Frasi su importante
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“[Su Mango] Aveva una vocalità celeste, mondiale: se fosse nato in un Paese che non era l'Italia poteva avere ancora più successo. Ma lui stava bene a casa sua, a Lagonegro. Era un ragazzo quieto […] La musica italiana perde qualcosa di molto importante, che forse non ha mai capito in pieno. Non è mai stata colta tutta la sua potenza.”

Mara Maionchi (1941) produttrice discografica e personaggio televisivo italiano

Origine: Citato in Mango, il ricordo di Mara Maionchi: una voce tra cielo e terra http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/mango-ricordo-mara-maionchi-voce-cielo-e-terra-1073753.html, Ilgiornale.it, 17 dicembre 2014.

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“Non pensavo di essere così importante da essere inseguito anche da morto. Mi colpisce l'odio.”

Renato Farina (1954) politico e scrittore italiano

citato in Paolo Bracalini, Farina radiato dall'Albo dei giornalisti: «Mi odiano» http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=167549, il Giornale, 30 marzo 2007

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“Evidentemente, per la Lega è più importante difendere gli allevatori disonesti che mantenere salda l'alleanza con il Pdl.”

Giuseppe Ruvolo (1951) politico italiano

citato in Quote latte: Ruvolo (Udc), spaccatura maggioranza è irreversibile http://www.giusepperuvolo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=271, Sito ufficiale Giuseppe Ruvolo, 21 luglio 2010

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“Le principali glaciazioni sono esempi spettacolari del cambiamento climatico naturale, che si è verificato durante le ere geologiche. Hanno avuto luogo a intervalli regolari di 100 mila anni e hanno sempre seguito lo stesso strano modello di sviluppo: lento e costante raffreddamento, seguito da un brusco riscaldamento in condizioni simili a quelle di oggi. […] I grandi episodi di glaciazione non sono stati gli unici casi di cambiamento climatico naturale, tuttavia. Sei milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo venne prosciugato. Novanta milioni di anni fa, alligatori e tartarughe facevano le capriole nell'Artico. Centocinquanta milioni di anni fa gli oceani avevano invaso il centro del Nord America, contribuendo a preservare le ossa di dinosauro. Trecento milioni di anni fa, l'Europa settentrionale venne trasformata in un deserto bruciato e nell'Antartide si formò il carbone. […] Nessuno sa perché questi drammatici cambiamenti climatici siano avvenuti nel passato. Le idee che comunemente emergono, comprendono: – perturbazioni dell'orbita terrestre da parte di altri pianeti, interruzioni di correnti oceaniche, l'aumento e la diminuzione di gas a effetto serra, il riflesso del calore sulla neve, la deriva dei continenti, gli impatti di comete, la Genesi, le alluvioni, i vulcani, i lenti cambiamenti nella radiazione del sole. Nessun supporto scientificamente solido è stato trovato, in nessuno di questi suggerimenti. Una cosa che sappiamo per certo è che le persone non sono state coinvolte. Non c'erano abbastanza persone in giro per poter contare, durante le glaciazioni, e non c'erano proprio persone, prima di tali episodi. La storia della geologia, come la conosciamo, ci suggerisce che il clima è una cosa molto più grande dell'energia. L'approvvigionamento energetico è una questione di ingegneria e dobbiamo tenere d'occhio i problemi che possono renderlo più difficoltoso, mano a mano che il tempo passa. Il cambiamento climatico, al contrario, è una questione di tempi geologici, qualcosa che la Terra fa abitualmente da sola, senza chiedere il permesso a nessuno e senza spiegare perché. La Terra non include gli effetti potenzialmente catastrofici della civiltà nella sua pianificazione. Lungi dall'essere responsabile di danneggiare il clima della Terra, la civiltà non potrebbe essere in grado di prevenire nessuno di questi terribili cambiamenti una volta che la Terra abbia deciso di compierli. È stata la Terra a congelare di nuovo il Canada, per esempio, è difficile immaginare di poter fare qualcosa, se non vendere la casa che eventualmente abbiamo la. Se la Terra decide di sciogliere la Groenlandia, potrebbe essere saggio vendere tutto quello che possediamo in Bangladesh. La storia geologica ci suggerisce che il clima non dovrebbe preoccuparci troppo quando stiamo pensando al futuro dell'energia, non perché sia poco importante, ma perché è oltre il nostro potere di controllo.”

