Frasi su preferito
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“Il libro preferito di un ragazzo è il suo germe di destino da compiere. Conoscere quello di ogni alunno è semplice, possibile e necessario.”

Alessandro D'Avenia (1977) scrittore, insegnante e sceneggiatore italiano

Origine: @aledavenia, 28 luglio 2018, 16 aprile 2013 https://twitter.com/aledavenia/status/324163689613762561,

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“Sicuro! È questo il bello di andare online. Anche il personaggio più oscuro è il preferito di qualcuno.”

Mark Millar (1969) fumettista scozzese

Intervista su Wolverine

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“Il 20 luglio del 1973, all'apice della sua carriera, mentre sta per essere consacrato come una star internazionale, Bruce Lee muore. Post mortem diventerà comunque una star internazionale e un mito del cinema, ma sarà un mito che i suoi fan percorreranno a ritroso. Lee aveva trasformato il genere arti marziali in un fenomeno da botteghino, grazie al suo modo di concepire il genere e alla sua faccia. Quindi, siccome per gli occidentali "tutti i cinesi sono uguali", i distributori e i produttori internazionali da quel momento in poi trasformano tutti i cini che fanno Kung Fu in tanti piccoli Bruce Lee. Escono una valanga di pellicole con attori che vagamente assomigliano a Bruce Lee, nei credits e sui cartelloni vengono scritti a caratteri cubitali dei nomi assonati, tipo Bruce Li o Bruce Lai, Bruce Ly e tutti i Li che ti pare. Si replicano i plot dei film originali con Lee, se non altro per le atmosfere e le ambientazioni di base. I film bruceploitation e i film autentici di Bruce Lee si accavallano via via che il fenomeno Lee si espande in occidente. Coesistono nelle sale e nelle televisioni. Il filone si esaurisce dal 1978 in poi quando, finalmente, viene incoronata una nuova star adatta per i palati occidentali. Il suo nome è Jackie Chan e il film che chiude per sempre la bruceploitation è Snake in the Eagle's Shadow.”

Diego Cajelli (1971) fumettista e sceneggiatore italiano

Tra i vari film cloni con attori cloni, il mio preferito è: Exit the Dragon, Enter the Tiger, dove il fantasma di Bruce Lee, che è morto, chiede a Bruce Li di prendere il suo posto e vendicarlo.
Origine: Da Tutto il cinema exploitation! (prima parte) http://www.diegozilla.com/tag/documentazioni/, Diegozilla.com, 5 marzo 2015.

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“Il mio regista preferito, al quale mi sono ispirato e al quale vorrei somigliare, è Sergio Leone. Mi considero piuttosto bravo, so di poter migliorare col tempo e sono determinato a farlo, sino alla fine della mia carriera, per questo evito di girare un film l'anno. Eppure, per quanto mi sforzi, non credo che riuscirò mai a girare qualcosa di così perfetto come l'ultima sequenza de "Il buono, il brutto e il cattivo."”

Quentin Tarantino (1963) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense

Proverò a raggiungere quel livello, anche se non credo che ce la farò mai.
Origine: Dall'intervista "Il mio mito è Sergio Leone" http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/il-mio-mito-e-sergio-leone/261304, Repubblica.it, 10 ottobre 2013.

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“Il mio stile preferito è quello straccione.”

Zucchero (cantante) (1955) cantautore e musicista italiano

Citazioni di Zucchero
Origine: Citato in R. Cri., Zucchero delude l'amico Gianni «Meglio vestire da straccione» , La Stampa, 24 gennaio 1993, p. 12.

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“Per quel che mi riguarda Morricone è il mio compositore preferito e quando parlo di compositore non intendo quel ghetto che è la musica per il cinema ma sto parlando di Mozart, di Beethoven, di Schubert.”

Quentin Tarantino (1963) regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense

ritirando il Golden Globe al posto di Morricone per la colonna sonora di The Hateful Eight
Origine: Citato in Silvia Bizio, "Dentro di me pensavo: stavolta mi porto a casa la statuetta!" http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/02/29/news/morricone_dentro_di_me_pensavo_stavolta_me_lo_porto_a_casa_-134519799/Morricone,, Repubblica.it, 3 marzo 2016.

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“Cerco di fare attenzioni ai miei songwriter preferiti e mi rendo conto che hanno fatto cose migliori di quelle che potrò mai fare io. Persone come Paul McCartney, Neil Young e Randy Newman, artisti fenomenali; tuttavia, nessuno di loro è mai riuscito ad avere la stessa grandezza da "adulti" di quanto abbiano fatto quando avevano 20 o 30 anni […]. Penso che sia un ciclo, è quasi impossibile scrivere musica in grado di toccare il cuore delle persone una volta che lo hai già fatto. Quando ti puoi permettere di comprare una, due o tre case, quella linea di comfort finisce per cambiarti […]. Ma sono speranzoso quando ascolto una canzone che Paul McCartney ha pubblicato negli ultimi anni e mi ricorda che c'è ancora tanto dentro di lui. Non ha niente da dimostrare, ha già dato al mondo le migliori canzoni possibili, eppure mi rende felice il fatto che abbia deciso di continuare a farlo.”

