Frasi su poesia
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“[La Bibbia] […] la più grande fonte di poesia di tutti i tempi […].”

Marc Chagall (1887–1985) pittore russo

In Marc Chagall, poeta-pittore della memoria
Origine: Citato nell'introduzione di Valentina Giuliani a Marc Chagall, poeta-pittore della memoria, in Poesia, anno IX, marzo 1996, n. 93, Crocetti Editore, Milano, p. 66.

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“Fabrizio De André è uno chansonnier, e lo è nel senso più vero: il senso in cui la poesia, il testo letterario e la musica convivono necessariamente.”

Mario Luzi (1914–2005) poeta e scrittore italiano

dall'intervista di Paolo Di Paolo, Offrire versi con simpatia, ItaliaLibri, Milano, 11 dicembre 2002

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“Libertà non fallisce ai volenti, | Ma il sentier de' perigli ell'addita; | Ma promessa a chi ponvi la vita, | Non è premio d'inerte desir.”

Giovanni Berchet (1783–1851) poeta italiano

da Le fantasie, in Poesie di Giovanni Berchet, R. Taylor, Londra, 1829, p. 43 http://books.google.it/books?id=CDTMkgVtDNEC&pg=PA43

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“Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.”

Pierre Reverdy (1889–1960) poeta e aforista francese

libro Le Livre de mon bord

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“Le spiegazioni sono poesia di bassa lega.”

11/22/63

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“Ho notato spesso che siamo inclini a dotare i nostri amici della stabilità tipologica che nella mente del lettore acquistano i personaggi letterari. Per quante volte possiamo riaprire, non troveremo mai il buon re che fa gazzarra e picchia il boccale sul tavolo, dimentico di tutte le sue pene, durante un'allegra riunione con tutte e tre le figlie e i loro cani da compagnia. Mai Emma si riavrà, animata dai sali soccorrevoli contenuti nella tempestiva lacrima del padre di Flaubert. Qualunque sia stata l'evoluzione di questo o quel popolare personaggio fra la prima di e la quarta di copertina, il suo fato si è fissato nella nostra mente, e allo stesso modo ci aspettiamo che i nostri amici seguano questo o quello schema logico e convenzionale che noi abbiamo fissato per loro. Così X non comporrà mai la musica immortale che stonerebbe con le mediocri sinfonie alle quali ci ha abituato. Y non commetterà mai un omicidio. In nessuna circostanza Z potrà tradirci. Una volta predisposto tutto nella nostra mente, quanto più di rado vediamo una particolare persona, tanto più ci dà soddisfazione verificare con quale obbedienza essa si conformi, ogni volta che ci giungono sue notizie, all'idea che abbiamo di lei. Ogni diversione nei fatti che abbiamo stabilito ci sembrerebbe non solo anomala, ma addirittura immorale. Preferiremmo non aver mai conosciuto il nostro vicino, il venditore di hot-dog in pensione, se dovesse saltar fuori che ha appena pubblicato il più grande libro di poesia della sua epoca.”

Lolita

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“La pittura è poesia slenziosa, e la poesia è pittura che parla.”

Plutarco (46–127) biografo, scrittore e filosofo greco antico

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 12. ISBN 9788858018330

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“Ero terrorizzato dall'idea che non sarei vissuto a lungo, così scrivevo le mie poesie su qualunque cosa mi capitasse sottomano – le copertine dei miei album, di quelli di Joan, ovunque…”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1965
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: "Ero terrorizzato dall'idea che non sarei vissuto a lungo, così scrivevo le mie poesie su qualunque cosa mi capitasse sottomano – le copertine dei miei album, di quelli di Joan, ovunque..."

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“[NUOVI SCRITTORI]"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

Variante: [NUOVI SCRITTORI]"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no".

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“Una canzone è più primitiva di una poesia, perché in genere è in rima e ha una metrica precisa. Una poesia, invece, può andare dove vuole.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 27

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“La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità, apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

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“Il pensiero è sempre la pietra d'inciampo della poesia.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“La saggezza è poesia che canta nella mente.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“La poesia è il segreto dell'anima; perché rovinarla con le parole?”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Massime spirituali

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“Così non andremo più vagando, | Nella notte fonda | Anche se il cuore vuole ancora amore | E la luna splende luminosa…”

