Frasi su battuta
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“La battuta di spirito è in un certo senso il contributo pagato dalla comicità alla sfera dell'inconscio.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Da Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio.

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“Dirò, fra parentesi, che quella battuta del dialogo, poi diventata popolare, che allude agli orologi a cucù svizzeri, fu inserita nel copione dallo stesso Welles.”

Graham Greene (1904–1991) scrittore, drammaturgo e sceneggiatore inglese

dalla premessa
Il terzo uomo

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“Per una battuta di spirito sarei capace di uccidere mio padre e mia madre. Per fortuna sono orfano.”

Marcel Achard (1899–1974) scrittore e drammaturgo francese

da Patate

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“Dire quella parola e poi morire: cosa v'è di più grande? Poiché voler morire è morire e non fu colpa di quell'uomo se, mitragliato, sopravvisse.
Colui che ha vinto la battaglia di Waterloo non è Napoleone messo in rotta, non è Wellington, che alle quattro ripiega e alle cinque è disperato, non è Blücher che non ha affatto combattuto; colui che ha vinto la battaglia di Waterloo è Cambronne. Poiché fulminare con una parola simile il nemico che v'uccide, significa vincere.
Dar questa risposta alla catastrofe, dire siffatta cosa al destino, dare codesta base al futuro leone, gettar codesta ultima battuta in faccia alla pioggia della notte, al muro traditore d'Hougomont, alla strada incassata d'Ohain, al ritardo di Grouchy e all'arrivo di Blücher; esser l'ironia nel sepolcro, fare in modo di restar ritto dopo che si sarà caduti, annegare in due sillabe la coalizione europea, offrire ai re le già note latrine dei cesari, fare dell'ultima delle parole la prima, mescolandovi lo splendore della Francia, chiudere insolentemente Waterloo col martedì grasso, completare Leonida con Rabelais, riassumer questa vittoria in una parola impossibile a pronunciare, perder terreno e conquistare la storia, aver dalla sua, dopo quel macello, la maggioranza, è una cosa che raggiunge la grandezza eschilea.
La parola di Cambronne fa l'effetto d'una frattura: la frattura d'un petto per lo sdegno, il soverchio dell'agonia che esplode.”

II, I, XV; 1981
I miserabili

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“L'uomo è nulla. Il lavoro è tutto.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

Origine: Citato in Arthur Conan Doyle, Le avventure di Sherlock Holmes-La lega dei capelli rossi, ultima battuta

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“La nostra miserabile specie è cosí fatta, che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre sassi a quelli che insegnano le nuove vie.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Lettere, uomini di lettere o letterati; 1950, p. 282
Dizionario filosofico

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“[Da una conferenza femminista di Giraudoux tenuta alla vigilia dell'ultima guerra] Per gli uomini è dunque arrivato il momento di ammettere la loro sconfitta? Non saprei, quello che so è che essi avevano sempre allontanato la dura ammissioni che le donne fossero uguali, se non superiori, nei campi di azione che essi si erano riservati. Gli uomini avevano messo la donna in posizione subordinata facendola serva, o in posizione troppo superiore facendola dea. Mai l'avevano ammessa alla parità. Quando un'armata di greci fu battuta dalle parti della Tracia da un'armata di donne, gli uomini di allora inventarono le Amazzoni; essi escogitarono che quelle donne fossero semidee e che conducessero una esistenza favolosa. Quando Giovanna D'arco salvò la Francia, i suoi nemici la fecero un'indemoniata, e i suoi partigiani un'arcangelo, ma nessuno ebbe mai l'idea che essa potesse essere semplicemente una donna. Per Semiramide, per Cleopatra l'uomo se l'è cavata attribuendo ad esse una grande bellezza. Quelle donne erano forse brutte. Cleopatra era certamente brutta, ma tutte e due erano dotate di genio politici. Eppure l'uomo ha nascosto il loro genio dietro una bellezza che non esisteva per togliersi d'impaccio. Ora però non è più possibile ricorrere ad espedienti del genere. Ora è giocoforza ammettere che le donne, quando s'impadroniranno del potere, non sarà perché posseggono dei nasi perfetti e dei fianchi possenti o perché hanno venduto l'anima al diavolo, ma perché esse sono dotate per il comando e il governo della società come gli uomini. Come gli uomini e forse anche più di essi.”

Jean Giraudoux (1882–1944) scrittore e commediografo francese

citato in Illustrazione Igea, 1961
Citazioni di Jean Giraundoux

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“[A proposito delle battute sul suo bere] Non mi danno fastidio, ma sono un po' sciocche. Se uno bevesse tanto, secondo lei per quanto tempo continuerebbero a scritturarlo? Intendiamoci, bevo. Ma non mi ubriaco praticamente mai.”

