Frasi su influenza
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“Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo

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“Dinnanzi ai miei occhi si è materializzato un affascinante mix di influenze europee e nordafricane, anche se va detto che la Sicilia è una terra unica, autentica, con una sua propria identità.”

Kazuo Ishiguro (1954) scrittore giapponese

Origine: Citato in Salvatore Ferlita, Ishiguro: "Vi racconto la mia Sicilia" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/08/ishiguro-vi-racconto-la-mia-sicilia.html, la Repubblica.it, 8 agosto 2009.

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“Le questioni di famiglia si risolvono in famiglia […] Non abbiamo mai cercato influenza esterna: la Grecia è un tema europeo e deve essere risolto come ogni crisi di famiglia nella famiglia europea.”

Yanis Varoufakis (1961) economista e politico greco naturalizzato australiano

Origine: Citato in Mosca 'salva' Atene. "Accordo miliardario su gasdotto". Draghi: "Successo Grecia nelle sue mani" http://www.quotidiano.net/grecia-russia-gasdotto-1.866076, quotidiano.net, 18 aprile 2015.

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“In realtà l'imperatore Alessandro non era affatto un riformatore. Attribuendo a lui esclusivamente le riforme che caratterizzarono i primi anni del XIX secolo, si commette un errore storico tanto più grave in quanto poi ci si domanda quali furono le cause che lo spinsero a un cambiamento di quel suo indirizzo riformatore. certo, appena salito al trono, l'imperatore si era trovato di fronte a forme così gravi e multiformi di malcontento, che decise di correggere e modificare quelle cose che apparivano difettose, ma nessuna delle riforme fu sua opera personale e non vi fu riforma che gli venne ispirata senza difficoltà e che gli venne strappata senza sforzo. Nei primi anni del suo regno, si mostrò più conservatore di tutti i consiglieri che lo circondavano; finché costoro ebbero influenza su di lui ottennero ciò che avevano desiderato, ma appena questa azione cessò l'imperatore ritornò alle sue tendenze primitive.”

Pavel Aleksandrovič Stroganov (1774–1817) nobile e ufficiale russo

dai Quaderni
Origine: Il granduca Nicola Michailovich di Russia ordinò e utilizzò gli archivi del conte Stroganov. In bibliografia a p. 80 di Alessandro I sono dati per Nicola Michailovich i seguenti riferimenti bibliografici: Le Tsar Alexandre I, Payot, Parigi, 1931; Le Comte Paul Stroganov, Parigi, 1905, 3 voll. (sul Comitato segreto e le riforme di Alessandro).
Origine: Citato in Giuseppe Berti, Alessandro I, C.E.I., Giano. I tascabili doppi, Roma / Milano, 1966, p. 59.

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“Ho imparato che i bagagli hanno un peso che influenza il passo.”

Giulia Carcasi (1984) scrittrice italiana

Io sono di legno

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“[Su Beniamino Placido] Giornalista di profonda cultura e di fine e originale stile letterario, egli seppe indagare e far conoscere con spirito critico e visione lungimirante il fenomeno della televisione di massa e la sua influenza sull'evoluzione del costume sociale.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Presidenza della Repubblica http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=9560, Quirinale.it, 6 gennaio 2010.

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“La gente non si rende conto di quale grande influenza abbia avuto Lorentz sullo sviluppo della fisica. Non possiamo immaginare come sarebbe andata se egli non avesse dato tanti contributi impareggiabili.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Citato da Robert Shankland in Einstein: A Centenary Volume, a cura di A.P. French, Harvard University Press, Cambridge, 1979, p. 39.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 54

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“Siamo identificati come una californian band, ma questo è semplicemente il posto dove siamo cresciuti e viviamo. Se sei un musicista sincero, però, il luogo in cui vivi ti influenza e condiziona la tua musica.”

Chad Smith (1961) batterista statunitense

Origine: Dall'intervista di Marco Mathieu, citato in Anche i belli piangono, Tutto Musica, luglio 2002, p. 27, 28, 29, 30 e 32.

