Frasi su esperienza
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“A volte mi accade di pensare quanto sarebbe bello se noi e loro, l'esperienza da una parte, l'energia e l'entusiasmo dall'altra, potessimo unire le nostre forze.”

George F. Kennan (1904–2005) diplomatico, storico e ambasciatore statunitense

Origine: Ribelli senza programma, p. 19

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“[Subito dopo la Liberazione] Gli uomini nuovi verranno. Bisogna non lasciarsi scoraggiare dal feticismo delle competenze. Gli uomini onesti assumano con coraggio i posti di responsabilità, e attraverso l'esperienza gli adatti non tarderanno a rivelarsi.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Citato da Piero Calamandrei nel discorso tenuto il 28 febbraio 1954 al Teatro Lirico di Milano, alla presenza di Ferruccio Parri.

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“Con Mourinho ho vissuto un'esperienza super. Abbiamo lavorato insieme per un anno all'Inter e il feeling fra noi due era molto positivo. L'unico rimpianto è quello di aver lavorato insieme a lui solo una stagione, anche se abbiamo vissuto comunque dei bei momenti.”

Zlatan Ibrahimović (1981) calciatore svedese

Origine: Dal programma svedese Telefoot; citato in Rosa Doro, Ibrahimovic: "Con Mou all'Inter esperienza super, è durata troppo poco" http://m.tuttomercatoweb.com/serie-a/ibrahimovic-con-mou-all-inter-esperienza-super-e-durata-troppo-poco-655021, Tuttomercatoweb.com, 8 marzo 2015.

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“[Nino Farina] Avendo portato vittoria macchina con maestra esperienza confermoti asso come pronosticai quando all'inizio conobbi tue doti. Bravo valoroso camerata tuo rivale est stato il cronometro. Sono certo di altre affermazioni che attendo per l'automobilismo italiano.”

Tazio Nuvolari (1892–1953) pilota motociclistico e pilota automobilistico italiano

Origine: Da un telegramma inviato a Nino Farina dopo la vittoria nella Coppa Ciano del 1939; citato in Cesare De Agostini, Farina: il primo «iridato», Giorgio Nada Editore, 2007.

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“Noi andiamo dietro alle astrazioni, e trascuriamo i suggerimenti dell'esperienza, pel vivo bisogno di armonia estetica; noi non possiamo andare d'accordo fra noi, ed associarci in un lavoro comune, per eccesso d'individualità. Spesso però i difetti sono puramente e semplicemente difetti, per quanto sia duro il confessarlo a noi stessi. Il rovescio d'un vizio non è sempre una virtù. A noi basti per ora notare che l'italiano può, quanto e più degli altri, essere disciplinato. Ce ne fanno fede la Repubblica e l'Impero romano, la storia di Venezia e del Papato, ed oggi stesso ce ne dà splendido esempio, come dice benissimo il Turiello, il nostro esercito.”

Pasquale Villari (1827–1917) storico e politico italiano

Origine: È questo un monito dell'autore per tutti coloro che tendono a presentare come un pregio la proverbiale ingegnosità napoletana. Si tratta della cd. "arte di arrangiarsi" che, se anche talvolta è una necessità imposta dalla particolare realtà sociale in cui l'individuo si trova a vivere, altre volte è semplicemente il segno di un malcostume, di una mentalità fondamentalmente deformata e di una disonestà di base dell'individuo, p. 164
Origine: Lettere meridionali, p. 165

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“Devo dire che l'esperienza di Auschwitz è stata tale per me da spazzare qualsiasi resto di educazione religiosa che pure ho avuto. […] C'è Auschwitz, quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.”

Primo Levi (1918–1987) scrittore, partigiano e chimico italiano

Origine: Queste due ultime frasi furono aggiunte a matita sul dattiloscritto dell'intervista con Camon da Primo Levi stesso.
Origine: Da Ferdinando Camon, Conversazione con Primo Levi, Guanda

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“[Su 2001: Odissea nello spazio] Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio.”

