/news/2012/08/25/lironia-di-trilussa-quando-lantipolitica-finisce-in-commedia/832027/, il Giornale.it, 5 agosto 2012.

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“Chi non ha tenuto con sé un cane, non sa cosa sia amare ed essere amato.”

Mariano José de Larra (1809–1837) scrittore e giornalista spagnolo

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“Non mi piace essere al centro dell'attenzione ma ho sempre amato recitare. Il doppiaggio quindi era perfetto anche per questo aspetto, potevo essere un’attrice a tutto tondo senza dover rendere conto a nessuno di null'altro se non di quello che sapevo fare.”

Valentina Favazza (1987) doppiatrice italiana

Origine: Da Intervista esclusiva a Valentina Favazza http://marveluniverseitalia.altervista.org/intervista-esclusiva-valentina-favazza/, marveluniverseitalia.altervista.org, 19 maggio 2014.

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“Ti aspetti gloria?» disse Ba'alzamon. «Potere? Ti hanno detto che l'Occhio del Mondo sarà al tuo servizio? Quale gloria e quale potere toccano a un burattino? Le stringhe che ti muovono sono state intessute da secoli. Tuo padre fu scelto dalla Torre Bianca, come uno stallone legato alla cavezza e condotto al suo compito. Tua madre non era altro che una fattrice, per i loro piani. E questi piani portano alla tua morte.»
Rand strinse i pugni. «Mio padre è un brav'uomo e mia madre era una donna per bene. Non parlare di loro!»
Le fiamme risero. «C'è del coraggio in te, dopotutto. Forse sei proprio tu, quello che cerco. Ma il coraggio ti gioverà ben poco. L'Amyrlin Seat ti userà, finché non sarai consumato, proprio come furono usati Davian e Yurian Stonebow e Guaire Amalasan e Raolin Darksbane. Proprio come è usato Logain. Finché di te non resterà niente.»
«Non so…» Rand agitò la testa da una parte e dall'altra. Quel solo momento di pensiero chiaro, nato dall'ira, era sparito. I suoi pensieri continuavano a turbinare. Rand ne afferrò uno, zattera nel gorgo. Si costrinse a parlare, con voce man mano più forte. «Tu… sei imprigionato… a Shayol Ghul. Tu e tutti i Reietti… imprigionati dal Creatore fino alla fine del tempo.»
«La fine del tempo?» lo schernì Ba'alzamon. «Tu vivi come uno scarafaggio sotto la pietra e pensi che il tuo fango sia l'universo. La morte del tempo mi porterà un potere che non puoi nemmeno sognare, verme.»
«Tu sei imprigionato…»
«Sciocco, non sono mai stato imprigionato!» I fuochi del suo viso ruggirono con tanto calore che Rand indietreggiò, riparandosi con le mani. Il sudore sul palmo si asciugò per il calore. «Fui a fianco di Lews Therin Kinslayer, quando compì il misfatto che gli valse il soprannome. Fui io a dirgli di uccidere la propria moglie e i propri figli e tutta la propria stirpe e ogni persona che amava o da cui era amato. Fui io a dargli il momento di lucidità perché sapesse che cosa aveva fatto. Hai mai sentito un uomo urlare fino a perdere l'anima, verme? Poteva colpirmi, allora. Non avrebbe vinto, ma poteva tentare. Invece chiamò su di se il suo prezioso Potere, tanto che la terra si aprì e innalzò Montedrago per segnare la sua tomba. Mille anni dopo, mandai i Trolloc a depredare il meridione e per tre secoli essi devastarono il mondo. Quelle stolte e cieche di Tar Valon dissero che ero stato infine sconfitto, ma il Secondo Patto, il Patto delle Dieci Nazioni, era infranto senza rimedio e chi rimase a opporsi a me, allora? Io sussurrai nell'orecchio di Artur Hawkwing e la terra Aes Sedai morì in lungo e in largo. Io sussurrai di nuovo e il Gran Monarca mandò i suoi eserciti al di là dell'oceano Aryth e del Mare del Mondo, e con questo atto sancì due condanne. La condanna del suo sogno di una sola terra e di un solo popolo, e una condanna ancora da venire. Ero al suo capezzale, quando i consiglieri gli dissero che solo le Aes Sedai potevano salvargli la vita. Parlai, e lui ordinò d'impalare i consiglieri. Parlai, e le ultime parole del Gran Monarca furono l'ordine di distruggere Tar Valon. Se uomini del valore di costoro non hanno potuto opporsi a me, quale possibilità hai tu, rospo acquattato accanto a una pozza della foresta? Servirai me, oppure ballerai ai fili delle Aes Sedai, fino alla tua morte. E poi sarai mio! I morti appartengono a me!”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand e Ba'alzamon, capitolo 14
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

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“La migliore azione, che possa fare un Re non amato dal suo popolo, è quella d'andarsene e di lasciarlo libero.”

Mario Rapisardi (1844–1912) poeta italiano

I-XX
Pensieri e giudizi
Origine: In risposta a un referendum del «Giornale d'Italia» sul quesito: «Re Manoel di Portogallo doveva combattere l'estrema battaglia alla testa delle truppe rimaste a lui fedeli, o ha fatto bene ad abbandonare il campo?»

“Non c'è niente di più minaccioso per la propria autostima dell'affettuoso disprezzo di un gatto amato.”

Monica Edwards (1912–1998)

Origine: Citato in Aa. Vv., 106 tweet sui gatti... dalle celebrità, goWare, 2013, p. 101 http://books.google.it/books?id=4W4AAQAAQBAJ&pg=PT101. ISBN 978-88-6797-115-2

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“Ah! troppo l'ho amato per non odiarlo.”

II, 1
Andromaca

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“Ho amato il calcio fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2004 – 2007)

“[Hermann Hesse] come pochi altri ha compendiato nella sua opera slanci e fughe del nostro tempo: amato qualche anno fa a destra, non dispiace alla sinistra ed è gradito a coloro che si dedicano alla ricerca spirituale. In lui convissero – notò Ladislao Mittner […] – pietismo e buddismo; nelle sue pagine si trova la religione che nasce da un simile connubio, capace di riflettere le tendenze senza offenderle.”

Armando Torno (1953) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Da Buddha al jazz, il gioco spericolato di Hesse https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/17/Buddha_jazz_gioco_spericolato_Hesse_co_9_081117061.shtml, Corriere della Sera, 17 novembre 2008, p. 36.

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“Carlitos però è uno che non ti tradisce mai e ha nel suo bagaglio i numeri per sbloccare i match intricati. Tevez in Argentina è quasi più amato di Leo. È il giocatore del popolo, con le sue giocate infiamma il pubblico. I suoi sono numeri imparati sulla strada: dall'uno-due contro il muro o in mezzo ai sassi. A questi unisce una forza atletica impressionante e una fantastica voglia di lottare.”

Hernán Crespo (1975) calciatore argentino

Origine: Da un'intervista a Tuttosport; citato in Crespo a Tuttosport: "Tevez giocatore del popolo, l'aneddoto su Tevez.." http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/crespo-a-tuttosport-tevez-giocatore-del-popolo-l-aneddoto-su-tevez-149742, TuttoJuve.com, 27 luglio 2013.

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