Frasi su rivoluzionario
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“Negli ultimi decenni in Italia è divenuta corrente l'abitudine a discutere se il termine nicciano di Übermensch debba essere tradotto come Superuomo o come Oltreuomo. A questo rispettabile quesito filologico si unisce spesso anche un'inutile e fuorviante diatriba politica, sul fatto cioè che il termine Superuomo è di "destra", mentre il termine Oltreuomo è di "sinistra". Questa diatriba è ideologica, non filosofica. Si tratta di una diatriba interminabile, che rischia di non cogliere mai il centro storico del problema. Infatti Nietzsche, che, come persona, ai suoi tempi era ideologicamente piuttosto di "destra", come filosofo (che è la sola cosa che conta) non è né di destra né di sinistra, in quanto ha di mira soprattutto una critica radicale dell'intera cultura borghese, cui Hegel, aveva a suo tempo conferito un profilo "ideale" non coincidente con il capitalismo e con la sua dimensione economica. In una fase storica in cui il capitalismo si globalizza e si universalizza nel mondo intero, ed è perciò del tutto post-borghese (e post-proletario), la filosofia di Nietzsche non cambia di natura, ma muta di funzione. Quando si trattava di bastonare i proletari rivoluzionari, lo Übermensch era un Superuomo. Una volta bastonati e resi innocui i proletari, quando si tratta di sciogliere e distruggere gli ultimi resti dell'eticità borghese hegeliana, lo Übermensch può diventare un innocuo ed educato Oltreuomo. È questa la chiave storica per affrontare il segreto di Nietzsche.”

Costanzo Preve (1943–2013) filosofo e saggista italiano

Origine: I Secoli Difficili, p. 96

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“Basterebbe applicare con rigore questa massima kantiana a tutti i livelli dei rapporti tra gli uomini e le nazioni per, letteralmente, "rivoluzionare" il corso della storia. Purtroppo siamo molto lontani da questo. Scomparirebbe ad esempio ogni sfruttamento dell'uomo sull'uomo, ogni truffa, ogni umiliazione.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Variante: Basterebbe applicare con rigore questa massima kantiana a tutti i livelli dei rapporti tra gli uomini e le nazioni per, letteralmente, "rivoluzionare" il corso della storia. Purtroppo siamo molto lontani da questo. Scomparirebbe ad esempio ogni sfruttamento dell’uomo sull’uomo, ogni truffa, ogni umiliazione.
Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 4, Come è possibile agire bene, p. 75

“Ci deve essere qualcosa come l' esperienza religiosa, e credo ci sia. E con la parola «esperienza» voglio dire di conoscitivo, non solo una emozione, sebbene senza dubbio l'emozione l'accompagni. Voglio dire un modo di consapevolezza, unico, non riducibile a qualsiasi altro… se dobbiamo classificarla sotto una delle definizioni familiari, io stesso la chiamerei piuttosto «un senso», un senso del divino; poiché ha questo in comune con i sensi ordinari, che è una sorgente originale di dati sebbene (per altri lati) non è niente come loro: per esempio, nessun organo di senso è connesso con lei… Sembra ci siano molte persone, specialmente nell'epoca nella quale viviamo, nelle quali questa consapevolezza di cui ho parlato è completamente assente. Esse vi direbbero che non hanno mai avuto alcun genere di esperienza religiosa, e che semplicemente non sanno che cosa voglia dire quando parlate di ciò. Arrischio l'ipotesi (naturalmente non è niente di più) che in tali uomini la consapevolezza di cui parlo è repressa, un po' allo stesso modo che desideri e ricordi sono repressi secondo la psicologia di Freud; ed è repressa, penso, perché non va d'accordo con la concezione del mondo e della natura umana che è comunemente accettata nella attuale concezione laica della civiltà ocidentale. Non è molto difficile reprimerla. È descritta nella Bibbia come «una voce calma, piccola». Ciò non toglie che io non creda rimarrà repressa per sempre, più di quanto non pensi che la fase presente della civiltà occidentale durerà per sempre. Verrà il tempo, e penso potrebbe venire abbastanza presto, nel quale la nostra moderna Weltanschauung di ispirazione prettamente naturalistica sembrerà rivoluzionaria, in un tentativo sistematico di mettere le cose seconde prime e le cose prime in nessun luogo.”

