Frasi su nemico
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“Guarda il tuo nemico come è il tuo miglior maestro.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da "Maledettamente" n. 8
1009 giorni

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“Una biografia dovrebbe essere scritta da un acerrimo nemico.”

Arthur James Balfour (1848–1930) politico inglese

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“Ruggiero per la prima impresa volle andare sopra Squillace, la quale era tenuta da benissimo presidio de' soldati, richiese il Re, che mandasse per terra Blasio d'Alagona con l'esercito, a tal ch'in un medesimo tempo si potesse combattere per mare e per terra: venne Blasio, e nel dare l'assalto per terra fu in modo ributtato, che se i Terrazzani voleano essere contenti d'avere ben difesa la Città, come conveniva, non sarebbe pigliata mai; ma i Terrazzani, ch'eran in maggior numero che i soldati del presidio, usciro e s'allontanaro temerariamente tanto dalla Terra, dando la caccia a' nemici, che Ruggiero di Loria, ch'invano si travagliava di combattere la Terra per mare, pose subito i soldati dell'armata in terra, ed occupò quel luogo, ch'era tra i Cittadini usciti col presidio e la Città, ed allora Blasio avendo per forza fatto far testa a suoi che fuggivano, rinnovò la battaglia e si trovaro i Terrazzani rinchiusi, sentendosi all'improvviso Ruggiero coi suoi dietro le spalle, onde fu fatta tal uccisione, che non fu casa in Squillace ove non fosse morto alcun a quella giornata: de' soldati del presidio si salvaro pochissimi, facendosi per vera virtù la strada con l'arme a ritornar alla Città, la maggior parte feriti, e la Città restò tanto spaventata al ritorno loro, che subito pigliò partito di rendersi e fu data a Corrado Lanza con buon numero di gente, e Biasio, con l'esercito di terra andò sopra Pietro Ruffo, ch'era in Catanzaro, Signore per antica nobiltà di sangue illustre, il qual essendo stato fidato sopra la speranza della pace, non avea fatte quelle provisioni di cose da vivere né dei soldati, che avesse potuto sostenere un lungo assedio; pur i Terrazzani che l'amavano, lo confortaro a tenersi, promettendo di voler morire tutti sotto la bandiera sua, ma il buon Signore volle assicurarsi, mandò a Riggio a patteggiare con Re Federico, e così si rese a patti, che se fra quaranta dì, l'esercito di Re Carlo non venia a soccorrere, si dava reso.”

Angelo di Costanzo (1507–1591) storico e poeta italiano

Origine: Istoria del regno di Napoli, p. 172

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“Nell'ampia fascia che gli avvolge il ventre, Nazim stiva i denari che riceve, senza contarli: appena una palpatina. I suoi polpastrelli sono sensibili come quelli di un pianista, e altrettanto esercitati. Poi nessuno lo imbroglierebbe, qui: i suoi compagni non discutono la sua scelta, e più d'uno prova una sorta di ruvida pietà per gli armeni, oggi divenuti più miserabili di loro: anche perché sono perseguitati dai Senzadio del nuovo governo. Capiscono, i mendicanti, che in un mondo senza Dio anche il loro mestiere diventa difficile, e la carità, rara. E poi, è tempo di guerra: non è meglio combattere i nemici esterni, piuttosto che crearsene di interni? La secolare saggezza di mendicanti e mercanti, in Oriente, si è sempre incontrata nell'ardua abilità del compromesso a metà strada.
Nelle Corti dei Miracoli della malavita, che fioriscono dovunque, e sono il rovescio del tessuto di ogni società organizzata, le cose hanno una loro logica, per quanto capovolta; e vi trovano spazio l'avidità, la crudeltà, l'astuzia, la fuga dalla fame: ma non il fanatismo. Perché eliminare gli armeni, che producono ricchezza e cospicue elemosine? (nell'Impero Ottomano, come in ogni società religiosa, l'elemosina garantisce la ricchezza, e la giustifica…).
«La pecora si tosa, non si ammazza» così brontolano fra loro i Fratelli mendicanti, che dal selvaggio assalto ai beni degli armeni non hanno ricevuto che briciole, mentre non ricevono più le usuali, ricche elemosine alle porte delle chiese e delle case, e durante le grandi festività cristiane.”

La masseria delle allodole

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“L'assoluto è il peggior nemico della buona politica, come la scienza dell'aspettare è la sua più fedele alleata.”

Massimo D'Azeglio (1798–1866) politico italiano

Origine: Dal discorso in Senato del 3 dicembre 1864, in Scritti politici e letterari di Massimo d'Azeglio.

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“Il peggior nemico della cultura è la noia, la mancanza di chiarezza, o l'assenza di creatività.”

Piero Angela (1928) divulgatore scientifico e giornalista italiano

cap. XI, p. 142
A cosa serve la politica?

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“E lasciarsi dicendo che poi | resteremo amici. | Se lo dicono tutti, anche noi… | Soli sì, ma nemici…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Non ci sono emozioni
Ti conosco mascherina

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“Il clericalismo: ecco il nemico.”

Léon Gambetta (1838–1882) politico francese

Le cléricalisme, voilà l'ennemi!
Origine: Citato in Herbert Fisher, Storia d'Europa, p. 239, Vol. III, Universale Laterza, 1976.

