Frasi su prete
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“[Rispondendo a Marco Materazzi che lo aveva definito "finto prete"] Ha ragione lui quando dice che siamo sicuramente diversi, però dire finto prete a me è assurdo. Sono agnostico, uso il preservativo, sono divorziato. Non capisco perché e cosa dice…”

Alessandro Costacurta (1966) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Costacurta risponde a Materazzi: "Io finto prete? Macché" http://www.milannews.it/?action=read&idnotizia=44863, Milannews.it, 6 febbraio 2011.

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“Tettamanzi con il suo territorio non c'entra proprio nulla, sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia. Perché Tettamanzi non è mai intervenuto in difesa del crocifisso? Perché parla solo dei rom?. Avevo già detto che qualcuno nella Curia di Milano era figlio del cattocomunismo.”

Roberto Calderoli (1956) politico italiano

citato in 'La Padania' e la Lega Nord attaccano Tettamanzi http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=42700&titolo=%27La%20Padania%27%20e%20la%20Lega%20Nord%20attaccano%20Tettamanzi, La Voce d'Italia, 7 dicembre 2009

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“Sia pace ai frati | Purché sfratati: | E pace ai preti | Ma pochi e quieti: | Cardinalume | Non tolga lume: | Il maggior prete | Torni alla rete: | Leggi o non re, | L'Italia c'è.”

Vittorio Alfieri (1749–1803) drammaturgo italiano

Origine: Epigramma citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, U. Hoepli, Milano, 1921, p. 443.

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“Bisogna essere ricchi perché un prete ti faccia almeno un cenno di saluto con la testa, a meno che non sia un francescano.”

Frank McCourt (1930–2009) scrittore statunitense

Origine: Che paese, l'America!, Citazioni varie, p. 138

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“Che ppredicava a la Missione er prete? | «Li libbri nun zò rrobba da cristiano: | fijji, pe ccarità, nnu li leggete.»”

da Er mercato de piazza Navona, 1121 del 20 marzo 1834
Sonetti romaneschi

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“Fedone: Io non ho mai fatto sesso con bambini: non sono così religioso.
Gorgia: Io avrei voluto fare il prete, ma odiavo i bambini.”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

dai Dialoghi platonici, 3 novembre 2007
Decameron (programma tv)

“A che serve un prete se non a dare speranza?”

Mario Canciani (1928–2007) presbitero, biblista e scrittore italiano

Origine: Vita da prete, p. 17

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“La decisione di diventare prete avviene anzitutto attraverso il sentiero mistico.”

Renato Corti (1936) vescovo cattolico italiano

Non uno schema ma una ispirazione

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“Come ti permetti prete sono un ex combattente… | Ho fatto la prima crociata e anche la terza… | La seconda no perché ero malato!”

Enzo Jannacci (1935–2013) cantautore italiano

da Prete Liprando e il giudizio di Dio, n. 8
Enzo Jannacci in teatro

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“Chissà perché quando un prete è un buon prete si dice che non somiglia per niente a un prete.”

Pino Caruso (1934–2019) attore italiano

Ho dei pensieri che non condivido

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“E con le budella dell'ultimo prete stringeremo la gola all'ultimo re.”

Sylvain Maréchal (1750–1803) scrittore e poeta francese

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 199-200

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“Siamo pertanto doppiamente ingenui e illusi: immaginiamo che relativizzando il cristianesimo per legittimare l'islam loro si renderanno più disponibili nei nostri confronti, mentre all'opposto finiamo per essere percepiti come una landa deserta che merita di essere occupata dai musulmani.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Il prete prega Allah dentro la chiesa? Tradisce la sua fede http://www.ilgiornale.it/news/prete-prega-allah-chiesa-tradisce-sua-fede.html, il Giornale.it, 2 settembre 2011.

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“[Dopo aver appena investito un prete] Se abbiamo fatto un decreto Salva-Pveviti possiamo anche fare il decreto Ammazza-Pveti…”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

Imitazioni, Giulio Tremonti

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“I PRETI «Il prete grasso è una contraddizione, oserei dire una bestemmia incarnata.»”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Diario del Gran Paradiso

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“Tazzoli Enrico delli furono Pietro e Nobile Isabella Arrivabene nato a Canneto Provincia di Mantova il 17 Aprile 1812. Consecrato Prete il 19 Aprile 1835. Arrestato come reo d'alto tradimento il 17 Gennajo 1852. Fu condannato a morte il 4 Dicembre 1852. Perdona a tutti. Dio a lui perdoni.”

Enrico Tazzoli (1812–1852) patriota e sacerdote italiano

Biografia scritta da Don Tazzoli su una parete del Confortatorio; citato in Luigi Martini, Confortatorio di Mantova negli anni 1851, 52, 53 e 55, p. 319, Mantova, Tipografia Benvenuti, 1867

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“Non tutti i preti sono malvagi, ma è pur forza confessarlo: i buoni sono rarissimi, e quei pochi buoni sono nell'incapacità di far bene, perché non protetti e quindi impauriti dalle persecuzioni dei malvagi.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Il Prete; p. 900
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

“Me pare me mare | me manda cagare | el prete me vede | mi taco scoréde.”

cap. 4
Libera nos a Malo
Origine: Traduzione letterale in italiano: «Mio padre e mia madre | mi mandano a cacare | il prete mi vede | e io inizio a scoreggiare». Libera traduzione del doppio senso: «I miei genitori | mi sgridano in malo modo | mi vede anche il prete | allora non accetto anche la sua intrusione deridendolo».

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“La professione del prete è questa: godere e far credere alle moltitudini stupide ch'egli soffre di privazioni e di disagi.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

cap. XLIX; p. 113
Clelia: il governo dei preti

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“Ho il più profondo rispetto per la libertà del sacerdote, a patto che egli resti nelle sue funzioni: se questa libertà fosse attaccata, sarei il primo a difenderla; ma il prete si accontenti con la gestione delle cose sacre, e non lasci la soglia della sua chiesa: fuori, egli rientra in mezzo alla folla dei cittadini, e non ha più diritti che quelli di comuni di legge.”

André Dupin (1783–1865) giurista, avvocato e politico francese

J’ai le plus profond respect pour la libertè du prêtre, tant qu’il se renferme dans ses fonctions: si cette liberté était attaquée, je serais le premier à la défendre; mais que le prêtre se contente du maniement des choses saintes, et qu’il ne sorte pas du seuil de son éclise: hors de la, il rentre pour moins dans la foule des citoyens, il n’a plus de droits que ceux du droit comun.
Origine: citato in Antonio Rosmini, Delle cinque piaghe della Santa Chiesa, Napoli, Stabilimento tipografico del Tramater, 1849, p. 55)

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“Quella mattina pioveva e grandinava sui vetri dell'aula di seconda liceo, sezione C, liceo-ginnasio Cassini, Sanremo. Eravamo trentuno studenti in quella classe. I ripetenti quattro o cinque, confinati negli ultimi banchi come si usava allora.
Ma lo ricordo quel temporale, a Sanremo capitava di rado, c'era un clima un po' speciale, infatti le famiglie facoltose di Torino e di Milano rivenivano a svernare per sopportare meglio gli acciacchi. E per giocare al Casinò.
Me lo ricordo perché quel giorno ci fu uno degli incontri importanti della mia adolescenza: l'insegnante di filosofia, che teneva lezione due volte alla settimana, aveva preannunciato il tema nella lezione precedente. Aspettò chela grandine finisse e tornassimo a sederci ai nostri banchi. Poi cominciò a parlare di Cartesio: la vita, la morte, le opere di geometria, di matematica, di filosofia, il suo tempo. Disse che Cartesio era, nella storia delle idee, un punto di arrivo e anche una ripartenza con tante biforcazioni. Insomma un crocevia dal quale comincia la modernità. «Se non capite Cartesio non capirete niente di quello che è venuto dopo e non capirete niente di voi stessi e del mondo che vi circonda».
Ci mise molto calore in quella perorazione, non l'aveva mai fatto con gli altri filosofi che già avevamo studiato con lui sul manuale del Lamanna. Forse con Socrate l'anno prima, ma non con quelle parole e quel tono che sembrava voler coinvolgere la vita di ciascuno di noi.
E mio compagno di banco alzò la mano. «Dica pure», disse il docente che, insieme al prete che insegnava italiano e latino, rifiutava di usare il "voi" prescritto dal regime. «Secondo lei, professore, chi non fa il liceo e nemmeno sa che è esistito un certo Cartesio non potrà dunque dare nessun senso alla sua vita?».
Ci fu un gran silenzio in classe, perfino i ripetenti degli ultimi banchi in qualche modo chiamati in causa da quella domanda si fecero attenti. n professore guardò fisso il mio compagno e ricordo che rispose con una domanda: «Lei, Calvino, ha già trovato il senso della sua vita?»”

Eugenio Scalfari (1924) giornalista, scrittore e politico italiano

cap. II, La gabbia dell'io, p. 20
L'uomo che non credeva in Dio

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