Frasi su stile
pagina 2

Jeffrey Moussaieff Masson photo
Michel De Montaigne photo
Oscar Wilde photo
Giorgio Armani photo

“Lo stile è eleganza non stravaganza. L'importante è non farsi notare, ma ricordare.”

Giorgio Armani (1934) stilista e imprenditore italiano

Origine: Da un'intervista di Roberto Gervaso, Corriere della Sera, 20 agosto 1980.
Origine: Da I cretini non sono mai eleganti, a cura di Paola Pollo, Rizzoli, 2014.

Jorge Luis Borges photo

“È una rivelazione confrontare il Don Chisciotte di Menard con quello di Cervantes. Questi, per esempio, scrisse (Don Chisciotte, prima parte, capitolo nono):«… la verità, la cui madre è la storia, emula del tempo, deposito delle azioni, testimone del passato, esempio e consiglio del presente, avvertimento dell'avvenire». Redatta nel XVII secolo, redatta dal «genio profano» Cervantes, quell'enumerazione è un mero elogio retorico della storia. Menard, invece, scrive:«… la verità, la cui madre è la storia, emula del tempo, deposito delle azioni, testimone del passato, esempio e consiglio del presente, avvertimento dell'avvenire». La storia, madre della verità; l'idea è stupefacente. Menard, contemporaneo di William James, non definisce la storia come un'indagine della realtà, ma come la sua origine. La verità storica, per lui, non è ciò che è avvenuto; è ciò che riteniamo che sia avvenuto. Le clausole finali – esempio e consiglio del presente, avvertimento dell'avvenire – sono sfacciatamente pragmatiche. È anche nitido il contrasto tra i due stili. Lo stile arcaizzante di Menard – in fin dei conti straniero – soffre di una certa affettazione. Non così quello del precursore, che impiega con disinvoltura lo spagnolo corrente della sua epoca.”

2003, p. 43
Finzioni, Il giardino dai sentieri che si biforcano, Pierre Menard, autore del Don Chisciotte

Gabriel García Márquez photo
Louis-ferdinand Céline photo
Louis-ferdinand Céline photo

“Non sono tipo da messaggi o da idee io… Le idee, ne è piena l’enciclopedia… Io sono uno stilista. Un maniaco dello stile. Oh una cosa da nulla, una certa musichetta introdotta nello stile, tutto qui. Sono l’ultimo musicista del romanzo! Il resto, immaginazione, creatività e roba del genere, non mi interessa. La lingua, nient’altro che la lingua, ecco l’importante. La foto non è il vero: il vero lo si fa barando al modo giusto. Se prendi un bastone e vuoi farlo apparire diritto nell’acqua, devi prima curvarlo sennò sembra rotto. Bisogna romperlo prima di immergerlo. È un vero lavoro, è il lavoro dello stilista. Ci vuole un enorme respiro, grande sensibilità, è difficilissimo da fare, perché bisogna girarle attorno. Attorno a che? All’emozione! Perché in principio non era il verbo, era l’emozione. L’argot non si fa con il dizionario, ma con immagini nate dall’odio; è l’odio che fa l’argot! Tutti hanno voluto imitarmi, nessuno c’è riuscito… Mi prendono per un primitivo, un rozzo… Io invece sono un raffinato, un aristocratico, e quei cretini credono che improvvisi… Io so far ballare i tavolini e loro no, ecco la verità! I miei libri moriranno anche loro, e presto, si capisce, ma almeno avranno vissuto! Tanto i posteri saranno i cinesi… E quelli se ne fregheranno altamente della mia letteratura fessa e del mio stile vacca e dei miei tre puntini…”

Louis-ferdinand Céline (1894–1961) scrittore, saggista e medico francese
Andrea De Carlo photo
Alex Hershaft photo
Giovanni Raboni photo
Donald Trump photo
Silvio Berlusconi photo

“Di Trump mi piace molto, come piace a moltissimi uomini e donne, Melania: per la sua bellezza, per il suo stile e anche per il suo fascino.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2017
Origine: Da un'intervista a L'aria che tira, La7; citato in Berlusconi: "Cosa mi piace di Trump? La moglie" http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2017/06/23/berlusconi-cosa-piace-trump-moglie_lw9lY6kMh4t3xQN0NBtQOL.html, AdnKronos, 23 giugno 2017.

Corrado Ricci photo
Coco Chanel photo
Prevale photo

“Di musica e felicità, fanne sempre il tuo stile di vita.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

André Malraux photo

“Alla domanda: «Che cosa è l'arte?» siamo portati a rispondere: «Ciò attraverso cui le forme diventano stile.»”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

citato in Focus n. 60, pag. 185

Jean Cocteau photo

“L'indù povero chiede meno l'elemosina dell'egiziano povero. Chiede l'elemosina con minor bassezza. È uno stile più ipocrita, più pericoloso.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

Origine: Il mio primo viaggio, p. 67

Stephen King photo
Hermann Hesse photo
Hermann Hesse photo
Blaise Pascal photo
Roberto Gervaso photo
Hugo Von Hofmannsthal photo
William Shakespeare photo
Gabriele d'Annunzio photo

“Tutto, infatti, è qui da me creato o trasfigurato. Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Dall'atto di donazione del Vittoriale degli Italiani.

Terry Pratchett photo
Karl Kraus photo
Paul Verlaine photo
Oscar Wilde photo

“Solo i grandi maestri di stile sanno essere oscuri.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese
Gottfried Benn photo
Laurence Sterne photo

“Lettori miei, era opinione del reverendo Lorenzo Sterne, parroco in Inghilterra, che un sorriso possa aggiungere un filo alla trama brevissima della vita, ma pare che egli inoltre sapesse che ogni lacrima insegna a' mortali una verità. Poiché assumendo il nome di Yorick, antico buffone tragico, volle con parecchi scritti, e singolarmente in questo libricciuolo, insegnarci a conoscere gli altri in noi stessi, e a sospirare ad un tempo e a sorridere meno orgogliosamente su le debolezze del prossimo. Però io lo aveva, or son più anni, tradotto per me: ed oggi io credo d'essere una volta profittato delle sue lezioni, l'ho ritradotto, quanto meno letteralmente e quanto meno arbitrariamente ho saputo, per voi.
Ma e voi, lettori, avvertite che l'autore era d'animo libero, e spirito bizzarro, ed argutissimo ingegno, segnatamente contro la vanità dei potenti, l'ipocrisia degli ecclesiastici e la servilità magistrale degli uomini letterati; pendeva anche all'amore e alla voluttà; ma voleva ad ogni parere, ed era forse, uomo dabbene e compassionevole seguace sincero dell'Evangelo, ch'egli interpretava a' fedeli. Quindi ci deride acremente, e insieme sorride con indulgente servilità; e gli occhi suoi scintillano di desiderio, par che si chinino vergognosi; e nel brio della gioia, sospira; e, mentre le sue immaginazioni prorompono tutte ad un tempo discordi e inquietissime, accendendo più che non dicono, ed usurpando frasi, voci ed ortografia, egli sa nondimeno ordinarle con l'apparente semplicità di certo stile apostolico e riposato.”

Laurence Sterne (1713–1768) scrittore britannico

Ugo Foscolo

Jonathan Swift photo
Walter Benjamin photo

“Il romanzo Lesabéndio è il frutto di una vita spirituale di grande purezza e riflessione e la coscienza dell'esser legato ad alcuni elementi del "reale" e dell' "esterno" gli ha conferito quella purezza che noi chiamiamo stile.”

Walter Benjamin (1892–1940) filosofo e scrittore tedesco

Paul Scheerbart: Lesabéndio; citato in Fabrizio Desideri, Il «fantastico» Scheerbart, Editori Riuniti, Roma 1982

Ernst Jünger photo
Ernst Jünger photo
Ernst Jünger photo
Phil Brooks photo
Bertrand Russell photo
Gary Cooper photo
Giovanni Vincenzo Gravina photo
Giacomo Casanova photo
Alfred North Whitehead photo

“Il progresso della civiltà non presenta una spinta uniforme verso le cose migliori. […] Le epoche nuove emergono relativamente improvvise, se consideriamo i millenni che la storia percorre. […] Il sedicesimo secolo della nostra era ha visto la scissione della cristianità dell'Occidente e l'avvento della scienza moderna. […] La Riforma fu un'insurrezione popolare e, per un secolo e mezzo, immerse l'Europa nel sangue. L'inizio del movimento scientifico non interessò invece che una minoranza dell'aristocrazia intellettuale. […] La tesi che intendo sviluppare è che il calmo sviluppo della scienza ha virtualmente dato un nuovo stile alla nostra mentalità, così che modi di pensare eccezionali in altri tempi sono ora diffusi in tutto il mondo civile. Ma il nuovo stile ha dovuto progredire lentamente per vari secoli trai popoli europei prima di sbocciare nel rapido sviluppo della scienza, che quindi, con le sue sempre più esplicite applicazioni, lo ha ulteriormente consolidato. […] Questa nuova sfumatura dello spirito moderno sta appunto nell'interesse appassionato e risoluto nel ricercare le relazioni tra i principi generali e i fatti irriducibili e ostinati. Nel mondo intero e in tutte le epoche sono esistiti uomini di mentalità pratica, occupati nell'osservazione di tali fatti; nel mondo intero e in tutte le epoche vi sono stati uomini di temperamento filosofico intenti a tessere la trama dei princìpi generali. È proprio dall'anione dell'interesse appassionato per i particolari materiali con una non minor passione per le generalizzazioni astratte che scaturisce la novità caratteristica della nostra attuale società. […] Questo equilibrio dello spirito è ormai diventato una tradizione che caratterizza il pensiero colto. È il sale, il sapore della vita. […] L'altra caratteristica che distingue la scienza. […] è la sua universalità. La scienza moderna è nata in Europa, ma il suo ambiente naturale è il mondo intero.”

Alfred North Whitehead (1861–1947) filosofo e matematico britannico

Science and the modern world

Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo

“Non basta che lo scrittore sia padrone del proprio stile. Bisogna che lo stile sia padrone delle cose […].”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

2611, 27 agosto 1822; 1898, Vol. IV, p. 334

Giacomo Leopardi photo
José Ortega Y Gasset photo
Francesco Petrarca photo
Ernest Hemingway photo
Enzo Ferrari photo
Pëtr Il'ič Čajkovskij photo
Robert Anson Heinlein photo

“Le persone che vanno in malora in grande stile non saltano mai i pasti. È il povero diavolo che deve tirare la cinghia.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

Georges Louis Buffon photo

“Lo stile è l'uomo.”

Georges Louis Buffon (1707–1788) naturalista, biologo e zoologo francese
Laurence Olivier photo
Dean Martin photo
Thomas Muster photo
Christopher Nolan photo
Tom Regan photo
Bud Collins photo

“[Su Roger Federer] Sembra spuntato da un'altra epoca, lo si può immaginare con la racchetta di legno. Ha un tocco sensibile e uno stile fluido. È un atleta magnifico da osservare.”

Bud Collins (1929–2016) giornalista e conduttore televisivo statunitense

Origine: Dal DVD n.9, I grandi del tennis, Gazzetta dello Sport, min. 04:35.

Aulo Cornelio Celso photo
John Millar photo
Michael Schumacher photo

“Si scrive Juventus si pronuncia scudetto. "Vincere sempre, e con classe" è l'imperativo categorico della Signora. Nata come "seleçao" della borghesia torinese, via via è assurta a modello: una riserva dov'è vietato illudersi, dove giocare fa rima con lavorare, dove la vocazione ha il sigillo della professione. È un carattere di ferro la "fidanzata d'Italia."”

Giovanni Arpino (1927–1987) scrittore italiano

Dentro lo stile, c'è lo stiletto.
Origine: Citato in Il fuorigioco di Arpino: "La vita è stile..." http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200712articoli/28304girata.asp , LaStampa.it, 9 dicembre 2007.

Alain de Botton photo
Alain de Botton photo
Michail Gorbačëv photo
David Peace photo
Vittorio Sgarbi photo
Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo
Vincenzo Monti photo
David Mamet photo
William Beckford photo

“Temo che non sarò mai buono a nulla in questo mondo, se non per comporre arie, erigere torri, progettare giardini, far collezione di mobili in stile giapponese, e scrivere resoconti di viaggi in Cina o alla Luna.”

William Beckford (1760–1844) scrittore, critico d'arte e politico britannico

dalla lettera a Lady Hamilton a Napoli del 1781; citato in Malcolm Skey, postfazione a Vathek, 1989, p. 125

Cesare Beccaria photo

“Lo stile consiste nelle idee e sentimenti accessori che si aggiungono ai principali in ogni discorso.”

Cesare Beccaria (1738–1794) giurista, filosofo e economista italiano

da Ricerca intorno alla natura dello Stile; citato in Giuseppe Maffei, Storia della Letteratura, Vol. III, p. 39

Cesare Beccaria photo

“Quanto maggiore sarà il numero delle idee accessorie, tanto più crescerà la bellezza dello stile.”

Cesare Beccaria (1738–1794) giurista, filosofo e economista italiano

da Ricerca intorno alla natura dello Stile; citato in Giuseppe Maffei, Storia della Letteratura, Vol. III, p. 41

“Francesco di Sales nulla concede allo stile pagano che peraltro nelle antiche scuola ha già da tempo dismesso l'abito tragico.”

Salvatore Natoli (1942) accademico e filosofo italiano

da L'Esperienza del dolore: le forme del patire nella cultura occidentale, Feltrinelli Editore, 1986

Michael Moore photo
Giovanni Malagò photo

“[Su Pietro Mennea] Non era un superuomo, ma è riuscito in imprese che hanno fatto la storia dello sport. Sono molto, molto triste. Sapevo della sua malattia, gestita con riservatezza, come era nello stile della persona. È una perdita incolmabile, dobbiamo fare il possibile per ricordare un atleta più unico che raro.”

Giovanni Malagò (1959) imprenditore, dirigente sportivo e ex giocatore di calcio a 5 italiano

Origine: Citato in Morto Mennea, Sara Simeoni: "Se n'è andato un pezzo della mia vita" http://www.repubblica.it/sport/vari/2013/03/21/news/reazioni_morte_mennea-55036477/, Repubblica.it, 21 marzo 2013.

Alessandro Baricco photo
Edward Norton photo
George Steiner photo

“[Canaletto] La precisione miracolosa, la purezza incandescente del più piccolo tratto, della più piccola lineetta resteranno, in queste beate pitture, fra i più grandi raggiungimenti di una civiltà al suo culmine. Solo un pittore che era l'erede qualificato di tutta la pittura italiana, poteva arrivare a fondere in una concezione formale d'una così osata perfezione, la prospettiva italiana e l'evidenza di Vermeer. Sarà chiaro ormai come un'altra interpretazione semplicistica da scartare sarebbe quella che facesse discendere unicamente la specialissima ellissi cromatico-luminosa di Canaletto, dal suo impareggiabile virtuosismo di disegnatore e di incisore. Nella progressiva maturazione dello stile di Canaletto […] si è constatato come disegno e pittura non siano che fasi di un'unica visione: né, per il fatto che, cronologicamente, il disegno precede la pittura "finita" corrispondente, si può dedurre questa da quello. Uno era l'artista, una l'intenzione formale. La particolare ellissi stenografica non nasce per ragioni di formula disegnativa, di affidare cioè alla linea tutto il fardello dell'immagine, ma proprio per la inconfondibile necessità spaziale […], per cui luci e ombre, per determinare la visione stereoscopica, devono continuamente avanzare o retrocedere rispetto all'oggetto cui si riferiscono: dissociarsene e scaglionarsi in profondità. Donde qualsiasi modulazione chiaroscurale o plastica deve per forza essere risolta in giustapposizioni, in scaglionamenti, in trapassi secchi. È in quanto che il piccolissimo punto bianco (che poi sarà un naso o un bottone) avanza più del dovuto – per così dire – che nella totalità dell'immagine riuscirà a ristabilire il nesso spaziale, lo spessore dell'oggetto, senza bisogno di termini intermedi. Chi rimprovera ciò a Canaletto non ha capito nulla dell'altissima ricerca formale e non imitativa che ha sempre retto la sua pittura. Senza quella particolare ellissi, senza quella sottile tecnica quasi ad intarsio, né a Vermeer né a Canaletto riuscirebbe di raggiungere la loro inarrivabile spazialità, che è come uno scandaglio nel mare. Non è una spazialità affiorante, non chiede la sua valenza al medium della luce: ma si serve della luce, come per messa a punto definitiva. È in quei punti luminosi, che brillano simili a pagliette, che si ha come la riprova dell'operazione riuscita […]. Altro che naturalismo, obbiettività manuale, inerte virtuosismo ottico. E quelle vedute ideate, come le chiamò lui stesso, che arrivavano fino al capriccio di impianto, allora quasi panniniano, quanto mal celato fastidio hanno sempre dato ai suoi critici, fissi nel volerlo vedere nei suoi panni reali solo quando sembra che copi esattamente dal naturale. […] Che colpo, per chi ambirebbe farne il coscienzioso pre-impressionista, sempre in plein air.”

Cesare Brandi (1906–1988) storico dell'arte, critico d'arte e saggista italiano

Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, Rizzoli/Skira, Milano, 2003, pp. 181-188.

Germaine de Staël photo
Robert Conquest photo

“La realtà dell'attività di Stalin spesso non veniva creduta proprio perché appariva incredibile. Il suo stile si fondava sul fare ciò che in precedenza era stato considerato moralmente o fisicamente inconcepibile.”

Robert Conquest (1917–2015) storico inglese

Origine: Citato in Stenio Solinas, Che vergogna l'Europa: i crimini staliniani pesano meno della Shoah http://www.ilgiornale.it/interni/che_vergogna_leuropa_crimini_staliniani_pesano_meno_shoah/24-12-2010/articolo-id=495687, ilGiornale.it, 24 dicembre 2010.

Michael Novak photo
Giovanni Nencioni photo
Papa Benedetto XVI photo

“Esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell'altro.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal messaggio http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/communications/documents/hf_ben-xvi_mes_20110124_45th-world-communications-day_it.html del 5 giugno 2011