Frasi su insieme
pagina 11

Paolo Maldini photo
Antonio Ghislanzoni photo
François Lenormant photo
Sergio Caputo photo

“Charlie disse a Imola: ciccia poche chiacchiere, t'hanno vista tutti insieme a Bravo3… c'era pure Alfa con un pony express”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

Un radio taxi così, n. 8
Effetti personali

John Coltrane photo
Raffaele Della Valle photo
Antonio Spadaro photo
Papa Pio II photo
Papa Pio VI photo
Papa Pio XI photo
Roger Ebert photo
André Glucksmann photo
Daniel Glattauer photo
Abraham Yehoshua photo
Stefano Benni photo

“Vent'anni fa, Leopold Mapple era il giovane scienziato più brillante del nostro corso per studenti superdotati all'Istituto di Scienze di Londra. Era un ragazzone di cento chili, roseo e ben vestito. Lo si sarebbe potuto prendere per un ricco rampollo nullafacente: invece era lo scienziato più importante nella ricerca sulla fisica subatomica. Ma era anche il più inveterato gaudente, mangione, bevitore, tabagista, donnaiolo e cultore di ogni altra cosa dai più chiamata vizio. Spesso veniva richiamato dal nostro rettore, gran lucertolone calvinista, ad un atteggiamento più morale, ma Apple gli rispondeva sempre: "Sono uno scienziato e ho studiato con attenzione il mondo: e dico mai, nelle mie osservazioni, né col microscopio, né con con la camera a bolle, né con le analisi chimiche, né coi raggi X ho mai visto apparirmi una cosa chiamata 'morale'. Era infatti Leopold Mapple, l'uomo più radicalmente ateo, più rigidamente materialista, più lontano da qualsiasi sbavatura filosofica o mistica, che io avessi conosciuto. Per lui tutto era materia, numero, osservazione, confronto, realtà: su tutto il resto egli spargeva abbondantemente la sua risata fragorosa, ben conosciuta in tutte le birrerie londinesi. "C'è un solo mezzo", egli ripeteva spesso, "per elevarsi da questa terra: ed è possedere una velocità superiore a 11,45 chilometri al secondo: tutto il resto è carburante per la superstizione e l'ignoranza." E a questo suo monolitico approccio all'esistenza, egli si manteneva coerente. Radunava un gruppo di amici, io, il dottor Hyde, e Bohr, e Fermi e Jacobson e ci trascinava nella Londra notturna. Mangiava e beveva smodatamente: "Nulla teoria, sine hosteria,"diceva e aggiungeva: "Certo non ci si ciba in fondo che di molecole, ma tra un piatto di idrogeno e un pasticcio di maiale, c'è una bella differenza." E a chi gli diceva che diventa sempre più grasso, rispondeva: "Nell'Universo, le cose grosse sono più rare delle piccole: pochi elefanti, molte zanzare, pochi grandi stelle, tanti pianetini." Insomma, un tipo piuttosto bizzarro, l'avrete capito: ma l'eccezionale bravura scientifica e l'allegria contagiosa, lo rendevano simpatico a tutti. Piaceva anche alle donne, anche se lui ripeteva spesso:"Considero ogni parola detta a letto, oltre le sei, come una conferenza, e come tale mi riservo di abbandonarla." Questo suo carattere gli causava anche qualche guaio, come una volta, quando vide alcuni bambini fermi davanti a un presepe sotto Natale. Subito volle spiegare loro: uno, che Gesù Bambino non poteva essere nato seminudo nella capanna perché sarebbe morto assiderato entro pochi minuti, due, che la Madonna non poteva averlo partorito restando vergine perché la fecondazione artificiale è stata inventata quasi duemila anni dopo, e tre, che se veramente sulla capanna fosse arrivata una cometa avrebbe ridotto tutta la Palestina a una voragine fumante. Inoltre i pastori che arrivavano con le pecore probabilmente non erano venuti per regalarle, ma per venderle come è loro abitudine, e che i tre re magi erano la più grande delle fandonie perché mai nella storia un re si è fatto una cammellata nella notte per andare a portare dei doni a un bambino nudo, magari a una bambina di sedici anni sì, ma a un neonato mai nei secoli dei secoli amen e dopo, siccome i bambini erano piuttosto choccati, li portò tutti in una pasticceria e offrì loro una montagna di kraffen dicendo: prendete e mangiate, eccovi dio infinitamente buono nella sua santa trinità di crema, marmellata di arance e cioccolato. Fu denunciato dai genitori, e si guadagnò una nota di biasimo dal rettore, che però non lo espulse perché proprio in quei mesi Mapple stava ultimando un esperimento straordinario: era riuscito a costruire una camera a bolle speciale dove era sicuro di scoprire la terza forza elementare, la forza che, diceva, sta all'origine di tutte, e non è né onda né particella, qualcosa di completamente diverso, e definitivo. "Farò l'ultimo strip-tease alla cosiddetta materia," ci disse, troneggiando tra macerie di lattine di birre, a una festa organizzata la sera prima dell'esperimento. "E quello che resterà alla fine, sarà il principio: altroché Buddha e Javeh e Visnù e