Frasi su parola
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“Peter Gabriel è stato un uomo che è riuscito ad abbracciare il mondo intero. Un artista che ha cercato di trovare le parole giuste per infondere speranza e forza a tutte quelle persone che si vedevano e che si vedono costrette a dover affrontare enormi disagi spesso dovuti alla solitudine.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da Peter Gabriel, il genio che riuscì ad abbracciare il mondo intero http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/04/01/34951-peter-gabriel-genio-riusci-ad-abbracciare-mondo-intero, Il Popolo Veneto.it, 1 aprile 2017.

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“Egli riteneva essenziale, così pareva, conoscere l'uomo prima di tentare di fargli del bene. Quando esistono cuore e intelletto, le malattie dell'organismo fisico sono colorate dai caratteri di quelli. In Arthur Dimmesdale il pensiero e l'immaginazione erano così attivi, e la sensibilità così intensa, che l'infermità corporea doveva trovarvi un terreno d'operazione. Così Roger Chillingworth, uomo abile, medico amorevole e amico, procurava di affondare nel petto del paziente, frugando fra i princìpi di lui, nonché nei ricordi, saggiando tutto con tocco cauto, come un cercatore di tesori in una buia caverna. Pochi segreti possono eludere un indagatore che abbia opportunità e licenza di intraprendere una simile ricerca, nonché l'abilità di seguirla. Un uomo oppresso da un segreto dovrebbe schivare l'intimità del suo medico. Se questi possiede sagacia e un ineffabile elemento in più, chiamiamolo intuito, se egli non mostra un egoismo indiscreto, né caratteri personali spiccatamente sgradevoli, se ha la forza, che gli deve essere innata, di trovare delle affinità con il paziente al punto che questi si trovi ad aver detto ciò che si immagina di avere soltanto pensato; se tali rivelazioni vengono ricevute senza tumulti e riconosciute non tanto da una simpatia dichiarata quanto da un silenzio, da un afflato inarticolato, con una parola gettata qua e là a dimostrare che tutto viene compreso, se a questi requisiti di un confidente si aggiungono i vantaggi forniti dal carattere sociale del medico, allora, ad un istante inevitabile, l'anima del sofferente si scioglierà e sgorgherà in un fiotto oscuro ma trasparente, recando tutto il mistero alla luce del giorno.”

cap. IX
La lettera scarlatta
Origine: Citato in Elémire Zolla, La cura psicanalitica http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/ritagliostampa/bncr_zolla_a10/001, s. t., 2 novembre 1960.

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“C'è in ciò che scrive Teodoani}} una violenza da deragliatore ideologico, la violenza traumatica da bassi istinti di chi possiede una sapienza di linguaggio che gli consente di giocare col sesso e con le parole, dominando entrambi come reperti di medicina legale.”

Tinto Brass (1933) regista italiano

Origine: In Horror erotico, a cura di Franco Forte, vol. I, Stampa Alternativa, Viterbo, 1994, p. 37. Citato in Roberta Mochi, Libri di sangue: l'horror italiano di fine millennio, Persempre, 2003. ISBN 8888583068

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“A noi, al popolo, fu negato il diritto anche solo di accennare alla parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e d'allora si sono messi in marcia sul cammino della libertà.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

We, the people, were denied of the right even to mention the word peace or peace partisans and everyone related to them had to suffer from imprisonment as if it were an unpardonable crime. But now, after the people have been liberated from slavery, and after July 14 ha dawned on us, this Republic and her sons have been liberated and have been marching on the path of freedom ever since.
Principles of 14th July revolution

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“La matita scrive ombre di parole. (p. 24)”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Mille e una greguería, Greguería‎s‎

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“Se dovessi definire Zucchero con una parola sola, lo definirei autentico.”

Ivano Fossati (1951) cantautore, compositore e polistrumentista italiano

Origine: Dal programma televisivo Un soffio caldo – Natale con Zucchero, Rai 2, 21 dicembre 2010.

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“Congolesi, mostrate al vecchio mondo che si è dichiarato più civilizzato del continente nero che l'ospitalità africana dei nostri avi non è una parola vuota e che voi siete più umani di coloro che, in Europa, si sentono in dovere di sottoporre individui le conseguenze dei conflitti tra gli stati africani a gruppi finanziari.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président
Variante: Congolesi, mostrate al vecchio mondo che si è dichiarato più civilizzato del continente nero che l'ospitalità africana dei nostri avi non è una parola vuota e che voi siete più umani di coloro che, in Europa, si sentono in dovere di far subire agli individui le conseguenze di conflitti che oppongono gli stati africani ai gruppi finanziari.

