Frasi sulla luce

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema luce, vita, essere, mondo.

Migliori frasi sulla luce

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“Ciò che dà luce deve sopportare il bruciore.”

Viktor Emil Frankl (1905–1997) neurologo e psichiatra austriaco
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“Se non hai delle ombre, non puoi innalzare la tua luce.”

Lady Gaga (1986) cantautrice e attivista statunitense

Intervista con Merissa Mayer: "Google Goes Gaga"

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“La virtù produce la felicità come il sole produce la luce.”

Maximilien Robespierre (1758–1794) politico, avvocato e rivoluzionario francese
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“Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce.”

Neale Donald Walsch (1943) scrittore

da La piccola anima e il sole

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“Siamo nella stessa lacrima.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

da Luce (tramonti a nord est)

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“Nel cuore le cose non finiscono mai.”

Michael Connelly (1956) scrittore statunitense

da Lame di luce

Frasi sulla luce

Gesù photo

“Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.”

Gesù (-7–30 a.C.) fondatore del Cristianesimo

8, 12
Nuovo Testamento, Vangelo secondo Giovanni

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“Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce.”

Gesù (-7–30 a.C.) fondatore del Cristianesimo

12, 36
Nuovo Testamento, Vangelo secondo Giovanni

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“A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell'aurora.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

da Tutte le poesie, Mondadori, n. 1577

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“Io venni in luogo d'ogni luce muto, | che mugghia come fa mar per tempesta, | se da contrari venti è combattuto.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

da Inferno, V, 28-30
Variante: Io venni in loco d'ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,
se da contrari venti è combattuto.

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“Tu sei mia | fino a quando gli occhi miei | avran luce per guardare gli occhi tuoi. | Innamorato! | Sempre di più, in fondo all'anima | per sempre tu, | perché non è una promessa | ma è quel che sarà | domani e sempre, | sempre vivrà!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Un'avventura, lato A, n. 1
Origine: Testo di Mogol e Lucio Battisti.

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“Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. Siamo noi. Su di esso, tutti quelli che amate, tutti quelli di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di presuntuose religioni, ideologie e dottrine economiche, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e suddito, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì su un granello di polvere sospeso dentro ad un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria ed il trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un punto. Pensate alle crudeltà senza fine impartite dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti i loro malintesi, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto ferventi i loro odii. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è nessuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.
La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è nessun altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Abitare, non ancora.
Che vi piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto."”

Carl Sagan (1934–1996) astronomo e scrittore statunitense

da Pale Blue Dot

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“Saremo luce che attraversa il buio, brilleremo come stelle sopra questo mondo.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Ti sposerò, n. 5

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“Distante da un'ombra di luce, io mi sforzo ma lo sfondo è sempre quello, è sempre più truce.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Bodega
Non dormire

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“I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Aforismi e pensieri

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“Le promesse vanno fatte senza luce | ma il tuo sogno va gridato a piena voce.”

Gigi D'Alessio (1967) cantautore e produttore discografico italiano

da Campioni nel cuore, n. 14
Quanti amori

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“L'intera esistenza altro non è che la gioia e la fatica di liberare tutta la luce sepolta in noi.”

Ermes Ronchi (1947) presbitero e teologo italiano

Sciogliere le vele

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“L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce.”

Le Corbusier (1887–1965) architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese
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“[Dio] Non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine.”

Antonio Bello (1935–1993) vescovo cattolico italiano

Maria donna dei nostri giorni

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“E gli occhi tuoi mi rubano la luce, perché tu possa splendere nei miei.”

Giovanni Lindo Ferretti (1953) cantautore e scrittore italiano

da Intimisto

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“Guerra e pace dentro noi | dentro noi, non c'è buio senza luce.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Guerra e pace, n. 15
Guerra e pace

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“Voglio fare con te | quello che la primavera fa con i ciliegi.”

Pablo Neruda (1904–1973) poeta e attivista cileno

XIV – Giochi tutti i giorni con la luce dell'universo
Venti poesie d'amore e una canzone disperata

