Frasi sul successo
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“È il piano di tutti contro di me: venire avanti e riempirmi di pugni. Loro pensano che funzioni ma contro di me non ha funzionato per 19 anni e 47 match. Vedremo se funzionerà per Pacquiao. Io ho visto quello che è successo con Marquez: io nel 2009 non ho perso una ripresa, lui in quattro match ha rimediato anche un pari e una sconfitta.”

Floyd Mayweather Jr. (1977) pugile statunitense

Citazioni di Floyd Mayweather
Origine: Dall'intervista di Fausto Narducci Boxe, Mayweather: "Prendo Marciano e poi mi fermo" http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Boxe/29-04-2015/boxe-mayweather-prendo-marciano-poi-mi-fermo-110626934731.shtml, Gazzetta.it, 30 aprile 2015.

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“[Leo Ortolani] Sa far ridere, sa disegnare, sa citare e sa inventare. È di suo una bella persona e questo potenzia a dismisura la sua bravura e il suo successo.”

Marco Pellitteri (1974) saggista e sociologo italiano

Origine: Marco Pellitteri, Leo Ortolani, le file per il disegnino e gli occhialini da geo-fumettista http://www.rat-man.org/m-pellitteri/, maggio 2011

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“Depressione (s. f.). Particolare condizione di spirito provocata da una barzelletta sul giornale, uno spettacolo comico o la contemplazione del successo altrui.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 62
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“La rabbia può procurare un momentaneo successo dandoti una certa soddisfazione per un breve periodo, ma alla fine causerà ulteriori difficoltà.”

Dalai Lama (1935) 14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989

L'arte della pace interiore

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“Non ho mai votato Berlusconi. Salvini è uno concreto, bada al sodo e in questo mi ci ritrovo. Poi magari su alcuni problemi specifici abbiamo idee diverse. Ma è intelligente e ragionevole, ci siamo parlati al telefono. Mi definisco un vecchio democristiano. Anche la vittoria degli Stadio a Sanremo ha dimostrato che i non giovanissimi hanno ancora speranze di successo in questo paese.”

Guido Bertolaso (1950) funzionario e medico italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a Radio Capital, citato in Guido Bertolaso e la vittoria degli Stadio a Sanremo http://www.ilpost.it/2016/02/15/guido-bertolaso-e-la-vittoria-degli-stadio-a-sanremo/, Il Post.it, 15 febbraio 2016.

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“Ci si può provare finché si vuole, ma se le cose non funzionano, non c'è niente da fare. È già successo con John. Credo che [Dave Navarro] abbia capito che sia necessario un certo feeling! E nella nostra band è fondamentale!”

Chad Smith (1961) batterista statunitense

Origine: Dal programma televisivo MTV Essential, MTV; video disponibile su YouTube.com https://www.youtube.com/watch?v=BD27AmcD2KI.

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“Ma io mi chiedo: ma perché gli architetti fanno 'ste robe qua? Ma ce l'hanno col mondo? Hanno subito dei traumi all'università? Per cinque anni li hanno menati con dei righelli? Cos'è successo? "Appena esco di qua me la pagate tutti, bastardi! Vi progetto una merda davanti a casa, te lo giuro!"”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 11 aprile 2014
Origine: In merito alle piramidi di largo Beltrami, all'ingresso principale del Castello Sforzesco di Milano, progettate da Alessandro Scandurra in occasione dell'Expo 2015. Visibile in Crozza: l'Expo 2015 a che punto siamo https://www.youtube.com/watch?v=MHd6JHQtKcY, La7 Intrattenimento, YouTube.com, 11 aprile 2014.

