Frasi su ridere
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“Coloro che ancora oggi mettono in dubbio la validità della teoria dell'evoluzione biologica fanno semplicemente ridere.”

Edoardo Boncinelli (1941) genetista italiano

Origine: Da Le scienze, agosto 2007, p. 25.

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“Era un comico nazional-popolare? Era italiano, e faceva ridere il popolo. Più nazional-popolare di così!”

Lino Banfi (1936) attore italiano

Riferendosi a Franco Franchi

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“Di solito, all'inizio dell'autunno, la mamma partiva per Mosca con i bambini che andavano ancora a scuola. Mio padre, mia sorella e io restavamo a Jasnaja Poljana ancora qualche mese. Facevamo una vita da Robinson sull'esempio di nostro padre. Tenevamo la casa sole, senza l'aiuto di domestici, e preparavamo pasti strettamente vegetariani.
Un giorno ci annunciarono l'arrivo di una nostra zia, amica di tutti, alla quale volevamo molto bene. Sapendo che la zia apprezzava la buona tavola e particolarmente la carne, ci chiedevamo che cosa fare.
Preparare il «cadavere», chiamavamo così la carne, ci faceva orrore. Mentre discutevo la faccenda con mia sorella venne papà. Messo al corrente dei nostri dubbi, ci rassicurò, promettendoci di occuparsi del menu della zia.
«Quanto a voi,» disse, «preparate il pranzo come al solito.»
La zia, bella, allegra, piena di vita come sempre, arrivò quel giorno stesso. Venuta l'ora passammo nella sala da pranzo. E cosa vi trovammo? Al posto della zia c'era un enorme coltello da cucina e, attaccato alla seggiola con una cordicella, un pollo vivo. La povera bestia si dibatteva trascinandosi il sedile.
«Sappiamo che ti piace mangiare gli esseri viventi,» disse papà, «così ti abbiamo procurato questo pollo. Ma nessuno di noi vuole commettere un assassinio: quel coltello omicida è a tua disposizione per compierlo.»
«Un'altra delle tue burle!» esclamò zia Tatiana scoppiando a ridere. «Tania! Maša! Sciogliete subito quella povera bestia e ridatele la libertà.»
Ci affrettammo a obbedire alla zia. Liberato il pollo, venne servito quanto avevamo preparato per il pasto: maccheroni, legumi e frutta.”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, p. 187

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“Sara: QUESTO È TROPPO!
Ozzy (voce narrante): La scena è questa: la finestra di cucina è aperta, con le tendine a ciliegine svolazzanti. La mamma strilla come un'ossessa aggrappata allo stivale di un vecchio che se ne sta a cavalcioni sul davanzale. No, non è un vecchio. È solo uno coi capelli così biondi che sembrano bianchi, come quelli di un albino.
Sara: ADESSO BASTA! SCENDI!
Ozzy (voce narrante): La cosa più assurda è che più lei strilla, più l'Albino si sganascia dalle risate. Eppure, uno in bilico sulla finestra di un settimo piano avrebbe più da piangere che da ridere. Il tizio allarga le braccia, mentre il vento gli scarruffa i ciuffi bianchi sulla capoccia.
Roddy: Guarda Sara, senza mani!
Ozzy (voce narrante): Grida l'Albino con uno spiccato accento americano. Ho detto uno spiccato accento… Cavolo, l'Albino è lui! In un attimo realizzo che il Californiano sta per buttarsi dalla finestra. Farà a tempo a sganciare l'assegno prima di spiaccicarsi sul cortiletto condominiale? Non farà a tempo: tira che ti tira, la mamma è rimasta col suo stivale in mano inorridita. In un balzo il pazzo scavalca il davanzale e piomba giù… Un istante dopo riappare sghignazzando, issandosi sul davanzale. Poi tonfa sul pavimento di cucina, facendo un bel rutto.
Roddy: Visto? Sono appena planato sul cornicione e non sono caduto di sotto. Prova che non sono affatto sbronzo come dici!
Ozzy (voce narrante): La mamma gli scaglia addosso lo stivale, ma lui si abbassa prontamente e io, che mi sono sporto un po' più del dovuto dalla porta, mi becco in piena faccia tacco e sperone (il Californiano ha in realtà stivali da Texano). Al mio grido soffocato i due si voltano di scatto.
Roddy: Porca zozza!
Ozzy (pensiero: "Che razza di linguaggio…")
Sara: Ozzy! Dio mio, stai sanguinando! Ozzy (voce narrante): Io mi passo la mano sulla bocca e la ritiro piena di sangue.
Ozzy (voce narrante): "Non è niente" faccio, accasciandomi svenuto sul pavimento. La vista del sangue non è per noi Loffi.”

