Frasi su fare

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema fare, cosa, essere, vita.

Frasi su fare

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“Puoi fare tutto quello che ti metti in testa.”

Eminem (1972) rapper, attore e produttore discografico statunitense

Lose Yourself

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“Tutto quello che amo fare è immorale o illegale.”

J-Ax (1972) rapper e cantautore italiano

da Immorale, n. 7
Deca Dance

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“Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.”

Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) religiosa e beata albanese

Origine: Citato in Franca Zambonini, Madre Teresa: la mistica degli ultimi, Paoline, 2003.

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“È facile non fare certe scelte se nessuno te le ha offerte.”

Marracash (1979) rapper italiano

da Rapper/criminale, n. 5
King del rap

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“Quelli che riflettono troppo prima di fare un passo, trascorreranno tutta la vita su di un piede solo.”

Pino Puglisi (1937–1993) presbitero italiano

Il coraggio della speranza

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“Nel mio silenzio | anche un sorriso può fare rumore.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Nel cuore, nell'anima, lato B, n. 5
Lucio Battisti

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“Per quanto una situazione sia disperata, c'è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.”

Norwegian Wood
Variante: Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c'è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.

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“Sono stato cresciuto in questa società, perciò non c'è modo di aspettarsi che io sia una persona perfetta, ho intenzione di fare tutto quel che mi pare, non sono un rolemodel.”

Tupac Shakur (1971–1996) rapper, attivista e attore statunitense

Rolemodel: modello stereotipato da prendere ad esempio per inquadrare una generazione, una categoria di persone.
I was raised in this society, so there's no way you can expect me to be a perfect person I am gonna do whatever I like, I am not a rolemodel.
Senza fonte

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“Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi.”

Stephen Hawking (1942–2018) matematico, fisico e cosmologo britannico

Origine: Citato in Elena Dusi, Tanti auguri, prof Hawking ma alla festa dei 70 non c'è http://www.repubblica.it/scienze/2012/01/08/news/hawking_70_anni-27776929/ Repubblica.it, 8 gennaio 2011.

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“Un sorriso fa fare il doppio della strada di un brontolio. Un colpetto sulla spalla è uno stimolo più efficace di una puntura di spillo.”

Robert Baden-Powell (1857–1941) militare, educatore e scrittore inglese, fondatore del movimento scout

Origine: Da Headquarters Gazette, settembre 1911, in appendice a Il libro dei capi, p. 118.

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“Non so dirti una parola, | non ho niente di speciale, | ma se ridi poi vuol dire | che una cosa la so fare. (da Il comico”

Cesare Cremonini (1980) cantautore, attore e musicista italiano

Sai che risate), n. 1
La teoria dei colori

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“Se volete fare qualcosa di buono, fuitevenne 'a Napoli.”

Eduardo De Filippo (1900–1984) drammaturgo, attore e regista italiano

Origine: Fuggitevene.
Origine: Citato in Giuseppe Tortora, Il risveglio della ragione. Quarant'anni di narrativa a Napoli, 1953-1993, Avagliano, 1994.

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“Un pizzico di gelosia può fare miracoli, due combinare un disastro.”

Paolo Crepet (1951) medico, psichiatra e scrittore italiano

Sull'Amore

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“Quando qualcuno dice: | questo lo so fare anch'io, | vuol dire | che lo sa rifare | altrimenti | lo avrebbe già fatto prima.”

Bruno Munari (1907–1998) artista e designer italiano

da Verbale scritto, Il melangolo, 1992
Versi

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“Podio o non podio, l'obiettivo è fare una bella prestazione che affascini il pubblico, è un obiettivo molto più speciale che una medaglia.”

Carolina Kostner (1987) pattinatrice artistica su ghiaccio italiana

Origine: Citato in Kostner-Petrucci, pace fatta dopo il super oro agli Europei http://sport.lagazzettadelmezzogiorno.it/?p=9489, La Gazzetta del Mezzogiorno, 30 gennaio 2012.

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“La vita è quello che ti accade | mentre sei occupato a fare altri progetti.”

John Lennon (1940–1980) musicista, cantautore, poeta, attivista e attore britannico

Double Fantasy

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“L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.
L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Skylife, 26 novembre 2007.

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“Ciò che possiamo fare, in paragone a quanto ci viene dato, è sempre poco.”

Edith Stein (1891–1942) religiosa e filosofa tedesca

La mistica della croce

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“Le donne lo sanno, c'è poco da fare, c'è solo da mettersi in pari col cuore.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Le donne lo sanno, n. 6
Nome e cognome

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“La nostra vita è un'opera d'arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l'impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all'altezza della sfida. L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

da L'arte della vita, trad. it., Bari, 2009

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“Il mondo non è diviso tra chi è speciale e chi è normale: ciascuno ha il potenziale per essere straordinario. Finché si hanno anima e libero arbitrio si può essere qualsiasi cosa, fare qualsiasi cosa, scegliere qualsiasi cosa.”