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“Tu [un esponente del Pdl] non riesci ad avere nessuna informazione su quello che è successo alla… sezione civile della Cassazione per il lodo De Benedetti? Perché mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata. Dopodiché ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo al Presidente della Cassazione, che ha chiamato il Presidente di Sezione costringendolo a riaprire la Camera di consiglio. Cosa che non succede mai. Perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno. E riaprendo la Camera di consiglio hanno tolto circa 200 milioni di quelli che De Benedetti doveva avere in meno. È una cosa gravissima.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: Da una telefonata trasmessa nella trasmissione televisiva Piazzapulita, La7; citato in Alessandro Trocino, Piazzapulita, Quella telefonata del Cavaliere finita in tv http://web.archive.org/web/20151023021526/http://archiviostorico.corriere.it/2013/ottobre/01/Quella_telefonata_del_Cavaliere_finita_co_0_20131001_3bfb6382-2a60-11e3-916e-36c3ee0faa36.shtml, Corriere della Sera, 1° ottobre 2013.

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“Non ammiro nessuno sportivo. Ognuno lavora per sé. Non seguo molto lo sport perché ho troppo da fare, preferisco guardare Discovery Channel. Penso però che lo sport sia molto importante per i bambini perché mostra loro che bisogna lavorare duro per avere successo.”

Eddie Irvine (1965) pilota automobilistico nordirlandese

Origine: Citato in F1 | Irvine: "Che Vettel continui a vincere non importa a nessuno" http://www.formulapassion.it/2013/12/f1-irvine-che-vettel-continui-vincere-non-importa-nessuno/, FormulaPassion.it, 19 dicembre 2013.

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“È sempre molto difficile scrivere buone canzoni, ma non penso che il numero delle canzoni che hai scritto in passato ti limiti in questo, al massimo i cambiamenti della tua vita che derivano dal successo possono farlo, ostacolando i tuoi progressi nel creare buone canzoni, almeno secondo la mia esperienza. Penso che più ti allontani dalla strada, dai tuoi problemi e dalle tue origini più ti viene difficile creare buona musica. La tua vita diventa troppo facile, troppo tranquilla. Se vuoi scrivere delle canzoni valide, una volta che hai superato le tue difficoltà: buona fortuna! Potrei farti almeno 100 esempi di ottimi compositori che una volta avuto il successo e la fama sono come scomparsi perché erano passati i tempi per i quali dovevano combattere per raggiungere qualcosa. C'entra anche il modo in cui la gente ti tratta, le brutture e le bellezza della vita. Penso che uno dei grandi motivi per il quale la gente voglia avere successo è allontanarsi dalla sofferenza, dal dover lottare, dall'avere difficoltà a pagare l'affitto e tutto quello che ne consegue ma tutto ciò inficia il processo artistico a lungo andare, credetemi. Alcuni artisti sono riusciti ad evitare ciò, ma veramente pochi, quindi dobbiamo sempre ringraziare le rotture strazianti o altri tipi di perdite che in qualche modo alimentano ancora il fuoco dell'arte.”

Anthony Kiedis (1962) cantante statunitense

Origine: Dall'intervista rilasciata alla radio statunitense Detroit 101WRIF; citato in Kiedis: «più ti allontani dalla strada e dai problemi, più è difficile fare buona musica» http://www.venicequeen.it/cms/News/kiedis-lpiu-ti-allontani-dalla-strada-e-dai-problemi-piu-e-difficile-fare-buona-musicar.html, Venicequeen.it, 8 febbraio 2017.

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“"Sai che cosa significa?" chiese improvvisamente Black a Harry, mentre procedevano lentamente lungo il tunnel. "Consegnare Minus?"
"Che tu sei libero" disse Harry.
"Sì…" disse Black. "Ma io sono anche… non so se nessuno te l'ha mai detto… io sono il tuo padrino".
"Sì, lo sapevo" disse Harry.
"Be'… i tuoi genitori mi hanno nominato tuo tutore" disse Black seccamente. "Se fosse successo qualcosa a loro…"
Harry rimase in attesa. Black intendeva dire quello che anche lui pensava?
"Lo capisco, naturalmente, se vuoi restare con i tuoi zii" disse Black. "Ma… be'… riflettici. Una volta che avranno riconosciuto la mia innocenza… se tu volessi una… una casa diversa…"
Qualcosa parve esplodere in fondo allo stomaco di Harry.
"Co… vivere con te?" chiese, battendo la testa contro una roccia che sporgeva dal soffitto. "Lasciare i Dursley?"
"Certo, lo sapevo che non avresti voluto" disse Black in fretta. "Capisco, credevo solo che…"
"Sei matto?" disse Harry, la voce di colpo roca come quella di Black. "Ma certo che voglio lasciare i Dursley! Tu hai una casa? Quando posso venire?"
Black vi voltò a guardarlo; la testa di Piton strisciava contro il soffitto, ma Black non ci fece caso.
"Lo desideri davvero?" chiese. "Sul serio?"
"Sì, sul serio!" rispose Harry.
Il volto tormentato di Black si aprì nel primo vero sorriso che Harry vi avesse scorto finora.”