Domenica Luciani (1962) scrittrice italiana

Tostissimo!, Dialoghi

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“Per troppo tempo ti sei nascosto da me.»
Rand si girò di scatto, ansimando. L'attimo prima era da solo, ma ora, fermo davanti alla porta-finestra, c'era Ba'alzamon. Quando parlò, caverne di fiamma presero il posto degli occhi e della bocca.
«Per troppo tempo, ma ormai non più.»
«Nego che tu abbia potere su di me» disse Rand, rauco. «Nego la tua esistenza.»
Ba'alzamon si mise a ridere. «Credi che sia così facile? Ma a dire il vero l'hai sempre creduto. Ogni volta che ci siamo confrontati, hai creduto di potermi sfidare.»
«Cosa vuol dire, ogni volta? Ti nego!»
«Lo dici sempre. All'inizio. Questo scontro fra noi si è già verificato innumerevoli volte. Ogni volta hai un viso diverso e un altro nome, ma sei sempre tu.»
«Ti nego!» Fu un bisbiglio di disperazione.
«Ogni volta scagli contro di me la tua misera forza e ogni volta, alla fine, capisci chi è il padrone. Epoca dopo Epoca, t'inginocchi davanti a me, o muori col rimpianto di non avere ancora la forza d'inginocchiarti. Povero sciocco, non puoi mai vincere, contro di me.»
«Bugiardo! Padre delle Menzogne. Padre degli Sciocchi, se non sai fare di meglio. Gli uomini ti trovarono, nell'ultima Epoca, l'Epoca Leggendaria, e ti legarono nel luogo cui appartieni.»
Ba'alzamon rise di nuovo, di scherno; Rand avrebbe voluto tapparsi le orecchie per non udirlo, ma si costrinse a non muovere le mani. Però gli tremavano, quando infine la risata terminò.
«Verme, tu non sai niente. Ignorante come uno scarafaggio sotto una pietra, schiacciato con altrettanta facilità. Questa lotta prosegue dal momento della creazione. Gli uomini pensano sempre che sia una guerra nuova, ma è sempre la stessa, riscoperta. Solo ora il mutamento soffia nel vento del tempo. Stavolta non ci sarà ritorno. Quelle orgogliose Aes Sedai che pensano di potersi opporre a me… le vestirò di catene e le manderò a correre nude per ubbidire al mio volere, o riempirò delle loro anime il Pozzo del Destino, dove urleranno per l'eternità. Tutte, tranne coloro che già mi servono. Loro staranno solo un gradino al di sotto di me. Puoi scegliere di stare con loro, mentre il mondo striscia ai tuoi piedi. Per l'ultima volta, ti offro la possibilità. Sarai al di sopra di loro, al di sopra d'ogni potere e d'ogni dominazione, a parte me. Ci sono state delle volte in cui hai fatto questa scelta e sei vissuto abbastanza a lungo da conoscere il tuo potere.»
Negalo! Rand si afferrò a quel che poteva negare. «Non ci sono Aes Sedai al tuo servizio. Un'altra menzogna!»
«Così t'hanno detto? Duemila anni fa, con i miei Trolloc, girai il mondo e persino fra le Aes Sedai trovai anime che conoscevano la disperazione, che sapevano che il mondo non poteva opporsi a Shai'tan. Per duemila anni l'Ajah Nera è vissuta fra le altre, invisibile, nell'ombra. Forse comprende perfino coloro che sostengono d'aiutarti.”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand al'Thor e Ba'alzamon, capitolo 43
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

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“[Fargo] È così oscuro e inquietante che ogni tanto muori dal ridere.”

Keith Carradine (1949) attore statunitense

Origine: Da Fargo - La serie: dentro la serie http://video.sky.it/skyatlantic/speciali/fargo_la_serie_dentro_la_serie/v224848.vid, Sky Atlantic, 2014.

“Verdone fa ridere senza battute, senza giochi di parole, senza smorfie, senza costruire situazioni ridicole o equivoche; fa ridere per la precisione sociologica dei suoi rimandi alla realtà di tutti i giorni.”

Rita Cirio (1945) saggista, drammaturga e giornalista italiana

Origine: Citato in Roberto D'Agostino, Chi è, chi non è, chi si crede di essere, Arnoldo Mondadori, 1988.

