Frasi su espressione
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“Con un'espressione sintetica si può dire che il cinema scientifico ci ha permesso di "vedere l'invisibile."”

Virgilio Tosi (1925) regista e divulgatore scientifico italiano

Origine: Breve storia tecnologica del cinema, p. 113

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“Il teatro di Bene è grande in quanto mostra l'indicibile attraverso il detto. Non potendolo proferire, il che equivarrebbe a tradurlo nei modi troppo umani dell'espressione, ne fa brillare l'epifania silenziosa dis-dicendo il flusso dell'oralità.”

Umberto Artioli (1939–2004) storico e critico teatrale italiano

da Al di là della lingua degli angeli, in Carmelo Bene, Il teatro senza spettacolo, Venezia, Marsilio, 1990; citato in Carmelo Bene, Opere, con l'Autografia d'un ritratto, p. 1496

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“Federer, se non altro, era espressione di gran Tennis. Proprio per questo, Federer è doppiamente colpevole. Poteva essere un trascinatore, un iconoclasta, un ribelle indimenticabile. Ha preferito essere un impiegato di talento, un contabile di se stesso. Uno Schumacher con racchetta. Imperdonabile.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

Dal blog Monty Brogan, Lastampa.it
Origine: Da E Federer perse l'ultimo microchip http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=109&ID_sezione=523, Lastampa.it, 4 aprile 2009.

“«Le buone maniere sono espressione di animo elevato e nobiltà di cuore». Ma soprattutto sono un buon investimento, nonché un dovere civico.”

Gianni Monduzzi (1946) scrittore, giornalista e editore italiano

Origine: Il manuale della Playgirl, p. 105

“La satira è una grande dimostrazione, la più alta espressione, di libertà e di democrazia.”

Giorgio Forattini (1931) disegnatore italiano

dalla trasmissione televisiva Matrix, 6 febbraio 2006

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“È l'espressione che cavalca la mia base, causa la devastazione di tutti quegli strafottuti concetti sul tema… è una cultura fissata da uno schema!”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da Cultura grigia '93
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“Sapete quanto questo Paese, la Turchia, sia nel mio cuore e quanto io abbia negli anni seguito e incoraggiato la sua evoluzione. Questo Governo è espressione di libere elezioni, certamente, che hanno dato per tre volte successive una chiara maggioranza al partito del Primo Ministro, ma come ha detto autorevolmente il Presidente Gül, le elezioni da sole non sono sufficienti. Per comprendere le cause profonde è venuto il momento anche di un sincero esame di coscienza da parte dell'Europa. Nel recente passato è stato elogiato il modello Turco, anche oltre i suoi meriti, per i suoi successi economici e perché si sperava – e si spera ancora – fosse capace di coniugare – e sia capace di coniugare – islam e democrazia. Questo modello è stato sostenuto con l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea, riconosciuto in occasione del referendum costituzionale del 2010 che ha ridotto il potere dell'esercito, ma devo dire poi che alcuni Paesi europei e l'Europa in generale lo ha poi abbandonato, con una netta chiusura sul fronte dei capitoli negoziali. Io credo sia stata una visione miope, un arretramento della prospettiva europea della Turchia, compiuto proprio nel momento in cui vi era più bisogno di sostenere il consolidamento degli standard democratici del Paese. Un comportamento del tutto incoerente se consideriamo che l'adozione di alcuni dei capitoli bloccati – quello per esempio sui diritti fondamentali e sulla libertà di espressione – avrebbe accolto la rivendicazione di tanti turchi scesi ora nelle piazze e nelle strade.”

