Frasi su volte
pagina 24

Mary Midgley photo
Christian Bobin photo

“Dobbiamo nascere due volte per vivere un po', anche solo un po.”

Christian Bobin (1951) poeta, scrittore

da Più viva che mai. [Una storia d'amore dura per sempre], Edizioni San Paolo, 2010

Quino photo
Paolo Curtaz photo

“Nella vita succede, a volte, di amare fino a provare dolore, tutto qua.”

Paolo Curtaz (1965) scrittore e teologo italiano

Origine: In coppia con Dio. Pagine bibliche da leggere in due, p. 84

Sharon Stone photo
Adrienne von Speyr photo
Fausto Cercignani photo

“Quando vorresti soffocare o ignorare il dissenso, ricordati di quante volte hai dissentito.”

Fausto Cercignani (1941) filologo, critico letterario e poeta italiano

p. 40

William Faulkner photo
George F. Kennan photo

“A volte mi accade di pensare quanto sarebbe bello se noi e loro, l'esperienza da una parte, l'energia e l'entusiasmo dall'altra, potessimo unire le nostre forze.”

George F. Kennan (1904–2005) diplomatico, storico e ambasciatore statunitense

Origine: Ribelli senza programma, p. 19

Richard Wright (scrittore) photo
Giuseppe Bergomi photo

“Per ottenere determinati obiettivi non devi passare per determinati sotterfugi. Questa è una cosa che ho sempre cercato di inculcare nei giovani. Alcune sostanze che adesso sono doping, nel 1979-80 quando ho iniziato io, si potevano prendere. A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o che mi hanno dato. Oggi le società sono cresciute e danno un livello di informazione elevato. Poi penso che un giocatore debba sempre chiedere al suo medico.”

Giuseppe Bergomi (1963) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervento rilasciato alla televisione svizzera Rsi in occasione dellExpo a Milano nel 2015; citato in Inter, Bergomi: "Sono preoccupato per i farmaci che ci davano" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/15-09-2015/inter-bergomi-sono-preoccupato-farmaci-che-ci-davano-130131430671.shtml?refresh_ce-cp, Gazzetta.it, 15 settembre 2015 e in Giuseppe Bergomi e i farmaci che prendeva da calciatore http://www.ilpost.it/2015/09/16/giuseppe-bergomi-e-i-farmaci-che-prendeva-da-calciatore/, Il Post.it, 16 settembre 2015.

Gianni Fochi photo
Dacia Maraini photo

“A volte ci si sfama anche con gli occhi […].”

Dacia Maraini (1936) scrittrice italiana

Origine: Bagheria, pp. 15–16

Thomas Willis photo
Olivia Wilde photo

“Non solo mi sento più felice con questa dieta, ma anche mille volte più in forma.”

Olivia Wilde (1984) attrice statunitense

da È la Wilde la sexy vegetariana dell'anno http://www.corriere.it/spettacoli/10_luglio_03/bellezza-vegetariana-elmar-burchia_9affaecc-869b-11df-8332-00144f02aabe.shtml, Corriere della sera, 3 luglio 2010

Lenny Kravitz photo

“Non arrenderti, | domani vedrai | che sarai di nuovo in piedi | a volte il mondo ti metterà KO, | ma capirai chi sei, chi sono i tuoi amici.”

Lenny Kravitz (1964) cantautore, polistrumentista e produttore discografico statunitense

Black and White America

David Herbert Lawrence photo
Nicolás Burdisso photo
Ron photo
Carlo Rossella photo
Roger Federer photo
Walter Veltroni photo
Franco Di Mare photo

“Eppure a volte per capire era sufficiente saper ascoltare. Si ricordò di quella volta che era riuscito a descrivere le conseguenze che il terremoto dell'Irpinia dell'80 aveva avuto sull'equilibrio di quella comunità grazie a una semplice intervista. Era bastato l'incontro con un uomo che si aggirava su una collina di macerie a Sant'Angelo dei Lombardi e raccoglieva piccole cose intorno a sé, oggetti all'apparenza privi di importanza: un fermaglio, un posacenere, una penna. Cercava con pazienza tra le pietre e le macerie e, appena qualcosa attirava la sua attenzione, si chinava a prenderla con delicatezza, come si fa con le more nei cespugli, e la riponeva in una scatola di scarpe vuota. Marco si avvicinò e gli chiese dov'era la sua casa e in che condizioni fosse.
– "È tutta qui. Ci stiamo camminando sopra." rispose l'uomo, senza scomporsi.
– "E la sua famiglia?"
– "Stiamo camminando sopra anche a quella. Mia moglie è proprio qui sotto" disse indicando la punta delle scarpe. "Qui siamo sopra la cucina. L'avevo lasciata lì ed ero andato a prendere la legna per il cammino quando è arrivata la scossa. I miei due bambini sono più in là. In quel punto, vede? Quando sono uscito stavano giocando nella loro cameretta. Devono essere ancora lì. E ora, se vuole scusarmi…"”

Franco Di Mare (1955) giornalista e conduttore televisivo italiano

e andò via, lungo quel cimitero di macerie, cercando frammenti della sua vita perduta."
Origine: Da Non chiedere perché, Rizzoli, 2011, pp. 103-104.

Leo Ortolani photo
Don DeLillo photo
John Fante photo
Ricardo Piglia photo

“Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.”

Ioan Bernardino Fuscano poeta italiano

da Stanze sovra la bellezza di Napoli, canto I.52; citato in Cristiana Anna Addesso, Le Stanze del Fuscano sovra la bellezza di Napoli http://www.fedoa.unina.it/2434/1/Addesso_Filologia_Moderna.pdf, Dottorato di ricerca in Filologia moderna, ciclo XVII (2002-2005), Università degli Studi di Napoli Federico II

Robert Jordan photo
Frances Parkinson Keyes photo
Xavier Forneret photo

“Tristezza è poesia, tutte le volte che tristezza è senza causa.”

Xavier Forneret (1809–1884) poeta, scrittore, giornalista, drammaturgo

Citato in Dictionnaire des citations, sous la direction de Robert Carlier, Jean-Louis Lalanne, Pierre Josserand e Samuel S. de Sacy, Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

Douglas Adams photo
Maurizio Crozza photo

“Le FEMEN sono un gruppo di ragazze che in tutta l'Europa si batte per i diritti civili e umani. Usano dei metodi alle volte un po' provocatori per lanciare i loro slogan. Per esempio, vedete, si scrivono sul petto. Praticamente sono come dei Salvini senza felpa. A me le FEMEN piacciono un po' perché adoro il loro stilista e un po' perché ogni tanto ci azzeccano.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 17 aprile 2015
Origine: Visibile al minuto 00:02:00 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 17/04/2015 https://www.youtube.com/watch?v=MPhXfQ4xlak, La7 Intrattenimento, YouTube.com, 17 aprile 2015.

John Oliver photo
Aldo Palazzeschi photo
Jorge Valdano photo
Amalia Guglielminetti photo

“Baldina, – esclamò Livio precipitandosi su di lei, soffocando coi baci un suo piccolo grido di paura e di piacere.
L'afferrò alla vita, la sollevò di peso come una bimba e premendola incontro al suo petto, nell'atteggiamento cupido geloso e contesa, uscì dalla sala da pranzo, attraversò quasi correndo il salone Luigi decimosesto, quindi uno studio appena illuminato dove inciampò in alcune poltrone di cuoio, quindi un gabinetto da bagno dalle pareti coperte di specchi nei quali egli si vide passare rapidamente curvo sul suo tesoro, con le labbra pallide e un volto contratto da ladro inseguito, e penetrò finalmente nella camera nunziale.
Allora sul letto coperto d'una gran pelle di ermellino egli depose con delicatezza la sua preziosa conquista e la chiamò dolcemente per nome due, tre, molte volte, tentando di sorriderle ancora.
Ella non sorrise più e non rispose. Guardò coi suoi grandi occhi dilatati cerchiati d'azzurro a una a una le luci che si spegnevano, guardò le pupille di Livio che s'intorbidivano.
Udì ch'egli le parlava sulla bocca con una voce mutata, con parole sconnesse, con le sue membra calde e veementi di maschio avvinghiate alla sua tenera carne di bambina. Udì il battito confuso dei loro due cuori premuti l'uno sull'altro, confusi nel loro irrompente palpitare, e s'abbandonò spasimando a quell'avidità meravigliosa e brutale che la torturava come un divino martirio.”

Amalia Guglielminetti (1881–1941) scrittrice e poetessa italiana

Origine: Gli occhi cerchiati d'azzurro, pp. 151-152

Luciano De Crescenzo photo
Lauren Oliver photo
Terry Goodkind photo

“La verità di una situazione il più delle volte si trova nella più semplice delle spiegazioni.”

