Frasi su diritto
pagina 14

Attila photo

“Voi siete qui dopo aver conquistato potenti nazioni e aver soggiogato il mondo, considero quindi assurdo dovervi incitare con discorsi come se non foste uomini provati dalle azioni. […] Infatti cos'è la guerra per voi se non una consuetudine? Oppure cosa per un uomo coraggioso è più piacevole che cercare vendetta con la propria mano? È un diritto naturale saziarsi l'anima con la vendetta. Quindi lanciamoci contro il nemico con ardore poiché sono sempre i più coraggiosi ad attaccare. Disprezzate questa accozzaglia di razze diverse. Chi si difende tramite un'alleanza dimostra codardia. Guardate, anche prima del nostro attacco sono tormentati dal terrore. Cercano le vette, si impossessano dei colli e poi, pentendosi troppo tardi, chiedono a gran voce una protezione dalla battaglia in campo aperto. […] Quindi giù nella mischia, con cuore gagliardo come siete abituati. Disprezzate il loro ordine di battaglia. Attaccate gli Alani, sbaragliate i Visigoti. […] Lasciate che il vostro coraggio si levi e la vostra furia scoppi. Ora, o Unni, mostrate la vostra scaltrezza e le vostre gesta d'armi. Chi rimane ferito pretenda in cambio la morte del suo avversario; chi è incolume si diverta a massacrare il nemico. Che nessuna lancia colpisca chi è sicuro di vivere, e che il fato colga anche in pace chi è sicuro di morire. Infine perché mai il destino avrebbe dovuto rendere gli Unni vittoriosi su così tante nazioni se non per prepararli alla gioia di questo conflitto? […] Chi ha fatto sì che degli uomini armati si arrendessero a voi quando eravate ancora disarmati? Nemmeno una massa di nazioni federate potrebbe resistere alla vista degli Unni. In questo non mi sbaglio […]. Io lancerò la prima lancia contro il nemico. Chi riposa mentre Attila combatte è un uomo morto.”

Attila (406–453) sovrano e condottiero unno
Michele Ainis photo
Licia Troisi photo
Nicola Zingaretti photo
Paolo Bonolis photo

“All'Università ho studiato, invece, diritto penale motivo per cui posso parlare a pieno titolo della Juventus.”

Paolo Bonolis (1961) conduttore televisivo, showman e comico italiano

Origine: Rispondendo a Giampiero Mughini: «Agli interisti con tanta simpatia dico che all'Università ho sostenuto tre esami di letteratura dedicando meno tempo alla Divina Commedia di quanto se ne stia dedicando alle quattro partitine dell'Inter in questo avvio di campionato.»
Origine: Durante la trasmissione televisiva Tiki Taka, Italia 1; citato in Bonolis a Mughini: "Ho studiato diritto penale, posso parlare di Juventus" http://www.juvenews.eu/curiosijuve/bonolis-a-mughini-ho-studiato-diritto-penale-posso-parlare-di-juventus/, Juvenews.eu, 22 settembre 2015.

Daniela Santanchè photo
Paola Severino photo
Luca Parmitano photo

“Sono sempre positivo perché penso di aver perso il diritto di non essere contento.”

Luca Parmitano (1976) militare e astronauta italiano

Origine: Citato in http://www.ilsudonline.it/eccellenze-sud-parla-luca-parmitano-cosi-nostra-cultura-puo-viaggiare-nello-spazio/.