Origine: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, p. 321

“[Su Juventus-Milan, finale di Champions League del 2003] La vittoria in Champions è anche un premio ad una certa strategia societaria. Il Milan ha scelto la strada della grandeur (o comunque della ricchezza sportiva) e la Juve quello della ricchezza economica. […] Se la Juve vende Vieri, Henry, Zidane e Inzaghi e poi si ritrova a giocare la gara più importante degli ultimi sette anni con Zalayeta e Birindelli, le colpe non possono soltanto attribuirsi alla sfortuna che le ha impedito a Manchester di schierare lo squalificato Nedved. Lippi ha anche sbagliato formazione con un Montero a sinistra chiaramente a disagio e un Tudor centrale, ruolo che contro Inzaghi non è in grado di ricoprire. Ma c'è anche qualcosa sulla preparazione atletica che ha lasciato perplessi: mai la Juve negli ultimi due anni era stata messa sotto sul piano dinamico come lo è stata a Manchester nel primo tempo. Ma il Milan ha giocato alla grande, a pieno ritmo nei primi quarantacinque minuti e nel finale, in dieci, è stato trascinato da Paolo Maldini, forse il più grande calciatore italiano dell'ultimo ventennio. Seedorf alla sua terza Champions con tre squadre diverse, Sheva finalmente primo in una grande manifestazione e Ancelotti praticamente perfetto gli artefici di un successo invidiato da tutti.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Da Grandeur del Milan premiata in Europa: quando a vincere sono anche i soldi https://web.archive.org/web/20030712132134fw_/http://www.dialoga.com/francorossi/Admin/Leggi_Articolo.asp?id=732, Francorossi.com, 29 maggio 2003.

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“Discendo in ogni modo da un'agiata famiglia di mugnai e di agricoltori. Ed anch'io nella mia lontana giovinezza, mi dedicai per qualche anno, con buon successo, all'agricoltura per la quale avevo una naturale spiccatissima disposizione.”

Corrado Govoni (1884–1965) poeta italiano

Origine: Citato in Narratori di Emilia Romagna, p. 76, a cura di Giuseppe Raimondi e Renato Bertacchi, Edizioni Mursia, Milano 1968

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“[Sulla vittoria del campionato 2000-2001] Era una situazione inverosimile con un clima surreale. Nessuno di noi potrà dimenticare quel giorno, un successo così vicino, con il grande timore di non farcela. Gli ultimi minuti non passavano mai.”

Marco Delvecchio (1973) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata a As Roma Membership; citato in Delvecchio: "Noi non eravamo un gruppo unito, Garcia ha carattere" http://www.pagineromaniste.com/delvecchio-intervista/, Pagineromaniste.com, 1° aprile 2014.

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“Con Juve e Milan sono rivalità diverse. Quella con la Juve è tradizione, si riaccende a ogni battuta. Con Milan meno cattiva, normale perché siamo nella stessa città e non è mai successo qualcosa di grave.”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Da un'intervento rilasciato alla casa del Corriere della Sera a Expo 2015; citato in Laur Baldinelli, Moratti: "Il titolo più bello? Dopo la Champions lo scudetto a tavolino" http://www.lastampa.it/2015/05/24/sport/calcio/qui-inter/moratti-il-titolo-pi-bello-dopo-la-champions-lo-scudetto-a-tavolino-FmMvi1hlzHigTsok6lByeN/pagina.html, LaStampa.it, 24 maggio 2015.

