Frasi su squadra

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema squadra, calcio, giocatore, grande.

Frasi su squadra

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“A Chicago ero spesso la colonna portante, quello che faceva la voce grossa in squadra e forse, a volte, anche un po' un egoista. Ma alla fine vincevamo noi. Ricordo un aneddoto. Coach Tex Winter, dopo che segnai 24 punti consecutivi, mi apostrofa così: "Ehi Mike, non esiste l'Io in uno sport di squadra."”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Gli dissi: "Ma io ho appena vinto".
Origine: Citato in Massimo Lopes Pegna, Jordan «Il mio successore? Tranquilli, arriverà» http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/settembre/12/Jordan_mio_successore_Tranquilli_arrivera_ga_10_090912094.shtml, Gazzetta dello Sport, 12 settembre 2009.

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“L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.
L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Skylife, 26 novembre 2007.

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“[Parlando del Milan] Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”

Herbert Kilpin (1870–1916) calciatore britannico

Origine: Citato in Matteo Chiamenti, Il papà del Milan http://www.milannews.it/?action=read&idnotizia=33884, Milan News.it, 8 settembre 2010

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“Avrei potuto vincere molto con altre squadre, ma sono orgoglioso di ciò che ho fatto con questa casacca. Altri trionfi con una maglia diversa non mi avrebbero dato le stesse emozioni che ho provato qui da capitano.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Bleacher Report; citato in Calcio: parla Totti, "voglio lo scudetto. Mio segreto? La famiglia" https://www.agi.it/sport/notizie/calcio_parla_totti_voglio_lo_scudetto_mio_segreto_la_famiglia-201501121449-spr-rt10138, Agi.it, 12 gennaio 2015.

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“Mi piace questa sensazione di essere nato e cresciuto nella città più bella del mondo. Quando i calciatori delle altre squadre, soprattutto straniere, vengono a giocare a Roma, quasi sempre fanno un giro turistico in pullman fra le bellezze della città. […] Sono state partite sempre dure, con difensori rocciosi, che intervenivano spesso ai limiti del regolamento, che mi scalciavano anche un po' più del dovuto. E poi ho capito. In queste occasioni, all'onesto centrocampista della periferia bulgara, al terzino di fascia ucraino, al trequartista moldavo, gli si alza l'indice di rosicamento. Perché noi stiamo a Roma e loro no. Potranno pure strappare un 1-1 con un colpo di fortuna, un gol dell'ex, un offside dubbio, ma al fischio finale io me ne resto qui, a vivere la mia vita a Roma e tu, mediano del Borussia Mönchengladbach, te ne devi tornare nel grigio inverno della Westfalia in una città, Mönchengladbach, che molti ragazzi della Primavera neanche riescono a pronunciare, perché questo benedetto nome si comincia a imparare solo intorno ai vent'anni. Quanti calciatori passano dal Borussia Mönchengladbach al Borussia Dortmund solo per ragioni di pronuncia!!! Niente da fare, quando vengono a Roma, i giocatori stranieri rosicano. Fateci caso alla prossima partita della Roma in Europa se non picchiano giù duro: è per colpa della bellezza dei nostri monumenti. Uno sgambetto per l'Altare della Patria. Un tackle in scivolata per la Domus Aurea. Un'entrata da dietro per le Catacombe di San Callisto.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

dalla prefazione di E mo' te spiego Roma

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“[Hai fatto quasi 800 presenze a livello di club e di 126 per il tuo paese. Quale allenatore ha avuto il maggiore impatto su di te e hai capito meglio di chiunque? ] Io non voglio essere noioso, ma penso che ogni allenatore ha avuto un impatto decisivo sulla mia carriera. Devo dire, però, che Antonio Conte è sicuramente il miglior allenatore con cui ho lavorato. In un breve lasso di tempo è riuscito a infondere nuova vita in una squadra che in due stagioni non ha saputo fare di meglio del settimo posto. E lui fu subito vincente.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

[You've made nearly 800 appearances at club level and 126 for your country. Which coach has had the biggest impact on you and has understood you better than anyone?] I don't want to be boring but I think every coach has had a decisive impact on my career development. I have to say, though, that Antonio Conte is definitely the best coach I've worked with. In a short space of time he's managed to breathe new life into a team that in two seasons could do no better than seventh place. And he was a winner straightaway.