Robert Laughlin (1950) fisico statunitense

Quello che la Terra sa

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“La dolce vita di Fellini è troppo importante perché se ne possa parlare come si fa di solito di un film. Benché non grande come un Chaplin, Eisenstein o Mizoguchi, Fellini è senza dubbio "autore", non "regista". Perciò il film è unicamente suo: non vi esistono né attori né tecnici: niente è casuale.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: I film degli altri, «La dolce vita»: per me si tratta di un film cattolico, 23 febbraio 1960, p. 51

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“[Sui rapporti tra Serbia e Albania] Abbiamo combattuto tante guerre, creandoci problemi a ripetizione, io penso che sia importante ora guardare insieme al futuro, alla volontà comune di divenire parte della Ue.”

Aleksandar Vučić (1970) politico serbo

2015
Origine: Citato in Serbia-Albania: Vucic, guardiamo a comune futuro in Ue http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/politica/2015/05/28/serbia-albania-vucic-guardiamo-a-comune-futuro-in-ue_3b7fa037-1dc8-49a8-a9a1-ed964e0884f6.html, Ansa.it, 28 maggio 2015.

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“No, sarà che le conosco e quindi do un po' meno peso. C'è un atto assolutamente pubblico, la requisitoria del pubblico ministero Luca Tescaroli al processo di appello per la strage di Capaci dove sono stati condannati tutti i boss di Cosa Nostra, da Riina in giù, per avere ordinato e realizzato la strage che ha visto la morte di Falcone, della moglie, degli uomini della scorta; in questo processo di appello Tescaroli fa un accenno ad un'altra indagine che è in corso alla procura di Caltanissetta, e che riguarda i mandanti a volto coperto, cioè coloro che avrebbero diciamo suggerito se non altro la tempistica per quelle due stragi in sequenza che erano Capaci e poi via D'Amelio: voi ricorderete che in quei 50 giorni saltarono in aria i due giudici più famosi d'Italia, a Palermo, cioè Falcone e Borsellino: intere autostrade sventrate, cioè una cosa mai vista; forse in Colombia. E questo pubblico ministero nella requisitoria ha sostenuto, ha ricordato, le parole di alcuni collaboratori di giustizia i quali sostengono che Totò Riina, prima di mettere a punto queste stragi, aveva incontrato alcune persone importanti, come le chiamava lui, e questi pentiti riferiscono che erano Berlusconi e Dell'Utri. Naturalmente tutto ciò è una requisitoria, è un documento pubblico, è una cosa che è stata letta in udienza e noi l'abbiamo pubblicata, non è una sentenza, ci mancherebbe altro, è semplicemente uno spunto di indagine, indagine che mentre Tescaroli parlava era in corso: e altre indagini ci sono sulle stragi del '93, perché voi ricorderete che nel '93 ci fu quella replica, quando la mafia stranamente cominciò ad occuparsi del patrimonio artistico: cioè, la mafia uscì dal territorio siciliano e cominciò a mettre bombe agli Uffizi, a via Palestro a Milano e qui a Roma, a San Giovanni in Laterano, per non parlare dell'attentato a Maurizio Costanzo, che è un altro caso clamoroso: è molto interessante, soltanto a livello cronologico, leggere quello che racconta Cartotto, e cioè che Maurizio Costanzo era uno, all'interno della Fininvest, ferocemente contrario alla nascita del partito della Finivest, cioè alla "scesa in campo" della Fininvest in politica. Insomma, è un bel quadretto.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Citazioni tratte da interviste

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“[…] l'interesse suscitato da questo disegno di legge, in Parlamento e nel Paese, dimostra che è su questioni che riguardano i diritti dei cittadini che avviene il vero cambiamento del Paese. Come la questione del divorzio, anche il tema delle unioni civili segnerà uno spartiacque nella storia italiana. La verità è che ancora una volta siamo chiamati a prendere atto di un progresso già avvenuto nella coscienza degli italiani e che le istituzioni devono in realtà solo formalizzare. Siamo in ritardo; il Paese ci ha già sorpassato e ci aspetta. Le responsabilità di questo ritardo le ha certamente una politica disattenta, ma le ha anche la Chiesa cattolica, e mi riferisco soprattutto alle gerarchie della Chiesa. Tutti sappiamo che la vera questione, il vero nervo scoperto della Chiesa cattolica, come per altre importanti religioni, è la sessualità e il rapporto, ancora discriminatorio nel 2016, fra uomo e donna. La sessualità è una questione cruciale, che condiziona fortemente la Chiesa nel suo approccio a molte altre questioni e nel rapporto con i fedeli purtroppo sempre più lontani. Dal divorzio all'aborto, dalle unioni civili alle questioni bioetiche, in particolar modo il fine vita per cui voglio ricordare l'urgente necessità di una legislazione, la Chiesa è irrigidita su posizioni di diffidenza e spesso di chiusura. È lontana, ahimè, da quello spirito di comprensione e compassione che tanto viene proclamato e predicato. E purtroppo questo clericalismo controriformista ha trovato supporto nel cinismo e nell'opportunismo di correnti politiche ultraconservatrici.”