City of Heavenly Fire
Shadowhunters, Città del fuoco celeste
Variante: Perché il mondo non è diviso tra chi è speciale e chi è normale: ciascuno ha il potenziale per essere straordinario. Finché si hanno anima e libero arbitrio si può essere qualsiasi cosa, fare qualsiasi cosa, scegliere qualsiasi cosa.

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“Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai.”

Now is no time to think of what you do not have. Think of what you can do with what there is.
Il vecchio e il mare

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“Ciao, papà…
sai, mi ricordo una vita fa… quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell'universo, papà. Mi ricordo quant'era importante il lavoro che facevamo… e che, se non era per noi, la gente sarebbe morta di freddo. Per me tu eri l'uomo più forte del mondo, papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young? E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno? Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l'FBI che mi dava la caccia, e quell'agente dell'FBI che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti 'Quello è il tuo posto figlio di puttana: ad allacciare le scarpe a George'. Quella si che fu bella… Fu veramente speciale. Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà? Beh, vecchio mio, oggi ho 42 anni, e alla fine ho capito quello che tentavi di dirmi… tanti anni fa… ora finalmente l'ho capito… Sei il migliore, papà. Avrei solo voluto fare di più per te. Avrei voluto avere più tempo… Comunque… Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle… Ti voglio bene, papà. Un bacio.
George.”

Johnny Depp (1963) attore statunitense

Film Blow

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“C'è fannullone e fannullone. C'è chi è fannullone per pigrizia o per mollezza di carattere, per la bassezza della sua natura, e tu puoi prendermi per uno di quelli. Poi c'è l'altro tipo di fannullone, il fannullone per forza, che è roso intimamente da un grande desiderio di azione, che non fa nulla perché è nell'impossibilità di fare qualcosa, perché gli manca ciò che gli è necessario per produrre, perché è come in una prigione, chiuso in qualche cosa, perché la fatalità delle circostanze lo ha ridotto a tal punto; non sempre uno sa quello che potrebbe fare, ma lo sente d'istinto: eppure sono buono a qualcosa, sento in me una ragione d'essere! So che potrei essere un uomo completamente diverso! A cosa potrei essere utile, a cosa potrei servire? C'è qualcosa in me, che è dunque? Questo è un tipo tutto diverso di fannullone, se vuoi puoi considerarmi tale. Un uccello chiuso in gabbia in primavera sa perfettamente che c'è qualcosa per cui egli è adatto, sa benissimo che c'è qualcosa da fare, ma che non può fare: che cosa è? Non se lo ricorda bene, ha delle idee vaghe e dice a se stesso: "gli altri fanno il nido e i loro piccoli e allevano la covata", e batte la testa contro le sbarre della gabbia. E la gabbia rimane chiusa e lui è pazzo di dolore. "Ecco un fannullone" dice un altro uccello che passa di là, "quello è come uno che vive di rendita". Intanto il prigioniero continua a vivere e non muore, nulla traspare di quello che prova, sta bene e il raggio di sole riesce a rallegrarlo. Ma arriva il tempo della migrazione. Accessi di malinconia – ma i ragazzi che lo curano nella sua gabbia si dicono che ha tutto ciò che può desiderare – ma lui sta a guardare fuori il cielo turgido carico di tempesta, e sente in sé la rivolta contro la propria fatalità. "Io sono in gabbia, sono in prigione, e non mi manca dunque niente imbecilli? Ho tutto ciò che mi serve! Ah, di grazia, la libertà, essere un uccello come tutti gli altri!". Quel tipo di fannullone è come quell'uccello fannullone. E gli uomini si trovano spesso nell'impossibilità di fare qualcosa, prigionieri di non so quale gabbia orribile, orribile, spaventosamente orribile… Non si sa sempre riconoscere che cosa è che ti rinchiude, che ti mura vivo, che sembra sotterrarti, eppure si sentono non so quali sbarre, quali muri. Tutto ciò è fantasia, immaginazione? Non credo, e poi uno si chiede "Mio Dio, durerà molto, durerà sempre, durerà per l'eternità?"”

Vincent Van Gogh (1853–1890) pittore olandese

Sai tu ciò che fa sparire questa prigione? È un affetto profondo, serio. Essere amici, essere fratelli, amare spalanca la prigione per potere sovrano, per grazia potente. Ma chi non riesce ad avere questo rimane chiuso nella morte. Ma dove rinasce la simpatia, lì rinasce anche la vita.
Origine: Da Lettere a Theo, Guanda, Parma 1984, pp. 87-88.

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