Frasi su sacrificio
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“L'artista, come l'asceta, tutto perdona, tutto sacrifica, anche la propria persona e la propria esistenza per amore dell'arte.”

Origine: Da Cinema, a cura di Maria Carla Papini, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2001, p. 72.

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“Quelli di #forzanuova mi lanciarono i finocchi, alla ministra @ckienge [Cécile Kyenge] banane. Chi sacrifica i propri testicoli per lanciarli sui coglioni?”

Vladimir Luxuria (1965) attrice, attivista e conduttrice televisiva italiana

Origine: Da twitter https://twitter.com/vladiluxuria/status/361167201237090306, 27 luglio 2013, ore 18:52.

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“Molti americani musulmani hanno servito valorosamente nel nostro esercito, e hanno fatto il sacrificio massimo. Il capitano Khan era uno di questi esempi coraggiosi. Il suo sacrificio – e quello di Khizr e Ghazala Khan – non sarà dimenticato. Punto.”

Paul Ryan (1970) politico statunitense

Origine: Da un comunicato; citato in I Repubblicani stanno un po' mollando Trump http://www.ilpost.it/2016/08/03/sostegno-repubblicani-trump/, ilPost.it, 3 agosto 2016.

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“In ogni occasione il telecronista Paolo Frajese si fa interprete e voce delle manifestazioni più fanatiche del tifo contradaiolo, con frasi come "vivono tutto un anno per due minuti di corsa", "in questi minuti passano di mano enormi somme di denaro", rievocando ogni volta un folclore tramandato, fatto di violenze, di demenze e di incoscienze, "passato ogni volta per buono": come direbbero i sociologi, per valore positivo da incoraggiare. Le scene immediatamente successive, con gente in lacrime che abbraccia e bacia un cavallo, altri che si scazzottano belluinamente, altri che vengono portati via in barella, vengono accomunate alle "scene di esultanza" con cui gli alfieri sventolano i gonfaloni delle contrade. Se vogliamo ammazzarci, sembra essere la filosofia della piazza e del suo telecronista, lasciate che lo facciamo in festa. Si dice: il Palio è una tradizione, un rito. E anche: è un colossale affare economico. Erano riti, anche, i sacrifici umani, un tempo. E sono colossali affari economici moderni, per esempio, il gioco del calcio e la caccia. Eppure quelli, e tanti altri meno sanguinosi, li si è aboliti; e questi lì si sta sottoponendo a limitazioni e controlli.”

Gianluigi Melega (1935–2014) giornalista, scrittore e politico italiano

Origine: Da "Siena merita un volto migliore" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/08/18/siena-merita-un-volto-migliore.html, la Repubblica, 18 agosto 1985, p. 12.

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“Il Tempio è il luogo dove la comunità va a pregare, a lodare il Signore, a rendere grazie, ma soprattutto ad adorare: nel Tempio si adora il Signore. E questo è il punto più importante. Anche, questo è valido per le cerimonie liturgiche: in questa cerimonia liturgica, cosa è più importante? I canti, i riti – belli, tutto…? Più importante è l'adorazione: tutta al comunità riunita guarda l'altare dove si celebra il sacrificio e adora.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Papa Francesco: nel tempio non si va a celebrare un rito ma ad adorare Dio http://it.radiovaticana.va/news/2013/11/22/papa_francesco:_nel_tempio_non_si_va_a_celebrare_un_rito_ma_ad_adorare/it1-748874, Radio Vaticana, 22 novembre 2013.

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“Anche la pietà, anche il sacrificio di sé fanno parte delle passioni cieche: si scatenano con impeto e disprezzano il buon senso.”

Giovanni Keplero (1571–1630) astronomo, matematico e musicista tedesco

Origine: Da Lettera per la scelta di una moglie http://www.mi.infn.it/~gnegri/media/keplero.pdf, Stampa Alternativa, 1998, p. 9.

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“La croce non è un simbolo solo per i credenti è il simbolo del sacrificio per la promozione umana che viene riconosciuto anche per i non credenti. La parete bianca significa cercare di azzerare la nostra identità e le nostre radici. E l'identità è ancor più importante nel momento in cui giustamente ci apriamo ogni giorno di più al confronto e al dialogo con culture diverse.”

Maurizio Sacconi (1950) politico italiano

citato in La Corte europea dei diritti dell'uomo: «No al crocefisso nelle aule scolastiche» http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/3-novembre-2009/corte-europea-diritti-uomo-no-crocefisso-aule-scolastiche--1601949633889.shtml, Corriere della sera, 3 novembre 2009

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“Ti scrivo mentre tu sei da qualche parte a comprare la Coca-Cola. È la prima volta in vita mia che scrivo una lettera a qualcuno seduto accanto a me su una panchina. Ma se non facessi così dubito che riuscirei a farti arrivare quello che ti voglio dire. Perché tu non ascolti niente di quello che dico, prova a dire che non è vero. “Se può interessarti, oggi tu hai fatto una cosa molto grave nei miei confronti. Non ti sei neanche accorto che ho cambiato pettinatura. Piano piano, con sacrificio, avevo aspettato che mi crescessero i capelli e lo scorso week-end finalmente mi sono fatta fare un taglio femminile. Ma tu non ci hai fatto neanche caso. Ero così sicura di essere carina nella mia nuova pettinatura che non vedevo l'ora di farti una sorpresa, tanto più che era la prima volta che ci vedevamo da tanto tempo. E tu non te ne sei nemmeno accorto! Ti rendi conto di che vuoi dire? Figuriamoci, se è per questo probabilmente non sapresti dire neanche com'ero vestita. Ma guarda che io sono una donna. Per quanti pensieri tu possa avere, potresti almeno degnarmi di uno sguardo. Sarebbe bastato poco. Se solo mi avessi detto, non dico tanto, qualcosa tipo “Carina, questa pettinatura‟, ti avrei lasciato fare come volevi, immergerti nei tuoi pensieri quanto volevi. “Perciò sto per dirti una bugia. Ti dirò che ho un appuntamento a Ginza con mia sorella. Non è vero. Pensando di restare stanotte a dormire da te mi ero portata perfino il pigiama. Sì, se lo vuoi sapere nella mia borsa ci sono pigiama e spazzolino da denti. Mi viene da ridere, se penso a quanto sono cretina. A te l'idea di invitarmi a casa tua non ti ha sfiorato nemmeno. Ma non importa. Visto che ci tieni tanto a startene da solo fregandotene altamente di me, rimani pure da solo e pensa a tutti i tuoi problemi quanto vuoi senza nessuna interferenza da parte mia. “Il guaio è che non riesco nemmeno ad avercela con te. Mi sento soprattutto sola. In fondo sei sempre stato gentile con me mentre io per te non ho fatto niente. Tu sei sempre chiuso nel tuo mondo e ogni volta che io provo a bussare e a chiamarti tu mi lanci al massimo un'occhiata e subito ti richiudi in te stesso. “Eccoti che torni con la Coca-Cola. Vieni verso di me tutto sprofondato nei tuoi pensieri. Quanto vorrei che inciampassi! Ma non inciampi, ti siedi accanto a me come prima e bevi la tua Coca. Avevo un residuo di speranza che tornando notassi qualcosa e dicessi: “Di' un po‟, ma hai cambiato pettinatura?‟ Invece niente. Se te ne fossi accorto anche in ritardo avrei strappato questa lettera e ti avrei detto: “Dai, andiamo a casa tua. Ti cucinerò una cena favolosa e poi andremo a letto felici e contenti‟. Ma tu sei ottuso come un pezzo di legno. Sayonara.
P. S. La prossima volta che ci vediamo a lezione evita di rivolgermi la parola.”

