Frasi su moglie
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“Tutte le scelte le ho fatte per mia moglie. Mi ha sostenuto per 55 anni. Ma lei è stata la moglie di Buzzanca, io morirò senza sapere chi sono.”

Lando Buzzanca (1935) attore italiano

Origine: Citato in Buzzanca: "A 77 anni vado ancora a letto con due donne" http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1103192/Buzzanca---A-77-anni-vado-ancora-a-letto-con-due-donne-.html, Libero quotidiano.it, 20 ottobre 2012.

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“Diserzione (s. f.) – Avversione per il combattimento che si dimostra abbandonando l'esercito e la moglie.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 65
Dizionario del diavolo

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“Si è più registi prima di andare a dormire, quando si va in bagno, parlando con la propria moglie, piuttosto che sul set.”

Massimo Troisi (1953–1994) attore e regista italiano

Origine: Citato in Troisi, chi era costui? http://cinema.ilsole24ore.com/film-brevi/2013-11-16/troisi-costui-00026803.php?refresh_ce, Il Sole 24 Ore, 16 novembre 2013.

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“"Vostra moglie è una rosa", dicevano a un poeta cieco. "Lo immaginavo dalle spine", rispose.”

Alphonse Karr (1808–1890) giornalista e scrittore francese

Origine: Aforismi sulle donne, sull'uomo e sull'amore, p. 18

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“Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela.”

Sacha Guitry (1885–1957) attore, regista e sceneggiatore francese

da Elles et toi; citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003

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“Una moglie crede volentieri nell'innocenza del marito.”

Heinrich Von Kleist (1777–1811) drammaturgo e poeta tedesco

Origine: Citato in Focus n. 79, p. 184.

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“Mai un marito sarà così ben vendicato come dall'amante di sua moglie.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

La fisiologia del matrimonio

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“Nel bastonare era trasportato da una specie di istinto sessuale: bastonava solo sua moglie.”

Georg Christoph Lichtenberg (1742–1799) fisico, scrittore e aforista tedesco

Osservazioni e pensieri

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“Nessun uomo che meriti è o può essere fedele a sua moglie, o ne sarà mai capace.”

John Vanbrugh (1664–1726) architetto e drammaturgo inglese

da The Relapse

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“Una delle più penose condizioni per i gelosi (e gelosi sono tutti nella nostra vita di società) è trovarsi costretti a quelle relazioni mondane che mettono in una grande e pericolosa intimità gli uomini e le donne. Bisogna diventar ridicoli oppure permettere l'intimità nei balli, l'intimità tra i medici e le loro clienti, l'intimità con gli artisti, i pittori e specialmente i musicisti. Le persone si occupano insieme della più nobile tra le arti, la musica: perciò è necessaria quella tale intimità, e quell'intimità non ha nulla di biasimevole: soltanto un marito scioccamente geloso può vedervi qualcosa di male. E intanto tutti sanno che proprio a mezzo di occupazioni, e specialmente della musica, avviene la maggior parte degli adultèri nel nostro mondo. Evidentemente li avevo messi nella medesima situazione penosa nella quale mi trovavo io: per un pezzo non mi riuscì di dir nulla. Ero come una bottiglia capovolta dalla quale l'acqua non esce perché è troppo piena. Volevo ingiuriarlo, scacciarlo, ma invece sentivo che dovevo invece mostrarmi amabile e affettuoso con lui. E così feci. Finsi di approvare tutto, per quello stesso strano sentimento che mi obbligava a rivolgermi a lui con tanta maggiore gentilezza quanto più la sua presenza mi era penosa. Gli dissi che mi affidavo al suo gusto e consigliai lo stesso a mia moglie. Egli rimase ancora un poco, quanto bastava per cancellare la sgradevole impressione che aveva prodotto la mia subitanea entrata nella stanza, con quel viso stravolto e quel mio silenzio, e poi se ne andò, figurando di aver finalmente deciso quel che si dovesse suonare. Io ero interamente persuaso che a paragone di ciò che li preoccupava la questione dei pezzi da suonare era per loro senza alcuna importanza.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