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“Eravamo alla ricerca di un noto pregiudicato, spacciatore di droga e omosessuale dichiarato. Entriamo nella sua casa… io perlustro il pianterreno, il sergente fa le scale e va su. Dopo un po’ lo sento ridere da star male. Salgo. Sulla parete, sopra il letto, c’è un mio manifesto di quando giocavo a rugby.”

Martin Bayfield (1966) rugbista a 15 e giornalista britannico

ricordando una sua esperienza da agente di polizia
Origine: Citato in Marco Pastonesi, Ovalia. Dizionario erotico del rugby, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2007, p. 209. ISBN 88-6073-204-2

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“[Parlando delle elezioni europee del 25 maggio 2014] Se vincerà Grillo non posso immaginare cosa succederà, si tratta di una presenza inquietante, potranno succedere dei disordini inquietanti. Grillo non fa più ridere, fa e deve fare paura. I regimi autoritari sono nati nelle stesse condizioni economiche dell'Italia di oggi.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2014
Origine: Dalla trasmissione radiofonica Alfonso Signorini Show, Radio Monte Carlo; citato in Berlusconi: il voto a Grillo è pericoloso, se vince rischiamo disordini inquietanti http://www.ilmessaggero.it/home/elezioni2014_europee_silvio_berlusconi_forza_italia_renzi_grillo_pd_m5s_politica-426292.html, ilMessaggero.it, 23 maggio 2014.

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“Certo, ma non al punto di farsi ridere in faccia.”

Cleomene I re di Sparta

223 E

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“Ero in prima elementare quando mi ha preso questa ossessione di recitare, soprattutto di far ridere la gente: volevo essere uno di quei giullari medioevali che intrattenevano le corti. Anche da ragazzina non mi perdevo mai una commedia alla tv, da Cameron Crowe a Woody Allen. E ce l'ho fatta! Mi sento così fortunata.”

Emma Stone (1988) attrice statunitense

Origine: Citato in Alessandra Venezia, "Sono una buffona, non un'ingenua" http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2011/emma-stone-the-help-intervista-30631090010.shtml, Iodonna.it, 8 ottobre 2011.

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“Il mondo diventa un mortorio, se non si impara a ridere, sia pure di disgusto…”

Frederic Prokosch (1906–1989)

Origine: Gli asiatici, p. 68

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“La mia colpa sociale è di non ridere, | di non commuovermi al momento giusto.”

Giovanni Giudici (1924–2011) poeta e giornalista italiano

Dal cuore del miracolo
La vita in versi

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“Ancora tu non mi sorprende lo sai | ancora tu ma non dovevamo vederci più? | E come stai? Domanda inutile. | Stai come me e ci scappa da ridere.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Ancora tu, lato A, n. 1
Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera

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“Credo che Ortolani sia un grande umorista, e come tutti i grandi umoristi, sia poco valorizzato come artista perché in generale impera l'idea che una cosa popolare che fa ridere è poco seria.”

Vanna Vinci (1964) fumettista, illustratrice e insegnante italiana

Origine: Citato in Rat-Man n.100: l'omaggio degli autori http://www.fumettologica.it/2014/01/rat-man-n-100-l-omaggio-degli-autori/5/, Fumettologica.it, 16 gennaio 2014.

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“E qual rovinio era sopravvenuto in Sicilia di tutte le illusioni, di tutta la fervida fede, con cui s'era accesa alla rivolta! Povera isola, trattata come terra di conquista! Poveri isolani, trattati come barbari che bisognava incivilire! Ed erano calati i Continentali a incivilirli… e i tribunali militari, e i furti, gli assassinii, le grassazioni, orditi ed eseguiti dalla nuova polizia in nome del Real Governo; e falsificazioni e sottrazioni di documenti e processi politici ignominiosi: tutto il primo governo della Destra parlamentare! E poi era venuta la Sinistra al potere, e aveva cominciato anch'essa con provvedimenti eccezionali per la Sicilia… – Ridere, ridere! – incalzò donna Caterina con più foga. – Lo sa bene anche lei come quegli ideali si sono tradotti in realtà per il popolo siciliano! Che n'ha avuto? Com'è stato trattato? Oppresso, vessato, abbandonato e vilipeso! Gli ideali del Quarantotto e del Sessanta? Ma tutti i vecchi qua gridano: Meglio prima! Meglio prima! La Francia che soffia nel fuoco? Lei si conforta così? Sono tutte calunnie, le solite, quelle che ripetono i ministri, facendo eco ai prefetti e ai tirannelli locali capielettori; per mascherare trenta e più anni di malgoverno! Qua c'è la fame, caro signore, nelle campagne e nelle zolfare; i latifondi, la tirannia feudale dei cosiddetti cappelli, le tasse comunali che succhiano l'ultimo sangue a gente che non ha neanche da comperarsi il pane! Si stia zitto! Si stia zitto! Perché voi lo vedrete, – concluse. Faccio una facile profezia: non passerà un anno, assisteremo a scene di sangue.”

