Frasi su sistema
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“Ma quest'Italia qua | se lo vuole sa | che ce la farà | e il sistema c'è | quando pensi a te | pensa… | anche un po' per me.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da Svalutation, n. 2
Svalutation

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“L'attuale sistema politico ed economico non sta più in piedi. Siamo costretti a pensare a un mondo nuovo. Parliamo di civiltà non di politica. Dobbiamo riprogettare il mondo… Non è meraviglioso?”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Origine: Citato in Il Grillo canta sempre al tramonto http://www.dariofo.it/it/content/il-grillo-canta-sempre-al-tramonto-di-b-grillo-g-casaleggio-d-fo-ed, DarioFo.it, 11 febbraio 2013.

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“Il linciaggio è la forma di giustizia nel senso più alto della parola. C'è la giustizia dei legulei, che è il modo di imbrogliare il prossimo, e c'è la giustizia popolare che si esprime nei moti rivoluzionari. Quando il sistema non garantisce più la giustizia, è il popolo che si appropria del diritto di punire. Il linciaggio è un fatto estremo e riprovevole, per etica e stile.”

Gianfranco Miglio (1918–2001) giurista, politologo e politico italiano

Origine: Dall'intervista di Gianluigi Da Rold, Linciaggio è bello, sentenzia Miglio https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/11/linciaggio_bello_sentenzia_Miglio_co_0_93031116648.shtml, Corriere della Sera, 11 marzo 1993, p. 3.

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“Un sistema è una realtà monca.”

Charles Péguy (1873–1914) scrittore, poeta e saggista francese

Lui è qui

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“I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere. Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome. Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria. Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere? Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore. Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo. […] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.”

Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.

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“Dio non è morto | è soltanto scaduto.”

Valerio Magrelli (1957) poeta italiano

da Disturbi del sistema binario

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“Sono riuscito a dimostrare, con un calcolo semplice, che le equazioni di gravitazione valgono per ogni sistema di riferimento che soddisfi a queste condizioni. Ne consegue che esistono trasformazioni d'accelerazione di varia natura, che mutano le equazioni in sé stesse (tra queste, ad esempio, le rotazioni), cosicché l'ipotesi di equivalenza si conserva nella sua forma più primitiva, e perfino in misura insospettabilmente ampia.L'equivalenza rigorosa tra massa inerziale e massa gravitazionale, e anche massa del campo gravitazionale, l'avevo già dimostrata, credo, all'epoca della tua visita.
A questo punto indipendentemente dal fatto che l'osservazione dell'eclisse solare abbia o non abbia successo, mi ritengo soddisfatto, e non dubito più della validità di tutto il sistema: la fondatezza della cosa è fin troppo evidente.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

inizio marzo 1914; pp. 673-674
Lettere a Michele Besso
Origine: Come ricordato da Abraham Pais (in «Sottile è il Singore...»: la scienza e la vita di Albert Einstein, Boringhieri, Torino, 1986, cap. 16) i tentativi di osservazione in condizione di eclissi solare furono alquanto travagliati. Nel 1912 una spedizione in Brasile non riuscì ad effettuare le misurazioni a causa di condizioni meteorologiche avverse. Nell'estate del 1914 non venne intrapreso un secondo tentativo per via della crisi internazionale. La Prima guerra mondiale portò al rinvio del terzo tentativo (in Venezuela nel 1916) e nel 1918 un quarto esperimento condotto da statunitensi non diede risultati attendibili. Solo nel maggio 1919 due gruppi di ricercatori britannici raccolsero i dati, che una volta elaborati rappresentarono una prima conferma della teoria einsteiniana. Opere scelte, nota a p. 674.

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“Giordano Bruno nella teologia proclamò il panteismo. Nella cosmologia intuì l'infinità dello spazio. Nell'astronomia sostituì il sistema eliocentrico a quello geocentrico. Nella biologia affermò l'esistenza della vita in tutta la natura. Nella psicologia dimostrò il pampsichismo, cioè l'animismo universale. Nell'etica gettò le basi di una morale positiva, areligiosa e indipendente sostenendo che tutto l'universo è pervaso da una teleologia immanente, per cui si perfeziona e si migliora ogni cosa, essendo la natura causa, legge e finalità a se stessa. Distruttore dei pregiudizi dei suoi tempi, egli – soprattutto – ricostruì la scienza e la filosofia della natura; distrusse le antitesi della metafisica, nella filosofia e nella scienza. Combatté l'antitesi tra la forma e la materia, sostenuta dai filosofi dualisti. Combatté l'antitesi tra il cielo e la terra, sostenendo l'unità di questi, la teoria geocentrica e l'ipotesi della pluralità dei mondi. combatté l'antitesi tra lo spirito e la materia, tra l'anima e il corpo, tra il senso e l'intelletto, sostenuta dagli psicologi dualisti, conciliando questi termini, creduti contraddittori, e sostenendo l'unità dello spirito e della materia, l'inseparabilità dell'anima e del corpo e l'identità del senso e dell'intelletto. Contro le antitesi tra la causalità cosmica e la volontà divina, tra la necessità naturale e la libertà morale, tra la finalità trascendente e la finalità immanente, tra il bene ed il male, si sforzò di conciliare tutte queste antinomie, riportando i contrari all'unità assoluta, dove tutte le differenze restano eliminate. Contro il dualismo tra Dio e la Natura, sostenne che Dio non è una causa esteriore al mondo, ma un artista interiore, un principio efficiente, informativo dal di dentro.”

Guido del Giudice (1957) scrittore italiano

da Sintesi del pensiero bruniano http://web.archive.org/web/20160325232940/http://www.giordanobruno.info/nolano/filosofia.htm, GiordanoBruno.com, 25 marzo 2016

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“[Su Lionel Messi] È un giocatore unico e completo: è un finalizzatore letale ma è anche capace di tornare a centrocampo per aiutare la squadra. Marcarlo a uomo è impossibile, è tutto il sistema squadra che deve funzionare alla perfezione per ingabbiarlo. Siamo di fronte un vero genio del calcio, è come Maradona. In questo momento nessuno è come lui.”

Arrigo Sacchi (1946) allenatore di calcio italiano

Origine: Dalla trasmissione televisiva Champions League – Speciale; citato in Sacchi incorona Messi: "È un genio del calcio. Così solo Maradona" http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/sacchi-incorona-messi-e-un-genio-del-calcio-cos%c3%ac-solo-maradona-160-_1065148-201502a.shtml?frommobile, Sportmediaset.it, 7 maggio 2015.

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“Oltre nuovi 40 missili balistici intercontinentali, in grado di prevalere perfino sui sistemi di difesa anti-missilistica più avanzati dal punto di vista tecnico, saranno aggiunti all'arsenale nucleare entro quest'anno.”

Vladimir Putin (1952) politico russo

Origine: Citato in Russia: Putin, in arrivo oltre 40 nuovi missili intercontinentali http://it.euronews.com/2015/06/16/russia-putin-in-arrivo-oltre-40-nuovi-missili-intercontinentali/, Euronews.com, 16 giugno 2015.

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“Il sistema politico brasiliano è sempre stato corrotto. Durante la dittatura le commissioni erano del 20 per cento. Tutti i governi, a cominciare da quello del presidente liberale Fernando Collor de Mello, sono initi al centro di qualche scandalo, perché nessun presidente può ottenere la maggioranza in parlamento senza comprare sostegno con denaro e incarichi. Il Pt è preso di mira più degli altri perché si era presentato come un'alternativa alla corruzione e perché nel 2005 era già stato coinvolto nello scandalo del mensalão, in cui era emerso che il partito comprava i voti dei parlamentari con i fondi delle aziende statali. Il capo di gabinetto del governo di Luiz Inácio Lula da Silva, José Dirceu, è finito in carcere, ma si sospetta che abbia continuato a fare affari con la copertura di una società di consulenza. Roussef è pulita, ma sembra incapace di cambiare il sistema. Un po' perché non fa parte del gruppo fondatore del Pt [(Partito dei Lavoratori)], un po' perché non ha la forza necessaria per denunciare le debolezze di un partito che non vuole abbandonare il potere, come ha dimostrato la campagna di menzogne che ha afossato la candidatura dell'avversaria Marina Silva alle presidenziali. Roussef ha appena presentato un pacchetto di misure contro la corruzione, ma pochi credono che sarà davvero applicato.”

Manuel Castells (1942) sociologo spagnolo

Origine: Da I liberisti brasiliani scendono in piazza, Internazionale, n. 1096, 3/9 aprile 2015, p. 40

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“Il capitalismo è un sistema che si regge su leggi cieche, distruttive e tiranniche imposte alla specie umana.”

Fidel Castro (1926–2016) rivoluzionario e politico cubano

Origine: Dal discorso pronunciato il 10 novembre 2007; citato in http://www.cuba.cu/gobierno/discursos/2007/ita/f101107t.html, Cuba.cu.

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“Studiamo e prendiamo ad esempio il sistema Sovietico, ma stiamo sviluppando il socialismo nel nostro paese in forme in qualche modo differenti.”

Josip Broz-Tito (1892–1980) politico, rivoluzionario e militare austro-ungarico, poi jugoslavo

Origine: Dalla lettera ai comandanti J.V. Stalin e V.M. Molotov, 13 aprile 1948; citato in Time.com http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,799003-1,00.html, 23 agosto 1948.

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“La base del nostro sistema politico è il diritto della gente di fare e di cambiare la costituzione del loro governo.”

George Washington (1732–1799) politico e militare statunitense; 1º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1343. ISBN 88-525-0077-4

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“Il modo di produzione del sistema capitalistico ha trasformato l'uomo in una creatura ansiosa e alienata.”

Erich Fromm (1900–1980) psicoanalista e sociologo tedesco

Origine: L'arte di vivere, p. 74

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“L'evoluzione nel senso di una comune discendenza può essere vera, ma l'evoluzione nel senso neodarwiniano – un processo non guidato e non pianificato di variazioni casuali e di selezione naturale – non lo è. Ogni sistema di pensiero che nega o cerca di escludere la schiacciante evidenza di un disegno nella biologia è ideologia, non scienza.”

Christoph Schönborn (1945) cardinale e arcivescovo cattolico austriaco

da Finding Design in Nature, New York Times, 7 luglio 2005
Origine: Scoprire un disegno nella natura, traduzione in Sandro Magister, Creazione od evoluzione? La Chiesa di Roma risponde così http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/77264, Chiesa.espresso.it, 11 agosto 2006.

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“La Scrittura appunto non è un sistema di verità, ma è un resoconto dell'incontro di Dio con gli uomini.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

Nella preghiera di Dio
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“Tutti i sistemi politici consistono nel dedurre un massimo d'errori da un minimo di verità.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico