Frasi su teatro
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“All'idea di cercare teatri in questo circo, mi rispondo che le botteghe devono contenere drammi abbastanza cupi.”

da Città; 2001, p. 151
Illuminazioni
Origine: La terza delle tre poesie omonime.

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“Il teatro non è per me una novità dal tempo dell'Orestea di Gibellina negli anni Ottanta, quando lavorai parecchie stagioni nella Valle del Belice per la reinvenzione della tragedia greca in lingua siciliana. D'altra parte non è un caso che anche il mio Malaparte-Ulisse parli in siciliano.”

Emilio Isgrò (1937) artista, scrittore e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Emilio Isgrò: Maledetti toscani, benedetti italiani http://www.giornalesentire.it/article/emilio-isgro-maledetti-toscani-benedetti-italiani-curzio-malaparte.html, GiornaleSentire.it, 18 maggio 2014.

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“[Su Walter Veltroni] Ha fatto un buon lavoro sulla parte museale, s'è dato da fare per la sua passione che è il cinema ma di teatro non capisce proprio niente… non conosce la situazione orribile del nostro teatro, ci vuole più coraggio, più pazzia, non un teatro fatto da geometri.”

Vittorio Gassman (1922–2000) attore italiano

Origine: Citato in Gassman contro tutti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/11/27/gassman-contro-tutti.html, la Repubblica, 27 novembre 1998.

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“Il mondo è un gran teatro nel quale vi sono tanti commedianti quanti sono gli uomini. Procura, il più possibile, di essere uno spettatore, non un personaggio. Coloro che recitano faticano; ma quelli che guardano ridono e si divertono.”

Giovanni Bona (1609–1674) cardinale e letterato italiano

da Guida al cielo
Origine: Citato in Frasi celebri della letteratura italiana, Vallardi, Milano, 1994, p. 62. ISBN 88-11-93614-4

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“Palermo aveva forse bisogno d'un teatro così grande?”

Umberto I d'Italia (1844–1900) re d'Italia dal 1878 al 1900

Citazioni di Umberto I

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“[Su Luigi Pirandello] Comunque, per schematicamente abbreviare, i punti da cui partire per un più "attendibile " discorso su Pirandello, per una più libera e acuta lettura dell'opera sua, a me pare siano questi: 1) la Sicilia: non solo come "luogo delle metamorfosi" delle creature in personaggi, dei personaggi in creature, della vita nel teatro e del teatro nella vita – un luogo, insomma, in cui più evidente, concitato e violento si fa "el gran teatro del mundo"; ma il luogo, anche, di una cultura e di una tradizione da cui Pirandello decolla verso spazi vertiginosi (e qui bisogna tenere un certo conto della sua iniziale e poi alquanto persistente affinità al mondo realistico, fiabesco e anche "spiritistico" di Luigi Capuana); 2) la "religiosità": che, si capisce, non ha nulla a che fare con le religioni rivelate, con la chiesa e con le chiese, anche se molto ha a che fare con l'essenza evangelica del Cristianesimo, ma che soprattutto si riconosce in quella che tout court possiamo dire la sua religione dello scrivere, dello scrivere come vivere, dello scrivere invece di vivere ("la vita" diceva "o la si vive o la si scrive": e nella sua scelta di scriverla c'è evidentemente un religioso eroismo); 3) il suo rapporto con Montaigne, mai finora scrutato, e l'antagonistica attrattiva che certamente Pascal esercitò su di lui: e ci vorrebbe una ricerca da elaboratore elettronico – ma meglio se fatta da mente umana – per estrarre dall'opera di Pirandello i momenti diciamo pascaliani, di sentimento e sgomento cosmico particolarmente. E avendo fatto questi due nomi – Montaigne e Pascal, grandi pilastri nell'edificio della letteratura francese – ne discende in definitiva la necessità di esaminare e puntualizzare il rapporto di Pirandello con quella cultura: rapporto che finirà col rivelarsi molto più importante ed effettuale di quello, che è ormai luogo comune riconoscergli, con la cultura tedesca. Ed anche questo punto, cui ho voluto dare rilevanza a sé, in verità si appartiene al Pirandello "siciliano", poiché il rapporto con la Francia è un dato inalienabile della cultura siciliana, e di grande intensità particolarmente lo era negli anni formativi di Pirandello.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Origine: Dal discorso commemorativo pronunciato a Palermo nel 1986 per il cinquantenario della morte di Luigi Pirandello; riportato in Sciascia: Pirandello http://www.parodos.it/archivio/sciascia_pirandello.htm, Parodos.it.

