Frasi sulla decisione
pagina 4

Gianni Petrucci photo
Andrij Ševčenko photo
Filippo Facci photo
José Manuel Durão Barroso photo

“Oggi abbiamo preso decisioni storiche a favore del nostro pianeta.”

José Manuel Durão Barroso (1956) politico e accademico portoghese

citato in Cambiamento clima, Europa adotta pacchetto antinquinamento http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Articolo&Id=36, La Recherche, rivista letteraria

Bettino Craxi photo
Ignazio Marino photo

“Se è vero che ogni minuto, negli Usa, muore una persona per carenza di organi per trapianto e che il Paese deve cercare una risposta a tale pressante richiesta, è anche doveroso salvaguardare i diritti e la volontà di individui che, quando ancora in possesso delle proprie capacità intellettive/cognitive, si sono posti il delicato problema di come essere assistiti (o non assistiti) nelle fasi di fine vita e di come disporre del proprio corpo. Le nuove misure trovano l'entusiastico sostegno di buona parte della comunità americana dei trapianti, nonostante il rischio segnalato dagli esperti di bioetica che si tratti di una legge che trasforma in donatori di organi anche individui che non lo avrebbero voluto, che obbliga certi familiari ad accettare decisioni non condivise e addirittura che spinge i medici a non somministrare certi farmaci a pazienti ormai terminali per timore di danneggiare la qualità di organi altrimenti disponibili per il prelievo e il trapianto. Si tratta di timori forse ingigantiti ma del tutto legittimi. Da decenni ci si adopera per risolvere il divario fra richiesta e offerta di organi, ma ciò non toglie che si debba procedere con estrema cautela. Sembra banale sottolineare un principio basilare ma è necessario tenere sempre presente che non è ammissibile assegnare più valore a un'esistenza rispetto a un'altra, in questo caso a quella di un uomo o una donna in lista d'attesa per un trapianto rispetto a quella di una persona che versa in fin di vita, in un reparto di rianimazione. Occorre agire con prudenza, dimostrando che l'interesse ultimo resta sempre e soltanto il rispetto e la salute dei cittadini, in qualsiasi fase della vita siano, a qualsiasi età e in qualsiasi situazione.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Da Le scelte dei donatori le norme per i trapianti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/01/le-scelte-dei-donatori-le-norme-per.html, la Repubblica, 1 giugno 2007, p. 1.

Ivo De Palma photo
Paolo Cornaglia Ferraris photo
Martha Nussbaum photo
Laura Boldrini photo

“[Riferendosi alla decisione della RAI di non trasmettere Miss Italia] Credo che ci si debba rallegrare di una scelta moderna e civile e spero che le ragazze italiane per farsi apprezzare possano avere altre possibilità che non quella di sfilare con un numero. Le ragazze italiane hanno altri talenti.”

Laura Boldrini (1961) giornalista e politica italiana

Origine: Citata in Laura Boldrini su Miss Italia: "Il no della Rai è una scelta moderna e civile" http://www.huffingtonpost.it/2013/07/15/boldrini-miss-italia-no-rai-scelta-moderna-civile_n_3599001.html?utm_hp_ref=italy, L'Huffington Post, 15 luglio 2013.

Rita Levi-Montalcini photo
Gustavo Zagrebelsky photo
Gustavo Zagrebelsky photo
Gustavo Zagrebelsky photo

“La democrazia, come la concepiamo e la desideriamo, in breve, è il regime delle possibilità sempre aperte. Non basandosi su certezze definitive, essa è sempre disposta a correggersi perché – salvi i suoi presupposti procedurali (le deliberazioni popolari e parlamentari) e sostanziali (i diritti di libera, responsabile e uguale partecipazione politica), consacrati in norme intangibili della Costituzione, oggi garantiti da Tribunali costituzionali – tutto può sempre essere rimesso in discussione. In vita democratica è una continua ricerca e un continuo confronto su ciò che, per il consenso comune che di tempo in tempo viene a determinarsi modificandosi, può essere ritenuto prossimo al bene sociale. Il dogma – cioè l'affermazione definitiva e quindi indiscutibile di ciò che è vero, buono e giusto – come pure le decisioni di fatto irreversibili, cioè quelle che per loro natura non possono essere ripensate e modificate (come mettere a morte qualcuno), sono incompatibili con la democrazia.”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano

Uomini senza dogmi, 4 aprile 2001
Lo Stato e la Chiesa
Variante: La democrazia, come la concepiamo e la desideriamo, in breve, è il regime delle possibilità sempre aperte. Non basandosi su certezze definitive, essa è sempre disposta a correggersi perché – salvi i suoi presupposti procedurali (le deliberazioni popolari e parlamentari) e sostanziali (i diritti di libera, responsabile e uguale partecipazione politica), consacrati in norme intangibili della Costituzione, oggi garantiti da Tribunali costituzionali – tutto può sempre essere rimesso in discussione. In vita democratica è una continua ricerca e un continuo confronto su ciò che, per il consenso comune che di tempo in tempo viene a determinarsi modificandosi, può essere ritenuto prossimo al bene sociale. Il dogma – cioè l'affermazione definitiva e quindi indiscutibile di ciò che è vero, buono e giusto – come pure le decisioni di fatto irreversibili, cioè quelle che per loro natura non possono essere ripensate e modificate (come mettere a morte qualcuno), sono incompatibili con la democrazia.

Joe Strummer photo
Gavino Angius photo
Beppe Grillo photo
Umberto Galimberti photo
Giorgio Amendola photo
Fabrice Santoro photo

“Un giornalista canadese mi ha detto che se giocherò ai prossimi Australian Open sarò il primo tennista a prender parte a prove dello Slam a cavallo di quattro decadi. Sarebbe un bel record. Non intendo però prendere questa decisione a cuor leggero. Se voglio essere in grado di giocare match al meglio dei cinque set dovrò rinunciare ad andare a sciare a dicembre.”

Fabrice Santoro (1972) tennista francese

Origine: Il francese disputò il suo primo Slam nel 1989 a Parigi. Cfr. Fabio Bagatella, Santoro non smette mai http://www.tennisitaliano.it/santoro-non-smette-mai-1-il-rientro, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2010.
Origine: Citato in Fabio Bagatella, Santoro non smette mai http://www.tennisitaliano.it/santoro-non-smette-mai-1-il-rientro, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2010.

Fabio Capello photo
Severn Cullis-Suzuki photo
Noam Chomsky photo
Renata Tebaldi photo
Rino Gaetano photo

“Può offrire interessanti prospettive | e portare ed equilibrate e non traumatiche decisioni.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Standard, n. 8
Aida

Lucio Emilio Paolo (console 219 a.C.) photo

“Le decisioni sono le situazioni ad imporle agli uomini piuttosto che gli uomini alle situazioni.”

Lucio Emilio Paolo (console 219 a.C.) console romano nel 219 e nel 216 a.C.

citato in Tito Livio, XXII, 38; 1997
Consilia magis res dent hominibus quam homines rebus.
Attribuite

Shôhei Ôoka photo
Lello Ciampolillo photo
Giorgio Ceragioli photo
Tat'jana L'vovna Tolstaja photo
Amerigo Vespucci photo
Aśvaghoṣa photo
Zhao Ziyang photo

“Il potere è ancora nelle mani di Deng per tutte le decisioni essenziali.”

Zhao Ziyang (1919–2005) l'ex Segretario generale del Partito Comunista Cinese
Zhao Ziyang photo
Gustavo Zagrebelsky photo
Max Eastman photo
Richard Bach photo
Michael Douglas photo

“A mio parere ci sono tre ragioni per le quali l'antisemitismo riappare con vigore. La prima è che, storicamente, cresce sempre di più quando e dove l'economia va male. In un momento in cui la disparità di reddito è in crescita, quando centinaia di milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà, alcuni trovano negli ebrei il capro espiatorio piuttosto che guardare la vera fonte dei loro problemi. La seconda è un odio irrazionale e fuori luogo verso Israele. Troppe persone lo vedono come uno stato di apartheid e incolpano gli abitanti di un’intera religione per ciò che, in verità, sono le decisioni nazionali di politica interna. Qualcuno crede davvero che le vittime innocenti di quel negozio kosher a Parigi e in quel bar mitzvah in Danimarca avessero qualcosa a che fare con le politiche israeliane e palestinesi o la costruzione di insediamenti a duemila miglia di distanza? La terza ragione è semplice demografia. L’Europa è ora sede di 25 a 30 milioni di musulmani, due volte tutta la popolazione ebraica del mondo. All'interno di ogni comunità religiosa ci sarà sempre una frangia estremista, le persone che sono radicalizzate e guidate dall'odio, respingono le religioni che hanno bisogno di predicare il rispetto, la tolleranza e l'amore. Stiamo vedendo gli effetti amplificati di quel piccolo elemento radicalizzato. Con Internet, il virus dell’odio può poi accelerare da nazione a nazione.”

