Frasi sul silenzio
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“Il romanzo di Piersanti [Luisa e il silenzio] è un libro misurato, che specialmente nella seconda metà, dopo qualche dispersione, raggiunge un ritmo, direi una fluidità persuasiva, naturale. Non so se faccia fare un passo avanti verso quell'altrove che è una esigenza confusa della nuova narrativa; intanto basterà questo lavoro fine e serio dentro i materiali salvati della "vecchia."”

Giuliano Gramigna (1920–2006) critico letterario, scrittore e poeta italiano

Origine: Da Luisa, sonata per una donna sola https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/01/Luisa_sonata_per_una_donna_co_0_97090110812.shtml, Corriere della Sera, 1 settembre 1997, p. 29.

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“Musica mentale, nella sala sperimentale, il rumore del silenzio… è sempre più forte.”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano

da Silence, n. 11, cd 1
L'Amour Toujours II

“Non c'è più rispetto | neanche tra di noi | il silenzio è rotto | dagli spari tuoi. | Dimmi | quanti soldi vuoi | quanti soldi vuoi | quanti soldi vuoi| per lasciarmi stare!”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da Rispetto p. 45
Musiche Per Viole &... altri Organi D'Amore

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“Tripitaka giunse le mani e disse: "Per chi si è fatto monaco vien meno l'ostacolo del concatenarsi delle cause. Per chi comprende la natura, tutti i fenomeni sono illusori. La Grande Sapienza, vasta e a disposizione di tutti, risiede nella non-nascita; immersa nel silenzio dei veri misteri, essa vaga nel nirvana. Si vuotano i tre mondi, e allora ogni origine è al suo posto; si purificano i sei sensi, e allora ogni germe si esaurisce. Chi rafforza sincerità e coscienza, conoscerà il proprio cuore e il proprio spirito. L'anima purificata è uno specchio terso, che purifica anche ciò che vi si riflette.
"Un volto autentico non manca di nulla e non ha nulla di troppo, e ciò si vede dalla sua vita precedente. Ogni forma illusoria corre verso la distruzione: non serve a nulla cercarne altre fuori dal proprio stato. I meriti e la meditazione consentono la concentrazione; elemosine e carità sono le basi dell'austerità. La suprema abilità sembra goffaggine, perché in ogni circostanza si astiene dall'azione. Il miglior pianificatore non perde tempo in calcoli, perché sa che bisogna lasciar andare le cose per il loro verso. Basta non agitare lo spirito, e tutto andrà alla perfezione. L'idea di rafforzare lo yang attingendo allo yin è sbagliata. Chi promette di cibarti di immortalità, ti inganna con vane parole.
"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri.”

Zhuangzi (-369–-286 a.C.) filosofo

da Wù Chéng'ēn, Viaggio in Occidente: parafrasi di una sezione del canone taoista di Zhuangzi)
Variante: Tripitaka giunse le mani e disse: "Per chi si è fatto monaco vien meno l'ostacolo del concatenarsi delle cause. Per chi comprende la natura, tutti i fenomeni sono illusori. La Grande Sapienza, vasta e a disposizione di tutti, risiede nella non-nascita; immersa nel silenzio dei veri misteri, essa vaga nel nirvana. Si vuotano i tre mondi, e allora ogni origine è al suo posto; si purificano i sei sensi, e allora ogni germe si esaurisce. Chi rafforza sincerità e coscienza, conoscerà il proprio cuore e il proprio spirito. L'anima purificata è uno specchio terso, che purifica anche ciò che vi si riflette.
"Un volto autentico non manca di nulla e non ha nulla di troppo, e ciò si vede dalla sua vita precedente. Ogni forma illusoria corre verso la distruzione: non serve a nulla cercarne altre fuori dal proprio stato. I meriti e la meditazione consentono la concentrazione; elemosine e carità sono le basi dell'austerità. La suprema abilità sembra goffaggine, perché in ogni circostanza si astiene dall'azione. Il miglior pianificatore non perde tempo in calcoli, perché sa che bisogna lasciar andare le cose per il loro verso. Basta non agitare lo spirito, e tutto andrà alla perfezione. L'idea di rafforzare lo yang attingendo allo yin è sbagliata. Chi promette di cibarti di immortalità, ti inganna con vane parole.
"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri."

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“Nei romanzi i silenzi sono più importanti delle parole.”