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“[Regola] Non rubare.
Per avere successo negli affari è meglio imbrogliare.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 60
Dizionario del diavolo

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“Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi il centravanti Inzaghi trovi ben poco di interessante. Non aveva dribbling, non aveva tiro da fuori. Era più scarso rispetto a tanti bomber che hanno avuto la metà del suo successo. Però lui nel suo lavoro ci ha messo tenacia, convinzione, rabbia. La grinta ha pagato più del talento. E con le stesse armi diventerà anche un grande allenatore.”

Vincenzo Montella (1974) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Fiorentina, Montella plana sul Milan: "Inzaghi è un tecnico geniale" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/25-10-2014/fiorentina-montella-plana-milan-inzaghi-tecnico-geniale-intervista-90841983523.shtml, Gazzetta.it, 25 ottobre 2014.

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“Quando un artista italiano, di ogni tipo, raggiunge un plateau che gli garantirebbe massima libertà viene addomesticato dal suo stesso successo.”

Alex Infascelli (1967) regista italiano

Da L'intervista ad Alex Infascelli, regista di "Un po' esageri" dei Verdena http://www.rockit.it/verdena-un-po-esageri-video-infascelli-intervista

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“Con l'unificazione, i reali Savoia vollero trasformare Napoli in una città provinciale, senza successo, saccheggiandone gli immensi tesori. Non riuscirono a governare perché refrattaria, persino usando la collaborazione della Camorra e dei capi di quartieri. Napoli si vide privata, negli anni, di spazio e creatività. Il genio partenopeo si rifugiò nell'illegalità.”

Origine: Citato in Vincenzo Russo, Napoli e Parigi, le vere capitali http://napule.org/napoli-e-parigi-le-vere-capitali/2011/, napule.org, 29 dicembre 2011; traduzione dall'articolo di Marco Cesario, NAPLES, PARIS, THE TRUE CAPITALS http://groups.yahoo.com/group/pamle/message/1045, ANSAMed, 2007.

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“Successe la solita 'osa che succede sempre in Italia». «La sinistra ha perso le elezioni?”

Marco Malvaldi (1974) scrittore italiano

Origine: Racconti, Carnevale in giallo, p. 214

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“Cosa successe il 7 aprile [1979]? Ci fu una grande retata disposta dall'allora sostituto Procuratore di Padova Pietro Calogero, magistrato, che fece arrestare i più importanti leader dell'Autonomia Operaia in tutta Italia, sostenendo che avevano un progetto comune strategico con le Brigate Rosse per cercare di sollecitare un'insurrezione, una rivolta, un fenomeno eversivo nei confronti dello Stato italiano, […] questo è il 7 aprile, Potere Operaio, Autonomia Operaia, Brigate Rosse, connivenze nelle università nei movimenti sindacali, nelle fabbriche, Toni Negri il più famoso tra gli arrestati di quell'operazione. […] Il 7 aprile questi signori di Autonomia Operaia ho detto Toni Negri ma c'erano anche Ibesci, Scalzone, Ferrari Bravo, Piperno, le associazioni sovversive, insurrezione armata contro lo Stato, alcuni vennero accusati di avere a che fare anche con il rapimento di Moro di qualche mese prima, si parlò di teorema Calogero che naturalmente ipotizzava che l'Autonomia fosse una specie di cervello che un'organizzazione molto più ampia, Autonomia Operaia Organizzata che poi si esplicitava in varie forme, […] Toni Negri è stato poi condannato in primo grado a 30 anni e in appello a 17, grazie a Pannella è stato eletto parlamentare così si è sottratto alla giustizia per 14 anni latitante in Francia e poi è rientrato in Italia e ha scontato un pezzettino della pena, Scalzone ha avuto una pena definitiva di 8 anni, altri hanno avuto pene minori, per alcuni le accuse sono cadute, per altri sono rimaste, come sempre nei processi, quindi non era affatto un teorema, era una cosa che poi è stata dimostrata con tanto di sentenze definitive.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Minority Gasparri, 20 dicembre 2010
BeppeGrillo.it
Origine: In realtà la Corte d'Assise d'Appello condannò Negri a 12 anni nel 1987.

