Frasi sulla guerra
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“La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell'umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l'uomo. La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal discorso al Parlamento, 26 maggio 1934; da Scritti e discorsi, vol. IX, p. 98
Citazioni tratte dai discorsi

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“La guerra, una doppia violenza: non solo ci sforza a morire, ma addirittura a uccidere.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Febbraio, p. 27

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“Da molto tempo esisteva una stretta complicità fra il figlio del commerciante di tessuti di lana che visse ad Assisi all'inizio del XIII secolo [San Francesco] e la sindacalista rivoluzionaria [Simone Weil], fra il fondatore della fraternità francescana e la professoressa di filosofia che nel XX secolo, fra le due guerre mondiali, chiede una risposta all'interrogativo posto dall'esistenza del dolore umano.”

Georges Hourdin (1899–1999) giornalista e saggista francese

Origine: Da Simone Weil, traduzione di Caterina Spada, Borla, Roma, 1992, pp. 141-142. ISBN 88-263-0952-3; citato in Aa. Vv., Simone Weil: Azione e contemplazione, Effatà, Cantalupa, 2005, p. 16 http://books.google.it/books?id=-fPkB291pa0C&pg=PA16. ISBN 88-7402-204-2

“C'è un'unica guerra da combattere. Non possono esserci divisioni tra quelli che combattono i fascisti. Questo è tutto ciò in cui credo.”

Robert Ludlum (1927–2001) scrittore statunitense

Origine: Il treno di Salonicco, p. 23

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“Ammiraglio (s. m.). Parte della nave da guerra che ha il compito di dare ordini, mentre il compito di pensare è delegato alla testa di legno intagliata nella prua.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 26
Dizionario del diavolo

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“Perché noi ci compriamo gli F35, cacciabombardieri, armi da guerra, armi che servono a fare quelle guerre da cui questi disperati sono costretti a fuggire?!”

Vauro Senesi (1955) disegnatore, editore e personaggio televisivo italiano

dalla trasmissione Servizio Pubblico, 3 ottobre 2013, visibile su video. repubblica. it http://video.repubblica.it/politica/f35-scontro-fra-vauro-ed-il-ministro-della-difesa-mauro/141866/140401

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“Stiamo combattendo contro un'idra.”

Cinea (-400) diplomatico greco antico

citato in Appiano, Storia di Roma: le guerre sannitiche, III, 10, 3

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“Di tutte le figure pubbliche che ho conosciuto, Einstein era quello che mi ispirava la più sincera ammirazione… Einstein non era soltanto un grande scienziato, era un grande uomo. Lottava per la pace in un mondo che precipitava verso la guerra. Rimase lucido in un mondo impazzito, e tollerante in un mondo di fanatici.”

Bertrand Russell (1872–1970) filosofo, logico e matematico gallese

Origine: Citato in G.J. Whitrow, Einstein: The Man and His Achievement, Dover, New York, 1967, p. 90; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 180. ISBN 88-04-47479-3

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“Ma Siracusa è soprattutto Archimede. È il genio dei teoremi e delle macchine da guerra, dei rompicapo e dei codici perduti […]”

Paolo Rumiz (1947) giornalista e scrittore italiano

Origine: Annibale. Un viaggio, p. 128

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“Non si può dire che la civilizzazione non avanzi… infatti in ogni guerra ti uccidono in maniera diversa.”

Will Rogers (1879–1935) attore, comico e giornalista statunitense

citato in The Autobiography of Will Rogers (1949), cap. 14

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“Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.”

Vino e pane

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“La guerra internazionale delle valute ci minaccia perché distrugge la nostra competitività.”

Guido Mantega (1949) economista e politico brasiliano

Origine: Pronunciata il 27 settembre 2010; citato in Luigi Zingales, Troppi dollari sul mercato http://espresso.repubblica.it/opinioni/libero-mercato/2010/11/05/news/troppi-dollari-sul-mercato-1.25402, Espresso.it, 5 novembre 2010.

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“Un intervento militare in Libia significherebbe la terza guerra mondiale.”

Roberto Maroni (1955) politico italiano

Origine: Citato in Corriere.it http://www.corriere.it/politica/parolepolitica/11_marzo_08/index_940938fa-4968-11e0-8210-720c80ef41f5.shtml, 8 marzo 2011.