Cristina Comencini (1956) regista italiana

Matrioska

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“[Riferito a Billie Holiday] Possiamo trovare nelle sue incisioni del periodo 1935-40 tutti i procedimenti per mezzo dei quali essa trasformava una melodia: l'accentazione di certe note, che faceva precedere da brevi silenzi che attiravano su di esse l'attenzione (Why was I born, I wished on the moon) l'affrancamento, in rapporto al tempo, della frase (I Can't get sterted) cominciata generalmente con un leggero ritardo su quello: un effetto da cui Billie Holiday ricavava un considerevole swing (Miss Brown to you); le improvvise opposizioni dei registri (Body and soul); o la combinazione di questi due ultimi effetti (Can't help lovin' thet man). Per tutta la durata di queste registrazioni, si resta colpiti dal modo in cui Billie Holiday "pensa" – o "sente"”

Demètre Ioakimidis (1929–2012)

i suoi vocali; ella lo fa molto più alla maniera d'uno strumentista che a quella di una cantante, tanto che quando, in She's funny that way, ella segue Lester Young, sembra continuare il pensiero musicale di quest'ultimo. (da Romantique Billie Holiday, in Jazz Hot, ottobre 1959; citato in Jazz: La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana)
Origine: La versione di She's funny that way a cui si fa riferimento è quella del 1937. Mentre tutti gli altri brani sono stati registrati con sotto il nome di Teddy Wilson.

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“Quando si furono allontanati, il Profeta disse a Sa'd, figlio di Ubādah: «Non c'era nessuno tra voi che potesse tagliare la testa a quell'ipocrita? Io sono rimasto così a lungo in silenzio credendo che qualcuno lo avrebbe ammazzato.»”

Tabari (839–923) storico e teologo persiano

p. 217 https://books.google.it/books?id=OVf8AAAAQBAJ&pg=PT217#v=onepage&q&f=false
Vita di Maometto

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“Quando la rivoluzione scoppiò in Germania, come amante della libertà, mi aspettavo che le università la difendessero, dato che avevano sempre vantato il loro attaccamento alla causa della verità. Ma no, le università vennero subito ridotte al silenzio. Poi rivolsi le mie attese ai grandi direttori dei giornali, che in passato avevano proclamato nei loro ardenti editoriali l'amore per la libertà. Ma anch'essi, come le università, nel giro di poche settimane furono ridotti al silenzio. Infine guardai agli scrittori che, come guide intellettuali della Germania, spesso avevano scritto del ruolo della libertà nella vita moderna e constatai che essi pure tacevano.Soltanto la Chiesa si oppose decisamente alla campagna di Hitler per sopprimere la verità. Non mi ero mai interessato alla Chiesa prima di allora, ma adesso provo ammirazione e stima per la Chiesa, poiché sola ebbe il coraggio e la perseveranza di difendere la verità intellettuale e la libertà morale. Sono costretto ad ammettere che quel che una volta disprezzavo ora ammiro incondizionatamente.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Being a lover of freedom, when the revolution came in Germany, I looked to the universities to defend it, knowing that they had always boasted of their devotion to the cause of truth; but, no, the universities immediately were silenced. Then I looked to the great editors of the newspapers whose flaming editorials in days gone by had proclaimed their love of freedom; but they, like the universities, were silenced in a few short weeks. [...] Only the Church stood squarely across the path of Hitler's campaign for suppressing truth. I never had any special interest in the Church before, but now I feel a great affection and admiration because the Church alone has had the courage and persistence to stand for intellectual truth and moral freedom. I am forced thus to confess that what I once despised I now praise unreservedly.
Questa dichiarazione venne riportata nell'articolo Religion: German Martyrs, pubblicato sul Time Magazine del 23 dicembre 1940. La citazione ebbe una grande diffusione e più scrittori la interpretarono in modo diverso. In una lettera dello scienziato del 1943 indirizzata a un ministro presbiteriano, che aveva chiesto una conferma in merito alle parole riportate da Time Magazine, Einstein confermò di aver dichiarato approssimativamente qualcosa del genere, ma precisò che le dichiarazioni risalivano ai primi anni del regime nazista (ben prima del 1940) e erano state più «moderate» rispetto a quelle riportate successivamente dal Time Magazine («It is true that I made a statement which corresponds approximately with the text you quoted. I made this statement during the first years of the Nazi-Regime — much earlier than 1940 — and my expressions were a little more moderate.»).<ref group="fonte">
Errate
Origine: Il lato umano, pp. 87-88.
Origine: L'articolo originale del Time Magazine è riportato in parte su DrJudithReisman http://www.drjudithreisman.com/archives/2010/11/religion_german.html.

