Frasi su segno
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“I trapianti di tessuti e di organi rappresentano una grande conquista della scienza medica e sono certamente un segno di speranza per tante persone che versano in gravi e a volte estreme situazioni cliniche.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Citato in Benedetto XVI sui trapianti degli organi "Serve più certezza su morte avvenuta" http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/esteri/benedetto-xvi-26/trapianti-accertare-morte/trapianti-accertare-morte.html, Repubblica.it, 7 novembre 2008.

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“Una mattina, nell'attraversare il salottino per recarsi nel suo studio, mi prese per il braccio e mi interrogò con voce quasi severa:
— Voi pregate?
— Raramente — Rispondo cosí per non dire brutalmente di no. Allora Tolstoj si sedette davanti alla tavola e, fissando le carte senza vederle, continuò con voce pensosa:
— Ogni volta che penso alla preghiera, mi torna alla mente un incidente, accaduto tanto tempo fa, prima ancora del mio matrimonio. Qui, nel villaggio, conoscevo una donna, una donna malvagia e disonesta (e a un tratto si lasciò sfuggire un forte sospiro quasi isterico, che bruscamente interruppe).
— Ho trascorso male la mia esistenza… Lo sapete?…
— Con un cenno del capo cercai di tranquillizzarlo e di esortarlo a continuare.
— Costei organizzava per me degli incontri con donne simili a lei, ed ecco che una volta, in una notte profonda e tenebrosa, traversai il villaggio e gettai un'occhiata nel suo vicolo […].
«Tutto era deserto intorno, non il minimo rumore, non una luce nel villaggio. Solo in basso, dalla sua finestra, traspariva un fascio di luce.
«Mi avvicinai allora a quella finestra, tutto era calmo e non c'era nessuno nella piccola isba. La lampada ardeva dinanzi alle immagini sacre e lei, completamente sola, in piedi, si faceva il segno della croce e pregava, pregava inginocchiandosi poi, prosternandosi fino a terra, si rialzava e pregava ancora e si prosternava di nuovo.
«Restai a lungo nell'oscurità a osservarla. Aveva molti peccati sulla coscienza… Lo sapevo, ma come pregava!
«Quella sera non ho voluto disturbarla.
«Ma per che cosa poteva pregare con tale fervore?» disse pensieroso […].”

Victor Lebrun (1882–1979) scrittore e attivista francese

Origine: Devoto a Tolstoj, pp. 98-99

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“Ma sarà meglio parlarvi di un altro individuo, che conobbi or fa un anno. C'era, nel suo caso, una circostanza strana: dico strana, perché rara. Era stato condannato, insieme con altri, alla fucilazione. Per non so che delitto politico, doveva essere giustiziato. Gli fu letta la sentenza di morte. Se non che, venti minuti dopo, arrivò la grazia, cioè la commutazione della pena. Nondimeno, durante quei venti o quindici minuti, egli visse nella ferma convinzione che di lì a poco sarebbe morto. […] E così egli distribuì il suo tempo: due minuti per dire addio ai compagni, due altri per raccogliersi e pensare a sé, un minuto per dare un'occhiata intorno. Aveva ventisette anni; era sano e robusto. Accomiatandosi da uno dei compagni, si ricordava di aver fatto una domanda insignificante e di averne aspettato con interesse la risposta. Agli addii successero i due minuti di raccoglimento. Sapeva già a che cosa avrebbe pensato: "Adesso sono vivo; ma fra tre minuti, che sarò? Qualcuno o qualche cosa, e dove?". Non lontano sorgeva una chiesa, e la cupola dorata splendeva nel sole. Aveva guardato fisso a quella cupola: gli pareva che quei raggi ripercossi fossero la sua nuova natura e che fra tre minuti egli si sarebbe con essi confuso. L'ignoto che lo attendeva era certamente terribile; ma più assai l'atterriva l'assiduo pensiero: "E se non morissi? se la vita continuasse?… che eternità! e tutta, tutta a mia disposizione… Oh allora, di ogni minuto io farei una esistenza e non un solo ne perderei!" Questo pensiero a tal segno lo invadeva, che avrebbe voluto esser fucilato all'istante."
[…] "Siete un po' saltuario, principe", osservò Aleksandra. "Che volete provare, insomma? che ogni attimo della vita è prezioso, e che a volte cinque minuti valgono più di un tesoro? E sia, ammettiamolo pure… Ma, scusate, a quel vostro amico che vi contava i suoi spasimi gli commutarono la pena, non è così?… In altri termini, secondo lui e secondo voi, gli fecero dono di una vita senza fine, di un tesoro. E che ne fece egli di questo tesoro? tenne poi conto scrupoloso di ogni minuto?"
"Nient'affatto! Glielo domandai una volta, e mi confessò di averne perduti molti."
"Cosí abbiamo una prova che utilizzare tutti, tutti i minuti della vita è impossibile… Per una ragione o per l'altra, fatto sta che non è possibile.”

Fëdor Dostoevskij (1821–1881) scrittore e filosofo russo

II, 5)

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“Si può militare per il bene o per il male, in un campo o nell'altro, ma solo chi milita lascia il suo segno nelle vicende storiche.”

Roberto de Mattei (1948) storico italiano

da La Crociata, categoria dello spirito cristiano http://www.radicicristiane.it/stampa.php/id/1100/ref/1/Editoriale/La%20Crociata,%20categoria%20dello%20spirito%20cristiano, Radici Cristiane, n. 56, luglio 2010, p. 3
Editoriali in Radici Cristiane

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“Il burqa non è il benvenuto sul territorio della Repubblica [francese]. Non si tratta di un problema religioso, ma di dignità della donna. È un segno di asservimento, di avvilimento.”

Nicolas Sarkozy (1955) politico francese (1955)

Origine: Citato in Tutti contro il burqa ora il parlamento apre un' inchiesta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/24/tutti-contro-il-burqa-ora-il-parlamento.html, la Repubblica, 24 giugno 2009.

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“Nessun maggior segno v'ha di cuor ben nato, e di mente ammaestrata di ottime discipline, che il far onore ai morti, che han lasciato di qua una memoria degna d'onoranza.”

Carlo Botta (1766–1837) storico e politico italiano

da una lettera a Giuseppe Grassi, Parigi 22 aprile 1812, in Lettere, Pompeo Magnaghi Editore, Torino 1841

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“Gli Ebrei dell'uno e dell'altro sesso non possano abitare fuori dal Ghetto… per qualunque pretesto, anche per quello della necessità o di mutar aria, e quando gli occorrerà andar fuori per un sol giorno, procurino ottenerne l'opportuna licenza in iscritto […] colle clausole che debbano gli Ebrei portare il segno al Cappello.”

Papa Pio VI (1717–1799) 250° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da Editto sugli Eberi, 20 aprile 1775; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 292

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“[Su Marcelo Ríos] Ci ho parlato un paio di volte. Non che parli molto. Forte personalitá, comunque. È come essere di fronte a un leone, non gli vai a dare un dolcetto, al leone, no? Tutti sapevano che era così. Alcuni sono cosí, devi lasciargli il loro spazio… Giocava bene ma non è riuscito a vincere qualcosa di veramente importante. Ne aveva le qualità ma lo ha tradito il fisico. Ma ha lasciato la sua immagine agli altri giocatori, quella di un giocatore che giocava in modo diverso e che aveva il portamento di un ribelle. Era molto interessante e conferiva colore al gioco del tennis. Se non avesse avuto tutti quegli infortuni avrebbe lasciato un segno piú profondo. Ma è triste questo fatto, che il suo corpo l'abbia lasciato a piedi. Era un grande giocatore ma poteva essere il piú grande di tutti, era equipaggiato per esserlo, ma il fisico non gliel'ha permesso. Un po' come accadde a Muster quando stava per diventare numero uno e fu investito da un ubriaco. Ma Muster ci riuscì lo stesso, tre anni dopo. Rios non ha avuto una seconda chance. Puoi dire che Rios è stato uno dei piú talentuosi di sempre. Ma non uno dei piú grandi di sempre. Perché devi aver vinto qualcosa, devi fare qualcosa di piú.”

Guillermo Vilas (1952) tennista argentino

Origine: Citato in Stefano Grazia, Marcelo Rios, un genio della racchetta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1575, Servizi Vincenti, 12 febbraio 2008.