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“Proprio in quell'istante un'automobile con apparecchiatura sonora si fermò in mezzo alla strada. Amplificata, si udì la voce della donna che, dentro la macchina, leggeva un foglio: «Attenzione, cittadini utenti. Il governo (g) informa tutti gli abitanti che adotterà rigorose misure di prevenzione e repressione. Sono stati effettuati alcuni arresti e ci si attende che in giornata la situazione si normalizzi del tutto. Nelle ultime ore si sono veirficati soltanto casi di cattivo funzionamento, ma nessuna scomparsa. I cittadini utenti dovranno mantenersi vigili, la loro collaborazione è preziosa. La difesa della città non compete solo al governo (g) e alle forze militari e militarizzate, (fmm). La difesa della città è una responsabilità di tutti. Il governo (g) prende atto della collaborazione fornita da molti cittadini e ringrazia, ma ricorda che i benefici della sorveglianza, derivanti alla presenza in massa nelle strade e piazze, finiscono per essere pregiudicati proprio dalla folla. Bisogna isolare il nemico e non offrirgli l'opportunità di nascondersi. Attenzione, quindi. La nostra tradizionale abitudine di mostrare il palmo delle mani, a partire da questo momento deve diventare legge e dovere. D'ora in poi, ogni cittadino ha l'autorità di esigere, ripetiamo, di esigere di vedere il palmo della mano di qualsiasi altro cittadino, qualunque siano le precedenze dell'uno e dell'altro. La precedenza Z può e deve esigere che la precedenza A gli mostri il palmo della mano. Il governo (g) darà l'esempio: questa sera, in televisione (tv), il governo al completo presenterà la mano destra della popolazione. Che tutti facciano lo stesso. La parola d'ordine nella situazione attuale è la seguente: sorveglianza e mano aperta!»”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

da Cose, in Oggetto Quasi

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“Nessuno e piu ch' un uom, sia chi si vuole:
Ognun puo dire a suo modo parole.”

Francesco Berni (1497–1535) scrittore e poeta italiano

Rifacimento of Orlando Innamorato

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“Le parole, veste dei concetti.”

Antonio Pérez (statista) (1534–1611) politico spagnolo

Citato in Dictionary of quotation (Spanish) by Thomas Benfield Harbottle and Martin Hume

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“Non dovrei parlare dato che sono stata presidente della Camera, ma il difetto principale di de Mita è che vuole rispondere a tutti quelli che prendono la parola, ad uno ad uno. Non aspetta mai che si esaurisca la discussione su un punto.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Origine: Citato in Iotti:"de Mita non sa fare il presidente" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0848_01_1992_0317_0003_25098685/, La Stampa, 19 novembre 1992.

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“L'analisi di Colombo è un fatto paranoide, nel senso tecnico della parola. Un delirio di onnipotenza. Pretende che tutta la società venga messa sotto il controllo del Grande Fratello, il Magistrato Inquirente.”

Marco Boato (1944) politico italiano

Origine: Citato in Peter Gomez e Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, Milano, 2008.

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“I guerrieri erano tenuti a rispettare tutta una serie di regole di condotta. Non dovevano mai stringere la mano di un non-simba, non dovevano lavarsi, né pettinarsi i capelli o tagliarsi le unghie, altrimenti sarebbero diventati di nuovo vulnerabili. Molte di quelle regole erano meno bizzarre di quanto sembrasse a prima vista. La maggior parte dei simba non aveva uniformi ed era praticamente priva di armi da fuoco. Andavano a combattere a torso nudo, coperti di ramoscelli e di pelli di animali e muniti solamente di lance, machete e randelli. Con tale equipaggiamento dovevano affrontare l'armata governativa di Mobutu che, pur essendo ancora un'accozzaglia di persone male organizzate, era comunque dotata di mitragliatrici semiautomatiche. Quelle regole magiche imponevano ai simba una forma di disciplina militare. Il sesso era proibito, perché altrimenti i guerrieri si sarebbero abbandonati a stupri continui. Farsi prendere dal panico era proibito, altrimenti si sarebbero dati alla fuga. Guardarsi dietro era proibito, così come il nascondersi. Il guerriero simba doveva gettarsi contro il nemico urlando "Simba, simba! Mulele mai! Mulele mai! Lumumba mai! Lumumba oyé!" (Leone, leone, acqua di Mulele, acqua di Lumumba, viva Lumumba!). Se avessero gridato quelle parole, i proiettili degli avversari si sarebbero trasformati in acqua al contatto con i loro torsi. Quelli che venivano colpiti evidentemente non avevano rispettato una qualche regola di condotta. Assurdo? Sì, ma non più assurdo di determinati attacchi durante la Prima guerra mondiale, in cui si ordinava ai soldati di avanzare sotto un fuoco di sbarramento. E la cosa bizzarra era che non erano soltanto i simba a credere nel loro potere magico, ma anche gli uomini dell'esercito governativo. I soldati di Mobutu avevano una paura del diavolo di quei bruti isterici e drogati che si gettavano contro di loro gridando e con gli occhi sgranati.”

Origine: Congo, pp. 346-347

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“La famiglia non è un concetto estensibile. Lo Stato non può equiparare matrimonio e unioni civili, né far crescere un minore in una coppia che non sia famiglia. Le diversità vanno tutelate ma non possono diventare identità, se identità non sono. […] Non si può fare confusione, parola usata dal Papa pochi giorni fa: ogni omologazione sarebbe un'improvvida sovrapposizione e un offuscamento di modelli non sovrapponibili.”

