Frasi su marco

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema marco, citata, travaglio, vita.

Frasi su marco

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“Due righe parallele che viaggiano all'infinito | nello spazio vuoto senza mai toccarsi l'una con l'altra | come la figa e Marco Carta.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Double Trouble, n. 4
Controcultura

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“Anche se non si sente, il mare è sempre in tempesta.”

Murubutu (1975) rapper italiano

da Marco gioca sott'acqua, n. 6
Gli Ammutinati del Bouncin

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“Lume v'è dato a bene e a malizia.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

Marco Lombardo: XVI, 75

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“All'estero ci vuole coraggio per commettere un reato, in Italia ci vuole coraggio per rimanere onesti.”

Piercamillo Davigo (1950) magistrato italiano

Origine: Citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 11.

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“La verità non sembra mai vera.”

Georges Simenon (1903–1989) scrittore belga

da Le memorie di Maigret, traduzione di Marco Bevilacqua, Adelphi, 2002

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“[Baia (Bacoli)] Silla, Cesare, Pompeo, Ortensio, ogni illustre romano vi tenne ville; i bagni solforosi abbondanti in quel suolo ve li chiamavano in folla, essi che bisognavano di solfo a purgagione delle acredini d'un sangue guasto dalle libidini. Là erano teatri calcati da celebri mimi; là anfiteatri popolati di famosi gladiatori; danze, corse, banchetti quivi non rifinivano: il clima, e la naturale piacevolezza del sito, l'alitar degli zefiri, la fragranza dei fiori, l'allontanamento delle cure, ogni cosa sbandiva di là i pensamenti austeri, ed inclinava i sensi a voluttà. Il mare trasferiva entro gondole dorate dall'uno all'altro lido, dall'una all'altra villa gli effemminati patrizii, le scioperate matrone; il tuffarsi dei remi era ritmo a' canti di amore modulati al suono delle lire, e de' liuti. Mai arrivava a quella spiaggia lo squillo della tromba guerriera romoreggiante ai confini, freno dello Scita, del Parto, terrore del Datavo, del Britanno: i trionfatori si riposavano a Bajà; e mentre i Cesari vi si tuffavano in ebbrezze senza nome, il mondo schiacciato respirava. Properzio non ebbe appena visitata Baja che sospettò Cinzia d'infedeltà: Marziale scrisse di Levina che vi andò Penelope, e ne partì Elena. Fu rimproverata a Marco Tullio la villa che possedea su quel lido; e Seneca affermò essere malsano respirare un giorno solo quell'aria corrompitrice.”

Tullio Dandolo (1801–1870) scrittore, storico e filosofo italiano

da Lettere su Roma e Napoli, p. 35-36
Ricordi

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“Se anche dovessi morire con te non ti rinnegherò.”

Pietro apostolo (-1–67 a.C.) apostolo di Gesù e primo papa della chiesa cattolica

Vangelo secondo Marco

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“L'arte non è una sottomissione ma una conquista.”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

citato da Marco Cicala sul Il Venerdi di Repubblica, 14 marzo 2008

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“[Marco Pannella] Uno scandalo inintegrabile.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano
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“La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.”
[D]iversisque duobus vitiis, avaritia et luxuria, civitatem laborare, quae pestes omnia magna imperia everterunt.

Tito Lívio (-59–17 a.C.) storico romano

Marco Porcio Catone: XXXIV, 4

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“La guerra si nutre da sola.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 9; 1997
Bellum inquit se ipsum alet.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“[Rivolgendosi a Marco Travaglio] Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te, questo siamo. Siamo un grande Paese! Siamo un grande paese con un diffamatore abituale.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Annozero, Rai 2, 1° maggio 2008
Da programmi televisivi

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“Sono un partigiano di Zeman. La sua è una figura che divide, di forte personalità, uno che ama il bel calcio.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Dall'intervista di Chiara Gamberale durante la festa del Pd romano, 4 luglio 2012; citato in Marco Sarti, «La sinistra è Zeman, gioca bene ma prende tanti gol» http://www.linkiesta.it/d’alema-zeman, Linkiesta.it, 5 luglio 2012.

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“Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

interrompendo il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma mentre spiegava che in Malawi 13 milioni di persone rischiavano di morire di fame
2002
Origine: Dall'intervento al vertice mondiale della FAO sulla fame nel mondo, 10 giugno 2002; citato in Concita De Gregorio, Berlusconi, una mattina per l'Africa Ma adesso via, il pranzo è servito http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/06/11/berlusconi-una-mattina-per-africa-ma-adesso.html, la Repubblica, 11 giugno 2002.

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“A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall'abbraccio mortale della sinistra.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Dall'intervista di Marco Galluzzo, Berlusconi: «Riforme? Io aspetto Ma Walter metta d'accordo i suoi» http://www.corriere.it/politica/08_gennaio_09/berlusconi_riforme_dialogo_veltroni_cf1a06b4-be7d-11dc-bd24-0003ba99c667.shtml, Corriere.it, 9 gennaio 2008.

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“Recentemente a Teano Sedicíno arrivò il console. Sua moglie espresse il desiderio di prendere un bagno nello stabilimento riservato agli uomini. Fu dato incarico al questore di Teano Sedicíno, Marco Mario, di mettere fuori dallo stabilimento quelli che vi si stavano bagnando. La moglie riferisce poi al marito che il bagno le è stato lasciato libero con ritardo, e che non era pulito. Fu piantato allora un palo in mezzo al fòro e vi fu condotto Marco Mario, l'uomo più insigne della sua città; gli furono tolti gli abiti e fu battuto con le verghe. Quelli di Cales quando seppero la cosa decretarono che nessuno usasse più il bagno pubblico, fin tanto che fosse sul posto un magistrato romano. A Ferentino per la stessa ragione un nostro pretore ordinò l'arresto dei questori: uno si buttò giù dalle mura, l'altro fu preso e battuto con le verghe. Mi basterà un solo esempio per mostrarvi quanta sia la sfrenatezza e l'insofferenza dei giovani. Pochi anni or sono fu mandato dall'Asia, con funzione di legato, un giovane che ancora non aveva rivestito magistrature. Viaggiava in lettiga. Un bovaro di Venosa s'imbatté nel convoglio e, ignorando chi fosse il viaggiatore, per scherzo domandò se portavano un cadavere. Quello, come lo udì, ordinò di posare la lettiga e con le corregge, con cui la lettiga era legata, lo fece battere fino a che rese l'ultimo respiro.”

Gaio Sempronio Gracco (-154–-121 a.C.) politico romano

1968

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“Accadde che organi collocati ai vertici, e comunque all'interno degli apparati di sicurezza dello Stato, cominciano, ad un certo punto, a lavorare non a favore delle indagini, ma contro di esse, non per collaborare con i giudici, ma per intralciare e depistare il loro lavoro. Mi limiterò a ricordare, tra i molti, tre episodi. Il primo riguarda Marco Pozzan, uomo di fiducia di Franco Freda, colpito da mandato di cattura nel giugno 1972 per concorso nella strage di piazza Fontana. Il Pozzan aveva dato segni di cedimento in un precedente interrogatorio e rivelato dati di notevole rilievo sulla strategia della tensione e sulla sua matrice di Destra. Sarebbe stato perciò molto importante avere la disponibilità fisica del Pozzan. È risultato, invece, che verso la fine di quell'anno uomini del Sid avevano intercettato durante la sua latitanza il Pozzan, lo avevano condotto in via Sicilia, ove il Sid aveva gli uffici di copertura, lo avevano sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio per saggiarne la tenuta e le conoscenze, e infine l'avevano fatto espatriare in Spagna con un passaporto falso.
Il secondo episodio riguarda Giovanni Ventura, anch'egli colpito da mandato di cattura per complicità nella strage. Anche il Ventura, nei primi mesi del '72, dava segni di inquietudine e mostrava di voler fare delle rivelazioni sulla strategia della tensione. Ebbene, il Sid anche questa volta interviene, ma non già per collaborare; infatti propone, attraverso un proprio emissario, al Ventura un piano di fuga e a tal fine mette nella sua disponibilità una chiave idonea ad aprire le celle del Carcere di Monza, dove il Ventura era allora detenuto, e due bombolette contenenti sostanze narcotizzanti per stordire gli agenti di custodia durante la programmata operazione di fuga.
II terzo episodio riguarda Guido Giannettini, uomo di Destra, legato al Sid da un rapporto di collaborazione organico e a tal fine retribuito. Anche il Giannettini, verso la metà del '72, dopo aver subito una perquisizione, viene sospettato di complicità nella strage, e contro di lui in realtà viene emesso mandato di cattura verso la fine di quell’anno. Il Sid interviene ancora una volta, non per collaborare, ma per indurre il Giannettini a sottrarsi alle investigazioni dell'autorità inquirente. Viene infatti fatto espatriare in Francia dove sarà tenuto sotto il controllo del Servizio che, anziché troncare ogni rapporto di collaborazione, continuerà addirittura a stipendiarlo.”