Stanley Kubrick (1928–1999) regista statunitense

Origine: Citato in Paolo Mereghetti, Il Mereghetti: dizionario dei film 2004, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2003, p. 749-750. ISBN 88-8490-419-6

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“Del Giapan, o vero Giapon, scriverò quello che per l'esperienza insino adesso habbiamo conosciuto. Primieramente la gente che habbiamo conversata, è la migliore che insin adesso si sia scoperta, et fra gli infedeli mi pare non si troveria altra migliore; generalmente sono di buona conversatione; è gente buona et non malitiosa; et stimano mirabilmente l'honore più che nissun'altra cosa; communemente sono poveri, et la povertà tanto fra li nobili, quanto fra gli altri non si reputa a vergogna. È gente molto cortese fra loro et stimanosi, confidando molto nelle armi; portano sempre spade e pugnali, tanto li nobili quanto la gente bassa, cominciando dalli 14 anni; non patisce questa gente ingiuria alcuna, parola di dispregio, come la gente ignobile: porta gran reverentia alli nobili. Così tutti li gentilhuomini reputano gran laude servire al signore della terra, et essergli molto soggetti. È gente temperata nel mangiare, benché nel bere alquanto larga: fanno il vino de riso, perché non ci è altro in quelle bande. Giurano poco; et il giuramento loro è per il sole: gran parte della gente sa leggere et scrivere, il che è gran mezzo per brevemente apparare le orationi et cose di Dio.”

Francesco Saverio (1506–1552) gesuita e missionario spagnolo

da una relazione spedita a Ignazio di Loyola a Roma
Origine: Citato in Pacifico Arcangeli, Letteratura e Crestomazia giapponese, Cisalpino, Istituto Editoriale Universitario, Milano, 1990 (ristampa anastatica autorizzata dall'editore Ulrico Hoepli), p. 8. ISBN 8820506505

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“Con la stessa inoppugnabile chiarezza con cui a suo tempo si dimostrò che è la Terra a girare intorno al Sole, tre secoli di ricerche etnologiche, geografiche, storiche hanno mostrato che la famiglia "naturale" non esiste. La specie umana organizza il proprio sistema riproduttivo nelle forme che di volta in volta si dimostrano più efficaci a garantire la sopravvivenza della specie nelle diverse situazioni geografiche, storiche, economiche, climatiche ecc. La monogamia, la poliginia, la poliandria, le forme di parentela a discendenza unilaterale e quelle a discendenza bilaterale, i matrimoni combinati e quelli addirittura imposti dalle regole del gruppo non sono necessariamente uno "migliore" o "più morale" o "più evoluto" dell’altro. Semplicemente sono forme di organizzazione sociale della riproduzione variamente funzionali nelle condizioni storiche date: quando la loro efficienza diminuisce per il cambiare delle condizioni date, anche le forme organizzate della riproduzione cambiano. […] la nostra esperienza della natura è sempre filtrata e mediata dalla cultura: e la cultura ci dice ciò che è desiderabile oppure orribile, ciò che ci emancipa oppure ci opprime. Non ci dice cosa è naturale.”

Amalia Signorelli (1934–2017) antropologa

Origine: Da Unioni civili, a proposito di cosa sia o non sia 'contro natura' http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/22/unioni-civili-a-proposito-di-cosa-sia-o-non-sia-contro-natura/2485603/, ilfattoquotidiano.it, 22 febbraio 2016.

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“L'esperienza dimostra che questo nostro ammonimento sull'utilità dell'astrologia non è fuori luogo: essa non viene a stabilire una necessità fatale, ma piuttosto contribuisce a esortarci a una vigile condotta morale, affinché con la ragione guidiamo le nostre inclinazioni e, riconosciuta la nostra originaria infermità, domandiamo più ardentemente l'aiuto divino.”

Filippo Melantone (1497–1560) umanista e teologo tedesco

Origine: In Grande Antologia Filosofica, vol. XI, Il pensiero della Riforma cattolica, traduzione di G. Faggin, Marzorati, Milano, 1969; citato in Lunario dei giorni di quiete. 365 giorni di letture esemplari, a cura di Guido Davico Bonino, prefazione di Claudio Magris, Einaudi, Torino, 1997, p. 372. ISBN 8806147234

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“L'esperienza, e ancor più l'abitudine, è il fondamento di ogni cosa.”

