Frasi su don
pagina 2

Ernst Jünger photo

“Si è tentato più volte, e ancora si tenta, di esprimere attraverso metafore la differenza tra il nostro mondo nordico e quello mediterraneo, suggerendo via via contrapposizioni come forma e movimento, sole e nebbia, il cipresso e la quercia, il tetto piatto e il tetto a punta. Credo che la contrapposizione fra la cisterna e la sorgente non sia meno adeguata. […] Lo stesso vale per la letteratura antica; la sua struttura complessiva non assomiglia a una rete fluviale ma a un sistema di locali chiusi collegati per mezzo di acquedotti. Di qui la straordinaria facilità di ricavarne citazioni, e di qui anche il fatto che i suoi «classici» sono tali in un senso del tutto diverso dal nostro. Questa possibilità di trovare ristoro nelle forme chiuse si riscontra anche nella grammatica; certe costruzioni participiali e soprattutto l'ablativo assoluto si incastonano nella prosa come piccole cisterne. Lo spirito della cisterna trova forse la sua rappresentazione più icatica nel racconto delle Mille e una notte sul facchino e le tre dame, mentre lo spirito della sorgente si esprime in modo insuperabile nella ballata goethiana del pescatore.
Ritrovato lo slancio, e conversando di queste cose, muovemmo verso la cima. Friedrich Georg fece qui l'osservazione che il Don Chisciotte è una vera cisterna di buon umore.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da Soggiorno in Dalmazia, pp. 39-40
Foglie e pietre

Prosper Mérimée photo
Giovannino Guareschi photo

“Pochi istanti dopo s'udì partire a motore imballato la giardinetta della ragazza e don Camillo uscì dal confessionale e andò a sfogare col Cristo dell'altar maggiore la tristezza del suo animo:
"Signore, se questi giovani che si prendono gioco delle cose più sacre sono la nuova generazione, che mai sarà della Vostra Chiesa?"
"Don Camillo" rispose con voce pacata il Cristo "non ti lasciare suggestionare dal cinema e dai giornali. Non è vero che Dio ha bisogno degli uomini: sono gli uomini che hanno bisogno di Dio. La luce esiste anche in un mondo di ciechi. È stato detto 'hanno gli occhi e non vedono'; la luce non si spegne se gli occhi non la vedono."
"Signore: perché quella ragazza si comporta così? Perché per ottenere una cosa che potrebbe facilmente avere soltanto se chiedesse, deve estorcerla, carpirla, rubarla, rapinarla?"
"Perché, come tanti giovani, è dominata dalla paura d'essere giudicata una ragazza onesta. È la nuova ipocrisia: un tempo i disonesti tentavano disperatamente d'essere considerati onesti. Oggi gli onesti tentano disperatamente d'essere considerati disonesti."
Don Camillo spalancò le braccia:
"Signore, cos'è questo vento di pazzia? Non è forse che il cerchio sta per chiudersi e il mondo corre verso la sua rapida autodistruzione?"
"Don Camillo, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?"
"No, Signore. Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l'autodistruzione di cui parlavo. L'uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L'unica vera ricchezza che, in migliaia di secoli, aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell'uomo sarà quello del bruto delle caverne. Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all'uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l'uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?"
Il Cristo sorrise.
"Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d'ogni razza, d'ogni estrazione, d'ogni cultura.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano
Giovannino Guareschi photo
Giovannino Guareschi photo
Pëtr Il'ič Čajkovskij photo
Fernando Pessoa photo

“Così ho vissuto, così ho assolto, la vita | calmo sotto muti cieli, | fedele alla parola data e all'idea avuta.”

Fernando Pessoa (1888–1935) poeta, scrittore e aforista portoghese

da Don Pedro, Reggente di Portogallo, p. 53
Poesie, Pessoa ortonimo, Messaggio

Alexander Sergejevič Puškin photo

“Donn'Anna: Chi siete dunque?
Don Giovanni: Un'infelice, vittima di una passione disperata.”

Alexander Sergejevič Puškin (1799–1837) poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo

scena III
Il Convitato di Pietra
Variante: Donn'Anna': Chi siete dunque?
'Don Giovanni': Un'infelice, vittima di una passione disperata.

Francesco Guccini photo
Francesco Guccini photo
Madonna (cantante) photo
David Peace photo
David Peace photo
David Peace photo
Giuseppe Zenti photo
Giancarlo Maria Bregantini photo
Gottfried von Cramm photo

“[Sul match di Coppa Davis del 1937 riferito a Don Budge] È il più gran match della mia vita. Sono lieto d'averlo giocato con un uomo come te.”