Pietro Calogero (1939) magistrato italiano

Origine: Dal programma televisivo La notte della Repubblica, Rai 2, 12 dicembre 1989.

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“[Ospite di Maxim Gorky presso Mosca nel 1934] Bevo alla salute di un assente la cui presenza si fa oggi sentire qui a ogni istante: Lev Davidovic Trotsky.”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

citato da Marco Cicala sul Il Venerdi di Repubblica, 14 marzo 2008

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“Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.”

Paul Valéry (1871–1945) scrittore, poeta e aforista francese

Origine: Citato in Marco Travaglio e Peter Gomez, Inciucio, BUR, 2005

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“Le teorie generali e il nulla sono, presso a poco, la stessa cosa.”

Ferdinando Galiani (1728–1787) economista

da Sentenze e motti di spirito, a cura di Marco Catucci, Salerno, 1991

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“Il tumulto e l'andirivieni quotidiano rendono Napoli una città popolata e piena di vita come Parigi.”

Donatien Alphonse François de Sade (1740–1814) scrittore, filosofo e poeta francese

citato in Vincenzo Russo, Napoli e Parigi, le vere capitali, napule. org, 29 dicembre 2011; traduzione dall'articolo di Marco Cesario, NAPLES, PARIS, THE TRUE CAPITALS, ANSAMed, 2007

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“Le forze che cambiano il corso della storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, La Ballata del Cavallo Bianco, Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 159.

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“Il calciatore sta sul campo da gioco completamente esposto. È allo scoperto. Se è un fesso, si vede subito, se è un mascalzone, anche.”

Marguerite Duras (1914–1996) scrittrice e regista francese

citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 26

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“Esiste un diritto di guerra come esiste un diritto di pace.”

Marco Furio Camillo: V, 27; 1997
Sunt et belli, sicut pacis, iura.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Le avversità ricordano agli uomini i doveri religiosi.”

Marco Furio Camillo: V, 51; 1997
Adversae deinde res admonuerunt religionum.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Pianta l'insegna qui, alfiere; questo è il posto giusto per noi!”

Marco Furio Camillo: V, 55; 1997
Signifer, statue signum; hic manebimus optime.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X
Origine: Nel tempo l'espressione è stata poi ripetuta da Quintinio Sella nel 1870 riguardo a Roma Capitale ed è stata utilizzata da D'Annunzio riguardo all'impresa di Fiume. (2011)

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“Qui resteremo benissimo.”

Marco Furio Camillo: V, 55; 2006
Hic manebimus optime.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Siamo stati sconfitti in una grande battaglia.”

Marco Pomponio: XXII, 7; 1997
M. Pomponius praetor pugna inquit magna victi sumus.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

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“Sopprimere una legge equivale a far vacillare tutte le altre.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 3; 1997
Unam tollendo legem ceteras infirmetis.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“Nessuna legge è ugualmente vantaggiosa per tutti: bisogna piuttosto chiedersi se fa gli interessi della maggioranza e da un punto di vista generale.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 3; 1997
Nulla lex satis commoda omnibus est: id modo quaeritur, si maiori parti et in summam prodest.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“La peggiore delle vergogne è quella della parsimonia e della povertà.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 4; 2006
Pessimus quidem pudor est vel parsimonia vel paupertatis.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“Come, un uomo malvagio è più sicuro imputarlo che assolverlo, così, il lusso sarebbe più tollerabile trattenerlo piuttosto che lasciarlo libero, come succede ad un animale indomabile, eccitato proprio dai vincoli, lasciato libero.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 4; 1997
Et hominem improbum non accusari tutius est quam absolvi, et luxuria non mota tolerabilior esset quam erit nunc, ipsis vinculis sicut ferae bestiae inritata, deinde emissa.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“La cosa più onorevole, così come la cosa più sicura, è quella di affidarsi interamente al valore.”

Marco Porcio Catone: XXXIV, 14; 1997
[Q]uod pulcherrimum, idem tutissimum: in virtute spem positam habere.
Ab urbe condita, Libro XXXI – Libro XL

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“Montanelli, vecchio fascista. Nella sua turpe vecchiaia sputa nel piatto dove ha velenosamente mangiato.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

citato da Marco Travaglio ad Annozero, 17 dicembre 2009
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“Di Pietro, Colombo e Davigo: assassini che vanno arrestati per associazione a delinquere volta a sovvertire l'ordine democratico.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

citato da Marco Travaglio ad Annozero, 17 dicembre 2009
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“[Rivolgendosi a Marco Travaglio] Mia sorella vale venti volte te che sei un pezzo di merda! Pezzo di merda puro!”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

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Origine: Dal programma televisivo Annozero, Rai 2, 1º maggio 2008.