cap. XXI, 1968

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“Vecchio, benedetto, Pekisch, questo non me lo dovevi fare. Non me lo merito. Io mi chiamo Pehnt, e sono ancora quello che se ne stava sdraiato per terra a sentire la voce nei tubi, come se quella arrivasse davvero, e invece non arrivava. Non è mai arrivata. E io adesso sono qui. Ho una famiglia, ho un lavoro e la sera vado a letto presto. Il martedì vado a sentire i concerti che danno alla sala Trater e ascolto musiche che a Quinnipak non esistono: Mozart, Beethoven, Chopin. Sono normali eppure sono belle. Ho degli amici con cui gioco a carte, parlo di politica fumando il sigaro e la domenica vado in campagna. Amo mia moglie, che è una donna intelligente e bella. Mi piace tornare a casa e trovarla lì, qualsiasi cosa sia successa nel mondo quel giorno. Mi piace dormire vicino a lei e mi piace svegliarmi insieme a lei. Ho un figlio che amo anche se tutto fa supporre che farà l'assicuratore. Spero che lo farà bene e che sarà un uomo giusto. La sera vado a letto e mi addormento. E tu mi hai insegnato che questo vuol dire che sono in pace con me stesso. Non c'è altro. Questa è la mia vita. Io lo so che non ti piace ma io non voglio che tu me lo scriva. Perché voglio continuare ad andare a letto, la sera, ed addormentarmi. Ognuno ha il mondo che si merita. Io forse ho capito che il mio è questo qua. Ha di strano che è normale. Mai visto niente del genere, a Quinnipak. Ma forse proprio per questo, io qui ci sto bene. A Quinnipak si ha negli occhi l'infinito. Qui, quando proprio guardi lontano, guardi negli occhi di tuo figlio. Ed è diverso. Non so come fartelo capire, ma qui si vive al riparo. E non è cosa spregevole. È bello. E poi chi l'ha detto che si deve proprio vivere allo scoperto, sempre sporti sul cornicione delle cose, a cercare l'impossibile, a spiare tutte le scappatoie per sgusciare via dalla realtà. È proprio obbligatorio essere eccezionali? Io non so. Ma mi tengo stretta questa vita mia e non mi vergogno di niente: nemmeno delle mie soprascarpe. C'è una dignità immensa, nella gente, quando si porta addosso le proprie paure, senza barare, come medaglie della propria mediocrità. E io sono uno di quelli. Si guardava sempre l'infinito a Quinnipak, insieme a te. Ma qui non c'è l'infinito. E così guardiamo le cose, e questo ci basta. Ogni tanto, nei momenti più impensati, siamo felici. Andrò a letto, questa sera, e non mi addormenterò. Colpa tua, vecchio, maledetto Pekisch. Ti abbraccio. Dio sa quanto ti abbraccio. Pehnt, assicuratore.”

Castelli di rabbia

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“La bigamia è avere una moglie di troppo e la monogamia anche.”

Antonio Amurri (1925–1992) scrittore e paroliere italiano

Qui lo dico e qui lo nego
Origine: Nonostante la citazione venga spesso attribuita a Oscar Wilde, non vi sono evidenze a sostegno di tale attribuzione. La citazione è apparsa in varie forme, sempre in maniera anonima tra fine Ottocento e inizio Novecento, le più simili a quella riportata appaiono nel libro Light Interviews with Shades (1922) e in The Literary Digest di New York (1929). Erica Jong nel suo libro Paura di volare del 1973 ha proposto una variante della citazione sostituendo la parola "marito" a "moglie" e ha probabilmente contribuito alla diffusione dell'aforisma.