Manuela Repetti (1966) politica e imprenditrice italiana

da un intervento al Senato durante la discussione del ddl Cirinnà, 3 febbraio 2016
Origine: Visibile in Manuela Repetti su Unioni civili in senato https://www.youtube.com/watch?v=xc2QPnbqHxQ, YouTube.com, 4 febbraio 2016; citato in Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 570 del 03/02/2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00964302&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl2081ecddcdfeduc-intervento_repettiala&parse=no, Senato.it, 3 febbraio 2016.

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“Quali sarebbero i nostri pensieri e i nostri sentimenti riguardo i dinosauri carnivori se fossero vivi al giorno d'oggi? Gli umani hanno da tempo sentito antipatia verso i carnivori, i nostri concorrenti per le proteine scarseggianti. Ma i nostri sentimenti sono leggermente placati dai tratti attraenti che vediamo in loro. Per quanto siano grandi e possenti, i leoni ci rammentano delle bestiole che si raggomitolano sui nostri grembi e che fanno le fusa quando li accarezziamo. Allo stesso modo, i nobili lupi ci rammentano dei nostri compagni canini. I cani e i gatti sono buoni compagni perché sono intelligenti, sensibili alle nostre esigenze e i loro corpi flessibili li rendono piacevoli da toccare e per giocarci. Più importante, sono ammaestrabili. I loro occhi rivolti di fronte ci fanno ricordare noi stessi. Al contrario, neanche i dinosauri carnivori più piccoli presenterebbero un vantaggio di questo tipo. Nessuno di loro era abbastanza intelligente per essere addomesticabile o ammaestrabile e infatti avrebbero rappresentato un pericolo continuo per i loro padroni. I loro corpi rigidi, forse piumati, non sarebbero del tipo che ci piacerebbe avere ai piedi in letto. I giganti dai tratti rettiliani, i grandi carnivori, sarebbero stati veramente orribili e terrificanti. Avremmo ammirato la loro grandezza e la loro potenza, nello stesso modo in cui molti s'interessano alle macchine da guerra, ma non ci piacerebbero. Le loro immagini nella letteratura e nella musica sarebbero demoniache e potenti — mostri da temere e distruggere ma, allo stesso tempo, d'ammirare.”

Gregory Scott Paul (1954) paleontologo, sociologo e illustratore statunitense

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“[Su Luigi Pirandello] Comunque, per schematicamente abbreviare, i punti da cui partire per un più "attendibile " discorso su Pirandello, per una più libera e acuta lettura dell'opera sua, a me pare siano questi: 1) la Sicilia: non solo come "luogo delle metamorfosi" delle creature in personaggi, dei personaggi in creature, della vita nel teatro e del teatro nella vita – un luogo, insomma, in cui più evidente, concitato e violento si fa "el gran teatro del mundo"; ma il luogo, anche, di una cultura e di una tradizione da cui Pirandello decolla verso spazi vertiginosi (e qui bisogna tenere un certo conto della sua iniziale e poi alquanto persistente affinità al mondo realistico, fiabesco e anche "spiritistico" di Luigi Capuana); 2) la "religiosità": che, si capisce, non ha nulla a che fare con le religioni rivelate, con la chiesa e con le chiese, anche se molto ha a che fare con l'essenza evangelica del Cristianesimo, ma che soprattutto si riconosce in quella che tout court possiamo dire la sua religione dello scrivere, dello scrivere come vivere, dello scrivere invece di vivere ("la vita" diceva "o la si vive o la si scrive": e nella sua scelta di scriverla c'è evidentemente un religioso eroismo); 3) il suo rapporto con Montaigne, mai finora scrutato, e l'antagonistica attrattiva che certamente Pascal esercitò su di lui: e ci vorrebbe una ricerca da elaboratore elettronico – ma meglio se fatta da mente umana – per estrarre dall'opera di Pirandello i momenti diciamo pascaliani, di sentimento e sgomento cosmico particolarmente. E avendo fatto questi due nomi – Montaigne e Pascal, grandi pilastri nell'edificio della letteratura francese – ne discende in definitiva la necessità di esaminare e puntualizzare il rapporto di Pirandello con quella cultura: rapporto che finirà col rivelarsi molto più importante ed effettuale di quello, che è ormai luogo comune riconoscergli, con la cultura tedesca. Ed anche questo punto, cui ho voluto dare rilevanza a sé, in verità si appartiene al Pirandello "siciliano", poiché il rapporto con la Francia è un dato inalienabile della cultura siciliana, e di grande intensità particolarmente lo era negli anni formativi di Pirandello.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Origine: Dal discorso commemorativo pronunciato a Palermo nel 1986 per il cinquantenario della morte di Luigi Pirandello; riportato in Sciascia: Pirandello http://www.parodos.it/archivio/sciascia_pirandello.htm, Parodos.it.

