Frasi su padre
pagina 12

Simonetta Agnello Hornby photo
Morgan photo
Ezra Pound photo
Silvana De Mari photo
Silvana De Mari photo
Claudio Bisio photo
Federico De Roberto photo
Nicholas Sparks photo
Anthony Kiedis photo
Russell Hoban photo
Fabrizio De André photo

“Onora il padre, onora la madre | e onora anche il loro bastone, | bacia la mano che ruppe il tuo naso | perché le chiedevi un boccone.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

Tito: da Il testamento di Tito, n. 9
La buona novella

Marguerite Yourcenar photo
Alessandro di Alessandria photo
Mario Martone photo
Giorgio La Pira photo
Christine Angot photo
Papa Francesco photo

“Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia in cui la fede si viveva in modo semplice e concreto; ma è stata soprattutto mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede. Era una donna che ci spiegava, ci parlava di Gesù, ci insegnava il Catechismo. Ricordo sempre che il Venerdì Santo ci portava, la sera, alla processione delle candele, e alla fine di questa processione arrivava il "Cristo giacente", e la nonna ci faceva – a noi bambini – inginocchiare e ci diceva: "Guardate, è morto, ma domani risuscita". Ho ricevuto il primo annuncio cristiano proprio da questa donna, da mia nonna! È bellissimo, questo! Il primo annuncio in casa, con la famiglia! E questo mi fa pensare all'amore di tante mamme e di tante nonne nella trasmissione della fede. Sono loro che trasmettono la fede. Questo avveniva anche nei primi tempi, perché san Paolo diceva a Timoteo: "Io ricordo la fede della tua mamma e della tua nonna". Tutte le mamme che sono qui, tutte le nonne, pensate a questo! Trasmettere la fede. Perché Dio ci mette accanto delle persone che aiutano il nostro cammino di fede. Noi non troviamo la fede nell'astratto; no! È sempre una persona che predica, che ci dice chi è Gesù, che ci trasmette la fede, ci dà il primo annuncio. E così è stata la prima esperienza di fede che ho avuto.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Citazioni tratte da discorsi, Veglia di Pentecoste http://www.news.va/it/news/testo-integrale-con-le-risposte-di-papa-francesco, Radio Vaticana, 19 maggio 2013

Anthony de Mello photo
Anthony de Mello photo
Barbara Lezzi photo

“[Riguardo i legami tra il Governo Renzi e alcune banche italiane] Il Governo si muove nell'ambito grigio di tre filoni di inchiesta.
Da una parte, la procura indaga su Banca Etruria perché c'è il sospetto di emissioni di fatture false per almeno 15 milioni di euro per elargire consulenze molto, ma molto generose che ancora non sono state giustificate, né specificate. Ricordiamo che il padre del ministro Boschi è nel consiglio di amministrazione di questa banca già dal 2011 e che nel 2014 ne è diventato Vice presidente.”

Barbara Lezzi (1972) politica italiana

Origine: Dall'intervento al Senato durante la seduta n. 556 del 22 dicembre 2015 della XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00955048&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_dceadddl2112be2111bbds20162018elds2016-trattazione_dg-intervento_lezzim5s&parse=no. Video disponibile su YouTube.com https://www.youtube.com/watch?v=5A1nBxHnd5M

Andrea Riccardi photo

“In tante comunità cristiane, e in tutte le Comunità di Sant'Egidio del mondo, si prega ogni giorno per la liberazione dei due vescovi e di padre Paolo Dall'Oglio. Questi tre amici avrebbero potuto avere un ruolo prezioso in Siria negli ultimi e durissimi anni. Anni in cui tanto è cambiato. In peggio.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Accanto ai rapiti di Siria, per la pace. Con voce di popolo, Avvenire 22 luglio 2015; riportato in RiccardiAndrea.it http://www.riccardiandrea.it/2015/07/accanto-ai-rapiti-di-siria-per-la-pace.html.

Oriana Fallaci photo
Oriana Fallaci photo
Costanza Miriano photo
Ernesto Preziosi photo
Giovanni Pontano photo

“Dunque Sesto sempre ti desidera Lucrezia? | O destino terribile! questi è il padre!”

Giovanni Pontano (1426–1503) umanista e politico italiano

Ergo te semper cupiet, Lucretia, Sextus? | O fatum numinis! hic pater est!
Origine: Citato in Geneviève Chastenet, Lucrezia Borgia: La perfida innocente, Mondadori collana Oscar storia, Milano, 1996, p. 158.

