Frasi su stato
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“[Sui paragoni tra Messi e Maradona] Ciò che rende Messi migliore è la sua regolarità. Non come Maradona. Al Barça, Maradona è stato meno della metà di Messi. Ha così tanti anni buoni della sua carriera deve essere considerato il migliore in assoluto.”

Gerard Piqué (1987) calciatore spagnolo

da un intervento alla radio catalana RAC-1; citato in Barcellona, Piqué: "Messi superiore a Maradona" http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=399365, Tuttomercatoweb.com, 14 novembre 2011

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“Dio appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile.”

Michail Bakunin (1814–1876) rivoluzionario, filosofo e anarchico russo

da Dio e lo stato, traduzione di Giuseppe Rose, RL, Pistoia 1974
Dio e lo Stato

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“La fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso; è un talento ricevuto perché porti frutto; è una luce che non deve rimanere nascosta, ma illuminare tutta la casa. E' il dono più importante che ci è stato fatto nella nostra esistenza e che non possiamo tenere per noi stessi.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2012 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/missions/documents/hf_ben-xvi_mes_20120106_world-mission-day-2012_it.html
Messaggi

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“Non avevo assolutamente idea che il cammino sarebbe stato così lungo. Sono felice che sia andata così: Star Wars non è più solo una lotta del Bene e del Male. È una storia di persone che scelgono il loro sentiero, di amici e di mentori, di sogni perduti e tentazioni, di guerre e, alla fine, di redenzione.”

George Lucas (1944) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Giovanna Grassi, «Star wars» ritorna con un amore proibito https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/14/Star_wars_ritorna_con_amore_co_0_0204144300.shtml, Corriere della sera, 14 aprile 2002.

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“Per veder giocare Fabrice il prezzo del biglietto non è ancora stato stabilito.”

Andre Agassi (1970) tennista statunitense

Origine: Citato in Fabio Bagatella, Santoro non smette mai http://www.tennisitaliano.it/santoro-non-smette-mai-1-il-rientro, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2010.

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“È doppiamente gradito un favore fatto senza essere stato richiesto!”
Bis est gratum quod opus est, ultro si offeras.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“Ai miei tempi si giocava con l'idea di squadra, cioè nel modo in cui lo sport stesso è stato concepito. Successivamente il gioco individuale è stato più enfatizzato, il che, se per i tifosi era più entusiasmante, ha cambiato il modo di giocare. Oggi però mi pare che il gioco di squadra stia tornando di moda: buon segno…”

Larry Bird (1956) cestista, allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense

Origine: Citato in Roberto De Ponti, Larry Bird https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/febbraio/28/Larry_Bird_co_9_110228093.shtml, Corriere della Sera, 28 febbraio 2008.

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“È stato come scoprire un'enorme enoteca riempita con bottiglie di un vino straordinario di tipo e sapore mai assaggiato prima. Ne fui decisamente preso.”

John Ronald Reuel Tolkien (1892–1973) scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico

La realtà in trasparenza, lettera n. 163

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“Chi è nobile? Colui che dalla natura è stato ben disposto alla virtù.”

Quis est generosus? Ad virtutem bene a natura compositus.
Epistulae morales ad Lucilium

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“I massimi ingegni d'ogni tempo potranno trovarsi d'accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'essere avari farebbe onore. Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po' di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare… Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali.”

III, 1-4
De brevitate vitae

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“Nessuno è mai stato me. Può darsi che io sia il primo.”