Dean Martin (1917–1995) cantante e attore statunitense

Origine: Citato in Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, Fandango Libri, 2008.

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“Una buona battuta di spirito è una cosa assoluta, sacra, che non si può criticare. I nostri rapporti con una buona battuta di spirito sono immediati e addirittura divini.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Dalla prefazione a Charles Dickens, Il Circolo Pickwick.

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“[Riferito alla terra battuta] Mi piace molto, ci ho giocato tanto. Crescendo ho iniziato a conoscerla meglio, ho capito che serve avere pazienza e mantenere una mente aperta. Ho imparato a giocare palle più alte, con più spin, a cercare gli angoli, e questo ha fatto bene al mio tennis.”

Kyle Edmund (1995) tennista britannico

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Kyle Edmund Il paziente inglese http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/06/16/905300-kyle_edmund.shtml, Ubitennis.com, 16 giugno 2013.

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“[…] e gli brillava il viso | Come raggio di Sol, che dopo il nembo | Ravviva il fiore dal furor battuto | D'aquilon tempestoso.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Canto II, p. 369
Il bardo della Selva Nera

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“Aveva raggiunto quello stadio in cui si vedono al tempo stesso l'orrore e la piccolezza dell'universo – quel crepuscolo della doppia visione in cui sono avvolte tante persone anziane. Se questo mondo non è di nostro gusto, ebbene, in ogni caso c'è il Cielo, l'Inferno, il Nulla – l'una o l'altra di queste grandi cose, quell'immenso fondale di stelle, fuochi, atmosfera azzurra o nera. Ogni sforzo eroico, e tutto ciò che è conosciuto come arte, suppone che ci sia quel fondale, proprio come ogni sforzo pratico, quando il mondo è di nostro gusto, suppone che il mondo sia Ritto. Ma nel crepuscolo della doppia visione si deposita una mota spirituale per cui non si possono trovare parole altisonanti; non possiamo né agire né astenerci dall'azione, non possiamo né ignorare né rispettare l'Infinito. La signora Moore era sempre stata incline alla rassegnazione. Non appena sbarcata in India tutto le era parso bello, e quando aveva visto l'acqua viva nella vasca lustrale della moschea, o il Gange, o la luna, presa nello scialle della notte con tutte le stelle, le era parso di aver raggiunto una meta bella e anche facile. Essere tutt'uno con l'universo! Cosí dignitoso e semplice. Ma prima bisognava sempre compiere qualche piccolo dovere, sempre i irar fuori dal mazzo che si assottigliava una nuova carta da mettere al suo posto, e mentre lei si affannava tanto, il Marabar aveva battuto il suo gong.”

cap. XXIII, p. 229
Passaggio in India

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“Ma non basta che attorno alla religione sia stata intenzionalmente creata una cortina di noncuranza e di ignoranza; ora la fede diventa oggetto di continui attacchi. È significativa la battuta del Nobel Steven Weinberg, che oltretutto è un cosmologo e non un sociologo: «Ci sono persone buone che fanno cose buone e persone cattive che fanno cose cattive, ma se volete trovare gente buona che faccia cose cattive, rivolgetevi alla religione». In alcuni Paesi, questa frase è diventata quasi un proverbio e viene ripetuta dai media e nei bar. È stupefacente che se ne esca con una simile battuta un uomo come Weinberg, che ha vissuto gran parte della sua vita in un secolo, il XX, che ha conosciuto i regimi più oppressivi della storia. È questa l'obiezione che io muovo appena qualcuno tira fuori la battuta di Weinberg. E ottengo, invariabilmente, la seguente risposta: «Ma il comunismo era una religione!». Insomma, per alcuni, la parola "religione" è diventata sinonimo di irrazionalità e addirittura di assassinio. In pratica, c'è ormai chi intende per "religione" un complesso di credenze che può indurre persone buone e pacifiche (che non ucciderebbero neanche una mosca, che so, per conseguire un guadagno personale), a trasformarsi in killer per una "causa."”

Charles Taylor (1931) filosofo canadese

Un modo di pensare abbastanza grossolano, questo. Al quale va mossa un'altra obiezione ancora: Hitler, Stalin, Pol Pot, Mao, eccetera, erano tutti nemici della religione.

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“Avrei voluto essere battuto dagli avversari, invece ancora una volta mi ha sconfitto la sfortuna.”

Marco Pantani (1970–2004) ciclista su strada italiano

dopo il ritiro, causa caduta, al Giro d'Italia 1997
Origine: Citato in Pier Bergonzi e Claudio Gregori, Pantani, calvario senza fine http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/maggio/25/Pantani_calvario_senza_fine_ga_0_9705256996.shtml, la Gazzetta dello Sport, 25 maggio 1997.