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“A qualche distanza sopra le latomie trovasi il gran teatro dell'antica Siracusa intagliato nella roccia, ed ancorché la scena ne sia totalmente distrutta, la sua grandezza, l'imponente maestà di un edificio così intagliato nel vivo della montagna, combinate alla più deliziosa delle situazioni, ispirano il rispetto, e l'ammirazione. Io ho passato colla più grande soddisfazione due giorni interi a esaminarlo; esso è uno de' colpi d'occhio i più pittoreschi che abbia riscontrato in Sicilia, ed io me ne attristo il più di non averlo potuto disegnare da un artista abile ed esatto.”

Johann Hermann von Riedesel (1740–1784) viaggiatore tedesco

Viaggio attraverso la Sicilia e la Magna Grecia
Origine: Da Vojage en Sicile et dans la Grande Grèce addressé par l'auteur a son Ami; citato in Maurizio Paoletti, «Questa rovina è indicibilmente bella e pittoresca»: le antichità della Sicilia e il culto della Grecia classica nel XVIII secolo https://www.academia.edu/2528879/_Questa_rovina_e_indicibilmente_bella_e_pittoresca_le_antichita_della_Sicilia_e_il_culto_della_Grecia_classica_nel_XVIII_secolo, traduzione di Gaetano Sclafani.

“[Sulle proprie opere] Scatole buie diventano teatri di poesia o scenari in cui gli elementi di un gioco infantile subiscono una metamorfosi.”

Joseph Cornell (1903–1972) artista statunitense

Origine: Citato in The art book, traduzione di Valeria Castellani e Anna Luisa Zazo, Mondadori, 1998, p. 107. ISBN 88-04-45357-5

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“Il denaro dà la bellezza…”

Federico García Lorca (1898–1936) poeta e drammaturgo spagnolo

da Amore di don Perlimplin con Belisa nel suo giardin, in Tutte le poesie e tutto il teatro

“Alle due e mezzo del mattino XN varcò il confine di Milano. Le notti milanesi, file di luci rosse e bianche delle auto, crocchi di persone lungo i marciapiedi, solitari nottambuli in cerca di una meta. Ad ogni metro di asfalto, le insegne dei locali offrono antidoti alla depressione, cocktail di solitudine a prezzi da boutique. In via Brera, per cinquanta euro, l'uomo barbuto vende un futuro migliore in un mazzo di carte. L'auto di XN arranca davanti al Piccolo Teatro, l'Arena e poi finalmente l'ultima spiaggia di un uomo disperato: negrolandia. Una terra di nessuno, popolata da volti scuri invisibili nella notte, risuona di una lingua babelica, in quelle strade il passaporto con l'italico stellone è un miraggio, un lasciapassare per schiudere le porte dell'inferno. In quelle vie incombono paure ancestrali, leggende, esseri mitologici. XN cercava proprio uno di quegli uomini dal passato epico, un uomo che ha attraversato i mari e la storia di due mondi: Omero. Le luci della pizzeria cinese Mergellina, vedi Shangai e poi muori, illuminavano di un'opaca luce rossa una decina di uomini dai colori esotici. Il gruppetto bivaccava sul marciapiede, individui seduti a terra con le gambe incrociate fumavano sigarette, bevevano vino da scatole di tetrapack, gli occhi fissi verso il cantore. Omero seduto, come sempre, sul gradino della vetrina illuminata narrava leggende. Impartiva lezioni di letteratura avanzata ad individui che non possedevano nemmeno l'idea astratta di libro, insegnava a scrivere e leggere: almeno quanto bastava per compilare i moduli della questura. XN aveva conosciuto il cantore di strada qualche anno prima, un'altra vita, un'era felice e perfetta.”

