Frasi su finale

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema finale, essere, dopo, due-giorni.

Frasi su finale

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“Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale forse vero amore, ma non vero uomo.”

Vujadin Boškov (1931–2014) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Attribuite

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“Che non piangono, ma soffrono e non lo dimostrano | ma nel mio mondo il finale è diverso.”

Emis Killa (1989) rapper italiano

da Come un pitbull, n. 5
L'erba cattiva

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“Eravamo più o meno centonovantanove contro uno. Feci la cosa più naturale di tutte. Attaccai.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 5. Lo scontro finale

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“Quando mi baciò, mi sembrò quasi che il cervello mi si sciogliesse, spargendosi per tutto il corpo.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 5. Lo scontro finale

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“L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.
L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Skylife, 26 novembre 2007.

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“Così fu quell'amore dal mancato finale | così splendido e vero da potervi ingannare.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Dolcenera, n.° 4

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“Quello fu il miglior bacio subacqueo di tutti i tempi.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 5. Lo scontro finale

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“Ma chi non scrive la sua storia | Non può decidere il finale.”

Fabrizio Moro (1975) cantautore e chitarrista italiano

da Seduto a guardare, n. 9
Domani

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“Lei riuscì a ridere, e mi fece bene al cuore. Afferrai la spada e andammo a radunare le truppe.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 5. Lo scontro finale

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“Mi piace questa sensazione di essere nato e cresciuto nella città più bella del mondo. Quando i calciatori delle altre squadre, soprattutto straniere, vengono a giocare a Roma, quasi sempre fanno un giro turistico in pullman fra le bellezze della città. […] Sono state partite sempre dure, con difensori rocciosi, che intervenivano spesso ai limiti del regolamento, che mi scalciavano anche un po' più del dovuto. E poi ho capito. In queste occasioni, all'onesto centrocampista della periferia bulgara, al terzino di fascia ucraino, al trequartista moldavo, gli si alza l'indice di rosicamento. Perché noi stiamo a Roma e loro no. Potranno pure strappare un 1-1 con un colpo di fortuna, un gol dell'ex, un offside dubbio, ma al fischio finale io me ne resto qui, a vivere la mia vita a Roma e tu, mediano del Borussia Mönchengladbach, te ne devi tornare nel grigio inverno della Westfalia in una città, Mönchengladbach, che molti ragazzi della Primavera neanche riescono a pronunciare, perché questo benedetto nome si comincia a imparare solo intorno ai vent'anni. Quanti calciatori passano dal Borussia Mönchengladbach al Borussia Dortmund solo per ragioni di pronuncia!!! Niente da fare, quando vengono a Roma, i giocatori stranieri rosicano. Fateci caso alla prossima partita della Roma in Europa se non picchiano giù duro: è per colpa della bellezza dei nostri monumenti. Uno sgambetto per l'Altare della Patria. Un tackle in scivolata per la Domus Aurea. Un'entrata da dietro per le Catacombe di San Callisto.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

dalla prefazione di E mo' te spiego Roma

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“Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati, | o si è amati e non si ama cosa cambia. | Dimmi cosa resta di un amore che finisce, | o in un finale senza amore cosa resta.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da Le stesse cose, n. 10
Esco di rado e parlo ancora meno
Origine: Testo di Carlo Mazzoni.

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“Un mezzosangue degli dei maggiori compirà sedici anni, seppur fra guai e dolori.”

Rick Riordan (1964) scrittore statunitense

libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 5. Lo scontro finale

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“[Qual è la parata più importante che abbia mai fatto nella tua carriera? ] È molto difficile sceglierne una in particolare. Per fortuna ho avuto alcune, anche se penso che quella che feci a Zinedine Zidane nella finale di Coppa del Mondo del 2006 in Germania è stata probabilmente la più decisiva.”

Gianluigi Buffon (1978) calciatore italiano

[What's the most important save you've ever made in your career?] It's very hard to pick one out in particular. Luckily, I've had quite a few, though I think one I made from Zinedine Zidane in the Final at the 2006 World Cup in Germany was probably the most decisive.

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“Appartengo a Gesù.”