“Iura novit curia? L'interrogativo, più che lecito, è doveroso di fronte al principio di diritto affermato dalla I Sezione penale della Corte di cassazione nella presente sentenza (così definita dalla stessa Corte, anche se parrebbe trattarsi di una ordinanza), a proposito dei criteri di computo dei termini di durata della custodia cautelare fissati per le diverse fasi del giudizio, con particolare riguardo all'incidenza su tale computo dei giorni in cui si sono tenute le udienze. […] Perché mai la Corte di cassazione sia incorsa in un simile sbandamento interpretativo, tanto più in una vicenda processuale di estrema delicatezza, che di per sé avrebbe richiesto il massimo di ponderazione da parte dei giudici della I Sezione penale (i quali, invece, non sembrano essersi impegnati come avrebbero dovuto, almeno a giudicare dalla frettolosità e dalla modestia della motivazione addotta a sostegno della loro pronuncia), è un quesito cui non saprebbe darsi una risposta soddisfacente. Probabilmente la Corte è stata sviata, oltreché dall'andamento della discussione di fronte alla Corte d'assise d'appello, e dall'erronea impostazione già emergente dalle ordinanze impugnate), anche dalla sorprendente assenza di iniziativa mostrata dal rappresentante della procura generale, che nel chiedere l'annullamento delle medesime ordinanze non si è neppure prospettato — a quanto pare — il problema della necessaria neutralizzazione ope legis dei giorni di udienza ai sensi dell'art. 297, 4° comma c. p. p. Senonché tutto ciò non basta a giustificare il contenuto approssimativo e superficiale della decisione annotata, almeno per chi creda ancora nella Corte di cassazione quale «organo supremo della giustizia», cui compete di assicurare «l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge». Il bilancio è mortificante, come sempre quando capita — e non è la prima volta, sebbene si tratti fortunatamente di episodi isolati — di registrare errori di diritto tanto vistosi da parte della Corte di cassazione. Ed allora, se è permesso riprendere l'interrogativo con cui si sono aperte queste brevi osservazioni «a caldo», occorre davvero domandarsi fino a che punto sia consentito ai giudici della Corte regolatrice di ignorare il diritto di cui dovrebbero essere i massimi tutori: o forse si deve ritenere che, almeno per certi giudici, debba ormai valere l'inedito brocardo per cui ignorantia legis excusat?”

Vittorio Grevi (1942–2010) giurista e editorialista italiano

da Una erronea interpretazione in tema di congelamento dei giorni di udienza ai fini dei termini di custodia cautelare nella fase del giudizio, In Giurisprudenza italiana, 1991, Disp. 5a, Parte II

Paola Taverna photo

“«Ce lo chiede il popolo italiano», dicevate. Ma quando avete visto gli italiani scendere in piazza al grido: «Senato delle autonomie subito!»? Ho visto gli italiani lottare per i propri diritti costituzionalmente garantiti, non certo per avere una Camera di nominati, non certo per una riforma che non farà trovare lavoro al 43 per cento di giovani disoccupati, che non migliorerà la sanità, sempre lasciata in balìa degli avidi appetiti delle Regioni, con le note disuguaglianze tra quelle virtuose e quelle no. Chi di voi avrebbe la faccia tosta di dire che il bicameralismo rallenta il procedimento legislativo? […] Allo stesso modo non vi interessa la soluzione del conflitto di interessi che viola il principio costituzionale dell'uguaglianza di tutti i cittadini nell'accesso alle cariche elettive, sempre sacrificata sull'altare del baratto politico. Queste sono le vere riforme che il popolo italiano ci e vi chiede, non per cancellare, ma per attuare la nostra legge fondamentale, la «grande incompiuta», come diceva Calamandrei, per realizzare pienamente i principi della nostra Costituzione. Tutto questo però il Premier fa finta di non saperlo. Tanti giornali titolano: «Renzi vuole uscire vincitore», come se il nostro ordinamento costituzionale fosse la scommessa di un Premier infantile, il premio da attribuire a un narciso egoista, arrogante sul piano nazionale e irrilevante su quello europeo. E chi se ne frega se nelle università, così come nei pochi media liberi e tra i nostri banchi, in molti disperatamente chiedono di fermare una riforma sbagliata.”

Paola Taverna (1969) politica italiana
Vittorio Messori photo
Gianrico Carofiglio photo
Paolo Crepet photo
Carlo Giovanardi photo

“[A proposito del Family Day] Questa piazza dimostra che quel che tentano di fare una parte del Pd e i Cinque Stelle è una sopraffazione. Se avessero vinto le elezioni, avrebbero il diritto di agire in questo senso, ma così non è.”