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“Io ai miei capelli in ordine ci tengo. Anche in campo. Anche se gioco sotto a un temporale. Anche se corro in mezzo alle raffiche di vento. Tutti, persino i compagni di squadra e addirittura mia moglie, mi chiedono come faccio a finire la partita sempre pettinato. La verità è che curo molto la testa.”

Javier Zanetti (1973) calciatore argentino

Origine: Citato in Zanetti, la mania dei capelli "Solo mia figlia può toccarli" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2009/01/27/zanettisalute.shtml, Gazzetta dello sport, 27 gennaio 2009.

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“Agosto, moglie mia non ti conosco.”

Achille Campanile (1899–1977) scrittore italiano

Origine: Titolo di un suo racconto passato a proverbio e modo di dire comunissimo.

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“[su Maria de' Medici] Non vi amo solo come un marito deve amare una moglie ma come un servitore appassionato un'amante.”

Enrico IV di Francia (1553–1610) Re di Francia e Navarra

Citazioni di Enrico IV
Origine: Citato in André Castelot, Maria de' Medici: un'italiana alla corte di Francia, pp. 17-18.

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“La moglie obbediente è quella cui il marito ha ordinato di fare ciò che vuole lei e lei lo fa.”

John Garland Pollard (1871–1937) politico statunitense

A Connotary

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“Mi hai reso pazzo di felicità…vorrei saltare, vorrei anche danzare, sebbene mi sarebbe difficile perché non sono mai stato un ballerino… siamo felici, Adele.”

Johann Strauss (figlio) (1825–1899) compositore e direttore d'orchestra austriaco

lettera alla moglie, Adele Strauss; citato in Gli Strauss, p. 199
Citazioni di Johann Strauss jr

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“Era ovvio: preferiva scopare che fare l'amore con sua moglie.”

Fabio Volo (1972) attore, scrittore e conduttore radiofonico italiano

La mia vita

“Eddie Guerrero è il mio migliore amico e sono sicuro che c'è tanta gente che lo conosceva che sarebbe capace di dire così sul suo conto. Era una tale… Tale bella persona, una persona di cuore. Non riesco a trovare, ehm… Le giuste… Non riesco a trovare le giuste parole per descrivere che tipo di uomo Eddie era veramente. Ehm… Ho frequentato Eddie per circa 15 anni e speso buona parte di essi sempre in viaggio. Abbiamo riso assieme, pianto assieme… Lo sapete, ci siamo affrontati l'un con l'altro, siamo stati su e giù per ogni montagna, per ogni autostrada. Uhm… E l'ha sempre preso come un esempio; sapete, era l'unico amico che abbia avuto con cui abbia continuato ad aprire il mio cuore; se stavo attraversando dei momenti difficili per via dei motivi o problemi personali, era l'unico ragazzo con cui potevo parlare e sapere che avrebbe capito che lui voleva distrarmi da questo… Sapete, perché con tutta l'esperienza che aveva… Io credo ad esempio che Eddie prendeva sempre esempio attraverso la sua vita attraverso gli ostacoli a cui è andato in contro, ed è diventato una persona migliore e spesso ha utilizzato questo come esempio. Non ci eravamo mai lasciati senza dire l'un l'altro che ci volevamo bene. Ora riesco a dire veramente che io amo… Io amo Eddie Guerrero. Lui è un uomo del quale posso dire di voler bene a lui e alla sua famiglia. E… Il mio cuore, i miei pensieri e le mie preghiere vanno a sua moglie Vickie, Shul, Sherilyn & Caily. Non riesco ad immaginare il dispiacere da cui loro sono pervasi ora e le emozioni che stanno provando, ma volevo far sapere che le mie preghiere e i miei pensieri sono con loro e… Eddie, so… So che sei in un posto migliore e so che tu ora mi stai guardando dall'alto [Inizia a piangere] E so che ti voglio bene e che mi manchi. Eddie, Tu hai fatto… Tu hai fatto una tale grande impressione nella mia vita e voglio ringraziarti per tutto ciò che mi hai dato. E voglio ringraziarti dal cuore e dirti che ti voglio bene e che non ti dimenticherò mai e che ci rivedremo ancora. Ti voglio bene Eddie.”

dall'Eddie Guerrero Tribute di Monday Night RAW, 14 novembre 2005

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“La moglie è vita, o coltello e capresto, | Conforme vuoi.”

Niccolò Forteguerri (1674–1735) accademico e presbitero italiano

Cap. I
Rime piacevoli
Origine: Citato in Harbottle, p. 344.

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“Chi batte la moglie dà da mormorare ai vicini.”

Le sottilissime astuzie di Bertoldo, Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte

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“Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito.”

Paolo di Tarso (5–67) apostolo, martire e santo cristiano

7, 3

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“Uccide la suocera scambiandola per la moglie.”

Ennio Flaiano (1910–1972) scrittore italiano

da Diario notturno e altri scritti, Bompiani, 1956
Attribuite

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“Mi piacerebbe, dunque, negare che parte delle candidature del Pdl facciano espressamente schifo, e che siano solamente plastilina nelle mani del capi-listone. Ma non ci riesco. Nessuno, per definizione, è indegno di entrare in Parlamento: ma quando vedi certi esclusi ti prudono le mani. Militari contro militari, imprenditori contro imprenditori, sindacalisti contro sindacalisti, handicappati contro handicappati, e portavoce, parenti, segretarie, scienziati contro scienziati: va bene tutto. Ma ditemi perché dev'esserci la moglie di Emilio Fede e non Daniele Capezzone, cui Berlusconi di ripiego ha offerto di fare il suo portavoce. Ditemi perché dev'esserci la chirurga di Berlusconi e la fisioterapista di Berlusconi quando di converso hanno spazzato e non sostituito praticamente tutti i liberali (da Alfredo Biondi a Egidio Sterpa a Lino Jannuzzi) per infilare oltretutto anche il tassista Loreno Bittarelli, capopolo della cricca corporativa più illiberale d'Occidente. Non hanno candidato Paolo Cirino Pomicino, ma abbiamo la giornalista del Tg4 Gabriella Giammanco, e Gabriella Carlucci, Elisabetta Gardini, l'avvocatessa Nunzia Di Girolamo già indicata come «la nuova Mara Carfagna» come se ci fossimo già abituati alla vecchia. Chissà che hanno pensato Elio Vito e Antonio Martusciello nel vedersi esclusi a vantaggio della nota conduttrice Elisa Alloro: questo mentre Maurizio Gasparri aveva il fegato di spiegare che le sciampiste stanno tutte a sinistra, dove pure abbondano segretarie e portavoce che di politica capiscono poco ma di accondiscendenza già di più. In compenso nel Pd non c'è l'islamista moderato Khaled Foud Allam, e non c'è neppure Nando Dalla Chiesa: ma c'è Massimo Calearo, che sino a due settimane fa aveva la suoneria del cellulare (sul serio) con l'inno di Forza Italia.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

Origine: Da Che schifo E adesso come li voto? http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/18320, Il Riformista, 12 marzo 2008.

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“Non certo io amo mia moglie e mio figlio più che non mio padre e lo Stato.”

Publio Cornelio Tacito (54–120) storico, oratore e senatore romano

Germanico p. 35; 1974

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“Donne pure sono soltanto quelle che non sono state desiderate. Un uomo che si adira per gli amori di sua moglie, è uno zotico.”

Publio Ovidio Nasone (-43–17 a.C.) poeta romano

Origine: Citato in Jim Bishop, Il giorno in cui Cristo morì, traduzione di Maria Satta, Garzanti, 1958.

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“Ficarra: Ho saputo che tua moglie ti tradisce.
Picone: Sì, è un bravo ragazzo.”

