Frasi su Cristo
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“Oggi Giuda non venderebbe Cristo per trenta denari | lo farebbe gratis.”

Rayden (1985) rapper e beatmaker italiano

da Ad un passo, n. 7

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“Ecco la meta a cui tende la Chiesa: è, come dice la Bibbia, la «Gerusalemme nuova», il «Paradiso». Più che di un luogo, si tratta di uno "stato" dell'anima in cui le nostre attese più profonde saranno compiute in modo sovrabbondante e il nostro essere, come creature e come figli di Dio, giungerà alla piena maturazione. Saremo finalmente rivestiti della gioia, della pace e dell'amore di Dio in modo completo, senza più alcun limite, e saremo faccia a faccia con Lui! (cfr 1Cor 13,12). È bello pensare questo, pensare al Cielo. Tutti noi ci troveremo lassù, tutti. È bello, dà forza all'anima. […] Nello stesso tempo, la Sacra Scrittura ci insegna che il compimento di questo disegno meraviglioso non può non interessare anche tutto ciò che ci circonda e che è uscito dal pensiero e dal cuore di Dio. L'apostolo Paolo lo afferma in modo esplicito, quando dice che «anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21). Altri testi utilizzano l'immagine del «cielo nuovo» e della «terra nuova» (cfr 2Pt 3,13; Ap 21,1), nel senso che tutto l'universo sarà rinnovato e verrà liberato una volta per sempre da ogni traccia di male e dalla stessa morte. Quella che si prospetta, come compimento di una trasformazione che in realtà è già in atto a partire dalla morte e risurrezione di Cristo, è quindi una nuova creazione; non dunque un annientamento del cosmo e di tutto ciò che ci circonda, ma un portare ogni cosa alla sua pienezza di essere, di verità, di bellezza.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, 26 novembre 2014

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“Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia in cui la fede si viveva in modo semplice e concreto; ma è stata soprattutto mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede. Era una donna che ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnava il Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ci portava, la sera, alla processione delle candele, e alla fine di questa processione arrivava il "Cristo giacente", e la nonna ci faceva – a noi bambini – inginocchiare e ci diceva: "Guardate, è morto, ma domani risuscita". Ho ricevuto il primo annuncio cristiano proprio da questa donna, da mia nonna! È bellissimo, questo! Il primo annuncio in casa, con la famiglia! E questo mi fa pensare all'amore di tante mamme e di tante nonne nella trasmissione della fede. Sono loro che trasmettono la fede. Questo avveniva anche nei primi tempi, perché san Paolo diceva a Timoteo: "Io ricordo la fede della tua mamma e della tua nonna". Tutte le mamme che sono qui, tutte le nonne, pensate a questo! Trasmettere la fede. Perché Dio ci mette accanto delle persone che aiutano il nostro cammino di fede. Noi non troviamo la fede nell'astratto; no! È sempre una persona che predica, che ci dice chi è Gesù, che ci trasmette la fede, ci dà il primo annuncio. E così è stata la prima esperienza di fede che ho avuto.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Veglia di Pentecoste http://www.news.va/it/news/testo-integrale-con-le-risposte-di-papa-francesco, Radio Vaticana, 19 maggio 2013

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“La fede di Maria è il compimento della fede d'Israele, in lei è proprio concentrato tutto il cammino, tutta la strada di quel popolo che aspettava la redenzione, e in questo senso è il modello della fede della Chiesa, che ha come centro Cristo, incarnazione dell'amore infinito di Dio.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, Udienza Generale 23 ottobre 2013, Piazza San Pietro http://www.vatican.va/holy_father/francesco/audiences/2013/documents/papa-francesco_20131023_udienza-generale_it.html

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“L'annuncio cristiano, il cristianesimo non è un pacchetto complicatissimo di tanti dogmi, così che nessuno può conoscerli tutti; non è cosa solo per accademici, che possono studiare queste cose, ma è cosa semplice: Dio c'è e Dio è vicino in Gesù Cristo.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Incontro con il clero delle diocesi di Belluno-Feltre e Treviso, 24 Luglio 2007, Auronzo di Cadore http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2007/july/documents/hf_ben-xvi_spe_20070724_clero-cadore_it.html
Discorsi

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“Quindi buon Natale a tutti, che non siete nati il giorno in cui è nato Gesù Cristo, ma dovete a Gesù Cristo la vostra libertà, l'uguaglianza, l'indipendenza della donna, la bellezza… Tutto!”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Virus, Rai2, 3 dicembre 2015
Da programmi televisivi
Origine: Video su il giornale.it http://www.ilgiornale.it/video/cronache/virus-lezione-sgarbi-crozza-1202348.html.