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“[Sul genocidio armeno] La storia della comunità armena fu avvolta in un silenzio che diventò sempre più intollerabile, anche quando Franz Werfel scrisse I quaranta giorni del Mussa Dagh e rese nota una vicenda terribile. Poi, come un'onda che si richiude, il silenzio si è richiuso su questa storia. La resistenza della Turchia ad ammettere l'atrocità ha contribuito ad annebbiare le coscienze.”

Pancho Pardi (1945) politico e attivista italiano

Origine: Citato in Seduta del Senato della Repubblica Italiana n. 715 del 24 aprile 2012 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=hotresaula Legislatura XVI – Sull'anniversario dei massacri di armeni nell'Impero ottomano – Resoconto stenografico della seduta. Senato della Repubblica Italiana, 24 aprile 2012.

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“Ma l'umanità in astratto non esiste: esistono gli uomini, o meglio, esiste ciascun uomo.”

Ignacio Larrañaga (1928–2013)

da Il silenzio di Maria, Edizioni Paoline, 1987

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“La tua donna è qui che muore | e tu che fai? | In silenzio te ne vai.”

Anna Tatangelo (1987) cantautrice italiana

da Lei che ne sa, n. 8
Nel mondo delle donne

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“Ombra io sono, lontana dai villaggi scuri. | Silenzio di Dio | bevvi alla fonte del bosco. || Freddo metallo mi affiora sulla fronte, | ragni cercano il mio cuore. | C'è una luce e si spegne alla mia bocca.”

Georg Trakl (1887–1914) poeta austriaco

da De profundis
Origine: In Opere poetiche, introduzione, testo e versione a cura di Ida Porena, Edizioni dell'Ateneo, Roma, 1963, p. 99.

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“Sotto la sua apparenza prosaica, la vita, qualunque vita, è molto più bella e intensa della migliore delle fantasie.”

Pablo d'Ors (1963) scrittore e critico letterario spagnolo

da Biografia del silenzio

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“Nella sua selvatica ruvidezza quello [la Finlandia] è uno dei paesi d'Europa che mi siano andati più a genio e destate più idee fantastiche, malinconiche e anche grandiose, per un certo vasto indefinibile silenzio che regna in quell'atmosfera ove ti parrebbe quasi di essere fuor del globo.”

Vittorio Alfieri (1749–1803) drammaturgo italiano

1967, p. 47
Origine: Citato in Edoardo Roberto Gummerus, Storia delle letterature della Finlandia, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1962<sup>2</sup>, p. 58.

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“Il vero silenzio è una parola. Una parola che svanisce.”

Roger Munier (1923–2010) scrittore, critico

n. 113
Il meno del mondo

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“L' infinito del cielo | ha disperso la tua voce | sulle ali dei gabbiani | lasciandoci solo silenzi.”

Pietro Nigro (1939) poeta italiano

da In morte di Bruno Vilar, vv. 10-13
L' attimo e l' infinito

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“Sono sconcertato dalla frase [di Carlo Tavecchio] su Optì Pobà e le banane. Ma non so se essere ancora più allibito dal silenzio che le ha circondate.”

Damiano Tommasi (1974) calciatore italiano

Origine: Citato in Frase razzista, polemica su Tavecchio. L'ira di Delrio. Serrachiani: "Rinunci" http://www.lastampa.it/2014/07/26/sport/calcio/tavecchia-polemica-dopo-la-gaffe-il-pd-attacca-dovrebbe-ritirarsi-9nFB9NQfBfUxnXsQJvAlJK/pagina.html, Lastampa.it, 26 luglio 2014.

