Frasi su avere
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“[Su Nick Kyrgios] È un grande giocatore. È forte ed in prospettiva davvero interessante. Devo dire che è bello avere qualcuno che finalmente porta qualcosa di diverso. È energico e carismatico. Questa è davvero una cosa rara nel tour e credo che abbiamo bisogno di gente come lui.”

Eugenie Bouchard (1994) tennista canadese

Origine: Citato in Eugenie Bouchard: "Il circuito ha bisogno di altri tennisti carismatici come Nick Kyrgios" http://www.tennisworlditalia.com/Eugenie-Bouchard-Il-circuito-ha-bisogno-di-altri-tennisti-carismatici-come-Nick-Kyrgios-articolo31450.html, TennisWorldItalia.com, 31 agosto 2015.

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“Avevo una madrina stravagante che in una delle sue visite decise di rimediare a tutte le sue precedenti dimenticanze e di farmi un regalo sul serio. Fui così accompagnato da tutta la famiglia in un'elegante libreria di Plymouth, dove mi venne detto che potevo scegliere sei libri a mio piacimento. Non ci misi molto: volevo una sgargiante serie di Billy Bunter. Gli adulti mi dissero che non andava affatto bene, e mi propinarono un bell'assortimento di libri edificanti di Arthur Ransome sulle avventure all'aria aperta di intrepidi ragazzi inglesi. Per vendetta, furono per sempre lasciati alla polvere in cima al mio scaffale. E neppure mai aperti, finché riuscii artatamente ad abbandonarli in uno dei tanti traslochi della mia famiglia. Così, del tutto ignaro, persi l'occasione di fare la conoscenza di un autore che, secondo il corrispondente a Mosca del «Manchester Guardian», nel 1918 aveva rivelato i «trattati segreti» il cui ruolo nella Prima Guerra Mondiale era stato tanto importante, e che aveva avuto, per giunta, un flirt con la segretaria di Trockij. (Questa scoperta fatta in seguito mi stupì, come avrebbe certamente stupito moltissimo i miei parenti che mi avevano costretto a prendere Ransome.) Mia madre fu irritata per tutto il giorno: «Sciocchino, – disse.”

Christopher Hitchens (1949–2011) giornalista, saggista e critico letterario britannico

Zia Pam era talmente ben disposta che avresti potuto avere facilmente un bell'orologio da polso se lo avessi chiesto».
Ma non volevo un maledetto orologio. Volevo essere lasciato in pace con una pila di libri di mia scelta. (p. 73)
Hitch 22. Le mie memorie

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“[Alla domanda: "Ha delle storie preferite [di Wolverine]?"] Arma X, per esempio… Non avevo mai compreso cosa fosse finché non l'ho letta un paio di volte. Da un punto di vista puramente storico, l'avevo sempre considerata al di sotto delle cose di Miller, prima che mi rendessi conto che era stata realizzata prima che Miller sviluppasse quel suo stile. Ha esercitato un'influenza enorme su un sacco di gente. In Arma X c'è un approfondimento notevole per questo personaggio e nessuno lo aveva mai fatto prima, ed è proprio ciò che voglio fare. È un tizio con un olfatto diverso dal nostro e un udito che gli permette di sentire cose diverse dagli altri. Windsor-Smith ha capito perfettamente il lato animale di Wolverine, pur continuando a conservarne l'umanità negli occhi, nello sguardo. Anch'io voglio continuare a farlo il più elastico e sfaccettato possibile, perché una delle cose che capitano con questi personaggi tosti e un po' carogne è che spesso finiscono con l'essere scritti troppo seriamente. Credo che anche il lato "samurai" di Wolverine sia estremamente interessante. È uno dei buoni che spera e che lotta sempre per il meglio e che per tutta la vita ha sempre ricevuto fregature. Ma la cosa che fa di lui un eroe è che non ha perso la speranza: ancora collabora con gli X-Men e li ha molto a cuore, perché è convinto che nessuno dovrebbe avere paura per come è fatto.”