Michael Douglas (1944) attore e produttore cinematografico statunitense

“Iura novit curia? L'interrogativo, più che lecito, è doveroso di fronte al principio di diritto affermato dalla I Sezione penale della Corte di cassazione nella presente sentenza (così definita dalla stessa Corte, anche se parrebbe trattarsi di una ordinanza), a proposito dei criteri di computo dei termini di durata della custodia cautelare fissati per le diverse fasi del giudizio, con particolare riguardo all'incidenza su tale computo dei giorni in cui si sono tenute le udienze. […] Perché mai la Corte di cassazione sia incorsa in un simile sbandamento interpretativo, tanto più in una vicenda processuale di estrema delicatezza, che di per sé avrebbe richiesto il massimo di ponderazione da parte dei giudici della I Sezione penale (i quali, invece, non sembrano essersi impegnati come avrebbero dovuto, almeno a giudicare dalla frettolosità e dalla modestia della motivazione addotta a sostegno della loro pronuncia), è un quesito cui non saprebbe darsi una risposta soddisfacente. Probabilmente la Corte è stata sviata, oltreché dall'andamento della discussione di fronte alla Corte d'assise d'appello, e dall'erronea impostazione già emergente dalle ordinanze impugnate), anche dalla sorprendente assenza di iniziativa mostrata dal rappresentante della procura generale, che nel chiedere l'annullamento delle medesime ordinanze non si è neppure prospettato — a quanto pare — il problema della necessaria neutralizzazione ope legis dei giorni di udienza ai sensi dell'art. 297, 4° comma c. p. p. Senonché tutto ciò non basta a giustificare il contenuto approssimativo e superficiale della decisione annotata, almeno per chi creda ancora nella Corte di cassazione quale «organo supremo della giustizia», cui compete di assicurare «l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge». Il bilancio è mortificante, come sempre quando capita — e non è la prima volta, sebbene si tratti fortunatamente di episodi isolati — di registrare errori di diritto tanto vistosi da parte della Corte di cassazione. Ed allora, se è permesso riprendere l'interrogativo con cui si sono aperte queste brevi osservazioni «a caldo», occorre davvero domandarsi fino a che punto sia consentito ai giudici della Corte regolatrice di ignorare il diritto di cui dovrebbero essere i massimi tutori: o forse si deve ritenere che, almeno per certi giudici, debba ormai valere l'inedito brocardo per cui ignorantia legis excusat?”

Vittorio Grevi (1942–2010) giurista e editorialista italiano

da Una erronea interpretazione in tema di congelamento dei giorni di udienza ai fini dei termini di custodia cautelare nella fase del giudizio, In Giurisprudenza italiana, 1991, Disp. 5a, Parte II

José Mourinho photo
Raymond Benson photo
Daniel Pennac photo
Aldous Huxley photo
Giuseppe Lazzati photo
Giorgia Meloni photo

“La decisione della Corte Europea è il prodotto di una furia distruttrice verso ogni simbolo della nostra comune identità. Se l'Europa non ha coscienza dei valori e delle ragioni che la innervano allora è solo un accordo commerciale e niente di più.”

Giorgia Meloni (1977) politica e giornalista italiana

Origine: Citato in Vittoria! Sì dalla Francia all'estradizione di Battisti http://giorgiameloni.garbatella.it/2009/11/crocefisso-meloni-simbolo-dellidentita-europea/, GiorgiaMeloni.it, 4 novembre 2009.