Gottfried von Cramm (1909–1976) tennista tedesco

Origine: Citato in Enos Mantoani, La partita più politica di sempre! http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/06/13/523765-partita_politica_sempre.shtml, Ubitennis.com, 13 giugno 2011.

Giovanni Nencioni photo
Peter Handke photo
Marco Paolini photo
Leonardo Sciascia photo
Cesare Cantù photo
Cesare Cantù photo

“[La vicenda biografia di Macalda Scaletta] Della vita di que' baroni ci è saggio la storia di Macalda di Scaletta. Vedova di un Guglielmo d'Amico, esigliato al tempo degli Svevi, era andata profuga in abito di frate Minore, stette a Napoli, a Messina, e da Carlo d'Angiò ricuperò i beni confiscati al marito. Sposatasi ad Alaimo di Lentini, uno de' più fervorosi nel Vespro, tradì i Francesi che a lei, come beneficata da Carlo, rifuggiavano in Catania, della qual città suo marito fu fatto governatore. Quand'egli andò alla guerra di Messina, essa ne tenne le veci; e sui quarant'anni, pure ancor bella, generosa net donare, vestiva piastre e maglie; e con una mazza d'argento alla mano, emulava i cavalieri ne' cimenti guerreschi. Di sua onestà chi bene disse, chi ogni male. Aspirò agli amori di re Pietro, lo accompagnò, gli chiese ricovero; ma egli non volle comprenderla, di che essa pensò vendicarsi.
Alaimo fu poi fatto maestro giustiziere, e valse a reprimere i molti che reluttavano alla nuova dominazione, e acquistò tal reputazione che eccitò la gelosia dell'infante don Giacomo. La crescevano i superbi portamenti di Macalda, la quale tenevasi alta fin con Costanza, e non volea dirle regina, ma solo madre di don Giacomo; se compariva alla Corte, era per isfoggiare abiti e gioie. Contro ogni decenza, volle in un convento passar la gravidanza e il parto, sol per godere l'amenità del luogo : Costanza fu a visitarla, e n'ebbe accoglienze sgarbate; offri di levar al battesimo il neonato, e Macalda rispose non voler esporlo a quel bagno freddo, poi tre giorni appresso vel fece tenere da popolani. Costanza, mal in salute, si fece portare in lettiga da Palermo al duomo di Monreale; e Macalda essa pure, per le strade della città e fin a Nicosia in lettiga coperta di scarlatto, di che fu un gran mormorare. Re Giacomo viaggiava con trenta cavalli di scorta; e Macalda con trecento, e volea far da giustiziere, e apponeva a re Pietro di avere mal compensato coloro, che del resto l'aveano domandato compagno e non re.
Alaimo condiscendeva alla moglie, e dicono le giurasse non dar mai consigli a danno de' Francesi, anzi procurarle il ritorno in Sicilia. Se il facesse noi sappiamo; certo i re aragonesi gli si avversarono, fors'anche per la solita ingratitudine a chi più beneficò. Giacomo finge spedire Alaimo in gran diligenza a suo padre in Catalogna per sollecitarne ajuti : Alaimo va, è accolto con ogni maniera di cortesia; ma appena egli partì, la plebe di Messina, sollecitata dal Loria, lo grida traditore, affollasi alla sua casa ad ammazzare i Francesi prigionieri di guerra che vi tenea, e così quelli che stavano nelle carceri e che egli aveva salvati. Macalda accorse per sostenere i suoi fautori, ma vide il marito dichiarato fellone e confiscatigli i beni, Matteo Scaletta fratello di lei, decapitato; ella stessa chiusa in un castello, forse vi lini la vita. Alaimo, dopo alquanti anni, fu rimandato verso la Sicilia, e come fu in vista della patria isola, buttato in mare.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Vol. IV, cap. CII, p. 177
Storia degli Italiani

Roberto Mattioli photo
Giovanni Trapattoni photo
Carlo Levi photo
Sándor Márai photo
Giovanni Titta Rosa photo
John Coltrane photo
John Coltrane photo
John Coltrane photo
Salvatore Cuffaro photo
Andrea Gallo photo
Stefano Benni photo
David Foster Wallace photo
Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Franco Barbero photo
Juan Goytisolo photo

“Il compito primordiale dello scrittore di oggi è di essere «mitoclasta.»”

Juan Goytisolo (1931–2017) scrittore spagnolo

dalla prefazione a Don Juliàn

Brian Clough photo
Brian Clough photo
Brian Clough photo
Jack Kramer photo

“Guarda Don Bartolo! | Sembra una statua.”

Cesare Sterbini (1784–1831) librettista italiano

I, 14
Il barbiere di Siviglia

“Colla febbre, Don Basilio, | Chi v'insegna a camminar?”