Anthony Kiedis (1962) cantante statunitense

I pay attention to my favorite songwriters, and they're way smarter and way better at writing songs than I could ever be. You know, like Paul McCartney, Neil Young, Randy Newman are all just phenomenally gifted singers and songwriters; however, none of them have really been able to create real greatness in their older years compared to what they were doing in their 20s and 30s [...]. I guess it's a cycle, it's almost impossible to write music that crushes and touches people's hearts in that way once you've made it. Once you can afford a house, another house over there and another over there, it's like that weird fine line of comfort changing you [...]. But it gives me hope when I hear a Paul McCartney song that he did in the last couple of years that reminds me of who he is deep down inside. Not that he's got anything to prove, he's already given the world more great songs than anybody else I can think of, but it makes me happy that he's still able to do it.

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“Avevo un alimento preferito, era il salmone, era una delle cose più buone del mondo. Però poi sono entrata nel mondo dei vegetariani.”

Veronica Puccio (1988) doppiatrice e attrice italiana

Origine: Da La doppiatrice Veronica Puccio (Haley di “Modern Family”) e Davide Pigliacelli a Format Radio https://www.youtube.com/watch?v=GJMq2fseUhc&t=1471s, video su YouTube, 20 aprile 2015.

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“Ecco qui. Basandomi su tutto quello che mi è successo nel corso del 2012, sono convinto di essere stato licenziato da Mike Priefer, un bigotto che non era d'accordo con la causa che stavo sostenendo e da due codardi, Leslie Frazier e Rick Spielman: entrambi sapevano che ero un buon giocatore per la squadra, ma hanno preferito non entrare in disaccordo con Priefer su un argomento tanto delicato.”

Chris Kluwe (1981) giocatore di football americano statunitense

Origine: da Chris Kluwe, I Was An NFL Player Until I Was Fired By Two Cowards And A Bigot http://deadspin.com/i-was-an-nfl-player-until-i-was-fired-by-two-cowards-an-1493208214, deadspin.com, 3 gennaio 2014; citato in Valentina Spotti, Chris Kluwe: il giocatore di football licenziato perché era a favore dei matrimoni gay http://www.giornalettismo.com/archives/1285843/chris-kluwe-il-giocatore-di-football-licenziato-perche-era-a-favore-dei-matrimoni-gay/, Giornalettismo, 3 gennaio 2014.

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“La domanda retorica, l'arma preferita delle donne e dei pazzi.”

La Scozia si droga per difesa psichica; p. 80
Trainspotting, La ricaduta

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“Walt Whitman era il mio poeta americano preferito: l'ho scoperto a 18 anni, l'età delle letture più importanti. Non faceva che parlare del Potomac. Ho sempre avuto la curiosità di vederlo questo grande fiume. L'immenso Potomac.”

Roberto Benigni (1952) attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano

Origine: Citato in Benigni, un poeta a Washington http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2003/10/26/CT1PO_CT101.html, il Centro, 26 ottobre 2003, p. 28.

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“Di solito non parlo con gli sconosciuti. Non mi piace parlare con chi non conosco. E non per via della famosa frasa Non Dare Confidenza Agli Sconosciuti che ci ripetono continuamente a scuola, che tradotto vuol dire non accettare caramelle o un passaggio da uno sconosciuto perché vuole fare sesso con te. Non è questo che mi preoccupa. Se un estraneo mi toccassse lo colpirei immediatamente, e io so colpire molto forte. Come per esempio quella volta che ho preso a pugni Sarah perché mi aveva tirato i capelli e l’ho fatta svenire e le è venuta una commozione cerebrale e avevano dovuto portarla al pronto soccorso. E poi ho sempre con me il mio coltellino svizzero che ha una lama a seghetto in grado di tranciare le dita a un uomo.
Non mi piacciono gli estranei perché non mi piacciono le persone che non conosco. Sono difficili da capire. È come essere in Francia, dove andavamo qualche volta in campeggio quando mio madre era ancora viva. E io odiavo la Francia perché se entravo in un negozio o in un ristorante o andavo in spiaggia non capivo quel che dicevano, e la cosa mi terrorizzava.

Ci metto un sacco di tempo per abituarmi alle persone che non conosco. Per esempio, quando c’è una persona nuova che viene a lavorare a scuola non le parlo per settimane e settimane. Rimango a osservarla finché non sono certo di potermi fidare. Poi le faccio delle domande su di lei, sulla sua vita, del tipo se ha degli animali e qual è il suo colore preferito e cosa sa dell’Apollo e le chiedo di disegnarmi una piantina della sua casa e voglio sapere che macchina ha, così imparo a conoscerla. Da quel momento in poi non mi preoccupo più se mi capita di trovarmi nella stessa stanza con questa persona e non sono più obbligato a stare all’erta.”