H. H. Price (1899–1984) filosofo britannico

da The Socratic, 1952; citato in Donald Nicholl, Il pensiero contemporaneo

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“È penoso considerare il problema di quanti sono morti, nel corso della storia, perché altri non fossero morti invano.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

Il pacifismo rivoluzionario di A. J. Muste, p. 219
I nuovi mandarini

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“Non si creano né i partiti né le rivoluzioni. Si dirigono i partiti e le rivoluzioni, nella unificazione delle utili esperienze rivoluzionarie internazionali.”

Amadeo Bordiga (1889–1970) politico italiano

da Partito e azione di classe, in Rassegna Comunista, anno 1, n. 4, 31 maggio 1921

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“La cosa fantastica di Mario 64 era il modo in cui Mario, per la prima volta in 3D, si poteva muovere liberamente. Era un concetto rivoluzionario e a un certo punto ho iniziato a pensare che quello che stavo creando non avrebbe necessariamente dovuto essere un gioco.”

Shigeru Miyamoto (1952) autore di videogiochi giapponese

Origine: Dall'intervista di Satoru Iwata, Iwata Chiede: Super Mario Galaxy Parte 4 http://www.nintendo.it/NOE/it_IT/news/iwata/iwata_chiede_super_mario_galaxy_16785_16868.html, 2. Divertirsi anche solo muovendosi, Nintendo.it.

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“La filantropia […] è la religione dei rivoluzionari con la polizza di assicurazione. E poi […] con la filantropia e l'intelletto rivolto a sinistra s'incassano miliardi.”

Marino Piazzolla (1910–1985) scrittore italiano

da J. P. Sartre, intellettuale massificato, Edizioni dell'Ippogrifo, Roma, 1973
Origine: Ora in Omaggio a Piazzolla: vol. 1 http://issuu.com/fondazionemarinopiazzolla/docs/omaggio_a_piazzolla_vol_1, a cura di Velio Carratoni, Fondazione Marino Piazzolla, Roma, p. 305

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“Diventare vegani ci fa diventare più buoni, più belli e più sani. […] Questa scelta alimentare e di vita è un quotidiano, rivoluzionario atto d'amore che spinge verso un mondo diverso. Non mangiare quanto deriva dal martirio di creature sensibilissime, vittime di terribili sevizie, è una cura concreta e potente per noi stessi e l'intera umanità.”

Loredana Cannata (1975) attrice italiana

Origine: Dalla presentazione della campagna animalista Vegan Beauty; citato in Margherita D'Amico, Vegan Beauty: Loredana Cannata testimonial della cultura vegan http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2013/07/02/vegan-beauty/, repubblica.it, 2 luglio 2013.

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“[…] Gesù, il più gran rivoluzionario che ci sia stato […].”

don Franco: XII; 1983, p. 201
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“[Riferito alla meccanica quantistica] Quest'orgia impregnata di epistemologia dovrebbe esaurirsi. Ma senza dubbio sorridi di me e pensi che, dopotutto, molte giovani mignotte diventano vecchie bigotte, e che più di un giovane rivoluzionario diventa un vecchio reazionario.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da una lettera a Erwin Schrödinger, 19 giugno 1935, Archivio Einstein 22-47.
Origine: Citato in Walter Isaacson, Einstein: [la sua vita, il suo universo], p. 438

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“[«Perché è dalla parte dei melomani?»] Rispetto al pop, sono più colti e capaci di criticare. Il melodramma in passato fu dissacrante e rivoluzionario, oggi viene visto come la culla della conservazione ed è un errore. Molte volte i modernisti fanno pacchianate deformanti che non rispecchiano l'autenticità dell'opera. E i melomani fischiano, giustamente.”

