Frasi su vecchio
pagina 8

Osho Rajneesh photo
Osho Rajneesh photo
Max Jacob photo

“Un vecchio non ha più vizi, sono i vizi che hanno lui.”

Max Jacob (1876–1944) poeta, pittore e scrittore francese

da Le cornet à dés

Carlo Levi photo
John Landis photo
Bruno Vespa photo

“Nessuno ha cancellato Annozero, anche se questo era una vecchia aspirazione. C'è stata un'onorevole e molto cospicua transazione superiore a due milioni di euro, con uno scivolo per Santoro […] che ha accettato di uscire dalla RAI, salvo poi volerci rientrare ad altre condizioni.”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

in un'intervista al TgLa7 di Enrico Mentana, 10 giugno 2011, Adnkronos http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Lalibi-Santoro-e-il-canone-Rai-Vespa-scrive-a-Berlusconi_312119895553.html Il Mattino http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=39164 YouTube http://www.youtube.com/watch?v=G6pLXJ2FqWA

Fëdor Dostoevskij photo
Fëdor Dostoevskij photo
Fëdor Dostoevskij photo

“La vecchiarella è una bazzecola! – pensava con foga ed a scatti. – La vecchia sarà stata un errore, ma non è di lei che si tratta! La vecchia è stata soltanto una malattia… io volevo al piú presto scavalcare l'ostacolo… io non ho ucciso una persona, io, io ho ucciso un principio! Il principio, sí, l'ho ucciso, ma quanto a scavalcare, non ho scavalcato, son rimasto da questa parte… soltanto uccidere ho saputo. E anche quello non l'ho saputo fare, si vede… Un principio? Per che cosa quello stupidello di Razumichin poco fa criticava i socialisti? Sono gente laboriosa e trafficante; si occupano della "felicità generale"… no, a me la vita è data una volta sola e poi non l'avrò mai piú: io non voglio aspettare la "felicità universale". Voglio vivere anch'io, se no è meglio non vivere addirittura. […] Oh, che ignobiltà! Oh, che viltà!… Oh, come io comprendo il "profeta", con la spada, a cavallo: Allah lo vuole, e obbedisci, "tremante" creatura! Ha ragione, ha ragione, il "profeta" quando pianta in mezzo alla strada una b-b-buona batteria e tira sugli innocenti e sui colpevoli, senza nemmeno degnarsi di una spiegazione! Obbedisci, tremante creatura, e… non aver desiderî, perché non è affar tuo!… Oh, per nulla, per nulla al mondo perdonerò a quella vecchia!”

Fëdor Dostoevskij (1821–1881) scrittore e filosofo russo

Raskòl'nikov; III, VI; pp. 328-9

Fëdor Dostoevskij photo
Fëdor Dostoevskij photo
Fernando Vallejo photo
Fernando Vallejo photo

“La teologia è lo studio dell'inesistente: un Vecchio rabbioso e cattivo, spuntato come un fungo velenoso dal cervello di degenerati come Ratzinger.”

Fernando Vallejo (1942) scrittore, regista e sceneggiatore colombiano

Origine: La puttana di Babilonia, p. 223

Apostolo Zeno photo

“[Pier Paolo Vergerio il vecchio] Servì principi imperadori e pontefici; vergogna loro e disgrazia sua tanta povertà con tanto sapere.”

Apostolo Zeno (1668–1750) poeta, librettista e giornalista italiano

Origine: citato in Giacomo Babuder, Pietro Paolo Vergerio il seniore da Capodistria, p. 4, Benedetto Lonzàr Libraio, 1866

Roberto Vecchioni photo

“Laggiù conobbi pure un vecchio aedo, [Omero] che si accecò per rimaner nel sogno.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

da L'ultimo spettacolo, n. 3, Lato B
Samarcanda

Tomas Tranströmer photo

“Rivelazione. | Il vecchio albero di melo. | Il mare è vicino.”