Cesare Sterbini (1784–1831) librettista italiano

II, 4
Il barbiere di Siviglia

Cesare Lombroso photo
Cesare Lombroso photo
Alfredo Panzini photo
Jean d'Ormesson photo
Andrea Poltronieri photo

“Don Mario l'è un gay, ag pias i putin, che il fa i ciarghìn, e don Mario l'è un gay.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

Cuore Peloso

Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo

“Stiamo pensando con Don Verzè a una nuova struttura che è già in costruzione a Verona per portare la durata della vita umana a 120 anni.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Dalla trasmissione televisiva Porta a Porta, Rai 1, 12 febbraio 2008; citato in Furio Colombo, I nipotini del Cavaliere http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/255000/251851.xml?key=Furio+Colombo&first=271&orderby=0&funz=ph&f=fir, l'Unità, 17 febbraio 2008, p. 31.

Silvio Berlusconi photo

“La Minetti non è mai stata la mia igienista mentale [lapsus]. Mi ha convinto a candidarla Don Verzè, che voleva avere una persona di fiducia nella regione con la quale il suo ospedale ha dei contratti.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Citato in Francesco Bei, Il Cavaliere gioca l'ultima carta: "Nel 2013 tocca ad Alfano" http://www.repubblica.it/politica/2011/04/14/news/il_cavaliere_gioca_l_ultima_carta_nel_2013_tocca_ad_alfano-14912647/?ref=HREA-1, Repubblica.it, 14 aprile 2011.

Alessandra Carlotti di Rudinì photo
Alessandra Carlotti di Rudinì photo
Alessandra Carlotti di Rudinì photo
Indro Montanelli photo

“La politica di Craxi ha per sé il presente, ha per sé il futuro, ha per sé l'eterno.”

Gianni Baget Bozzo (1925–2009) sacerdote, politico e giornalista italiano

al congresso socialista di Verona del 1980; citato da Ida Dominijanni, «Don Gianni», teologia e demone politico, Il manifesto, 9 maggio 2009

Carmelo Bene photo
Carmelo Bene photo
Aldo Busi photo
Aldo Busi photo
Piero Ricca photo

“Fatti processare buffone! Rispetta la legge! Rispetta la Costituzione! Rispetta la democrazia! O farai la fine di Ceausescu e di don Rodrigo! Rispetta la democrazia! Rispetta la dignità degli italiani! Rispetta la democrazia!”

Piero Ricca (1971) attivista, blogger e giornalista italiano

a Silvio Berlusconi al processo SME il 5 maggio 2003
Origine: http://it.youtube.com/watch?v=Vxxo8988ADI

Giobbe Covatta photo
Silvia Ziche photo

“La nostra epoca ha questo di buono, che è riuscita a conciliare Don Chisciotte con i mulini a vento.”

Samy Fayad (1925–1999)

in frontespizio al primo atto, p. 13
Il penultimo scalino

Luca Doninelli photo
Gianni Clerici photo

“E si dovette quindi attendere l'avvento dello straordinario Don Budge, dall'aureo rovescio tipo baseball, perché un tennista ascendesse all'immortalità, vincendo uno dopo l'altro i Campionati d'Australia, Francia, Gran Bretagna e America.”

Gianni Clerici (1930) giornalista italiano

la Repubblica
Origine: Da Tabù Grande Slam sepolto dal progresso http://www.repubblica.it/2009/05/sport/tennis/roland-garros-2009/clerici-slam/clerici-slam.html, la Repubblica, 8 giugno 2009.

Joe DiMaggio photo

“Sai, Don, ti ho sempre invidiato. Da bambino, sognavo di essere un campione del tennis.”

Joe DiMaggio (1914–1999) giocatore di baseball statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132811-citazioni_bordo_campo_novembre.shtml, Ubitennis.com, novembre 2008.

Roger Federer photo
Ferruccio Busoni photo

“Questo geniale e infaticabile lavoratore, nei suoi giovani anni si lasciò – al pari di Bizet – influenzare dalle teorie Wagneriane. Massenet è orientalista per eccellenza e ce lo dimostrano le danze, le quali nel Re di Lahore raggiungono un'importanza artistica.”

Ferruccio Busoni (1866–1924) pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano

citato in Piero Faggioni, prefazione a Jules Massenet, Don Quichotte, Stagione Lirica 1985-86, E. A. Teatro San Carlo, Napoli 1985, p. 13

Corrado Guzzanti photo
Corrado Guzzanti photo
Corrado Guzzanti photo
Corrado Guzzanti photo

“Baby don't cry, make it funky! | Pane e vino io ti porterò | Miele e Venere su dai campi | che c'ho l'anima nel fondo del Po!”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Bacco perbacco, n. 1
Fly