Terry Goodkind (1948) scrittore statunitense

Zeddicus Zu'l Zorander a Warren

J. K. Rowling photo
Massimo Barra photo
Terry Goodkind photo
Zdeněk Zeman photo
Mariangela Melato photo
Chuck Dixon photo
Anthony Kiedis photo
Musō Soseki photo
Simon Singh photo
Daniel Defoe photo
Mitch Albom photo
Suzanne Collins photo
Mino Raiola photo

“[Nel 2010] Un giorno mi chiama Zlatan e mi dice: qui all'Inter c'è un fenomeno, è un ragazzo di colore, con la palla fa quello che vuole, devi venire a vederlo. Andai e conobbi Mario. Gli parlai. Dopo due anni mi telefonò e mi disse che mi voleva come procuratore. Mi chiedete se oggi è contento? Così e così. Ma su di lui c'è un piano: gli ho promesso che diventerà tre volte Pallone d'oro e lui si fida di me.”

Mino Raiola (1967) procuratore sportivo italiano

Origine: Dalla trasmissione televisiva La tribù del calcio, Mediaset Premium; citato in Tancredi Palmeri; Il blob della settimana Balotelli, i razzisti e Cassano http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml, Gazzetta.it, 22 novembre 2010.

Jamie Lee Curtis photo

“A volte, la tristezza, il dolore ti assalgono nel posto più impensato, nei momenti più inattesi: un agguato crudele che non si può prevedere.”

Jamie Lee Curtis (1958) attrice statunitense

Origine: Citato in Calcagno Paolo, Jamie Lee Curtis: sul set ho pianto per il piccolo Nicholas Green https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/21/Jamie_Lee_Curtis_sul_set_co_0_980421554.shtml, Corriere della Sera, 21 aprile 1998, p. 33.

Gianni Fochi photo

“[A parlare è la personificazione di Roma]
Il principe potente e tre volte beato, Federico, Bagliore di fuoco, la meraviglia del mondo,
il cui arco è di bronzo e il cui dardo è folgore
che brucia da parte a parte i nemici,
a lui Federico, che ha il nome sfavillante e guida la gloria,
servono la terra, il mare e la volta del cielo.”

Giorgio di Gallipoli poeta e archivista italiano

da Colloquio della città di Roma con l'imperatore Federico II, vv. 20-25, testo e traduzione dal greco a cura di Marcello Gigante
Origine: Carme IX (circa 1244-1247), citazione in Marcello Gigante, Poeti bizantini in Terra d'Otranto nel secolo XIII, Napoli, 1979 (testo greco a p. 176; traduzione a p. 188).

“Il lavoro di Bill Watterson ha qualcosa di mistico. Ciò che abbiamo di fronte non è una qualunque striscia a fumetti. Possiede quella particolare dimensione riconosciuta un tempo in Krazy Kat di George Herriman e, più tardi, in Pogo di Walt Kelly. Il che è stato, comunque, molto tempo fa: dopo di loro non c'è stato più niente di simile nel mondo del cartoon. Ora abbiamo Calvin & Hobbes. In questa striscia non ci sono personaggi finti o sdolcinati. Il ragazzino è decisamente e irresistibilmente pestifero. La madre e il padre (i nomi non sono necessari) vivono a fianco della loro discendenza chiedendosi con perenne e agitato stupore che cosa abbiano fatto per meritarsi un figlio del genere. Il bambino, da parte sua, vive per un buon 70 per cento del suo tempo in un mondo parallelo popolato dalle creature indicibili della sua fantasia, e per il resto del tempo in un mondo reale popolato da altre creature indicibili (la maestra, la bambina, il bullo). E trova scampo da questo secondo mondo rifugiandosi nel primo. E poi c'è il tigrotto di pezza. È un animo nobile e molto più intelligente del bambino, di cui, con sarcastica e affettuosa saggezza, tempera l'esuberanza. Ci sono un sacco di strisce a fumetti in giro, alcune buone, altre passabili, la maggior parte semplicemente roba di secondo piano. Tutti hanno il loro cast di personaggi, più o meno indovinati, tenuti insieme dal dialogo, a volte buono, a volte no. Sono pochissimi quelli che posseggono quella magia particolare che li fa reggere il confronto con il meglio del passato. Guardando al lavoro dei nostri due paragoni, Herriman e Kelly, possiamo vedere un connubbio tra sceneggiatura e segno grafico che si trova raramente al giorno d'oggi, la sensazione che le parole migliorino il disegno e che il disegno faccia lo stesso con il testo, che la fusione attentamente miscelata di questi due ingredienti possa creare quell'incanto che rivela il genio. Volete la magia? L'alchimista Watterson ha portato avanti un lavoro che, per acume, carattere e profondità, è portentoso in rapporto alla sua giovane età. Gli auguro lunga vita e possano i poteri della sua stregoneria non venir mai meno. Volete la magia? Questa è una raccolta di ricette dello stregone per trasformare della semplice carta e del semplice inchiostro in oro puro. Lasciate che umilmente vi presenti Calvin (il bambino) e Hobbes (il tigrotto). Questo libro è magico.”