Tomas Tranströmer (1931–2015) scrittore, poeta e traduttore svedese

da Liriche haiku, XI; 2011
Il grande mistero

Gabriele Amorth photo
Archibald Joseph Cronin photo

“Potrete ritirarvi nell'asilo dei Vecchi Preti a Klinton. È un luogo ideale di riposo." Il vecchio sbottò in una risata; in una risata asciutta e breve. "Avrò tempo di riposarmi davvero quando sarò morto.”

Variante: "Potrete ritirarvi nell'asilo dei Vecchi Preti a Klinton. È un luogo ideale di riposo." Il vecchio sbottò in una risata; in una risata asciutta e breve. "Avrò tempo di riposarmi davvero quando sarò morto.

“[Riferendosi a Zeman] Sono dell'idea che le persone quando arrivano a una certa età diventano vecchie, e i vecchi devono uscire dalla scena, ritirarsi, chiacchierando con gli amici del bar dello sport, fumandosi una sigaretta o un sigaro come faccio io. Evitando di fare un mestiere, l'allenatore, che non è per vecchi.”

Giovanni Cobolli Gigli (1945) dirigente d'azienda italiano

Origine: In risposta alle dichiarazione prima di Juventus-Roma del 29 settembre 2012 di Zeman: «Non lo so, chiedetelo a Buffon. Io vado solo in tabaccheria, è lui quello che va in ricevitoria.»
Origine: Citato in Cobolli: «Zeman? I vecchi devono uscire di scena» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/28-215520/Cobolli%3A+%C2%ABZeman%3F+I+vecchi+devono+uscire+di+scena%C2%BBTuttosport.it, 28 settembre 2012.

Emiliano Brancaccio photo
Tennessee Ernie Ford photo
Tyree Glenn photo

“Chi rimpiange la vecchia civiltà contadina, non l'ha mai conosciuta da vicino.”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

Quando eravamo povera gente

“La pubblicità è vecchia come il mondo. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta.”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

da Quando l'Italia ci fa arrabbiare, Rizzoli

Papa Pio XI photo

“Questa emancipazione dicono dovere essere triplice: nella direzione della società domestica, nell'amministrazione del patrimonio, nell'esclusione e soppressione della prole. La chiamano emancipazione sociale, economica, fisiologica; fisiologica in quanto vogliono che la donna, a seconda della sua libera volontà, sia o debba essere sciolta dai pesi coniugali, sia di moglie, sia di madre (e che questa, più che emancipazione, debba dirsi nefanda scelleratezza, già abbiamo sufficientemente dichiarato); emancipazione economica, in forza della quale la moglie, all'insaputa e contro il volere del marito, possa liberamente avere, trattare e amministrare affari suoi privati, trascurando figli, marito e famiglia; emancipazione sociale, in quanto si rimuovono dalla moglie le cure domestiche sia dei figli come della famiglia, perché, mettendo queste da parte, possa assecondare il proprio genio e dedicarsi agli affari e agli uffici anche pubblici. Ma neppure questa è vera emancipazione della donna, né la ragionevole e dignitosa libertà che si deve al cristiano e nobile ufficio di donna e di moglie; ma piuttosto è corruzione dell'indole muliebre e della dignità materna, e perversione di tutta la famiglia, in quanto il marito resta privo della moglie, i figli della madre, la casa e tutta la famiglia della sempre vigile custode. Anzi, questa falsa libertà e innaturale eguaglianza con l'uomo tornano a danno della stessa donna; giacché se la donna scende dalla sede veramente regale, a cui, tra le domestiche pareti, fu dal Vangelo innalzata, presto ricadrà nella vecchia servitù (se non di apparenza, certo di fatto) e ridiventerà, come nel paganesimo, un mero strumento dell'uomo.”

cap. II
Casti Connubii

Giuseppe Marotta (scrittore) photo
André Glucksmann photo
Michel Onfray photo

“Persiste la vecchia idea dell'ateo immorale, amorale, senza fede né legge etica.”

