Frasi su frammento

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema frammento, essere, cosa, stesso.

Frasi su frammento

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“E se vale la pena rischiare io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore.”

Che Guevara (1928–1967) rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino

Variante: E sa vale la pena rischiare, io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore.

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“[Anassimandro] ha detto… che principio delle cose che sono è l'infinito… donde le cose che sono hanno la generazione, e là hanno anche il dissolvimento secondo la necessità. Infatti esse pagano l'una all'altra la pena e l'espiazione dell'ingiustizia secondo l'ordine del tempo.”

Anassimandro (-610–-547 a.C.) filosofo greco antico

frammento 1
Frammenti da Sulla natura (titolo convenzionale)
Origine: Giunto ai giorni nostri tramite citazione di Simplicio (VI secolo d.C.) in Physica 24, 13

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“Gli uomini, fuggendo la morte, l'inseguono.”

Demócrito filosofo greco antico

libro Frammenti

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“Muor giovane colui che al Cielo è caro.”

Menandro (-342–-291 a.C.) commediografo greco antico

Origine: Da La doppia burla, fram., 125, traduzione di Giacomo Leopardi in Amore e Morte; citato in AA. VV. 2013, § 1971.

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“…Infatti lo stesso è pensare ed essere”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 3
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

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“Come la terra e il sole e la luna
e l'etere che tutto abbraccia e la celeste via lattea e l'olimpo
estremo e la calda forza degli astri ebbero impulso
a nascere.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 11
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

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“Mutando riposa.”

fr. 84a
Sulla natura

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“Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome… In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi!”

Alexis De Tocqueville (1805–1859) filosofo, politico e storico francese

cap. 1, Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia, p. 134
La rivoluzione democratica in Francia

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“L'infinito è immortale… e indistruttibile.”

Anassimandro (-610–-547 a.C.) filosofo greco antico

frammento 3
Frammenti da Sulla natura (titolo convenzionale)
Origine: Giunto ai giorni nostri tramite citazione di Aristotele in Physica Γ 4. 203 b 13n

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“Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio.”

fr. 116
Sulla natura

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“Sia che te Cipro o Pafo [abbia] o Panormo.”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

da Frammento d'un inno a Venere, 1863, [fr. 35, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
Frammenti

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“I porci godono della melma più che dell'acqua pura.”

fr. 13
Sulla natura

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“I cani abbaiano a quelli che non conoscono.”

fr. 97
Sulla natura

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“Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole e faccia attenzione a che non sia l'ombra d'un pigmeo.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

libro Frammenti

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“Di tutte le cose misura è l'uomo: di quelle che sono, per ciò che sono, di quelle che non sono, per ciò che non sono.”

Protagora (-486–-411 a.C.) retore e filosofo greco antico

frammento 1
Frammenti di alcune opere, Sulla verità

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“Non sono separate le une dalle altre con un taglio della scure, né il caldo dal freddo, né il freddo dal caldo.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 8
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

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“Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio.”

da Frammenti di un discorso amoroso, 1977
Frammenti di un discorso amoroso

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“Le parole non sono mai pazze (tutt'al più sono perverse): è la sintassi che è pazza.”

da Frammenti di un discorso amoroso, traduzione di R. Guidieri, Einaudi, Torino 1979
Frammenti di un discorso amoroso

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“Questa [natura dell'infinito] è eterna e non invecchia.”

Anassimandro (-610–-547 a.C.) filosofo greco antico

frammento 2
Frammenti da Sulla natura (titolo convenzionale)
Origine: Giunto ai giorni nostri tramite citazione di Ippolito di Roma (m. 235-237 d.C.) in Refutatio contra omnes hæreses (Confutazione di tutte le eresie) I, 6, 1,

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“Tutto questo tempo pieno di frammenti e di qualche incontro… tu non ci sei.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Un colpo all'anima, n. 8
Arrivederci, mostro!

“Cristo ha ragione e Machiavelli vince.”

Clemente Rebora (1885–1957) presbitero e poeta italiano

da Frammenti Lirici, Libreria della "Voce", XXII

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“È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.”

Epicuro (-341–-269 a.C.) filosofo greco antico

frammento 551

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“Le democrazie capitaliste hanno rivestito e quindi contenuto e mutilato, i corpi inquieti in danza di liberazione.”

