Frasi sull'amore
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“La virtù non consiste nei principî, ma unicamente nell'amore.”

Leopold von Sacher-Masoch (1836–1895) giornalista, romanziere e scrittore austriaco

Origine: L'amore crudele, p. 108

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“Euclione: Sono perduto! Sono morto! Sono assassinato! Dove correre? Dove non correre? Fermalo, fermalo! Fermare chi? Chi lo fermerà? Non so, non vedo nulla, cammino alla cieca. Dove vado? dove sono? chi sono? Non riesco a stabilirlo con esattezza. [Al pubblico] Vi scongiuro, vi prego, vi supplico, aiutatemi voi: indicatemi l'uomo che me l'ha rubata. [A uno spettatore] Che ne dici tu? Voglio crederti: lo capisco dalla faccia, che sei una brava persona… Che c'è? perché ridete? Vi conosco tutti: so che qua ci sono parecchi ladri, che si nascondono sotto una toga imbiancata a gesso, e se ne stanno seduti, come fossero galantuomini… Eh? Non ce l'ha nessuno di costoro? Mi hai ucciso! Dimmi dunque, chi l'ha? Non lo sai? Ah, povero, povero me! Sono morto! Sono completamente rovinato, sono conciato malissimo: troppe lacrime, troppe sventure, troppo dolore mi ha portato questo giorno; e fame, e miseria!… Sono il più sventurato tra gli esseri della terra. Che bisogno ho di vivere, ora che ho perduto tutto quell'oro che avevo custodito con tanta cura! Mi sono imposto sacrifici, privazioni; ed ora altri godono della mia sventura e della mia rovina. Non ho la forza di sopportarlo.
Liconide: [A parte, uscendo dalla casa di Megadoro] Chi sta lamentandosi? Chi piange e geme davanti a casa nostra? Ma è Euclione, mi pare. Sono completamente perduto; s'è scoperto tutto. Senza dubbio sa già che sua figlia ha partorito. Ora non so che fare. Devo andarmene o rimanere? affrontarlo o evitarlo? Per Polluce! Non so più che fare.
Euclione: Chi sta parlando là?
Liconide: Sono io, un infelice.
Euclione: Infelice sono io, e sventurato! io che sono stato colpito da sì grande disgrazia, da sì grande dolore!
Liconide: Fatti coraggio.
Euclione: Farmi coraggio? Come potrei, di grazia?
Liconide: Il misfatto che t'angustia il cuore, sono stato io a compierlo: lo confesso.
Euclione: Cosa mi tocca sentire?
Liconide: La verità.
Euclione: Che male t'ho dunque fatto, o giovine, perché tu agissi così e rovinassi me e i miei figli?
Liconide: È un dio che mi ci ha indotto e mi ha attratto verso di lei.
Euclione: Come?
Liconide: Confesso d'aver commesso un torto; so di essere colpevole. E così vengo a pregarti di essere indulgente, di perdonarmi.
Euclione: Come hai osato fare una cosa simile: toccare ciò che non era tuo?
Liconide: Che vuoi farci? Ormai è fatta; non si può disfare. È stato il volere degli dèi, senza dubbio: certo, senza la loro volontà, non sarebbe accaduto.
Euclione: E allora credo che gli dèi abbiano anche voluto che io ti facessi crepare in catene, in casa mia.
Liconide: Non dir questo!
Euclione: Perché dunque hai toccato, contro il mio volere, una cosa mia?
Liconide: È stata colpa del vino e dell'amore.
Euclione: Sfrontatissimo essere! Aver osato presentarti a me con un simile discorso! Impudente! Se esiste un diritto che ti permette di scusare una simile azione, non ci resta che andare a rubare pubblicamente gioielli alle matrone, in pieno giorno; e se poi dovessimo essere arrestati, ci scuseremmo dicendo che l'abbiamo fatto in istato d'ebbrezza, per amore! Varrebbero troppo poco, il vino e l'amore, se l'ubriaco e l'innamorato avessero il diritto di soddisfare impunemente i loro capricci.
Liconide: Ma io vengo di mia spontanea volontà a supplicarti di perdonare la mia follia.
Euclione: Non mi piacciono gli individui che si scusano dopo aver fatto del male. Tu sapevi che essa non era tua; non avresti dovuto toccarla.
Liconide: Dal momento che ho osato toccarla, non voglio cercare pretesti, ma tenerla nel migliore dei modi.
Euclione: Tu vorresti tenere, contro il mio volere, una cosa mia?
Liconide: Non pretendo d'averla contro il tuo volere; ma penso ch'essa mi spetti. Converrai subito tu stesso, Euclione, ch'essa deve spettare a me.
Euclione: E io – per Ercole!”