Mark Millar (1969) fumettista scozzese

Intervista su Wolverine

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“Ho invidiato perfino il vostro stadio. Sia chiaro: a me dà fastidio la sua stessa esistenza, mi dà fastidio anche solo passare sulla tangenziale di Torino e vedere le indicazioni per lo Juventus Stadium, basta il nome a farmi venire la gastroenterite. Ma siamo sinceri: come mi piacerebbe avere un Toro Stadium così…”

Mario Giordano (1966) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Mario Giordano, la lettera a sorpresa: "Che invidia questa Juventus, ha vinto col cuore Toro" http://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/11899890/Mario-Giordano--la-lettera-a.html, LiberoQuotidiano.it, 18 aprile 2016.

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“Unicamente l'individuo ha una mente; solo l'individuo può avere sentimenti, vedere, sentire e percepire; soltanto l'individuo può abbracciare valori e fare scelte; solo l'individuo può agire. […] [questo] implica che concetti collettivi come gruppi, nazioni e stati non esistono nella realtà né effettivamente agiscono; sono solo costrutti metaforici per esprimere corrispettive e concentrate azioni di individui.”

Murray N. Rothbard (1926–1995) economista, filosofo e politico statunitense

Origine: Da Individualism and the Philosophy of the Social Sciences, Cato Institute, San Francisco, 1979, p. 57; citato in Dario Antiseri e Luciano Pellicani, L'individualismo metodologico. Una polemica sul mestiere dello scienziato sociale, volume 2 di Produzione e riproduzione sociale, FrancoAngeli, 1995, p. 118 https://books.google.it/books?id=RsjFdQAuqLkC&pg=PA118. ISBN 8820493837

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“Bisogna avere un'anima poetica e uno spirito geometrico.”

Joseph Joubert (1754–1824) filosofo e aforista francese

Pensieri, Citato in Maurice Toesca, Un homme heureux.

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“Dopo avere studiato le macchie solari e la loro relazione col cambiamento climatico sulla Terra, direi che ci troviamo ormai in una inevitabile avanzata verso un profondo calo di temperature.”

Chabibullo Abdusamatov (1940) scienziato e astrofisico russo

Origine: Ufficiale, il “Riscaldamento Globale” non è più un dogma!, 2013, giugno, 07, 25-08-2013 http://quintoelementomusical.wordpress.com/2013/06/05/ufficiale-il-riscaldamento-globale-non-e-piu-un-dogma,

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“Tutta la nostra critica è l'arte di rimproverare agli altri di non avere le qualità che noi crediamo di avere.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