Carlo Giovanardi (1950) politico italiano

Origine: Citato in Family Day 2015, cattolici in piazza contro le unioni gay: "Siamo un milione". Viminale: "400mila presenze". Scalfarotto: "Evento inaccettabile" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/20/family-day-cattolici-a-roma-contro-le-unioni-gay-scalfarotto-evento-inaccettabile/1798167/, IlFattoQuotidiano.it, 20 giugno 2015.

Michele Santoro photo
Barack Obama photo

“Per quanto riguarda i diritti dei gay, l'ho ripetuto in tutta l'Africa, credo che le persone non debbano essere discriminate dalle legge sulla base del loro orientamento sessuale.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2015
Origine: Citato in Obama in difesa dei diritti dei gay in Africa http://www.ilpost.it/2015/07/26/obama-diritti-gay-africa/, Il Post.it, 26 luglio 2015.

Gianluigi Nuzzi photo
Vittorio Imbriani photo
Indro Montanelli photo
Wim Wenders photo

“[Su Palermo Shooting e la città di Palermo] Qui ci sono le catacombe, la festa dei morti, un dipinto come Il trionfo della morte, un affresco che è stato come un enorme testo per il film. Io credo che una città possa avere un forte diritto alla morte solo se ha un forte rapporto con la vita.”

Wim Wenders (1945) regista tedesco

Origine: Citato in Antonella Lombardi, Al cinema "Palermo Shooting" la Sicilia e la vita secondo Wim Wenders http://livesicilia.it/2008/11/17/film-al-cinema-palermo-shooting-la-sicilia-e-la-vita-secondo-wim-wenders_313/, livesicilia.it, 17 novembre 2008.

Giovanni di Salisbury photo

“Chi mai ha concesso ai Tedeschi il diritto di giudicare le altre nazioni?”

Giovanni di Salisbury filosofo, scrittore e vescovo inglese

Origine: Cfr. Franco Cardini, Il Barbarossa. Vita, trionfi e illusioni di Federico I Imperatore, Milano, 1985, § X (La tunica lacerata).

Giancarlo De Cataldo photo
Marco Travaglio photo
Ezio Mauro photo
Papa Francesco photo
Carmen Consoli photo
Costanza Miriano photo
Gianni Vernetti photo
Umberto Eco photo

“Il fenomeno twitter permette a certa gente, in fondo, di essere in contatto con gli altri, benché abbia una natura leggermente onanistica ed escluda la gente da tanti contatti faccia a faccia. Crea però da un lato un fenomeno anche positivo, pensiamo a cose che succedono in Cina o a Erdogan in Turchia. È stato anche un movimento di opinioni. Qualcuno ha detto se ci fosse stato internet ai tempi di Hitler, i campi di sterminio non sarebbero stati possibili perché la notizia si sarebbe diffusa viralmente. Ma d'altro canto […] dà diritto di parola a legioni di imbecilli, i quali prima parlavano solo al bar dopo due o tre bicchieri di rosso e quindi non danneggiavano la società. […] Sono della gente che di solito veniva messa a tacere dai compagni […] e che adesso invece ha lo stesso diritto di parola di un premio Nobel. […] Credo che dopo un poco si crei una sindrome di scetticismo, la gente non crederà più a quello che gli dice Twitter. All'inizio è tutto un grande entusiasmo, a poco poco a poco dice: chi l'ha detto? Twitter. Allora tutte balle.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Dall'incontro con i giornalisti in occasione della laurea honoris causa in Comunicazione e cultura dei media conferitagli dall'Università di Torino, 10 giugno 2015; video visibile su Umberto Eco e i social: "Danno diritto di parola a legioni di imbecilli" https://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/umberto-eco-e-i-social-danno-diritto-di-parola-a-legioni-di-imbecilli/203952/203032, Video.Repubblica.it, 11 giugno 2015.

