Frasi su strada
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“Il popolo coreano ha lottato per più di venti anni per l'unificazione del paese e contro l'occupazione della Corea del sud da parte dell'imperialismo yankee. La rivoluzione coreana è parte del movimento rivoluzionario internazionale e la lotta rivoluzionaria del popolo coreano si sviluppa dentro la lotta comune dei popoli di tutto il mondo per la pace, la democrazia l'indipendenza nazionale e il socialismo. Il popolo coreano lotta per completare la sua causa di liberazione nazionale e, nello stesso tempo, compie tutti gli sforzi per accelerare lo sviluppo generale del movimento rivoluzionario internazionale. Il nostro popolo solidarizza con tutte le forze che si oppongono all'imperialismo nordamericano ed appoggia senza sosta la lotta dei popoli di tutti i paesi contro l'imperialismo yankee. Noi consideriamo questo come un fattore importante per il trionfo della rivoluzione coreana. L'imperialismo è una forza in agonia la cui epoca è ormai tramontata e la lotta per la libertà dei popoli è una forza nuova che aspira al progresso dell'umanità. Sebbene si possano incontrare numerose difficoltà, ostacoli e contrattempi sulla strada della lotta per la liberazione dei popoli, la disfatta dell'imperialismo e il trionfo di questa lotta è una legge dello sviluppo della storia, che non si può impedire. Sebbene gli imperialisti, ammaestrati dall'imperialismo yankee, facciano sforzi disperati per frenare la sempre pili vasta lotta di liberazione dei popoli, questo non è altro che l'ultimo delirio dei condannati alla rovina. Quanto più gli imperialisti nordamericani si disperano, tanto più peggiorano la situazione. L'imperialismo yankee va tramontando e il suo destino è uguale a quello del sole di ponente. Gli imperialisti nordamericani saranno cacciati sicuramente dall'Asia, dall'Africa e dall'America latina, grazie alla lotta di liberazione dei popoli. La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano
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“Per questo è una viltà senza nome abbandonare un cane per strada. È come se un genitore lasciasse in mezzo a un marciapiede un figlio piccolo. E per giunta bisogna dire che il figlio a volte "capita" senza averlo voluto, ma un cane non capita mai per caso. C'è un atto di volontà nel mettersi in casa un animale domestico che implica una responsabilità purtroppo non sentita da tutti.”

Dacia Maraini (1936) scrittrice italiana

Variante: Per questo è una viltà senza nome abbandonare un cane per strada. E' come se un genitore lasciasse in mezzo a un marciapiede un figlio piccolo. E per giunta bisogna dire che il figlio a volte "capita" senza averlo voluto, ma un cane non capita mai per caso. C'è un atto di volontà nel mettersi in casa un animale domestico che implica una responsabilità purtroppo non sentita da tutti. (pp.18-19)
Origine: Storie di cani per una bambina, pp. 18–19

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“Non domandarmi dove porta la strada, | seguila e cammina soltanto. (da E' stato molto bello, n. 7)”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

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“[Descrivendo il primo incontro con Emily Dickinson] Un passo come quello di un bambino ed ecco scivolare dentro una donna semplice e minuta con due bande lisce di capelli rossicci e un volto un po' come quello di Belle Dove; nulla di più semplice – con lineamenti non belli – in un semplicissimo e impeccabile picchè bianco e uno scialle traforato azzurro. È venuta verso di me con due gigli che mi ha messo in mano in una sorta di modo infantile e ha detto "Questi sono la mia presentazione" con una voce bassa, impaurita e ansiosa come quella di un bambino – e ha aggiunto sottovoce Mi perdoni se sono spaventata; non vedo mai estranei e a malapena so quello che dico – ma subito dopo si è messa a parlare in continuazione – e con deferenza – interrompendosi talvolta per chiedermi di parlare io invece di lei – ma ricominciando subito dopo. A metà strada tra Angie Tilton e Mr. Alcott – ma con una schiettezza e semplicità che loro non hanno, dicendo molte cose che tu avresti considerato insensate e io sagge – e altre cose che ti sarebbero piaciute. Ne scrivo alcune dall'altra parte del foglio.”

Thomas Wentworth Higginson (1823–1911) politico e patriota statunitense

Origine: Da una lettera alla moglie dopo una visita ad Emily Dickinson, 16 agosto 1870, 342a; riportata in Lettere di Emily Dickinson 331-360 http://www.emilydickinson.it/l0331-0360.html, EmilyDickinson.it, traduzione di Giuseppe Ierolli.