Angelo Fiore (1908–1986) scrittore italiano

Origine: Il lavoratore, p. 31

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“Un uomo invecchia, ha in sé il sentimento radicale della debolezza, dell'atonia, del malessere che accompagna il progredire dell'età e, provandolo, immagina di essere ammalato, calma i propri timori con l'idea che la sua condizione penosa sia dovuta a qualche causa particolare, dalla quale, come da una malattia, spera di guarire. Vane immaginazioni! La malattia è la vecchiaia ed è un'orribile malattia. Dicono che è la paura della morte e di ciò che segue alla morte che fa volgere gli uomini alla religione quando avanzano gli anni. Ma la mia propria esperienza mi ha dato la convinzione che, senza alcun terrore o effetto d'immaginazione, il sentimento religioso tende a svilupparsi a misura che noi invecchiamo; a svilupparsi perché le passioni essendosi calmate, l'immaginazione e la sensibilità essendo diventate meno eccitate o eccitabili, la nostra ragione è meno turbata nel suo esercizio, meno offuscata dalle immagini dei desideri e dalle distrazioni che solevano assorbirla; allora Dio emerge come da una nuvola; la nostra anima lo sente, lo vede, si volge verso di lui, sorgente d'ogni luce; si volge naturalmente e inevitabilmente; e poiché tutto si dissolve nel mondo delle sensazioni, la vita e la gioia hanno cominciato ad abbandonarci, l'esistenza fenomenica non è più sostenuta dalle impressioni esterne ed interne, noi sentiamo il bisogno di appoggiarci a qualche cosa che resta, a qualche cosa che non ci ingannerà, una realtà assoluta ed eterna. Sì, noi ci volgiamo inevitabilmente a Dio; perché il sentimento religioso è così puro, così dolce al cuore questa esperienza, che ci compensa di tutte le altre perdite.”

Origine: Il mondo nuovo, pp. 190-191

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“[Parlando di Antonio Tatò] La sua vita, lo stile, le azioni e i risultati del lavoro di Tonino, in tutti questi anni, sono un esempio della politica vissuta come passione. Come attenzione alle cose della vita, alle sofferenze e alle ingiustizie della vita, e come volontà di incidere su di esse, di cambiare realmente, di intervenire in ogni momento negli aspetti più minuti della vita politica. Era anche attenzione nel valutare la realtà per quel che è, le relazioni, i rapporti di forza, anche, per quel che sono, e la convinzione che non ci si possa, però, limitare a registrarli, ma che la politica ha invece senso solo se su di essi si interviene, appunto per modificarli, per introdurre la novità. La sua casa era diventata, per i segretari del Pci prima e del Pds dopo, centro di incontri politici ad alto livello, incontri nei quali si respirava la volontà della politica – di quella politica che aveva fatto questa Repubblica – di ritrovare il respiro antico del progetto democratico. Ma ciò avveniva sempre in rapporto alle masse, avremmo detto un tempo, agli interessi, ai bisogni delle donne e degli uomini in carne ed ossa. Perché fuori di questo riferimento, di questo ancoraggio, non vi è reale creatività politica. Questa intuizione dell'agire politico, ne sono convinto, è il filo rosso che unisce l'esperienza di Tonino partigiano, militante nella Sinistra cristiana, nel sindacato, nel Pci, nel Pds.”

Achille Occhetto (1936) politico italiano

Origine: Dal discorso riportato dall'Agenzia DIRE, supplemento al n. 218/21, novembre 1992, p. 5.

“Sperare che Young sia quello che era da junior è come pensare che un contorno di patatine e ketchup possa migliorare un piatto pessimo. Io sono triste, deluso, ricordo che Donald era un giocatore che prima di passare pro aveva fatto meglio di gente come Murray e Del Potro, oggi potrà avere più esperienza, gli incidenti di percorso ce ne sono sempre, ma forse nel suo caso sono stati un po' troppo. Non lo vedremo mai ad alti livelli.”

L. Jon Wertheim (1970) giornalista statunitense

Origine: Da Daily Bagel; citato in Davide Uccella, "Donald Young non sarà mai un top-player" (Wertheim, Sports Illustrated) http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/10/15/966048-donald_young_sara_player_wertheim_sports_illustrated.shtml, Ubitennis.com, 15 ottobre 2013.

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“La Costituzione è un processo di liberazione della persona umana naturalmente inconcluso e da rinnovare continuamente con spirito di cooperazione solidale. La Costituzione è stata scritta avendo in mente il passato, il presente e il futuro. Considerando chi aveva già la voce per farsi sentire e chi ancora non aveva trovato spazio nella comunità politica, come le persone omosessuali, oggetto di un pervasivo e doloroso stigma sociale. Queste persone per troppo tempo assenti e taciute, noi oggi le rendiamo finalmente presenti al resto della comunità politica, riconosciamo la loro esperienza di vita familiare come una realtà meritevole di tutela, perché attinente alla loro dignità di persone. Così, concretamente, realizziamo quella parte di Costituzione scritta per gli assenti – quegli assenti – individui adulti bambini famiglie, che finalmente diventano presenti, con pari diritti e dignità già riconosciuti agli altri cittadini. Colleghi, vi chiedo: da che parte vorremo farci trovare dai nostri figli e dai nostri nipoti, quando fra trent'anni torneranno a leggere i resoconti di questa seduta? Dalla parte di chi ha creduto possibile far muovere all'Italia il primo e tanto atteso passo verso l'uguaglianza? O dalla parte di chi ha visto nella Costituzione il patrimonio di pochi privilegiati, e nell'estensione di diritti un pericolo?”