altri figuri metà uomo e metà cane e splendenti e resuscitanti e volanti e sibilanti su e giù per il cielo. Basta con il traffico aereo degli impostori! Quello che troveremo al termine del mio esperimento, sarà Dio a tutti gli effetti di legge: ciò da cui tutto è composto, e creato, e causato: una particella, un'onda, una relazione. Non lancerà fulmini, nel suo nome nessun profeta sarà costretto a massacri, non avrà bisogno di travestirsi da toro di legno per scopare: sarà una formula, tutto lì. Gioiosa, semplice, tangibile, consistente, divulgabile nelle scuole, utilizzabile in industria. Ragazzi quel giorno andrò dal rettore e gli dirò: 'faccia mettere questa formula nel presepe al posto di Gesù Bambino. E vedrà se giuseppi e marie e pastori e pecorelle e reganti cammellari e angeli trombettieri non ci faranno la figura dei fessi!" Noi scoppiammo a ridere, qualcuno era un po' scandalizzato, ma Mapple ci travolse, beveva e cantava e petava come un cavallo gridando: "In interiore hominis vox veritatis!" e passammo in rassegna tutte le bettolacce di Sub-Chelsea e per contare i tappi di birra fatti saltare Bohr disse che ci sarebbe voluta un'equazione complessa, e tornammo a casa ubriachi fradici. Il giorno dopo, fragoroso come sempre, Mapple arrivò all'Istituto per l'esperimento. "Bene," disse "ora prendiamo un bell'atomo grassotto e prendiamolo a cazzotti finché non gli cascano giù tutti gli elettrodentoni." Era questo un suo modo colorito di definire gli esperimenti subatomici. Un giovane tecnico si calò nella grande camera a bolle, dentro la quale sarebbe avvenuto il bombardamento, fino all'ultima particella. Quella mattina Mapple era particolarmente euforico, e ben farcito di birra. Non si accorse che il tecnico si era sdraiato a terra per controllare la temperatura del suolo. Così lo chiuse senza accorgersene dentro la camera e iniziò il bombardamento. L'esperimento durò otto giorni: per quel tempo, il reparto restò chiuso a tutti. Il nono giorno ecco arrivare Mapple in smoking, reduce dalla solita notte di baldoria. C'eravamo tutti con lui, mentre si avviava alla camera nucleare: "Ragazzi", egli gridava, facendo roteare il bastone d'avorio, "le nuvole di duemila anni di incensi religiosi stanno finalmente per dissolversi. Migliaia di preti invaderanno gli uffici di disoccupazione in tutto il mondo. Nessun bambino verrà mai più atterrito da purgatori e inferni! Le marmellate in cima agli armadi verranno sterminate, senza paura di ritorsioni. Nelle chiese risuonerà, liberatorio, il tintinnio dei brindisi. Suore nude si concederanno a rabbini infoiati, ex voto, ex stole, ex messali, tiare, sottanoni e paramenti e ultime cene tutto brucerà, nello stesso fuoco in cui la chiesa ha bruciato i libri, gli eretici, i villaggi degli infedeli. L'ultima crociata è giunta! L'umanità è salva! Cristo è disceso in terra, anzi è sempre stato lì, e io ve lo mostrerò! La causa causarum, la sacra particula, il colui da cui, il primo motore, l'ordo initialis, l'uovo cosmico, il fabbro celeste, il danzatore eterno, l'occhio del Buddha, il kkien, il waugwa, il primo bit, il supremo artefice! Presto a voi in tutto il suo scientifico splendore! Seguitemi!" E noi lo seguimmo, eccitati, fin davanti la porta sigillata della camera dell'esperimento, e trattenemmo il fiato insieme a lui, quando lui aprì la porta e vide… vide… Vide il tecnico, con la barba lunga, i capelli incolti, con il viso scavato da otto giorni di digiuno, e il camice bianco strappato, che alzava al cielo le mani bruciate dalle ustioni radioattive e gridava: "Sono qui! Sono io, Mapple, finalmente mi hai trovato!" Descrivere il viso di Mapple in quel momento, non mi è possibile: diventò bianco come un marmo, gli occhi sembrarono uscirgli dalle orbite, ed egli lanciò un urlo, un urlo che fece tremare i vetri dell'Istituto, e i nostri cuori. "Nooooooooooooooooo!" Fuggì, travolgendo tutti. Nessuno di noi riuscì a raggiungerlo per spiegargli cos'era veramente successo. Sparì nel nulla e riapparve solo dopo molti giorni, la barba lunga, gli occhi rossi: capimmo subito che era uscito di senno. "Mapple," cercammo di spiegargli "quello che hai visto era solo il tecnico dell'Istituto, rimasto chiuso nella tua camera atomica per otto giorni!" "No amici," egli disse con voce ispirata, "era Dio! In fondo a ogni atomo c'è Dio." Due mesi dopo partì, con questa strana astronave, nello spazio. Da quel giorno egli vola per le galassie, portando la Religione ovunque, nelle stazioni spaziali, nei pianeti, nelle astronavi: non c'è culto o rito o confessione che egli non conosca e commerci. Cosi sia.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
Georg Simmel photo
Tim Henman photo
Carlo Ancelotti photo
Antonio Cassano photo
Franco Causio photo
Peter Fleming photo