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“Il destino comune a tutti i fondatori di sette o di scuole filosofiche non ha risparmiato il grande Tolstoj.
I suoi discepoli appartengono a tre categorie: gli uni si occupano del loro perfezionamento morale interiore e hanno l'aria di disprezzare ogni attività politica.
Sono questi gli adoratori della lettera della legge.
Gli altri abbandonano i sentieri battuti della vita, la loro posizione privilegiata, rinunciano alla loro fortuna, scendono in basso nella piramide sociale e guadagnano la vita col lavoro fisico. Sono i volontari del fronte del lavoro del genere umano.
Infine gli ultimi, senza abbandonare le loro conoscenze speciali, mettono proprio queste al servizio delle masse popolari. Sono essi i servitori del popolo.
Gli adepti della prima categoria "i puri masticatori della lettera", sono rari nell'ambiente del Maestro. Oltre al perfezionamento personale e interiore, quasi tutti si incaricano di copiare, pubblicare e far leggere gli scritti proibiti. È questa un'attività utile per gli altri.
La seconda categoria ha prodotto molte felici e potenti comunità agricole, coltivatori eccellenti e illuminati in Russia, in America e altrove.
La terza infine dà ai popoli dei servitori e degli amici capacissimi, di una completa devozione e di un assoluto disinteresse.
Tale era il dottor Duscian Makovitzkij, amava i poveri e li curava con devozione, senza posa e quasi sempre gratuitamente.”

Victor Lebrun (1882–1979) scrittore e attivista francese

Origine: Devoto a Tolstoj, pp. 56-57

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“Il secondo maestro è stato Rocco. Un uomo diverso da com'è stato raccontato. Timido, rispettoso. Sembrava burbero ma non lo era, ogni tanto gli scappava una battuta in dialetto ma era un uomo colto, che non diceva mai nulla di banale. Parlava volentieri con noi, ma non aveva mai il coraggio di avvertirci: oggi stai fuori.”

Giovanni Trapattoni (1939) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Aldo Cazzullo, «Una volta c' era l' asso, ora sono tutti miliardari» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/09/Una_volta_era_asso_ora_co_0_031109028.shtml, Corriere della sera, 9 novembre 2003.

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“[Su Andrea Pirlo] Mi ha colpito come ha battuto il rigore ma, soprattutto, quello che ha detto dopo. Il fatto di aver capito che tirando il rigore in quel modo avrebbe smontato gli inglesi mi ha entusiasmato. Io non ci sarei mai arrivato. Si vede che è un campione anche da queste sfumature che alla fine sono fondamentali.”

Cesare Prandelli (1957) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Camillo Forte, Prandelli incorona Pirlo: «Sì, è da Pallone d'Oro» http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/2012/06/25-196139/Prandelli+incorona+Pirlo%3A+%C2%ABS%C3%AC%2C+%C3%A8+da+Pallone+d%27Oro%C2%BB, Tuttosport.com, 25 giugno 2012.

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“Batte Evani… attenzione gol! Ha segnato Chicco Evani! Ancora una volta è lui che risolve la partita! Chicco Evani, che aveva regalato la Supercoppa al Milan contro il Barcellona, sta reglanado il titolo di Campione mondiale per club ai rossoneri! Battuto René Higuita e gol di Chicco Evani!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Origine: Durante la telecronaca di Milan-Atlético Nacional, 17 dicembre 1989 ( Video http://www.dailymotion.com/video/x150igo_milan-atletico-nacional-1-0-d-t-s-gol-di-evani_sport).

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“Ecco Gianluca Vialli: il glorioso, il valoroso, il caparbio, l'indomito capitano, Gianluca Vialli, riceve le congratulazioni, la medaglia da parte dei dirigenti dell'UEFA, da Lennart Johansson, da… Aigner, Gerhard Aigner. Tutti i giocatori che passano in rassegna… vedete l'entusiasmo: tocca a Jugović, seconda Coppa dei Campioni per lui, Paulo Sousa, è la prima volta, Michele Padovano, che anche lui ha contribuito in modo importante alla vittoria dei suoi compagni, poi Conte che è stato costretto, purtroppo per lui, ad uscire anzitempo, il gladiatore, vale a dire Moreno Torricelli, Porrini, che non ce l'ha fatta a scendere in campo ma comunque è stato importante in questa edizione della Champions League, poi Fabrizio Ravanelli, il pararigori Peruzzi, Ciro Ferrara, che ha segnato il primo calcio di rigore, poi Rampulla, il portiere meno battuto della Champions League, ricordiamolo, e poi il momento di Alessandro Del Piero che aveva contribuito ad un inizio travolgente. E siamo al momento della Coppa dei Campioni, attenzione! La Coppa dei Campioni che viene consegnata al capitano… è festa! È festa! La bacia! Vialli alza al cielo di Roma, al cielo d'Italia la Coppa dei Campioni! Un trofeo che inseguiva dal 1992, unitamente a Vierchowod e Lombardo, e che la stessa Juventus inseguiva da undici anni, dopo la triste vittoriosa notte di Bruxelles. È Juventus, è la festa della Juventus!”