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“Squadra che vince, non si cambia.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo
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“Inter-Vicenza 1-0, gol di Roberto Carlos: il mio primo impatto con San Siro, indimenticabile. Ero così felice, per la vittoria ma anche per la mia prestazione, buona. Una sfida per capire se ero pronto per una squadra come l'Inter. Lo ero. Indimenticabile.”

Javier Zanetti (1973) calciatore argentino

Origine: Citato in Aspettando Prima Serata: Zanetti, tifosi spettinatemi! http://www.inter.it/aas/news/reader?N=59591&L=it, Inter.it, 28 settembre 2012.

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“Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo
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“Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)

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“[…] miglior giocatore del mondo: sì, Totti mi convince più di Zidane e di Beckham. Sa rendere semplici le cose difficili, sa far giocare bene la squadra.”

Diego Armando Maradona (1960) allenatore di calcio e calciatore argentino

Con data
Origine: Citato in Maradona: Totti numero uno al mondo https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/20/Maradona_Totti_numero_uno_mondo_co_10_040220035.shtml, Corriere della Sera, 20 febbraio 2004.

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“I miei tweet nel corso di Inter-Novara? È successo un gran casino. Lo hanno detto ai giocatori e mi sono vergognato da matti. Io sono un grande tifoso dell'Inter e vedere perdere la mia squadra in casa contro una sulla carta più debole fa male, ma erano critiche costruttive.”

Valentino Rossi (1979) pilota motociclistico italiano

Origine: Citato in Valentino Rossi festeggia 33 anni e pensa all'Inter: 'Ci manca Mourinho' http://sport.virgilio.it/calcio/valentino-rossi-festeggia-33-anni.html, Virgilio.it, 16 febbraio 2012.

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“Da quando gioco tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati. Sia i nostri che quelli delle altre squadre.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Dal processo Calciopoli; citato in Calciopoli, Del Piero: «Juve, vittorie senza trucchi» http://www.tuttosport.com/calcio/2010/10/19-89160/Calciopoli%2C+Del+Piero%3A+%C2%ABJuve%2C+vittorie+senza+trucchi%C2%BB+FOTO, Tuttosport.com, 19 ottobre 2010.

“A Milano ci sono due squadre: l'Inter e la primavera dell'Inter.”

Giuseppe Prisco (1921–2001) avvocato e dirigente sportivo italiano

Pazzo per l'Inter

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“Vucinic penso sia l'elemento più talentuoso in assoluto che abbiamo nella squadra, è il calciatore che da un momento all'altro può inventarsi la giocata, può essere determinante in fase offensiva. Quindi me lo tengo ben stretto.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Marco Bo, Conte difende Vucinic e a Bologna conta su di lui http://www.tuttosport.com/calcio/2012/03/07-174586/Conte+difende+Vucinic+e+a+Bologna+conta+su+di+lui, Tuttosport.com, 7 marzo 2012.

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“[Su Lionel Messi] Penso che siamo stati da stimolo l'uno con l'altro ed è anche per questo che la competizione è a livelli altissimi e perché Real e Barça sono le squadre migliori al mondo.”

Cristiano Ronaldo (1985) calciatore portoghese

Origine: Citato in Ronaldo ringrazia Messi: "Più forte grazie a lui" http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/18-05-2012/ronaldo-ringrazia-messi-piu-forte-grazie-lui-911258820060.shtml, Gazzetta.it, 18 maggio 2012.

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“A diciannove anni era già favoloso, il nostro Alex, e non è cambiato. […] L'ultimo scudetto della Juve l'hanno vinto lui e Peruzzi. […] Attaccano lui per fare male alla Juve, anche a me succedeva, per questo durante il riscaldamento uscivo da solo sul campo e mi prendevo gli insulti, ero una specie di parafulmine. E so che una squadra e un giocatore si giudicano alla quarta di campionato, non prima.”

Giampiero Boniperti (1928) dirigente sportivo, politico ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Maurizio Crosetti, Nel tunnel di Alex: Troppa malafede http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/05/nel-tunnel-di-alex-troppa-malafede.html, la Repubblica, 5 settembre 2000, p. 54.

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“Se non si sogna, si muore ragazzi. Si deve sognare. Io ho ancora quello di vedere la Juve in B. La Juventus è stata la regina di un certo modo di fare calcio, lo sapevamo tutti. E anche se sono anti Juve a vita, devo riconoscere che in qualche modo questa squadra ha contribuito allo spettacolo calcistico.”