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“Il fatto di essere uno di una molititudine esonera un uomo dalla coscienza di essere un io isolato e lo trasporta piú giú in un regno meno che personale, dove non vi è alcuna responsabilità, dove non vi è giusto o sbagliato, né bisogno di pensare o giudicare o discernere, vi è solo un forte e vago senso di comunione, solo un eccitamento condiviso, un'alienazione collettiva. E l'alienazione è insieme piú prolungata e meno faticosa di quella indotta dalla deboscia; il mattino dopo meno deprimente di quello che segue l'autoavvelenamento da alcool o da morfina. Inoltre, al "delirio di massa" ci si può abbandonare non soltanto senza rimorsi di coscienza, ma veramente, in molti casi con un positivo ardore di cosciente virtú. Infatti, lungi dal condannare la pratica dell'autotrascendenza discendente attraverso l'ebbrezza di gregge, i capi di Chiesa e di Stato hanno attivamente incoraggiato la pratica sempre che potesse essere usata per favorire i propri scopi. Individualmente e in gruppi coordinati e legati da un fine, i quali costituiscono una sana società, uomini e donne manifestano una certa capacità di pensiero razionale e libera scelta alla luce di princípi etici. Riuniti in folle, gli stessi uomini e le stesse donne si comportano come se non possedessero né ragione né libero arbitrio. L'ebbrezza di massa li riduce a una condizione di irresponsabilità interpersonale e antisociale. Drogati dal veleno misterioso che ogni gregge eccitato secerne, essi cadono in uno stato di altissima suggestionabilità, simile a quello che segue un'iniezione di sodio amytal o l'induzione, con qualsiasi mezzo, di un leggero trance ipnotico. In questo stato essi crederanno qualsiasi assurdità che possa essere loro urlata, eseguiranno qualsiasi comando o esortazione, per quanto insensati, pazzi o criminali. Per gli uomini e per le donne sotto l'influenza del "veleno di gregge" «qualunque cosa dico tre volte è vera» e qualunque cosa dico trecento volte è Rivelazione, è il mondo di Dio direttamente ispirato. Ecco perché i detentori dell'autorità – preti e governanti – non hanno mai inequivocabilmente proclamato l'immortalità di questa forma di autotrascendenza discendente. Infatti, il "delirio di massa" suscitato dai membri dell'opposizione ed in nome di princípi eretici è stato sempre denunziato dagli uomini al potere. Ma il "delirio di massa" sollevato dagli agenti governativi, il "delirio di massa" in nome dell'ortodossia, è tutta un'altra cosa. In ogni caso in cui può essere usata per favorire gli interessi di coloro che controllano la Chiesa e lo Stato, l'autotrascendenza discendente per mezzo dell'ebbrezza di gregge è trattata come qualcosa di legittimo, ed anche altamente desiderabile.”

Appendice; pp. 310-311
I diavoli di Loudun

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“I popoli rivieraschi del Mediterraneo hanno, infatti, che lo vogliano o meno, un comune destino. Essi hanno esercitato una influenza decisiva nel passato della storia dell'umanità.”

Giorgio La Pira (1904–1977) politico italiano

Citato in LaPira.org http://www.lapira.org/index2.php?file=news&form_id_cat_notizia=72

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“Un'autorità che non è rispettata è praticamente priva di influenza.”

Jean Viollet (1875–1956)

Origine: Breve trattato dell'educazione, p. 46

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“Come possiamo sperare di fare dell'Africa una zona denuclearizzata e indipendente dalla pressione della guerra fredda con un tale coinvolgimento militare nel nostro continente? Solo contrapponendo una forza comune di difesa, ispirata dal desiderio unitario di un'Africa libera dall'influenza straniera e dalla presenza militare e nucleare. Ciò richiederà la costituzione di un Alto Comando di tutti gli Stati africani, soprattutto laddove si debbono revocare i patti militari con gli imperialisti. È l'unico modo in cui possiamo spezzare questi legami diretti fra il colonialismo del passato e il neocolonialismo che sconvolge il nostro presente. (dal discorso all'Oua, 25 maggio 1963)”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

Variante: Come possiamo sperare di fare dell'Africa una zona denuclearizzata e indipendente dalla pressione della guerra fredda con un tale coinvolgimento militare nel nostro continente? Solo contrapponendo una forza comune di difesa, ispirata dal desiderio unitario di un'Africa libera dall'influenza straniera e dalla presenza militare e nucleare. Ciò richiederà la costituzione di un Alto Comando di tutti gli Stati africani, soprattutto laddove si debbono revocare i patti militari con gli imperialisti. È l'unico modo in cui possiamo spezzare questi legami diretti fra il colonialismo del passato e il neocolonialismo che sconvolge il nostro presente. (Discorso all'Oua, 25 maggio 1963)

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“Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani”

Ernst Hans Josef Gombrich (1909–2001) storico dell'arte austriaco

I-IV secolo d.C.), p. 117
La storia dell'arte
Variante: Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani (I-IV secolo d. C.), p. 117)
Origine: voce su Wikipedia