Bruno Longhi (1947) giornalista e musicista italiano

Ajax-Juventus, 22 maggio 1996, consegna del trofeo

“[L'italiano] Ama le battute di spirito, ma a carico degli altri. Sale sempre sul carro del vincitore, ma è prontissimo a scendere in corsa, se si accorge di avere sbagliato carro.”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

Origine: Non siamo più povera gente, p. 14

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“La battuta di Barthez, colpo di testa in profondità, attenzione Wiltord, tiro… e pareggio! Pareggio di Wiltord, pareggio al quarantottesimo, Wiltord, pareggio. 1 a 1. Beffa.”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Francia-Italia, 2 luglio 2000, pareggio della Francia
Citazioni tratte da telecronache

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“Tutti ce l'hanno con Anne Hathaway, anche io, lo ammetto, e a volte non so nemmeno il perché. È troppo costruita, perfino quando vince un premio, e fa sempre la solita battuta che sembra scritta apposta per lei. Odiare è una parola forte, ma non mi fa impazzire, anche se è una bravissima attrice. Dico bene? […] Ma penso che sia questo il motivo per cui non piace.”

James Franco (1978) attore, regista e scrittore statunitense

Origine: Citato in Margherita Corsi, [//www.vanityfair.it/people/mondo/13/03/26/james-franco-capisco-chi-odia-anne-hathaway-oscar James Franco: «Capisco perché Anne Hathaway non piace»], VanityFair.it, 26 marzo 2013.

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“Una frittata, un asino e una donna, non sono mai troppo battuti!”

Edmond Du Lac (1882–1953) disegnatore francese

p. 73

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“La cosa positiva è che si è creato un legame tra il passato e il presente. Il mio record era latente fino a quando non è arrivato Nadal. Non ho avuto alcun premio perché non ho battuto nessun record. Questa è la vita. È il nostro sport. Il tennis è speciale. Non stiamo parlando di persone migliori di altre. Il record pone il limite e poi sei tu che devi oltrepassare questo limite. Il tennis si basa sul Gran Slam, sui tornei.”

Guillermo Vilas (1952) tennista argentino

Origine: Il riferimento è al numero di match consecutivi vinti sulla terra battuta (53), battuto dallo stesso Nadal (81). Citato in L'intervista: Vilas, il re spodestato http://www.tennisitaliano.it/lintervista-vilas-il-re-spodestato, Tennis Italiano, 1 giugno 2006.

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“[Una battuta sulle serate in discoteca di Ronaldinho] Aveva il permesso fino alle 5 del mattino, è tornato alle 3, significa che non si stava divertendo.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Gianni Santucci, Dinho: di diverte di notte, con giudizio http://www.corriere.it/sport/08_novembre_08/ronaldihno_vita_notturna_b4811f2e-ad86-11dd-8ab4-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 8 novembre 2008.

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“Quando giocavo nell'Inter non ho mai battuto il Napoli a Fuorigrotta, e da dirigente abbiamo fatto 1-1 con il Bayern. A Milano e a Monaco, però, le cose sono andate diversamente…”

Karl-Heinz Rummenigge (1955) dirigente sportivo e ex calciatore tedesco

Origine: Citato in Rummenigge pro-Napoli: "Quando ero all'Inter..." http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=65557, Fcinternews.it, 2 dicembre 2011.

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“[Riferito allo scambio tra loro due] Con Antonio abbiamo un bel rapporto dai tempi della Sampdoria. Quando ho letto di questa trattativa sulla prima pagina di un quotidiano l'ho chiamato e gli ho detto con una battuta: "Vedi, ormai hai bisogno di me per andare in prima pagina…"”

Giampaolo Pazzini (1984) calciatore italiano

Origine: Citato in Pazzini: "Il Milan è il top, l'Inter mi ha fatto fuori" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/24-08-2012/pazzini-il-milan-top-inter-mi-ha-fatto-fuori-912365637470.shtml, Gazzetta.it, 24 agosto 2012.

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