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“[Su Robert Lewandowski] È il giocatore più professionale con cui ho lavorato nella mia carriera. Sa come riposarsi, segue la dieta più adeguata per un atleta, alimentandosi bene, non si fa mai male, perché si allena al meglio e con la dovuta concentrazione. E si sa quanto sia importante la condizione fisica per un calciatore.”

Josep Guardiola (1971) allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo

Origine: Da un'intervista rilasciata al Daily Express, citato in Guardiola, Lewandowski giocatore modello http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Calcio/Guardiola-Lewandowski-giocatore-modello/09-02-2016/2-A_022470408.shtml, Gazzetta.it, 9 febbraio 2016.

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“Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)

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“Possiamo distinguere vari tipi di teorie nella fisica. Per la maggior parte sono costruttive. Tentano di ricavare un quadro dei fenomeni più complessi dai materiali di uno schema formale relativamente semplice, da cui prendono le mosse. Così la teoria cinetica dei gas cerca di ridurre i processi meccanici, termici e di propagazione a movimenti di molecole, cioè a ricavarli dalle ipotesi del moto molecolare. Quando diciamo che siamo riusciti a comprendere un insieme di processi naturali, invariabilmente intendiamo dire che abbiamo trovato una teoria costruttiva che copre i processi in questione.
Insieme a questa classe di teorie assai importante ne esiste una seconda, che chiamerò delle «teorie dei principi». Queste impiegano il metodo analitico, anziché quello sintetico. Gli elementi che ne costituiscono la base e il punto di partenza non sono stati costruiti per via ipotetica, ma vi si è giunti in modo empirico; essi sono caratteristiche generali di processi naturali, principi che danno origine a criteri formulati in modo matematico, che i processi separati o le loro rappresentazioni teoriche devono saper soddisfare. Così la scienza della termodinamica cerca di dedurre con mezzi analitici i nessi necessari – che gli eventi separati devono soddisfare – del fatto universalmente provato che il moto perpetuo è impossibile.
I vantaggi della teoria costruttiva sono la completezza, l'adattabilità e la chiarezza, quelli della teoria dei principi sono la perfezione logica e la sicurezza dei fondamenti.
La teoria della relatività appartiene a quest'ultima classe. Al fine di coglierne la natura, occorre prima di tutto acquisire dimestichezza con i principi su cui si fonda.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Out of My Later Years, pp. 51-52