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“È stata la mia unica esperienza al suo fianco. Interpretavo il ruolo della moglie, quindi ero la protagonista con lui, cui ammazzavano il figlio piccolissimo. Una di quelle storie di camorra e dolore che in quegli anni funzionava. Una rarità, purtroppo. Eppure, credo di essere adatta a ruoli seri, ma non me ne hanno mai affidati. Quello lo ricordo con piacere. Negli Anni Settanta, Mario Trevi aveva raccolto i frutti del suo lavoro, era considerato già un grande interprete della canzone napoletana. Era un cantante famoso, un personaggio doc. Poi, aveva lanciato Indifferentemente, una delle più belle canzoni del nostro repertorio, quindi per me era emozionante lavorare con lui e quel ruolo mi sembrò ancora più importante, anche se i film tratti dalle sceneggiate restavano un po' relegati in ambiti ristretti. Lui, inoltre, fu molto carino con me, che ero giovane e avevo ancora tanto da imparare. Era un'epoca meravigliosa, ricca di vitalità. Per un artista che avesse veramente voglia di fare questo mestiere era davvero stimolante. Mi ero appena trasferita a Roma. Nella capitale c'era tutto: il cinema, la musica, l'arte. S'incontravano i pittori, i poeti. Napoli era pervasa dalla stessa creatività, dalla stessa voglia di fare che si respirava dovunque. La nota dominante di quegli anni era la passione, ricordo anche il produttore del film La pagella, era un tipo particolare. Avevano coraggio, allora, rischiavano in proprio per produrre spettacoli di qualità. Tutti noi venivamo da quell'epoca, che volevamo fare gli attori, i cantanti, i musicisti, avevamo grandi maestri da imitare, ai quali ispirarci e ci avvicinavamo a loro con umiltà e serietà. Volevamo crescere, conoscere, sapere tutto quel che si poteva perché ci tenevamo a realizzare spettacoli di buon livello. Ragioniamo ancora così. Oggi, invece, tranne che per rare eccezioni (penso a Fabio Fazio, a Fiorello, per esempio), il successo immediato, i guadagni, la facile popolarità sembrano diventati gli unici obiettivi.”

Mario Trevi (cantante) (1941) cantante e attore teatrale italiano

Marisa Laurito

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“Scompare con Oriana Fallaci una giornalista di fama mondiale, autrice di grandi successi editoriali, appassionata protagonista di vivaci battaglie culturali, ammirevole nella strenua lotta contro il male che l'aveva colpita.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Le reazioni alla scomparsa della grande scrittrice http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/09_Settembre/15/reazioni_oriana.shtml, Corriere della sera, 15 settembre 2006.

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“Pronunciate da un buon attore – ed ogni grande predicatore, ogni avvocato o politico di successo è, tra le altre cose, un attore consumato – le parole possono esercitare un potere quasi magico sugli ascoltatori. A causa dell'essenziale irrazionalità di questo potere, l'oratore pubblico anche meglio intenzionato, probabilmente fa piú male che bene. Quando un oratore, con la sola magia delle parole e di una voce d'oro, persuade il suo pubblico della giustizia di una causa falsa, ne rimaniamo terribilmente impressionati. Dovremmo provare la stessa costernazione ogni qual volta osserviamo gli stessi inopportuni artifici usati per persuadere la gente della giustizia di una buona causa. La convinzione inculcata può essere desiderabile, ma queste basi sono intrinsecamente false, e coloro che usano gli stratagemmi oratorii per istillare convinzioni anche giuste sono colpevoli di favorire gli elementi meno apprezzabili della natura umana. Esercitando il disastroso dono della parola, essi approfondiscono il trance quasi ipnotico in cui vivono la maggioranza degli esseri umani e da cui è scopo e fine di ogni vera filosofia, di ogni religione genuinamente spirituale, di liberarli. Non solo, ma non vi può essere effettiva oratoria senza supersemplificazione. E non si può supersemplificare senza deformare i fatti. Anche quando fa del suo meglio per dire la verità, l'oratore di successo è ipso facto un bugiardo. E la maggioranza degli oratori di successo, è appena necessario aggiungerlo, non cercano neppure di dire la verità; essi cercano di suscitare simpatia per i loro amici e antipatia per gli opponenti.”