Alessandro Zan photo

“Il mio pensiero va al ragazzo di diciott'anni di Bari che martedì scorso ha fatto il gesto estremo di lanciarsi sotto un treno perché aveva confidato agli amici che, dopo essersi dichiarato in famiglia, i genitori non lo accettavano. Lui non si rassegnava, aveva un fidanzato, ha lottato, ma non ce l'ha fatta. Era insopportabile l'idea di non essere accettato per ciò che era: un ragazzo come gli altri, un ragazzo di diciott'anni che amava un altro ragazzo. Come lui ce ne sono tanti di ragazzi che non ce l'hanno fatta a reagire. Essere respinti a quell'età per ciò che si è rappresenta un dramma che, a volte, appare insuperabile, soprattutto a quell'età. Tutti abbiamo bisogno di essere accettati dalla scuola, dalla società, dalla famiglia. Immagino cosa possa aver provato quel ragazzo, capisco bene quelle sue paure: anch'io ero terrorizzato che mia madre e mio padre non mi accettassero. Pensavo alle cose più brutte. Io sono stato fortunato, e per questo li ringrazio. […] Loro sono stati dalla mia parte da subito, altri sono stati meno fortunati; ed è anche per questo che la legge sulle unioni civili non è soltanto un istituto giuridico che dà diritti e chiede doveri, ma è una legge che fa cultura, che migliorerà la nostra società e che aiuterà anche tanti genitori a non vergognarsi più dei propri figli, accettandoli anziché rifiutarli, e che sancirà, una volta per tutte, che gli omosessuali non sono più dei fantasmi, ma cittadini a cui riconoscere il diritto alla felicità come a tutti gli altri, permettendo loro di progettare un futuro insieme. Colleghi, cosa si guadagna, del resto, nel continuare a impedire la felicità degli altri? Cosa perdiamo nell'ammettere la possibilità che una coppia di persone che si amano venga tutelata dall'assunzione reciproca di diritti e di doveri stabiliti dalla legge? La risposta è sempre la stessa: nulla.”

Alessandro Zan (1973) politico e attivista italiano

da un intervento alla Camera durante la votazione del ddl Cirinnà, 11 maggio 2016
Origine: Visibile al minuto 03:45 di Unioni Civili: Alessandro Zan annuncia il voto favorevole del Partito Democratico https://www.youtube.com/watch?v=XHJLneydSsc, YouTube.com, 11 maggio 2016; citato in Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 622 di mercoledì 11 maggio 2016 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0622&tipo=stenografico, Camera.it, 11 maggio 2016, pp. 69-70.

Papa Francesco photo
Paolo Rumiz photo
Sandro Veronesi photo
Federico De Roberto photo
Hermann Hesse photo

“Nel 1999 lo psichiatra Luigi Cancrini firmerà una «Perizia psichiatrica su padre Pio». Scriverà Cancrini: «Una diagnosi psichiatrica relativa al caso di padre Pio non è difficile da proporre. Osservato longitudinalmente, il disturbo di cui ha sofferto padre Pio è, secondo il Dsm IV (il manuale diagnostico preparato dall'Associazione degli psichiatri americani e oggi largamente utilizzato anche in Italia e in Europa), un disturbo istrionico di personalità. Osservato trasversalmente, nelle sue manifestazioni sintomatiche più evidenti, il suo è un disturbo di trance dissociativa. I criteri di ricerca per il disturbo di trance dissociativa sono di ordine sintomatico e culturale. Il primo prevede due diverse condizioni morbose che possono presentarsi, in periodi diversi, nella stessa persona. […] Il secondo criterio, di ordine culturale, pone un problema più generale di rapporto fra questo tipo di esperienza e i luoghi sociali in cui esso si manifesta. […] È intorno a storie del tipo di questa che si definiscono, ancora oggi, sentimenti di appartenenza, visioni del mondo, forme del giudizio capaci di influire profondamente sui comportamenti collettivi. La diffusione e la santificazione di un sentimento religioso affascinato dalle imprese (sintomi) di un santo (persona con gravi disturbi personali) significa, da questo punto di vista, promozione e diffusione tra i fedeli di una credenza che molti pensavano superata: il male del mondo, si legge nella vita di padre Pio, è opera del diavolo e delle tentazioni cui un grande scommettitore (Dio) esporrebbe la creatura uomo semplicemente per vedere se a esse sarà in grado di resistere; credenza medievale dal punto di vista della collocazione storica, primitiva e un po' perversa dal punto di vista dell'organizzazione psicologica di chi la provoca o la condivide e che non è mai stata negata apertamente, tuttavia, dalla Chiesa di Roma […].»”