Michel Onfray (1959) filosofo francese

Origine: Trattato di Ateologia, p. 50

Piero Martinetti photo
Achille Campanile photo
Giuseppe Gioachino Belli photo

“Al gatto vecchio,
Dice il proverbio, dagli topo tenero.”

Giovanni Maria Cecchi (1518–1587) commediografo, scrittore e notaio italiano

fonte 1
Variante: Al gatto vecchio,
Dice il proverbio, dagli topo tenero.

Michele Marzulli photo

“S'en va l'autunno e già l'inverno incombe | su questa vecchia casa senza voci!”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Ad un amico, vv. 1-2, p. 108
C'è sempre un po' di buio

Michele Marzulli photo

“Come la foglia tremola sull'albero, | che l'altre foglie vede già calare | e non può nulla, il vecchio sta a guardare.”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Passa un funerale, vv. 1-3, p. 117
C'è sempre un po' di buio

David Foster Wallace photo
Fabrizio De André photo

“Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte: | porterà sul viso l'ombra d'un sorriso tra le braccia della morte.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da La città vecchia, n. 6
Tutto Fabrizio De André

Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Mahátma Gándhí photo
Peter Bogdanovich photo
Klaus Meine photo

“Sono andati via come i ciclisti in salita, come faceva il "vecchio" Pantani.”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Barcellona 2009 su Rossi e Lorenzo
Tratte da alcune gare

John Constable photo
Dmitrij Gluchovskij photo
John McEnroe photo
Francesco Saverio Nitti photo
Massimo Donadi photo
Joseph L. Mankiewicz photo
Antonio Fogazzaro photo
Antonio Fogazzaro photo
Ian Fleming photo
Horace Chilton photo
Pierce Brosnan photo
Philip K. Dick photo

“[Sul Palio di Siena] Il resto è una serie di immagini che non sembrano aver nesso tra loro, ordinate in rapida sequenza, come i passaggi improvvisi delle scene in un film. La luce del sole è ancora forte. Una fanfara di trombe e di tamburi che fa sporgere la gente avanti avidamente. Sessantamila persone. […] Il suono del campanone, ossessivo, un suono cupo, lugubre, da quando un fulmine ne ha modificato il timbro. […] Il resto è l'animale che striscia la testa per terra quasi rovesciandola, emettendo un gemito pietoso che pare di vedere uscire dalla bocca, i denti digrignanti; ed è come accorgersi all'improvviso che anche le bestie possano esprimere tensione, sofferenza, voglia di libertà in un palio fatto da loro ma non per loro. […] Il resto sono le finestre di una stessa casa che ti indicano: se nasci a destra sei di una contrada, se a sinistra di un'altra. I vestiti da mezzo quintale […]; le stanze che ti vengono aperte quando il sole si è abbassato e ricche di asgalani, bandiere ricamate a mano e una storia che non è cresciuta nei musei ma a Piazza del Campo, una conchiglia di nove spicchi a ricordo del governo dei Noverchi. Il resto è la storia con la maiuscola che si incrocia con la minuscola: le banche, gli uffici che avanzano e occupano il centro, il popolo che se ne va, costretto, fuori le mure, ma dentro di sé porta la vecchia contrada.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica

Stefano Accorsi photo
Gilles Jacob photo
Anna Banti photo
Gene Gnocchi photo

“[A Nilla Pizzi] Ha chiamato Goffredo Mameli, dice che domani fanno una cena alla Vecchia carbonara, lui Nino Bixio e Pietro Micca. Chiede se puoi portare la chitarra.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Sai che la Ventura dal vivo è quasi il doppio?

Gene Gnocchi photo

“Ha chiamato un ospedale di Trento che chiede a Pizzul se ha delle vecchie telecronache, perché le userebbe come anestetici per gli interventi chirurgici.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Sai che la Ventura dal vivo è quasi il doppio?

Gian Carlo Menotti photo
Cesare Zavattini photo

“Alatri è un vecchio paese, che ha le mura ciclopiche addirittura e io ho passato lì tre anni della mia vita estremamente interessanti, a mio modo.”