ti trascinerò subito dal pretore e t'intenterò un processo, se non restituisci...
Liconide: Cosa dovrei restituirti?
Euclione: Ciò che mi hai rubato.
Liconide: Io? rubato? dove? Cosa significa?
Euclione: [ironicamente] Che Giove ti protegga, com'è vero che tu non sai niente!
Liconide: A meno che tu non dica cosa stai cercando... (vv. 713-762; 1998)
Aulularia
Origine: Nel lamento dell'avaro Euclione per il furto della pentola dell'oro, Plauto parodia i registri della poesia tragica, come farà anche Gaio Lucilio nel libro XXVI delle Satire.
Origine: Fedria, figlia dell'avaro Euclione, ha partorito prima del matrimonio. Il padre del bambino è Liconide, che l'aveva violentata nove mesi prima, durante le Cerealia. Per riparare al danno, vuole prenderla in sposa, ma deve prima parlarne con il padre della ragazza, Euclione. Gli si avvicina, origlia, lo vede in preda al dolore e subito crede che egli abbia saputo della maternità della figlia. Infatti non sa che Euclione ha una pentola d'oro, il cui furto è la causa di tanto dolore. Il giovane si fa coraggio e gli parla: entrambi sottintendono la causa del dolore, così che il dialogo si intride di equivoco, in quanto Liconide confessa d'aver reso incinta Fedria mentre Euclione lo crede reo confesso del furto della pentola. Questa, per Plauto, è un'occasione d'oro per impostare la satira contro la categoria degli avari: l'avaro, influenzato nelle decisioni dalla sua stessa avarizia, formula male la classifica delle sue priorità e pospone la preoccupazione per i figli alla salvezza del patrimonio, che finisce per trascendere l'utilità e non procura altro che vane preoccupazioni.

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“Gesù mi dice che nell'amore è lui che diletta me; nei dolori, invece, sono io che diletto lui.”

Padre Pio da Pietrelcina (1887–1968) presbitero e santo italiano

335, 1995
Epistolario

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“[Riferendosi agli ultrà] Deve partire da voi l'input primitivo. Dal fango nasce il fiore più bello. Se lo farete costringerete il potere a piegarsi agli ideali di amore, uguaglianza, bellezza. Obbligherete i politici a non commettere atti impuri e Mastella a una riflessione importante, a dire ho sbagliato a togliere l'indagine al magistrato che stava indagando su di me, lo rimetto al suo posto.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

Origine: Dal programma televisivo La situazione di mia sorella non è buona, 26 novembre 2007; citato in Alessandra Vitali, Celentano, canzoni e provocazioni "Ultrà, siate motore del cambiamento" http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/adriano-celentano/show-celentano/show-celentano.html, la Repubblica, 26 novembre 2007.

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“Lasciamo ai vecchi conoscere il diritto ed esaminare che cos'è permesso e che cos'è empio e non empio e rispettare le sottili distinzioni delle leggi. Alla nostra età si conviene essere temerari, in amore. Ancora non sappiamo che cosa sia lecito, e crediamo che tutto sia lecito e seguiamo l'esempio dei grandi dèi.”

IX, 554; 1994, p. 371
Iuta senes norint, et quid liceatque nefasque | fasque sit inquirant, legumque examina servent. | Conveniens Venus est annis temeraria nostris; | quid liceat nescimus adhuc, et cuncta licere | credimus, et sequimur magnorum exempla deorum.
Metamorfosi

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“Cuore di pietra, amore, cuore di pietra pensi solo a te, vattene via.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Per colpa tua
Sulla mia pelle

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“È notte e la città si è spenta sotto un temporale. Io non dormo perché tu potresti arrivare. È un inferno, un amore così che non prende forma e rimane sospeso tra me e un'altra.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Poi inventi il modo
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“L'amore è una stella che trova la strada giusta per te.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Tra vento e aria
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“L'amore scalda l'anima.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Tra vento e aria
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“Chi si denuda per amore di Dio, Dio lo rivestirà di una veste di gloria.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“Ė meglio per noi la morte in battaglia per amore di Dio, che non la vita nella vergogna e nell'ignavia.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“Senza le tentazioni non si sperimenta la Provvidenza di Dio e l'amore di Dio non si radica nell'anima dell'uomo.”

Isacco di Ninive (640–700) monaco, mistico, religioso (vescovo di Ninive)

Discorsi ascetici – prima collezione

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“L'amore è l'attesa di una gioia che quando arriva annoia.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

da Una vita, Longanesi

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“Se Dio è amore, anche il diavolo lo è, ma il suo è amor proprio.”

Fabrice Hadjadj (1971) scrittore e filosofo francese

La fede dei demoni

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“Sono tornato per amore, c'è solo il vero dentro me. La verità può farti male, attento alle conseguenze, man.”

Bassi Maestro (1973) rapper, disc jockey e beatmaker italiano

da La verità
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“Gli scacchi, come l'amore e la musica, hanno il potere di rendere gli uomini felici.”

Siegbert Tarrasch (1862–1934) scacchista tedesco

citato in Garry Kasparov, Gli scacchi, la vita, p. 71

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“Agata Flor, perché non vuoi l'amore | il geranio è un fiore | ed io amo te.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Agata Flor, 3<sup>a</sup> composizione, p. 57
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Sono il discjockey dei venti | so fabbricare sudore | ma non son buono | a remixare l'amore.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Bruto
Buon sangue

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“O iubelo del core, | che fai cantar d'amore! | Quanno iubel se scalda, | sì fa l'omo cantare | e la lengua barbaglia | e non sa che parlare: | dentro non pò celare, | tant'è granne 'l dolzore.”