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“Ogni istante di ciò che ha luogo nella nostra coscienza è unico e accade senza che noi ce ne accorgiamo mai del tutto. La stessa affermazione si può fare sull’Italia, sulla provincia, ma anche più semplicemente su una strada, su un chilometro qualsiasi.”

Edoardo Camurri (1974) conduttore televisivo, giornalista e scrittore italiano

Origine: Da In provincia, a lezione di realtà http://www.corriere.it/cultura/17_giugno_02/memoria-festival-pro-memoria-provincia-edoardo-camurri-750dc688-47b2-11e7-b4db-9e2de60af523.shtml, Corriere.it, 2 giugno 2016

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“Fin dalla sua gioventù, Che Guevara prese la strada della lotta consacrata alla libertà e alla liberazione del popolo, inalberando la bandiera della lotta antimperialista e anti-Usa. Dedicò tutta la sua vita alla causa rivoluzionaria dei popoli oppressi.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano

Origine: La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile!, articolo scritto in occasione del I° anniversario della morte di Che Guevara pubblicato nel n. 8 di Tricontinental, organo teorico dell'Organizzazione per la solidarietà dei popoli dell'Africa, Asia e America latina, 8 ottobre 1968, a cura della KFA - Italia, Sezione Italiana della Korean Friendship Association

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“Sebbene per molti il signor Botha resti un simbolo dell'apartheid, noi lo ricordiamo anche per le iniziative assunte per aprire la strada a una soluzione pacifica e negoziata.”

Nelson Mandela (1918–2013) politico sudafricano

Origine: Citato in Morto Botha, leader dell'apartheid. Mandela: aprì la strada alla pacificazione http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Esteri/2006/11/rb1112006_botha.shtml?uuid=8e17a576-698e-11db-b778-00000e251029&DocRulesView=Libero, Il Sole 24 Ore.com, 1º novembre 2006.

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“In questi ultimi anni certi paesi hanno visto lo scacco del socialismo, rimpiazzato sempre più dal capitalismo, tragico avvenimento provocato dal complotto degli imperialisti e dei socialdemocratici contemporanei. L’anno scorso l’Unione Sovietica si è sciolta dopo 69 anni di esistenza.
I socialdemocratici contemporanei, imbrogliati dalla strategia di «evoluzione pacifica» degli imperialisti, hanno astiosamente denigrato il socialismo, tacciandolo di società burocratizzata e sostenendo che il capitalismo procuri libertà e democrazia alla gente. Però non v’è un briciolo di libertà o di democrazia autentica nei paesi in cui il capitalismo è stato restaurato. Nella vecchia Unione Sovietica o in altri paesi d’Europa in cui il capitalismo è stato restaurato, se esiste, la libertà consiste soltanto, per i ricchi, nel vivere lautamente e nel riempirsi le tasche e, per i poveri, nel vagare per le strade in cerca d’un mezzo di sostentamento. Si vedono moltiplicarsi senza posa i disoccupati, persone che non esistevano all’epoca del socialismo, il prezzo delle merci salire alle stelle e il livello di vita della popolazione cadere. La gente ha nostalgia della vita ai tempi del socialismo e manifesta per strada contro la politica dei governi attuali.”

Kim Jong-il (1941–2011) dittatore nordcoreano

Origine: Cementiamo l'unità monolitica ed esaltiamo la coscienza del valore della nazione coreana, colloquio coi dirigenti del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea (4 febbraio 1992)

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“Dal 1999 il Kosovo va per la sua strada. È la Repubblica indipendente del Kosovo, e il nostro obiettivo è l'adesione all'Unione europea, alle Nazioni unite e alla NATO. … È tempo ormai che tutti lo capiscano in modo realistico.”

Ramush Haradinaj (1968) politico e militare kosovaro

Origine: Citato in Kosovo: Haradinaj, vogliamo entrare in Ue, Onu e Nato http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/nazioni/kosovo/2017/09/14/kosovo-haradinaj-vogliamo-entrare-in-ue-onu-e-nato_7e859d4a-7ad9-4db3-8723-e070e222e4c9.html, Ansa.it, 14 settembre 2017.