Ficarra e Picone duo comico italiano

dall'intervento al Festival di Sanremo, 28 febbraio 2007

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“Recentemente a Teano Sedicíno arrivò il console. Sua moglie espresse il desiderio di prendere un bagno nello stabilimento riservato agli uomini. Fu dato incarico al questore di Teano Sedicíno, Marco Mario, di mettere fuori dallo stabilimento quelli che vi si stavano bagnando. La moglie riferisce poi al marito che il bagno le è stato lasciato libero con ritardo, e che non era pulito. Fu piantato allora un palo in mezzo al fòro e vi fu condotto Marco Mario, l'uomo più insigne della sua città; gli furono tolti gli abiti e fu battuto con le verghe. Quelli di Cales quando seppero la cosa decretarono che nessuno usasse più il bagno pubblico, fin tanto che fosse sul posto un magistrato romano. A Ferentino per la stessa ragione un nostro pretore ordinò l'arresto dei questori: uno si buttò giù dalle mura, l'altro fu preso e battuto con le verghe. Mi basterà un solo esempio per mostrarvi quanta sia la sfrenatezza e l'insofferenza dei giovani. Pochi anni or sono fu mandato dall'Asia, con funzione di legato, un giovane che ancora non aveva rivestito magistrature. Viaggiava in lettiga. Un bovaro di Venosa s'imbatté nel convoglio e, ignorando chi fosse il viaggiatore, per scherzo domandò se portavano un cadavere. Quello, come lo udì, ordinò di posare la lettiga e con le corregge, con cui la lettiga era legata, lo fece battere fino a che rese l'ultimo respiro.”

Gaio Sempronio Gracco (-154–-121 a.C.) politico romano

1968

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“Pure io c'ho la moglie abruzzese, ma mica mi vengo a sfogà con te!”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Pippo Chennedy Show
Personaggi originali, Gianni Livore

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“Era bella come la moglie di un altro.”

Paul Morand (1888–1976) scrittore francese

da Lewis et Irene
informazioni bibliografiche?

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“La fedeltà, durante la vita, è niente: ma che umiliazione morire e comparire innanzi a Dio senza avere mai ingannato la propria moglie!”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 giugno 1902; Vergani, p. 198
Diario 1887-1910

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“La moglie è fatta per suo marito; e il marito è fatto per la patria, per la famiglia e per la gloria.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Pensieri morali

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“L'aria sarà sempre troppo carica di qualcosa. Il vostro corpo sempre indolenzito o stanco. Vostro padre, sempre troppo ubriaco. Vostra moglie sempre troppo fredda. Avrete sempre una qualche scusa per non vivere la vostra vita.”

Variante: Ciò che vi blocca qui dentro è ciò che blocca l'intera vostra vita". L'aria sarà sempre troppo carica di qualcosa. Il vostro corpo sempre troppo indolenzito o stanco. Vostro padre, sempre troppo ubriaco. Vostra moglie sempre troppo fredda. Avrete sempre una qualche scusa per non vivere la vostra vita.
Origine: Cavie, p. 51

“La carcerazione non deve costringere una moglie all'astinenza [dai rapporti sessuali], né deve diventare un invito al tradimento e all'adulterio. […] D'altro canto qualunque sessuologo o psichiatra potrebbe confermare gli effetti negativi di questo tipo di proibizione sulla salute, sulle tensioni e, di conseguenza, sull'aumento di episodi di violenza nelle carceri.”

Patrizio Gonnella (1966) giurista italiano

Origine: Da Sesso in carcere per i detenuti, in arrivo le "love rooms" (per legge). Sindacato di polizia: "Ci opporremo in ogni modo" http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/18/sesso-in-carcere-per-i-detenuti-in-arrivo-le-love-rooms-per-legge-sindacato-di-polizia-ci-opporremo-in-ogni-modo/2739356/, il Fatto Quotidiano.it, 18 maggio 2016.

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“Fare la moglie è stata la prima forma, non riuscita, di volontariato della Storia.”