Morgan (1972) cantautore, polistrumentista e disc jockey italiano

Citazioni di Morgan
Origine: Dall'intervista di Valerio Cappelli, Morgan attacca la tv «Un'ossessione, basta» http://www.corriere.it/spettacoli/12_agosto_15/morgan-attacca-tv-ossessione-cappelli_aa468ec6-e6a9-11e1-aa6d-129c31caec0a.shtml, Corriere.it, 15 agosto 2012

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“I disordini verificatisi sabato 12 dicembre u. s. in questa città con luttuose, se pure accidentali, conseguenze, sono da considerare i prodromi di altri eventi ben più gravi e deprecabili che possono ancora verificarsi in conseguenza del progressivo rafforzamento e proliferazione delle formazioni estremiste extra-parlamentari di ispirazione «maoista» (Movimento Studentesco, Lotta Continua, Avanguardia Operaia, ecc.) nonché dei movimenti anarchici e di quelli di estrema destra. Tutti questi movimenti, che hanno la loro «centrale» a Milano, nonostante differenziazioni sul piano ideologico e nella metodologia, sono prettamente rivoluzionari, propongono «la lotta al sistema» e si prefiggono di sovvertire le istituzioni democratiche, consacrate dalla Carta Costituzionale, attraverso la violenza organizzata. Gli appartenenti a tali formazioni, che sino a qualche anno fa erano poche migliaia, ammontano oggi a circa ventimila unità, svolgono fanatica ed intensa opera di propaganda e proselitismo sia nell'ambiente studentesco che in quello operaio, facendo leva sulle frange maggiormente portate all'oltranzismo. Si rileva quindi con frequenza sempre maggiore l'organizzazione di riunioni e cortei, i quali sono spesso l'occasione per turbare profondamente la vita della città, compiere atti vandalici con gravi danni a proprietà pubbliche e private, limitare la libertà dei cittadini, usare loro violenza, vilipendere e dileggiare i pubblici poteri centrali e locali con ingiurie volgari ed accuse cervellotiche.”

Libero Mazza (1910–2000) magistrato e politico italiano
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“Intanto la duchessa stava continuando la sua requisitoria. I ceti bassi erano pigri, diceva. E Charlotte pensò: "Tu non hai lavorato neanche un giorno in vita tua!". La duchessa imperversava. Aveva saputo che tutti gli operai avevano un ragazzo che portava loro gli arnesi: insomma, un uomo sarà ben in grado di portarsi i propri arnesi, esclamò, mentre un servitore in livrea le reggeva un vassoio d'argento di patate bollite. Sorseggiando il terzo bicchiere di vino dolce, la duchessa dichiarò che gli operai bevevano così tanta birra a mezzogiorno che poi non erano in grado di lavorare nel pomeriggio. "La gente, di questi tempi, vuole stare troppo bene" disse mentre tre servitori e due cameriere ritiravano la terza portata e servivano la quarta. E, senza concedersi pause, rincarò la dose: non era compito del governo fornire sussidi ai poveri, assistenza medica e pensioni. "La povertà incoraggerà le classi più umili a essere frugali, e questo una volta era una virtù" disse alla fine di un pasto che avrebbe potuto sfamare per quindici giorni una famiglia di dieci persone della classe lavoratrice. "La gente deve contare su se stessa" concluse mentre il maggiordomo l'aiutava ad alzarsi da tavola e passare in soggiorno. Charlotte ribolliva di collera repressa. Chi poteva biasimare i rivoluzionari se sparavano a gente come la duchessa?”

Ken Follett (1949) scrittore britannico

da L'uomo di Pietroburgo, Mondadori

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“[Su Jack London] Jack credeva in un socialismo evoluzionista e rivoluzionario. Voleva che un'aristocrazia (bianca) dell'intelletto si assumesse il governo dello stato per il bene comune.”

Andrew Sinclair (1935–2019) scrittore, storico e critico letterario britannico

Origine: Citato in Mario Picchi, introduzione a Jack London, Il richiamo della foresta, Zanna Bianca e altre storie di cani, saggio introduttivo di Mario Picchi. Premesse di Goffredo Fofi e Mario Picchi, Newton Compton, 2011.

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“Quando la Libertà abbandona il suo posto non è la prima a partirsi, né la seconda o la terza, | attende che prima siano partiti tutti.”

A un rivoluzionario europeo che è stato vinto, p. 466
Foglie d'erba, Ruscelletti autunnali

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“La parabola di Berlusconi è questa: è sceso in campo per difendere i propri interessi, si è poi convinto di poter davvero rivoluzionare il Paese e infine si è integrato nel sistema partitocratico che avrebbe invece dovuto abbattere.”

Marco Pannella (1930–2016) politico e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Andrea Cangini, Pannella: solito imbroglio dei poli, Quotidiano nazionale, 10 gennaio 2003; riportata su RadioRadicale.it http://www.radioradicale.it/riforme-pannella-quot-solito-imbroglio-dei-poli-quot-qn.

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“A proposito, diffidate anche da chi ascolta i Red Hot. Sono persone che nascondono qualcosa, come gli astemi e le mani di Silvan. I Red Hot sono tutto o niente, né rock né pop, cerchiobottisti: insidiosissimi, perché melliflui e finto rivoluzionari.”

Andrea Scanzi (1974) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da I tre dell'Ave Berlusca: Spinoso, Lupi, La Russa http://scanzi-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/10/28/i-tre-dell%E2%80%99ave-berlusca-spinoso-lupi-la-russa/, MicroMega, 28 ottobre 2009.

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“Rispetto la ricerca storica di Carmelo Bene. Rimane il nostro maggior rivoluzionario. Ci riconosciamo, da lontano. Io attore, lui non-attore. Un'algebra.”

Vittorio Gassman (1922–2000) attore italiano

Origine: Citato in Rodolfo Di Giammarco, Gassman: mi scatenerò in tv http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/12/01/gassman-mi-scatenero-in-tv.html, la Repubblica, 1º dicembre 1998.

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“Da cosa è venuto fuori quel movimento rivoluzionario, o pararivoluzionario, o semirivoluzionario che il '68 fu? Cosa c'era prima del '68? […] Sembrerà strano ma pare proprio che oggi i genitori che hanno fatto il '68 non amino raccontarlo ai figli.”

Beniamino Placido (1929–2010) giornalista, critico letterario e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Il sessantotto che i ragazzi non conoscono http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/09/28/il-sessantotto-che-ragazzi-non-conoscono.html?ref=search, la Repubblica, 28 settembre 2003.

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“La finzione della "diversità" rivoluzionaria finisce quando si usano gli errori degli altri per coprire i propri. Sic transit boria mundi.”

Vittorio Zucconi (1944–2019) giornalista e scrittore italiano

21 dicembre 2016 https://twitter.com/vittoriozucconi/status/811611593767354369
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“Guardiola è l'Einstein del calcio. Il suo segreto è che fa vedere le cose in modo diverso. Ama i cambiamenti, le sfide. Gli piace passare per un rivoluzionario.”

Daniel Alves (1983) calciatore brasiliano

Origine: Da un'intervista al Times; citato in Bayern: Guardiola a rischio esonero, decisiva la sfida Champions con la Juve http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/02/14/news/bayern_guardiola_a_rischio_esonero_decisiva_la_sfida_champions_con_la_juve-133412656/, Repubblica.it, 14 febbraio 2016.

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“[…] l'atto più rivoluzionario che l'uomo possa oggi compiere è anche l'atto più antico: l'accettazione delle sua origine sacra, divina.”

Giovanni Testori (1923–1993) scrittore, drammaturgo e storico dell'arte italiano

citato in Augusto Del Noce, Perché l'"imprimatur" del teologo inquieto http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1979/n.130/3, Il Tempo, 20 maggio 1979

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“Il primo articolo ha per oggetto la radiazione e le proprietà energetiche della luce ed è decisamente rivoluzionario.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Citato in Walter Isaacson, Einstein: [la sua vita, il suo universo], p. 7

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