Hajo Seppelt photo
Mario Draghi photo
Umberto Eco photo
Sabino Cassese photo
Costanzo Preve photo
Paolo Rumiz photo
A. C. H. Smith photo

“Il Ciambellano fece una profonda quanto ironica riverenza all'onnisciente Imperatore. Protendendo il braccio offrì Kira al trono cominciando nel contempo un lungo e minuzioso sproloquio su come fosse riuscito a scovarla e a catturarla grazie alla sua abilità e scaltrezza. Avrebbe voluto continuare aggiungendo un'agghiacciante descrizione del destino degli Skeksis se lui non fosse riuscito nell'impresa, quando fu interrotto dal Maestro delle Cerimonie.
– Kelffinks Krakweekah! – strillò, indicando Kira, e si passò un artiglio di traverso alla gola per indicare quello che si proponeva di farle. Il Maestro delle Cerimonie aveva già fatto un passo avanti per afferrare la vittima destinata al sacrificio, quando il Generale dei Garthim lo fermò alzando lo scettro.
Il Maestro delle Cerimonie rimase dov'era, ma sfoderò egualmente il lungo e acuminato coltello sacrificale, che tenne pronto mentre fissava il Generale dei Garthim. Gesto e occhiata erano inequivocabili.
Intanto, il Ciambellano non era rimasto solo a guardare, e aveva cominciato a protestare: il Ghelfling era suo prigioniero e spettava a lui decidere cosa farne.
Il Generale dei Garthim chiamò a sé con un cenno lo Scienziato, e gli mormorò qualcosa a bassa voce. Lo Scienziato annuì più volte. Poi il Generale dei Garthim si rivolse all'assemblea e dichiarò: – Kelffinks na Rakkash!
Non tutti gli Skeksis approvarono la decisione. Qualcuno dubitava dell'abilità dello Scienziato. L'Artista, per esempio, aveva già pensato a come poteva servirsi della testa di Kira. Il Buongustaio pregustava già il sapore del resto del corpo, e tutti sapevano perfettamente quali erano le vere intenzioni del Generale dei Garthim. Forse, il vecchio Imperatore era morto per mancanza di vliya Ghelfling. Adesso, se lo Scienziato avesse trovato il modo di allevare i Ghelfling in cattività, con una produzione regolare di vliya, la salute del nuovo Imperatore non avrebbe più avuto nulla da temere, e lui sarebbe rimasto per sempre saldamente sul trono. Ma, come stava blaterando in quel momento il Maestro delle Cerimonie, lo Scienziato era capace solo di ottenere qualche risultato con i Podling, e basta. Inoltre, tutti lo consideravano un pazzo che si era automutilato. Non sarebbe stato meglio per tutti, chiese il Maestro delle Cerimonie, festeggiare la loro raggiunta salvezza col coltello sacrificale che lui impugnava?
Al Generale dei Garthim non piaceva come si stavano mettendo le cose. Lui stesso non nutriva un'eccessiva stima nei confronti dello Scienziato, però riteneva che gli altri lo stimassero. Quale di loro si sarebbe tagliato una mano o una gamba per puro amore della scienza?”

Dark Crystal

Romano Prodi photo

“La Crimea è stata una decisione difficilmente digeribile, ma va inserita nella Storia. Dopo è stato tutto più difficile. La strada della pacificazione dipende dall'assoluta garanzia che la Russia rispetti integrità territoriale e sovranità dell'Ucraina. Io penso che la soluzione sia quella altoatesina, forte autonomia e decentramento per le regioni russofone.”

Romano Prodi (1939) politico e economista italiano

Origine: Dall'intervista di Paolo Valentino, Prodi: «Isis, un tragico fattore unificante nella politica mondiale» http://www.corriere.it/politica/15_marzo_08/prodi-isis-tragico-fattore-unificante-politica-mondiale-e2e624a8-c595-11e4-a88d-7584e1199318.shtml, Corriere.it, 8 marzo 2015.