Monica Cirinnà (1963) politica italiana

Origine: Dall'intervento in Senato dopo le votazioni sulle questioni pregiudiziali di costituzionalità e sulle questioni sospensive del ddl Cirinnà, 2 febbraio 2016; citato in Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 569 del 02/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964262&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc-trattazione_dg-intervento_cirinnapd&parse=no, Senato.it, 2 febbraio 2016. Visibile al minuto 06:00 di L'intervento di Monica Cirinnà al Senato https://www.youtube.com/watch?v=qQDLure4FrM, YouTube.com, 2 febbraio 2016.

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“Sappiamo che una teoria della coscienza richiede un qualcosa in più che risulti basilare per la nostra ontologia, dato che qualsiasi cosa in fisica è compatibile con l'assenza di coscienza. Potremmo considerare questo qualcosa una caratteristica decisamente non fisica, dal quale derivare poi l'esperienza [del soggetto cosciente], ma è difficile immaginare quale possa essere tale caratteristica. Più verosimilmente, possiamo prendere l'esperienza stessa come caratteristica basilare, come facciamo con la massa, la carica, lo spazio-tempo. Se assumiamo l'esperienza come basilare, allora possiamo proseguire con la formulazione di una teoria dell'esperienza.”

David Chalmers (1966) filosofo australiano

Origine: We know that a theory of consciousness requires the addition of something fundamental to our ontology, as everything in physical theory is compatible with the absence of consciousness. We might add some entirely new nonphysical feature, from which experience can be derived, but it is hard to see what such a feature would be like. More likely, we will take experience itself as a fundamental feature of the world, alongside mass, charge, and space-time. If we take experience as fundamental, then we can go about the business of constructing a theory of experience..

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“[…] la natura degli animali osservata da un occhio straordinariamente acuto: infinite sfumature d'esperienza umana espresse nel materiale del regno animale: questo sono le favole di La Fontaine.”

Hugo Von Hofmannsthal (1874–1929) scrittore, drammaturgo e librettista austriaco

da Discorso in casa di un collezionista d'arte, p. 131
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“Crescere a Hollywood è un'esperienza molto intensa perché lì succedono tante cose, c'è tanta bellezza e tanta tragedia allo stesso tempo, e gli stimoli che ti arrivano sono fenomenali.”

Anthony Kiedis (1962) cantante statunitense

Origine: Da un articolo pubblicato sul quotidiano Il Piccolo; citato in Elisa Russo, RHCP a Udine 2007 http://www.elisarusso.com/rhcp-a-udine-2007/, Elisarusso.com, 29 giugno 2007.

