Frasi su debole
pagina 4

Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Gilbert Keith Chesterton photo
William Boyd photo
William Paley photo
Charles Fourier photo

“Il cambiamento di un'epoca storica si può definire sempre dal progresso femminile verso la libertà perché qui, nel rapporto della donna con l'uomo, del debole col forte, appare nel modo più evidente la vittoria della natura umana sulla brutalità. Il grado dell'emancipazione femminile è la misura naturale dell'emancipazione universale.”

Charles Fourier (1772–1837) filosofo francese

da Théorie des Quatres Mouvements; citato in Karl Marx, La Sacra Famiglia, Rinascita, Roma, 1954; citato in Juliet Mitchell, La condizione della donna, traduzione di Giovanna Stefancich, Einaudi, Torino 1972

Papa Francesco photo
Alain de Botton photo
Demostene photo

“Gli uomini per loro natura sono portati a disprezzare i deboli e lusingare i forti.”

Demostene (-384–-322 a.C.) politico e oratore ateniese

ed. Fabbri Editori
Orazioni

Jonathan Safran Foer photo
Michail Gorbačëv photo
Vincenzo Monti photo
Anacarsi photo

“[Anacarsi a Solone] Che le leggi siano come le tele di aragno, in dove restano i soli deboli inviluppati, nell'atto che i potenti le spezzano e se ne liberano.”

Anacarsi filosofo (uno dei Sette Sapienti greci)

citato in Francesco Mario Pagano, Principj del codice penale ; e, Logica de' probabili per servire di teoria ..., p. 4, Da' Torchi di Raffaello Di Napoli, Napoli 1828

Giuseppe Prezzolini photo
Alain Daniélou photo
Alessandro Baricco photo

“Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.”

Ocean Sea
Oceano mare
Variante: Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.

George Steiner photo

“Per due millenni la dignità dell'ebreo ha consistito nell'essere troppo debole per trasformare altri uomini in profughi altrettanto infelici di sé stesso.”

George Steiner (1929–2020) scrittore e saggista francese

da La nostra terra, il testo: p. 242
Nessuna passione spenta

Katharine Hepburn photo

“[A proposito di Montgomery Clift] Era un debole, molto simpatico, accattivante, ma inguaribilmente debole.”

Katharine Hepburn (1907–2003) attrice statunitense

Origine: citato in Michelangelo Capua, Montgomery Clift. Vincitore e vinto, Lindau, 2009

Frédéric Ozanam photo

“Credo che sia una follia consumare i propri giorni ad accumulare ciò di cui non si potrà godere. Sollevate il velo e vi vedrete sotto l'egoismo che trova nella proprietà un mezzo per estendere e prolungare in qualche modo il personalismo. Io sento anche che quest'umile condizione in cui mi trovo, mi dà la capacità di meglio servire i miei simili. Se deve essere la lotta tra quelli che nulla hanno e quelli che troppo hanno, il nostro dovere di cristiani, è di interporci tra questi nemici irriconciliabili. Che l'uguaglianza si restauri! Che la carità faccia da sola ciò che la giustizia non riesce a fare! Io so che Dio e la Chiesa non hanno bisogno né di poeti né di dottori; ma quelli che ne hanno bisogno, sono i deboli credenti scandalizzati dalle defezioni. Sì, noi siamo degli inutili servitori; ma noi rimaniamo dei servitori, e il salario non ci verrà dato che a condizione del lavoro che faremo nella "vigne del Signore" nella parte che ci verrà assegnata. Sì, la vita è spregevole. Ma se noi vediamo l'uso che se ne possiamo fare, se noi la consideriamo come l'opera più perfetta. Del Creatore, la vita allora è degna di rispetto ed amore. Preghiamo l'uno per l'altro. Diffidiamo delle nostre noie, delle nostre tristezze e delle nostre diffidenze. Andiamo semplicemente dove la Provvidenza misericordiosa ci conduce. Superiamo spesso le distanze col pensiero, scriviamoci, consigliamoci, sosteniamoci.”

