Frasi su sintesi

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sintesi, essere, vita, fatto.

Frasi su sintesi

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“Cos'è, per Kant, questa sintesi a priori? Un processo di conoscenza che ha lo stesso a priori della matematica e lo stesso a posteriori delle scienze. […] [È] un cocktail di sensazione e di concetto, di percezione e di ragionamento.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: Cos’è, per Kant, questa sintesi a priori? Un processo di conoscenza che ha lo stesso a priori della matematica e lo stesso a posteriori delle scienze. [... ] [È] un cocktail di sensazione e di concetto, di percezione e di ragionamento.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 3, Come si può conoscere il mondo, p. 59-60

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“Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria mens sana in corpore sano.”

Bram Stoker (1847–1912) scrittore irlandese

da Personal Reminiscences of Henry Irving

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“[…] ci sono già stati altri film che trattavano questa crescente indistinzione fra reale e virtuale. Truman Show, Minority Report o anche Mulholland Drive, il capolavoro di David Lynch. Matrix vale soprattutto come sintesi parossistica di tutto questo. Ma il dispositivo qui è più rozzo e non suscita veramente il turbamento. O i personaggi sono nella Matrice, cioè nella digitalizzazione delle cose. O sono radicalmente al di fuori, cioè a Zion, la città di coloro che resistono. In effetti, sarebbe interessante mostrare ciò che accade sul punto di giuntura dei due mondi. Ma quello che è soprattutto imbarazzante in questo film, è che il nuovo problema posto dalla simulazione qui è confuso con quello, molto classico, dell'illusione, che si trovava già in Platone. Il vero equivoco è qui. Il mondo visto come illusione radicale è un problema che si è posto a tutte le grandi culture e che da esse è stato risolto con l'arte e la simbolizzazione. Quello che noialtri abbiamo inventato per sopportare questa sofferenza, è un reale simulato, un universo virtuale da dove è espurgato tutto ciò che c'è di pericoloso, di negativo, e che soppianta ormai il reale, fino a diventarne la soluzione finale. Ora, Matrix è assolutamente all'interno di questo meccanismo! Tutto quanto appartiene all'ordine del sogno, dell'utopia, della fantasia, qui è dato vedere, "realizzato."”

Jean Baudrillard (1929–2007) filosofo e sociologo francese

Siamo nella trasparenza integrale. Matrix, è un po' il film sulla Matrice che avrebbe potuto fabbricare la Matrice.

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“Giordano Bruno nella teologia proclamò il panteismo. Nella cosmologia intuì l'infinità dello spazio. Nell'astronomia sostituì il sistema eliocentrico a quello geocentrico. Nella biologia affermò l'esistenza della vita in tutta la natura. Nella psicologia dimostrò il pampsichismo, cioè l'animismo universale. Nell'etica gettò le basi di una morale positiva, areligiosa e indipendente sostenendo che tutto l'universo è pervaso da una teleologia immanente, per cui si perfeziona e si migliora ogni cosa, essendo la natura causa, legge e finalità a se stessa. Distruttore dei pregiudizi dei suoi tempi, egli – soprattutto – ricostruì la scienza e la filosofia della natura; distrusse le antitesi della metafisica, nella filosofia e nella scienza. Combatté l'antitesi tra la forma e la materia, sostenuta dai filosofi dualisti. Combatté l'antitesi tra il cielo e la terra, sostenendo l'unità di questi, la teoria geocentrica e l'ipotesi della pluralità dei mondi. combatté l'antitesi tra lo spirito e la materia, tra l'anima e il corpo, tra il senso e l'intelletto, sostenuta dagli psicologi dualisti, conciliando questi termini, creduti contraddittori, e sostenendo l'unità dello spirito e della materia, l'inseparabilità dell'anima e del corpo e l'identità del senso e dell'intelletto. Contro le antitesi tra la causalità cosmica e la volontà divina, tra la necessità naturale e la libertà morale, tra la finalità trascendente e la finalità immanente, tra il bene ed il male, si sforzò di conciliare tutte queste antinomie, riportando i contrari all'unità assoluta, dove tutte le differenze restano eliminate. Contro il dualismo tra Dio e la Natura, sostenne che Dio non è una causa esteriore al mondo, ma un artista interiore, un principio efficiente, informativo dal di dentro.”