Antonietta Potente (1958) teologa e religiosa italiana

Raccogliere i frammenti. Dalla teologia missionaria alla teologia contestuale, Antarem, Roma 1996, pag. 51

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“Ogni essere che cammina al pascolo è condotto dalla frusta.”

fr. 11
Sulla natura

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“Come potrebbe uno nascondersi a ciò che non tramonta mai?”

fr. 16
τὸ μὴ δῦνόν ποτε πῶς ἄν τις λάθοι
Sulla natura

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“Una e la stessa è la via all'in sù e la via all'in giù.”

fr. 60
Sulla natura

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“Ho indagato me stesso.”

fr. 101
ἐδιζησάμην ἐμεωυτόν
Sulla natura

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“La natura delle cose ama celarsi.”

Eraclito (-535) filosofo greco antico

frammento 123

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“La gente ama od odia il personaggio inventato dai media. Che prendono spunto da un frammento di verità per costruire immaginari mostruosi. La persona reale, a quel punto, non esiste più. Concentrati sulla qualità della tua arte, è l’unica cosa che puoi controllare.”

Michael Jackson (1958–2009) cantante statunitense

Origine: Citato da Slash in Slash: io sono il rock (e le vostre figlie mi amano) http://archivio.panorama.it/cultura/musica/Slash-io-sono-il-rock-e-le-vostre-figlie-mi-amano, Panorama.it, 2010.

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“Arco non è altro che una fortezza causata da due debolezze, imperoché l'arco negli edifizi è composto di 2 parti di circulo, i quali quarti circuli, ciascuno debolissimo per sé, desidera cadere, e opponendosi alla ruina l'uno dell'altro, le due debolezze si convertano in unica fortezza.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Origine: Da Frammenti sull'architettura, in Scritti rinascimentali di architettura, a cura di A. Bruschi, Il Polifilo, Milano, 1978.

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“Perché non lasci che i morti sian morti
e raccogli dolori troppo rapidi?”

Euripide (-480–-406 a.C.) tragediografo ateniese

frammento 507
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata

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“Ho vergogna di aver creduto in Dio, | ma mi duole di non credervi più.”

Sergej Aleksandrovič Esenin (1895–1925) poeta russo

da frammento di poesia non titolata, 1923
Russia e altre poesie

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“Tutte le altre [cose] hanno parte a tutto, mentre l'Intelletto è infinito e signore assoluto e a nessuna cosa è mescolato, ma solo lui sta in se stesso. Se non stesse in se stesso, ma fosse mescolato a qualcos'altro, sarebbe partecipe di tutte le cose, se fosse mescolato a una qualsiasi. Poiché in ogni [cosa] c'è una particella di ogni [cosa], come ho detto in precedenza: le [cose] mischiate ad esso lo limiterebbero cosicché non avrebbe potere su nessuna cosa come l'ha quando sta solo in se stesso. Perché è la più leggera e la più pura di tutte le cose: ha conoscenza totale su tutto e la più grande potenza su tutto e di quante (cose) sono viventi, le maggiori e le minori, su tutte ha dominio l'Intelletto. e sull'intero rivolgimento l'Intelletto ebbe potere tanto da darne l'inizio. E in principio ha dato inizio a tale rivolgimento dal piccolo, poi la rivoluzione diventa più grande e diventerà più grande. E le [cose] che si mischiano insieme e si separano e si disgiungono, tutte l'Intelletto ha conosciuto. E qualunque [cosa] doveva essere e qualunque fu che ora non è, e quante sono al presente e qualunque altra sarà in avvenire, tutte le ha ordinate l'intelletto, anche questa rotazione in cui si rivolgono ora gli astri, il sole, la luna, l'aria, l'etere che si vengono separando. Proprio questo rivolgimento li ha fatti disgiungere e per disgiunzione dal raro si forma il denso, dal freddo il caldo, dall'oscuro il luminoso, dall'umido il secco. In realtà molte [cose] hanno parte a molte [cose], ma nessuna si separa o si disgiunge del tutto, l'una dall'altra, eccetto l'Intelletto. L'Intelletto è tutto quanto eguale, e il più grande e il più piccolo. Nessun'altra [cosa] è simile ad altra, ma ognuna è ed era le [cose] più appariscenti che in essa sono in misura massima.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 12
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

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“Il denso e umido e freddo e l'oscuro si è qui raccolto, dove ora [è la terra], mentre il raro, il caldo e l'asciutto s'è allontanato verso le zone esterne dell'etere.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 15
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

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“A causa della loro opacità [dei sensi] non siamo in grado di giudicare il vero.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 21
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

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“L'inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verita sepolte.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Caffè de la Paix

“Del male è il bene più forte.”