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“Proprio come il costante aumento di entropia è la legge fondamentale dell'universo, così è la legge fondamentale della vita di essere sempre più altamente strutturata e di lottare contro l'entropia. Entropia è una grandezza termodinamica che misura il grado di disordine presente in un sistema, incluso l'universo. E in natura l'entropia è spontaneamente sempre in crescita, cioè la tendenza naturale delle cose è verso il caos anziché verso l’ordine. E anche nella vita è così. Ecco alcuni esempi di quello che voglio dire. Immaginiamo che ci sia un campo d'erba. Non si trasformerà spontaneamente in un bel prato inglese ben curato; piuttosto, l'erba continuando a crescere, trasformerà il campo in un groviglio spaventoso di erbacce. Nel campo aumenta il caos, piuttosto che ordine. Se questo campo è il mio giardino, e se voglio un prato inglese ben curato invece di una giungla, dovrò con il rasaerba far retrocedere con fatica l'entropia (in gergo, falciare il prato), contrastando con il mio lavoro il naturale evolvere della situazione che naturalmente tende verso il caos, il disordine. Devo dare altri esempi? Quando le foglie in autunno cadono dagli alberi, naturalmente cadono in mucchi ordinati sul terreno? Ovviamente no; cadono caoticamente in tutto il prato, e se voglio mucchi ordinati, dovrò fare personalmente pulizia. La polvere in casa mia si accumula naturalmente nel cestino? Sfortunatamente no; finisce dappertutto, dove capita, e se voglio una casa pulita e ordinata, dovrò far retrocedere l'entropia (in gergo, spolverare). Il governo è un altro esempio; i governi non sono naturalmente stabili. La maggior parte dei principali paesi del mondo hanno avuto un grande cambiamento di governo negli ultimi cento anni. "Elenco delle rivoluzioni e ribellioni" di Wikipedia registra 215 tali eventi dal 1900 - più del numero di paesi in tutto il mondo! Un governo stabile nel mondo è una cosa molto rara e insolita, e richiede una incredibile quantità di equilibrio per garantire la stabilità (in gergo, democrazia). Il movimento naturale dei governi, come ogni cosa, è verso il caos. L’uso del motore dell’automobile migliora nel tempo? No, si usura e poi si rompe. La sua evoluzione non è verso l'ordine, si verso il caos. Se si trascura una strada, si riparano da sole le buche che si formano? Il tuo corpo, invecchiando, si ripara da sé, o si acciacca sempre di più e, infine, si arrende? Quando passa un uragano, si lascia dietro edifici luccicanti nuovi di zecca o, nella sua scia solo macerie e distruzione? In realtà, c'è qualche forza nell'universo che crea naturalmente ordine? Non penso proprio: l'uomo con il suo duro lavoro può solamente ritardare di poco l'inevitabile caos totale; alla fine l'entropia vincerà sempre e comunque. Vi pare che potremo battere l'universo e le sue intenzioni? (tratta da Lettera aperta a Gustáv Husák, 8 aprile 1975).”

Václav Havel (1936–2011) scrittore, drammaturgo e politico ceco
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“Proprio in quell'istante un'automobile con apparecchiatura sonora si fermò in mezzo alla strada. Amplificata, si udì la voce della donna che, dentro la macchina, leggeva un foglio: «Attenzione, cittadini utenti. Il governo (g) informa tutti gli abitanti che adotterà rigorose misure di prevenzione e repressione. Sono stati effettuati alcuni arresti e ci si attende che in giornata la situazione si normalizzi del tutto. Nelle ultime ore si sono veirficati soltanto casi di cattivo funzionamento, ma nessuna scomparsa. I cittadini utenti dovranno mantenersi vigili, la loro collaborazione è preziosa. La difesa della città non compete solo al governo (g) e alle forze militari e militarizzate, (fmm). La difesa della città è una responsabilità di tutti. Il governo (g) prende atto della collaborazione fornita da molti cittadini e ringrazia, ma ricorda che i benefici della sorveglianza, derivanti alla presenza in massa nelle strade e piazze, finiscono per essere pregiudicati proprio dalla folla. Bisogna isolare il nemico e non offrirgli l'opportunità di nascondersi. Attenzione, quindi. La nostra tradizionale abitudine di mostrare il palmo delle mani, a partire da questo momento deve diventare legge e dovere. D'ora in poi, ogni cittadino ha l'autorità di esigere, ripetiamo, di esigere di vedere il palmo della mano di qualsiasi altro cittadino, qualunque siano le precedenze dell'uno e dell'altro. La precedenza Z può e deve esigere che la precedenza A gli mostri il palmo della mano. Il governo (g) darà l'esempio: questa sera, in televisione (tv), il governo al completo presenterà la mano destra della popolazione. Che tutti facciano lo stesso. La parola d'ordine nella situazione attuale è la seguente: sorveglianza e mano aperta!»”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