“[Rispondendo alla domanda sul miglior doppio di sempre] John McEnroe insieme a non importa chi.”

Peter Fleming (1955) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/26/121263-citazioni_bordo_campo_settembre.shtml, Ubitennis.com, settembre 2008.

Michele Valori photo
Laozi photo
Piero Martinetti photo

“Borg-McEnroe non è una rivalità. È La rivalità. E non solo nel tennis, non solo nello sport, ma nell'ideale confronto, in assoluto, fra due opposti. Il bianco e il nero, Il buono e il cattivo. Pochi esseri umani sono stati così differenti nell'aspetto e nei comportamento, come il biondo svedese di ghiaccio e l'incontrollabile americano riccioluto. Se poi ci aggiungi che sono stati due campioni e sono entrati in rotta di collisione sullo scenario più famoso ed importante, il Centre Court di Wimbledon, e in due finali consecutive, ecco che gli ingredienti della sfida diventano imbattibili. […] Lo stile Bjorn era freddo (all'apparenza) e diligentissimo, John era vulcanico e maleducato. Borg fece esplodere la popolarità del tennis come una rock-star: coi capelli lunghi da vikingo, la passata, le magliette Fila con le righine verticali, era assediato dalle adolescenti e dagli sponsor, e diventò il primo cliente del colosso dei manager sportivi, la Img; McEnroe sfoderava un marchio storico – peraltro italianissimo, Tacchini –, ma era soprattutto Genius, cioè genio e sregolatezza, l'idolo dei contestatori, la bomba ad orologeria, il Pierino, che molti odiavano e che moltissimi adoravano. Insieme, Ice-Borg e SuperMac, così diversi, ma così intimamente legati e persino amici, hanno fatto esplodere la popolarità del tennis. Che, da sport paludato e d'elite. è diventato sport mondiale, veicolo di costume ed ha invaso la tv.”