Maria Elisabetta Alberti Casellati (1946) avvocato e politica italiana

Origine: Da un intervento al convegno La famiglia è una. I diritti sono per tutti; citato in Unioni civili: Casellati (Csm), la famiglia "non è estensibile" https://agensir.it/quotidiano/2016/1/28/unioni-civili-casellati-csm-la-famiglia-non-e-estensibile/, Agensir.it, 28 gennaio 2016.

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“Parla a voce bassa, | spiegami che vuoi, | sai ne è pieno il mondo | di mali come i tuoi.”

Valeria Rossi (1969) cantautrice italiana

da Tre parole, n. 8
Ricordatevi dei fiori

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“Come potete voi, come possiamo noi, organizzare in accordo con tali nozioni tutto un sistema di visibilità, di rappresentazione, di concessione di sovranità e di riconoscimento politico? Credete davvero di essere omosessuali o eterosessuali? Vi preoccupa questa distinzione? Ci contate? Riponete addirittura su di essa la vostra identità di umani? Se ascoltando una di queste parole sentite un fremito in gola, non frenatelo. È la molteplicità del cosmo che cerca di entrarvi in gola come fosse il tubo del telescopio di Herschel. Permettetemi di dirvi che l’omosessualità e l’eterosessualità non esistono al di fuori di una epistemologia binaria e gerarchica che cerca di preservare il dominio del pater familias sulla riproduzione della vita. L’omosessualità e l’eterosessualità non esistono al di fuori di una epistemologia binaria, coloniale e capitalista che privilegia le pratiche sessuali riproduttive a beneficio di una strategia di gestione della popolazione, della riproduzione della forza lavoro, ma anche di riproduzione della popolazione che consuma. È il capitale, e non la vita che si riproduce. Ma se l’omosessualità e l’eterosessualità non esistono: Che siamo? Come amiamo? Immaginatevelo.”

Paul B. Preciado (1970) filosofa spagnola

Origine: Da scritto per il Festival delle letterature a Roma http://www.festivaldelleletterature.it/un-appartamento-su-urano-un-apartamento-en-urano/#tab-italian , 8 giugno 2018.

“Tra la terra e il cielo | e in mezzo ci sei te, | a volte è solo un velo, | un giorno, un fulmine.”

Valeria Rossi (1969) cantautrice italiana

da Tre parole, n. 8
Ricordatevi dei fiori

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“In francese diciamo doll ma la parola non si addiceva alla canzone. Così mi è venuta in mente Bambola, un pezzo iconico. Abbiamo aggiunto in italiano il verso: e come fossi una bambola…”

Betta Lemme (1993) cantautrice canadese

Origine: Citato in Sandra Cesarale, Una nuova Bambola, Corriere della Sera, 8 marzo 2018, p. 45.

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“Marrakech Express è un ottimo esempio di come sia possibile spostarsi, sperimentare l'altrove, in altre parole viaggiare, capendo poco o nulla di quello che hai sotto gli occhi.”

Giuseppe Cederna (1957) attore italiano

Origine: Dall'intervista Il grande viaggio: intervista a Giuseppe Cederna http://blog.earthviaggi.it/il-grande-viaggio-intervista-a-giuseppe-cederna/, Blog.earthviaggi.it, 15 novembre 2017.

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“Mia cara Miledy — Son più morta che viva. I rapporti di Pignatelli fatti a Luzzj, i documenti forniti da quelle canaglie di nobili provano che la rivoluzione è intieramente consumata. Il popolo è unito col potere costituente. Essi hanno disarmata tutta l'infame truppa, castelli, arsenale ec. Mack è scomparso. Calandra con 2500 uomini dice di non poter far nulla. Tutta la truppa chiama il popolo e dà loro le armi. Zurlo è stato trascinato ferito innanzi il tribunale dell'infame città e messo in castello. Ciò prova che la nobiltà dirìge tutto. Tre colonnelli, Fardella, Bologna e Baumont tradotti innanzi al tribunale; i due primi messi in libertà, il terzo imprigionato, infine orrori. Castellammare e Salerno sono già in rivoluzione. M'aspetto domani sentir l'istesso delle Calabrie. Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. Il pranzo è contramandato. Ohimè, mia cara, sono molto sventurata. Dio voglia che il contro colpo non si faccia sentire in Sicilia: sono desolata, ma bisogna riacquistar Napoli e difendere la Sicilia. Egli è certo che qualche birbante nascosto vi tien la mano. Questi sciocchi… non ho più testa: in una parola, sono molto fuor di speranza. Se potessi vedervi alle ore 23 o 24 col cavaliere ed il nostro eroe Nelson mi sarebbe di sollievo, bisogna efficacemente pensare a salvarci. Compatite un onesta amica, un alleata fedele, ma un affettuosa madre, sposa e sventurata regina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del gennaio 1799, p. 59
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton