Frasi su popolazione
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“Cornacchie magre volavano in circolo sopra le sterpaglie in cerca di cibo. Qualcuna si avventurava anche al centro della carreggiata deserta se c'era da piluccarela carcassa di qualche animaletto sfortunato appena maciullato da un'auto. Rocco odiava quegli uccelli. anche a Roma avevano preso il sopravvento sugli altri volatili. Sbranavano le uova di passeri, pettirossi, cinciallegre ed erano sempre più numerosi. Stavano diventando i padroni dei cieli italiani, a Roma ormai gli unici a tenergli testa erano i gabbiani e i pappagalli verdi che avevano colonizzato i grandi parchi cittadini. Quelli erano rapaci veri, venivano dal Brasile e in quanto a fame non avevano certo da imparare da una cornacchia italiana. Ogni volta che a Villa Borghese o a Villa Ada li vedeva volare in formazione come degli stuka, verdi e rossi coi loro richiami sgraziati, pensava al primo scemo che aveva aperto la gabbia e s'era fatto scappare il Pappagallo Alfa, il pioniere di quella che ora era un'enorme colonia aggressiva e micidiale che stava finendo di massacrare i passeri e gli altri uccellini romani. Comunque, in quanto a bellezza, i pappagalli erano assolutamente superiori a quelle cornacchie spelacchiate e sgraziate. Rocco aspettava trepidante il momento in cui a Roma il cretino di turno si sarebbe lasciato scappare un anaconda. L'Anaconda Alfa. Lì sì che le cose si sarebbero fatte interessanti. Se non altro sarebbe diminuita in maniera esponenziale la popolazione dei ratti romani, ormai grossi come alani e davanti ai quali qualsiasi gatto scappava a zampe levate. Ecco, gli sarebbe piaciuto vederli di fronte ad un anaconda del delta delle Amazzoni, lungo una decina di metri, che ingoia in pochi minuti una bufala campana. Anche questo sarebbe stato un effetto collaterale della globalizzazione, un effetto benefico secondo Rocco Schiavone. Certo poi sarebbe stato un po' complesso affrontare serpenti abbarbicati sui rami dei platani del lungotevere ma almeno il nemico era visibile, meno subdolo, elegante e bello da guardare. In più non era portatore di malattie infettive come i sorci. Magari avrebbe anche incrementato la produzione di borse e scarpe. Chissà.”

La costola di Adamo

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“A mio parere ci sono tre ragioni per le quali l'antisemitismo riappare con vigore. La prima è che, storicamente, cresce sempre di più quando e dove l'economia va male. In un momento in cui la disparità di reddito è in crescita, quando centinaia di milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà, alcuni trovano negli ebrei il capro espiatorio piuttosto che guardare la vera fonte dei loro problemi. La seconda è un odio irrazionale e fuori luogo verso Israele. Troppe persone lo vedono come uno stato di apartheid e incolpano gli abitanti di un’intera religione per ciò che, in verità, sono le decisioni nazionali di politica interna. Qualcuno crede davvero che le vittime innocenti di quel negozio kosher a Parigi e in quel bar mitzvah in Danimarca avessero qualcosa a che fare con le politiche israeliane e palestinesi o la costruzione di insediamenti a duemila miglia di distanza? La terza ragione è semplice demografia. L’Europa è ora sede di 25 a 30 milioni di musulmani, due volte tutta la popolazione ebraica del mondo. All'interno di ogni comunità religiosa ci sarà sempre una frangia estremista, le persone che sono radicalizzate e guidate dall'odio, respingono le religioni che hanno bisogno di predicare il rispetto, la tolleranza e l'amore. Stiamo vedendo gli effetti amplificati di quel piccolo elemento radicalizzato. Con Internet, il virus dell’odio può poi accelerare da nazione a nazione.”

Michael Douglas (1944) attore e produttore cinematografico statunitense
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“La comprensione tempestiva della realtà del sopraggiungente raffreddamento globale, richiede una scelta mirata di misure adeguate ed affidabili che permetteranno al genere umano, in particolare a popolazioni situate lontano dall'equatore, di adattarsi al futuro raffreddamento globale.”

Chabibullo Abdusamatov (1940) scienziato e astrofisico russo

Origine: Questo secolo sarà glaciale. Lo afferma lo scienziato russo H. Abdussamatov, 2013, giugno, 10, 25-08-2013 http://www.lsblog.it/index.php/scienza-e-tecnica/clima/307-questo-secolo-sara-glaciale-lo-afferma-lo-scioanziato-russo-h-abdussamatov,

“In Germania l'1% della popolazione è italiana, troverete laggiù un ambiente accogliente, in cui le vostre usanze e tradizioni saranno tollerate.”

Michael Thamm (1963)

Origine: Citato in E il manager tedesco cita Schettino: "Meglio portare altrove la sicurezza" http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/01/31/news/e_il_manager_tedesco_cita_schettino_meglio_portare_altrove_la_sicurezza-106187021/, Repubblica.it, 31 gennaio 2015.

“Beppe Grillo ha grandi meriti da artista e da uomo d'informazione. Ha anticipato lo scandalo Parmalat e raccontato per anni un pezzo di potere che quasi nessuno, sui media, ha saputo o voluto raccontare al pubblico. Per questo la svolta da predicatore è ancora più imbarazzante. Si è messo anche lui in fila a vendere complotti. La vendita di complotti è un'attività semplice e redditizia. Piace molto al pubblico perché lava i peccati del mondo. È bello farsi raccontare da Grillo che i motori all'idrogeno sono pronti ed è soltanto la volontà assassina di tre o quattro petrolieri a impedirne il commercio. È una bufala scientifica ma ci permette di tornare a casa sulla Suv senza sensi di colpa. Il pubblico americano ha arricchito qualsiasi teorico del complotto intorno all'11 settembre, per quanto ridicole fossero le prove concrete. Michael Moore è diventato un divo spiegando che le guerre in Medioriente sono il frutto di un piano studiato a tavolino da due famiglie, Bush e Bin Laden. Purtroppo il vero complotto è ordito dai due terzi della popolazione statunitense, duecento milioni di persone, che si ostinano a consumare ogni anno un terzo delle merci mondiali, senza neppure riuscire a pagarle, e dieci volte l'energia usata dal miliardo e trecento milioni di cinesi. Hanno enorme successo i romanzi sulla mafia che narrano di spietati padrini e ignobili protettori politici. Ma da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in poi si sa benissimo che il problema della mafia non sono i clan ma la borghesia mafiosa. Nessuna oligarchia, per quanto spietata, può reggere a lungo senza intercettare grandi flussi di consenso.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da la Repubblica del 17 settembre 2007

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“[La Siria] è un paese distrutto nelle sue vittime e nei suoi beni, ma anche nella sua anima. Un regime che uccide il suo popolo, ribelli divisi e sempre più radicalizzati, una popolazione separata secondo le antiche fratture etnico-religiose della popolazione ormai ravvivate. Davanti a questo disastro umanitario, la comunità internazionale resta divisa e incerta.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Siria, la guerra non è una necessità, Le Figaro, 29 giugno 2013; riportato in Riccardi Andrea.it http://www.riccardiandrea.it/2013/06/andrea-riccardi-su-le-figaro-siria-la.html.

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“Qui, o Signora, io sento battere colla stessa veemenza il mio cuore, come nel giorno, in cui sul monte del Pianto dei Romani, i vostri eroici figli faceanmi baluardo del loro corpo prezioso contro il piombo borbonico! […] E Voi, donna di alti sensi e d'intelligenza squisita, volgete per un momento il vostro pensiero alle popolazioni liberate dai vostri martiri e dai loro eroici compagni. Chiedete ai cari vostri superstiti delle benedizioni, con cui quelle infelici salutavano ed accoglievano i loro liberatori! Ebbene, esse maledicono oggi coloro, che li sottrassero dal giogo di un dispotismo, che almeno non li condannava all'inedia per rigettarli sopra un dispotismo più orrido assai, più degradante e che li spinge a morire di fame. Ho la coscienza di non aver fatto male; nonostante, non rifarei oggi la via dell'Italia Meridionale, temendo di esservi preso a sassate da popoli che mi tengono complice della spregevole genia che disgraziatamente regge l'Italia e che seminò l'odio e lo squallore la dove noi avevamo gettato le fondamenta di un avvenire italiano, sognato dai buoni di tutte le generazioni e miracolosamente iniziato.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Origine: Ad Adelaide Cairoli, 1868; citato in Lettere ad Anita ed altre donne, raccolte da G. E. Curatolo, Formiggini, Roma, 1926, pp. 113-116. on line http://dbooks.bodleian.ox.ac.uk/books/PDFs/300061937.pdf

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“Gruppi come al Qaida e ISIS sfruttano la rabbia crescente tra la popolazione quando questa sente che ingiustizia e corruzione non lasciano possibilità di migliorare la propria vita.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2015
Origine: Dall'editoriale Op-Ed President Obama: Our fight against violent extremism http://www.latimes.com/opinion/op-ed/la-oe-obama-terrorism-conference-20150218-story.html, LATimes.com, 17 febbraio 2015; citato in Il discorso di Obama sul terrorismo http://www.ilpost.it/2015/02/19/obama-terrorismo-isis-al-qaida/, il Post.it, 19 febbraio 2015.

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“La geografia della fame è una leggenda: è legata solo alla passività, all'inerzia creata dal colonialismo nelle popolazioni autoctone. Faceva comodo al colonialismo incoraggiare la fatalità, la rassegnazione. Io leggo sempre i vostri discorsi e quello che più mi ha colpito è la lotta contro la fatalità e la rassegnazione. Ho lottato anch'io contro l'idea fissa che esisteva nel mio Paese: che l'Italia fosse condannata a essere povera per mancanza di materie prime e di fonti energetiche. Queste fonti energetiche le ho individuate e le ho messe in valore e ne ho tratto delle materie prime. Ma prima di far tutto questo: ho dovuto fare anch'io della decolonizzazione perché molti settori dell'economia italiana erano colonizzati, anzi, direi, che la stessa Italia meridionale era stata colonizzata dal Nord d'Italia! Il fatto coloniale non è solo politico: è anche, e soprattutto, economico. Esiste una condizione coloniale quando manca un minimo d'infrastruttura industriale per la trasformazione delle materie prime. Esiste una condizione coloniale quando il giuoco della domanda e dell'offerta per una materia prima vitale è alterato da una potenza egemonica: anche privata, di monopolio o di oligopolio? Nel settore del petrolio questa potenza egemonica oligopolistica è il cartello. Io lotto contro il cartello non solo perché è oligopolistico ma perché è maltusiano e maltusiano ai danni dei paesi produttori come ai danni dei paesi consumatori.”

Enrico Mattei (1906–1962) imprenditore e politico italiano

Origine: Dagli appunti (poi non utilizzati) per un discorso da tenere a Tunisi nel giugno 1960, Archivio storico dell'Eni; pubblicato in Le mie idee sul petrolio http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/25/le-mie-idee-sul-petrolio.html?refresh_ce, la Repubblica, 25 aprile 2006.

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“Il termine demokratía comincia a circolare verso la fine del VI secolo avanti Cristo, con una accezione prevalentemente dispregiativa. In entrambe le componenti della parola. Da un lato, infatti, krátos non significa affatto genericamente «potere» (come per lo più si ritiene), ma si riferisce piuttosto a quella forma di potere che scaturisce da, e si fonda su, l’uso della forza. Analogamente, il termine démos viene adoperato per denominare non la totalità della popolazione, ma quella parte, ancorché maggioritaria, del popolo, che è in possesso di alcuni requisiti. Le occorrenze di démos nel senso di regime popolare, cioè di democrazia, sono pochissime e si trovano concentrate nel celebre dibattito sulle costituzioni, svoltosi verso la metà del V secolo. Le altre attestazioni di démos si presentano sostanzialmente come valutazioni negative della democrazia, quali potevano essere espresse soprattutto dai suoi avversari, i quali contestavano a questa forma di governo il fatto di privilegiare i (molti) cattivi, rispetto ai pochi (buoni), ovvero di pretendere che a governare fosse una moltitudine indistinta, anziché gli áristoi, i «migliori». Insomma, pur nell’estrema variabilità di significati, da un lato demokratía indica il dominio coercitivo, esercitato con la forza, di quella parte del popolo che è il démos (con la drastica esclusione delle donne), mentre dall'altro lato essa esprime il sopravvento della componente quantitativamente, ma non qualitativamente, più significativa del popolo.”

Umberto Curi (1941) filosofo italiano
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“Il valore è sempre accompagnato dalla generosità. Il valoroso soldato Italiano dev'essere magnanimo con tutti, e massime colle popolazioni tra cui soggiorna, e tra le quali transita.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Alcune parole agli ufficiali e militi dell'esercito, Messina, 6 agosto 1860; p. 170
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“Da molti anni Israele ha il record degli attentati. Nessun paese ha avuto tanti civili morti per atti terroristici, nemmeno la Colombia, nemmeno l'Ulster. Per dare un'idea in rapporto alla popolazione, è come se l'Italia avesse subìto una strage di piazza Fontana alla settimana. Quanti stati, in quelle condizioni, sarebbero riusciti a mantenere intatte istituzioni e garanzie democratiche, in una regione dove la democrazia è quasi una bestemmia? Israele, pur con errori, eccessi e contraddizioni, ci è riuscito. Certo, ha risposto con le rappresaglie e le incursioni per stanare stragisti e mandanti nei loro covi, nascosti nei territori occupati. Ma quale governo, sapendo che i terroristi si annidano in un luogo preciso, li lascerebbe circolare? L'unica misura strutturale adottata finora per arginare gli assalti contro le popolazioni inermi (israeliane e arabe) è un muro. Un muro a fronte di una strage di piazza Fontana alla settimana. Sdegno unanime, orrore internazionale, condanna mondiale. Ora arriva il sondaggio della Commissione europea. Che è una benedizione dal cielo. Perché dà la misura della penetrazione del pregiudizio non antisemita, ma antisionista, nell'Europa del 2003. Ma anche perché mette a nudo i retropensieri di una burocrazia internazionale che, preparando le domande, non ha neppure pensato di inserire l'Autorità nazionale palestinese fra i governi che minacciano la pace. E dire che l'Anp è presieduta da Yasser Arafat, il leader di Al Fatah che mantiene un braccio armato: le brigate Al Aqsa, protagoniste dei più feroci attentati terroristici contro civili degli ultimi anni, in diretta concorrenza con Hamas e la Jihad. Arafat è lo stesso personaggio che sabota regolarmente ogni trattativa di pace, stracciando gli accordi con Barak, defenestrando il troppo autonomo Abu Mazen e commissariando Abu Ala che minacciava di pensare con la sua testa.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