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“Michele Zagaria: Sentite, io sono Michele Zagaria.
Carlo Pascarella: Ah.
Michele Zagaria: Eh. Allora sentimi bene. Io le sto telefonando perchè, perchè le voglio dire, no, che lei non è un giornalista serio.
Carlo Pascarella: Sì ma scusi un attimo ma lei è Michele Zagaria chi?
Michele Zagaria: E lo sai bene, chi scrivi sul giornale no? Che sta in guerra con Antonio Iovine.
Carlo Pascarella: Ma è… ma scusi ma è uno scherzo questo?
Michele Zagaria: No, no. Non è uno scherzo, sono io, personalmente. Io così le faccio le cose perchè io sono una persona seria e lei no. Aspetta un attimo, ti passo pure Antonio Iovine. Va bene? E così ti togli questo pensiero di scrivere sempre stronzate, stronzate… Secondo me un professionista serio. no? Tutte queste stronzate non le scrive. È chiaro? Adesso te lo passo.
Antonio Iovine: Pronto, sono Antonio Iovine. Senta noi non stiamo scherzando perchè ci siamo stufati di fare tutte queste cretinate, no? Noi siamo delle famiglie che… ci rispettiamo da tanti anni. Allora se lei deve scrivere le notizie le scriva serie e scriva le verità. Allora voi fate il vostro mestiere… e noi vi rispettiamo per quello che fate. Purtroppo noi facciamo un altro mestiere e ce lo siamo scelto noi, no? È vero?
Carlo Pascarella: Sì.
Antonio Iovine: Allora, il mestiere che fate voi è quello di scrivere le notizie e siamo d'accordo, però scrivetele come si devono scrivere le notizie, no?
Michele Zagaria: Stai facendo una confusione, no? Che la gente ha paura di salutare sia mio fratello che il fratello di Antonio. Allora qua non stiamo facendo nessuna minaccia e niente. Io sto parlando da persona seria come sta parlando Antonio. Per un professionista serio, secondo me non sei serio scrivendo tutte queste cose che non sono vere.
Carlo Pascarella: Posso sapere una cosa?
Michele Zagaria: Sì.
Carlo Pascarella: Da dove state chiamando?
Michele Zagaria: Noi? Dall'America.
Carlo Pascarella: Eh, hai voglia…
Michele Zagaria: È importante? È importante questo?
Carlo Pascarella: È fondamentale.
Michele Zagaria: Eh… ma per quale motivo?
Carlo Pascarella: Mi occorre una prova per sapere che siete voi!
Michele Zagaria: Sentimi bene, allora io domani ti mando mio fratello con il documento e il fratello di Antonio con il documento e vedi che vanno assieme e tutto questo problema si è chiarito. È chiaro o no? Mo io ti prego un altra cosa: domani mattina, domani mattina, ti raccomando di non scrivere quello che stiamo dicendo. Mi sono spiegato? Allora io ti ho telefonato solo per farti rendere conto che chi ti viene a dire queste stronzate sono stronzate sul vero senso della parola. Basta. Questo, non stiamo minacciando, non… niente. È chiaro questo? Va bene?
Carlo Pascarella: Va bene.
Michele Zagaria: Vuoi la conferma che ti mando mio fratello? O può bastare così?
Carlo Pascarella: Per me basta anche così.
Michele Zagaria: Ti ringrazio assai, assai.
Carlo Pascarella: Ok.
Michele Zagaria: Va bene? Da domani mattina non scrivere più queste stronzate. Io non dico che tu a me e Antonio non devi mettere sul giornale, però devi scrivere le serietà. È chiaro?
Carlo Pascarella: Voi adesso siete liberi?
Michele Zagaria: Perchè tu non lo sai che io sono latitante?”

Michele Zagaria (1958) criminale italiano

Origine: Dall'intercettazione telefonica del novembre 1998; visibile in "Pronto? Sono Michele Zagaria" http://www.serviziopubblico.it/2015/05/pronto-sono-michele-zagaria/, Serviziopubblico.it, 5 maggio 2015.

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“Le fila dei vietcong si stanno sempre più assottigliando…abbiamo raggiunto un punto importante dal quale si comincia a intravedere la fine.”

William Westmoreland (1914–2005) generale statunitense

Origine: Dalla dichiarazione pubblica del novembre 1967; citato in S. Karnow, Storia della guerra del Vietnam, a cura di Piero Bairati, BUR storia, Milano, 2014, p. 246. ISBN 978-88-17-25884-5

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“Ho più volte proposto di inserire nei programmi scolastici l'insegnamento dell'antropologia. Qualcuno crede ancora che sia una disciplina dedicata allo studio di popoli esotici e rivolta al passato. Invece l'antropologia parla al presente. Conoscere le regole e i meccanismi attraverso cui si costituiscono le società è importante quanto sapere che la terra gira intorno al sole.”

Françoise Héritier (1933–2017) antropologa francese

Origine: Citato in Anais Ginori, Françoise Héritier Così, dopo Lévi-Strauss ho deciso di passare ai piccoli piaceri della vita http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/15/francoise-heritier-cosi-dopo-levi-strauss-ho-deciso.html?ref=search, la Repubblica, 15 giugno 2012, p. 43.

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“Giussani mi diede un aiuto importante nel lasciare la mia professione, ciò per cui sentivo di aver talento, per il servizio agli altri e alla libertà. Mi disse: il destino ti ha fatto diventare l'uomo della provvidenza.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2006
Origine: Dal Meeting per l'amicizia tra i popoli, Rimini, 2006; citato in Quale libertà per quale Italia http://www.meetingrimini.org/default.asp?id=673&edizione=3945&item=5&value=0&id_n=2916, MeetingRimini.org, 25 agosto 2006.

