Frasi su onorevole

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema onorevole, essere, stato, politico.

Frasi su onorevole

Dalai Lama photo

“I 18 principi della felicità

1. Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grande risultati comportano un grande rischio.
2. Quando perdi, non perdere la lezione.
3. Segui sempre le tre "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
4. Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5. Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6. Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7. Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8. Trascorri un po' di tempo da solo ogni giorno.
9. Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10. Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11. Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12. Un'atmosfera amorevole nella tua casa deve essere il fondamento della tua vita.
13. Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14. Condividi la tua conoscenza. E' un modo di raggiungere l'immortalità.
15. Sii gentile con la Terra.
16. Almeno una volta l'anno vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17. Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l'uno dell'altro.
18. Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.”

Dalai Lama (1935) 14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989

rivista Rivista "Roba di Donne"

Nilde Iotti photo

“Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l'affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita. […] Il momento che attraversiamo è drammatico e difficile, ne siamo tutti consapevoli. Il terrorismo continua nella sua opera nefasta e delittuosa. Pochi giorni fa a Roma si è tentata ancora una volta «la strage» su pacifici lavoratori riuniti in una loro sede, nell'espressione del primo e più alto diritto democratico e costituzionale, quello della libertà di associazione e di espressione. Questa nostra stessa Assemblea ha dovuto ricorrere a misure di sicurezza, senza alcun dubbio necessarie. Ma guai a noi, onorevoli colleghi, se non avvertissimo con tutta la nostra forza e con tutto il nostro senso di responsabilità che le assemblee parlamentari esprimono al più alto grado la sovranità popolare.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Discorsi di insediamento alla Presidenza della Camera dei deputati
Variante: Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l'affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita. [... ] Il momento che attraversiamo è drammatico e difficile, ne siamo tutti consapevoli. Il terrorismo continua nella sua opera nefasta e delittuosa. Pochi giorni fa a Roma si è tentata ancora una volta «la strage» su pacifici lavoratori riuniti in una loro sede, nell'espressione del primo e più alto diritto democratico e costituzionale, quello della libertà di associazione e di espressione. Questa nostra stessa Assemblea ha dovuto ricorrere a misure di sicurezza, senza alcun dubbio necessarie. Ma guai a noi, onorevoli colleghi, se non avvertissimo con tutta la nostra forza e con tutto il nostro senso di responsabilità che le assemblee parlamentari esprimono al più alto grado la sovranità popolare.
Origine: Dal Discorso di insediamento alla Presidenza della Camera, VIII legislatura, 20 giugno 1979; disponibile su Camera.it http://storia.camera.it/presidenti/iotti-nilde/viii-legislatura-della-repubblica-italiana/discorso:0#nav.

Piercamillo Davigo photo

“All'estero ci vuole coraggio per commettere un reato, in Italia ci vuole coraggio per rimanere onesti.”

Piercamillo Davigo (1950) magistrato italiano

Origine: Citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 11.

Lev Nikolajevič Tolstoj photo

“Perché non vi siano né l'oppressione del popolo né le inutili guerre, e perché nessuno s'indigni più contro coloro che sembrano essere i colpevoli di tutto ciò, occorrerebbe in realtà ben poco, e precisamente e unicamente che gli uomini capiscano come stanno veramente le cose, e le chiamino con il loro nome; e sappiano che un esercito è uno strumento d'omicidio e che il costruire e comandare un esercito – ovverosia ciò di cui si occupano con tanta disinvoltura i re, gli imperatori, i presidenti – è soltanto una preparazione all'omicidio.
Basterebbe che ogni re, imperatore, o presidente comprendesse che i suoi doveri di comandante in capo delle forze armate non sono affatto un incarico onorevole e importante, come gli fan credere i suoi adulatori, bensì un malvagio e vergognoso prepararsi all'omicidio; e che ogni privato cittadino comprendesse che il pagamento delle tasse, con le quali si arruolano e si armano i soldati, e a maggior ragione il prestar servizio militare, non sono affatto azioni senza importanza, bensì azioni malvagie e vergognose, e costituiscono non soltanto una connivenza ma una vera e propria complicità ad un omicidio – e subito si vanificherebbe da sé tutto quel potere degli imperatori, dei presidenti e dei re che tanto ci indigna, e per il quale adesso si continua ad assassinarli.
Per cui non occorre assassinare gli Alessandri, i Carnot, gli Umberti e gli altri, ma occorre spiegar loro che sono essi stessi degli assassini, e occorre soprattutto non permettere loro di assassinare altra gente, rifiutare di assassinare su loro comando.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
Sandro Pertini photo

“Sono del parere che la televisione rovina gli uomini politici, quando vi appaiono di frequente.”