Paul Auster (1947) scrittore, saggista e poeta statunitense

da Il libro delle illusioni, traduzione di Massimo Bocchiola, Einaudi

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“È una cosa lunga, Avdot'ja Romànovna. Si tratta… come posso spiegarvelo?… Si tratta di una specie di teoria, secondo la quale io ritengo, per esempio, che un delitto sia lecito, se lo scopo essenziale è buono. Una sola cattiveria e cento buone azioni! Naturalmente, per un giovane con molti meriti e con un amor proprio smisurato è anche spiacevole sapere che, per esempio, se avesse solo tremila rubli, tutta la sua carriera, tutto il suo avvenire e lo scopo della sua vita assumerebbero un aspetto diverso; e intanto quei tremila rubli non ci sono. Ag­giungete, poi, l'esasperazione provocata dalla fame, da un'abi­tazione angusta, dagli stracci, dalla chiara consapevolezza della sua bella posizione sociale e anche di quella della sorella e della madre. Ma soprattutto la vanità, l'orgoglio e la vanità, accompagnati magari, lo sa Iddio, da inclinazioni buone…. Io non lo accuso, non pensatelo nemmeno, vi prego; e poi, non è affar mio. C'entrava anche una sua teoria personale, una teoria così e così, secondo la quale gli uomini si dividono in mate­riale grezzo e individui speciali, cioè individui per i quali, data la loro posizione elevata, la legge non vale; anzi, sono loro che fanno le leggi per gli altri uomini, per il materiale, per la spazzatura. Non c'è male, una teoria così e così: une thèorie comme une autre. Napoleone lo ha terribilmente affascinato; cioè, con più precisione, lo ha affascinato l'idea che moltissimi uomini geniali non abbiano badato a una cattiveria singola e siano passati oltre, senza stare a pensarci. A quanto sembra, si è immaginato di essere anche lui un uomo geniale, ossia ne è stato convinto per un certo tempo. Ha sofferto molto e soffre ancora, pensando che ha saputo formulare la teoria, ma che non è riuscito a passare oltre senza stare a pensarci, e che, quindi, non è un uomo geniale. […] oggi tutte le cose si sono arruf­fate; del resto, non sono mai state molto in ordine. I russi, in generale, hanno una mentalità molto larga, Avdot'ja Romà­novna, larga come il loro paese, e sono molto inclini alle fantasti­cherie, al disordine; però, è un guaio avere una mentalità larga senza essere particolarmente geniali.”

Delitto e castigo

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“La malattia è uno stato primordiale, non conosce il pudore.”

Sándor Márai (1900–1989) scrittore e giornalista ungherese

La sorella

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“Moratti è un grande presidente, e su Calciopoli è stato un vero signore, così come lo è stato Facchetti.”

Javier Zanetti (1973) calciatore argentino

Origine: Citato in Zanetti difende Moratti: "Un grande signore. Balo? Dovesse tornare..." http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNjQxNTg, tuttomercatoweb.com 16 novembre 2011.

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“Il comunismo è stato senza dubbio il fenomeno storico più imponente, più duraturo, più straripante del secolo ventesimo.”

Giacomo Biffi (1928–2015) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

Memorie e digressioni

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“Ho vissuto gare da Champions. La città è sempre stata intorno alla squadra azzurra, anzi sembrava che tutta la città fosse in campo al fianco della squadra. Napoli ha una tifoseria particolare e straordinaria. Il Napoli è lo stato d'animo della città.”

Origine: Citato in Biazzo: Il Napoli gioca un calcio europeo http://www.solonapoli.com/legginews.asp?Id=31571&titolo=Biazzo:%20%22Il%20Napoli%20gioca%20un%20calcio%20europeo%22#, SoloNapoli.com, 3 maggio 2011

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“Vedete, io ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio… Credo che sia stato con Miles Davis, nel 1955, che ho cominciato a rendermi conto che avrei potuto fare qualcosa di più.”

John Coltrane (1926–1967) sassofonista e compositore statunitense

Da John Coltrane: C'est chez Miles Davis, en 1955, que j'ai commencè à prendre conscience de ce que je pouvais faire d'autre, di Francois Postif, gennaio 1962. (Riportato in Jazz – La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, di Arrigo Polillo, Mondatori, 1975)

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“Non so esattamente ciò che sto cercando, qualcosa che non è stato ancora suonato. Non so che cosa è. So che lo sentirò nel momento in cui me ne impossesserò, ma anche allora continuerò a cercare.”

