Frasi su morale
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“[…] fra le rivoluzioni, quella morale, è la più difficile.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: I Borgia, p. 171

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“Che cos'è il dolore fisico paragonato al dolore morale? Leggi così fatte dovrebbero ispirare orrore e pietà.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

1956
L'ultimo giorno di un condannato a morte

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“Se la morale non urtasse non verrebbe lesa.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Pro domo et mundo

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“Chi dovrà decidere, se dei dottori sono in disaccordo?”

Alexander Pope (1688–1744) poeta inglese

da Moral Essays, III, 1

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“[…] l'arte e la letteratura sono l'emanazione morale della civiltà, la spirituale irradiazione dei popoli.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

Origine: Da Bozzetti critici e discorsi letterari, coi tipi di Franc. Vigo, Livorno, 1876, p. 457 https://books.google.it/books?id=N48HAAAAQAAJ&pg=PA457.

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“Il peggior sporco è quello morale: istiga a un bagno di sangue.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“La religione cristiana era nelle intenzioni una rivoluzione politica che, fallita, divenne poi morale.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“I signori sono stati spazzati via: la morale dell'uomo comune ha vinto.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, 9; 1993

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“Il verme calpestato si rattrappisce. E questo è intelligente. Diminuisce infatti le probabilità di venir calpestato un'altra volta. Nel linguaggio della morale: umiltà.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Detti e frecce, 31, 1989

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“Cristiano è un certo senso di crudeltà verso se e gli altri, l'odio contro coloro che pensavano diversamente; la volontà di perseguitare. Cristiana è la morale inimicizia contro i signori della terra, contro i "nobili”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

e al tempo stesso una nascosta, segreta rivalità (- si lascia loro il "corpo", si vuole soltanto l'anima...). Cristiano è l'odio contro lo spirito, contro l'orgoglio, il coraggio, la libertà, il libertinage dello spirito; cristiano è l'odio contro i sensi, contro le gioie dei sensi, contro la gioia in generale. (pag. 25; ed. Adelphi 2011)

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“Il determinismo è dannoso solo per quella morale che crede al libero arbitrio come presupposto della moralità, crede alla «responsabilità».”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

7, 1991

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“In ogni morale ascetica, l'uomo adora una parte di sé come Dio, e a tale scopo è costretto a render diabolica la parte che resta.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

La vita religiosa, 137

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“Il genio umoristico di Dickens è legato al suo senso morale. La sua comicità si esprime al massimo della forza quando scopre nuovi peccati.”

George Orwell (1903–1950) scrittore britannico

Origine: Da In occasione del centenario, in Gli anni dell'Observer.

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“Forse nessun uomo ha posto pretese morali tanto alte a se stesso (con sì scarsa capacità di adempiere a un ideale categorico) come Heinrich von Kleist.”

Stefan Zweig (1881–1942) scrittore, giornalista e drammaturgo austriaco

citato in Corriere della sera, 28 luglio 2001

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“Vi sono nella natura effetti i cui significati sono senza contorni, e che si elevano all'altezza delle più grandi concezioni morali.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Il giglio della valle

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“Ho imposto questa penitenza alla signora, non per giuoco o crudeltà, ma per il migliore dei motivi; e non me ne scuserò pertanto con lei quando ritornerà:—L'ho fatto per rintuzzare un gusto pernicioso insinuatosi in altre migliaia di persone oltre a lei,—di leggere tutto di seguito, più in cerca dell'avventura, che della profonda erudizione e conoscenza che un libro di questo stampo, se letto come dovrebbe, non può mancare di impartire loro.——La mente dovrebbe abituarsi a fare sagge riflessioni e trarre interessanti conclusioni mentre procede nella lettura; un'abitudine che fece affermare a Plinio il Giovane, «Di non avere mai letto un libro tanto brutto, da non averne tratto alcun profitto». La storia della Grecia e di Roma, letta affrettatamente senza questa attitudine e applicazione,—è meno utile, dico io, della storia di Parismus e Parismenus, o dei Sette Campioni di Inghilterra, per sopra mercato. […]
È una terribile sfortuna per questo mio libro, ma ancor più per la Repubblica delle Lettere;—tanto che lamia viene inghiottita senza sforzo se si considera quella,--che questa stessa abbietta brama di nuove avventure in ogni cosa, si sia così profondamente insinuata nelle nostre abitudini e umori,—e che siamo così intenti a soddisfare l'impazienza della nostra concupiscenza per questa via,—che non mandiamo giù se non le parti più grossolane e carnali di una composizione:—Le sottili allusioni e le scaltrite informazioni della scienza fuggono, come spiriti, verso l'alto;——le pesanti digressioni morali verso il basso; e tanto le une che le altre sono perdute per il mondo non più di quanto lo sarebbero se fossero rimaste in fondo al calamaio.
Mi auguro che al lettore non ne siano sfuggite molte, interessanti e curiose come questa, nella quale è stata pizzicata la lettrice. Vorrei che ottenesse il suo effetto;—e che tutta la brava gente, maschi e femmine, potesse apprendere, dal suo esempio, non solo a leggere ma a pensare.”

vol. I, cap. XX; 1982, p. 57
Vita e opinioni di Tristram Shandy

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“Il più splendido affare di questo mondo è la morale.”

