Frasi sulle leggi
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“[Recensione a Fernanda Romagnoli] Così da una passeggiata di villeggianti, con voci che si fanno versi ai limiti della prosa – "Non perdersi di vista", "Seguire la salita – nei segnali degli alberi"”

Attilio Bertolucci (1911–2000) poeta italiano

ci colpisce improvvisamente, alla fine, lo stacco ansioso della tensione verso il "banchetto" mistico. (citato in Donatella Bisutti, Fernanda Romagnoli. L'anima in disparte, Poesia, Anno XII, marzo 1999 n. 126, Crocetti Editore)

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“Dietro Gianroberto Casaleggio c'è solo Gianroberto Casaleggio. Un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive.”

Gianroberto Casaleggio (1954–2016) imprenditore e politico italiano

Origine: Da una lettera al Corriere della Sera, 30 maggio 2012; citato in Andrea Scanzi, Ve lo do io Beppe Grillo, Mondadori, 2012.

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“Roger è al livello di Agassi e Sampras nei loro giorni migliori, non è questione di superficie, è questione di capacità di far tutto e di saper variare tutto, a cominciare dal servizio che non leggi mai.”

Lleyton Hewitt (1981) tennista australiano

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Mago Federer cambia la moda http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/novembre/23/Mago_Federer_cambia_moda_ga_10_04112310036.shtml, Gazzetta dello Sport, 23 novembre 2004.

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“[Su John Ruskin] Temperamento d'artista, impressionabile, eccitabile, volubile, ricco di sentimento dava tono dommatico e forma apparente di teoria, in pagine leggiadre ed entusiastiche ai suoi sogni e capricci.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Da Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale: Teoria e storia, Laterza, 1908.

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“Condanniamo inoltre l'insaziabile rapacità degli usurai, detestabile e vergognosa per le leggi divine ed umane.”

Papa Innocenzo II 164° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal Concilio Laternanense II, 716

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“[parlando di Antonio Tatò] Di lui vogliamo ricordare, in primo luogo, la generosità e l'entusiasmo. Da quando si dedicava appassionatamente, correndo in bicicletta per tutta Roma, a tessere la tela della cospirazione antifascista […] a quando passava giorni e notti a lavorare senza soste, dimentico anche degli impegni familiari, se Giuseppe Di Vittorio o Enrico Berlinguer avevano bisogno di collaborazione per preparare un discorso, un articolo, un'intervista, una relazione […]. Di lui vogliamo ricordare lo straordinario disinteresse. Tonino aveva le capacità, professionali, politiche, culturali e umane; aveva quella sua eccezionale capacità di lavoro, che gli avrebbero consentito di ambire a cariche prestigiose; si è speso senza riserve e senza mai preoccuparsi del proprio ruolo personale, al servizio degli interessi generali, prima nella Sinistra Cristiana, poi nella CGIL e nel PCI, infine nel PDS. Si è molto favoleggiato del suo rapporto con Enrico Berliguer; in realtà Tonino ebbe in quei lunghi anni una sola preoccupazione fondamentale: far conoscere il segretario del PCI come era veramente; farlo stimare e apprezzare anche fuori dell'area dei nostri iscritti, simpatizzanti, elettori; porre al servizio del segretario del partito e, per suo tramite, della linea e dell'azione del partito, tutte le proprie conoscenze e le proprie relazioni, tutta la sua intuizione politica e la sua capacità di elaborazione ideale.”

Maria Lisa Cinciari Rodano (1921) politica italiana

Discorso riportato dall'Agenzia DIRE, supplemento al n. 218/21, novembre 1992, p. 7

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“Uscita non lucidissima, anzi oserei dire farfalleggiante.”

Armando Ceroni (1959) giornalista svizzero

Citazioni tratte Dalle telecronache sulla TSI, Europei 2008
Origine: Da Portogallo – Turchia, 7 giugno 2008.

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“Con Kant la ragione umana dà a se stessa le sue leggi.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: [... ] la ragione ben esercitata scopre in se stessa le sue leggi.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 26

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“L'uomo, finalmente conscio dei suoi limiti, rassicurato dalla sua ragione, è un uomo adulto e libero. L'uomo si dà le proprie leggi, sa che sono solo sue, sa che deve seguirle perché ha scelto di seguirle, perché giudica correttamente che il suo bene risiede nel giusto e misurato esercizio della sua libertà.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: L’uomo, finalmente conscio dei suoi limiti, rassicurato dalla sua ragione, è un uomo adulto e libero. L’uomo si dà le proprie leggi, sa che sono solo sue, sa che deve seguirle perché ha scelto di seguirle, perché giudica correttamente che il suo bene risiede nel giusto e misurato esercizio della sua libertà.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 30

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“Kant affermava che si debbono rispettare anche le leggi che non ci piacciono. Magari si deve contribuire a farle cambiare, ma le si devono rispettare fintanto che sussistono. «Per amore della comunità»”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 2, Che tipo d'uomo era Kant, p. 45-46