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“La Sapiente fissò Lan a lungo, in silenzio; poi riempì di tè una tazza e gliela portò. Lui allungò la mano e mormorò un ringraziamento, ma Nynaeve non lasciò subito la tazza. «Avrei dovuto capire che eri un re» disse pi-ano. Tenne lo sguardo sul viso del Custode, ma la voce tremò un poco.
Lan la guardò con uguale intensità. A Rand parve che il viso del Custode si addolcisse davvero. «Non sono un re, Nynaeve. Sono soltanto un uomo. Un uomo che possiede meno del campicello del più misero contadino.»
La voce di Nynaeve divenne più ferma. «A volte una donna non chiede terre né oro. Solo l'uomo.»
«E l'uomo che le chiedesse d'accettare così poco, non sarebbe degno di lei. Sei una donna notevole, bella come l'aurora, fiera come un guerriero. Sei una leonessa, Sapiente.»
«Le Sapienti raramente si sposano.» Nynaeve s'interruppe per inspirare a fondo, come per rafforzarsi. «Ma se andrò a Tar Valon, forse sarò diversa dalle Sapienti.»
«Le Aes Sedai si sposano altrettanto raramente. Pochi uomini possono vivere con una moglie in possesso di tanto potere. Si sentono sminuiti dal suo splendore, anche non volendolo.»
«Alcuni hanno la forza sufficiente. Io ne conosco uno.» Il suo sguardo rivelò con chiarezza a chi si riferiva, ammesso che ci fossero dubbi.
«Ho soltanto una spada e una guerra che non posso vincere ma che devo combattere.»
«Ti ho detto che il resto non m'interessa. Luce santa, mi hai già spinta a dire più di quanto non sia corretto. Mi umilierai al punto da costringermi a chiedere?»
«Non ti umilierò mai.» Il tono gentile, simile a una carezza, parve bizzarro, sulle labbra dal Custode, ma fece risplendere gli occhi di Nynaeve. «Odierò l'uomo da te scelto perché non sarò io e l'amerò se ti farà sorridere. Nessuna donna merita come dono di nozze la certezza del lutto di vedova; e tu, meno di tutte.»”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Nynaeve al'Meara e Lan Madragoran, capitolo 48
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

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“Tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009 tre anziani muoiono tra le fiamme nella provincia di Lucca: la vestaglia di Veronica, 80 anni, prende fuoco quando la donna passa troppo vicino a un fornello. Liliana viene consumata da un incendio misterioso. Giuseppina dormiva quando un corto circuito della presa elettrica sotto il suo letto ha scatenato le fiamme. A Voltri, nel marzo 2008, i pompieri sfondano una porta e si trovano davanti il cadavere di Maria, 84 anni. Suo fratello Giovanni, 82, è semisvenuto. A Roma, nello stesso periodo, un'altra porta viene abbattuta: dietro c'è una donna morta da dodici ore. Aveva 88 anni. Nell'altra stanza, due parenti ancora vivi: due ultraottentenni invalidi che da lei erano accuditi. A Genova, il giorno di Santo Stefano, qualcuno ha l'idea di bussare alla porta di Edda e Ottavio per fare gli auguri. Erano morti da una settimana.
Nel gennaio di quello che sarà il suo ultimo anno di vita, il 2009, la poetessa Alda Merini sbotta: "è una vergogna: i vecchi in questa città vengono trattati come carta igienica". E aggiunge: "C' è indifferenza, a Milano, ed è il crimine più grosso. Si è tanto parlato della violenza del branco contro le ragazze, ed è certamente un fatto orribile, ma c' è una violenza sotterranea che non è meno feroce. Una persona che muore da sola e nessuno se ne accorge è davvero il silenzio degli innocenti."”

Loredana Lipperini (1956) giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana

Non è un paese per vecchie

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“Solo parlando, manifestiamo il sapere: nel silenzio non sentiamo che un'ingenua e vergognosa avidità.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: La Divina Mimesis, p. 29