Antonio de Montesinos photo
Jeremy Rifkin photo
Alessandro Zan photo

“Il mio pensiero va al ragazzo di diciott'anni di Bari che martedì scorso ha fatto il gesto estremo di lanciarsi sotto un treno perché aveva confidato agli amici che, dopo essersi dichiarato in famiglia, i genitori non lo accettavano. Lui non si rassegnava, aveva un fidanzato, ha lottato, ma non ce l'ha fatta. Era insopportabile l'idea di non essere accettato per ciò che era: un ragazzo come gli altri, un ragazzo di diciott'anni che amava un altro ragazzo. Come lui ce ne sono tanti di ragazzi che non ce l'hanno fatta a reagire. Essere respinti a quell'età per ciò che si è rappresenta un dramma che, a volte, appare insuperabile, soprattutto a quell'età. Tutti abbiamo bisogno di essere accettati dalla scuola, dalla società, dalla famiglia. Immagino cosa possa aver provato quel ragazzo, capisco bene quelle sue paure: anch'io ero terrorizzato che mia madre e mio padre non mi accettassero. Pensavo alle cose più brutte. Io sono stato fortunato, e per questo li ringrazio. […] Loro sono stati dalla mia parte da subito, altri sono stati meno fortunati; ed è anche per questo che la legge sulle unioni civili non è soltanto un istituto giuridico che dà diritti e chiede doveri, ma è una legge che fa cultura, che migliorerà la nostra società e che aiuterà anche tanti genitori a non vergognarsi più dei propri figli, accettandoli anziché rifiutarli, e che sancirà, una volta per tutte, che gli omosessuali non sono più dei fantasmi, ma cittadini a cui riconoscere il diritto alla felicità come a tutti gli altri, permettendo loro di progettare un futuro insieme. Colleghi, cosa si guadagna, del resto, nel continuare a impedire la felicità degli altri? Cosa perdiamo nell'ammettere la possibilità che una coppia di persone che si amano venga tutelata dall'assunzione reciproca di diritti e di doveri stabiliti dalla legge? La risposta è sempre la stessa: nulla.”

Alessandro Zan (1973) politico e attivista italiano

da un intervento alla Camera durante la votazione del ddl Cirinnà, 11 maggio 2016
Origine: Visibile al minuto 03:45 di Unioni Civili: Alessandro Zan annuncia il voto favorevole del Partito Democratico https://www.youtube.com/watch?v=XHJLneydSsc, YouTube.com, 11 maggio 2016; citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 622 di mercoledì 11 maggio 2016 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0622&tipo=stenografico, Camera.it, 11 maggio 2016, pp. 69-70.

Adrienne von Speyr photo
Roberto Saviano photo

“I migranti non vengono in Italia soltanto per fare il lavoro che gli italiani non vogliono più fare. Ma vengono a difendere i diritti che gli italiani non vogliono più difendere.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

Origine: Da un intervento a I venerdì del Direttore alla Normale di Pisa, Pisa, 15 maggio 2009.

Costanzo Preve photo
Benjamin Graham photo
Sulley Muntari photo
Antonio Pennacchi photo
Carlo Levi photo
Giuseppe Garibaldi photo