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“Robert Lindet, ossessionato creatore di quella piovra che aveva la sua testa nel comitato di sicurezza generale e che stendeva le braccia, ventunmila!, su tutta la Francia attraverso i comitati rivoluzionari; Lebuef, sul quale Girey-Duprè scrisse nel suoquesto verso: «Lebouf vit Legendre et beugla»; Thomas Paine, americano, incline alla clemenza; Anacharsis Cloots, tedesco, barone, milionario, ateo, hébertiano, animo candido; l'integerrimo Lebas, amico dei Duplay; Rovère, una delle rare creature che godono della perfidia come uno può godere dell'arte per l'arte, il che avviene più frequentemente di quanto non si creda; Charlier, il quale voleva che si trattassero gli aristocratici con il; Tallien, elegiaco e feroce, dai cui amori nascerà il 9 termidoro; Cambacéres, un procuratore che diverrà principe; Carrier, un procuratore che si paleserà tigre; Laplanche, il quale esclamò un giorno: «Voglio che sia data priorità al cannone d'allarme»; Thuriot, che propose la votazioneda parte dei giurarti del tribunale rivoluzionario; Bourdon de l'Oise, che sfidò a duello Chambon, denunciò Paine e fu denunciato da Hébert; Fayau, il quale propose l'invio nella Vandea di «un'armata incendiaria»; Tavaux, che il 13 aprile tentò la mediazione tra Gironda e Montagna; Vernier il quale chiese che i capi girondini e quelli della Montagna andassero a servire la patria come semplici soldati; Rewbell, che si chiuse dentro Magonza assediata; Bourbotte, che ebbe il suo cavallo ucciso alla presa di Saumur; Guimberteau, che fu a capo dell'armata delle Côtes di Cherbourg; Jard-Panvilliers, il quale comandò le truppe della Côtes de la Rochelle; Lecarpentier, che comandò la squadra di Concale; Roberjot, vittima dell'imboscata di Radstadt; Prieur de la Marne, che si compiaceva di indossare sul campo di battaglia le sue vecchie spalline di comandante si squadrone; Levasseur de la Sarthe, il quale, con una sola parola, indusse al sacrificio Serrent, comandante del battaglione di Saint-Armand; Reverchon, Maure, Bernard de Saintes, Charles Richard, Lequinio, e, in testa a questo gruppo un Mirabeau che portava il nome di Danton. Estraneo a questi due gruppi e dominatore di entrambi, Robespierre.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese
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“Finché l’uomo vive nel suo ambiente e in condizioni normali, gli elementi del curriculum vitae rappresentano per lui periodi importanti e svolte significative della sua vita. Ma appena il caso o il lavoro o le malattie lo separano dagli altri e lo isolano, questi elementi di colpo cominciano a scolorirsi, si inaridiscono e si decompongono con incredibile rapidità, come una maschera di cartone o di lacca senza vita, usata una volta sola. Sotto questa maschera comincia a intravedersi un’altra vita, conosciuta solo a noi, ossia la “vera” storia del nostro spirito e del nostro corpo, che non è scritta da nessuna parte, di cui nessuno suppone l’esistenza, una storia che ha molto poco a che fare con i nostri successi in società, ma che è, per noi, per la nostra felicità o infelicità, l’unica valida e la sola davvero importante.
Sperduto in quel luogo selvaggio, durante le lunghe notti, quando tutti i rumori erano cessati, Daville pensava alla sua vita passata come a una lunga serie di progetti audaci e di scoraggiamenti noti a lui solo, di lotte, di atti eroici, di fortune, di successi e di crolli, di disgrazie, di contraddizioni, di sacrifici inutili e di vani compromessi. Nelle tenebre e nel silenzio di quella città che ancora non aveva visto ma in cui lo attendevano, senza dubbio, preoccupazioni o difficoltà, sembrava che nulla al mondo si potesse risolvere né conciliare. In certi momenti gli pareva che per vivere fossero necessari sforzi enormi e per ogni sforzo una sproporzionata dose di coraggio. E, visto nel buio di quelle notti, ogni sforzo gli sembrava infinito. Per non fermarsi e rinunciare, l’uomo inganna se stesso, sostituendo gli obiettivi che non è riuscito a raggiungere con altri, che ugualmente non raggiungerà; ma le nuove imprese e i nuovi tentativi lo obbligheranno a cercare dentro di sé altre energie e maggiore coraggio. Così l’uomo si autoinganna e col passare del tempo diviene sempre più e senza speranza debitore verso se stesso e verso tutto quello che lo circonda.”

Ivo Andrič (1892–1975) scrittore e diplomatico jugoslavo

Travnicka Kronika: Hrvatske Knjige

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“[Su Lorenzo Insigne] Ha il colpi per far entusiasmare. È diventato maturo, forse ha impiegato un anno o due in più, ma lo capisco: i profeti in Patria non esistono, perché la tua gente non ti perdona mai niente, e per imporsi, hanno bisogno di tempo. Di lui mi colpisce la tecnica, la capacità di annusare la porta, il sacrificio: se un allenatore si ritrova un giocatore di questa portata, dal quale riceve in dono pure una decina di gol, allora ha svoltato.”

Franco Causio (1949) calciatore e commentatore sportivo televisivo italiano

Origine: Da un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport - Stadio, citato in Causio: "Insigne il miglior esterno offensivo d'Italia: tecnica, sacrificio gol. Ha svoltato" http://gianlucadimarzio.com/it/causio-insigne-il-miglior-esterno-offensivo-ditalia-tecnica-sacrificio-gol-ha-svoltato, Gianlucadimarzio.com, 16 marzo 2017.

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“In qualsiasi paese, ci devono essere persono che devono morire. Egli sono i sacrifici che qualsiasi nazione deve fare per ottenere la legge e l'ordine.”

Idi Amin Dada (1925–2003) politico e militare ugandese

Variante: In qualsiasi paese, ci devono essere persone che devono morire. Esse sono i sacrifici che qualsiasi nazione deve fare per ottenere la legge e l'ordine.

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“La sfido non solo a fare la spaccata ma a recitare; cara Cipriani, se non sai chi sono vammi a cercare su Wikipedia: la Cipriani dice che ha fatto sacrifici? I sacrifici li fanno tante persone che stanno a casa, io ho studiato canto e recitazione o la Cipriani crede che la spaccata può farla chiunque?”

Lisa Fusco (1978) showgirl, cantante e attrice italiana

Origine: Citato in Luisa De Montis, La Fusco attacca la Cipriani: "Farsi la decima è forse arte?" http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/fusco-attacca-cipriani-farsi-decima-forse-arte-1122300.html, ilgiornale.it, 30 aprile 2015.