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“[Jean Paul] […] la personificazione dell'umorismo… Fantasia di una incomparabile ricchezza ed esuberanza, egli scherza con gli astri e coi fiori, piange sui sepolcri delle nazioni e sopra un rosignolo accecato, sogna sogni tremendi in cui Cristo annunzia ai morti che non c'è Dio, e descrive la toilette di una fiorista che si sposa.”

Enrico Nencioni (1837–1896) poeta, critico letterario e traduttore italiano

Origine: Da L'umorismo e gli umoristi, [1884], ristampato in Saggi critici di letteratura italiana, Firenze, 1911<sup>2</sup>; citato in Vittorio Santoli, La letteratura tedesca moderna, con un'analisi della letteratura contemporanea di Marianello Marianelli, Sansoni/Accademia, Firenze/Milano, 1971, p. 218.

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“L'uomo fu formato dopo la creazione a somiglianza di Cristo, perché crescesse in lui e osservasse i suoi comandamenti.”

Procopio di Gaza (465–528) religioso e retore bizantino

Commento sui Proverbi

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“Il termine demokratía comincia a circolare verso la fine del VI secolo avanti Cristo, con una accezione prevalentemente dispregiativa. In entrambe le componenti della parola. Da un lato, infatti, krátos non significa affatto genericamente «potere» (come per lo più si ritiene), ma si riferisce piuttosto a quella forma di potere che scaturisce da, e si fonda su, l’uso della forza. Analogamente, il termine démos viene adoperato per denominare non la totalità della popolazione, ma quella parte, ancorché maggioritaria, del popolo, che è in possesso di alcuni requisiti. Le occorrenze di démos nel senso di regime popolare, cioè di democrazia, sono pochissime e si trovano concentrate nel celebre dibattito sulle costituzioni, svoltosi verso la metà del V secolo. Le altre attestazioni di démos si presentano sostanzialmente come valutazioni negative della democrazia, quali potevano essere espresse soprattutto dai suoi avversari, i quali contestavano a questa forma di governo il fatto di privilegiare i (molti) cattivi, rispetto ai pochi (buoni), ovvero di pretendere che a governare fosse una moltitudine indistinta, anziché gli áristoi, i «migliori». Insomma, pur nell’estrema variabilità di significati, da un lato demokratía indica il dominio coercitivo, esercitato con la forza, di quella parte del popolo che è il démos (con la drastica esclusione delle donne), mentre dall'altro lato essa esprime il sopravvento della componente quantitativamente, ma non qualitativamente, più significativa del popolo.”

Umberto Curi (1941) filosofo italiano
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“[…] per Ignazio l'obbedienza autentica è sempre carità verso Cristo che mi ha amato e scelto.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Origine: La vita, la missione teologica e l'opera di Adrienne von Speyr, p. 32

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“Non si diparta mai dalla tua mente la Passione di Cristo, se vuoi partecipare ai suoi trionfi.”

Padre Pio da Pietrelcina (1887–1968) presbitero e santo italiano

Origine: In apertura del libro di Giacomo Gaglione, Allo specchio della mia anima; citato in Biografia http://www.giacomogaglione.it/biografia2.html, giacomogaglione.it.

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“La morale è stata inventata dai deboli. Ma la vita cristiana è stata inventata da Gesù Cristo.”

Charles Péguy (1873–1914) scrittore, poeta e saggista francese

Santuario

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“La visita alla Sindone è un’opportunità di incontro tra il volto di Cristo e i tanti volti della sofferenza.”

Nunzio Galantino (1948) vescovo cattolico italiano

Origine: Citato in Mons. Nunzio Galantino e mons. Bruno Forte davanti alla Sindone http://www.sindone.org/santa_sindone/news_e_info/00055193_Mons__Nunzio_Galantino_e_mons__Bruno_Forte_davanti_alla_Sindone.html, Sindone.org, 21 maggio 2015.

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“Proprio come il divorzio secondo la parola del Salvatore non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione di Mosè alla razza umana, così anche il mangiar carne fu sconosciuto fino al diluvio. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. […] Agli albori della razza umana non mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito della circoncisione. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio, insieme con il dono della legge che nessuno poteva soddisfare, ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne.”