da Cose, in Oggetto Quasi

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“Ma, anche se a volte siamo stati costretti - dalle preoccupazioni finanziarie, dal fatto di essere indebitati - a fare concessioni al gusto del pubblico recitando alcune opere senza troppa importanza - ci sono state stagioni, non poche, in cui tutto il nostro repertorio era chiaramente superiore a quelli degli altri teatri. La cosa più importante è, penso, il programma per promuovere i giovani attori. Il gesto di aprire la strada del teatro ai giovani talentuosi. Ci sono nomi che hanno fatto carriera: Aura Buzescu, George Vraca, George Calboreanu, Nicolae Balteţeanu, Marieta Rareş …”

Lucia Sturdza-Bulandra (1873–1961) attrice e docente rumena

Dar, cu toate că uneori am fost siliţi – din preocupări de ordin financiar, fiind înglodaţi în datorii – să facem concesii gustului public, jucând unele piese fără prea mare valoare -, au fost stagiuni, şi nu puţine, în care întreg repertoriul nostru a fost net superior celor de la alte teatre. Cel mai important este, cred, programul de promovare a tinerilor actori. Gestul de a le deschide drum în teatru tinerilor de vocaţie. Sunt nume care au făcut carieră: Aura Buzescu, George Vraca, George Calboreanu, Nicolae Băltăţeanu, Marieta Rareş ...

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“I lazzaroni sono i più squallidi miserabili che si possano immaginare: in nessun altro paese d'Europa se ne vedono di somiglianti. Tra' facchini, forse, delle vetrerie londinesi si troverebbero due o tre straccioni come questi. E sono a Napoli seimila di questi lazzaroni e non uno di essi dorme mai in un letto: tutti dormono su' gradini che son davanti a' palazzi, o sulle panche della strada. Ne vedete alcuni – e ciò è davvero scandaloso – sdraiarsi sotto i muri di Palazzo reale e lì starsene per tutta la giornata a riscaldarsi al sole come tanti maiali: lo spettacolo è dei più disgustosi. Quasi tutti son presso che nudi: soffrono molto il freddo e se il clima fosse lor meno propizio morrebbero tutti certamente. Anche tra gli operai pochi portano le calze e le scarpe: i loro bambini poi non ne portano mai. Si dice che siano avvezzi a questo e alle intemperie: tuttavia l'inverno li affligge ugualmente di geloni e di piaghe alle gambe, e fanno proprio pietà. In primavera que' poveri piccini son lasciati completamente nudi, e così i lor genitori riescono pur a fare una piccola economia.
I conventi a Napoli sono ricchi e usano distribuire pane e brodo una volta al giorno a chi domanda questa carità: però i lazzaroni vivono principalmente di quella: altri, o rubando o chiedendo l'elemosina, ottengono abbastanza per soddisfare alle loro necessità e anche per mantenersi sani e robusti.”

Samuel Sharp (chirurgo) (1700–1778) chirurgo e scrittore britannico

da Lettera nona, Napoli, dicembre 1765, pp. 51-52
Lettere dall'Italia 1765-1766

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“Avevo due anni la prima volta che ho iniziato a calciare. Non c'era granché da fare al mio Paese, Dzierżoniów. Il mio primo allenatore è stato mio padre, lui mi ha aiutato a diventare un calciatore senza mettermi pressione. Diciamo così: sono un giocatore costruito in casa, anzi per strada.”

Krzysztof Piątek (1995) calciatore polacco

Origine: Citato in Guido De Carolis, Piatek da sconosciuto a re del gol, «Segnare è come andare in ufficio» https://www.corriere.it/sport/18_novembre_17/piatek-sconosciuto-re-gol-segnare-come-andare-ufficio-07cde834-e9d5-11e8-863b-3e637f80be2e.shtml, Corriere.it, 17 novembre 2018.