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“Il Partito d'Azione è scomparso dalla scena della nostra storia politica appena vi si è affacciato. Gli azionisti hanno dato un contributo e hanno pagato un prezzo molto alto nella lotta di liberazione dell'occupazione tedesca e fascista del Norditalia. Non mi pare che siano ricordati con particolare gratitudine. Anzi, sono diventati un concetto – l'azionismo – non solo esecrabile, ma che in quanto tale si è trasformato in qualcosa che ha a che vedere esclusivamente con un atteggiamento di etica politica (questo sì ha dato e dà fastidio, a destra come a sinistra). "Azionista" racchiude tante e diverse cose: tutte brutte e ormai totalmente sganciate dalle persone e dalle azioni. L'azionismo è diventato una categoria dello spirito, una categoria culturale. Qual è l'immagine che si vuole dare dell'azionista, allora? Innanzitutto è un intellettuale elitario che, in fondo, disprezza la massa, vuole fare la lezione, per di più con la presunzione che sia per il suo bene. Poi, è una "mosca cocchiera", un'anima bella, un generale senza truppe. Infine. è un rigorista che vorrebbe portare nella politica l'etica dei princìpi e delle convinzioni, senza pragmatismi e compromessi. Insomma, dal punto di vista delle capacità politiche, è un pedagogo moralista e velleitario. Ce lo immaginiamo – questo "azionista" – anche come un tipo antropologico a sé: un vecchio trombone (se non nel corpo, nell'anima), magari un "professorone", un moralista che tratta quotidianamente con le grandi idee che non sporcano le mani, mentre gli altri si danno da fare e le mani se le sporcano e si compromettono (loro sì!) nella "feconda bassura" dell'esperienza (espressione kantiana), cioè della "vera vita": insomma, l'azionista è un morto vivente. Un vero disastro umano. In più, è anche un ipocrita perché, mentre incita gli altri all'azione (azionista, appunto) e a correre i rischi, lui se ne sta nella biblioteca di casa sua, oppure con gli amici, come lui "radical chic" che, se hanno un cane, ha il pedigree oppure, ostentatamente, è un cane di strada e coltivano rancore per il mondo e il popolo bue, a caviale e champagne (la gauche-caviar).”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano
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“[Su Metal Gear Solid V: Ground Zeroes] Questo non è un gioco lineare come in passato. Ground Zeroes offre libertà di approccio e di stile di gioco, speriamo che i giocatori godano dell'esperienza più e più volte senza annoiarsi. Credo che le persone saranno soddisfatte della durata di Ground Zeroes e non si lamenteranno del tempo di gioco effettivo, che è un parametro valevole con i giochi lineari.”

Hideo Kojima (1963) autore di videogiochi giapponese

Origine: Da un messaggio su Twitter; citato in Davide Dorino, Hideo Kojima si esprime sulla questione della durata di MGS V: Ground Zeroes http://www.spaziogames.it/notizie_videogiochi/console_multi_piattaforma/191154/hideo-kojima-si-esprime-sulla-questione-della-durata-di-mgs-v-ground-zeroes.aspx, SpazioGames, 6 febbraio 2014.

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“Nel tennis come nel basket, l'America paga presunzione e ignoranza. Non ha capito che gli altri Paesi hanno studiato, si sono mossi e hanno migliorato. Magari partendo proprio dalle nostre esperienza, dalla nostra scuola.”

Nick Bollettieri (1931) allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Com' è caduto in basso il tennis «made in Usa» http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/15/Com_caduto_basso_tennis_made_ga_10_0409155370.shtml, Gazzetta dello Sport, 15 settembre 2004.

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“L'esperienza è un regalo utile che non serve a nulla.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

8 gennaio 1907; Vergani, p. 249
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“Tutti i concetti, anche quelli più vicini all'esperienza, sono dal punto di vista logico convenzioni liberamente scelte […].”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Autobiografia scientifica, p. 66

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“[Su Albert Einstein] Per me è il più grande intelletto del secolo, e quasi certamente la massima incarnazione dell'esperienza morale. Per molti aspetti, era diverso dal resto della nostra stirpe.”

Charles Percy Snow (1905–1980) scienziato e scrittore inglese

Origine: Citato in Alexander Moszowski, Conversation with Einstein, Horizon Press, New York, 1970 e in Einstein: A Centenary Volume, a cura di A.P. French, Harvard University Press, Cambridge, 1979, p. 193; citato in Albert Einstein, Pensieri di un uomo curioso (The Quotable Einstein), a cura di Alice Calaprice, prefazione di Freeman Dyson, traduzione di Sylvie Coyaud, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1997, p. 181. ISBN 88-04-47479-3

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“L'esperienza mi dice che ogni allenatore che si rispetti deve allenare il Real Madrid almeno una volta nella sua vita. È il club più grande del mondo, un'esperienza bellissima, quasi unica. Quello che succede a Madrid non accade in nessun'altra squadra. I tifosi che ha in qualsiasi parte del mondo sono tantissimi. Ti aspettano ovunque, in hotel, all'aeroporto… È un'esperienza unica che vale la pena vivere. Anche quando ti mandano via.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Marca; citato in Ancelotti: "Ronaldo non ha limiti. Un ritorno al Real? Perché no?" http://www.foxsports.it/2016/09/02/ancelotti-ronaldo-non-ha-limiti-ritorno-real-madrid-perche-no/, Foxsports.it, 2 settembre 2016.

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“Il futuro è in movimento. Ciò che mi aspetta è nella mia anima e nella musica alla quale mi abbandono come esperienza totale: senza confine.”

Giuni Russo (1951–2004) cantautrice italiana

Origine: Citato in http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/pp_scheda.jsp?idContent=121578&idCategory=2028, 14 settembre 2004 ).

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