The Curious Incident of the Dog in the Night-Time

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“Come sapete la domanda che più spesso viene posta a noi scrittori, la domanda preferita è: perché scrive? Io scrivo perché sento il bisogno innato di scrivere! Scrivo perché non posso fare un lavoro normale, come gli altri. 
Scrivo perché voglio leggere libri come quelli che scrivo. 
Scrivo perché ce l'ho con voi, con tutti. Scrivo perché mi piace stare chiuso in una stanza a scrivere tutto il giorno.
 Scrivo perché posso sopportare la realtà soltanto trasformandola.
 Scrivo perché tutto il mondo conosca il genere di vita che abbiamo vissuto, che viviamo io, gli altri, tutti noi a Istanbul, in Turchia.
 Scrivo perché amo l'odore della carta, della penna e dell'inchiostro.
 Scrivo perché credo nella letteratura, nell'arte del romanzo più di quanto io creda in qualunque cosa. 
Scrivo per abitudine, per passione.
 Scrivo perché ho paura di essere dimenticato. 
Scrivo perché apprezzo la fama e l'interesse che ne derivano. Scrivo per star solo. Forse 
scrivo perché spero di capire il motivo per cui ce l'ho così con voi, con tutti. 
Scrivo perché mi piace essere letto.
 Scrivo perché una volta che ho iniziato un romanzo, un saggio, una pagina, voglio finirli. 
Scrivo perché tutti se lo aspettano da me.
 Scrivo perché come un bambino credo nell'immortalità delle biblioteche e nella posizione che i miei libri occupano negli scaffali. 
Scrivo perché la vita, il mondo, tutto è incredibilmente bello e sorprendente. 
Scrivo perché è esaltante trasformare in parole tutte le bellezze e ricchezze della vita. 
Scrivo non per raccontare una storia ma per costruirla. 
Scrivo per sfuggire alla sensazione di essere diretto in un luogo che, come in un sogno, non riesco a raggiungere. 
Scrivo perché non sono mai riuscito ad essere felice. 
Scrivo per essere felice.”

Orhan Pamuk (1952) scrittore e saggista turco

My Father's Suitcase: The Nobel Lecture

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“Il piatto di carote e tofu di mamma Ingredienti per 4 persone Carico di fragranti semi di sesamo tostati, questo miscuglio di carote e tofuè uno dei miei piatti preferiti. Si tratta di una creazione di mia madre; durante il liceo fu un contorno importante nel mio cestino del pranzo. Sebbene lo mangi spesso caldo con il riso appena fatto, è squisito anche freddo, specie sul pane integrale tostato! 2 pani di usu-age tofu (tofu fritto sottile) da 8 x 13 cm 2 cucchiai di aceto di riso 2 cucchiaini da tè di zucchero semolato 2 cucchiaini da tè di sake 2 cucchiaini da tè di salsa di soia a basso contenuto di sodio 1 cucchiaino da tè di sale 1 cucchiaio di olio di semi di mais 600 gr di carote tagliate a fiammifero 26 gr di semi di sesamo tostati e macinati (vedere pag. 105) 2 cucchiaini da tè di olio di semi di sesamo tostati Mettete a bollire una piccola pentola d’acqua. Aggiungete l’usuage tofu e lasciatelo cuocere gentilmente a fuoco medio per un minuto, mescolando di tanto in tanto, poi scolate: servirà a rimuovere l’olio in eccesso. Tagliate il tofu a metà sul lato lungo, quindi affettatelo in strisce sottili. Aggiungete aceto, zucchero, sake, salsa di soia e sale in una piccola ciotola e mescolate fino a quando lo zucchero non si sarà completamente disciolto. Scaldate l’olio in un’ampia padella a fiamma alta. Aggiungete le carote e i bocconi di usu-age tofu e fateli rosolare per circa 3 minuti o fin quando le carote risulteranno croccanti e tenere. Abbassate la fiamma e aggiungete la miscela di soia. Continuate la cottura per altri 2 minuti o finché il tutto non risulterà tenero. Spegnete il fuoco; spargete i semi di sesamo e spruzzate dell’olio di semi di sesamo tostati. Trasferite il tutto in un piatto da portata.”

Sempre giovani e magre I segreti in cucina delle donne giapponesi

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“Cartier-Bresson, con tutta la mia stima, non è mai stato il mio fotografo preferito. È raffinato e intelligente, ma anche distante ed elegante. No, ho avuto piuttosto Robert Capa come mio suggeritore… per via della semplicità, della freschezza dello sguardo che era sempre difettoso dal punto di vista tecnico.”

Mario Dondero (1928–2015) fotografo e giornalista italiano

Origine: Citato in Arturo Carlo Quintavalle, Dondero in bianco e nero, Più Capa che Bresson, La Lettura, suppl. Corriere della Sera, 2 aprile 2017, p. 33.

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“Edmondo Fabbri era un po' all'antica. Io lo conoscevo bene, avendolo avuto come allenatore a Mantova. Avrebbe preferito convocare Meroni, ma non gli andavano a genio i suoi capelli.”

Luigi Simoni (1939) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Filippo Nassetti, Torino, cinquanta anni senza Meroni. Simoni: "Era un genio assoluto" http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/torino/2017/10/12/news/ricordo_meroni-177997484/?ref=RHPPBT-VS-I0-C6-P11-S2.2-T1, Repubblica.it, 12 ottobre 2017.

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