“È tempo che tutti i popoli si preparino alle supreme battaglie.
Su dunque; voi pure stringetevi [popoli slavi] in un popolo solo, dimenticate odi, discordie, pregiudizi di religione e di razza. E accoglietevi in un solo pensiero di vendetta e libertà, e fate impeto irresistibile contro i vostri oppressori. Non prestate ascolto alle mendaci promesse della diplomazia; diffidate de' suoi artifici, delle sue scaltrezze. Vi tradì, vi vendette cento volte; se la soffrite, vi tradirà e vi venderà ancora. Fidate soltanto nel vostro valore, nelle vostre armi, nella vostra concordia, e fidate nei popoli che, come voi, vogliono la libertà e combattono per ottenerla. Tutte le nazioni sono sorelle; esse non hanno cupidigie, ambizioni liberticide; ciascuno vuole la sua parte di terra e di sole; ciascuna aiuterà le altre a ottenerla.
È dovere dei popoli liberi, e che vogliono essere tali, di accorrere dovunque si combatte per i diritti delle nazioni, dovunque s'innalza la bandiera della libertà. […] La causa della libertà è una sola, qualunque sia il nemico che la combatta, qualunque il popolo che la difende, qualunque sia il colore della bandiera sotto cui si schierano gli eserciti. Quando tutti i popoli abbiano intesa questa verità, che la storia e l'esperienza dovrebbe ormai aver loro insegnata, quando pratichiamo davvero questa santa legge di fratellanza e di comune difesa, il regno del dispotismo sarà finito per sempre sulla terra.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Alle genti slave sotto la dominazione austriaca e ottomana, Palermo, 23 luglio 1862; pp. 274-275
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

Vittorio Sgarbi photo
Stefan Zweig photo

“La libertà comprende il diritto di aver torto.”

William P. McGivern (1922–1982)

Origine: La donna rubata, p. 163

Emma Bonino photo
Walt Whitman photo
Torquato Tasso photo
Thomas Bernhard photo
Tommaso Landolfi photo

“Il diritto divino era pure un'idea: come potrebbe esserlo la sovranità popolare, che nel migliore dei casi è dell'ordine delle volgari necessità? Necessità non fa idea.”

Tommaso Landolfi (1908–1979) scrittore, poeta e traduttore italiano

Origine: Citato in Marcello Verdenelli, Prove di voce: Tommaso Landolfi, Edizioni dell'Orso, Alessandria, 1997, p. 377.

Giovanni Verga photo
Jorge Valdano photo
Mevlüt Çavuşoğlu photo

“Il razzismo è nemico dei diritti umani. Il cancelliere austriaco [Christian Kern] farebbe meglio ad occuparsi del proprio Paese. Oggi l'Austria è la capitale del razzismo radicale.”

Mevlüt Çavuşoğlu (1968) politico turco

Origine: Citato in Turchia ad Austria: "Capitale del razzismo". Mandato di cattura per Gulen. Ma gli Usa resistono su estradizione http://www.repubblica.it/esteri/2016/08/05/news/turchia_usa_gulen-145397678/, Repubblica.it, 5 agosto 2016.

A. C. H. Smith photo
Giorgio Napolitano photo

“Proprio nei momenti di difficoltà economica come quelli che stiamo attraversando si impone una particolare attenzione alla condizione e ai diritti delle persone con disabilità, così da evitare che il disagio sociale si traduca in emergenza, come purtroppo in troppi casi sta avvenendo.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Messaggio del Presidente Napolitano in occasione della IV Conferenza sulle politiche della disabilità http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=15348, quirinale.it, Roma, 12 luglio 2013.

Stefano Turr photo

“Io propugno la Pace, ma non la pace ad ogni costo. Chiedo il disarmo parziale, ma a condizione che un Tribunale d'arbitrato salvaguardi, con l'autorità dovuta, il diritto dei Popoli contro l'arbitrio dei Potenti. […] I popoli devono conservare almeno la libertà di poter pregare il loro Dio, di cantare e giurare nella loro lingua materna.”

Stefano Turr (1825–1908) militare e politico ungherese

Origine: Da La paix et le droit. Choses polonaises, L'Écho de la Méditerranée, 16 febbraio 1902; citato in Pasquale Fornaro, István Türr: una biografia politica, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2004, [//books.google.it/books?id=rI975L2mAuQC&pg=PA5 p. 5]. ISBN 88-498-1028-8

Boris Nemcov photo

“Obama crede nella libertà e nello stato di diritto. Putin nel denaro, negli affari e nel potere.”