Sandro Pertini (1896–1990) 7º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Alla Camera il 22 luglio 1971, rivolgendosi all'Onorevole Giuseppe Niccolai.

Friedrich Nietzsche photo
Niccolo Machiavelli photo
Napoleone Bonaparte photo
Marco Porcio Catone photo

“La cosa più onorevole, così come la cosa più sicura, è quella di affidarsi interamente al valore.”

Marco Porcio Catone (-234–-149 a.C.) politico, generale e scrittore romano

citato in Tito Livio, XXXIV, 14; 1997

Brandon Sanderson photo
Oscar Luigi Scalfaro photo
Vincenzo Cuoco photo
Plutarco photo
Carlos Ruiz Zafón photo

“Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.”

da Il prigioniero del cielo
Il prigioniero del cielo
Variante: Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno

Carlo Alberto dalla Chiesa photo
Carlo Alberto dalla Chiesa photo
Paola Concia photo
Federico II del Sacro Romano Impero photo

“Il mondo è vittima di tre impostori: Mosè, Cristo e Maometto, due dei quali morti in maniera onorevole, a differenza di Cristo morto in croce.”

Federico II del Sacro Romano Impero (1194–1250) re di Sicilia

Citazioni di Federico II, Attribuite
Origine: La paternità della frase appartiene agli ambienti della Sorbona intorno al 1200. Fu attribuita a Federico II dalla propaganda papale anti-imperiale (cfr. Hubert Houben, Federico II. Imperatore, uomo, mito, il Mulino, 2009 ISBN 978-88-15-13338-0 (p. 121)
Origine: Hubert Houben, Federico II. Imperatore, uomo, mito, Il Mulino, 2009 ISBN 978-88-15-13338-0 (p. 57)

Gianni Agnelli photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Corrado Guzzanti photo

“Onorevole Bozzi, je vojo raccontà 'na fiabba: un giorno la volpe disse ar corvo: Ma che me stai a cagà 'n testa?”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

dal Pippo Chennedy Show
Imitazioni, Gianfranco Funari

Umberto Bossi photo
Oscar Luigi Scalfaro photo
Umberto Bossi photo
Harriet Taylor Mill photo

“La questione reale è se sia giusto e opportuno che metà della razza umana attraversi la vita in uno stato di subordinazione forzata nei confronti dell'altra metà; se lo stato migliore della società umana sia quello di essere divisa in due parti, una di individui dotati di volontà e di un'esistenza indipendente, l'altra di umili compagne di questi, ciascuna attaccata a uno di essi allo scopo di crescere i suoi figli e rendere la sua casa piacevole per lui. Se questo è il ruolo assegnato alle donne, non è che una forma di gentilezza istruirle per esso e far loro credere che la più grande fortuna che possa loro capitare sia quella di essere scelte da un uomo per questo scopo e che ogni altra carriera che il mondo giudica felice e onorevole sia loro preclusa dalla legge, non delle istituzioni sociali, dalla natura e dal destino. Tuttavia, quando chiediamo perché l'esistenza di metà della specie dovrebbe essere meramente ancillare rispetto a quella dell'altra, perché ogni donna dovrebbe essere una mera appendice di un uomo, non autorizzata ad avere interessi propri in modo che nulla possa compete nella sua mente, con gli interessi e i piaceri di lui, l'unica ragione che ci può essere fornita è che agli uomini piace così. È gradevole per loro che essi vivano per se stessi e le donne per loro: ed essi sono riusciti per molto tempo a far sì che le loro sottoposte considerassero le qualità e la condotta che sono piacevoli per chi le governa le loro virtù appropriate.”

Harriet Taylor Mill (1807–1858) filosofa inglese

da The Enfranchisement of Women, 1851; traduzione di M. Reichlin in Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, Einaudi, Torino, 2001, p. 52

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Millard Fillmore photo
Albert Einstein photo
Gabriel García Márquez photo
Jonathan Swift photo
Ernst Jünger photo
Francesco Guicciardini photo
Jane Austen photo
Margaret Thatcher photo
Margaret Thatcher photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Louise Labé photo
Tito Lívio photo

“La cosa più onorevole, così come la cosa più sicura, è quella di affidarsi interamente al valore.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 14; 1997
[Q]uod pulcherrimum, idem tutissimum: in virtute spem positam habere.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

Vittorio Sgarbi photo

“Onorevole D'Alema, le darei volentieri il mio voto; sono molto tentato di farlo, per aggiungere la mia corruzione alla vostra, aggiungere merda a merda.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Al dibattito parlamentare alla nascita del governo D'Alema.