Origine: Da Con Borg-McEnroe il tennis è mondiale http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/novembre/14/Big_match_Con_Borg_McEnroe_ga_10_081114058.shtml, Gazzetta dello Sport, 14 novembre 2008.

Oliver Sacks photo
Ignácio de Loyola Brandão photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Michele Marzulli photo

“Chissà! chissà se là, nel camposanto, | giacché saremo insieme, a pochi passi, | avrò la forza di venirti accanto | e di parlarti fra terreno e sassi…”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Due fiori, vv. 15-18, pp. 26-27
C'è sempre un po' di buio

Michele Marzulli photo

“Ancora insieme noi sorrideremo, | ritratti come fummo, dalle croci: | udranno i figli ancor le nostre voci.”

Michele Marzulli (1908–1991) poeta, pittore e scrittore italiano

da Due fiori, vv. 23-25, pp. 26-27
C'è sempre un po' di buio

Antonio Di Pietro photo

“Alcune battaglie devono essere intraprese pur sapendo che potrebbero essere perse, ma nel disegno complessivo sono indispensabili per vincere la guerra.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

da Tutti insieme appassionatamente, contro la mozione Idv http://www.antoniodipietro.com/2009/05/tutti_insieme_appassionatament.html, 28 maggio 2009
Dal suo blog

Edward Burnett Tylor photo
David Foster Wallace photo
David Foster Wallace photo
David Foster Wallace photo
Paolo Conte photo
Fabrizio De André photo

“Cominciai a sognare anch'io insieme a loro | poi l'anima d'improvviso prese il volo.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Un malato di cuore, n.° 5

Fabrizio De André photo
Fabrizio De André photo
Mahátma Gándhí photo
Peter Bogdanovich photo
Peter Bogdanovich photo

“Quando finalmente conobbi Perkins, verso il 1972, lo trovai piacevolissimo, un uomo veramente fantastico, con tanto senso dell'umorismo che lavorare insieme a lui dev'essere stata una festa.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 565

Mario Soldati photo
Matteo Ricci photo
Hans-Georg Gadamer photo
Renzo Arbore photo
Renzo Arbore photo

“Flauto d'oro, in arte Severino Gazzelloni, una delle nostre glorie nazionali insieme con gli spaghetti, la pizza napoletana e Rodolfo Valentino.”

Renzo Arbore (1937) cantautore, showman e conduttore radiofonico italiano

Origine: Citato in Tanti quasi troppi, Zona disco, Il Monello, n. 17, 1975, Casa Editrice Universo.

Klaus Meine photo
Klaus Meine photo
Marco Ferreri photo
Marc Augé photo
Dmitrij Gluchovskij photo
Brian Clough photo
Brian Clough photo

“Mi sorprende un po' che proprio la stessa gente che vuole impedirmi di mettere insieme due parole, non riesca a metterle insieme per conto proprio.”