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“In tutto il mondo ogni paese si trova sotto pressione economica. Paesi devastati dalla guerra cercano di ricostruire le loro industrie. Il loro bisogno di effettuare nei prossimi mesi importazioni sarà superiore alla loro capacità di esportare. Perciò essi sentono la necessità di controllare rigidamente le importazioni […]. Se questa tendenza non verrà rovesciata, il governo degli Stati uniti si troverà presto o tardi sotto pressione perché faccia uso anch'esso degli stessi strumenti, nella lotta per assicurarsi mercati di materie prime […]. Ma questo è proprio ciò che noi abbiamo sempre cercato di evitare sin dal la fine della guerra. Non è un metodo americano. Non è la via verso la pace […]. Il nostro popolo è unito. Esso è stato capace di comprendere le sue responsabilità. Esso è pronto ad assumere il proprio ruolo di guida. Esso è risoluto a operare per un ordine internazionale nel quale la pace e l'ordine siano durevoli. Pace e libertà non sono raggiunte in modo facile. Non possono essere ottenute con la forza. Esse vengono dalla mutua comprensione e collaborazione, dal desiderio di condursi lealmente in tutti campi politici economici con tutte le nazioni amiche. Sia nostra volontà continuare in questa via ora e nel futuro. Se altre nazioni del mondo faranno altrettanto, sarà possibile raggiungere l'obiettivo della pace e della libertà nel mondo.”

Harry Truman (1884–1972) 33º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. [Dal 1918 ai giorni nostri], Editori Laterza, Roma, 2008, pp. 694-695. ISBN 978-88-420-8734-2

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“Perciò ha usato una di quelle frasi fatte apposta per rimanere nel personale Wikiquote, la collezione delle citazioni memorabili che ciascuno di noi si porta dietro per la vita. Come un patrimonio e un fardello al tempo medesimo.”

Pippo Russo (1965) sociologo, saggista e giornalista italiano

Origine: Da Il nucleare emotivo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/24/il-nucleare-emotivo.html, la Repubblica, 24 aprile 2011.

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“Non approvare né sabotare la guerra.”

Costantino Lazzari (1857–1927) politico italiano

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 633

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“L'amore è come la guerra. Prima o poi va dichiarato.”

Gino Patroni (1920–1992) giornalista e scrittore italiano

da Il foraggio di vivere, Longanesi, Milano 1987

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“Mi duole di non essere mutilato, mi duole che non potrò mostrare una ferita alla fronte o alla faccia.”

Fausto Maria Martini (1886–1931) poeta, drammaturgo e critico letterario italiano

da Appunti di vita di guerra

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“Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra.”

Louisa May Alcott (1832–1888) scrittrice statunitense

Origine: Citato in Will Tuttle, Cibo per la pace, traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 248. ISBN 978-88-7106-742-1

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“Passa un giorno, passa l'altro | Mai non torna il prode Anselmo, | Perché egli era molto scaltro | Andò in guerra e mise l'elmo…”

Giovanni Visconti Venosta (1831–1906) scrittore italiano

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La partenza del crociato, ovvero il prode Anselmo

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“Finché Pericle fu, durante la pace, a capo della repubblica, la guidò con moderazione e la conservò sicura, e sotto di lui essa fu potente come non mai; quando poi scoppiò la guerra, è evidente che anche allora egli ne seppe ben riconoscere la forza. Sopravvisse (allo scoppio della guerra) due anni e sei mesi; e dopoché fu morto, allora anche meglio si poté conoscere la sua antiveggenza nei riguardi della guerra. Egli infatti andava ripetendo che gli Ateniesi ne sarebbero usciti con successo qualora si fossero condotti prudentemente, avendo cura della flotta, e non cercassero di allargare con la guerra il loro impero, e non mettessero in pericolo la città stessa: ma essi fecero tutto il contrario, e giudicando altre imprese estranee alla guerra meglio rispondenti alle ambizioni private e ai privati vantaggi, mal governarono lo Stato per se stessi e per gli alleati… E la causa di tutto ciò era che Pericle, potente per dignità e per senno, manifestamente incorruttibile, dominava liberalmente la moltitudine e conseguito il potere con mezzi non illeciti, egli non era costretto a parlare per compiacerla, ma poteva, per la sua autorità, contraddirla ed affrontarne la collera… Si aveva dunque di nome la democrazia, ma di fatto il governo tenuto dal primo cittadino.”

Storie, II, 65
Origine: Citato in Giulio Giannelli, Trattato di storia greca. Patron editore, p. 240.

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