Frédéric Ozanam (1813–1853) storico e giornalista francese

A Francoise Lallier, 5 novembre 1836, p. 84
Lettere

Frédéric Ozanam photo
Frédéric Ozanam photo
Papa Benedetto XVI photo

“I Magi hanno seguito la stella. Attraverso il linguaggio della creazione hanno trovato il Dio della storia. Certo, il linguaggio della creazione da solo non basta. Solo la Parola di Dio che incontriamo nella Sacra Scrittura poteva indicare loro definitivamente la strada. Creazione e Scrittura, ragione e fede devono stare insieme per condurci al Dio vivente. Si è molto discusso su che genere di stella fosse quella che guidò i Magi. Si pensa ad una congiunzione di pianeti, ad una Super nova, cioè ad una di quelle stelle inizialmente molto deboli in cui un'esplosione interna sprigiona per un certo tempo un immenso splendore, ad una cometa, e così via. Continuino pure gli scienziati questa discussione. La grande stella, la vera Super nova che ci guida è Cristo stesso. Egli è, per così dire, l'esplosione dell'amore di Dio, che fa splendere sul mondo il grande fulgore del suo cuore. E possiamo aggiungere: i Magi d'Oriente di cui parla il Vangelo di oggi, così come generalmente i Santi, sono diventati a poco a poco loro stessi costellazioni di Dio, che ci indicano la strada. In tutte queste persone il contatto con la Parola di Dio ha, per così dire, provocato un'esplosione di luce, mediante la quale lo splendore di Dio illumina questo nostro mondo e ci indica la strada. I Santi sono stelle di Dio, dalle quali ci lasciamo guidare verso Colui al quale anela il nostro essere.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Omelia sull'Epifania, 6 gennaio 2012 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2012/documents/hf_ben-xvi_hom_20120106_epifania_it.html
Omelie

Papa Benedetto XVI photo
Bryan Singer photo
Andre Agassi photo
James Tobin photo
Ferdinand Gregorovius photo
Roberto Castelli photo
Pietro apostolo photo
Leonardo Sciascia photo
Louis Malle photo
Cesare Cantù photo
Bruno Forte photo
Bruno Forte photo

“Come tutto ciò che esiste non esiste che per amore, così tutto è bello, perché la suprema Bellezza si partecipa in ogni suo oggetto d'amore, anche quando occhi deboli o un cuore ferito sono incapaci di coglierne la trama misteriosa e feconda…”

Bruno Forte (1949) arcivescovo cattolico e teologo italiano

da Il volto dei volti Cristo, a cura dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, Editrice Velar, Gorle 2002, p. 55

James Blake photo
Stefan Edberg photo
Édouard Herriot photo

“Noi viviamo in un'epoca deprimente per le anime deboli, inebriante per gli uomini coraggiosi.”

Édouard Herriot (1872–1957) politico francese

citato in Pierre Devaux, prefazione a Henry-Gérard Viot, Il Cronastro

Douglas Coupland photo
Roberto Cotroneo photo
Roberto Cotroneo photo
Niccolò Ammaniti photo
Vittorio Alfieri photo
Giovanni Trapattoni photo

“[…] Un allenatore non è nessun idiota! Un allenatore è… vedere cosa succedere in campo. In questo partita esistevano due, tre o quattro giocatori, loro erano deboli come una vuoto bottiglia. Avete mercoledì visto, quale squadra giocato ha mercoledì? Mehmet ha giocato, o giocuato Basler, o giocato Trapattoni? Questi giocatori lagnano più che gioco! Sapete, perché le squadra Italia comprano non questi giocatori? Perché noi visto abbiamo molta volte tali partita. Hanno detto, giocatori non sono per italianen, eh…, campionis. Struuunz! Strunz è qui da due anni, dieci partita ha giocato, è sempre ferito. Cosa permetten Strunz?! Anni scorsi diventato campione con Hamann, eh…, Nerlinger. Questi giocatori erano giocatori ed erano diventati campioni. È sempre ferito! Ha giocuato 25 partite in questo squadra, in questa club. Respectare deve gli altri collegen! Hanno molto simpatici collegen. Ponga a questo collegen la domanda! Non hanno nessuna coraggio rispondere, ma io so, cosa pensaren su questo giocatori. Devono dimostrare ora, io voglio, sabato, questi giocatori devono dimostrare me,…, i suoi tiffosi, devono vincere la partita da soli. Devono da soli vincere partita! Io sono ora stanco aspettare di queste giocatore, eh.., difendo sempre questi giocatoren. Io ho sempre i debiti [Trapattoni confonde le parole tedesche per "debiti" e "colpa"], su questi giocatori. Uno è Mario, uno, un altro è Mehmet. Strunz invece non è, ha solo giocato il 25 per cento questi partita!
Io sono finito”