Emma Bonino (1948) politica italiana
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“Penetrando nel museo, la scorsi subito in fondo ad una sala, e bella proprio come l'avevo immaginata. Non ha la testa, le manca un braccio; mai tuttavia la forma umana mi è parsa più meravigliosa e più seducente. Non è la donna vista dal poeta, la donna idealizzata, la donna divina o maestosa, come la Venere di Milo, è la donna così com'è, così come la si ama, come la si desidera, come la si vuole stringere. È robusta, col petto colmo, l'anca possente e la gamba un po' forte, è una Venere carnale che si immagina coricata quando la si vede in piedi. Il braccio caduto nascondeva i seni; con la mano rimasta, solleva un drappeggio col quale copre, con gesto adorabile, i fascini più misteriosi. Tutto il corpo è fatto, concepito, inclinato per questo movimento, tutte le linee vi si concentrano, tutto il pensiero vi confluisce. Questo gesto semplice e naturale, pieno di pudore e di impudicizia, che nasconde e mostra, che vela e rivela, che attrae e che fugge, sembra definire tutto l'atteggiamento della donna sulla terra. Ed il marmo è vivo. Lo si vorrebbe palpeggiare, con la certezza che cederà sotto la mano, come la carne. Le reni soprattutto sono indicibilmente animate e belle. Si segue, in tutto il suo fascino, la linea morbida e grassa della schiena femminile che va dalla nuca ai talloni, e che, nel contorno delle spalle, nelle rotondità decrescenti delle cosce e nella leggera curva del polpaccio assottigliato fino alle caviglie, rivela tutte le modulazioni della grazia umana. Un'opera d'arte appare superiore soltanto se è, nello stesso tempo, il simbolo e l'esatta espressione di una realtà. La Venere di Siracusa è una donna, ed è anche il simbolo della carne. Dinnanzi al volto della Gioconda, ci si sente ossessionati da non so quale tentazione di amore snervante e mistico. Esistono anche donne viventi i cui occhi ci infondono quel sogno di tenerezza irrealizzabile e misteriosa. Si cerca in esse qualcos'altro dietro le apparenze, perché sembrano contenere ed esprimere un po' di quell'ideale inafferrabile. Noi lo inseguiamo senza mai raggiungerlo, dietro tutte le sorprese della bellezza che pare contenere un pensiero, nell'infinito dello sguardo il quale è semplicemente una sfumatura dell'iride, nel fascino del sorriso nato da una piega delle labbra e da un lampo di smalto, nella grazia del movimento fortuito e dell'armonia delle forme. Così i poeti, impotenti staccatori di stelle, sono sempre stati tormentati da una sete di amore mistico. L'esaltazione naturale di un animo poetico, esasperato dall'eccitazione artistica, spinge quegli esseri scelti a concepire una specie di amore nebuloso, perdutamente tenero, estatico, mai sazio, sensuale senza essere carnale, talmente delicato che un nonnulla lo fa svanire, irrealizzabile sovrumano. E questi poeti sono, forse, i soli uomini che non abbiano mai amato una donna, una vera donna in carne ossa, con le sue qualità di donna, i suoi difetti di donna, la sua mente di donna, ristretta ed affascinante, i suoi nervi di donna e la sua sconcertante femminilità. Qualsiasi creatura davanti a cui si esalta il loro sogno diventa il simbolo di un essere misterioso, ma fantastico: l'essere celebrato da quei cantori di illusioni. E la creatura vivente da loro adorata è qualcosa come la statua dipinta, immagine di un dio di fronte al quale il popolo cade in ginocchio. Ma dov'è questo dio? Qual è questo dio? In quale parte del cielo abita la sconosciuta che quei pazzi, dal primo sognatore fino all'ultimo, hanno tutti idolatrata? Non appena essi toccano una mano che risponde alla stretta, la loro anima vola via nell'invisibile sogno, lontano dalla realtà della carne. La donna che stringono, essi la trasformano, la completano, la sfigurano con la loro arte poetica. Non sono le sue labbra che baciano, bensì le labbra sognate. Non è in fondo agli occhi di lei, azzurri o neri, che si perde così il loro sguardo esaltato, è in qualcosa di sconosciuto e di inconoscibile. L'occhio della loro dea non è altro che un vetro attraverso cui essi cercano di vedere il paradiso dell'amore ideale. Se tuttavia alcune donne seducenti possono dare alle nostre anime una così rara illusione, altri non fanno che eccitare nelle nostre vene l'amore impetuoso che perpetua la razza. La Venere di Siracusa è la perfetta espressione della bellezza possente, sana e semplice. Questo busto stupendo, di marmo di Paros, è - dicono - La Venere Callipigia descritta da Ateneo e Lampridio, data da Eliogabalo ai siracusani. Non ha testa! E che importa? Il simbolo non è diventato più completo. È un corpo di donna che esprime tutta l'autentica poesia della carezza. Schopenhauer scrisse che la natura, volendo perpetuare la specie, ha fatto della riproduzione una trappola. La forma di marmo, vista a Siracusa, è proprio l'umana trappola intuita dall'artista antico, la donna che nasconde rivela l'incredibile mistero della vita. È una trappola? Che importa! Essa chiama la bocca, attira la mano, offre ai baci la tangibile realtà della carne stupenda, della carne soffice bianca, tonda e soda e deliziosa da stringere. È divina, non perché esprima un pensiero, bensì semplicemente perché è bella.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Incipit di alcune opere, Viaggio in Sicilia

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“La persecuzione antiebraica è solo uno degli aspetti del razzismo nel mondo, ma ne è stata l'espressione più orribile.”