John Frusciante photo

“Quando ho lasciato la band, più di un anno fa, noi eravamo in una pausa a tempo indefinito. Non era presente nessun dramma o rabbia all'interno di ciò, e gli altri ragazzi del gruppo avevan capito le mie ragioni. Sono stati realmente solidali su qualsiasi cosa rendesse me contento ed era come se di riflesso lo fossero anche loro. Lo dichiaro nella forma più semplice, il mio interesse musicale mi ha portato in una strada diversa. Una volta tornato nel gruppo, e durante tutto il periodo che sono stato nella band, sono stato molto preso dall'esplorare le strade musicali che aveva da offrirmi l'essere in una rock band, e approfondendo ciò con le persone con cui interagivo. Diversi anni fa, ho iniziato ad essere mosso dalla medesima eccitazione, ma stavolta ero intriso di un desiderio di una concezione di musica diversa, più intima, divenire l'ideatore di me stesso. Amo realmente la band e ciò che abbiamo creato. Capisco e valuto quanto davvero il mio contributo sia stato significativo per tanta gente, ma devo seguire le mie ispirazioni. Per me, l'arte non deve mai essere qualcosa da creare sotto l'ispirazione del dovere. È qualcosa che compongo quando davvero mi diverto, mi affascino, e ne sono immerso. In questi 12 anni, sono cambiato, come persona quanto da artista, a tal punto da considerare che se avessi continuato con la band, sarei andato contro la mia stessa natura. Non c'è nient'altro dietro questa mia decisione. Semplicemente devo essere ciò che sono, e far ciò che devo fare.”

John Frusciante (1970) chitarrista e cantautore statunitense

Origine: Da un comunicato pubblicato sul suo sito ufficiale e sul suo profilo MySpace, dicembre 2009; citato in Adesso è ufficiale: John Frusciante ha lasciato la band http://www.venicequeen.it/cms/News/adesso-e-ufficiale-john-frusciante-ha-lasciato-la-band.html, Venicequeen.it, 17 dicembre 2009.

José Mourinho photo
Emile Zola photo
Hélène Carrère d'Encausse photo
John Kerry photo
Stendhal photo
Jean-Claude Juncker photo

“Noi prendiamo una decisione in una stanza, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo di vedere cosa succede. Se non provoca proteste o rivolte, è perché la maggior parte delle persone non ha idea di ciò che è stato deciso; allora noi andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno.”

Jean-Claude Juncker (1954) politico lussemburghese

Origine: Citato in Die Brüsseler Republik http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-15317086.html, Der Spiegel, 27 dicembre 1999. In italiano in Votare Juncker è un suicidio. Ecco perché http://www.ilgiornale.it/news/politica/votare-juncker-suicidio-ecco-perch-commento-2-1037088.html, Il Giornale, 13 luglio 2014.

Giorgio Napolitano photo
Slash photo
Raymond Benson photo
Giuseppe Ruvolo photo
Jon Postel photo
John Frusciante photo
Frans Timmermans photo
Benito Mussolini photo

“È questa un'altra giornata di decisioni solenni nella storia d'Italia e di memorabili eventi, destinati ad imprimere un nuovo corso nella storia dei continenti.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dall'annuncio della dichiarazione di guerra agli Stati Uniti, Palazzo Venezia, Roma, 11 dicembre 1941; da Opera omnia, vol. 30
Citazioni tratte dai discorsi

Mary Higgins Clark photo
Maurizio Zamparini photo

“Una strada c'è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici "oh, guarda, c'è un filo". Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto, e poi da qualcosa che gli indiani chiamano il karma accumulato fino ad allora.”

La fine è il mio inizio
La fine è il mio inizio
Variante: Una strada c'è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici «Oh, ma guarda, c'è un filo!». Quando vivi, non lo vedi, il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzitutto è il tuo istinto.

Piergiorgio Odifreddi photo

“Fino a che percentuale posso definire lupo un lupo? Se un lupo ha un 1% di gene canino lo devo considerare un lupo oppure no? Cioè, lo devo tenere libero in natura oppure no? Questa è una domanda che non ha una risposta per il momento, perché nessuno si è occupato del problema per prendere una decisione e sviluppare delle linee guida.”

Luigi Boitani (1946) biologo, scrittore e conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Federica di Leonardo, L'ibrido che minaccia il lupo: intervista a Luigi Boitani http://gaianews.it/ambiente/estinzione-ambiente/ibridi-cane-lupo-res-publica-o-res-privata-34996.html#.WJCyQhsrKUm, Gaia News, 31 gennaio 2013.