Guido del Giudice (1957) scrittore italiano

da Sintesi del pensiero bruniano http://web.archive.org/web/20160325232940/http://www.giordanobruno.info/nolano/filosofia.htm, GiordanoBruno.com, 25 marzo 2016

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“Come ogni traduzione che si rispetti, il doppiaggio veicola il film al pubblico […]. Non esiste una lobby. Come in ogni cosa, troppa quantità mette a rischio la qualità. Ma c'è sempre la possibilità di vedere l'originale in dvd. E i sottotitoli esprimono una sintesi che molto toglie alla ricchezza del linguaggio.”

Pino Insegno (1959) attore, doppiatore e conduttore televisivo italiano

Origine: Citato in Arianna Finos, Cassel: "È una mafia il doppiaggio italiano" http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/cassel-e-una-mafia-il-doppiaggio-italiano/481868, Repubblica.it, 16 marzo 2016.

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“Lo shivaismo kashmiro è giunto a quelle profondità del pensiero umano dove le varie correnti della sapienza umana sono unite in una sintesi luminosa.”

Rabindranath Tagore (1861–1941) poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano

Origine: Kashmir Shaivism has penetrated to that depth of living thought where diverse currents of human wisdom unite in a luminous synthesis. (citato in G.N. Raina The call of the spirit proved irresistible http://www.koausa.org/Saints/LakshmanJoo/article1.html)

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“Chi ha mai chiesto alla tesi e all'antitesi se vogliono diventare sintesi?”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“Comunque, per citare Aristotele, il pensiero filosofico c'ha tre fasi essenziali: analisi, sintesi e fatturazione finale.”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

da Mai dire Lunedì, 2005
Personaggi, Mino Martinelli

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“Trovo infatti che la sintesi sia il massimo punto di arrivo per un autore, un traguardo bello e difficile.”

Bruno Bozzetto (1938) animatore, fumettista e regista italiano

Origine: Dall'intervista di Michelangelo Gregori, intervista a Bruno Bozzetto http://209.85.135.104/search?q=cache:qSjzJvp1xXoJ:www.michelangelogregori.com/INTERVISTE/Intervista%2520a%2520Bruno%2520Bozzetto.doc+intervista+bruno+bozzetto+michelangelo+gregori&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it&client=firefox-a.

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“Il blog non è forse lo strumento più consono per svolgere la funzione vera della politica, che è quella di mediare fra interessi diversi e trovare una sintesi. Più probabile che Internet continui ad essere uno strumento di informazione e di denuncia. È una funzione comunque molto importante.”

Tito Boeri (1958) economista italiano

Origine: Da Grillo, blog e politica http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=3512&ID_sezione=&sezione=, in lastampa.it, 12 settembre 2007.

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“Veramente il concetto di fratellanza universale è una delle basi fondamentali non solo della religione di Cristo, ma anche di quella di Budda e dello scisma avvenuto nel Bhramanismo (Indianismo), ossia del Bramoismo, il quale pretende essere la sintesi di tutti i culti compreso il pagano classico. Certo è che quel concetto forma una delle basi morali fondamentali di religioni i cui seguaci sono oltre i due terzi della popolazione del globo, mentre è influenzato dall'indole speciale di ciascuna di esse, cioè da un idealismo sovrumano nel Cristianesimo, da un nichilismo antiumano nel Buddismo, e da un pandeismo eclettico nell'incipiente ma progrediente Bramoismo indiano; e a queste credenze che ammettono il principio ideale della fratellanza universale, conviene aggiungere il naturalismo estetico scientifico greco-romano e moderno che inspira, in modo sostanziale, tutto l'insegnamento pubblico Europeo, e contro il quale protestarono sempre e molto logicamente gli ortodossi cristiani, da Paolo II papa a Giuseppe di Maistre. Taccio del Babismo, scisma ancor nebuloso del Maomettismo, avvenuto come il Bramoismo per l'influenza scientifico-cristiana dell'Europa, e che ha punti morali di contatto con l'anarchismo europeo-americano.”