Origine: [nota dell'autore] Cfr. "MicroMega", n.° 3/99, giugno-settembre 1999.
Origine: Santo impostore, pp. 51-52

Louisa May Alcott photo
Robert Jordan photo
Luciano De Crescenzo photo
Piero Fassino photo
Gad Lerner photo
Ippolito Nievo photo
José Mourinho photo
Martín Lutero photo

“Il Salterio serve a comprendere il Padre nostro ed entrambi danno un identico suono.”

Martín Lutero (1483–1546) teologo tedesco

Origine: Dalla Prefazione al Salterio (1531); citato in Ravasi, p. 143.

Adam Kotsko photo
Tom Hardy photo

“Mi sarei venduto mia madre per il crack. Ero un ragazzaccio. L'unica cosa che mi ha salvato in quel periodo buio è stata la recitazione. Ho cominciato perché volevo rendere mio padre orgoglioso. Oggi, sono così fortunato che lo faccio di mestiere; lo adoro e imparo qualcosa ogni giorno.”

Tom Hardy (1977) attore britannico

Origine: Da un'intervista rilasciata al Daily Mail; citata in Tom Hardy: «Io, ragazzaccio salvato dalla recitazione» http://www.vanityfair.it/people/mondo/16/01/22/tom-hardy-dipendenza-droghe-adolescenza-crack, Vanityfair.it, 22 gennaio 2016.

Antonio Pennacchi photo
Giuseppe Berto photo

“Mio padre non è mai stato alpinista: come fa a rispondere su ciò che è accaduto a 8.000 metri?”

Origine: Da «Mio padre non è mai stato alpinista: come fa a rispondere su ciò che è accaduto a 8.000 metri?», la Repubblica, 22 giugno 2004.

Bruno Conti photo
Adrienne von Speyr photo

“Egli [il Figlio] dà tutto il suo innocente Spirito al Padre e mantiene per sé solo il nostro spirito colpevole; così egli può portare i peccati come se li avesse fatti lui.”

Adrienne von Speyr (1902–1967) mistica, medico e autrice svizzera

Origine: Da La Passione dall'interno (Passion von innen, 1981); citato in Paola Zavatta, La teologia del Sabato santo, Città Nuova, Roma, 2006, p. 165 https://books.google.it/books?id=nsYX2aKiuGsC&pg=PA165. ISBN 88-311-3288-1

Gesualdo Bufalino photo
Roberto Longhi photo
Rayden photo

“Tu figlio d’arte, io figlio dell’arte pura | per generarmi mio padre ha fottuto una musa.”

Rayden (1985) rapper e beatmaker italiano

da Noi, n.4
C.A.L.M.A

Oriana Fallaci photo

“[Riguardo Dario Fo e Franca Rame] A parte il disprezzo, intende dire? Una specie di pena. Perché v'era un che di penoso in quei due vecchi che per piacere ai giovani radunati in piazza si sgolavano e si sbracciavano sul palcoscenico montato dinanzi a Santa Croce, quindi dinanzi al porticato che un tempo immetteva al Sacrario dei Caduti Fascisti. In loro non vedevo dignità, ecco. A un certo punto l'amico che con me li guardava alla tv ha sussurrato: Ma lo sai che lui militava nella Repubblica di Salò?. Non lo sapevo, no. Come essere umano non mi ha mai interessato. Come giullare, non m'è mai piaciuto. Come autore l'ho sempre bocciato, e la sua biografia non mi ha mai incuriosito. Così sono rimasta sorpresa, io che parlo sempre di fascisti rossi e di fascisti neri. Io che non mi sorprendo mai di nulla e non batto ciglio se vengo a sapere che prima d'essere un fascista rosso uno è stato un fascista nero, prima d'essere un fascista nero uno è stato un fascista rosso. E mentre lo fissavo sorpresa ho rivisto mio padre che nel 1944 venne torturato proprio da quelli della Repubblica di Salò. M'è calata una nebbia sugli occhi e mi sono chiesta come avrebbe reagito mio padre a vedere sua figlia oltraggiata e calunniata in pubblico da uno che era appartenuto alla Repubblica di Salò. Da un camerata di quelli che lo avevano fracassato di botte, bruciacchiato con le scariche elettriche e le sigarette, reso quasi completamente sdentato. Irriconoscibile. Talmente irriconoscibile che, quando ci fu permesso di vederlo e andammo a visitarlo nel carcere di via Ghibellina, credetti che si trattasse d'uno sconosciuto. Confusa rimasi lì a pensare – chi è quest'uomo, chi è quest'uomo – e lui mormorò tutto avvilito: Oriana, non mi saluti nemmeno?. L'ho rivisto in quelle condizioni, sì e mi son detta: Povero babbo. Meno male che non li ascolti, non soffri. Meno male che sei morto.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Riccardo Mazzoni Oriana Fallaci risponde http://archivio.panorama.it/Oriana-Fallaci-risponde, Panorama.it, 21 novembre 2002.