Kaká (1982) calciatore brasiliano

scritta riportata sulla maglia di Kaká al termine della finale della Coppa del Mondo di Calcio di Corea e Giappone del 2002
Citazioni di Kakà

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“Parto da un principio semplice e indipendente da ogni analisi economica. A mio parere, la legge generale della vita richiede che in condizioni nuove un organismo produca una somma di energia maggiore di quella di cui ha bisogno per sussistere. Ne deriva che il sovrappiù di energia disponibile può essere impiegato o per la crescita o per la produzione, altrimenti viene sprecato. Nell'ambito dell'attività umana il dilemma assume questa forma: o la maggior parte delle risorse disponibili (vale a dire lavoro) vengono impiegate per fabbricare nuovi mezzi di produzione – e abbiamo l'economia capitalistica (l'accumulazione, la crescita delle ricchezze) – oppure l'eccedente viene sprecato senza cercare di aumentare il potenziale di produzione – e abbiamo l'economia di festa. Nel primo caso, il valore umano è funzione della produttività; nel secondo, si lega agli esiti più belli dell'arte, alla poesia, al pieno rigoglio della vita umana. Nel primo caso, ci si cura solo del tempo a venire, subordinando ad esso il tempo presente; nel secondo, è solo l'istante presente che conta, e la vita, almeno di quando in quando e quanto più è possibile, viene liberata da considerazioni servili che dominano un mondo consacrato alla crescita della produzione. I due sistemi di produzione non possono esistere allo stato puro; c'è sempre un minimo di compromesso. Tuttavia, l'umanità in cui viviamo si è formata sotto il primato dell'accumulazione, della consacrazione delle ricchezze all'aumento del potenziale di produzione. Le nostre concezioni morali e politiche sono ancora dominate da un principio: l'eccellenza dello sviluppo delle forze produttive. Ma se è vero che un tale principio ha incontrato negli uomini poche obiezioni, non è così nel gioco stesso dell'economia: messo alla prova, il principio dello sviluppo infinito ha mostrato che poteva portare a conseguenze imprevista […] E se l'umanità, nel suo complesso, continua a volerlo e a regolare i suoi giudizi di valore su questo desiderio, in molti si è installato il dubbio circa la validità infinita dell'operazione. Possiamo andare oltre, e porre in modo più preciso la domanda: le concezioni morali e politiche che continuano a dominare la nostra attività – vale a dire l'economia – non sono in ritardo sui fatti? Nei nostri giudizi complessivi non rifacciamo l'errore di quegli stati maggiori che si mostrano ogni volta in ritardo su una guerra? Insomma, il pensiero umano non dovrebbe seguire il rapido movimento dell'economia? Certo, non si tratterebbe di rinunciare bruscamente ai beni crescenti del globo, ma potrebbe essere arrivato il momento di riformare le nostre concezioni sull'uso delle ricchezze […] per contribuirvi, mi propongo di mostrare una serie di lavori e di saggi […] da una parte le profonde deformazioni dell'equilibrio generale che lo sviluppo attuale dell'industria ha comportato, dall'altra le prospettive di un'economia non centrate sulla crescita. Per la prima parte non ci sarà da far altro che proseguire l'analisi già avviata dalla scienza economica moderna, mentre per l'altra si tratterà di introdurre considerazioni teoriche nuove e fondare la rappresentazione generale del gioco economico sulla descrizione dei sistemi antecedenti all'accumulazione capitalistica. Questi studi dovranno allora includere un campo considerato generalmente estrinseco all'economia: quello delle religioni, primitive o non, cui è concesso il campo della storia delle arti. In effetti, a mio parere, l'uso delle ricchezze, o più precisamente il loro fine, è essenzialmente lo spreco: il loro ritiro dal circuito della produzione. Ora, questa verità non solo ha fondato fin dall'inizio i profondi valori umani (quelli del disinteresse) e tutti i tesori umani che i secoli ci hanno trasmesso; ma in più, è la sola verità su cui potremmo fondarci ora per risolvere i problemi posti dallo sviluppo industriale. Soltanto il dono senza speranza di profitto, così come lo richiede un principio di eccedenza finale delle risorse, può far uscire il mondo attuale dall'impasse. L'economia attuale ha fin da ora determinato in profondità un rovesciamento radicale delle idee; questo rovesciamento deve però ancora essere realizzato per rispondere alle esigenze dell'economia.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

Origine: Da Choix de lettres 1917-1962, pp. 377-79.

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“Le energie per una finale si trovano.”

Giorgio Chiellini (1984) calciatore italiano

Origine: Citato in Marchisio: Occhio a Iniesta. Chiellini: Spagna umana http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/italia/2012/06/30-197238/Marchisio:+Occhio+a+Iniesta.+Chiellini:+Spagna+umana, Tuttosport.com, 30 giugno 2012.