John Coltrane (1926–1967) sassofonista e compositore statunitense

Riportato da Frank Kofsky nelle note di copertina scritte per l'album The John Coltrane Quartet Plays

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“[Su Michele Sindona] Io cercavo di vedere con obiettività. Non sono mai stato sindoniano, non ho mai creduto che fosse il diavolo in persona. [Il fatto] che si occupasse sul piano internazionale dimostrava una competenza economico finanziaria che gli dava in mano una carta che altri non avevano. Se non c'erano motivi di ostilità, non si poteva che parlarne bene.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Giovanni Minoli per La storia siamo noi, 9 settembre 2010; citato in Le frasi celebri di Andreotti http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-06/cercavo-vedere-obiettivita-sono-151840.shtml, IlSole24Ore.com.

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“L'unico mio rimpianto è che sono stato a volte troppo dolce con tutte le istituzioni, con tutti i poteri.”

Andrea Gallo (1928–2013) presbitero italiano

Citazioni tratte da interviste

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“Nessuna meraviglia… che il mito e la magia esercitino tuttora una così schiacciante influenza sul pensiero e sull'azione politici. Gruppi ristretti si sforzano di imporre i loro desideri e le loro fantastiche idee ad intere nazioni, al fine di farne una dottrina di Stato.”

Ernst Cassirer (1874–1945) filosofo tedesco

Origine: Da The Tecnique of our Modern Political Myths; citato in Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1998.

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“Mourinho? A livello personale, Mourinho è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto, senza dubbio. Ha vinto ovunque è andato, è molto capace e ha una mentalità vincente.”

Diego Milito (1979) calciatore argentino

Origine: Citato in Milito: "Futuro? Vedrò a giugno. Su Tévez, Palacio e Mou vi dico..." http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=71511, Fcinternews.it, 7 febbraio 2012.

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“Infinite Jest è stato immaginato come un libro triste. Non so come sia per voi e i vostri amici, ma so che la maggior parte degli amici miei è molto infelice.”

David Foster Wallace (1962–2008) scrittore e saggista statunitense

Origine: Citato in Fernanda Pivano, Foster Wallace : addio al mago della giovane prosa https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/15/Foster_Wallace_addio_mago_della_co_9_080915066.shtml, Corriere della Sera, 15 settembre 2008.

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“Io mi dico: è stato meglio lasciarci | che non esserci mai incontrati.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Giugno '73, n.° 5

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“Gesù di Nazareth […] secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

Origine: Dal discorso sulla canzone Buona novella in un concerto del 1998. Video http://www.youtube.com/watch?v=fpmO1JuNwW4 disponibile su Youtube.com (01:25).

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“Lo Stato rappresenta la violenza in forma concentrata e organizzata. L'individuo ha un'anima ma lo Stato, essendo una macchina senz'anima, non potrà mai rinunciare alla violenza alla quale deve la propria esistenza.”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano

Origine: Citato in Mohandas K. Gandhi Scritti, 1921-1947 http://www.panarchy.org/gandhi/scritti.html, panarchy.org.

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“Un principe è il primo servitore ed il primo magistrato dello Stato.”