Edward Morgan Forster photo

“Niente affatto. Combatta come se pensasse che noi abbiamo torto. Oh, a che serve tutto il suo equilibrio di giudizio se non decide mai con la sua testa? Chiunque l'afferra e le fa fare quello che vuole. E lei vede dentro di loro e ne ride… ma lo fa. Non basta avere le idee chiare; io ho la testa confusa e stupida, e non valgo la quarta parte di lei, ma ho cercato di fare quello che al momento mi è sembrato giusto. E lei… il suo cervello e il suo intuito sono splendidi. Ma quando vede quello che è giusto, è troppo indolente per farlo. Una volta mi disse che saremo giudicati per le nostre intenzioni, non per quello che abbiamo effettivamente fatto. Mi è sembrata un'osservazione splendida. Ma dobbiamo avere l'intenzione di fare… non starcene seduti su una sedia con le nostre intenzioni.»
«Lei è meravigliosa!» egli disse gravemente.
«Oh, lei mi apprezza!» lei proruppe di nuovo. «Vorrei che non m'apprezzasse. Lei ci apprezza tutti… vede il bene in tutti noi. E intanto lei è sempre morto… morto… morto. Ora, per esempio, perché non s'è arrabbiato? Gli si avvicinò, con un improvviso cambiamento d'umore, gli afferrò tutte e due le mani. Lei è tanto straordinario, signor Herriton, che non posso sopportare di vederla sprecarsi. Non posso sopportarlo… sua madre… non è stata buona con lei.»
«Signorina Abbott, non si preoccupi per me. Alcuni sono nati per non fare nulla. Io sono uno di questi; non ho mai concluso niente, né a scuola né nella professione. Venni qui per impedire il matrimonio di Lilia, ed era troppo tardi. Sono venuto qui con l'intenzione di ottenere il bambino, e ne riporterò un onorevole insuccesso. Adesso non mi aspetto mai che succeda qualcosa, e così non sono mai deluso. Lei si meraviglierebbe di sapere quali sono per mei grandi avvenimenti. Essere andato a teatro ieri, parlare con lei ora… non credo che mi capiterà mai niente di più grande. Il mio destino è di passare nel mondo senza mai scontrarmi con esso o smuoverlo… e veramente non so dire se il mio destino sia buono o cattivo. Io non muoio… io non m'innamoro. E se altri muoiono o s'innamorano, lo fanno sempre proprio quando io non ci sono. Ha perfettamente ragione; la vita per me è semplicemente uno spettacolo, che — grazie a Dio, grazie all'Italia, e grazie a lei — è ora più bello e più incoraggiante di quanto sia mai stato prima.» […. ]
«Ogni minima inezia, per una qualche ragione, oggi sembra imponderabilmente importante, e quando lei dice che da una cosa "non dipende niente," le sue parole suonano come una bestemmia. Non si può mai sapere… (come posso esprimermi?)… quale delle nostre azioni, quale delle nostre omissioni non influiranno su qualcosa per sempre.”

cap. VIII, pp. 185-9
Monteriano

Papa Pio XII photo
Frédéric Ozanam photo
Marcello Pera photo
Frank Capra photo

“[Su James Stewart] Dopo aver comandato quei B-29, Jimmy non si sentiva a posto a tornare nel cinema. A metà di "La vita è meravigliosa", il suo primo film del dopoguerra, mi disse… mi disse che secondo lui fare l'attore non era una cosa dignitosa. Recitare era diventato una cosa sciocca, insignificante, a paragone di quello che aveva visto. Mi disse che pensava di finire il film e poi di smettere. Nel film c'era Lionel Barrymore che pensava che recitare fosse una delle più onorevoli e importanti professioni mai inventate – e te lo cantava chiaro anche. Un giorno mi dice: "È bravo quel Jimmy Stewart", "eh si" gli rispondo io "ma pensa di smettere". "Sul serio? Perché?" E gli riferii quello che mi aveva detto Jimmy. Qualche giorno dopo Lionel Barrymore parlò a Jimmy. "Mi dicono che secondo te non vale la pena di recitare" comincia, e poi gli fa una predica sull'arte dell'attore come non ne ho mai più sentite in vita mia. "Ma non ti rendi conto che tocchi la coscienza di milioni di persone, che dai forma alle loro vite, che gli comunichi un senso di esaltazione… quale altra professione ti dà in consegna un simile potere? […] Recitare è una delle più antiche e nobili professioni del mondo giovanotto."”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Jimmy non me ne ha mai parlato, ma secondo me il discorso di Barrymore fece effetto. Non lo ha mai detto, ma secondo me Jimmy ha deciso che se doveva essere un attore, sarebbe stato il migliore di tutti.

Mario Monti photo
Ilona Staller photo

“Il Vaticano, del resto, ha tutto il diritto di rendere interessante e accattivante l'insegnamento religioso; certamente, se il Cantico dei cantici fosse stato studiato da tanti onorevoli, «cicciolini» porcellini che sono fra noi, essi sarebbero diventati più buoni, più onesti.”