Franco Zeffirelli (1923–2019) regista italiano

Origine: Dall'intervista La Nazione - Zeffirelli: "Sogno la Juve in Serie B, ma devo ammettere che..." http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/la-nazione-zeffirelli-sogno-la-juve-in-serie-b-ma-devo-ammettere-che-255287, riportata su Tuttojuve.com, 4 ottobre 2015.

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“[…] mi dicevano che il Torino era diverso da qualsiasi altra squadra, si respirano pagine di storia, belle, drammatiche e intense. Anima, cuore, orgoglio, lacrime e sudore come piace a me, non vedevo l'ora di tornare a lavorare in una società che mi somigliasse. Il Toro è abituato a stare nell'arena, a combattere e lottare […].”

Siniša Mihajlović (1969) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Durante la presentazione ufficiale come nuovo allenatore del Torino; citato in Alberto Mauro, Mihajlovic: "Sarà un Toro affamato con orgoglio, lacrime e sudore" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/13-06-2016/mihajlovic-sara-toro-affamato-orgoglio-lacrime-sudore-1501051659016.shtml, Gazzetta.it, 13 giugno 2016.

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“No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo
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“[Riferito alla scelta di LeBron di andare agli Heat] Io non lo avrei mai fatto. Non avrei mai chiamato Larry Bird e Magic Johnson per proporgli di giocare nella stessa squadra. Capisco che i tempi sono forse cambiati, non è necessariamente una cosa negativa, ma, onestamente, se fossi stato in lui avrei cercato di battere Wade e Bosh invece di giocarci assieme.”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Origine: Citato in Massimo Oriani, Anche Jordan sgrida LeBron http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/luglio/20/Anche_Jordan_sgrida_LeBron_ga_3_100720009.shtml, Gazzetta dello Sport, 20 luglio 2010.

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“[Sulla battaglia di Maida] […] il primo giugno, una squadra inglese venne a gettare l'ancora nel golfo di Eufemia per sbarcare sulla spiaggia, fra la foce del Lamato e quella dell'Angitola, un contingente di seimila soldati britannici comandati da sir John Stuart, nonché alcuni personaggi atti a capeggiare una insurrezione popolare nel paese. Era allora di stanza a Nicastro una compagnia di polacchi al comando del capitano Laskowsky. Essa si portò sulla riva insieme a un corpo di volontari a cavallo formato dai giovani della nobiltà cittadina, che, come già nel 1799, aveva abbracciato la causa dei francesi. Ma dopo un breve combattimento la piccola formazione dovette ripiegare su Maida, dove il generale Reynier stava raccogliendo in tutta fretta le forze francesi più vicine. Subito la plebe di Nicastro prese le armi e risollevò la bandiera dei Borboni, mise a sacco le case dei nobili sostenitori del re Giuseppe e sgozzò i soldati francesi malati che gremivano l'ospedale civile. «Nella città di Nicastro» scriveva qualche giorno dopo Giuseppe a Napoleone, «il comandante delle guardie d'onore è stato accecato e poi crocifisso; era un principe che mi aveva accolto in casa sua». La sera del 3 il generale Reynier, scorgendo Nicastro illuminata dal balcone della casa da lui occupata a Maida, disse agli ufficiali del suo stato maggiore: «Domani batteremo gli inglesi e dopodomani bruceremo Nicastro». […] Reynier disponeva solo di 4.000 uomini. Tutto gli imponeva di attendere gli inglesi nella posizione eccezionalmente forte di Maida, da dove difficilmente lo avrebbero potuto scacciare. Ma egli credette che anche dei britannici, come già dei napoletani, sarebbe venuto a capo con facilità. Commise perciò l'errore, enorme, di scendere in pianura per attaccare in campo loro le forze di sir John Stuart, superiori di numero, e per giunta appoggiate dall'artiglieria della flotta. Lo scontro ebbe luogo il 4 luglio; esso fu breve e terminò con la disfatta delle nostre truppe. In questa occasione, come in quasi tutte le battaglie che ebbero luogo in quello stesso periodo tra le due nazioni, il sangue freddo e la precisione di tiro degli inglesi fermarono nettamente l'impeto dei francesi e inflissero loro perdite enormi rispetto al numero degli arruolati. Era la prima volta, da lunghissimo tempo, che i francesi subivano una sconfitta per terra. Sir John Stuart ne fu tanto orgoglioso che arrivò ad insultare i vinti. «Mai» disse nel suo rapporto, «la vanità del nostro presuntuoso nemico è stata più duramente mortificata, mai la superiorità delle truppe britanniche più gloriosamente provata come negli avvenimenti di questa giornata memorabile». Sebbene da entrambe le parti pochissime fossero le truppe schierate, la battaglia ebbe conseguenze rilevanti. I francesi perdettero per qualche tempo tutta la Calabria. Il generale Reynier fu costretto a ritirarsi in disordine per la vallata del Lamato su Catanzaro, che raggiunse con molta fatica l'indomani.
Fortunatamente, per lui, gli inglesi non pensarono ad inseguirlo. Di lì a qualche giorno, pago del suo successo, sir John Stuart fece nuovamente imbarcare i suoi uomini, dopo aver calato a terra il materiale necessario ad armare una insurrezione calabrese, a capo della fu designato il maggiore Gualtieri, soprannominato Pane di Grano.”