Cesare Zavattini (1902–1989) sceneggiatore, giornalista e commediografo italiano

da Io. Un'autobiografia, a cura di Paolo Nuzzi, Einaudi

Cesare Zavattini photo
Louis Mountbatten photo
Luigi Berlinguer photo
Bertrando Spaventa photo
Stefano Rodotà photo

“So bene che una "verità" giudiziaria non esonera dall'obbligo di andare oltre. Ma sembra quasi che, attraverso quelle spiegazioni, si cerchi di essere liberati dall'onere di analizzare fatti precisi e responsabilità personali. Riaffora un vecchio vizio della nostra cultura politica: parlar di cose generali per eludere quelle concrete. Proprio come faceva la critica dell'extrasinistra, tutto viene attribuito alla dinamica, a suo modo invincibile, del "sistema". Il risultato è una grande condanna o una grande assoluzione: conclusioni apparentemente antitetiche, ma nella sostanza coincidenti; che incarnano una volontà politica, perfino comprensibile, di voltar pagina e di avviare un'epoca nuova, ma che possono divenire un ostacolo a un lavoro di scavo, di analisi puntuale. Molte tra le tesi ricordate assomigliano assai più a un alibi che a una spiegazione. Alcune, tra l'altro, non reggono neppure a una banale prova basata sul principio di non contraddizione. Si ricorda, ad esempio, che era impossibile per il PCI aver ingresso nel governo. E poi si imputa al PCI di non aver reso possibile quell'alternanza che avrebbe immunizzato il sistema dal virus della corruzione. Poiché i sostenitori di tesi del genere non sono stupidi (o, almeno, non sempre lo sono), è evidente che il loro obiettivo è soltanto quello di impedire che si possa distinguere o graduare le responsabilità, accomunando in un'unica condanna partiti di governo e di opposizione.”

Stefano Rodotà (1933–2017) giurista e politico italiano
Stefano Rodotà photo
Stefano Rodotà photo
Clement Attlee photo

“[Gli inglesi] Dotati più di ogni altra nazione al mondo dell'abilità di versare il vino nuovo nelle bottiglie vecchie senza spaccarle.”

Clement Attlee (1883–1967) politico britannico

citato in Antonio Caprarica, Dio ci salvi dagli inglesi... o no!?, ERI RAI-Sperlig

Nina Nikolaevna Berberova photo
Emil Cioran photo
Emil Cioran photo

“Tu non capisci, Raul, ma loro capiscono! Già parlano di me come di un virus. Hanno ragione: è esattamente ciò che potrei essere per la Chiesa. Un virus, come l'antico ceppo HIV sulla Vecchia Terra o come la Morte Rossa che imperversò nei pianeti della Periferia dopo la Caduta. Un virus che invade ogni cellula dell'organismo e ne riprogramma il DNA… o almeno infetta un certo numero di cellule, per cui l'organismo crolla, vieno meno… muore.”

cap. 8, p. 130
Il risveglio di Endymion
Variante: "Tu non capisci, Raul, ma loro capiscono! Già parlano di me come di un virus. Hanno ragione: è esattamente ciò che potrei essere per la Chiesa. Un virus, come l'antico ceppo HIV sulla Vecchia Terra o come la Morte Rossa che imperversò nei pianeti della Periferia dopo la Caduta. Un virus che invade ogni cellula dell'organismo e ne riprogramma il DNA... o almeno infetta un certo numero di cellule, per cui l'organismo crolla, vieno meno... muore."

Enzo Biagi photo
Franco Fortini photo

“Più d'ogni tua parola a me maestro, | per disperato orgoglio a falsi òmeni, | vecchio, fingevi d'arrenderti. Io | ero lontano da te, coi tuoi versi.”

Franco Fortini (1917–1994) saggista, critico letterario e poeta italiano

Per Noventa; p. 103
L'ospite ingrato