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“Per Antonio Di Pietro ci vuole un ruolo di primo piano nell'alleanza di centro-destra, la sua collocazione più naturale. Dovrebbe essere uno dei leader della coalizione.”

Pier Ferdinando Casini (1955) politico italiano

Origine: 14 aprile 1995; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Piercasinando http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/14fe/14fe.html, Repubblica.it, 14 febbraio 2006.

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“[Dopo il rinvio a giudizio di Cuffaro da parte del Tribunale di Palermo per favoreggiamento alla mafia] Posso sbagliare ma, nella mia responsabilità politica, ritengo che Salvatore Cuffaro sia una persona perbene e dunque lo candideremo alle elezioni.”

Pier Ferdinando Casini (1955) politico italiano

Origine: Dal programma televisivo Ballarò, 7 febbraio 2006; citato in Marco Galluzzo, Casini-D'Alema, lite su Cuffaro e Unipol http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/060208/9vlnd.tif, Corriere della Sera, 8 febbraio 2006, p. 12.

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“Noi del tribunale siamo fortunati, abbiamo un posto in prima fila nel teatro della vita.”

Henry John Woodcock (1967) magistrato italiano

citato in Marco Imarisio, Clamori e incidenti di un pm d'assalto http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/17/imarisio.shtml, Corriere della sera, 17 giugno 2006

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“Riflettendo su questi testi biblici [il Vangelo proposto dalla liturgia in quella domenica, Mt 21, 28-32], ho pensato subito a Papa Giovanni Paolo I, di cui proprio oggi ricorre il trentesimo anniversario della morte. Egli scelse come motto episcopale lo stesso di san Carlo Borromeo: Humilitas. Una sola parola che sintetizza l'essenziale della vita cristiana e indica l'indispensabile virtù di chi, nella Chiesa, è chiamato al servizio dell'autorità. In una delle quattro Udienze generali tenute durante il suo brevissimo pontificato disse tra l'altro, con quel tono familiare che lo contraddistingueva: "Mi limito a raccomandare una virtù, tanto cara al Signore: ha detto: imparate da me che sono mite e umile di cuore… Anche se avete fatto delle grandi cose, dite: siamo servi inutili". E osservò: "Invece la tendenza, in noi tutti, è piuttosto al contrario: mettersi in mostra" (Insegnamenti di Giovanni Paolo I, p. 51-52). L'umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale.
Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente. Nei discorsi usava esempi tratti da fatti di vita concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare. La sua semplicità era veicolo di un insegnamento solido e ricco, che, grazie al dono di una memoria eccezionale e di una vasta cultura, egli impreziosiva con numerose citazioni di scrittori ecclesiastici e profani. È stato così un impareggiabile catechista, sulle orme di san Pio X, suo conterraneo e predecessore prima sulla cattedra di san Marco e poi su quella di san Pietro. "Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio", disse in quella medesima Udienza. E aggiunse: "Non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma: si crede alla mamma, io credo al Signore, a quello che Egli mi ha rivelato" (ivi, p. 49). Queste parole mostrano tutto lo spessore della sua fede. Mentre ringraziamo Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo, facciamo tesoro del suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli e ai cosiddetti lontani. Invochiamo per questo Maria Santissima, umile Serva del Signore.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

28 settembre 2008 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20080928_it.html
Angelus, Regina Coeli

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“[Rispondendo a Marco Materazzi che lo aveva definito "finto prete"] Ha ragione lui quando dice che siamo sicuramente diversi, però dire finto prete a me è assurdo. Sono agnostico, uso il preservativo, sono divorziato. Non capisco perché e cosa dice…”

Alessandro Costacurta (1966) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Costacurta risponde a Materazzi: "Io finto prete? Macché" http://www.milannews.it/?action=read&idnotizia=44863, Milannews.it, 6 febbraio 2011.

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“Come si sa, preferisco la legge del taglione.”

Roberto Calderoli (1956) politico italiano

dall'intervista di Marco Damilano, A Nord non passeranno http://espresso.repubblica.it/dettaglio/A-Nord-non-passeranno/1899128, L'espresso, 6 dicembre 2007

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“[Riferendosi a Fini, invitato a partecipare ad una puntata di Porta a Porta] Gliela strutturiamo, gliela confezioniamo addosso.”

Bruno Vespa (1944) giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano

dalla telefonata del 4 maggio 2005 con il portavoce di Fini, Salvatore Sottile, intercettata dalla Procura di Potenza; citato in Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti, p. 273