Gustavo Uzielli (1839–1911) scienziato, storico, docente, patriota italiano

da Ricerche intorno a Leonardo da Vinci, nota, p. XXXIV-XXXV
Origine: Uzielli G., P. Toscanelli in Racc. Colomb., Parte V, vol. 1 (1894).

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“La sintesi a priori è un mettere contenuti esterni, forniti via via dal mio girolonzare per il mondo e dal mio guardare le cose, dentro forme interne, proprie alla nostra specie.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 3, Come si può conoscere il mondo, p. 61

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“Kant con la sua sintesi a priori, cioè con l'idea di una forma innata (tempo, spazio, numero, causa, scopo e poche altre cose fondamentali) e di contenuti a posteriori, riuscì a liberarci sia dal dogma che dallo scetticismo. L'invenzione, o piuttosto la scoperta, della sintesi a priori segnò una rivoluzione in filosofia.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: Kant con la sua sintesi a priori, cioè con l’idea di una forma innata (tempo, spazio, numero, causa, scopo e poche altre cose fondamentali) e di contenuti a posteriori, riuscì a liberarci sia dal dogma che dallo scetticismo. L’invenzione, o piuttosto la scoperta, della sintesi a priori segnò una rivoluzione in filosofia.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 3, Come si può conoscere il mondo, p. 63

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“È una questione di parole e di sostanza. Il «Vaffa day» rimandava a una volgarità reazionaria ma tutto sommato inoffensiva. Il «certificato di trasparenza» suona decisamente sinistro, da piccolo Grande Fratello. Quanto alla sostanza, siamo alla solita attraente sintesi di astratti furori, buonsensismo e inutilità, già sperimentata con successo nel «Vaffa». Le due principali proposte di legge di Grillo erano, lo ricordiamo, il divieto di candidare alle elezioni condannati in primo grado e il limite di due mandati per i parlamentari. La prima proposta, oltre che incostituzionale, ove interessasse, rappresenta una resa avvilente della democrazia. In una democrazia non c'è bisogno di leggi per impedire ai criminali di essere eletti. Dovrebbe bastare la libera volontà del popolo. Questo giornale, prima di Grillo, ha denunciato la presenza di venticinque condannati in via definitiva in parlamento e di due pregiudicati, gli onorevoli Cirino Pomicino e Alfredo Vito, nella commissione antimafia. Ma a quel punto la parola spetta al giudizio di lettori ed elettori. Se gli italiani continuano a eleggere certa gente, la colpa non può essere sempre dei partiti. È soltanto dell'effetto di una pessima legge elettorale, il «porcellum», dice Grillo. Sarà. Ma quando c'erano le preferenze o i collegi spesso ha vinto Barabba e i pregiudicati in Parlamento erano il doppio e il triplo. Il limite del secondo mandato è un'altra ricetta facile quanto inutile, se non cambia il costume etico, il seggio tolto all'originale andrebbe ai figli, nipoti e portaborse del medesimo, con dubbio vantaggio. Il «Grillo Doc» sulle liste civiche composte da non iscritti ai partiti e incensurati è un'altra parola d'ordine vecchia come il cucco, la stessa usata, per dire, dai protoleghisti veneti negli anni Ottanta, i padri del Gentilini sindaco sceriffo di Treviso.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da la Repubblica del 17 settembre 2007

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