Guido Piovene (1907–1974) scrittore e giornalista italiano

Origine: Da un articolo pubblicato sul Corriere della sera, 1961; da La coda di paglia, Mondadori, 1962.

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“È l'unico vero leader nazional-popolare, l'autentica espressione della società civile.”

Alessandra Mussolini (1962) politico italiano

citata in Gian Antonio Stella, "Tutti sciolti, tutti uguali", e il nuovo slogan di "re" Tonino infiammo' la platea https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/21/Tutti_sciolti_tutti_uguali_nuovo_co_0_9902213476.shtml, Corriere della sera, 21 febbaraio 1999, p. 9

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“[Ai siciliani] Avete un po' la vocazione a piangervi addosso, ma Rosa fresca aulentissima, la prima espressione poetica della lingua italiana, è vostra, siete imbattibili per la cultura, la letteratura, la cucina. Per la corruzione purtroppo non avete nessun primato, l'Italia intera soffre di corruzione e i corrotti quando si incontrano si riconoscono subito.”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

Origine: Citato in Dario Fo: "Cari giovani della Sicilia prendete esempio dal santogiullare" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/05/news/dario_fo_cari_giovani_della_sicilia_prendete_esempio_dal_santogiullare-95097128/, Palermo.repubblica.it, 5 settembre 2014.

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“Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino, che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall'umore, dalla vita, dalla morte di tutt'altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro. Quand'erano giovani la vita si stendeva loro dinanzi come un mattino senza fine, colmo di possibilità e di nulla, e già al meriggio ecco giungere all'improvviso qualcosa che pretende di essere ormai la loro vita; e tutto ciò è così sorprendente come vedersi davanti tutt'a un tratto una persona con la quale siamo stati vent'anni in corrispondenza, senza conoscerla, e ce la siamo immaginata completamente diversa. Ancora più strano, però, che quasi nessuno, se ne accorga; adottano la persona che è venuta a loro, la cui vita si è incorporata alla loro vita, giudicano le sue vicende ed esperienze ormai come le espressioni delle loro qualità, e il suo destino diventa merito o disgrazia loro. […] E non hanno più che un ricordo confuso della giovinezza, quando c'era in loro qualcosa come una forza opposta.”

cap. 34, pp. 144-145
L'uomo senza qualità

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“[A proposito dell'ISIS] Questi fanatici che dicono di agire per conto dell'Islam sono in realtà i primi nemici dell'Islam. Ero e resto fermamente convinta che la maggioranza dei musulmani non ritenga che sia impossibile coniugare la fede religiosa e la costruzione di una società sostanzialmente laica, plurale nelle sue espressioni politiche, culturali, di fede. La tolleranza e il rispetto delle diversità non sono affatto estranee alla millenaria cultura islamica.”

Nawal al-Sa‘dawi (1931) scrittrice e psichiatra egiziana

Origine: Citata in Umberto De Giovannangeli, Isis, i nazisti del Terzo millennio che distruggono le opere d'arte. Sgarbi: "Ma nemmeno Hitler si era spinto a tanto" http://www.huffingtonpost.it/2015/03/07/isis-nazisti-terzo-millennio-sgarbi-nemmeno-hitler-spinto-a-tanto_n_6822438.html, L'Huffington Post, 7 marzo 2015.

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“In Inghilterra la classe operaia è spaventata e la nostra musica è l'espressione di questo pensiero. Abbiamo molto in comune con l'hip hop, con la differenza che noi non ci prendiamo a fucilate.”

Noel Gallagher (1967) cantautore e chitarrista inglese

Origine: Citato in Spin, ottobre 2008; ripreso da Claudio Biazzetti, Le 20 citazioni più cattive di Noel Gallagher. Fabio Fazio incluso http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/le-20-citazioni-piu-cattive-di-noel-gallagher/2015-03-18/, RollingStone.it, 18 marzo 2015.