Brian Clough (1935–2004) calciatore e allenatore di calcio inglese

Origine: Citato in David Peace, Il maledetto United, p. 289

Roger Federer photo
Roger Federer photo

“Edward Banfield raggiunse la notorietà descrivendo il «familismo amorale» dei contadini da lui osservato a Chiaro-monte in Basilicata. Per Banfield, l'estrema arretratezza di Chiaromonte era dovuta all'«incapacità degli abitanti di agire insieme per il bene comune, o, addirittura, per qualsivoglia fine che trascendesse l'interesse materiale immediato del proprio ristretto nucleo familiare»”

Paul Ginsborg (1945) storico inglese naturalizzato italiano

Origine: E. Banfield, The moral Basis of a Backward Society, Glencoe (ID.) 1958, p. 10 (trad. it. Le basi morali di una società arretrata, a cura di D. De Masi, Bologna 1976).
Origine: Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi, p. X

Carlo Collodi photo
Vittorio Amedeo II di Savoia photo
Nick Cave photo

“La nostra vita insieme è come un dente cariato.”

Nick Cave (1957) cantautore, musicista e scrittore australiano

Prayers on Fire

Papa Paolo VI photo

“Maurice Zundel è un genio, genio di poeta, genio di mistico, scrittore e teologo, il tutto fuso insieme con una miriade di folgorazioni.”

Papa Paolo VI (1897–1978) 262° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Citato in Claudio Dalla Costa, Maurice Zundel. Un mistico contemporaneo, Effata Editrice, 2008.

Papa Paolo VI photo
Papa Paolo VI photo
Papa Paolo VI photo
Vandana Shiva photo
Hayden Christensen photo

“[Su Guerre stellari] È una saga capace di farci sognare e pensare; la sua visione riempie gli occhi, rilassa e stimola la curiosità per la mitologia, per pianeti e abissi cosmici, esperienze trascendenti, conflitti della coscienza, lotte per il potere e miraggi di pace. George ci ha regalato una realtà parallela e insieme puro cinema.”

Hayden Christensen (1981) attore canadese

Origine: Citato in Giovanna Grassi, «Star Wars può farti perdere l'equilibrio» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/13/Star_Wars_puo_farti_perdere_co_0_0205137038.shtml, Corriere della sera, 13 maggio 2002.

Francesco Saverio Nitti photo
Lucio Battisti photo
Lucio Battisti photo
Lucio Battisti photo
Sting photo

“È questo togliere e mettere cose che insieme fanno una vita tranquilla.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da "Il progetto" n. 9
1009 giorni

Niccolò Copernico photo

“La prima e suprema di tutte le sfere è quella delle stelle fisse, contenente se stessa e tutte le cose, e perciò immobile. Essa è infatti il luogo dell'universo al quale si riferiscono il moto e la posizione di tutte le altre stelle. Dappoiché alcuni stimano che in qualche modo pur essa muti: noi segneremo nella deduzione del moto della terra un'altra causa a tale sua apparenza. Prima fra le stelle mobili viene Saturno, che compie la propria orbita in trent'anni. Dopo questo Giove, che si muove con un periodo di dodici anni. Indi Marte, che gira in un biennio. Il quarto posto nell'ordine tiene la rivoluzione annua, nella quale abbiam detto la terra essere contenuta, con l'orbe lunare come epiciclo. Nel quinto posto si muove in nove mesi Venere. Mercurio infine occupa il sesto, che in ottanta dì conchiude il suo giro nello spazio. Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a torto alcuni lo chiamano lampada del mondo, altri mente, altri reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano intorno.”

Niccolò Copernico (1473–1543) astronomo polacco

De revoutionibus orbium coelestium, 1. I, cap. X

Greg Egan photo
Antonio Fogazzaro photo
Antonio Fogazzaro photo
Ian Fleming photo
Ian Fleming photo
Mario Borghezio photo
Franco Basaglia photo
Pietro Metastasio photo

“Sollievo è pur nelle sventure estreme | gemer, lagnarsi e compatirsi insieme.”

Pietro Metastasio (1698–1782) poeta italiano

da Ruggiero, atto I, scena V

Pietro Metastasio photo

“(Ma) Fortuna ed Ardir van spesso insieme.”

I, 14
Temistocle

Lucien Daudet photo