Giovanni Trapattoni (1939) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano
Mario Polia photo
Sándor Márai photo
Wilbur Smith photo
Sergio Quinzio photo
Michela Marzano photo

“L'unica definizione possibile dell'integralismo è questa: se una filosofia, ideologia, dottrina economica fallisce miseramente, fondamentalista è colui che attribuisce questo fallimento non alla filosofia, alla dottrina, all'ideologia, ma al fatto che essa è stata applicata male o solo parzialmente. Visto che il libero mercato ha fallito, il fondamentalista dice: c'era troppo stato, bisogna ridurlo ancora (tagliare le tasse rende lo stato più debole).”

da La disfatta del mercato, il manifesto, 9 ottobre 2008, p. 1
Origine: Lev Nikolaevič Tolstoj, Guerra e pace, all'interno di un discorso sugli errori dei generali, che non si assumono mai le proprie colpe: «Pfull era uno di quei teorici che amano tanto le loro teorie da dimenticarne lo scopo, l'applicazione pratica. Per amore della teoria, essi odiano tutte le cose pratiche e non vogliono abbassarsi ad esse. Egli si rallegrava anche dell'insuccesso, perché l'insuccesso, dovuto a deviazioni, in pratica, dalla sua teoria, non faceva che fortificarla».

Giovanni di Salisbury photo

“Come infatti non solo è temeraria, ma anche cieca l'eloquenza non illuminata dalla ragione, così la sapienza che non si giova dell'uso della parola è non solo debole, ma in certo modo monca: infatti, anche se, talora, una sapienza senza parola può giovare a confronto della propria coscienza, raramente e poco giova alla società.”

Giovanni di Salisbury filosofo, scrittore e vescovo inglese

Origine: Citato in Benedetto XVI, udienza del mercoledì del 16 dicembre 2009 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20091216_it.html.

Antonio Di Pietro photo

“[Sul Governo Monti alla seduta di approvazione della legge di conversione del decreto semplificazioni e sviluppo. ] È bene che gli italiani sappiano che voi sarete buoni padri di famiglia a casa vostra, ma nei confronti degli italiani siete dei cattivi padri di famiglia, perché non pensate a tutti gli italiani, pensate solo ad alcuni di essi, pensate solo alle lobby, alla casta, a fare dei favori ad alcuni e a distruggere la parte più debole del Paese. Sia chiaro, l'Italia dei Valori sa bene la ragione per cui siete stati messi lì. Dovevate rimettere a posto i conti, ma dovevate anche far pagare il conto a chi il conto poteva pagarlo e non sempre ai più deboli e soprattutto ai più onesti. Noi del vostro operato contestiamo proprio le scelte politiche che avete fatto.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

Origine: Citato in Seduta della Camera di Deputati n. 617 del 4 aprile 2012 http://nuovo.camera.it/412?idSeduta=0617&resoconto=stenografico&indice=cronologico&tit=00040&fase=#sed0617.stenografico.tit00040.sub00030 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4940-B)., Camera dei Deputati, 4 aprile 2012)

Pietro Colletta photo
Mario Soldati photo

“Siamo forti contro le tentazioni forti. Contro le deboli, deboli.”

Mario Soldati (1906–1999) scrittore e regista italiano

da Le lettere da Capri

Karen Horney photo
Roger Federer photo
Francesco Saverio Nitti photo
Emanuele Severino photo
Antonio Fogazzaro photo
Papa Gregorio II photo
Claudia Cardinale photo
Marco Tardelli photo
Salvatore Fisichella photo
Sergio Cofferati photo

“Tex è una figura positiva: si schiera sempre con i più deboli ed è a favore delle minoranze.”