5 novembre 2003
l'Unità

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“[Sulle stragi nazifasciste] Abbiamo il dovere di non dimenticare che tra il '43 e il '45 furono oltre 400 gli episodi di uccisioni collettive in Italia, e oltre 15mila le vittime civili. Furono bambini, furono anziani e madri, donne e uomini rastrellati, trucidati, vittime della furia nazista che ritirandosi risaliva il nostro Paese, seminando ovunque terrore e morte. Furono crimini in violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali. Crimini contro l'umanità. […] Una barbarie che la coscienza degli uomini e la storia hanno condannato e giudicato, con un verdetto inappellabile. Conoscere e ricordare è però necessario. Ed è necessario distinguere, sapere che insieme alle SS, a compiere stragi come queste, c'erano anche degli italiani, schierati con la Repubblica di Salò a fianco di Hitler e del Terzo Reich. Ogni tentativo di confondere le ragioni e i torti, il bene e il male, è inaccettabile. Le posizioni e le scelte di allora non furono e non possono essere considerate equivalenti. Una sola era la parte giusta, ed era quella che ebbe la forza di contrapporsi a ideologie e sistemi antidemocratici, quella che aveva come obiettivo l'affermazione della libertà e della democrazia, quella di chi combatté e si oppose a un regime e a una politica che anche nel nostro Paese produsse la vergogna delle leggi razziali, la discriminazione e la persecuzione degli ebrei, la loro deportazione nei campi di sterminio. E quegli eccidi terribili, disumani, che colpirono la popolazione civile […].”

Federica Mogherini (1973) politica italiana

Origine: Dal Messaggio commemorazione strage Marzabotto http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/interventi/2014/10/20141005_mogh_marzabotto.html, Esteri.it, 5 ottobre 2014.

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“Da secoli l'olio d'oliva fa sì che le popolazioni che lo utilizzano abbiano una salute migliore.”

Walter Willett (1945) nutrizionista statunitense

Origine: Citato in Carper 1995, p. 45.

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“Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?”

Anne Applebaum (1964) giornalista e saggista statunitense

Origine: Da War in Europe is not a hysterical idea http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html, washingtonpost.com, 29 agosto 2014; tradotto in Bisogna prepararsi a una guerra in Europa? http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/, Il Post.it, 31 agosto 2014.

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“Nel 1970 in Parlamento furono votate leggi riguardanti le calamità naturali. Vengo a sapere adesso che non sono stati attuati i regolamenti di esecuzione di queste leggi. E mi chiedo: se questi centri di soccorso immediati sono stati istituiti, perché non hanno funzionato? Perché a distanza di 48 ore non si è fatta sentire la loro presenza in queste zone devastate? Non bastano adesso. Vi è anche questo episodio che devo ricordare, che mette in evidenza la mancanza di aiuti immediati. Cittadini superstiti di un paese dell'Irpinia mi hanno avvicinato e mi hanno detto: "Vede, i soldati ed i carabinieri che si stanno prodigando in un modo ammirevole e commovente per aiutarci, oggi ci hanno dato la loro razione di viveri perché noi non abbiamo di che mangiare". Non erano arrivate a quelle popolazioni razioni di viveri. Quindi questi centri di soccorso immediato, se sono stati fatti, ripeto, non hanno funzionato. Vi sono state delle mancanze gravi, non vi è dubbio, e quindi chi ha mancato deve essere colpito, come è stato colpito il prefetto di Avellino, che è stato rimosso giustamente dalla sua carica. Adesso non si può pensare soltanto ad inviare tende in quelle zone. Sta piovendo, si avvicina l'inverno, e con l'inverno il freddo. E quindi è assurdo pensare di ricoverarli, pensare di far passare l'inverno ai superstiti sotto queste tende. Bisogna pensare a ricoverarli in alloggi questi superstiti. E poi bisogna pensare a una casa per loro. Su questo punto io voglio soffermarmi, sia pure brevemente. Non deve ripetersi quello che è avvenuto nel Belice.”

Sandro Pertini (1896–1990) 7º Presidente della Repubblica Italiana

Dal discorso agli italiani https://www.youtube.com/watch?v=o1WChq0gQcA, TG2 Studio Aperto, 26 novembre 1980

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“Non mi nascondo la portata e la gravità di questo provvedimento, che vorrà dire la rovina della popolazione cosiddetta sottomessa. Ma ormai la via ci è stata tracciata e noi dobbiamo perseguirla fino alla fine anche se dovesse perire tutta la popolazione della Cirenaica.”