John Mulaney photo
Andreas Krieger photo
Giovanni Leone photo
Christopher Paolini photo
Melchor Cano photo

“Pietro non ha bisogno delle nostre bugie o della nostra adulazione. Coloro che difendono ciecamente e indiscriminatamente ogni decisione del Sommo Pontefice sono quelli che più minano l'autorità della Santa Sede: distruggono, invece di rafforzare le sue fondamenta.”

Melchor Cano (1509–1560) teologo, filosofo e vescovo cattolico spagnolo

Origine: Citato in Antonio Socci, La profezia finale: Lettera a Papa Francesco sulla Chiesa in tempo di guerra, Rizzoli, p. 52 https://books.google.it/books?id=0slVCwAAQBAJ&pg=PT52. ISBN 8858682874

Umberto Eco photo

“Recentemente un discepolo pensoso (tale Critone) mi ha chiesto: "Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?" Ho risposto che l'unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni.
[…] cerca soltanto di pensare che, al momento in cui avverti che stai lasciando questa valle, tu abbia la certezza immarcescibile che il mondo (sei miliardi di esseri umani) sia pieno di coglioni, che coglioni siano quelli che stanno danzando in discoteca, coglioni gli scienziati che credono di aver risolto i misteri del cosmo, coglioni i politici che propongono la panacea per i nostri mali, coglioni coloro che riempiono pagine e pagine di insulsi pettegolezzi marginali, coglioni i produttori suicidi che distruggono il pianeta. Non saresti in quel momento felice, sollevato, soddisfatto di abandonare questa valle di coglioni?"
Critone mi ha allora domandato: "Maestro, ma quando devo incominciare a pensare così?" Gli ho risposto che non lo si deve fare molto presto, perché qualcuno che a venti o anche trent'anni pensa che tutti siano dei coglioni è un coglione e non raggiungerà mai la saggezza. Bisogna incominciare pensando che tutti gli altri siano migliori di noi, poi evolvere poco a poco, avere i primi dubbi verso i quaranta, iniziare la revisione tra i cinquanta e i sessanta, e raggiungere la certezza mentre si marcia verso i cento, ma pronti a chiudere in pari non appena giunga il telegramma di convocazione.
Convincersi che tutti gli altri che ci stanno attorno (sei miliardi) siano coglioni, è effetto di un'arte sottile e accorta, non è disposizione del primo Cebete con l'anellino all'orecchio (o al naso). Richiede studio e fatica. Non bisogna accelerare i tempi. Bisogna arrivarci dolcemente, giusto in tempo per morire serenamente. Ma il giorno prima occorre ancora pensare che qualcuno, che amiamo e ammiriamo, proprio coglione non sia. La saggezza consiste nel riconoscere proprio al momento giusto (non prima) che era coglione anche lui. Solo allora si può morire.
[…] È naturale, è umano, è proprio della nostra specie rifiutare la persuasione che gli altri siano tutti indistintamente coglioni, altrimenti perché varrebbe la pena di vivere? Ma quando, alla fine, saprai, avrai compreso perché vale la pena”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

anzi, è splendido) morire.
Critone mi ha allora detto: "Maestro, non vorrei prendere decisioni precipitose, ma nutro il sospetto che Lei sia un coglione". "Vedi", gli ho detto, "sei già sulla buona strada."
Origine: Da Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo, La bustina di Minerva, L'Espresso, 12 giugno 1997; citato in Umberto Eco: "Come prepararsi serenamente alla morte. Sommesse istruzioni a un eventuale discepolo" http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/02/20/news/umberto-eco-come-prepararsi-serenamente-alla-morte-sommesse-istruzioni-a-un-eventuale-discepolo-1.251268, Espresso.repubblica.it, 20 febbraio 2016.

Melville Davisson Post photo
Viktor Kassai photo

“La nostra professione è crudele perché possiamo prendere 199 decisioni giuste ma poi il primo sbaglio può essere fatale.”

Viktor Kassai (1975) arbitro di calcio ungherese

citato in Platini: «Gol fantasma? No alla tecnologia» http://www.corrieredellosport.it/calcio/euro_2012/2012/06/22-247492/Platini:+«Gol+fantasma?+No+alla+tecnologia», Corriere dello Sport.it, 22 giugno 2012

Stephen King photo
Morgan De Sanctis photo
Douglas Adams photo
Edith Wharton photo