Pietro Gorini (1955) autore televisivo e scrittore italiano

p. 219

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“La follia di un uomo è spesso la moglie di un altro uomo.”

Helen Rowland (1875–1950) umorista, giornalista

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“Tua moglie, una conchiglia di mistero, | donna che si difende alle parole, | come Petrarca ne farei una dea.”

Tua moglie, una conchiglia di mistero
Ballate non pagate

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“Vado molto forte come moglie cornuta, è la mia specialità.”

Margherita Buy (1962) attrice italiana

Origine: Citato in Laura Laurenzio, L'incontro http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/06/incontro.html, repubblica.it, 6 maggio 2007.

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“[Su Mario Trevi] È stata la mia unica esperienza al suo fianco. Interpretavo il ruolo della moglie, quindi ero la protagonista con lui, cui ammazzavano il figlio piccolissimo. Una di quelle storie di camorra e dolore che in quegli anni funzionava. Una rarità, purtroppo. Eppure, credo di essere adatta a ruoli seri, ma non me ne hanno mai affidati. Quello lo ricordo con piacere. Negli Anni Settanta, Mario Trevi aveva raccolto i frutti del suo lavoro, era considerato già un grande interprete della canzone napoletana. Era un cantante famoso, un personaggio doc. Poi, aveva lanciato Indifferentemente, una delle più belle canzoni del nostro repertorio, quindi per me era emozionante lavorare con lui e quel ruolo mi sembrò ancora più importante, anche se i film tratti dalle sceneggiate restavano un po' relegati in ambiti ristretti. Lui, inoltre, fu molto carino con me, che ero giovane e avevo ancora tanto da imparare. Era un'epoca meravigliosa, ricca di vitalità. Per un artista che avesse veramente voglia di fare questo mestiere era davvero stimolante. Mi ero appena trasferita a Roma. Nella capitale c'era tutto: il cinema, la musica, l'arte. S'incontravano i pittori, i poeti. Napoli era pervasa dalla stessa creatività, dalla stessa voglia di fare che si respirava dovunque. La nota dominante di quegli anni era la passione, ricordo anche il produttore del film La pagella, era un tipo particolare. Avevano coraggio, allora, rischiavano in proprio per produrre spettacoli di qualità. Tutti noi venivamo da quell'epoca, che volevamo fare gli attori, i cantanti, i musicisti, avevamo grandi maestri da imitare, ai quali ispirarci e ci avvicinavamo a loro con umiltà e serietà. Volevamo crescere, conoscere, sapere tutto quel che si poteva perché ci tenevamo a realizzare spettacoli di buon livello. Ragioniamo ancora così. Oggi, invece, tranne che per rare eccezioni (penso a Fabio Fazio, a Fiorello, per esempio), il successo immediato, i guadagni, la facile popolarità sembrano diventati gli unici obiettivi.”

Marisa Laurito (1951) attrice, showgirl e cantante italiana

Origine: Citato in Angela Matassa, Laurito: «Io, attrice drammatica in un film con Mario», Il Mattino, 17 aprile 2005.

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“Lui [Silvio Berlusconi] è un Messia, i magistrati gli stanno messo di continuo a rompergli le scatolette e non capisco il perché […]. Io prego ogni giorno i miei santi perché Berlusconi viva fino a 120 anni. Io darei la vita per lui, morirei. Gli darei un rene, due reni, persino mia moglie, se lei è d'accordo.”

Antonio Razzi (1948) politico italiano

Origine: Da un intervento alla trasmissione La Zanzara, 19 giugno 2013; visibile su tv.ilfattoquotidiano.it http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/20/pdl-antonio-razzi-a-berlusconi-darei-mia-moglie-due-reni-mia-vita/237328/

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“Prendi moglie fra i tuoi pari.”

Cleobulo filosofo greco antico

Origine: Citato in Luciano De Crescenzo, Storia della filosofia, Mondadori, 2013, p. 18.

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