Frank Wedekind (1864–1918) scrittore, drammaturgo e attore teatrale tedesco

citato in Focus n. 80, p. 184

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“Tito Livio descrive l'ambiente fisico soltanto per spiegare le emozioni morali; solo avendo di mira l'anima, osserva il corpo. Polibio non rappresenta né l'uno né l'altra. Il passaggio delle Alpi non è per lui altro che un'ascensione, anabolé, che bisogna non far vedere, bensì far comprendere.”

Hippolyte Taine (1828–1893) filosofo, storico e critico letterario francese

Origine: Da Essai sur Tite-Live; citato in Gian Biagio Conte, Emilio Pianezzola, Storia e testi della letteratura latina 2: la tarda repubblica e l'età di Augusto, Le Monnier, Firenze, p. 799. ISBN 88-00-42019-2

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“Lo spirito dell'uomo non è morto. Continua a vivere in segreto… È giunto a credere che la compassione, sulla quale si devono basare tutte le filosofie morali, può raggiungere la massima estensione e profondità solo se riguarda tutti gli esseri viventi, e non solo gli esseri umani.”

Albert Schweitzer (1875–1965) medico, teologo, musicista e missionario luterano tedesco, di origine francese alsaziana

Origine: Dal discorso tenuto alla consegna del Premio Nobel per la pace nel 1953, intitolato The Problem of Peace in the World Today.

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“Se non esistesse alcun male morale sulla terra, non ci sarebbe, di conseguenza, alcun male fisico.”

Joseph De Maistre (1753–1821) filosofo, politico e diplomatico italiano

Le serate di San Pietroburgo

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“Ho quattro uomini addetti ai cavalli che dimorano nelle vicinanze. Il lavoro leggero, che necessita di parecchie braccia, è svolto da bande. I campi richiedono molto lavoro leggero, quale la sarchiatura, la zappatura, alcune operazioni per concimare, la raccolta delle pietre, etc. Che sono effettuate dalle "gangs" o bande organizzate che alloggiano nelle località aperte. La banda consta d'una numero di persone che varia da 10 a 50 persone, donne e bambini d'ambo i sessi, sebbene i ragazzi in genere giunti al tredicesimo anno di età, vadano via e in ultimo bambini di entrambi i sessi. Capo della banda è un capobanda che in ogni caso è un normale operaio agricolo, quasi sempre un cd. ceffo, individuo privo di senso morale, dagli umori instabili, ubriacone ma dotato d'un po' d'intraprendenza e di "savoir faire". Egli recluta la banda, che lavora sotto il suo comando e non sotto il comando del fittavolo. Con questo ultimo in genere stabilisce una paga a cottimo; i suoi introiti, che in media non vanno troppo oltre quelli d'un normale operaio agricolo, dipendono quasi totalmente dalla capacità che egli possiede di smungere dalla sua banda la maggiore quantità possibile di lavoro entro il tempo concordato. I fittavoli si sono accorti che le donne lavorano seriamente soltanto sotto la dittatura di un uomo che donne e bambini quando hanno preso il via effondono le proprie forze vitali in maniera realmente impetuosa, cosa di cui Fourier era già a conoscenza, mentre l'operaio maschio adulto è così perfido da risparmiarle quanto più è possibile. Il capobanda gira da un podere all'altro e in questa maniera è in grado di occupare la propria banda per 6-8 mesi all'anno.”

Libro I, settima sezione, cap. 21, p. 502
Il Capitale

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“Nella morale come nell'arte, nulla è dire, tutto è fare.”

Ernest Renan (1823–1892) filosofo, filologo e storico delle religioni francese

Origine: Vita di Gesù, p. 49

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“Uomini mediocramente morali hanno scritto eccellenti massime; invece uomini virtuosissimi nulla fecero per far durare la tradizione della virtù.”

Ernest Renan (1823–1892) filosofo, filologo e storico delle religioni francese

Origine: Vita di Gesù, p. 49

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