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“Non sono i miei sudditi che mi hanno combattuto contro; non mi strappano il Regno le discordie intestine, ma mi vince l'ingiustificabile invasione d'un nemico straniero.”

Francesco II delle Due Sicilie (1836–1894) Quarto ed ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie (1859-1861)

Tratto da "Re Franceschiello. L'ultimo sovrano delle Due Sicilie", di Giuseppe Campolieti, Mondadori, Milano, 2005

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“Il più grande nemico della libertà individuale è l'individualismo in se stesso.”

Saul Alinsky (1909–1972) attivista e scrittore statunitense

da Rules for Radicals, prologo

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“Il potere non è solo quello possiedi realmente, ma quello che i nemici pensano tu abbia.”

Saul Alinsky (1909–1972) attivista e scrittore statunitense

da Rules for Radicals

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“Il nemico dell'idealismo è un fanatismo eccessivo.”

Neil Kinnock (1942) politico britannico

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“[Ai senatori] Poiché senza dubbio sono circondato da nemici e vengo spinto nel baratro, spegnerò il mio incendio con una catastrofe.”

Lucio Sergio Catilina (-109–-62 a.C.) militare e senatore romano

Citato in Gaio Sallustio Crispo 1994

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“[Sui nemici della Germania nella I guerra mondiale] Adesso li pesteremo di santa ragione.”

Guglielmo II di Germania (1859–1941) imperatore della Germania e re di Prussia

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 679

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“Chi attacca la magistratura lo fa per trovarsi un alibi… Il nemico primo è la corruzione.”

Rocco Buttiglione (1948) politico e accademico italiano

dall'intervista a l'Europeo, Macché complotto, rubate un po' meno, 11 settembre 1992; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Il Buttiglione pieno e quello vuoto http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/18-luglio/18-luglio.html, la Repubblica, 18 luglio 2007

“Che tu non abbatta mai un nemico più debole di te.”

Cyril M. Kornbluth (1923–1958) autore di fantascienza statunitense

Origine: Parte di quella gloria, p. 171

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“Pseudolo: Per Giove, come mi riesce bene e felicemente, qualunque cosa io faccia! Nella mia mente sta riposto un piano che non lascia adito né a dubbi né a timori. Perché è stoltezza affidare una grande impresa a un animo timoroso, dato che ogni iniziativa ti riesce a seconda di come tu ti ci impegni, di quanta importanza le dài. Io ho preparato in anticipo nella mia mente le schiere, in duplice, in triplice fila, gli inganni, le perfidie, cosicché, dovunque mi scontrerò con i nemici – lo dirò fidando nel valore dei miei antenati, nella mia abilità e nella malizia delle mie frodi – io possa vincere facilmente, io possa spogliare facilmente i miei nemici con le mie perfidie. Adesso questo nemico comune mio e di tutti voi, Ballione, io lo sbalestrerò bellamente. Voi fate solo attenzione. Io voglio assediare questa fortezza [indica la casa di Ballione], perché oggi sia conquistata, e qui condurrò le mie legioni; se la espugno – facile io renderò questa impresa per i miei concittadini – subito dopo muoverò prontamente il mio esercito contro questa antica fortezza [indica la casa di Simone]. Quindi caricherò e riempirò di bottino me stesso e insieme tutti i miei compagni, perché si sappia che sono nato per il terrore e la disfatta dei miei nemici. Da una tale stirpe io sono nato: a me si addice compiere grandi imprese, che mi diano lustro e rinomanza per lungo tempo in futuro. Ma chi è costui che vedo? Chi è costui che si presenta ai miei occhi, a me ignoto? Mi piacerebbe sapere che cosa vuole con quella spada. Da quest'angolo starò in agguato per vedere che cosa fa.”

vv. 574-594; 1996
Pseudolus
Origine: A parlare qui è ancora un servus callidus, un servo astuto: Pseudolo, il quale da il nome alla commedia. Nel monologo proposto, Plauto parodia ancora la poesia epica, ma non meglio che in Bacchides vv. 925-978.

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“Ho ricercato la figura del soldato anche nel Medioevo. E ho trovato l'immagine del cavaliere, che metteva Dio sopra tutto. Il cavaliere medioevale non infierisce sul nemico per ucciderlo, ma gli stringe la mano. C'è della bellezza in questo, e questa realtà investe tutto il mondo.”

Eugenio Corti (1921–2014) scrittore e saggista italiano

Origine: Citato in Chiara Sirianni, Eugenio Corti racconta il Medioevo, Tempi, 21 dicembre 2008; citato in eugeniocorti.net http://www.eugeniocorti.net/?cat=6.

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“[Riferendosi al pallone da calcio] È un nemico che non deve entrare in casa.”

Valerio Bacigalupo (1924–1949) calciatore italiano

Origine: Citato in Nino Materi, La vocazione di Fontana: una carriera in "panca" http://www.ilgiornale.it/sport/la_vocazione_fontana_carriera_panca/05-06-2008/articolo-id=266663-page=0-comments=1, Il Giornale.it, 5 giugno 2008.

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“Sceglici come amici, come nemici siamo sadici.”

Joe Cassano (1973–1999) rapper italiano

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