Origine: https://amp.milanotoday.it/attualita/manichini-cadaveri-darsena.html
Frasi su credo
pagina 8

“La sostanziale differenza tra me ed un'amicizia, io credo nella vera amicizia.”
Origine: prevale.net

1986)
Variante: [POPOLARITA']"Non ci presto nessuna attenzione. Proprio non lo faccio. La vita è fin troppo breve e cos'è che la gente desidera più di ogni altra cosa? Vuole il tuo autografo... Nessuno di loro mi conosce e io non conosco loro. Mi vengono incontro e sono convinti di conoscermi soltanto perché io ho scritto determinate canzoni, che magari a loro hanno dato noia, e delle quali la loro mente si è subito sbarazzata. Non hanno niente a che fare con me, continuano a non conoscermi, e io continuo a non conoscere loro, e quelli mi vengono incontro come se fossi un loro fratello o sorella che non vedono da un pezzo. Questa è una cosa che non ha niente a che fare con me – credo che potrei facilmente dimostrarlo al cospetto di qualsiasi tribunale"

Variante: [NUOVI SCRITTORI]"Non credo che ce ne siano, perché viviamo in un'altra epoca. I media sono molto invasivi. Cosa si può pensare di scrivere che non si veda ogni giorno sui giornali o in televisione? I media muovono le emozioni della gente in ogni caso. Quando c'erano tipi come William Blake, Shelley o Byron, non c'era probabilmente alcun tipo di media, solo bollettini. Potevi sentirti libero di mettere giù ogni cosa che avevi in mente. I media hanno ucciso la poesia. Assolutamente. Perché la letteratura è scritta per un pubblico. Nessuno è come Kafka, e si siede a scrivere qualcosa senza desiderare che qualcuno la legga. Ma i media fanno questo per tutti. Non puoi vedere cose più orribili di quelle che propongono i media. Le news mostrano alla gente tutto quello che neanche hanno potuto sognare e anche i pensieri che pensavano di poter sopprimere, però li vedi e così non puoi più neanche sopprimerli. Quindi cosa può fare uno scrittore se ogni idea è già esposta nei media prima che si possa coglierla e farla evolvere? Viviamo in un mondo di fantascienza nel quale ha vinto Disney, la fantascienza di Disney. È tutta fantascienza. Per questo dico che se uno scrittore ha qualcosa da dire, deve assolutamente farlo. Questo è un mondo reale. La fantascienza è diventata il mondo reale. Che noi ce ne accorgiamo o no".

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 38

“Esibirmi è l'unico gioco che faccio, e credo sia il senso della mia vita.”
Versi poetici e dichiarazioni di guerra

Origine: Citato in Historia, Cino Del Duca Editore, n. 13, dicembre 1958

1876, lettera alla principessa Carolyne; citato in Rostand, Liszt, 1961
Origine: Da A Voice Crying in the Wilderness (Vox Clamantis in Deserto): Notes from a Secret Journal, St. Martin's Press, 1989.

Origine: Per una storia dei bisogni, Invece dell'istruzione, p. 107
“Sì, credo in Dio. Certo, lui non ne sa niente.”
citato in Focus, n. 83, p. 150

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

citato in Corriere della sera, 9 febbraio 2010

“Certo, io credo che colui che meglio prega, meglio si batterà.”
p. 44

26 agosto 1942
Conversazioni a tavola

da Avvenire del 18 novembre 2006

citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895

Origine: Dalla lettera ad Einstein del settembre 1932, in Perché la guerra?, pp. 85-87.

n. 165, 1965
Cahiers du cinema

Origine: Da Sulle contraddizioni del marxismo, in Incontri libertari, pp. 84-85.

giornata seconda, p. 129; citato in Koyré 1979, p. 292
Dialogo sopra i due massimi sistemi


Origine: Da un telegramma a un giornale ebraico, 1929.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 110

Origine: Citato anche in Pensieri di un uomo curioso, p. 134.
Origine: Altri saggi e articoli, p. 6

Origine: Da Hermann Lauscher, traduzione di Francesca Ricci, Newton Compton, Roma, 1993.

“Meno credo in Dio più ne parlo.”
Origine: Il malpensante, Luglio, p. 83

Giovanni: atto III, scena III
Il re Giovanni

Origine: Da una lettera ad Alessandra Carlotti di Rudinì; citato in Gigi Moncalvo, Alessandra Di Rudinì. Dall'amore per D'Annunzio al Carmelo, Edizioni Paoline, 1994.

Origine: Dal film-documentario Comizi d'amore (1964) di Pier Paolo Pasolini; citato in Pier Paolo Pasolini, Per il cinema, a cura di Walter Siti e Franco Zabagli, Mondadori, Milano.

“Perché adesso che dormo credo di sognare di essere sveglio.”
La vita è sogno, Edizione sconosciuta

Origine: Citato in Ernst Fischer, L'arte è necessaria? (Von der Notwendigkeit der Kunst), traduzione di Fausto Codino, Editori Riuniti, Roma 1975.

Origine: Serie del Mondo Disco, 11. Il tristo mietitore (1991), p. 37

Origine: Da Il Giornale Nuovo, 19 luglio 1981; citato in Adolph Caso (a cura di), Dante in the Twentieth Century, Volume 1 di Dante studies, Branden Books, 1982, p. 82 http://books.google.it/books?id=WF2K5efKcnUC&pg=PA82.

Origine: Introduzione a L'invenzione di Morel, p. 20

Origine: Da una lettera del 1798 a George H. Coleridge; citato in Andrew Weil e Winifred Rosen, Dal cioccolato alla morfina. Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente, traduzione di Fabio Bernabei, Arcana, Roma, 2007, p. 107.

“Non credo nei miracoli. Ne ho visti troppi.”
Origine: Da Salomé, traduzione di Corrado Pavolini, in Tutte le opere.

“È forse per scontare il fatto che non credo nell'anima, che ne sono privo?”
Pensieri spettinati

Origine: La science a-t-elle promis le bonheur? Je ne le crois pas. Elle a promis la vérité, et la question est de savoir si l'on fera jamais du bonheur avec de la vérité. (da Discours à l'Assemblée générale des étudiants de Paris, 18 maggio 1893, in Œuvres complètes, ed. François Bernouard, 1927, vol. 50, p. 288)

Origine: Da Della bellezza educatrice: pensieri, Co' Tipi del Gondoliere, 1838, p. 314 http://books.google.co.uk/books?id=RVo9AAAAYAAJ&pg=PA314.

Origine: Citato in Marcus Parisini, L'anima degli animali, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 2002, p. 46. ISBN 88-87881-68-5

“Non credo che si possa trovare niente che meriti il nome di società fuori di Londra.”
Origine: Citato in Giorgio Porro, Qui Londra.

“La verità ha una sola faccia, credo: quella di una violenta smentita.”
Origine: Da Il morto, traduzione di Eugenio Ragni, Gremese Editore.