Frasi su genitori
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“Ma la mia religione sono io: ogni essere umano è diverso dall'altro, perché dobbiamo avere la stessa religione? Io non ho bisogno di credere in un Dio. Fin da piccino, ho imparato a credere in me. È l'insegnamento dei genitori: al limite, Dio è mio padre.”

Jo-Wilfried Tsonga (1985) tennista francese

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, «Il mio tennis è pura emozione» http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/aprile/13/mio_tennis_pura_emozione__ga_10_100413058.shtml, Gazzetta dello Sport, 13 aprile 2010.

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“Resta l'asino di poi? | Ma quell'asino son io; | Chi vi guarda vede chiaro | Che il somaro è il genitor.”

Jacopo Ferretti (1784–1852) librettista e poeta italiano

I, 2
Cenerentola

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“Non potevo fare a meno di pensare alle differenze tra la mia vita di New York, piena di cibo e comodità, e la vita che conducevano i miei famigliari in Somalia. In Occidente la maggior parte della gente possiede così tante cose da perderne il conto. Era probabile, invece, che i miei genitori potessero contare a una a una tutte le loro cose, e il cibo era difficile da reperire; eppure erano felici e di buon umore. Per la strada la gente sorrideva e conversava. Credo che gli occidentali cerchino di riempirsi di roba nel tentativo di colmare un vuoto. Tutti sono in cerca di qualcosa. Cercano nei negozi e nella televisione. Una volta dei tizi mi hanno mostrato una stanza della loro casa destinata alle candele per le preghiere la meditazione. Un'intera stanza solo per le candele. Qui dovevamo pigiarci l'uno contro l'altro per poter stare tutti insieme: continuavamo a ringraziare Allah per essere tutti insieme. In Somalia non abbiamo posti particolari per pregare, preghiamo anche per salutare qualcuno: «Che Allah sia con te.» A New York tutti tutti dicono «Hello!». Che cosa significa? Nulla, che io sappia, è solo un modo di dire. La gente dice: «Have a good day», buon giorno, ma anche quello è solo un modo di dire. In Somalia diciamo: «Se Dio vuole, ci vediamo dopo.»”

Waris Dirie (1965) modella e scrittrice somala

Dio ha voluto e il mio primo giorno in famiglia è stato bello, bellissimo!
Alba nel Deserto

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“Ciò che siamo come genitori non possiamo saperlo sino a che il bambino non giunga a sorprenderci.”

Fabrice Hadjadj (1971) scrittore e filosofo francese

Mistica della carne

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“Così io, Beda, servo di Cristo e sacerdote del monastero dei Beati Apostoli san Pietro e san Paolo, che si trova a Wearmouth e a Jarrow (nel Northumberland), con l'aiuto di Dio ho composto fino a dove ho potuto raccogliere, o dagli antichi documenti o dalle tradizioni degli anziani o dalla mia conoscenza, questa storia ecclesiastica della Britannia, e specialmente alla razza inglese. Sono nato nel territorio del detto monastero, e all'età di 7 anni i miei genitori mi affidarono alla cura del reverendissimo abate Benedetto, e successivamente a Ceolfrid, perché mi istruissero. Da quel momento ho passato tutta la mia vita all'interno del monastero, dedicando tutte le mie fatiche allo studio delle Scritture, e fra l'osservanza della disciplina monastica e del compito quotidiano di cantare in Chiesa, è stato sempre mia delizia imparare o insegnare o scrivere. A diciannove anni fui ammesso al diaconato, a trent'anni al sacerdozio, entrambi nelle mani del reverendissimo Vescovo Giovanni, e sotto la disciplica dell'abate Ceolfrid. Dal momento dell'ammissione al sacerdozio al mio attuale cinquantanovesimo anno, mi sono sforzato di scrivere brevi note sulle Scritture, tratte dai lavori dei Venerabili Padri o in conformità con il significato e l'interpretazioni da essi indicati, e ciò per mio uso personale e per quello dei miei confratelli.”