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“Per il clima che lo contraddistingue, il Natale è una festa universale. Anche chi non si professa credente, infatti, può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore. È la festa che canta il dono della vita. La nascita di un bambino dovrebbe essere sempre un evento che reca gioia; l'abbraccio di un neonato suscita normalmente sentimenti di attenzione e di premura, di commozione e di tenerezza. Il Natale è l'incontro con un neonato che vagisce in una misera grotta. Contemplandolo nel presepe come non pensare ai tanti bambini che ancora oggi vengono alla luce in una grande povertà, in molte regioni del mondo? Come non pensare ai neonati non accolti e rifiutati, a quelli che non riescono a sopravvivere per carenza di cure e di attenzioni? Come non pensare anche alle famiglie che vorrebbero la gioia di un figlio e non vedono colmata questa loro attesa? Sotto la spinta di un consumismo edonista, purtroppo, il Natale rischia di perdere il suo significato spirituale per ridursi a mera occasione commerciale di acquisti e scambi di doni! In verità, però, le difficoltà, le incertezze e la stessa crisi economica che in questi mesi stanno vivendo tantissime famiglie, e che tocca l'intera l'umanità, possono essere uno stimolo a riscoprire il calore della semplicità, dell'amicizia e della solidarietà, valori tipici del Natale. Spogliato delle incrostazioni consumistiche e materialistiche, il Natale può diventare così un'occasione per accogliere, come regalo personale, il messaggio di speranza che promana dal mistero della nascita di Cristo.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall' Udienza Generale, 17 dicembre 2008 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2008/documents/hf_ben-xvi_aud_20081217_it.html
Udienze

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“Supererò le correnti gravitazionali, | lo spazio e la luce per non farti invecchiare.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da La cura, n. 3
L'imboscata

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“Sono trascorsi molti anni, ma ricordo come se fosse ieri. Ero giovanissimo, avevo l'illusione che l'intelligenza umana potesse arrivare a tutto. E perciò m'ero ingolfato negli studi oltre misura. Non bastandomi la lettura di molti libri, passavo metà della notte a meditare sulle questioni più astruse. Una fortissima nevrastenia mi obbligò a smettere; anzi a lasciare la città, piena di tentazioni per il mio cervello esaurito, e a rifugiarmi in una remota campagna umbra. Mi ero ridotto a una vita quasi vegetativa: ma non animalesca. Leggicchiavo un poco, pregavo, passeggiavo abbondantemente in mezzo alle floride campagne (era di maggio), contemplavo beato le messi folte e verdi screziate di rossi papaveri, le file di pioppi che si stendevano lungo i canali, i monti azzurri che chiudevano l'orizzonte, le tranquille opere umane per i campi e nei casolari. Una sera, anzi una notte, mentre aspettavo il sonno, tardo a venire, seduto sull'erba di un prato, ascoltavo le placide conversazioni di alcuni contadini lì presso, i quali dicevano cose molto semplici, ma non volgari né frivole, come suole accadere presso altri ceti. Il nostro contadino parla di rado e prende la parola per dire cose opportune, sensate e qualche volta sagge. Infine si tacquero, come se la maestà serena e solenne di quella notte italica, priva di luna ma folta di stelle, avesse versato su quei semplici spiriti un misterioso incanto. Ruppe il silenzio, ma non l'incanto, la voce grave di un grosso contadino, rozzo in apparenza, che stando disteso sul prato con gli occhi volti alle stelle, esclamò, quasi obbedendo ad una ispirazione profonda: «Com'è bello! E pure c'è chi dice che Dio non esiste». Lo ripeto, quella frase del vecchio contadino in quel luogo, in quell'ora: dopo mesi di studi aridissimi, toccò tanto al vivo l'animo mio che ricordo la semplice scena come fosse ieri. Un eccelso profeta ebreo sentenziò, or sono tremil'anni: «I cieli narrano la gloria di Dio». Uno dei più celebri filosofi dei tempi moderni scrisse: «Due cose mi riempiono il cuore di ammirazione e di reverenza: il cielo stellato sul capo e la legge morale nel cuore.»”

Enrico Fermi (1901–1954) fisico italiano

Quel contadino umbro non sapeva nemmeno leggere. Ma c'era nell'animo suo, custoditovi da una vita onesta e laboriosa, un breve angolo in cui scendeva la luce di Dio, con una potenza non troppo inferiore a quella dei profeti e forse superiore a quella dei filosofi.
Origine: Cfr. Immanuel Kant: «il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me».
Origine: Citato in M. Micheli, Enrico Fermi e Luigi Fantappié: Ricordi personali, Responsabilità del sapere, 31, 1979, pp. 21-23.

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“Solo abbandonandosi a lui si entra nella sua luce e si capisce che l'apparente disordine è un infinito ordine.”

Oreste Benzi (1925–2007) presbitero italiano

Pane quotidiano – luglio/agosto 2008

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“Dio abita in una luce cui strada non conduce: chi luce non diventa, non lo vede in eterno.”

Angelus Silesius (1624–1677) poeta e mistico tedesco

Il pellegrino cherubico

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