Boris Nemcov (1959–2015) politico russo

Origine: Citazione del novembre 2010. Citato in Christian Caryl, Foreign Policy; tradotto in La carriera di un liberale, Internazionale, n. 1092, 6 marzo 2015, p. 22.

Fiorella Mannoia photo
Alexander Stubb photo

“[Sul matrimonio tra persone dello stesso sesso] La Finlandia dovrebbe sforzarsi di diventare una società dove la discriminazione non esiste, i diritti umani sono rispettati e due adulti possono sposarsi senza tener conto del loro orientamento sessuale.”

Alexander Stubb (1968) politico finlandese

Origine: Citato in Finlandia, legalizzati i matrimoni gay http://archivio.internazionale.it/news/tmnews/2014/11/28/finlandia-legalizzati-i-matrimoni-gay, Internazionale.it, 28 novembre 2014.

Osama bin Laden photo
Gianni Mura photo
William James photo
Capo Giuseppe photo
Alberto Airola photo

“[…] i diritti di cui stiamo parlando […] sono quelli sanciti dagli articoli 2 e 3 della Costituzione: ossia, siamo uguali davanti alla legge e con pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, opinione politica e di condizioni personali e sociali. Il sesso viene per primo e c'è una ragione ben specifica. Tutto ciò che si doveva dire in quest'Aula doveva partire proprio da questi principi di uguaglianza e pari dignità sociale. Invece no: si è andati esattamente in senso opposto, costruendo una cittadinanza di serie B, perché gli omosessuali non possono sposarsi, non possono essere troppo congiunti, ma neanche essere troppo disgiunti. Si può esistere, ma solo in uno spazio legislativo ridotto e ipocrita: uno spazio in cui si è costretti a riconoscere gli stessi diritti, ma a chiamarli con un nome diverso. […] possiamo anche accettare l'umiliazione di definirla una «formazione sociale specifica», tanto per chiamare in modo diverso le stesse cose, che affrontano due persone che vivono una vita quotidiana identica a quelle di tutte le altre famiglie, tra mutuo, lavoro, figli, scuola e spesa. Una vita identica e problemi identici, per cittadini uguali davanti alla legge, ma senza gli stessi diritti. Magari potete scrivere una Costituzione a parte per loro, con diritti più contenuti, striminziti, calati dall'alto.”

Alberto Airola (1970) politico italiano

da un intervento al Senato durante la discussione del ddl Cirinnà, 9 febbraio 2016
Origine: Visibile al minuto 00:30 di Unioni civili, l'intervento di Alberto Airola (M5S) https://www.youtube.com/watch?v=5eXv6XARnHo, YouTube.com, 9 febbraio 2016; citato in 17ª Legislatura - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 574 del 09/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964507&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc:1-intervento_airolam5s&parse=no, Senato.it, 9 febbraio 2016.

Ignazio Silone photo
Jules Renard photo
Giobbe Covatta photo
Luca Beatrice photo
Erica Jong photo
Vladimir Vladimirovič Nabokov photo
Alda Merini photo
Jean-Claude Juncker photo
Giuseppe Corasaniti photo
Porfírio photo
Gianni Brera photo
Toussaint Louverture photo
Giuliano Ferrara photo
Andrew Linzey photo
Gianluigi Buffon photo
Adam Gopnik photo
Felice Orsini photo
Fabio Massimo Castaldo photo
Ban Ki-moon photo
Henry Stephens Salt photo
Herta Müller photo
Isaac Bashevis Singer photo
Naomi Wolf photo

“Il progetto femminista è solo una parte del grande movimento politico internazionale per l'emancipazione umana. Ed è parte integrante della battaglia più vasta a favore dei diritti civili e delle libertà umane.”

Naomi Wolf (1962) giornalista, scrittrice e consulente politico statunitense

Origine: Dall'intervista a l'Espresso, gennaio 2008; citato in Loredana Lipperini, Per Cominciare, Lipperatura, 2 gennaio 2008.

Roberto Saviano photo
Wentworth Miller photo
Paolo Curtaz photo