Beda il Venerabile (672–735) monaco inglese e santo

da Historia

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“I politici, che cercano oggi ingegnose soluzioni alla questione di Napoli, non si sono giammai chiesti in qual modo crescessero sotto i Borboni i figli del povero, in questo paese tanto malmenato e dalla stupidità e dall'ignoranza e dalla miseria, e dalla tirannia degli uomini, quanto beneficato da tutti i doni del Cielo. Quando il bambino staccavasi dal seno materno, e sovente anche prima, — dacché i fanciulli qui vengono allattati fino al terzo anno — stendeva la mano ai passeggeri e si struggeva in lacrime, giurando per tutti i santi del paradiso esser egli orfano di nascita, e morente per fame. Mancavano scuole ed asili, ed il pane era a sì mite prezzo, che i genitori non si trovavano costretti ad insegnare ai figli la necessità del lavoro. Il piccolo vagabondo restava dunque mendicante, e addiveniva ladro di buon'ora Rubava fazzoletti, col furto si assicurava ne' mercati il suo vitto, si impadroniva or qua or là di qualche piccola moneta di rame, e finiva un giorno o l'altro col risvegliarsi in prigione. Allora di due cose l' una : o avea coraggio, o ne difettava. Vigliacco, era sfruttato dalla camorra; coraggioso, aspirava a divenir camorrista. Ma per giungervi era mestieri che ei superasse i vari gradi di iniziamento. Dapprima, garzone di mala vita, era tenuto al servizio de' più rigorosi e de' meno produttivi, semplice servo de' servi de' settari, in realtà assai più di quello che il Papa sia servo de' servi di Dio. Rimaneva in questo stalo fino a che non avesse fornito prova di zelo e di ardire. Passando allora dal terzo grado al secondo, dalla candidatura al noviziato, diveniva picciotto di sgarro.”

Marc Monnier (1827–1885) scrittore italiano

Origine: La camorra, p. 6

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“I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto. Ognuno di noi deve fare qualcosa per migliorare la società, non solo per combattere l'omofobia ma anche per sconfiggere il razzismo e tutte le altre discriminazioni.”

Daniele Dessena (1987) calciatore italiano

Origine: Citato in Nicola Pinna, Dessena “Io, bersagliato sul web per i miei lacci colorati contro l’omofobia” http://www.lastampa.it/2014/02/27/italia/cronache/dessena-io-bersagliato-sul-web-per-i-miei-lacci-colorati-contro-lomofobia-tSkw2HcjRfZjWFZl3H5pBM/pagina.html, La Stampa.it, 27 febbraio 2014.

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“Il mio pensiero va al ragazzo di diciott'anni di Bari che martedì scorso ha fatto il gesto estremo di lanciarsi sotto un treno perché aveva confidato agli amici che, dopo essersi dichiarato in famiglia, i genitori non lo accettavano. Lui non si rassegnava, aveva un fidanzato, ha lottato, ma non ce l'ha fatta. Era insopportabile l'idea di non essere accettato per ciò che era: un ragazzo come gli altri, un ragazzo di diciott'anni che amava un altro ragazzo. Come lui ce ne sono tanti di ragazzi che non ce l'hanno fatta a reagire. Essere respinti a quell'età per ciò che si è rappresenta un dramma che, a volte, appare insuperabile, soprattutto a quell'età. Tutti abbiamo bisogno di essere accettati dalla scuola, dalla società, dalla famiglia. Immagino cosa possa aver provato quel ragazzo, capisco bene quelle sue paure: anch'io ero terrorizzato che mia madre e mio padre non mi accettassero. Pensavo alle cose più brutte. Io sono stato fortunato, e per questo li ringrazio. […] Loro sono stati dalla mia parte da subito, altri sono stati meno fortunati; ed è anche per questo che la legge sulle unioni civili non è soltanto un istituto giuridico che dà diritti e chiede doveri, ma è una legge che fa cultura, che migliorerà la nostra società e che aiuterà anche tanti genitori a non vergognarsi più dei propri figli, accettandoli anziché rifiutarli, e che sancirà, una volta per tutte, che gli omosessuali non sono più dei fantasmi, ma cittadini a cui riconoscere il diritto alla felicità come a tutti gli altri, permettendo loro di progettare un futuro insieme. Colleghi, cosa si guadagna, del resto, nel continuare a impedire la felicità degli altri? Cosa perdiamo nell'ammettere la possibilità che una coppia di persone che si amano venga tutelata dall'assunzione reciproca di diritti e di doveri stabiliti dalla legge? La risposta è sempre la stessa: nulla.”

Alessandro Zan (1973) politico e attivista italiano

da un intervento alla Camera durante la votazione del ddl Cirinnà, 11 maggio 2016
Origine: Visibile al minuto 03:45 di Unioni Civili: Alessandro Zan annuncia il voto favorevole del Partito Democratico https://www.youtube.com/watch?v=XHJLneydSsc, YouTube.com, 11 maggio 2016; citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 622 di mercoledì 11 maggio 2016 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0622&tipo=stenografico, Camera.it, 11 maggio 2016, pp. 69-70.

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“Si dice che Trittolemo abbia dato delle leggi agli Ateniesi, e Senocrate afferma che tre di queste leggi sono ancora oggi in vigore a Eleusi: onorare i genitori, glorificare gli dèi con i vegetali, non fare del male agli animali.”

Ermippo di Smirne scrittore e biografo greco antico

dal trattato Sui legislatori, libro II; citato in Porfirio, De abstinentia, libro IV, 22, traduzione di Roberto Pomelli, in L'anima degli animali, p. 416

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“Il dolore e la sofferenza inflitti ai bambini con la dieta americana sono così brutali che, se i genitori la imponessero a suon di ceffoni, verrebbero messi in prigione.”