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“[Sulla parte finale di Nuntereggae più] È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto che vi ho detto 'ste cose, visto che tanto la canzone non fa testo politico, la canzone non è un comizio, il cantautore non è Berlinguer né Pannella, allora a questo punto hanno ragione quelli che fanno solo canzoni d'amore."”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

Variante: È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto che vi ho detto 'ste cose, visto che tanto la canzone non fa testo politico, la canzone non è un comizio, il cantautore non è Berlinguer né Pannella, allora a questo punto hanno ragione quelli che fanno solo canzoni d'amore".
Origine: Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, p. 41

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“Questo è un altro aspetto positivo del fatto che Bush se ne sia andato perché per gli ultimi 12 anni, con Reagan e Bush, abbiamo avuto dei fondamentalisti cristiani alla Casa Bianca. Cristiani fondamentalisti che credono che la Bibbia sia l'esatta parola di Dio, inclusa quella bizzarra rivelazione finale di fuoco e zolfo. Hanno avuto il loro dito sul quel fottuto bottone per 12 anni: "Dimmi quando Signore, dimmi quando. Lascia che io sia il tuo servo, Signore!". Fondamentalisti cristiani, affascinante! Queste persone realmente credono che il mondo abbia 12.000 anni. Giuro su Dio! "In base a cosa?", ho chiesto loro. "Beh, abbiamo guardato tutti i personaggi nella Bibbia e siamo risaliti fino ad Adamo ed Eva, le loro età: 12.000 anni."”

Bill Hicks (1961–1994) comico statunitense

Bene, come è scientifico cazzo, ok.
That's another good thing about Bush being gone cause for the last 12 years, with Reagan and Bush, we have had fundamentalist christians in the White House. Fundamentalist Christians who believe the Bible is the exact word of God, including that wacky fire and brimstone revelations ending. Have had their finger on the fucking button for 12 years: "Tell me when Lord, tell me when. Let me be your servant Lord!". Fundamentalist christianity, fascinating! These people actually believe that the world is 12.000 years old. Swear to God. "Based on what?", I asked them. "Well we looked at all the people in the Bible and we added them up all the way back to Adam and Eve, their ages: 12.000 years". Well, how fucking scientific, ok.
Revelations

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“Sono fatto così: voglio sempre capire.”

Richard Feynman (1918–1988) fisico statunitense

frase finale del capitolo Certo, Mr. Big!

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“A finale io dissi: Non voglio rimanere nella storia di Napoli, ma nei ricordi di Napoli!”

Mario Merola (1934–2006) cantante e attore italiano

Origine: Dalla trasmissione La voce di Napoli, La Vita In Diretta. Video https://www.youtube.com/watch?v=9nV4GNXPAZk visibile su YouTube.com.

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“I record si accumulano in regular season, la storia si fa nei playoff. La vera storia si fa nelle finali NBA…”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

Oklahoma City Thunder vs Miami Heat, NBA Finals 2012, gara #1, introduzione
Citazioni tratte da telecronache, NBA, Introduzioni alle telecronache

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“Nel mondo l'uomo è vivo solo a un patto: | se può scordar che a guisa d'uomo è fatto.”

Macheath: II, III, Secondo finale da tre soldi; p. 73
L'opera da tre soldi

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“Fabio Cannavaro: Francè, a che percentuale stai?
Totti: Bucchì!”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

da un'intervista RAI, dopo la finale dei mondiali di Germania 2006 Italia-Francia

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“Qualche giocatore che mi è antipatico? Non qualche faccia in particolare, ma una squadra, soprattutto dopo le finali ruvide di Coppa Italia e Supercoppa [nel 2012]: il Napoli. Quando me li trovo di fronte scatta qualcosa.”

Claudio Marchisio (1986) calciatore italiano

Origine: Citato in Marchisio: "Napoli antipatico". Replica: "Grave offesa". La Juve: "Falso" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/10-01-2013/juve-marchisio-perde-aplomb-il-napoli-mi-antipatico--913766813526.shtml, Gazzetta.it, 10 gennaio 2013.

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“[Ultime parole] Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”

Luigi Tenco (1938–1967) cantautore italiano

biglietto vergato a mano, la cui paternità è discussa, ritrovato accanto al suo corpo, nella sua camera all'Hotel Savoy di Sanremo
Origine: Citato in Simone Coacci, Luigi Tenco. Una storia sbagliata http://www.ondarock.it/italia/luigitenco.htm, Ondarock.it.

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“[Prima della finale della UEFA Champions League 1995-1996 tra la Juventus e l'Ajax] Se loro sono una squadra di pittori fiamminghi, noi saremo dei piemontesi tosti.”