“In trent'anni di storia il movimento del fair trade ha innestato, sul nucleo culturale originario, altri contributi provenienti dal movimento ambientalista e dal movimento per i diritti umani. […] Resta comunque forte il «focus primario» che ha fatto nascere il movimento per un commercio equo: la libera associazione dei produttori e dei consumatori per la ricerca di un prezzo dei prodotti del lavoro umano che risponda di più ai bisogni vitali e meno alle cosiddette leggi di mercato.
Questo obiettivo di fondo avvicina il movimento del fair trade ad alcune istanze che furono patrimonio del «socialismo utopistico», in particolare al pensiero proudhoniano che metteva al centro del suo programma la libera associazione tra piccoli produttori. Cambia però la strategia per arrivare a questo obiettivo comune. Per Proudhon, come per altri esponenti del «socialismo utopistico», bisognava eliminare la proprietà e abbattere lo Stato per realizzare l'anarchia positiva, cioè una società a economia decentralizzata e non autoritaria, in cui i lavoratori sarebbero stati i soli padroni della loro produzione, nonché i soli padroni di tutta la società. Diversamente, il movimento del fair trade punta a incidere sia sul mercato capitalistico, sia sulle istituzioni, attraverso un meccanismo di campagne di sensibilizzazione e lobbying, e, nello stesso tempo, costruendo hic et nunc delle alternative concrete.”

Tonino Perna (1947)

cap. IV, 2, p. 86
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“Dal luogo in cui era stato rinchiuso in attesa della condanna, Socrate è invitato dai discepoli a fuggire. Ma la sua risposta è perentoria: "Vi ho insegnato per tutta la vita a ubbidire alle leggi e voi mi invitate a trasgredirle al termine della mia esistenza. Quello che avevo da insegnarvi ve l'ho comunicato. Il mio ciclo si è concluso". Non c'è traccia d'angoscia, senso di disperazione, malinconia per una vita giunta alla fine, c'è solo coerenza tra un insegnamento e una vita. Anche la drammaticità del momento viene asservita alle esigenze dell'insegnamento per renderlo più persuasivo, più efficace. E se il momento è vigilia di morte, lo si affronti in tutta dignità. "Ma infine, Socrate, dicci in quale modo dobbiamo seppellirti?", incalzano i discepoli. "Come volete", rispose. E, ridendo tranquillamente, proseguì: "O amici, io non riesco a convincere Critone che il vero Socrate è quello che ora qui discute con voi e non quello che, da qui a poco, egli vedrà morto”

Umberto Galimberti (1942) filosofo e psicoanalista italiano

Fedone 115 e). I discepoli lo pregano di attendere, come altri avevano fatto, il tramonto del sole. Ma Socrate vuole evitare di rendersi ridicolo aggrappandosi alla vita quando ormai non ce n'è più. Beve d'un fiato il veleno "senza temere, senza alterare il colore né l'espressione del viso, ma, guardando com'era solito i discepoli con i suoi occhi da toro, disse: 'Che ne pensi? Con questa bevanda è lecito fare libagione a qualcuno o no?'" (Fedone 117 b). Indi riprese a passeggiare finché non sentì le gambe pesanti, allora si sdraiò, e quando le parti del corpo cominciarono a farsi fredde disse: "'Critone, dobbiamo un gallo ad Esculapio; dateglielo e non dimenticatevené. 'Sarà fatto', rispose Critone, 'ma vedi se hai qualcos'altro da dire'. A questa domanda Socrate non rispose più nulla" (Fedone 118 a).

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“Nessuno stato pubblico può godersi la quiete, né ribattere le ingiurie, né difendere le leggi, la religione e la libertà senza armi.”

Raimondo Montecuccoli (1609–1680) militare, politico e scrittore italiano

Origine: Aforismi dell'arte bellica, p. 37

“La cosa che mi sorprende di Riquelme è che non ha mai paura di perdere palla. Può avere tre giocatori ad un metro e lui continua a palleggiare.”

Gialappa's Band trio di autori e commentatori televisivi e radiofonici

Argentina-Messico, 24 giugno 2006
Da Rai dire gol

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“Se le leggi Norimberga fossero attuate ancora oggi, ogni presidente americano del dopoguerra sarebbe stato impiccato.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

Origine: Da un intervento al Saint Michael's College http://www.chomsky.info/talks/1990----.htm, nel Vermont, attorno al 1990.

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“Va, leggi l'Alfabeco, | E troverai a un filar di forra, | Come le palle hanno il cervel di borra.”

Burchiello (1404–1449) poeta italiano

XVIII, vv. 15-17
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“Bello, clima mite, aria balsanica, pace, tranquillità, riposo assoluto fanno dell'Argentario il più ricercato luogo di soggiorno e di villeggiatura per un turismo di classe.”

Guelfo Civinini (1873–1954) scrittore, giornalista e esploratore italiano

da Trattoria di paese; citato in Guelfo Civinini http://www.rarinantesargentario.com/news19.htm

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“[Riferendosi a Berlusconi] Le leggi ad personam? Le fa per proteggersi. Se non fai le leggi ad personam vai dentro.”

Fedele Confalonieri (1937) manager italiano

citato in La Stampa, 2 novembre 2009

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“In Italia quella tra cittadino e legalità è una relazione sofferta, la cultura di questo Paese di corporazioni è basata soprattutto su furbizia e privilegio. Tra prescrizioni, leggi modificate o abrogate, si è arrivati a una riabilitazione complessiva dei corrotti.”

Gherardo Colombo (1946) magistrato italiano

dall'intervista di Luigi Ferrarella, Colombo lascia: vedo riabilitati i corrotti http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/17/gherardo_colombo_lascia_toga.shtml, Corriere della sera, 17 marzo 2007

“Le due gran leggi della Provvidenza sono il trionfo del Cattolicesimo, e l'universalità dell'incivilimento.”

Guglielmo Audisio (1802–1882)

Proemio a "Eloquenza sacra", edizione del 1846

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