Rodolfo Graziani (1882–1955) generale e politico italiano

Origine: Citato in 678 giorni di vergogna http://www.internazionale.it/opinioni/lee-marshall/2014/06/20/678-giorni-di-vergogna/, ?Internazionale.it, 20 giugno 2014.

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“Se volete sapere se un paese è stato liberato, chiedetelo alla sua popolazione. Dovrebbe essere il popolo a stabilirlo, non gli intellettuali e politici del paese invasore.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

America: il nuovo tiranno

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“A tutta la popolazione rammentiamo che rimane obbligo a Medici e Chirurgi condotti di eseguirla gratuitamente [la vaccinazione antivaiolosa] a quanti vogliano prevalersene, essendo questa la cura ed il preservativo di una malattia alla quale, come a tutte le altre, essi hanno l'obbligo di riparare.”

Papa Leone XII (1760–1829) 252° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Dalla circolare legatizia del 15 settembre del 1824; citato in Raccolta completa delle opere mediche del Professor Giacomo Tommasini, vol. VII, Tipografia dell'Olmo e Tiocchi, Bologna, 1836, Appendice p. 19.

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“L'abitato superiore, con necropoli di incinerati che rivelano la presenza di guerrieri-pastori giustificata da necessità di difera della strada rivierasca che vi passava, era chiamato in dialetto Crées, nome celtico pure, indicante la presenza di abitazioni in pietra; quello inferiore, con sepolture più tarde di inumati era invece Piaàg, di probabile derivazione latina da plaga. Ebbene, la popolazione del primo villaggio era estroversa, allegra, malleabile, piuttosto variabile nelle opinioni e nei rapporti sociali, a costituzione familiare in cui l'uomo faceva sentire maggiormente la propria podestà; alla sera le vie del paese erano animate sino alla mezzanotte; al mattino, in compenso, gli uomini si levavano tardi e andavano al lavoro sulla montagna a giorno fatto; non era raro il caso che sue bisticciassero oggi, venendo anche alle mani, e che domani li si incontrasse a braccetto. Al contrario la gente di sotto era piuttosto taciturna, sensibilmente introversa. Se nasceva uno screzio tra famiglie, ne veniva un'avversione che durava talora per generazioni. La donna era più considerata che nell'altro villaggio e il marito le si rivolgeva con il "voi", anziché col "tu" come lassù. Al mattino – e io ho fra i ricordi della mia fanciullezza il battere a notte sul selciato sotto le mie finestre degli scarponi di chi passava – gli uomini andavano al lavoro prima che baluginasse l'alba; alla sera, viceversa, dopo le otto le vie del paese diventavano deserte. La parola data era sempre mantenuta e assai difficile era far mutar parere. […] I diversi caratteri dei due paesi portarono, all'inizio di questo secolo, a comportamenti assai diversi di fronte alla depressione in atto. Mentre la gente di sotto emigrava piuttosto che contrarre un debito, quelli di sopra ipotecarono con facilità anche le terre, allorché accennò il ruttiamo e, buoni muratori quali erano, costruirono case d'affitto procurandosi denaro a prestito. Rimontarono la china mentre, di sotto, il paese, un tempo più fiorente per territorio ricco di campi e di boschi, si spopolava.”

Pietro Pensa (1906–1996) ingegnere e dirigente d'azienda italiano

Origine: Noi gente del Lario, p. 496

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“Esaminando i risultati delle molte indagini condotte sulla popolazione dell'isola di Creta, ho notato che i centenari sono particolarmente frequenti tra i contadini, la cui colazione è spesso costituita soltanto da un bicchiere d'olio d'oliva.”

Ancel Keys (1904–2004) biologo e fisiologo statunitense

Origine: Citato in Jean Carper, Mangia bene e starai meglio, traduzione di Rossella Traldi, Sperling & Kupfer, Milano, 1995, pp. 64-65. ISBN 88-200-1919-1