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“[All'arrivo al Chelsea] Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il Chelsea, e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Chelsea (2013-2015)
Origine: Citato in Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..." http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml, Gazzetta.it, 3 giugno 2013.

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“La politica si dice è un'attività importante, complessa, difficile. È quindi opportuno vietarla a chiunque abbia compiuto i 65 anni, dopo una certa età ci si indebolisce, qualche volta si rincoglionisce.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Da Il Blog di Beppe Grillo
Origine: Da Il voto a punti http://www.beppegrillo.it/2010/01/il_voto_a_punti.html, BeppeGrillo.it, 13 gennaio 2010.

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“I procuratori, gli agenti? Troppo influenti. Molti club gli hanno consegnato potere. La parte più importante del calcio sono i calciatori, non i procuratori e nemmeno noi allenatori.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Die Welt; citato in Germania, Ancelotti attacca i procuratori: "Sono troppo influenti" http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/09/05/news/ancelotti_attacca_i_procuratori-147211377/, Repubblica.it, 5 settembre 2016.

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“Non so dove capito. Può darsi pure in quarta fila. L'importante è sedersi. Non perdere mai la sedia.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

citato in Corriere della Sera – Parole e Politica http://www.corriere.it/Speciali/Politica/ParolePolitica/parolepolitica.shtml?/Speciali/Politica/ParolePolitica/2006/12_Dicembre/07/, 7 dicembre 2006

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“Cos'è più importante, la connettività mondiale o il vaccino per la malaria? […] Amo ancora le vicende IT, ma se vogliamo migliorare le nostre vite dobbiamo occuparci di questioni ben più elementari come la sopravvivenza dei bambini e le risorse alimentari.”

Bill Gates (1955) miliardario e filantropo statunitense fondatore di Microsoft

Origine: Dall'intervista al Financial Times, citato in Bill Gates: "Internet non salverà il mondo". Il papà di Microsoft contro Zuckerberg & co http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/11/02/news/bill_gates_vs_mark_zuckerberg_c_-70067653/, Repubblica.it, 2 novembre 2013.

“Non si rendeva conto, il padre, che raccontando questi episodi metteva in evidenza la tolleranza d'un governo che nonostante le molte difficoltà in cui doveva scontrarsi seguiva le regole d'un sistema liberale e cercava di mantenere l'equilibrio in un impero dove l'inno nazionale era cantato in dieci lingue, se non di più. (Questo, in realtà, indignava più il patriota che non il musicista). La monarchia rigida ma illuminata ch'era stata nel 1700 era divenuta in seguito assai più rigida e meno illuminata, nondimeno tolleranza era, seppure oscillante tra lacerate contraddizioni. Ma né il padre né le sue donne erano capaci d'intendere che l'odiato impero formava allora una parte molto importante della vecchia Europa — la più importante dopo l'impero di Carlo V — e la guerra ch'essi auspicavano avrebbe messo a rischio proprio questa millenaria potenza; non potevano quindi immaginare che il crollo d'un'Austria-Ungheria, certamente immobile e ottusa, sarebbe stato l'inizio d'una decadenza europea che non si sarebbe mai più arrestata. Ma essi avevano col presente e col passato un rapporto sbagliato, e non la minima idea di quel che avrebbe dovuto essere una nuova Europa, un'Europa democratica; il cui risorgimento, del resto, la terza e ormai invecchiata generazione non vede ancora.”

parte I, cap. II, p. 28
Le quattro ragazze Wieselberger

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“Bisogna spartire il proprio tempo tra la politica e le equazioni. Ma per me, le nostre equazioni sono molto più importanti.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Citato in Einstein: A Centenary Volume, a cura di A.P. French, Harvard University Press, Cambridge, 1979, p. 8.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 108

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“[Ultime parole famose sulla Juventus nel 2015] La squadra che ha vinto lo Scudetto, ha cambiato 3-4 giocatori importanti e avrà bisogno di un po' di tempo per tornare a certi livelli. Lo farà alla svelta perché la squadra del futuro è già stata costruita, però credo che quest'anno la Juventus non possa vincere lo Scudetto.”

Gianluca Vialli (1964) allenatore di calcio, ex calciatore e commentatore televisivo italiano

Origine: Da un'intervista a Sky Sport; citato in Vialli: "La Juve non può vincere lo Scudetto" https://www.tuttojuve.com/calciomercato/vialli-la-juve-non-puo-vincere-lo-scudetto-250751, Tuttojuve.com, 30 agosto 2015.