Ilona Staller (1951) attrice pornografica, cantante e politica ungherese naturalizzata italiana

Origine: Dall intervento alla Camera dei Deputati http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0029/sed0029.pdf, 9 ottobre 1987.

Bruno Vespa photo
Bruno Vespa photo

“Nessuno ha cancellato Annozero, anche se questo era una vecchia aspirazione. C'è stata un'onorevole e molto cospicua transazione superiore a due milioni di euro, con uno scivolo per Santoro […] che ha accettato di uscire dalla RAI, salvo poi volerci rientrare ad altre condizioni.”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

in un'intervista al TgLa7 di Enrico Mentana, 10 giugno 2011, Adnkronos http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Lalibi-Santoro-e-il-canone-Rai-Vespa-scrive-a-Berlusconi_312119895553.html Il Mattino http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=39164 YouTube http://www.youtube.com/watch?v=G6pLXJ2FqWA

Anna Maria Cancellieri photo

“Signor Presidente, onorevoli deputati, desidero premettere che la lotta alla criminalità organizzata rappresenta un obiettivo primario e strategico dell'azione di Governo, perseguito con fermezza e determinazione sull'intero territorio nazionale.”

Anna Maria Cancellieri (1943) prefetto e funzionaria italiana

Citazioni di Annamaria Cancelleri
Origine: Citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea – Camera dei Deputati – XVI Legislatura – Seduta n. 675 di mercoledì 1° agosto 2012 http://documenti.camera.it/leg16/resoconti/assemblea/html/sed0675/stenografico.pdf – Interrogazioni a risposta immediata (Misure di contrasto alla 'ndrangheta e iniziative di competenza per porre fine a fenomeni di connivenza tra politica e 'ndrangheta – n. 3-02429). Roma, Camera dei Deputati, 1° agosto 2012.

Salvatore Cuffaro photo

“Lei sa tutto onorevole Forgione, sa troppe cose. Anche quelle che noi non sappiamo e che normali cittadini non sanno. Sa anche quello che non si dovrebbe sapere. E credo che questo non sia giusto, e vorremmo capire perché lei sa tutto questo. Questa nostra Sicilia è una terra difficile, contradditoria e complessa. Ma è una terra che merita di essere amata. Respingendo la mozione di sfiducia, vi chiedo di consentirmi di poter continuare a servirla.”

Salvatore Cuffaro (1958) politico e medico italiano

Origine: Dal discorso all'Assemblea regionale siciliana in occasione del voto per la mozione di sfiducia, proposta dall'onorevole Forgione, per via delle vicende giudiziarie che vedevano coinvolto il presidente Cuffaro; citato in La mafia è bianca.

Vincenzo D'Anna (1951) photo

“Questo è il Parlamento italiano e credo che, in questo Parlamento, l'unico ad essere fuori posto e fuori luogo sia l'atteggiamento tribunizio, inquisitorio e sconclusionato con il quale interviene l'onorevole Di Pietro.”

Vincenzo D'Anna (1951) (1951) politico italiano

citato in Seduta della Camera di Deputati n. 617 del 4 aprile 2012 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A. C. 4940-B)., Camera dei Deputati, 4 aprile 2012

Alfred Rosenberg photo
Antonio Di Pietro photo

“Carelli: "Onorevole Di Pietro, lei è mai stato a Oxford a tenere una lezione?" Di Pietro: "No, guardi, io ho il senso dei miei limiti”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

da Rapporto Carelli, Sky, 2 dicembre 2011; citato in Solidarietà del Tg5 a Minzolini, la Repubblica)

Papa Paolo VI photo
Papa Paolo VI photo

“[Sul decreto semplificazioni e sviluppo] Gli italiani devono sapere che, grazie a questo provvedimento, un passo importante è stato fatto in direzione delle misure che mirano a una piena liberalizzazione della pubblica amministrazione, favorendo in questo modo un risparmio importante di spesa e alleggerendo ancora una volta le tasche dei contribuenti, nel senso positivo però: i pagamenti INPS sono online, i certificati dei comuni in tempo reale, la semplificazione delle procedure per l'edilizia, le misure per l'ammodernamento degli edifici scolastici. Si traccia in pratica, con questo decreto-legge, un'importante road map per la diffusione della banda larga ed ultra larga. Si semplificano le procedure per l'assunzione dei lavoratori extracomunitari e tutto questo, onorevole Presidente, onorevoli colleghi, nel breve volgere di un paio di mesi a fronte di quasi quattro anni di legislatura perduti appresso a fantasticherie e leggi inutili. A noi sembra tantissimo quello che si sta facendo e, anche se ne nell'azione del Governo ci può essere qualche ombra, il Paese comunque è salvo. Futuro e libertà per il Terzo Polo voterà a favore di questo provvedimento, ribadendo il suo pieno sostegno al Governo Monti, che è un Esecutivo la cui nascita abbiamo fortemente auspicato e favorito, perché siamo consci che il precedente assetto politico e di Governo stava inesorabilmente conducendo l'Italia oltre il baratro della crisi finanziaria e della recessione economica. Questa, senza voler alimentare polemiche con nessuno, è la cifra politica di Futuro e libertà per il Terzo Polo. Il nostro sostegno non si caratterizza e non si caratterizzerà per i distinguo populisti con i quali altri, pure, onorevole Antonio Di Pietro, provano a lucrare elettoralmente sull'inevitabile malcontento di qualche categoria sociale interessata dalle riforme.”