John A. McDougall (1947) medico statunitense

Origine: Da Vegan Diet Damages Baby's Brain-Sensationalism!, VegNews, marzo-aprile 2003, p. 10; citato in Tuttle, p. 76.

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“È inutile e controproducente sperare che i ragazzi non si facciano canne, che non si sentano attratti dall'uso di droghe sintetiche, che non bevano il sabato sera. Deresponsabilizza tutti, genitori, educatori e istituzioni. La verità è che dovremmo trovare il coraggio di dire ai nostri ragazzi: scusateci, siamo talmente inadatti a questo mondo che preferiamo che ogni tanto qualcuno di voi muoia piuttosto che assumerci come società l'onere di vigilare affinché le sostanze che la maggior parte di voi decide di assumere non siano pericolose per la salute. Eh sì, perché chi prova droghe e beve alcolici il sabato sera non è l'adolescente con una vita familiare complicata, non è la ragazza mollata dal fidanzatino. Non è il diciassettenne sovrappeso o che si crede brutto. Le droghe le prova chiunque per semplice curiosità. È un momento di crescita, come fare sesso per la prima volta. È crescita e trasgressione insieme. È dimostrazione di coraggio, e la vita degli adolescenti è nella fase eroica, quella in cui si vuole costantemente dimostrare a se stessi – non necessariamente agli altri – di poter superare i propri limiti o quelli che la pubblica morale pone. A sedici anni ci si sente onnipotenti ed eterni e non c'è nulla che faccia davvero paura, ecco perché inutile demonizzare o vietare, l'unica cosa che gli adolescenti ascoltano è il ragionamento, l'unica cosa davanti alla quale si fermano è la conoscenza.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

Origine: Citato in È ora di legalizzare le droghe http://espresso.repubblica.it/opinioni/l-antitaliano/2015/07/29/news/e-ora-di-legalizzare-il-mercato-delle-droghe-1.222979?ref=fbpr&refresh_ce, Espresso.repubblica.it, 31 luglio 2015.

“Quando avevo 18 mesi mia madre mi ha lasciato alla nonna e se ne è andata negli Stati Uniti con un nero. Mio padre in quel periodo si trovava in Germania, prigioniero in un campo di concentramento. I miei genitori non erano sposati, e l'ultima volta che si erano visti io non ero ancora nato.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista di Stefano Olivari, Franco Rossi: nessun erede per Gianni Brera http://www.calciatori.com/notizie/franco-rossi-nessun-erede-per-gianni-brera, Calciatori.com, 2001. Riportata anche nel sito Francorossi.com http://www.francorossi.com/2004/05/intervista-su-calcio-giornalisti-e-dintorni/

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“Shock UniversalCup inc. Milan/PSG cl2004 genitori hanno fischiato ragazzi di colore. Sosteniamo i ragazzi i razzisti sono ignoranti e deboli”

Mino Raiola (1967) procuratore sportivo italiano

Origine: Da un tweet https://twitter.com/MinoRaiola/status/584820763020132352 del 5 aprile 2015, ore 22:51; citato in Razzismo alla Universal Cup. Dagli spalti fischiano i bambini di colore del Milan http://www.iltempo.it/sport/calcio/2015/04/06/razzismo-universal-cup-bambini-esordienti-milan-fischi-raiola-1.1400750, Il Tempo.it, 6 aprile 2015.

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“I ragazzi stanno bene è un film sulla famiglia, su ciò che significa essere una famiglia, su cosa voglia dire avere un rapporto matrimoniale, su come affrontare il distacco dai propri figli. E poi, in ultima analisi, su come ciascuno si crei la propria identità, a prescindere dai genitori.”

Julianne Moore (1960) attrice statunitense

Origine: Citato in Alessandra Venezia, CINEMA Julianne Moore: "Con mia moglie è scoppiata la crisi" http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2010/cinema-julianne-moore-intervista-30631064632.shtml, Iodonna.it, 23 ottobre 2010.

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“[Sulla surrogazione di maternità] […] nel momento in cui siamo confrontati a una gestazione peraltro altruistica, nel momento in cui abbiamo chiarito la differenza che esiste tra principio di non commerciabilità del corpo umano e intangibilità, noi dobbiamo anche riconoscere, a questo punto, il principio di autonomia femminile. Nel momento in cui una donna decide in maniera chiara, in maniera autonoma, in maniera altruistica di aiutare una coppia a diventare genitori, essendo stata già lei madre, avendo già portato avanti una gravidanza, non avendo bisogni economici particolari, in nome di cosa dobbiamo vittimizzarla e dobbiamo considerare che non ha capacità di esprimere liberamente il proprio consenso?”