Anthony Kiedis photo
Gavino Ledda photo
Robert Jordan photo

“Per troppo tempo ti sei nascosto da me.»
Rand si girò di scatto, ansimando. L'attimo prima era da solo, ma ora, fermo davanti alla porta-finestra, c'era Ba'alzamon. Quando parlò, caverne di fiamma presero il posto degli occhi e della bocca.
«Per troppo tempo, ma ormai non più.»
«Nego che tu abbia potere su di me» disse Rand, rauco. «Nego la tua esistenza.»
Ba'alzamon si mise a ridere. «Credi che sia così facile? Ma a dire il vero l'hai sempre creduto. Ogni volta che ci siamo confrontati, hai creduto di potermi sfidare.»
«Cosa vuol dire, ogni volta? Ti nego!»
«Lo dici sempre. All'inizio. Questo scontro fra noi si è già verificato innumerevoli volte. Ogni volta hai un viso diverso e un altro nome, ma sei sempre tu.»
«Ti nego!» Fu un bisbiglio di disperazione.
«Ogni volta scagli contro di me la tua misera forza e ogni volta, alla fine, capisci chi è il padrone. Epoca dopo Epoca, t'inginocchi davanti a me, o muori col rimpianto di non avere ancora la forza d'inginocchiarti. Povero sciocco, non puoi mai vincere, contro di me.»
«Bugiardo! Padre delle Menzogne. Padre degli Sciocchi, se non sai fare di meglio. Gli uomini ti trovarono, nell'ultima Epoca, l'Epoca Leggendaria, e ti legarono nel luogo cui appartieni.»
Ba'alzamon rise di nuovo, di scherno; Rand avrebbe voluto tapparsi le orecchie per non udirlo, ma si costrinse a non muovere le mani. Però gli tremavano, quando infine la risata terminò.
«Verme, tu non sai niente. Ignorante come uno scarafaggio sotto una pietra, schiacciato con altrettanta facilità. Questa lotta prosegue dal momento della creazione. Gli uomini pensano sempre che sia una guerra nuova, ma è sempre la stessa, riscoperta. Solo ora il mutamento soffia nel vento del tempo. Stavolta non ci sarà ritorno. Quelle orgogliose Aes Sedai che pensano di potersi opporre a me… le vestirò di catene e le manderò a correre nude per ubbidire al mio volere, o riempirò delle loro anime il Pozzo del Destino, dove urleranno per l'eternità. Tutte, tranne coloro che già mi servono. Loro staranno solo un gradino al di sotto di me. Puoi scegliere di stare con loro, mentre il mondo striscia ai tuoi piedi. Per l'ultima volta, ti offro la possibilità. Sarai al di sopra di loro, al di sopra d'ogni potere e d'ogni dominazione, a parte me. Ci sono state delle volte in cui hai fatto questa scelta e sei vissuto abbastanza a lungo da conoscere il tuo potere.»
Negalo! Rand si afferrò a quel che poteva negare. «Non ci sono Aes Sedai al tuo servizio. Un'altra menzogna!»
«Così t'hanno detto? Duemila anni fa, con i miei Trolloc, girai il mondo e persino fra le Aes Sedai trovai anime che conoscevano la disperazione, che sapevano che il mondo non poteva opporsi a Shai'tan. Per duemila anni l'Ajah Nera è vissuta fra le altre, invisibile, nell'ombra. Forse comprende perfino coloro che sostengono d'aiutarti.”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand al'Thor e Ba'alzamon, capitolo 43
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

Giovanni Endrizzi photo

“[Parlando di Maria Elena Boschi] Dal 2011 fino al commissariamento dell'11 febbraio 2015, a causa di un buco di tre miliardi (sei volte il patrimonio netto) il padre, Pierluigi Boschi, era nel consiglio d'amministrazione di Banca Etruria diventando presidente non appena la figlia diventava Ministro. Non solo, il ministro era azionista e suo fratello era un dipendente della banca.Banca Etruria venne commissariata, ma le obbligazioni subordinate vennero ancora vendute a ignari e incolpevoli risparmiatori. Banca d'Italia, constatando, poi, le forti criticità crescenti e una situazione disastrosa, infliggeva multe per due milioni e mezzo di euro al consiglio d'amministrazione e, di questi, 144.000 anche a Pierluigi Boschi, per carente organizzazione nei controlli interni, carente gestione e controllo del credito, violazioni in materia di trasparenza, omesse e inesatte segnalazioni.
Banca Etruria era una banca morta molto prima del commissariamento, eppure si continuava a spendere fino a 15 milioni di euro l'anno in consulenze esterne.
Da fine ottobre 2014 a gennaio 2015 scoppia la crisi della Banca, ma molti, di colpo, si mettono a comprare azioni, convinti che da marzo quelle azioni varranno molto di più. Come mai? Di lì a poco il Governo Renzi, tramite decreto, trasformava le banche popolari con almeno 8 miliardi di attivo in società per azioni e a guadagnarci di più è proprio Banca Etruria, che registra in borsa la miglior performance dell'anno: più 62 per cento in poco tempo.
La ministra Boschi, durante il Consiglio dei ministri che varava rapidamente il decreto, non c'era, era assente, ma qui la sua presenza si sente eccome, perché il Governo è una squadra e ognuno ha il suo compito.”

Giovanni Endrizzi (1962) politico italiano

“Questo s'impara dagli uomini della miniera, che la vita è una lotta e non una vacanza alle Maldive, che è inevitabile sporcarsi di terra e di carbone (cosa che non capita alla settimana bianca, né all'Accademia), che la vita è fragile ed effimera, che un Altro ce l'ha data e lui ha pietà di noi perché è Padre.”

Antonio Socci (1959) giornalista e scrittore italiano

14 ottobre 2010
Libero
Origine: Citato in Nella fede di quei minatori rivedo mio padre http://www.antoniosocci.com/nella-fede-di-quei-minatori-rivedo-mio-padre/, Lo Straniero, 14 ottobre 2010.

Vasilij Vasil'evič Rozanov photo
August Strindberg photo
Gesualdo Bufalino photo
Luciano De Crescenzo photo
Plutarco photo
Anthony Kiedis photo
Edvard Munch photo

“Dopo aver acceso la lampada vedo improvvisamente la mia ombra enorme che va dalla parete al soffitto. E nel grande specchio sopra la stufa vedo me stesso, il mio stesso volto spettrale. E vivo con i morti, con mia madre, mia sorella, mio nonno e mio padre, soprattutto con lui. Tutti i ricordi, le più piccole cose, vengono alla superficie.”

Edvard Munch (1863–1944) pittore norvegese

Origine: Citato in Giorgio Cricco e Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte – Dall'Art Nouveau ai giorni nostri, terza edizione versione gialla, editore Zanichelli, 2012, pp. 1738-1739. ISBN 9788808192608.

Tommaso Landolfi photo
Gianni Mura photo
Konrad Lorenz photo
Alessandro Manzoni photo
Sándor Petöfi photo

“«Il dubbio è voce infernale | che grida al cielo: | – Non c'è un Dio lassù | che pensi al genere umano? – || E certamente | chi dice questo | merita che da lui | ritragga le mani il buon Dio. || Perché c'è un Padre del genere umano, | un fedele, provvido Padre, | e chiunque da Lui non si scosti | può bene vederlo. || Ma non siamo impazienti! | Egli ha tanti figliuoli. | Non pretendiamo che ponga | noi, dinanzi a tutti! || Questa è la legge: «Attendi il tuo turno» | e non aspetterai invano. | Come il sole attorno alla terra, così | gira la sua bontà. || Nessuno ne resta privo. | Se Egli non viene oggi, giunge domani | e finché l'uomo non è felice | non può morire. || E la felicità non giunge mai troppo tardi, | e questa è magica cosa; | se solo una goccia ve ne cadesse dentro | addolcirebbe un mare». || A lungo ancora parlò il giovane | e il vecchio ognor più attento, ascoltava. | Così la sua anima assorbì quei discorsi | come il piccolo succhia il latte materno. || E quando quello cessò di parlare | il vecchio chiese meravigliato: | «Dove imparasti tu queste cose? | Chi sei, giovanotto, qual è il tuo nome?». || Già il giovane si era annoiato | d'aver sfoggiata tanta gravità, | e allegramente, e biricchino | diede codesta risposta: || «Dove ho imparato tali cose? | Me le disse una nottola | quando, in una notte di tempesta, | dormii con essa nel cavo di un albero. || Chi sono? Un vagabondo | senza paese e senza casa; | un qualche uccello di passo | mi fu forse antenato. || Me ne vado in giro pel mondo; | oggi qua, domani là, | e mi levo il cappello | dinanzi a chi lo desidera. || Quanto più soffro il freddo e la fame | tanto più io godo | poiché migliore sarà il futuro | se più brutto è il presente. || E come mi chiamo? Confesso | che il mio nome l'ho quasi scordato, | ma so dirti che ora nel mondo | mi chiamano Stefano il folle».”