Jacopone da Todi (1236–1306) poeta e religioso italiano

(da O iubelo del core, p. 44)
O allegrezza del cuore, che fai cantar d'amore! Quando l'allegria si sprigiona, ci fa così cantare con la lingua che balbetta e non sa che dire: non può nascondere ciò che prova tanto è grande la dolcezza.
Origine: citato in Letteratura Religiosa, Fratelli Fabbri Editori, 1965

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“Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra.”

ʿUmar Khayyām (1048–1131) matematico, astronomo e poeta persiano

citato in Nâzim Hikmet, «Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra», disse Khayyam, in Poesie d'amore, traduzione di Joyce Lussu, Mondadori, 2010

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“E chi ama canta tra le voci della vita | l'acqua che si incontra col suo scialacquìo. | Oppure meglio non cantare, muti se non è d'amore.”

Amedeo Minghi (1947) cantautore e compositore italiano

da Cantare è d'amore, n. 1
Cantare è d'amore

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“Dentro una lacrima | e verso il sole | voglio gridare amore.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Dune mosse, n. 4
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Origine: Testo di M. Figliè.

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“Chi professa la fede non commette il peccato e chi possiede l'amore non può odiare.”

Ignazio di Antiochia (35–108) vescovo cattolico e teologo romano

Lettera agli Efesini

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“Queste due virtù sono il principio e il fine della vita: la fede è il principio, l'amore il fine.”

Ignazio di Antiochia (35–108) vescovo cattolico e teologo romano

Lettera agli Efesini

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“Il nostro amore | acqua di mare | è diventata sale | le nostre labbra inaridite | non hanno più parole.”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da Addio... addio..., 1962

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“È insito nell'anima l'odio della falsità; ma ogni odio nasce dall'amore, perciò è molto più radicato nell'anima l'amore della verità e specialmente di quella verità per la quale l'anima è stata fatta.”

Bonaventura da Bagnoregio (1221–1274) cardinale, filosofo e teologo italiano

Origine: Dal De Mysterio Trinitatis, q. 1, a. 1, in Itinerario della mente in Dio. Riconduzione delle arti alla teologia, tradotto daS. Martignoni, O. Todisco, L. Mauro, Città Nuova, 2000.

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“L'amore dà intelligenza agli stupidi e rende stupidi gli intelligenti.”

Enrique Jardiel Poncela (1902–1952) scrittore, drammaturgo

citato in Selezione dal Reader's Digest, Marzo 1985

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“Fare, cioè portare a maturazione il seme di amore e di luce che Dio ha deposto nel cuore e nella mente di ciascuno!”

Giorgio La Pira (1904–1977) politico italiano

Citato in LaPira.org http://www.lapira.org/index2.php?file=news&form_id_cat_notizia=72

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“Ah se almeno potessi, | suscitare l'amore | come pendio sicuro al mio destino!”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Ah se almeno potessi
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“Signore, dona a noi l'amore, soltanto l'amore, affinché noi possiamo servirti.”

Adrienne von Speyr (1902–1967) mistica, medico e autrice svizzera

Origine: Dalle lettere; citato in Balthasar 1991, p. 62.

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“Ho una mia teoria su cosa accade quando si muore. Siamo energia pura e, nel momento della morte, tutti gli atomi che ci compongono si mescoleranno al resto dell'Universo. La nostra energia personale finirà per mischiarsi con l'energia del Cosmo. Né paradiso, né inferno. Siamo particelle del Cosmo, o semplicemente il Cosmo intero. È così che mi sento quando faccio l'amore. Sento un mix di energia con l'altra persona, che mi fa viaggiare e fondere con il Cosmo. L'energia del mio orgasmo è una piccola parte di me che si stacca per mescolarsi con l'Universo e quando alla fine giaccio spossata torno al mio stato umano. È un viaggio siderale delle mie cellule che vanno a disperdersi per sempre, prigioniere di un vortice di energia, che non riesco a dominare e che mi attrae sempre. Ecco perché ogni volta desideriamo ripetere l'esperienza. Per capirla meglio. Eppure io non arrivo mai a comprenderla. È una piccola morte che cerco ogni volta di addomesticare. Tra l'altro, è l'espressione con cui noi francesi definiamo poeticamente l'orgasmo. Ogni rapporto amoroso è un tentativo di avvicinarmi a questo stato di estasi. Ma non riesco mai ad afferrarlo e sono condannata ripeterlo in continuazione per coglierlo meglio. In altri termini, è una montagna, con un grande strapiombo nel quale non cado mai, un piede per terra e l'altro sospeso nel vuoto. E il mio corpo sta in bilico tra l'umano e il divino.”

Valérie Tasso (1969) scrittrice francese

Diario di una ninfomane

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“Ma essendo insoddisfatto delle cose in genere, può darsi che fosse insoddisfatto anche del suo romanzo d'amore.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

La vera vita di Sebastiano Knight