Senza Ritorno

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“Il teatro di domani non avrà né la forma né l'organizzazione né il linguaggio di quello di ieri; io ho sentito il dovere di contribuire a questa trasformazione.”

Paolo Stoppa (1906–1988) attore italiano

Origine: Necessità di riforma del teatro italiano, p. 46

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“Quella di far partecipare un libro allo Strega è una decisione che riguarda la casa editrice. Ogni casa editrice può presentarne uno alla commissione che prende i romanzi in esame. E già solo sentirsi dire dalla propria casa editrice che ha deciso di candidare il tuo romanzo, e non un altro, allo Strega è un'enorme soddisfazione. Poi a quel punto tutto sta nelle mani della Fondazione Bellonci, che decide quali sono i dodici candidati alla corsa effettiva. Quel giorno mi chiamò Laura Guidi, che è a capo della comunicazione di Giunti e mi disse: "prepara le valigie che andiamo a Benevento". È lì che c'è la fabbrica dello Strega, ed è lì che avviene la presentazione dei dodici candidati che danno inizio alle danze. Quel giorno non sono salita solo sul palcoscenico di un bellissimo teatro al centro di Benevento, ma anche su un piedistallo. […] Non avevo molte speranze di farcela, ed è stata questa la vera emozione: scoprire di potercela fare anche se tutto ti fa presagire il contrario. Solo per la forza del libro, per quanto ci credi, per quanto ti è costato. L'apice dell'emozione l'ho raggiunto lì. Per me è stato quello il traguardo. La sera della finale ero tranquilla e soddisfatta. Forse per questo sono arrivata ultima? Forse per ottenere qualcosa bisogna davvero crederci, e il mio premio era stare lì, non chiudere vittoriosa. Il mio premio era sapere che un finalista, con un libro che è stato tanto amato dal pubblico e che ha aiutato tante donne e tanti uomini in difficoltà, ha già vinto abbastanza.”

Simona Sparaco (1978) autore
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“Mi sono ispirato al teatro vitalissimo di Dario Fo. Lui insegna a tutti noi artisti che è doveroso prendersi delle responsabilità, anche politiche. Poi è chiaro che da destra scattino puntuali i tentativi di screditarci. A Moore è già successo. Ma è giusto continuare a lottare, comunque.”

Tim Robbins (1958) attore e regista statunitense

da Tim Robbins (con la Klein) è l'idolo del contro-festival: «Il mio modello? Dario Fo» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/settembre/06/Tim_Robbins_con_Klein_idolo_co_9_040906092.shtml, Corriere della sera, 6 settembre 2004

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“Montherlant: un autore di teatro meraviglioso, discusso da dei pigmei.”

Gabriel Marcel (1889–1973) filosofo, scrittore e drammaturgo francese

Origine: Dall'intervista di Vittorio Abrami, Colloquio con Gabriel Marcel http://digital.sturzo.it/spogliogenerale/1963/19630327/20/5/acoll, Il Popolo, 27 marzo 1963.

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“I miei ruoli sono sempre di natura diversa e vengono scelti per motivi diversi. Quando guardo ai miei film più importanti, non sempre sono contenta del risultato, allora mi dedico per un po' al teatro o a produzioni più piccole, indipendenti, spesso con amici. I ruoli più importanti sono arrivati spesso per caso.”

Marisa Tomei (1964) attrice statunitense

Origine: Citato in Antonio Cuomo, Marisa Tomei al Napoli FilmFestival http://www.movieplayer.it/film/articoli/marisa-tomei-al-napoli-filmfestival_1294/, movieplayer.it, 7 giugno 2005.

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“[…] un uomo non comincia a vivere se non comincia a morire.”

William Saroyan (1908–1981) scrittore statunitense

Il mondo e il teatro; 1998, p. 107
Che ve ne sembra dell'America?