San Girolamo (345–420) scrittore, teologo e santo romano

I, 18
Adversus Iovinianum
Origine: Just as divorce according to the Saviour's word was not permitted from the beginning, but on account of the hardness of our heart was a concession of Moses to the human race, so too the eating of flesh was unknown until the deluge. But after the deluge, like the quails given in the desert to the murmuring people, the poison of flesh-meat was offered to our teeth. [...] At the beginning of the human race we neither ate flesh, nor gave bills of divorce, nor suffered circumcision for a sign. Thus we reached the deluge. But after the deluge, together with the giving of the law which no one could fulfil, flesh was given for food, and divorce was allowed to hard-hearted men, and the knife of circumcision was applied, as though the hand of God had fashioned us with something superfluous. But once Christ has come in the end of time, and Omega passed into Alpha and turned the end into the beginning, we are no longer allowed divorce, nor are we circumcised, nor do we eat flesh [...]. (da Against Jovinianus http://www.newadvent.org/fathers/3009.htm, traduzione inglese di W.H. Fremantle, G. Lewis e W.G. Martley, in Nicene and Post-Nicene Fathers, Second Series, vol. 6, Christian Literature Publishing, Buffalo, 1893; riveduto e trascritto a cura di Kevin Knight in NewAdvent.org)

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“Se dunque uno vuole salvarsi, venga in questa casa della prostituta di un tempo. Anche se qualcuno appartenente a quell'antico popolo vuole salvarsi, venga in questa casa, nella quale c'è il sangue di Cristo, in segno di redenzione. […] fuori di questa casa, cioè fuori della Chiesa, nessuno si salva.”

Origene di Alessandria (185–254) scrittore, religioso, teologo (catechista)

Si quis ergo salvari vult, veniat in hanc domum huius quae quondam meretrix fuit. Etiamsi de illo populo vult aliquis salvari, ad hanc domum veniat ut salutem consequi possit. Ad hanc veniat domum, in qua Christi sanguis in signo redemptionis est. [...] extra hanc domum, id est extra ecclesiam nemo salvatur
Origine: Da Omelie su Giosuè, traduzione di Rosario Scognamiglio, volume 108 di Collana di testi patristici, Città Nuova, 1993, omelia 3, paragrafo 5, p. 80 https://books.google.it/books?id=T9U9OP0wicQC&pg=PA80. ISBN 8831131087
Origine: Una frase molto simile a quella riportata alla fine («[...] fuori di questa casa, cioè fuori della Chiesa, nessuno si salva.») appartiene a Tascio Cecilio Cipriano: «Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza» («Salus extra Ecclesiam non est», spesso erroneamente riportata come «Extra Ecclesiam nulla salus»). Questa frase viene inoltre citata nel film 8½ (1963).

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“[…] di morale ce n'è una sola, quella che Gesù Cristo ci ha dato ai suoi tempi e che adesso vieta a me, a voi, a Barancevic di rubare, di offendere, di mentire.”

Anton Pavlovič Čechov (1860–1904) scrittore, drammaturgo e medico russo

Origine: Dalla lettera a Suvorin del 25 novembre 1892; citato in L'anima del mondo e il mondo di Cechov, p. 154.

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“L'Italia, ideata e voluta da Dio come terra in cui ha sede il centro della sua Chiesa, fu oggetto, come di un suo speciale amore, così di una sua specialissima azione. Nessun popolo ha, come il popolo italiano, i suoi destini congiunti con l'opera di Cristo.”

Papa Pio XII (1876–1958) 260° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Discorso ai marchigiani residenti a Roma http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/speeches/1958/documents/hf_p-xii_spe_19580323_marchigiani_it.html, Basilica Vaticana, 23 marzo 1958

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“Forse il sole non passa attraverso il vetro senza romperlo?”

Curzio Malaparte (1898–1957) scrittore italiano

da Il Cristo proibito, p. 128

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“Quello che conta è il conoscere Cristo. Sapere tutto il resto non ha importanza alcuna.”

Hryhorij Savyč Skovoroda (1722–1794) poeta, filosofo e compositore ucraino

Origine: Citato in Gino Piovesana, Storia del pensiero filosofico russo (998 - 1988), p. 76

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“Chi assiste i poveri assiste Cristo: e non tanto fa bene ad essi quanto fa bene a se stesso: chè il Giudice eterno ci giudica in base alle prestazioni a favore dei bisognosi.”

Igino Giordani (1894–1980) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Il Santo della Carità ospedaliera, p. 126

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“Se Cristo venisse oggi sulla terra, com'è vero che io vivo, non prenderebbe di mira i sommi sacerdoti, ecc.”

ma i giornalisti. (p. 54)
Diario, Aforismi e pensieri