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“Il vero significato dei due accordi di Camp David, e del trattato di pace separato, non è altro che il tentativo di rafforzare l'entità sionista aggressiva e razzista, istituendo la sua occupazione e permettendole di raccogliere i frutti della sua aggressione, oltre che spalancare la porta all'imperialismo americano, permettendogli di estendere la sua influenza e il suo dominio sui paesi arabi.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

The true significance of the two Camp David agreements, and the separate peace treaty, is no more than an effort at reinforcing the aggressive, racialist Zionist entity, establishing its occupation and enabling it to reap the fruit of its aggression as well as opening the door wide open to allow American imperialism to stretch its influence and domination over the Arab area.
Variante: Il vero significato dei due accordi di Camp David, e il trattato di pace separato, non è che il tentativo di rafforzare l'entità aggressiva e razzista sionista, istituendo la sua occupazione e permettendola a raccogliere i frutti della sua aggressione, così come apre la porte all'imperialismo americano, permettendolo a spargere la sua influenza e il suo dominio sui paesi arabi.

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“Per la prima volta nella storia moderna, un paese del Terzo Mondo è riuscito a svolgere con successo una guerra di difesa, la guerra più lunga fra due eserciti regolari dopo la Seconda guerra mondiale, senza essere sotto il pugno d'un particolare patto militare o l'influenza d'una particolare grande potenza, e senza né soffrire limitazioni nella sua volontà e indipendenza né abbandonare i suoi principi e la sua politica.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Per la prima volta nella storia moderna, uno stato del Terzo Mondo è riuscito a combattere con successo una guerra di difesa, la più lunga guerra del genere fra due eserciti regolari dalla Seconda guerra mondiale – senza essere sotto l'ombrello d'un particolare patto militare o l'influenza d'una particolare grande potenza, e senza soffrire limitazioni nella sua volontà e indipendenza o abbandonare i suoi principi e la sua politica.

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“La caduta del socialismo in molti paesi è stata determinata dall’accordo criminale tra le forze imperialiste e le forze controrivoluzionarie di quegli stessi paesi e anche dalla penetrazione ideologica e culturale dell’imperialismo e dall’influenza delle idee opportuniste di destra che sono penetrate tra la gente.”

Kim Jong-il (1941–2011) dittatore nordcoreano

Origine: Le calunnie contro il socialismo sono inaccettabili, articolo pubblicato su Kulloja, rivista teorica del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea (1 marzo 1993)

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“Con il non-allineamento stiamo dicendo alle grandi potenze che anche noi facciamo parte di questo pianeta. Affermiamo il diritto delle nazioni piccole, o più deboli dal punto di vista militare, a determinare le loro politiche nel proprio interesse e ad avere un'influenza negli affari mondiali. […] Sotto ogni punto di vista, riteniamo che la nostra libertà effettiva di effettuare scelte economiche, sociali e politiche sia compromessa dalla nostra esigenza di sviluppo economico.”

Julius Nyerere (1922–1999) insegnante, economista e politico tanzaniano

Origine: Citato in Gennaro Ascione, A Sud di nessun Sud. Postocolonialismo, movimenti antisistemici e studi decoloniali, I libri di Emil, 2009, p. 33 https://books.google.it/books?id=pzKDBWetkwAC&lpg=PP1&dq=Gennaro%20Ascione&hl=it&pg=PA33#v=onepage&q&f=false. ISBN 978-88-96026-25-0

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“La crisi siriana ha avuto conseguenze molto forti anzitutto per i siriani e in secondo luogo per l'Europa. Ma l'Europa era sostanzialmente assente nell'influenza in quel teatro durante quella crisi. Vi erano Paesi europei presenti, in funzione non certamente decisiva; i protagonisti erano altri, ma le conseguenze erano in Europa. La mancanza di linee comuni di politica estera e di difesa si è avvertita in grande misura in quella circostanza, e continua ad avvertirsi.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2017
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della seconda sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=711, Malta, La Valletta, 15 settembre 2017.

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“[…] il colore di un oggetto o quello del suo imballaggio possono avere un'importanza considerevole. […] il colore influenza l'eventuale cliente, sia attirandolo, sia disgustandolo. […] Il colore assicura prima di tutto uno shock psicologico il cui primo effetto è importante.”

Maurice Déribéré (1907–1997)

Origine: Da La couleur dans les activités humaines, Dunod, Paris, 1955 p. 177; citato in Federico Pierotti, La seduzione dello spettro. Storia e cultura del colore nel cinema, Recco (GE), Le Mani, 2012, pp. 219-220. ISBN 9788880126157

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