cap. III, p. 59
I vecchi e i giovani

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“[Su Checco Zalone] Premesso che mi fa molto ridere, e che di fronte al successo bisogna inchinarsi e domandarsi perché, mi fa altrettanto ridere la sinistra che dopo anni di snobismo sale sul carro del vincitore, eleggendo Zalone a sociologo d'Italia, quando è solo un grande comico che è riuscito a prendere il pubblico dei cinepanettoni e quelli che non li andavano a vedere, che era la sinistra.”

Sergio Castellitto (1953) attore italiano

Origine: Citato in Rosicata da record del super-big del cinema, insulti a Zalone: la (gravissima) accusa a Checco http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11868858/castellitto-contro-zalone-quo-vado-bene-del-cinema.html, LiberoQuotidiano.it, 18 gennaio 2016.

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“Bisogna ridere della propria tristezza come ridono gli dèi.”

Ferruccio Masini (1928–1988) germanista, critico letterario e traduttore italiano

Origine: Aforismi di Marburgo, p. 41

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“Alice si innamorò così, come scoppiava a ridere o a piangere. Scoppiò ad amare.”

Andrea G. Pinketts (1961–2018) scrittore, giornalista e drammaturgo italiano

da L'ultimo dei neuroni

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“[Su Mario Balotelli] È un provocatore. Il problema è che non sa calcolare le conseguenze dei suoi gesti. Una volta parlavo ai ragazzi per prepararli a una partita importante, lui si allontanò e tornò leccando un cono gelato. Si misero a ridere tutti, l'avrei ammazzato.”

Vincenzo Esposito (calciatore 1963) (1963) allenatore di calcio e calciatore italiano

Citazioni di Vincenzo Esposito
Origine: Citato in Concita De Gregorio, Io vi maledico, Einaudi, Torino, 2013, p. 49. ISBN 978-88-6621-353-6

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“Bisogna ridere, diffidate da coloro che non sanno ridere, guardate Bersani, Veltroni e Di Pietro, non ridono mai.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2010
Origine: Dall'intervista di Giorgia Meloni durante la festa dei giovani del Pdl di Atreju 2010; citato in Berlusconi: "I finiani saranno leali. Abbiamo maggioranza, al voto tra tre anni" http://www.repubblica.it/politica/2010/09/12/news/berlusconi_atreju-6992968/, Repubblica.it, 12 settembre 2010.

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“[Leo Ortolani] Sa far ridere, sa disegnare, sa citare e sa inventare. È di suo una bella persona e questo potenzia a dismisura la sua bravura e il suo successo.”

Marco Pellitteri (1974) saggista e sociologo italiano

Origine: Marco Pellitteri, Leo Ortolani, le file per il disegnino e gli occhialini da geo-fumettista http://www.rat-man.org/m-pellitteri/, maggio 2011

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“Risa e sorrisi – la sola Corte d'Europa dove Casanova abbia sentito ridere fragorosamente fu quella di Napoli.”

Roger Peyrefitte (1907–2000) diplomatico, scrittore e attivista francese

1991, p. 49
Dal Vesuvio all'Etna

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“Ridere di sé è facile, ridere del mondo un po' meno. Ridere, ridere solamente, impossibile.”

Ferruccio Masini (1928–1988) germanista, critico letterario e traduttore italiano

Origine: Aforismi di Marburgo, p. 59

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“Non vi fidate di Ortolani come condottiero. Vi farebbe vedere le cose come sono, e tutti andrebbero a casa. Oppure vi farebbe ridere, e nessuno combatterebbe più.”

Daniele Barbieri (1957) semiologo, saggista e poeta italiano

Il sonno della Rat-gione http://www.rat-man.org/d-barbieri/, Official Rat-Man Home Page, luglio 2011

“La conversazione con Einstein era spesso una miscela di battute inoffensive e di arguto sarcasmo e certa gente non sapeva se ridere o sentirsi offesa… era un atteggiamento che poteva dare l'impressione di una critica feroce e a volte persino di cinismo.”

Philipp Frank (1884–1966) fisico, matematico e filosofo austriaco

Origine: Da Einstein: His Life and Times, Knopf, New York, 1947, p. 77; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 175. ISBN 88-04-47479-3