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“oggi uno de li due Casali più belli, più ricchi e ben culti tra li che abbia la nostra Città di Capua (atteso l'altro è Santa Maria Maggiore,) popolato di ben cinque mila persone, e più centinaia, buona parte di natali assai civili, di molti Dottori di Legge, di più Medici, e Notaj, di un Clero assai dotto, e ben costumato: le strade sono ben lastricate di pietra viva, ed è tutto il Paese adorno di molti, e vaghi palagi. Per mezzo di esso passava l'antichissima strada Atellana, che da Capua nell'antica Atella conduceva; ed ha tal pago il bel pregio di farsi in esso ogni Venerdì un pingue mercato, col concorso di gente di tutti i paesi convicini.
Finalmente Marcianesi si è reso famoso per le bellissime Chiese, che vi sono, e per le rare pitture della celebre scola del Marchese Francesco Solimena, di cui è principal discepolo Paolo de Majo, naturale di tal luogo, che ave adornato le Chiese suddette, specialmente quella dell'Arcangelo San Michele, dove è la Collegiata, e l'altra della Santissima Annunciata, delle più fine, e maravigliose pitture. Questo Villaggio per lo temporale alla Città di Capua, per lo spirituale poi nella maggior parte alla Chiesa di Capua, in a quella di Caserta si appartiene.”

Francesco Granata (1701–1771) vescovo cattolico italiano

Origine: Da Storia civile della fedelissima città di Capua, Libro I e II, Napoli, Stamperia Muziana, 1752, pp. 23-24 https://books.google.it/books?id=vKE5PJJ8doIC&hl=it&pg=PA23#v=onepage&q&f=false,.

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“La strada è un sorprendente e misterioso film; soggioga e turba lo spettatore, anche se questi fatica a capirne le ragioni profonde; là dove lo stesso Fellini è arrivato più con la forza dei sentimenti che con la chiarezza dell'intelletto. Gelsomina è nata dentro di lui molto tempo fa, prima dello Sceicco bianco, prima dei Vitelloni, e vi ha dipanato lentamente la sua storia con la chiaroveggente libertà propria appunto dei folli. Molte cose di Gelsomina, Fellini non è riuscito, mi sembra, a dire; ma tale reticenza ha qualcosa di nobile, di alto, questo lo indoviniamo e ci riempie di rispetto. Comunque, soltanto Gelsomina resta vagamente irreale; Zampanò è uno dei più poderosi, corposi e drammatici personaggi del cinema contemporaneo; e lo stile del film tra i più puri e più lucidi del neorealismo (si rammenti la lievità, l'intensità, l'immediato calore dei personaggi e l'immediata definizione di essi nella sequenza del pranzo nuziale e della escursione di Gelsomina nella grande casa campestre, fino allo scoprimento del bambino malato). E penso peraltro sia ingiusto dire che Fellini ha costruito un film di evasione dalla realtà. Si potrà se mai discutere la natura dell'uomo Fellini, quella sua ben reale inclinazione alla creatura eccezionalmente "innocente", nel senso dostojewskiano.”

Vittorio Bonicelli (1919–1994)

Origine: Da Il Tempo, 7 ottobre 1954; citato in Claudio G. Fava e Aldo Viganò, I film di Federico Fellini, Gremese Editore, 1995, pp. 74-75 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA74. ISBN 88-7605-931-8

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“Salutiamo e applaudiamo il coraggio del nostro esercito che in maniera decisiva ha respinto il piano di creare una dinastia familiare […] Una fase di transizione guidata dall'esercito spianerà ora la strada a un'elezione libera, corretta e democratica.”

Origine: Citato in Golpe in Zimbabwe: l'inizio di una nuova era http://www.repubblica.it/esteri/2017/11/15/news/zimbawbe_l_inizio_di_una_nuova_era-181154570/?ref=search, Repubblica.it, 15 novembre 2017.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Se uno vuole scrivere, che scriva. Il solo modo per imparare a scrivere è scrivere. E non sarebbe la strada migliore per chi volesse dedicarsi alla neurochirurgia. Stephen King ha sempre desiderato scrivere. E scrive.”

John D. MacDonald (1916–1986) scrittore statunitense

Origine: Stephen King, A volte ritornano, traduzione di Brinis H., RL Libri, 1997. ISBN 8846200047

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“Cammina sempre la strada più breve. La più breve è quella che è secondo natura.”

Marco Aurelio (121–180) imperatore romano

vol. II, p. 290
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