Pat Oliphant (1935)

dalla prefazione di Bill Watterson, C'è qualcosa che sbava sotto il letto, Comix, 1997. ISBN 9788881930197

Antonio Muñoz Molina photo

“I dittatori sono propensi alla cinefilia. Lenin, che detestava la musica perché era irritato dal fatto che lo faceva diventare sentimentale, considerava che tra tutte le arti il cinema poteva essere la più utile alla causa del proletariato. Hitler vedeva quasi tutte le sere in una sala cinematografica perfettamente attrezzata operette viennesi d'epoca e musical americani, e regalò a Eva Braun una cinepresa per girare a colori scene che ancora oggi ci gelano il sangue, un misto di ridenti immagini domestiche e igure genocide che prendono il sole sulle terrazze con vista sulle Alpi. Anche a Stalin piacevano i musical americani e i film western e, dato che soffriva d'insonnia come Hitler e si divertiva a tenere svegli i suoi cortigiani fino a notte fonda, a volte prolungava la sessione cinematografica con una festa alcolica, durante la quale osservava in silenzio adulatori e future vittime come se stesse inventando per ognuno un copione sinistro dall'epilogo ignoto a tutti tranne che a lui. Il generale Franco non andava a letto tardi e non beveva, ma la sua passione per il cinema era altrettanto forte, al punto che scrisse la sceneggiatura di un film, Raza, che era una patetica fantasia ricamata sulla sua biografia, e una dimostrazione del fatto che il cinema può rovinare l'immaginazione di chiunque. Forse ai dittatori piacciono tanto i film perché hanno pochissime opportunità di uscire la sera e perché sono costantemente circondati da persone servili di cui non sanno più che fare.”

Antonio Muñoz Molina (1956) scrittore e saggista spagnolo

Origine: Da El tirano cinéfilo, País; tradotto in Il tiranno cinefilo, Internazionale n. 1101, 8 maggio 2015.

Ambra Angiolini photo
Mario Rigoni Stern photo
Giovanni Battista Morgagni photo
Nicholas Sparks photo
Daniela Santanchè photo
Antonio Martino photo
Leo Ortolani photo
Daniel Pennac photo

“A volte quando ti concedi delle sensazioni, tutte le sensazioni che hai fanno schifo.”

Judith Guest (1936) scrittore, sceneggiatore

Origine: Gente senza storia, p. 111

Giorgio Napolitano photo
Guido Ceronetti photo
Yuval Noah Harari photo
Povia photo
Roger Ebert photo
Hideo Kojima photo
Daniel Pennac photo
Guy de Maupassant photo

“[…] quindi salgo subito in barca per andare a salutare, dovere di scrittore, i papiri dell'Anapo.
Si attraversa il golfo da una riva all'altra si scorge, sulla sponda piatta è spoglia, la foce di un piccolissimo fiume, quasi un ruscello, in cui si inoltra il battello.,
La corrente impetuosa è difficile da risalire. A volte si rema, volte ci si serve della gaffa fa per scivolare sull'acqua che scorre veloce tra due rive coperte di fiori gialli, minuscoli e splendenti, due rive d'oro.,
Vediamo canne sgualcite dal nostro passaggio che si impegnano essi rialzano, poi, con gli steli nell'acqua, degli iris blu, di un blu intenso, sui quali volteggiano innumerevoli libellule dalle ali di vetro, madreperlacee frementi, grandi come uccelli-mosca. Adesso, sulle due scarpate che ci imprigionano, crescono cardi giganteschi con voli voli smisurati, che allacciano le piante terrestri con le camere ruscello.,
Sotto di noi, in fondo all'acqua, di una foresta di grandi erbe ondeggianti che si muovono, galleggiano, sembrano notare nella corrente che le agita. Poi il Anapo si separa dall'antico Ciane, suo affluente. Procediamo tra le righe, aiutandoci sempre con una pertica. Il ruscello serpeggia con graziosi panorami, prospettive fiorite carine. Un'isola appare infine, piena di strani arbusti. Gli steli fragili e triangolari, alti da nove a dodici piedi, portano in cima ciuffi tondi di filamenti verdi, lunghi, essi e soffici come capelli. Sembrano teste umane divenute piante, gettate nell'acqua sacra della sorgente da uno degli dei pagani che vivevano lì una volta. È il papiro antico.,
I contadini, d'altronde, chiamano questa canna: parrucca.,
Eccone altri più lontano, un intero bosco. Fremono, mormorano, si chinano, mescolano le loro fronti pelose, le urtano, paiono parlare di cose ignote lontane.,
Non è forse strano che l'arbusto venerabile, che ci portò il pensiero dei morti, che fu gusto del genio umano, abbia, sul corpo infimo di arboscello, una grossa criniera folta e fluttuante, simile a quella dei poeti?”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Viaggio in Sicilia, p. 135

Vasco Rossi photo

“Se ti potessi dire | quante volte avrei voluto morire.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da Quante volte, n. 10
Sono innocente
Origine: Inclusa anche nel brano inedito, Se ti potessi dire

Alessandro Manzoni photo
Margaret Mazzantini photo
Giovanna Ralli photo

“A volte mancavano i ruoli, altre la voglia. Il cinema mi piaceva, anche più del teatro e della tv, ma recitare in fondo non ha mai rappresentato la mia priorità. Di lavorare tanto per lavorare, non mi è mai importato nulla.”

Giovanna Ralli (1935) attrice italiana

Origine: Citato in Cinema da combattimento – Giovanna Ralli fa 80 e scodella incantevoli memorie su Fabrizi, Mastroianni, Marisa Merlini, Flajano, Furio Scarpelli, ecc. http://www.lanazione.it/firenze/cultura/2012/07/13/743401-lando-buzzanca-intervista.shtml, Dagospia, 3 Novembre 2014.

Roberto Marchesini photo

“Le questioni principali che affrontiamo in Inchiesta su Gesù sono quattro. Quattro domande in particolare. Primo. Gesù era un cristiano o invece era un ebreo che è rimasto sempre tale e non mai voluto fondare una nuova religione? E se il cristianesimo è nato dopo la sua morte, quando e perché si è formato e in che misura gli è fedele? Se Gesù era un ebreo la nostra civiltà occidentale ha alla sua base anche l'ebraismo o solo il cristianesimo? Secondo. Gesù era convinto che l'avvento del Regno di Dio fosse imminente? Pensava davvero che avrebbe posto fine alle ingiustizie, portato la salute ai malati e la liberazione ai poveri e agli schiavi? Oppure attendeva solo la risurrezione ed era portatore di un messaggio di salvezza ultraterrena? Terzo. La responsabilità della morte di Gesù fu dei Romani che lo giustiziarono con la pena romana della crocifissione oppure fu prevalentemente degli ebrei? E infine, quarto. I Vangeli canonici (Marco, Luca, Matteo e Giovanni) datano all'incirca tra il 70 e il 100 dopo Cristo? Oppure a scriverli furono dei testimoni oculari? Le loro informazioni sempre sono esatte? Oppure a volte si contraddicono? Per sapere chi fu realmente Gesù è necessario utilizzare anche fonti non canoniche come la Didachè, l'Ascensione di Isaia, il Vangelo di Pietro, ecc.? Oppure devono bastare i quattro Vangeli canonici e le lettere di Paolo? E ancora. Gesù era un celibe come vuole la tradizione o invece era sposato o addirittura gay come vorrebbe tutto un filone di film e romanzi torbidi?”

Mauro Pesce (1941) docente, biblista e storico italiano

da Inchiesta su Gesù http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Attualita/2006/12/14/gesu.htm, in magazine.unibo.it, 14 dicembre 2006

Hillel Slovak photo
Giordano Bruno photo
Elena Cattaneo photo
Pietro Anastasi photo

“Penso di essere stato un giocatore altruista, giocavo soprattutto per la squadra, […] mai […] per me stesso. […] Giocavo come numero nove, però poi il numero nove lo facevo poche volte. Giocavo soprattutto sulle fasce laterali, a cercarmi gli spazi e mettere delle palle in mezzo.”

Pietro Anastasi (1948–2020) calciatore italiano

Origine: Citato in Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), La grande storia della Juventus (DVD-Video): 1966-1975 "Da Herrera a Parola", RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 07 min 30 s.

Elio Vittorini photo