George Gordon Byron (1788–1824) poeta e politico inglese

Origine: Da So we'll go no more a-roving, in Poesie, 1817

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“Una Religione rivelata deve essere particolarmente poetica e così è infatti. Mentre le sue proposizioni presentano una originalità capace di avvincere l'intelletto, esprimono anche una bellezza capace di soddisfare la natura morale. Essa ci offre quelle forme ideali di eccellenza di cui si diletta la natura poetica e con le quali si associano ogni grazia e ogni armonia. Ci conduce in un mondo nuovo, un mondo di straordinario interesse, dotato delle più sublimi visioni, dei più teneri e puri sentimenti. La peculiare grazia mentale degli scrittori del Nuovo Testamento impressiona non meno del tangibile effetto che essi producono sui cuori di coloro che ne hanno assorbito lo spirito. Ora non vogliamo occuparci della natura pratica, bensì del lato poetico della verità rivelata. Per i cristiani, una visione poetica delle cose è un dovere: siamo tenuti a colorire tutte le cose con le tinte della fede, a riconoscere in ogni evento un divino significato e una tendenza soprannaturale. Anche gli amici che ci circondano sono investiti di uno splendore ultraterreno: non sono più semplici uomini imperfetti, ma esseri che godono del favore divino, sui quali è impresso il sigillo di Dio, e che si addestrano per la felicità futura. Si può aggiungere che le virtù particolarmente cristiane sono anche particolarmente poetiche – mansuetudine e gentilezza, compassione, gioia e modestia, per non parlare delle virtù devote – mentre i sentimenti più rozzi e ordinari sono gli strumenti della retorica, più che della poesia, come la collera e l'indignazione, l'emulazione, lo spirito combattivo e l'amore dell'indipendenza.”

John Henry Newman (1801–1890) teologo e filosofo inglese

Origine: Citato in J.H.Newman, La mente e il cuore di un grande, Edizioni Paoline; pagine scelte dalle opere di John Henry Newman con saggio introduttivo di Malachy Gerard Carroll, versione dall'inglese di Frida Ballini.

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“Il mondo è il libro, dove il senno eterno | scrisse i proprii concetti.”

Tommaso Campanella (1568–1639) poeta, filosofo, teologo

Origine: Da Modo di filosofare, in Poesie filosofiche

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“C'è più poesia nella figura dell'Eva Mitocondriale che nel suo omologo mitologico.”

Richard Dawkins (1941) etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico

dalla prefazione
Il Fiume della Vita

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“Vale per l'amore ciò che vale per l'arte: chi sa amare soltanto l'immenso è più povero e meschino di chi sa entusiasmarsi per il minimo.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Expressionismus in der Dichtung – L'espressionismo nella poesia

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“Scrivo poesie che si capiscono, devo sembrare un cavernicolo.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 26

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“Rimuginare il male senza osare mai compierlo… È così che si formano le vocazioni poetiche.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Marzo, p. 36

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“Lionello: Affé mia, avete perduto la ferula, perché lo «spettegolatoio» pubblico è già occupato!
Barrildo: Come vi è andata a Salamanca?
Lionello: Storia lunga da raccontare.
Barrildo: Sarete diventato un Bartolo!
Lionello: Nemmeno un barbiere! Come vi dicevo, è cosa ben nota in questa facoltà quello che vi riferisco.
Barrildo: Mi sembra che abbiate tratto molto profitto dagli studi.
Lionello: Ho cercato di imparare quello che più importa.
Barrildo: Da quando escono tanti libri per le stampe, non c'è nessuno che non presuma di saper tutto.
Lionello: È appunto per questo, a mio parere, si sa ancor meno, poiché l'eccesso di nozioni genera confusione e risolve in vana schiuma i tentativi di sapere, sicché persino chi è più avvezzo a leggere si sente confondere a vedere tante pagine stampate. Io certamente non nego che l'arte della stampa abbia permesso a mille ingegni di distinguersi dalla massa dei ciarloni, e che custodisce quasi in luogo sacro le sue opere, poesie al riparo dalle offese del tempo, il quale poi le distribuisce e le classifica. Questa invenzione si deve a Gutemberg, um famoso tedesco di Magonza, la cui fama supera ogni altro valore. Tuttavia molti che ebbero idee degne di considerazione, le persero proprio per aver dato alle stampe le loro opere, senza contare che molti stamparono sciocchezze dandosi arie di sapienti, mentre altri, vittime di bassa invidia, scrissero indegne insulsaggini e le mandarono in giro per il mondo, stampate, sotto il nome di coloro che essi odiavano.
Barrildo: Non sono di codesta opinione.
Lionello: È fatale che l'ignorante si vendichi del letterato.
Barrildo: La stampa è una cosa molto importante, Lionello!
Lionello: Il mondo è rimasto per molti secoli privo di essa! Né vediamo nel secolo presente personalità eccelse come quelle di un san Gerolamo o di un sant'Agostino…
Barrildo: Lasciamo codesto discorso, e accomodatevi, ché mi parete stanco.”

Atto II, scena II, p. 30-31.
Fuenteovejuna

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“Cos'è la poesia?
Non è la realtà, ma più della realtà… Non è un sogno, ma sognare da svegli…”

August Strindberg (1849–1912) scrittore e drammaturgo svedese

Dialogo fra il poeta e la figlia
Il sogno

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“Qui [a Monaco di Baviera] c'è l'Oktoberfest, chioschi con birra, clown, numeri da circo, concerto! Si va su giostre che ti catapultano nel vuoto. Dondolare grazie alla forza dei propri muscoli. È una tale noia.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Citato in Franco Buono, Poesia, Mito e Gioventù, Nuova Biblioteca Dedalo.

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“Per pensare di dove venga e dove | vada, chi è in basso, | nelle belle serate, | troppo è sfinito.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

da Poesie di Svendborg

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“Se chi è in basso non pensa | alla bassezza, mai | potrà venire in alto.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

da Poesie di Svendborg