Antonino Lo Presti (1954) avvocato e politico italiano

Origine: Citato in Seduta della Camera di Deputati n. 617 del 4 aprile 2012 http://nuovo.camera.it/412?idSeduta=0617&resoconto=stenografico&indice=cronologico&tit=00040&fase=#sed0617.stenografico.tit00040.sub00030 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4940-B)., Camera dei Deputati, 4 aprile 2012.

Emil Cioran photo

“Niente di ciò che è fecondo e vero è interamente luminoso e interamente onorevole.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

La caduta nel tempo

Luciano Bianciardi photo
Arturo Pérez-Reverte photo
Luciano Violante photo

“Se dovessi applicare i vostri criteri, quelli che avete applicato voi nella scorsa legislatura contro di noi, che non avevamo fatto una legge sul conflitto di interessi, non avevamo tolto le televisioni all'onorevole Berlusconi… Onorevole Anedda, la invito a consultare l'onorevole Berlusconi perché lui sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso, nel 1994, quando ci fu il cambio di Governo, che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa l'onorevole Letta. A parte questo, la questione è un'altra. Voi ci avete accusato di regime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni… Durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte.”

Luciano Violante (1941) docente e politico italiano

intervento nella seduta n. 106 della XIV legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati
Origine: Resoconto stenografico http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed106/s120r.htm dell'intervento di Luciano Violante nella seduta n. 106 della XIV Legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati
Origine: Video https://www.youtube.com/watch?v=fcnsc8Wduvc dell'intervento di Luciano Violante nella seduta n. 106 della XIV Legislatura del 28 febbraio 2002 alla Camera dei Deputati

Susanna Raule photo
Indro Montanelli photo
Ezio Greggio photo
Wystan Hugh Auden photo

“Io e il pubblico sappiamo quel che tutti gli scolari apprendono: coloro cui vien fatto male male fanno in cambio.”

Wystan Hugh Auden (1907–1973) poeta britannico

Origine: Citato in John Le Carré, L'onorevole scolaro (The Honourable Scoolboy), traduzione di Attilio Veraldi, Rizzoli, 1978.

Dino Buzzati photo
Filippo Turati photo

“Voi avete detto, onorevole Orlando: "Grappa è la nostra patria!" Orbene, ciò è per tutti noi, per tutta l'Assemblea!”

Filippo Turati (1857–1932) politico e giornalista italiano

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 640

Corrado Augias photo

“Il comico Beppe Grillo ha dato vita al consueto paradosso di chi dice di voler fare "antipolitica". In realtà il suo è stato un riuscito rito liberatorio, versione civilizzata di quelli celebrati presso certe tribù primitive dove lo stregone che aveva sbagliato o abusato veniva linciato dai suoi ex fedeli e, in qualche caso, mangiato. Grillo ha colto l'ondata di risentimento che c'è nel paese mettendo a bollire in un unico calderone richieste sacrosante e altre di chiaro sapore qualunquistico. È vero che grida vendetta vedere in parlamento dei condannati a pene definitive. Ma prendersela in blocco con le case degli onorevoli è invece demagogia; nel mucchio ci sono autentiche situazioni di privilegio accanto ad altre legittime che risalgono a decenni fa. Attaccare in blocco i partiti è una sciocchezza. I partiti sono stati i tiranti, i tendini di un paese molto diviso, spesso hanno garantito loro, in mancanza d'altro, una riconoscibilità nazionale. Non i partiti in sé ma la loro degenerazione, la loro trasformazione in macchine elettorali o di sottogoverno, è la malattia politica da curare; così come la presa soffocante d'una politica degenerate sulla vita di singoli cittadini e delle loro imprese. Il guaio per Grillo, e per tutti noi, è che quando s'è consumato il rito liberatorio, dopo aver ucciso lo stregone o avergli gridato in piazza un vituperio, l'antipolitica non conta più niente e non porta a niente. L'antipolitica raccoglie un sintomo, lo interpreta, lo potenzia ma non ha nessuna terapia da proporre. Fino a quando non diventa essa stessa politica. È questo il paradosso.”