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“Titti aveva due amori | uno in terra uno in cielo | insomma di segno contrario | uno buono uno vero.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Titti, 1980

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“Le apparenti contraddizioni nella vita di Tolstoj non sono un'infamia o un segno di fallimento. Esse significano l'errore di chi osserva. Emerson ha detto che una sciocca coerenza è lo spauracchio di una mente limitata. Saremmo completamente perduti se cercassimo di vivere mostrando che non vi è stata nessuna contraddizione nel corso della nostra vita. Cercando di vivere in quel modo, dovremmo ricordare ciò che abbiamo fatto ieri e armonizzare così le nostre azioni odierne con quelle di ieri; cercando di preservare un'armonia tanto forzata, dovremmo ricorrere alla non verità. Il modo migliore è quello di seguire la verità per come la si vede al momento. Se progrediamo giorno dopo giorno, perché dovremmo preoccuparci se gli altri vedono in noi delle contraddizioni?”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano

16 settembre 1928, p. 127
La forza della verità
Origine: Cfr. Ralph Waldo Emerson: «Una stupida coerenza è l'ossessione di piccole menti, adorata da piccoli uomini politici e filosofi e teologi. Con la coerenza una grande anima non ha, semplicemente, nulla a che fare. Tanto varrebbe che si occupasse della sua ombra sul muro. Dite quello che pensate ora con parole dure, e dite domani quello che il domani penserà con parole altrettanto dure, per quanto ciò possa essere in contraddizione con qualunque cosa abbiate detto oggi».

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“Piantatela di mettere il maledetto segno del dollaro su ogni fottuta cosa di questo pianeta.”

Bill Hicks (1961–1994) comico statunitense

citato in Tommaso Montanari, Se gli Uffizi diventano un museo a ore http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/26/se-gli-uffizi-diventano-un-museo-a-ore/275113/, Il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2012

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“Suol dirsi che quando parla il pazzo è segno che ha udito parlare il savio.”

Lorenzo Magalotti (1637–1712) scienziato, letterato e diplomatico italiano

Lettere sopra i buccheri

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“Son stati giorni che han lasciato il segno e stare al mondo è già di più un impegno.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Quando canterai la tua canzone, n. 1
Arrivederci, mostro!

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“Il pessimismo è un segno di squilibrio mentale, come d'altronde l'ottimismo.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Quaderni 1957-1972

“A volte, l'indifferenza è un rinnovato segno d'interesse.”

Dino Basili (1934) scrittore, giornalista

Origine: L'amore è tutto, p. 32

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“Mi chiamo Nives, sono nata a Molinella in provincia di Bologna esattamente 83 anni fa, segno zodiacale dello scorpione, ascendente leone, in parole povere, s'at ciap at'ralbalt com'un calzet.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

se ti prendo ti ribalto come un calzino.
La Nives, Citazioni famose della Nives

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“[Sul Roland Garros] Qui l'atmosfera è particolare, e per chi, come me, e probabilmente Francesca, è nato e cresciuto sulla terra rossa, tutto diventa il massimo, perché il centrale è il massimo del massimo torneo su questa superficie. Che è vera, viva, che lascia sempre un segno.”

Gustavo Kuerten (1976) tennista brasiliano

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, «Sa regalare emozioni» http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/giugno/05/regalare_emozioni__ga_10_100605068.shtml, Gazzetta dello Sport, 5 giugno 2010.

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“[Sul gol del vantaggio irregolare messo a segno dalla Juventus dopo 18 secondi in Juventus-Inter 1-3 del 3 novembre 2012] Quell'inizio di partita combacia in maniera perfetta con la storia delle due società, potrei definirlo lo specchio o il riassunto esatto dei due club…”

Massimo Moratti (1945) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Inter, Moratti gode: "L'inizio di partita combacia con la storia dei due club" http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=396780, Tuttomercatoweb.com, 4 novembre 2012.

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“Sono tutte qui | tra i miei brividi | tutte insieme a te | le cose da difendere | Sono tutte qui | e la prima rimani tu | altre non ce n'è | sotto il segno del mio vivere.”

Nek (1972) cantautore e musicista italiano

da Le cose da difendere, n. 1
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“Mi hai dato un abito per sedurti | nel modo migliore | che userò per lasciarti, per bruciarti il cuore.”

Cristina Donà (1967) cantautrice italiana

da Qualcosa che ti lasci il segno, n. 3
Nido

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