Gianni Agnelli (1921–2003) imprenditore italiano

Origine: Citato in Presentate le nuove maglie! http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_8071896C68864B47AD0D4FF6DE6AB2F1.asp, www.juventus.com, 8 luglio 2009

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“Questo è il lato più atroce dell'insegnamento morale quale è impartito dai papi e dal clero: che esso sviluppa i lati vili della natura umana, avvezzandola a non sentire le proprie responsabilità, ma a mettere le decisioni finali nelle mani di un sacerdozio, che non dà il consiglio dell'amico, ma dà l'assoluzione o la condanna del giudice. È solo dopo essere vissuto in paesi protestanti, che io ho capito pienamente quale disastro morale sia per il nostro paese non il "cattolicismo" astratto che comprende 6666 forme di possibili cattolicismi, fra cui quelle di san Francesco e di Gasparone, di Savonarola e di Molina, di santa Caterina e di Alessandro VI, ma quella forma di "educazione morale," che il clero cattolico italiano dà al popolo italiano e che i papi vogliono sia sempre data al popolo italiano. È questa esperienza dei paesi protestanti che ha fatto di me non un anticlericale, ma un anticattolico: non darei mai il mio voto a leggi anticlericali (cioè che limitassero i diritti politici del clero cattolico o vietassero l'apostolato cattolico); ma se avrò un solo momento di vita nell'Italia liberata dai Goti, quell'ultimo momento di vita voglio dedicarlo, come individuo libero, alla lotta contro la fede cattolica. Se morirò avendo distrutto nel cuore di un solo italiano la fede nella Chiesa cattolica, se avrò educato un solo italiano a vedere nella Chiesa cattolica la pervertitrice sistematica della dignità umana, non sarò vissuto invano.”

Gaetano Salvemini (1873–1957) storico, politico e antifascista italiano

Origine: Dalla lettera a F. L. Ferrari, agosto 1930; in Opere, Feltrinelli, 1969, vol. 2, parte 3.

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“Per favore, un po' meno d'amore e un po' più di dignità.”

Kurt Vonnegut (1922–2007) scrittore e saggista statunitense

da Comica finale

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“I finali sono senza cuore.
Finale è solo un sinonimo di addio.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

The Dark Tower

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Figlia di una numerosa famiglia di umili origini, cresciuta in un quartiere della periferia di Mantova. Che dopo aver vissuto dolorose vicissitudini, decisi di fuggire dalla famiglia d'origine per costruirne una propria. Ma per questa decisione affrettata ebbi una vita solitaria e disagevole. L'unico e autentico amore che diede un senso alla mia vita la nascita dei miei due figli che mi diedero la forza e il coraggio di vivere. Una vita che nonostante il peso di un onere che ha segnato la mia esistenza e ormai rassegnata ed arresa ad un cognome che non mi appartiene in quanto mio padre biologico me lo ha negato. Una donna con un bagaglio di esperienze di vita inique che mi hanno indotto ha mettere fine al mio matrimonio. Ed una convivenza di undici anni con un uomo da un finale di una storia deprecabile, da depennare. Non sono certo fiera ne orgogliosa del mio vissuto, spinta dall' immenso amore per la vita è dal desiderio intenso di emergere dal l'indigenza che regnava nella mia famiglia. Ho fallito in tutti i sensi condannandomi all'autoisolamento distaccandomi dalla società e dal resto del mondo. La mia amata e bramata solitudine mi ha trasformata in una donna consapevole e decisa ad un isolamento di meditazione e di riflessione che mi ha indotto alla passione per la scrittura. Una biro e un foglio ed il desiderio di scrivere nero su bianco, per esprimere, narrare ed esporre i miei pensieri, desideri e speranze. Scrivendo racconti, frasi, poesie, partecipando a numerosi concorsi. A passo lento e cautamente sto uscendo dall'anonimato. Il mio impegno quotidiano, la perseveranza e la tenacia mi ha premiata. Il mio operato è stato inserito in Internet a disposizione di tutte le persone interessate a conoscermi anche se solo virtualmente. Orgogliosa e appagata di poter lasciare nel mondo la mia orma e una traccia della mia esistenza.”

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“Non c'è niente di più comico dell'infelicità.”

Samuel Beckett (1906–1989) scrittore, drammaturgo e poeta irlandese

da Finale di partita

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“La felicità è il frutto finale e perfetto dell'obbedienza alle leggi della vita.”

Helen Keller (1880–1968) scrittrice, attivista e insegnante statunitense

The Simplest Way to be Happy (1933)

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“L'essere e il non-essere è il tema centrale di tutta la filosofia, orientale e occidentale. Queste parole non sono innocui e innocenti arabeschi verbali, tranne nel filosofismo professionale della decadenza. Abbiamo paura di affrontare l'infondatezza senza fine e incommensurabile di ogni cosa. "Non vi è niente di cui aver paura."”

Ronald Laing (1927–1989) psichiatra scozzese

La rassicurazione conclusiva e il terrore finale.
Being and non-being is the central theme of all philosophy, East and West. These words are not harmless and innocent verbal arabesques, except in the professional philosophism of decadence. We are afraid to approach the fathomless and bottomless groundlessness of everything.

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