Corrado Augias (1935) giornalista italiano

da la Repubblica dell'11 settembre 2007

Silvio Berlusconi photo
Giorgio Faletti photo
Lord Mottistone photo
Corrado Guzzanti photo

“Water? Onorevole Water Veltroni?”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

dal Pippo Chennedy Show
Imitazioni, Gianfranco Funari

Corrado Guzzanti photo
James F. Byrnes photo
Vittorio Feltri photo
Francesco Grisi photo

“L'onorevole Fini ha proposto il progetto della Destra italiana e direi che più che un progetto per la Destra è un progetto essenzialmente per l'Italia, perché un cattolico e un liberale possono aderirvi: ma non è un progetto di Destra. È un progetto così ampio. La Destra possiede l'idea di nazione, tutto il Risorgimento italiano è stato fatto sull'idea di nazione. La Destra possiede sicuramente l'idea di Stato, ma la Destra possiede anche l'idea di patria. Se nel documento questa idea non è chiarita, si può cadere nella posizione che l'idea di patria sia fuori dall'idea di Destra. L'idea di patria non è l'idea di nazione né di stato. Se non teniamo ferma l'idea di patria non ha senso Alleanza Nazionale, potremmo essere un movimento liberale o qualsiasi altro movimento di Destra. […] Fini ci ha fatto una lezione molto curiosa, da cui emerge che il sistema è tutto costruito sulla legge elettorale: questa visione della politica costruita sulle varie leggi elettorali non è una visione di Destra, può essere benissimo una visione di Sinistra; Gramsci ha certamente teorizzato l'idea delle leggi elettorali, ma la posizione di Destra non può essere determinata dal fatto che c'è una legge elettorale maggioritaria o proporzionale. […] Una volta nei nostri congressi si faceva sempre capo alla letteratura, alla cultura, e si citava per esempio Gentile, non c'era congresso del Movimento Sociale dove non vi fosse Gentile di mezzo, Céline o Ezra Pound, del quale cito: "Ama il tuo sogno e disprezza ogni amore meschino, i sogni possono veramente essere e perciò in sogno ti raggiungo e mi avvio, o Patria mia."”

Francesco Grisi (1927–1999) scrittore, critico letterario e giornalista italiano

Origine: Dall'intervento tenuto il 7 febbraio 1998 durante l'Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale presso l'Hotel Ergife, Roma; ascoltabile su Radioradicale.it http://www.radioradicale.it/scheda/98372/98727-assemblea-nazionale-di-alleanza-nazionale-co-hotel-ergife.

Umberto Bossi photo
Giuseppe Esposito photo
Ernesto Galli della Loggia photo
Margherita D'Amico photo

“"Grazie alla scienza abbiamo imparato a calibrare numeri, dosi e funzioni, evitando ogni sofferenza all'animale… bisogna evitare di manipolare la realtà inventandosi la pratica (inesistente) della vivisezione" asserisce Elena Cattaneo […] Ma l'esistenza stessa delle deroghe, sempre più di frequente accordate, per testare senza anestesia, proprio affinché l'animale provi dolore, contrasta irrimediabilmente con tali affermazioni, e, più in generale, l'intera sperimentazione animale si basa su interventi che impongono atroci sofferenze fisiche e psicologiche […] La realtà di laboratorio descritta dall'onorevole Cattaneo parla di pochi animali trattati magnificamente in contesti ameni […] Purtroppo però video, immagini, testimonianze dirette e le stesse pubblicazioni scientifiche ci descrivono una realtà opposta. Come credere, allora, al resto? Quale senso e valore attribuire all'esortazione, rivolta agli "animalisti", ad accettare una diagnosi ineluttabile (la vivisezione non può tramontare) da parte di una scienza che, contraddizione in termini, rifiuta il progresso? È come se l'imprenditoria contemporanea perorasse l'utilizzo degli schiavi, prendendo a modello il Colosseo o le piramidi.”

Margherita D'Amico (1967) scrittrice e giornalista italiana

Origine: Da La scienza che vuol rimanere all'era degli schiavi http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2016/02/11/la-scienza-che-vuol-rimanere-allera-degli-schiavi/, richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it, 11 febbraio 2016.