François Lenormant (1837–1883) assiriologo e numismatico francese

citato in Viaggiatori stranieri nel Sud, a cura di Atanasio Mozzillo, Saggi di cultura contemporanea, 1982, Edizioni di Comunità, Milano, p. 288

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“[Sul derby d'Italia] L'Inter è squadra femmina, quindi passionale, volubile, e pertanto agli antipodi del pragmatismo che caratterizza la Juventus.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Filippo Grassia e Giampiero Lotito, Inter. Il calcio siamo noi, Sperling & Kupfer editori, 2010, ISBN 8820049678.

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“Non mi piace mai parlare di successi singoli, mi piace sempre parlare di successi di squadra perché è la squadra che vince, se vince la squadra vinco anch'io.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conte: "16 gare in 52 giorni, ho bisogno di tutti. Vogliamo onorare l'Europa League". http://www.tuttojuve.com/primo-piano/live-conte-16-gare-in-52-giorni-ho-bisogno-di-tutti-vogliamo-onorare-l-europa-league-ogbonna-non-snobberemo-la-coppa-177889, Tuttojuve.com, 19 febbraio 2014.

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“La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)
Origine: Citato in Mourinho: Inter fantastica non più forte http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 18 luglio 2010.

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“Nun te preoccupà, mo je faccio er cucchiaio.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

Origine: Rivolto ai compagni di squadra Di Biagio e Maldini prima di battere il rigore contro l'Olanda agli Europei del 2000; citato in "Mo je faccio er cucchiaio" Totti sta scrivendo un nuovo libro http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/sport/calcio/librototti/librototti/librototti.html, Repubblica.it, 29 ottobre 2005.

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“Nel 2008 la squadra che doveva vincere lo Scudetto era la Roma. Poi per qualche episodio è riuscita a vincerlo l'Inter.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

da un'intervista al TG1, 7 gennaio 2009

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“La Juve di Lippi e quella di Capello? Erano squadre fortissime, abituate a vincere con giocatori straordinari ed era la squadra da battere in Italia.”

Andrea Pirlo (1979) calciatore italiano

Origine: Citato in Pirlo: «Totti un campione, De Rossi è un amico» http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/juve/2011/12/11-209646/Pirlo%3A+%C2%ABTotti+un+campione,+De+Rossi+%C3%A8+un+amico%C2%BB, Corrieredellosport.it, 11 dicembre 2011.

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“Perché per la mia squadra io non mi accontento del secondo posto. Non è nella mia natura. Io inseguo l'eccellenza in ogni cosa e questo comprende ogni singola partita che giochiamo.”

Brian Clough (1935–2004) calciatore e allenatore di calcio inglese

Origine: Citato in David Peace, Il maledetto United, p. 174

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“Qualche giocatore che mi è antipatico? Non qualche faccia in particolare, ma una squadra, soprattutto dopo le finali ruvide di Coppa Italia e Supercoppa [nel 2012]: il Napoli. Quando me li trovo di fronte scatta qualcosa.”

Claudio Marchisio (1986) calciatore italiano

Origine: Citato in Marchisio: "Napoli antipatico". Replica: "Grave offesa". La Juve: "Falso" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/10-01-2013/juve-marchisio-perde-aplomb-il-napoli-mi-antipatico--913766813526.shtml, Gazzetta.it, 10 gennaio 2013.