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“Per fare teatro, occorre avere l'entusiasmo della menzogna.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

1 febbraio 1906; Vergani, p. 234
Diario 1887-1910

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“A volte mancavano i ruoli, altre la voglia. Il cinema mi piaceva, anche più del teatro e della tv, ma recitare in fondo non ha mai rappresentato la mia priorità. Di lavorare tanto per lavorare, non mi è mai importato nulla.”

Giovanna Ralli (1935) attrice italiana

Origine: Citato in Cinema da combattimento – Giovanna Ralli fa 80 e scodella incantevoli memorie su Fabrizi, Mastroianni, Marisa Merlini, Flajano, Furio Scarpelli, ecc. http://www.lanazione.it/firenze/cultura/2012/07/13/743401-lando-buzzanca-intervista.shtml, Dagospia, 3 Novembre 2014.

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“Catania è una città bella. L'ho appena visitata dall'alto, piazze, chiese, il rapporto con la cultura romana e greca. E subito pensi, in questo teatro, alla cultura e a quanto è grande il nostro Paese. Un paese di straordinarie bellezze.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Renzi in Sicilia firma i patti per Catania e Palermo e riapre il viadotto sull'A19: "Mai più scandali come questo http://palermo.repubblica.it/politica/2016/04/30/news/renzi_in_sicilia_firma_il_patto_per_catania_e_riapre_il_viadotto_chiuso_sulla_palermo-catania-138787503/, Repubblica.it, 30 aprile 2016.

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“Il sipario si alza; ascolto attenta questi bei versi concisi e fermi che comprendo più facilmente della lingua parlata: è scultura greca e romana. Nei drammi di Alfieri, che chiamerei volentieri stoici, a forza di sobrietà nell'azione e di laconicità nel linguaggio, la commozione vi coglie, per così dire, senza che ve ne rendiate conto, s'impone a grandi tratti attraverso alcune figure che personificano con semplicità sentimenti eterni. Nell'Oreste, è prima di tutto Elettra che s'impossessa della nostra anima. Il suo lutto filiale, la sua angoscia incessante per un fratello che ritrova, ma che il trionfante assassino del loro padre cerca bramosamente e minaccia, sostengono l'azione fino al quarto Atto. Allora l'azione prorompe spaventosa e sublime; essa vi associa a tutti i combattimenti e a tutte le lacerazioni delle passioni umane: è come una mischia sconvolgente di istinti e dolori contrari […] Questo quarto atto dell'Oreste di Alfieri è una delle cose più belle che abbia visto a teatro: ascoltandolo pensavo alle puerili dispute di scuola, alle ingiustizie e agli accecamenti reciproci dei due campi che rinchiudono il sublime in uno stampo arbitrariamente prescritto. Il sublime piomba su noi come un uccello divino; si abbatte dall'alto, ci rapisce sulle sue ali che fremono e planano; noi ci abbandoniamo alla sua imperiosa ascesa, incuranti della forma e del colore delle sue penne: così fece la folla quella sera.”

Louise Colet (1810–1876) poetessa francese
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“Ho visto e ascoltato a Otto e mezzo Dario Fo che parlava di Grillo. Con tutto il rispetto: ma è mai possibile? Un attore con una degna storia di teatro alle spalle e anche di pensiero. È mai possibile? Ah, Narciso! Quanti guai combini nella vita delle persone.”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano

Origine: Citato in Album Scalfari a Fo: «Narcisista» Da che pulpito... http://www.ilgiornale.it/news/cultura/album-scalfari-fo-narcisista-che-pulpito-927658.html, il giornale.it, 15 giugno 2013.

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“Il teatro per me è più ancora di una casa, è il mio tempio. È qualcosa di sacro in cui si compie il rito dello spettacolo.”

Gael García Bernal (1978) attore messicano

2013
Origine: Citato in Arianna Finos, Gael Garcia Bernal, ma quale divo "Sono nato a teatro, scelgo l'impegno" http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2013/05/12/news/gael_garcia_bernal-58631733/, Repubblica.it, 12 maggio 2013.

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