Sergio Cofferati (1948) sindacalista e politico italiano

citato in Tex: la leggenda, Mondadori, quarta di copertina

Massimo D'Azeglio photo

“In ogni genere ed in ogni caso, il governo debole è il peggiore di tutti.”

Massimo D'Azeglio (1798–1866) politico italiano

cap. V; vol. I, p. 101
I miei ricordi

Donato Carrisi photo
Amartya Sen photo
Papa Leone XIII photo
Emil Cioran photo

“Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo. Chi si sente solo vive un dramma puramente individuale; il sentimento dell'abbandono può sopraggiungere anche in una splendida cornice naturale. In tal caso interessa unicamente la propria inquietudine. Sentirti proiettato e sospeso in questo mondo, incapace di adattarti ad esso, consumato in te stesso, distrutto dalle tue deficienze o esaltazioni, tormentato dalle tue insufficienze, indifferente agli aspetti esteriori – luminosi o cupi che siano –, rimanendo nel tuo dramma interiore: ecco ciò che significa la solitudine individuale. Il sentimento di solitudine cosmica deriva invece non tanto da un tormento puramente soggettivo, quanto piuttosto dalla sensazione di abbandono di questo mondo, dal sentimento di un nulla esteriore. Come se il mondo avesse perduto di colpo il suo splendore per raffigurare la monotonia essenziale di un cimitero. Sono in molti a sentirsi torturati dalla visione di un mondo derelitto, irrimediabilmente abbandonato ad una solitudine glaciale, che neppure i deboli riflessi di un chiarore crepuscolare riescono a raggiungere. Chi sono dunque i più infelici: coloro che sentono la solitudine in se stessi o coloro che la sentono all'esterno? Impossibile rispondere. E poi, perché dovrei darmi la pena di stabilire una gerarchia della solitudine? Essere solo non è già abbastanza?”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Al culmine della disperazione

Enzo Biagi photo
Jeff Dunham photo

“Ora, un elemento che caratterizza la condizione omosessuale è questo: mentre l'identità del nero o dell'ebreo solitamente è rafforzata dal suo nascere e maturare entro una comunità compatta (in senso spaziale e generazionale), quella dell'omosessuale, come è noto, manca di qualsiasi continuità biologica e ambientale. I gay saltano fuori in qualsiasi ceto, cultura, religione, nazione. Ci si scopre omosessuali quasi sempre da soli. E ovviamente un gay di rado è figlio di altri gay, soprattutto di gay dichiarati. […] C'è questa discontinuità, nella condizione gay, che è qualcosa di importantissimo. […] Perché rende l'omosessualità debole e forte al tempo stesso. Debole perché in principio solitaria, dispersa in centomila città e famiglie, distribuita in gradazioni diseguali e in varianti personali, facile da dissimulare, incline ai vuoti di memoria storica. ma anche forte e tenace, perché a ogni nuova generazione rigermoglia in modo imprevedibile e non immediatamente riconoscibile. […] Finora la cultura dominante ha quasi sempre sentito l'omosessualità come qualcosa di pericoloso – fino a circondarla a volte con un cordone sanitario – perché sapeva che l'omosessuale era ancora più interno a essa rispetto, poniamo, all'ebraismo assimilato del primo Novecento. Paradossalmente, il gay vive in un mondo etero che lo considera "dei suoi": o almeno lo fa finché la differenza non diventa evidente, e anche dopo continua a cercare di dimenticarsene. Del resto il gay stesso è ben cosciente di come, sotto moltissimi aspetti, egli abbia un mondo in comune con gli etero.”

Tommaso Giartosio (1963) scrittore italiano

Perché non possiamo non dirci

“È venuto per mettersi al servizio dei deboli”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Comunione nell'amore, Il pentimento

“Ma Dio conosce veramente quel che accade al peccatore in preda a una simile pena e angoscia? Per avere una risposta a questo interrogativo sentiamo Cristo che dice: "Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Mt 26,41). "Donna … nessuno ti ha condannata? … Neanch'io ti condanno, va' e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8,10-11). "Vuoi essere guarito?" (Gv 5,6).

“II LEGGE DI BOWDEN: la carne è debole. Ma mai nel ristorante sotto casa.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Comix