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“In India i mistici e i poeti si sono chiesti molte volte chi è il santo. E hanno formulato delle belle risposte: «Il santo è come una rosa». Si è mai sentito una rosa dire: «Darò la mia fragranza soltanto ai buoni e a quanti apprezzeranno il mio profumo, e negherò la mia fragranza ai cattivi»? […] Gesù non ci dice proprio questo quando ci ordina di essere misericordiosi come il Padre nostro celeste, che fa piovere sui buoni e sui cattivi? Che fa sorgere il sole su giusti e peccatori? Come possiamo un giorno trovare questo tipo di amore? Mediante la comprensione oppure un'esperienza mistica. Cioè? […] Paolo afferma che tutti formiamo un solo corpo. Come il mio corpo e io non siamo due, ma siamo la stessa cosa. Io non sono il mio corpo, ma non siamo due! E quanto lo amo il mio corpo! Quando un membro o un organo del mio corpo sta male oppure è sano, io lo amo comunque allo stesso modo. Questa è la comprensione che viene concessa ad alcuni uomini fortunati. Rispetto agli altri sono diversi, ma non separati, sono un corpo solo. […] Quando qualcuno si fa male, oppure viene colpito, e io esclamo: «Ahi!» è successo qualcosa. Mi sono identificato con lui; l'amore diventa identificazione. Possiamo fare qualcosa per ottenere questa grazia? No, è un dono. Tutto ciò che possiamo fare è prepararci. Forse non ci crederete; eppure io vi dico che, se voi sentiste e vedeste, oppure sentiste e entraste in contatto con voi stessi, allora arrivereste al silenzio e le cose vi verrebbero rivelate. Tutto ciò che possiamo fare è preparare il terreno. […] Dio è lo Sconosciuto, Dio è il Mistero, Dio è Amore. Perciò, quando amate, diventate partecipi della divinità e della grazia.”

Anthony de Mello (1931–1987) gesuita e scrittore indiano

Istruzioni di volo per aquile e polli

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“Si può entrare in dialogo diretto con lo spirito attraverso il silenzio. La vita spirituale è vita piena.”

Susanna Tamaro (1957) scrittrice italiana

da Virtù della Clausura https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/19/Virtu_della_clausura_co_9_070419121.shtml, Corriere della sera, 19 aprile 2007

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“Le persone sono destinate ad incontrarsi.”

Nicholas Sparks (1965) scrittore statunitense

da Un cuore in silenzio

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“Il mio paese sorride ai turisti | Algeri la Bianca riposa in pace | vanno e vengono i carri di polizia | la lebbra del cuore è ben difesa || Chi dunque griderà | il miele amaro degli alveari | i corpi all'addiaccio | i poveri che barano col freddo || Bella pelle di arancia dolce | e denti di fresco mattino || la miseria inganna | non fidatevi di tanta bellezza || Qui si muore in silenzio | senza orma sotto il sole”

Jean Sénac (1926–1973) poeta e drammaturgo algerino

da Le belle apparenze, Aurora del mio popolo
Origine: Apparsa insieme alla poesia Vergogna, entrambe comprese nella raccolta Aurora del mio popolo nel numero della rivista Esprit nel novembre del 1955, dedicato alla guerra in Algeria. La Resistenza nella letteratura francese, note al testo, p. 470.
Origine: In Walter Mauro, La Resistenza nella letteratura francese, dalla 2° guerra mondiale all'Algeria, Canesi Editore, Roma, 1961, p. 290.

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“Quando alla casa del linguaggio vola via il tetto e le parole non guariscono, io parlo.”

Alejandra Pizarnik (1936–1972) poetessa argentina

da Frammenti per dominare il silenzio, II, p. 75

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“Status sociale, cultura, ricchezza, persino salute: il contrario stesso di tutto questo in Marie-Bernarde Soubirous, detta Bernadette, quattordicenne (ma con lo sviluppo di una decenne, secondo i medici che la visitarono, e non ancora donna, a causa dell'alimentazione insufficiente); asmatica; sofferente di stomaco; chiusa nel suo silenzio di timida e di introversa; analfabeta e considerata da qualche suo parente stesso incapace di imparare alcunché; incolta anche in materia religiosa, tanto da ignorare persino il mistero della Trinità; figlia della famiglia più miserabile della città; residente nella cella della prigione comunale, sgomberata dalle autorità perché considerata insalubre per gli stessi detenuti; con il padre non solo fallito e con la fama – seppure abusiva – di fannullone e di beone, ma con anche alle spalle un soggiorno in prigione per un sospetto di furto: rilasciato dopo nove giorni, si lasciò cadere l'accusa tanto era inconsistente, ma senza procedere ad alcun giudizio, così da lasciargli addosso un sospetto infamante.
Rendiamocene conto: in tutto questo, solo gli occhi della fede possono scorgere una misteriosa conformità al Vangelo e, dunque, le stigmate della verità. Solo l'adesione a una prospettiva rovesciata rispetto agli «occhi della carne» può far sentire gli echi del Magnificat intonato da Colei di cui Bernadette Soubirous fu testimone: «…ha guardato l'umiltà della sua serva […]; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati; ha rimandato i ricchi a mani vuote…»”

Lc 1, 48 e 51 ss.
Origine: Ipotesi su Maria, p. 92

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