“È una questione di parole e di sostanza. Il «Vaffa day» rimandava a una volgarità reazionaria ma tutto sommato inoffensiva. Il «certificato di trasparenza» suona decisamente sinistro, da piccolo Grande Fratello. Quanto alla sostanza, siamo alla solita attraente sintesi di astratti furori, buonsensismo e inutilità, già sperimentata con successo nel «Vaffa». Le due principali proposte di legge di Grillo erano, lo ricordiamo, il divieto di candidare alle elezioni condannati in primo grado e il limite di due mandati per i parlamentari. La prima proposta, oltre che incostituzionale, ove interessasse, rappresenta una resa avvilente della democrazia. In una democrazia non c'è bisogno di leggi per impedire ai criminali di essere eletti. Dovrebbe bastare la libera volontà del popolo. Questo giornale, prima di Grillo, ha denunciato la presenza di venticinque condannati in via definitiva in parlamento e di due pregiudicati, gli onorevoli Cirino Pomicino e Alfredo Vito, nella commissione antimafia. Ma a quel punto la parola spetta al giudizio di lettori ed elettori. Se gli italiani continuano a eleggere certa gente, la colpa non può essere sempre dei partiti. È soltanto dell'effetto di una pessima legge elettorale, il «porcellum», dice Grillo. Sarà. Ma quando c'erano le preferenze o i collegi spesso ha vinto Barabba e i pregiudicati in Parlamento erano il doppio e il triplo. Il limite del secondo mandato è un'altra ricetta facile quanto inutile, se non cambia il costume etico, il seggio tolto all'originale andrebbe ai figli, nipoti e portaborse del medesimo, con dubbio vantaggio. Il «Grillo Doc» sulle liste civiche composte da non iscritti ai partiti e incensurati è un'altra parola d'ordine vecchia come il cucco, la stessa usata, per dire, dai protoleghisti veneti negli anni Ottanta, i padri del Gentilini sindaco sceriffo di Treviso.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da la Repubblica del 17 settembre 2007

Valentina Nappi photo

“L'onorevole Brunetta ha una gestualità eccezionale, un volto unico, un sorriso folgorante, un'espressività meravigliosa: potenzialmente è un soggetto da cinema a luci rosse con pochissimi eguali. Questo, bando agli equivoci, non significa che sia bello, o quantomeno non si tratta di una bellezza "classica."”

Valentina Nappi (1990) attrice pornografica italiana

Ma la classe, che è altra cosa, indiscutibilmente c'è.
Origine: Da un'intervita rilasciata a Today; citato in La diva hard Valentina Nappi: «Brunetta? Perfetto per il porno» http://www.ilgazzettino.it/LEALTRE/la_diva_hard_valentina_nappi_laquo_brunetta_perfetto_per_il_porno_raquo_foto/notizie/340928.shtml, Il Gazzettino.it, 17 ottobre 2013.

Camillo Benso Cavour photo
Uto Ughi photo
Tommaso Landolfi photo
Piero Calamandrei photo

“Se noi siamo qui a parlare liberamente in quest'aula, in cui una sciagurata voce [Benito Mussolini] irrise e vilipese venticinque anni fa le istituzioni parlamentari, è perché per venti anni qualcuno ha continuato a credere nella democrazia, e questa sua religione ha testimoniato con la prigionia, l'esilio e la morte.
Io mi domando, onorevoli colleghi, come i nostri posteri tra cento anni giudicheranno questa nostra Assemblea Costituente: se la sentiranno alta e solenne come noi sentiamo oggi alta e solenne la Costituente Romana, dove un secolo fa sedeva e parlava Giuseppe Mazzini. Io credo di sì: credo che i nostri posteri sentiranno più di noi, tra un secolo, che da questa nostra Costituente è nata veramente una nuova storia: e si immagineranno, come sempre avviene che con l'andar dei secoli la storia si trasfiguri nella leggenda, che in questa nostra Assemblea, mentre si discuteva della nuova Costituzione Repubblicana, seduti su questi scranni non siamo stati noi, uomini effimeri di cui i nomi saranno cancellati e dimenticati, ma sia stato tutto un popolo di morti, di quei morti, che noi conosciamo ad uno ad uno, caduti nelle nostre file, nelle prigioni e sui patiboli, sui monti e nelle pianure, nelle steppe russe e nelle sabbie africane, nei mari e nei deserti, da Matteotti a Rosselli, da Amendola a Gramsci, fino ai giovinetti partigiani, fino al sacrificio di Anna-Maria Enriquez e di Tina Lorenzoni, nelle quali l'eroismo è giunto alla soglia della santità.
Essi sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere: il grande lavoro che occorreva per restituire all'Italia libertà e dignità. Di questo lavoro si sono riservata la parte più dura e più difficile; quella di morire, di testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia. A noi è rimasto un compito cento volte più agevole; quello di tradurre in leggi chiare, stabili e oneste il loro sogno: di una società più giusta e più umana, di una solidarietà di tutti gli uomini, alleati a debellare il dolore.
Assai poco, in verità, chiedono a noi i nostri morti.
Non dobbiamo tradirli.”