Federico II di Prussia (1712–1786) re di Prussia

dalle Memorie di Brandeburgo e da Testamento

“Non esiste alcuna istituzione che possa permettere di far concorrere ogni persona all'esercizio del potere, dal momento che il potere è il comando, e non è possibile che tutti comandino. La sovranità del popolo non è altro che una finzione, e una finzione che, alla lunga, può essere soltanto distruttiva delle libertà individuali. Il medioevo non ha affatto conosciuto questo genere di difficoltà; per esso la legge era fissa, la legge era data. Solo dal momento che la legge divina verrà respinta come superstizione e la consuetudine come routine, sarà indispensabile fare la legge. Occorre allora una potenza legislativa. Autrice della regola suprema, essa sarà una potenza necessariamente suprema [quindi lesiva della libertà individuale].
Siamo abituati a considerare l'assolutismo monarchico con la sua organizzazione oppressiva, come l'opposto dello Stato moderno. Il sovrano è finalmente riuscito a sbarazzarsi di quanto di sacro e inviolabile gli stava sopra e ne arginava l'azione. Ma in origine valeva per esempio l'imprecazione dell'antica legge norvegese: "Se il re viola la dimora di un uomo libero, tutti andranno verso di lui per ucciderlo". Ci si chieda pure chi e quanti erano allora gli uomini liberi; resta il fatto che il concetto di libertà nacque associato alla fede nell'esistenza di diritti individuali intangibili, superiori a qualunque autorità. E gli uomini liberi facevano valere con energia questi loro diritti: la Rivoluzione d'Inghilterra incomincia, in nome del diritto di proprietà offeso, come resistenza a un'imposta territoriale lieve, la shipmoney.
Ci si aggrappa a quel grido di "libertà!" che risuona all'inizio di qualsiasi rivoluzione, e non ci si accorge che non è mai esistita rivoluzione che non sia sfociata in un pesante accrescimento del potere. Prima c'era l'autorità di Carlo I, di Luigi XVI, di Nicola II. Poi vi sarà quella di Cromwell, di Napoleone, di Stalin. Questi sono i padroni verso i quali si troveranno assoggettati i popoli che si erano sollevati contro la "tirannide" dello Stuart, del Borbone o del Romanov.”

Bertrand de Jouvenel (1903–1987) filosofo (futurista), economista

da Del potere: storia naturale della sua crescita

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“[L'inverno] È la mia stagione preferita. In estate non vedo l'ora che venga il momento di infilarsi il maglione e uscire a passeggiare. Da bambino adoravo la neve perché, quando nevicava, era tutto più magico. Sono cresciuto in una città industriale, quindi non esattamente bella o poetica, ma con la neve si trasformava in un posto incantato. L'inverno è il periodo dell'anno che favorisce maggiormente l'immaginazione: ci si siede davanti al camino, si riflette sul passato, su quello che è stato l'anno appena trascorso, ci si prepara a quello che verrà. È una stagione psicologica, oltre che temporale.”

Sting (1951) cantautore e bassista britannico

Non ho nessun rimpianto, ma non è stata un'infanzia felice. In qualche modo questo disco [If on a Winter's Night] riflette quel periodo della mia vita quando, d'inverno, accompagnavo mio padre a consegnare il latte nelle case e fantasticavo su quello che sarebbe stato il mio futuro, sul mio diventare musicista, sull'avere una famiglia. Sognare fa bene perché, a forza di farlo, a volte i sogni si avverano: a me è successo. Sto ancora vivendo un sogno. Qualcuno, prima o poi, mi sveglierà.
Se incominci a costruire muri intorno a te per tenere lontana la realtà, finisci come Michael Jackson.
Il matrimonio è un'istituzione molto complicata. La cosa più importante è che a me mia moglie piace. Capisce la differenza? Non è solo amore, è che una persona ti deve piacere anche per le cose che dice, per quello che pensa. La cosa difficile è mantenere nel tempo questi sentimenti perché le persone cambiano e allora devi adattarti, non puoi essere rigido. Naturalmente io non sono il marito perfetto e lei non è la moglie perfetta, ma insieme navighiamo. Trudie è la mia migliore amica. Siamo della stessa generazione, abbiamo avuto un'educazione simile, esperienze simili.

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“Nulla, allo stato attuale della scienza, permette di affermare la superiorità o l'inferiorità intellettuale di una razza rispetto all'altra.”

Claude Lévi-Strauss (1908–2009) antropologo e etnologo francese

Origine: Da Razza e Storia. Razza e cultura.

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