Michela Marzano (1970) filosofa e docente italiana

da un intervento alla Camera dei Deputati, 18 aprile 2016
Origine: Visibile al minuto 05:20 Michela Marzano GPA https://www.facebook.com/103703399661209/videos/1138288659536006/, Facebook.com, 18 aprile 2016; citato in Iniziative, in ambito nazionale e sovranazionale, per il contrasto di tutte le forme di surrogazione di maternità http://deputatipd.it/interventi/iniziative-ambito-nazionale-e-sovranazionale-il-contrasto-di-tutte-le-forme-di-1, DeputatiPD.it.

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“Posso dire solo una cosa io non andrò mai a fare la guerra là dove vive la mia famiglia e sono sepolti i miei genitori. Voglio la pace.”

Oleksandr Zavarov (1961) allenatore di calcio e ex calciatore sovietico

Origine: Frase pronunciata dopo essere stato richamato alle armi durante il conflitto russo-ucraino.
Origine: Citato in Zavarov dice no a Kiev, basta con guerra http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/02/16/zavarov-dice-no-a-kiev-basta-con-guerra_29f4cfc8-418d-4885-ac9a-8bae91218a5e.html, Ansa.it, 16 febbraio 2015.

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“Egregio signore, ultimamente Lei mi scrisse che Ottomar Starke avrebbe disegnato la copertina de La metamorfosi. Mi sono preso un piccolo, probabilmente inutile spavento. Inutile stando a ciò che conosco di quell'artista in Napoleone. Mi è venuto in mente, siccome Starke è un vero illustratore, che forse potrebbe voler disegnare l'insetto. Questo no, per favore, questo no! Non voglio limitare la sua libertà d'azione, voglio soltanto avanzare una preghiera derivante dalla mia conoscenza, ovviamente migliore, della storia. L'insetto non può essere disegnato. Ma non può neppure essere mostrato da lontano. Se questa intenzione non sussiste, se, dunque, la mia richiesta è ridicola, tanto meglio. A Lei sarei grato se volesse trasmettere il mio desiderio. Se potessi fare una proposta per una illustrazione, sceglierei scene come: i genitori e il procuratore dinanzi alla porta chiusa o, ancor meglio, i genitori e la sorella nella stanza illuminata, mentre la porta che dà nella stanza attigua, totalmente oscura, è aperta.”

Franz Kafka (1883–1924) scrittore e aforista boemo di lingua tedesca

Origine: Da una lettera all'editore Kurt Wolff, in merito alla copertina del racconto La metamorfosi, in corso di pubblicazione; citato in Abraham Yehoshua, Kafka e il suo doppio https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/06/Kafka_suo_doppio_co_9_070706092.shtml, Corriere della Sera, 6 luglio 2007.

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“L'essere genitori si fonda nella diversità di essere, come ricorda la Bibbia, maschio e femmina. Questa è la "prima" e più fondamentale differenza, costitutiva dell'essere umano. E' una ricchezza. Le differenze sono ricchezze. C'è tanta gente che ha paura delle differenze, ma sono ricchezze.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Differenza uomo donna fa crescere figli. Famiglie reagiscano a colonizzazione ideologica http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/14/papa_differenza_uomo_donna_fa_crescere_figli/1151493, 14 giugno 2015

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“Le periferie, che sono molto più integrate da un punto di vista di comunicazione rispetto a quelle del secolo scorso, sono invece distaccate e non rappresentate da un punto di vista sociale e politico. Qui spesso le reti sociali sono scadenti o assenti. Il controllo sugli spazi urbani periferici risulta complesso e difficile, tanto che vaste aree — specie nelle megalopoli — finiscono sotto il dominio di mafie e di cartelli internazionali o nazionali del crimine. La città del XXI secolo è sempre meno una comunità di destino. Anzi, mentre una parte di essa viene assorbita nei flussi globali e procede sulla via dell’internazionalizzazione, un’altra resta ai margini e fuori dai circuiti di integrazione, se non sprofonda in una condizione di isolamento. Sono i quartieri abbandonati dove spesso le persone vivono per l’intera esistenza e dove forse i figli faranno la stessa vita dei genitori. L’universo delle megalopoli si è strutturato in modo che molto spazio abitato diventi luogo di esclusione. La megalopoli produce costantemente periferie urbane e periferizzazioni umane. Di fronte a questa realtà, specie nel Sud del mondo, lo Stato e le istituzioni sovente rinunciano ad un controllo reale di questi spazi. Diventa un mondo perduto, in cui i drammi umani e sociali si annodano con reti criminose e ribellismi endemici, nel quadro di una cultura della sopravvivenza. Il cristianesimo — su impulso di papa Bergoglio — ha la possibilità di comprendere in modo nuovo la condizione umana e urbana del XXI secolo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

da Periferie. Crisi e novità per la Chiesa, Jaka Book, 2016
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