Piero Calamandrei (1889–1956) politico italiano

Origine: Discorso pronunciato all'Assemblea Costituente nella seduta del 4 marzo 1947.

Ferdinando Petruccelli della Gattina photo
Vittorio Feltri photo
Luca Coscioni photo
Piero Calamandrei photo
Fabio Mussi photo

“Onorevole Berlusconi, quando i voti di Forza Italia e del Polo dovessero superare il cento per cento, ci faccia un fischio: c'è un errore di calcolo.”

Fabio Mussi (1948) politico italiano

dall'intervento alla seduta n. 426 del 23 ottobre 1998 alla Camera dei deputati http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed426/s030.htm

Piero Bargellini photo

“[Parlando in consiglio comune dell'alluvione] Sulle prime, si è diffuso in tutti noi un senso di impotenza, sia per l'isolamento in cui ci siamo trovati nei momenti drammatici dell'inondazione sia per le proporzioni assunte dal disastro. […] Il criterio cui ci siamo ispirati è stato quello di richiedere natanti in grado di portare i primi soccorsi (ma in comune sono affluiti mezzi inadeguati alla necessità). Poi abbiamo cercato di portare cibo e acqua nelle zone rimaste sommerse. Ci siamo trovati davanti alla gente che rifiutava la cioccolata pur di avere pane e acqua. Questo esempio, meglio di qualunque altro, ci ha dato l'esatta misura di ciò che occorre a Firenze. Perciò abbiamo inviato richieste di cibo al governo e in tutte le parti d'Italia; le colonne hanno cominciato ad affluire poche ore dopo il ritiro delle acque e, attraverso i centri di smistamento realizzati dal nostro personale, abbiamo dato il via ai rifornimenti. […] Bisogna però fare tanto di più e abbiamo bisogno di tante cose. Ecco perché occorre sviluppare un'azione coordinata che impegni la giunta e i rappresentanti del consiglio nei piccoli come nei grandi eventi. […] Il Capo dello Stato ha potuto rendersi conto dell'immensità del disastro poiché ho personalmente insistito per la modifica dell'itinerario che era stato predisposto. Siamo stati nelle zone centrali e nel rione Santa Croce e avrei voluto accompagnarlo in Oltrarno verso Villamagna e il Bandino. Era già predisposto un barcone, ma le autorità non hanno voluto che il presidente andasse dall'altra parte del fiume e lo stesso onorevole Saragat, a questo punto, ha detto di aver visto abbastanza e di essersi reso conto delle proporzioni della sciagura. "Non credevo – è stato il suo commento – che il disastro fosse di questa misura". Ecco perché oggi Firenze è in condizione di chiedere tutti quegli aiuti che gli che sono necessari a farla risorgere.”

Piero Bargellini (1897–1980) scrittore e politico italiano

citato da L'alluvione di Piero Bargellini di Bernardina Bargellini Nardi, pag. 45-46

Giovanni Giolitti photo

“[Riferendosi alla secessione dell'Aventino] L'onorevole Mussolini ha tutte le fortune politiche: a me l'opposizione ha sempre dato fastidi e travagli, con lui se ne va dal Parlamento e gli lascia libero il campo.”

Giovanni Giolitti (1842–1928) politico italiano

Origine: Citato in Arrigo Petacco, L'uomo della provvidenza. [Mussolini, ascesa e caduta di un mito], Mondadori, Milano, p. 85 https://books.google.it/books?id=4omDr5MY3fkC&pg=PT85#v=onepage&q&f=false. ISBN 9788852012921. Citato anche in Alessandro Marzo Magno, Vi piace l’Aventino? Rilanciò il Fascismo http://www.linkiesta.it/it/article/2011/10/13/vi-piace-laventino-rilancio-il-fascismo/6172/, Linkiesta, 13 ottobre 2011.

Franco Grillini photo

“[Sono il] primo onorevole gay dichiarato. Del resto abbiamo avuto anche ministri e premier gay. Il primo giorno a Montecitorio ne individuai una settantina. Mi creda, io ho il gaydar, il radar gay. E quelli che non beccavo, venivano loro a confidarsi, "ho famiglia, non mi sputtanare, ma… hai l'indirizzo di qualche localino?"”

Franco Grillini (1955) politico italiano

Origine: Citato in Michele Smargiassi, Franco Grillini: "La rivoluzione è iniziata quando ho convinto l'operaio metalmeccanico" http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2016/02/28/news/franco_grillini_la_rivoluzione_e_iniziata_quando_ho_convinto_l_operaio_metalmeccanico_-134410656/, Repubblica.it, 28 febbraio 2016.

Masuccio Salernitano photo
Giovanni Gronchi photo