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“A me personalmente l'espressione "mondo omosessuale" non piace. Non esiste un mondo omosessuale, esiste il mondo in cui viviamo che conosce la ricchezza di tante differenze. Un solo mondo. Quello di tutti.”

Mauro Leonardi (1959) giornalista italiano

Origine: Da «Mentre il Papa invita al rispetto, gli hacker distruggono la voce dei gay cristiani» http://www.huffingtonpost.it/mauro-leonardi/mentre-il-papa-invita-al-rispetto-gli-hacker-distruggono-la-voce-dei-gay-cristiani_b_8959970.html, Huffington Post.it, 12 gennaio 2016.

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“In particolare c'era la sinistra comunista dove regnava un'ipocrisia identica a quella cattolica. Basterebbe ricordare il rapporto tra Togliatti e Nilde Iotti, assolutamente emblematico. Avevano le loro motivazioni: in Russia gli omosessuali venivano condannati a dieci anni di carcere duro, cioè di gulag. Quando a sinistra furono costretti dalle manifestazioni del 1972 a parlare di omosessualità, ricorsero all'espressione "terzo sesso."”

Angelo Pezzana (1940) attivista e politico italiano

Solo tempo dopo arrivò "diversi".
Origine: Citato in Paolo Conti, «Quella Torino in cui era vietato parlare dell'omosessualità» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/agosto/14/Quella_Torino_cui_era_vietato_co_8_120814014.shtml, Corriere della Sera, 14 agosto 2012, p. 22.

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“Monet eccelle anche nel sentire "il disegno della luce" se si può osare una tale espressione.”

Camille Mauclair (1872–1945)

Origine: Citato in Fortunato Bellonzi, Il disegno della luce, in Monet al Jeu de Paume, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1981, p. 7.

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“È impensabile che l'alternativa dei progressisti alla figura di Emma Bonino sia la Gruber: una che, annunciando la candidatura, ha denunciato il 'pensiero unico' che regnerebbe in Rai. Ma come? È lei l'espressione del pensiero unico, che ancora oggi domina in Rai, nonostante gli addolcimenti e le troiaggini degli ultimi arrivati.”

Marco Pannella (1930–2016) politico e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista Trent'anni dopo Pannella ancora provoca: "Il pacifismo è la peste del nuovo secolo" http://www.radicalparty.org/it/content/trent039anni-dopo-pannella-ancora-provoca-il-pacifismo-e039-la-peste-del-nuovo-secolo, Radicalparty.org, 13 maggio 2004.

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“Sotto il suo governo in Russia sono scomparse le libertà di espressione e di associazione sbocciate ai tempi di Gorbaciov. Vladimir Putin ha fatto del suo paese una "democratura", una dittatura con le parvenze e perfino i fronzoli elettorali della democrazia, ma che bombarda a tappeto con i suoi aerei – non con quelli di Bashar al-Assad – perfino gli ospedali di Aleppo. Annulla il suo incontro con François Hollande e crea nel proprio paese un clima di guerra. Tutti sanno queste cose. Nessuno osa confutarle. Nonostante tutto, però, Putin piace. Perché? È una questione di immagine: questa attrazione politica ha prima di ogni altra cosa una dimensione fisica. Vladimir Putin non è James Dean né Marcello Mastroianni: le sue fattezze e i suoi lineamenti sono del tutto ordinari, eppure quest'uomo asciutto e muscoloso sprigiona un'impressione di forza bruta che egli sa usare in modo quasi scenico. Quando si fa riprendere a torso nudo, sempre a torso nudo, mentre cavalca stalloni o lotta da solo contro animali selvaggi, non fa perdere la testa soltanto agli appassionati di pornografia omosessuale. In Russia come in Occidente questa sublimazione della virilità serve a metterlo in netta contrapposizione con gli altri dirigenti del mondo, europei e americani in primis, perché bisogna ammettere che la qualità principale di Angela Merkel non è essere un'amazzone, così come François Hollande non è proprio Superman. E sebbene Barack Obama abbia sicuramente classe, ha più l'aspetto di un professore universitario che quello di un campione di lotta libera.”

Bernard Guetta (1951) Giornalista francese

Origine: Tradotto da Anna Bissanti, A destra e non solo: perché piace Putin http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/14/news/voglia-di-putin-1.285877?ref=HEF_RULLO, Espresso.Repubblica.it, 14 ottobre 2016.