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“[Sull'esperienza nella Juventus] Qui ho trovato una società speciale: ti viene spiegato che devi lavorare sempre, per l'obiettivo della vittoria, e anche per i tuoi compagni. Questa mentalità vincente, e il sacrificio per la squadra sono cose molto belle, perché vedo che tutti noi siamo pronti a dare una mano, a lavorare per il gruppo e il collettivo.”

Juan Cuadrado (1988) calciatore colombiano

Origine: Dall'intervista di Antonio Romano a Juventus TV; citato in Cuadrado: «A Monaco affamati e compatti» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/intervista-cuadrado-30aprile-jtv.php, Juventus.com, 30 aprile 2017.

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“La diplomazia è disposta a violare lo spirito fondamentale dei patti, non appena non sia in giuoco non dico l'interesse legittimo (perché nessun patto deve poggiare sul sacrificio senza contropartita dei contraenti) ma il comodo e le ambizioni segrete delle diverse nazioni.”

Adolfo Omodeo (1889–1946) storico italiano

Origine: Dal discorso di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Napoli, 11 novembre 1944; in I problemi della pace http://bibliotecaginobianco.it/flip/ACR/01/0200/?#5/z, L'Acropoli, Anno I, n. 2, febbraio 1945, p. 83.

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“Voi avete portato alla Nazione sorella del Congo il valore e l'eroismo che il vostro paese ha guadagnato tempo addietro dalla sua lotta per l'amore della libertà. Avete Sacrificato le vostre vite in difesa del principio della Sicurezza Collettiva. Il vostro sacrificio ha portato il frutto desiderato ed il Congo è oggi unificato.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso per la sepoltura dei defunti in Congo, 19 aprile 1963; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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“Alcuni potrebbero dichiarare che questo periodo rivoluzionario è caratterizzato dal terrore, dall'anarchia e dallo spargimento di sangue dilaganti. Sono proprio questi i responsabili del terrore, dell'anarchia e dello spargimento di sangue. Al contrario, tutti coloro che hanno fatto sacrifici per difendere la loro unità storica e che stanno lottando per il socialismo e la democrazia, ricordano gli ultimi cinque anni di rivoluzione con gioia.”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

There may be those who allege that this revolutionary period is characterised by terror, anarchy and widespread bloodshed. These are the very same elements who are responsible for the terror, anarchy and bloodshed. On the contrary, all those who have made sacrifices to defend their historic unity and who are struggling for socialism and democracy recall the last five years of revolution with joy.

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“La crisi economica, con i suoi preoccupanti aspetti dell'inflazione e della disoccupazione, minaccia il futuro di intere generazioni, soprattutto di giovani e di donne che reclamano una adeguata collocazione nella società, resi più coscienti dei loro diritti dalle grandi battaglie di libertà e di emancipazione di questi decenni. Accanto ad essi milioni di lavoratori sono impegnati ad avanzare nelle loro conquiste, a difendere ed attuare gli strumenti di mediazione e di accordo che hanno fatto dei conflitti nel mondo del lavoro una componente essenziale della nostra democrazia, una riprova della sua qualità civile e moderna. […] La democrazia italiana ha conosciuto in questi anni e conosce tuttora nemici accaniti che vanno combattuti, e sconfitti, con la forza della Costituzione e delle leggi, con la partecipazione ed il sostegno dei cittadini; con la dedizione di tutti coloro che credono nei valori democratici, impegnandosi, ciascuno nel proprio posto di responsabilità sovente fino al limite del massimo sacrificio. Ad essi va la nostra riconoscenza; alla loro testimonianza deve corrispondere da parte nostra, in piena libertà di giudizio, l'adozione delle decisioni necessarie per la difesa e lo sviluppo delle istituzioni repubblicane.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Discorsi di insediamento alla Presidenza della Camera dei deputati
Origine: Dal Discorso di insediamento alla Presidenza della Camera, IX legislatura, 12 luglio 1983; disponibile su Camera.it http://storia.camera.it/presidenti/iotti-nilde/ix-legislatura-della-repubblica-italiana/discorso:0#nav.

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“Per Moro occorre andare oltre le emozioni, oltre anche ai quesiti non ancora risolti delle modalità della sua prigionia, del suo sacrificio e delle motivazioni dei suoi assassini, e cercare di continuare ad approfondire l'attualità della sua eredità politica.”

Luigi Gui (1914–2010) politico italiano

Origine: Da un articolo su Prospettive del mondo, citato in La dc ricorda Moro (ucciso 5 anni fa) http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1027_02_1983_0121_0002_19052313/, La Stampa, 9 maggio 1983.

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