XLI.6.4 http://www.forumromanum.org/literature/justin/texte41.html
Epitome delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo
Frasi su indiano
pagina 2
N 17, in Poesia indiana classica
Le cinquanta strofe del ladro
N 21, in Poesia indiana classica
Le cinquanta strofe del ladro
N 22, in Poesia indiana classica
Le cinquanta strofe del ladro

da Quaderni della SIF, Periodico della Società Italiana di Farmacologia, 6/2006

Origine: La razza. Analisi di un mito, p. 315

dall'intervista a Libero, 21 novembre 2004

citato in Giuseppe Ghini, «Alce Nero: il catechista indiano che fu trasformato in ribelle», La voce di Romagna, 10 luglio 2008, p. 11

dall'Introduzione, p. 14; 2007
Upaniṣad antiche e medie

Origine: Da un'intervista di Vincenzo Mollica; pubblicata in Domenico Modugno, 1981.
59; citato in Giuseppe Tucci, Storia della filosofia indiana, Editori Laterza, 2005, p. 79
Sāṃkhyakārikā
A parte tutto questo, però, credo di poter affermare davvero che ho scritto "tutto quello che potevo".
Origine: Dalla postfazione del romanzo Welcome to the NHK, traduzione di Daniela Guarino, Edizioni BD, Milano, 2011. ISBN 978-88-6123-877-0

“L'esercito americano è il miglior amico degli indiani.”
1870
da Anam il Senzanome

Origine: In Alessandro Bausani, Storia delle letterature del Pakistan, [Urdu, Panjâbī, Sindhi, Pasc'tô, Bengali, Pakistana], Nuova Accademia Editrice, Milano, 1958, p. 93.

Origine: Rispetto per la vita, p. 86
Origine: Il riferimento è alla sequenza in cui il protagonista mascherato attraversa le stanze della lussuosa villa in cui si svolgono le scene di sesso di gruppo.

dall'annuncio della dichiarazione di guerra, 10 giugno 1940
Citazioni tratte dai discorsi

Origine: La mia autobiografia, p. 407
La fine è il mio inizio
La fine è il mio inizio
Variante: Una strada c'è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici «Oh, ma guarda, c'è un filo!». Quando vivi, non lo vedi, il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzitutto è il tuo istinto.

“Sono andato in America per convertire gli indiani; ma, ah, chi convertirà me?”
Origine: Dal diario; citato in Armstrong 1995, p. 337.
Origine: Dalla trasmissione radiofonica Prima Pagina http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/popupaudio.html?t=PRIMA%20PAGINA%20Filo%20Diretto%20del%2027%2F09%2F2015&p=PRIMA%20PAGINA%20Filo%20Diretto%20del%2027%2F09%2F2015&d=&u=http%3A%2F%2Fwww.radio.rai.it%2Fpodcast%2FA45945204.mp3, Radio3, 27 settembre 2015.

Origine: Da Atlantic Monthly, maggio 1876; citato in Stella Sacchini, pp. 270-271.

Origine: Introduzione a Le Commedie di Aristofane, p. 28

Origine: Citato in Federico Monga, Bonino: «non siamo in Kosovo i nostri militari già impegnati» http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Interviste/2013/08/20130828_bonino_ilmattino.htm, Il Mattino, Roma, 28 agosto 2013.

Origine: Da "Voglio la mamma", nascono i circoli di Adinolfi contro aborto e nozze gay http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/25/voglio-la-mamma-nascono-i-circoli-di-adinolfi-contro-aborto-eutanasia-e-matrimonio-gay/963721/, il Fatto Quotidiano.it, 25 aprile 2014.
Origine: Da Gabriele D'annunzio, Napoli, 1909; citato in De Marchi e Palanza, Protagonisti della civiltà letteraria nella critica, Antologia della critica Letteraria dalle Origini ai nostri giorni, Casa Editrice Federico & Ardia, Napoli, 1974, pp. 702-703.
I; p. 19
Mentre l'Inghilterra dorme

Ciò che meglio in te scorgo, p. 602
Foglie d'erba, Dal meriggio alla stellata notte
Origine: Dedicata a Ulysses Simpson Grant, 18º Presidente degli Stati Uniti d'America.
Origine: Uomini e lupi, p. 83

Origine: La pazienza dell'arrostito, pp. 241-242
4 marzo 2005
La Stampa

“Diventi italiano chi non fa l'indiano e non si proponga di colonizzarci in casa nostra.”
ibidem
Origine: Uomini e lupi, pp. 11-12
“Gli indiani delle «riserve» giocheranno mai in prima squadra?”
Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 100. ISBN 88-8598-826-2

Origine: Da Europa domani, con Giuliano Amato, a cura di Giorgio Capezzuoli, Antonio Carioti e Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera, 14 novembre 2004.

Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 467

Origine: Citato in Charlie Chaplin, La mia autobiografia, traduzione di Vincenzo Mantovani, Mondadori, 1964, p. 407.
Manituana

At 7:30 AM on April 17, 1975, the war on Cambodia was over. It was a unique war, for no country has ever experienced such concentrated bombing. On this, perhaps the most graceful and gentle land in all of Asia, president Nixon and mister Kissinger unleashed 100,000 tons of bombs, the equivalent of five Hiroshimas. The bombing was their personal decision. Illegally and secretly, they bombed Cambodia, a neutral country, back to the Stone Age, and I mean Stone Age in its literal sense. Shortly after dawn on April 17, the bombings stopped and there was silence. Then, out of the forest, came the victors, the Khmer Rouges, whose power had grown out of all proportion to their numbers. They entered the capital Phnom Penh, a city most of them had never seen. They marched in disciplined Indian file through the long boulevards and the still traffic. They wore black and were mostly teenagers, and people cheered them, nervously, naively. After all, the bombing, the fighting, was over at last. The horror began almost immediately. Phnom Penh, a city of 2.5 million people, was forcibly emptied within an hour of their coming, the sick and wounded being dragged from their hospital beds, dying children being carried in plastic bags, the old and crippled being dumped beside the road, and all of them being marched at gunpoint into the countryside and towards a totally new society, the likes of which we have never known. The new rulers of Cambodia called 1975 "Year Zero", the dawn of an age in which there would be no families, no sentiments, no expressions of love or grief, no medicines, no hospitals, no schools, no books, no learning, no holidays, no music, no songs, no post, no money, only work and death.
Variante: Alle sette e mezzo il 17 aprile 1975, la guerra contro la Cambogia si concluse. Era una guerra particolare, poiché nessun paese aveva sofferto d'un tale bombardamento. Su questa terra, forse la più graziosa e più pacifica in tutta l'Asia, il presidente Nixon e il signor Kissinger sguanciarono centomila tonnellate di bombe, l'equivalente di cinque Hiroshima. Il bombardamento fu una loro scelta personale. Illegalmente e in segreto, bombardarono la Cambogia, un paese neutrale, fino a riportarla all'età della pietra, e intendo età della pietra nel suo senso strettamente letterale. Poco dopo l'alba, il 17 aprile 1975, i bombardamenti cessarono, e regnò il silenzio. Poi, i vittoriosi, i Khmer Rossi, il cui potere era cresciuto fuori proporzione dai loro numeri, emersero dalla foresta. Entrarono la capitale, Phnom Penh, una città che molti di loro non avevano mai visto prima. Marciarono in fila indiana disciplinata lungo i viali e il traffico immobile. Si vestivano di nero, ed erano per la maggior parte adolescenti. Il popolo li acclamò ansiosamente ed ingenuamente. Dopo tutto, i bombardamenti e le sparatorie erano finiti. Il terrore cominciò quasi immediatamente. Phnom Penh, una città di 2.5 milioni d'abitanti, fu evacuata con la foza entro un ora del loro arrivo, i malati e feriti trascinati dai loro letti d'ospedale, bambini morenti trasportati in sacchi di plastica, i vecchi e zoppi lasciati per la strada, tutti marciati sotto tiro verso la campagna e una società totalmente nuova, mai vista prima. I nuovi leader di Cambogia nominarono 17 aprile «Anno zero», l'alba di un' era in cui non ci sarebbero state famiglie, niente sentimenti, nessuna espressione d'amore o lutto, niente medicine, niente ospedali, niente scuole, niente libri, niente istruzione, niente vacanze, niente musica, niente canzoni, niente posta e niente denaro: solo fatica e morte.

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso di augurio di S.M.I. Haile Selassie I al presidente Rahdakrishnan, 12 ottobre 1965; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

Origine: La saggezza dei Rosacroce, p. 55

Origine: Citato in Musica: Zubin Metha torna in Sicilia con Nona Beethoven http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2017/07/05/ansa-musica-zubin-metha-torna-in-sicilia-con-nona-beethoven_3033d4f1-492f-4da1-b9e2-a1d3f6d04f66.html, Ansa.it, 5 luglio.
Antichi pittori italiani
Variante: La decolonizzazione è stata l' esperienza più importante della mia vita professionale. Era esaltante, per il giovane cronista degli ultimi anni Cinquanta e poi dei Sessanta, veder nascere tanti Paesi africani, sulle coste mediterranee, atlantiche e dell' Oceano Indiano. Dal Congo alla Somalia, dall' Algeria al Madagascar. Come poi fu deprimente assistere alla rapida degradazione di molti di quei Paesi, dove i capi della lotta per l' indipendenza si erano trasformati in tiranni spesso corrotti. Ma la storia recente non cancella quella passata. E nella storia dell' epoca coloniale, sia pur rivisitata e aggiornata con nuove ricerche e più pacate valutazioni, restano la schiavitù, il lavoro forzato, i massacri, la tortura, le umiliazioni... Tanti crimini, insomma, contro l' umanità.
Origine: Da Colonie. La cattiva coscienza dell'Occidente http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/12/16/colonie-la-cattiva-coscienza-dell-occidente.html?ref=search, la Repubblica, 16 dicembre 2005.

Origine: Dal programma televisivo Coffee Break, La7, 4 gennaio 2017. Video https://www.youtube.com/watch?v=9L7lkF2Jy8A disponibile su YouTube.com (min. 12:16).