Clemente Rebora (1885–1957) presbitero e poeta italiano

da Frammenti Lirici, XVIII

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“Sempre guardando verso i raggi del sole.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico

frammento 15
Frammenti di alcune opere, Poema sulla natura

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“Il sole è nuovo ogni giorno.”

fr. 6
Sulla natura

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“Per l'uomo il carattere è il demone.”

fr. 119
ἦθος ἀνθρώπῳ δαίμων
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“. | Si meraviglieranno, vedendola poi germogliare, | ma è questa meraviglia che dà sempre alle genti le ali | per mirare più in alto.”

Edvarts Virza (1883–1940) scrittore lettone

da Concilio di Numi. Frammento dal poema «Gli Dei e i contadini».

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“"Comunque" continuò Hermione, come se non fossero stati appena aggrediti da un tronco di legno,"Lumacorno darà una festa di Natale, Harry, e non potrai evitarla stavolta, perché mi ha chiesto di controllare le tue serate libere in modo da organizzarla quando potrai esserci anche tu". Harry gemette. Nel frattempo Ron, che si era alzato in piedi e con tutta la sua forza stava cercando si spremere il baccello nella ciotola, sbottò, rabbioso: "E questa è un'altra festa riservata ai cocchi di Lumacorno, vero?" "Solo per il Lumaclub, sì" rispose Hermione.
Il baccello schizzò via dalla stretta di Ron, colpì il vetro della serra, rimbalzò sulla testa della professoressa Sprite e le fece volar via il vecchio cappello rappezzato. Harry andò a riprenderlo; quando tornò, Hermione stava dicendo: "Senti, non l'ho inventato io il nome Lumaclub…" "Lumaclub" ripeté Ron con un ghigno beffardo degno di Malfoy. "È penoso. Be', spero che ti diverta. Perché non provi a uscire con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi…" "Possiamo portare degli ospiti" lo interruppe Hermione, che per qualche ragione era violentemente arrossita, "e stavo per chiederti di venire, ma se la pensi così allora lascio perdere!" Harry all'improvviso desiderò che il baccello fosse volato molto più lontano, in modo da non dover stare lì con quei due. Senza che lo notassero, prese la ciotola e cercò di aprire il baccello nel modo più rumoroso e violento che riuscisse a escogitare, ma questo purtroppo non gli impedì di sentire ogni parola.
"Stavi per invitare me?" chiese Ron in tutt'altro tono.
"Sì" rispose Hermione, adirata. "Ma se preferisci che esca con McLaggen…"
Ci fu una pausa durante la quale Harry continuò a pestare il baccello elastico con una paletta.
"No che non lo preferisco" bisbigliò Ron.
Harry mancò il baccello e colpì la ciotola, che andò in pezzi.
"Reparo" ordinò subito, picchiettando i frammenti con la bacchetta, e la ciotola tornò integra. Ma il fracasso evidentemente ricordò a Ron e Hermione che Harry era a un passo da loro. Hermione apparve turbata e cominciò subito a cercare la sua copia di Alberi Carnivori del Mondo per scoprire il modo corretto di spremere i baccelli di Pugnacio; da parte sua, Ron era imbarazzato ma anche compiaciuto.
[…] Non era veramente sorpreso, pensò Harry mentre lottava con un tralcio spinoso deciso a strangolarlo; aveva avuto il sospetto che prima o poi sarebbe potuto succedere. Ma non era sicuro di come si sentiva al riguardo. Lui e Cho ormai erano troppo imbarazzati per guardarsi, figuriamoci parlarsi; e se Ron e Hermione si fossero messi insieme e poi si fossero lasciati? La loro amicizia sarebbe sopravvissuta? Harry ricordò le poche settimane in cui non si erano parlati, al terzo anno; non si era affatto divertito a cercare di riconciliarli. E se invece non si fossero lasciati? Se fossero diventati come Bill e Fleur, e si fosse rivelato imbarazzante stare con loro, e lui fosse stato escluso per sempre?”

Origine: Harry Potter e il principe mezzosangue, pp. 260-262

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“Allora… io un tempo assai lunge | felice fui molto; non ora: | ma quanta dolcezza mi giunge | da tanta dolcezza d'allora!”

Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano

frammento dalla poesia Allora, da Dall'alba al tramonto
Myricæ

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“Gli stolti desiderano essere longevi e non godono della longevità.”

Demócrito filosofo greco antico

libro Frammenti

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“Il sole splende per tutti.”

Petronio Arbitro (27–66) scrittore, filosofo

libro Frammenti