I; pp. 23-24
I diavoli di Loudun

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“Finché Pericle fu, durante la pace, a capo della repubblica, la guidò con moderazione e la conservò sicura, e sotto di lui essa fu potente come non mai; quando poi scoppiò la guerra, è evidente che anche allora egli ne seppe ben riconoscere la forza. Sopravvisse (allo scoppio della guerra) due anni e sei mesi; e dopoché fu morto, allora anche meglio si poté conoscere la sua antiveggenza nei riguardi della guerra. Egli infatti andava ripetendo che gli Ateniesi ne sarebbero usciti con successo qualora si fossero condotti prudentemente, avendo cura della flotta, e non cercassero di allargare con la guerra il loro impero, e non mettessero in pericolo la città stessa: ma essi fecero tutto il contrario, e giudicando altre imprese estranee alla guerra meglio rispondenti alle ambizioni private e ai privati vantaggi, mal governarono lo Stato per se stessi e per gli alleati… E la causa di tutto ciò era che Pericle, potente per dignità e per senno, manifestamente incorruttibile, dominava liberalmente la moltitudine e conseguito il potere con mezzi non illeciti, egli non era costretto a parlare per compiacerla, ma poteva, per la sua autorità, contraddirla ed affrontarne la collera… Si aveva dunque di nome la democrazia, ma di fatto il governo tenuto dal primo cittadino.”

Storie, II, 65
Origine: Citato in Giulio Giannelli, Trattato di storia greca. Patron editore, p. 240.

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“[Riguardo a Calciopoli] Se fosse successo in Africa sarebbe stato grave ma limitato, ma in Italia il calcio è una religione, e le conseguenze di tutto questo saranno terribili. L'immagine dell'Italia ne esce in frantumi. Da noi vale la presunzione di innocenza, ma la Federcalcio italiana ha grandi responsabilità, in quanto avrebbe dovuto vigilare e non l'ha fatto.”

Joseph Blatter (1936) dirigente sportivo svizzero

Origine: Citato in Beckenbauer: "Gli azzurri pagheranno ai Mondiali". Presidenti e tecnici dai pm http://www.repubblica.it/2006/05/dirette/sezioni/calcio/scandalocalcio/sabato20maggio/, Repubblica.it, 20 maggio 2006.

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“[Parlando del Movimento 5 Stelle] Quello che sta succedendo oggi in Italia non è mai successo prima nella storia delle democrazie moderne. Una rivoluzione democratica, non violenta, che sradica i poteri, che rovescia le piramidi. Il cittadino che si fa Stato ed entra in Parlamento in soli tre anni.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

dal discorso del 22 febbraio 2013 in piazza San Giovanni, Roma
Origine: Citato in Parole guerriere http://www.beppegrillo.it/2013/02/parole_guerrier.html, BeppeGrillo.it, 23 febbraio 2013.

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“[Parlando della trattativa Stato-mafia] È stata una trattativa fondamentale, un atto fondativo della Seconda Repubblica davvero importante per capire quello che è successo in quegli anni e in quelli successivi per capire "passo passo" il progetto di Licio Gelli, i patti con Berlusconi e il fatto che in questo Paese non ci sia stata nessuna opposizione. Anche Matteo Renzi non è altro che il frutto di questo accordo?”

Sabina Guzzanti (1963) attrice italiana

Origine: Citato in Sabina Guzzanti: "Renzi figlio della trattativa Stato-Mafia". Il Pd: "Offende gli italiani" http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11666440/Sabina-Guzzanti---Renzi-figlio.html, LiberoQuotidiano.it, 2 agosto 2014.