Sándor Petöfi (1823–1849) poeta e patriota ungherese

da Stefano il folle, pp. 145-146
Poemetti e poesie scelte

Jean Renoir photo
Camillo Sbarbaro photo

“Padre, se anche tu non fossi il mio | padre, se anche fossi a me un estraneo | per te stesso egualmente t'amerei.”

Pianissimo
Origine: Da «Padre, se anche tu non fossi il mio»; citato in Luisi, p. 21.

Sandro Ruotolo photo

“La paternità spirituale esiste nella misura in cui il Padre rimane significativo.”

Sabino Chialà (1968) religioso, teologo e biblista italiano

La vita spirituale nei Padri del Deserto

Max Eastman photo
Giuseppe Berto photo
Natasha Stefanenko photo
Isaac Bashevis Singer photo
Gianna Manzini photo
Salvatore Fisichella photo
Albert Einstein photo
Lina Volonghi photo

“[Mina] È una grande donna. E nello stesso tempo è ingenua. Io ho per lei un affetto immenso che deriva dalla tenerezza che mi ispira Mina. Pensi che lei, quando mi vede, non fa che darmi dei consigli perché crede che alla mia età io sia ancora inesperta. È il solo essere al mondo i cui pregi sono più affascinanti dei difetti. Chi conosce Mina se ne innamora. Ma lei non vuole farsi conoscere perché ha paura, perché è scottata da tutte le fregature che ha preso ogni volta che ha dato fiducia a qualcuno. È una grande donna, insicura, sì, ma che ha dimostrato coraggio quando è stato necessario, e soprattutto generosa. Ha superato lo choc della morte del fratello giovanissimo, quella di un marito da cui si era da poco separata… […] Ricordo quindici anni fa, quando era diventata una cantante di successo e ha scoperto di aspettare un bambino, ha deciso di mettere al mondo il figlio, nonostante in quell'epoca essere una ragazza madre fosse ancora scandaloso. E la televisione l'ha messa al bando: a Mina è stato proibito di esibirsi in TV e ha dovuto ricominciare da sola, con i dischi e le serate, senza il veicolo pubblicitario dello spettacolo televisivo. Poi, c'è stato il fallimento del padre, che aveva una fabbrica di oggetti in plastica. E Mina ha dovuto pagare lei i debiti fino all'ultima lira: 970 milioni. L'ultimo assegno che staccò la ridusse con 70.000 lire di debito con la banca. Ecco perché divento una belva quando sento criticare Mina: tasse ne ha pagate più del dovuto: il successo, gli errori, tutto.”

Lina Volonghi (1916–1991) attrice italiana

Origine: Da Mina come va? "Ho paura", Gente, 8 luglio 1978.

Pupi Avati photo
Piero Chiara photo
Alessio Tacchinardi photo

“Più che il noma di Prence è quel di Padre.”

Ubaldo Mari abate e poeta italiano

VI, 73
La Giasoneide, o sia la Conquista del Vello d'Oro (1780)
Variante: Piu che il noma di Prence è quel di Padre.
Origine: Citato in Harbottle, p. 393.

“Quando avevo 18 mesi mia madre mi ha lasciato alla nonna e se ne è andata negli Stati Uniti con un nero. Mio padre in quel periodo si trovava in Germania, prigioniero in un campo di concentramento. I miei genitori non erano sposati, e l'ultima volta che si erano visti io non ero ancora nato.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista di Stefano Olivari, Franco Rossi: nessun erede per Gianni Brera http://www.calciatori.com/notizie/franco-rossi-nessun-erede-per-gianni-brera, Calciatori.com, 2001. Riportata anche nel sito Francorossi.com http://www.francorossi.com/2004/05/intervista-su-calcio-giornalisti-e-dintorni/