29 luglio 1895; Vergani, p. 95
Diario 1887-1910

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“Tom Curzon, il terapista del centro antidroga, che faceva l'assistente sociale e non il medico, era uno della scuola rogeriana, e aveva una terapia basata sull'individuo. Allora sono andato in biblioteca a vedere quello che aveva scritto Carl Rogers. Il libro che ho letto era una cacata, ma per dire la verità mi sembrava che Tom si fosse avvicinato più degli altri a quella che secondo me era la verità. Disprezzavo me stesso e il mondo perché non ero capace di accettare i miei limiti personali e quelli che mi venivano imposti dalla vita.
A quanto pareva, quindi, l'accettazione dei propri limiti era una condizione mentale sana, o comportamento non deviante.
Il successo e il fallimento sono semplicemente la soddisfazione o la frustrazione del desiderio. Il desiderio può essere in prevalenza intrinseco, basato sui nostri impulsi personali, oppure estrinseco, stimolato soprattutto dalla pubblicità o dai modelli di comportamento sociale che ci vengono proposti dai mass media e dalla cultura popolare. Dice Tom che i miei concetti di successo e fallimento funzionano solo a un livello individuale, e non a un livello sia individuale che sociale. E quindi, siccome mi rifiuto di accettare un riconoscimento da parte della società, il successo e il fallimento possono essere per me soltanto delle esperienze momentanee, perché sono esperienze che non possono essere sostenute dall'accettazione di altri valori di tipo sociale, come il benessere materiale, il potere o la posizione sociale; oppure, nel caso di un fallimento, la condanna e la disapprovazione. E allora, secondo Tom, non serve a un cazzo venirmi a dire che sono andato bene agli esami, che ho un buon lavoro o che sto con una bella ragazza; perché questo tipo di riconoscimento per me non significa niente. È chiaro che mi fa piacere, quando succedono queste cose, e che hanno un valore in se stesse, ma è un valore che non può essere sostenuto senza un riconoscimento da parte mia della società che lo considera come tale. Quello che Tom sta cercando di dire, credo, è che non me ne frega un cazzo. Perché?
Così torna in ballo la mia alienazione dalla società. Il problema è che Tom si rifiuta di accettare il mio punto di vista, che non è possibile cambiare la società per migliorarla davvero, e che io non posso cambiare per adattarmi alla società. Questa situazione provoca in me depressione. Scarico tutta la rabbia che provo contro me stesso, è questa la depressione, dicono. Però la depressione provoca anche una mancanza di motivazione. Mi cresce un vuoto dentro. La droga mi serve a riempire il vuoto, e mi aiuta anche a soddisfare il mio bisogno di distruggere me stesso, e qui torniamo alla rabbia diretta contro di sé.
Qui devo dire che sono d'accordo con Tom. Dove non ci troviamo più d'accordo è quando lui si rifiuta di vedere lo squallore totale del quadro generale. Lui dice che soffro di una mancanza di fiducia in me stesso, e che mi rifiuto di accettare questo fatto scaricando tutta la colpa sulla società. Secondo lui, questo mio modo di sminuire tutte le lodi e le ricompense (e di conseguenza anche le condanne) che potrei ricevere dalla società non è un rifiuto dei valori in sé, ma una prova del fatto che non mi sento abbastanza soddisfatto (o abbastanza scontento) di me stesso per accettarle. Invece di uscirmene a dire chiaro e tondo: Non credo di avere queste qualità (oppure credo di essere meglio di così), io dico: Tanto sono un mucchio di cazzate.”

Alla ricerca dell'essere interiore; pp. 196-197
Trainspotting, Salta tutto

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“[su Javier Zanetti] Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Citato in Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 15 maggio 2009.

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“[Su Mango] Aveva una vocalità celeste, mondiale: se fosse nato in un Paese che non era l'Italia poteva avere ancora più successo. Ma lui stava bene a casa sua, a Lagonegro. Era un ragazzo quieto […] La musica italiana perde qualcosa di molto importante, che forse non ha mai capito in pieno. Non è mai stata colta tutta la sua potenza.”

Mara Maionchi (1941) produttrice discografica e personaggio televisivo italiano

Origine: Citato in Mango, il ricordo di Mara Maionchi: una voce tra cielo e terra http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/mango-ricordo-mara-maionchi-voce-cielo-e-terra-1073753.html, Ilgiornale.it, 17 dicembre 2014.

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“Possedere l'innocenza comporta l'avere una prima nozione cristallina della perfezione originaria di ogni cosa.”

Plinio Corrêa de Oliveira (1908–1995) storico, politico e filosofo brasiliano

Origine: Innocenza primordiale e contemplazione sacrale dell'Universo, p. 43

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“Finché non ti accorgi di avere una tartaruga incastrata sotto il freno non conosci il significato della paura.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Il gatto non adulterato (1989)

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“In qualsiasi momento quest'uomo ci avesse lasciato, avremmo provato un senso di perdita irreparabile […]. Possa egli avere un'influenza duratura sul cuore e sulla mente degli uomini!”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Dalla dichiarazione alla morte di Franklin Delano Roosevelt in Aufbau, New York, 27 aprile 1945.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 58

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“Trasformare l'anniversario dei 150 anni dell'Unità in un nuovo innamoramento del nostro essere italiani… incitare noi stessi ad avere un po' più di orgoglio nazionale.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Corriere della sera, 5 maggio 2010.

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“Italia è Paese a crescita zero. Per avere 66milioni di abitanti nel 2055 dovremo accogliere un congruo numero di migranti ogni anno.”

Laura Boldrini (1961) giornalista e politica italiana

Origine: Da un tweet https://twitter.com/lauraboldrini/status/708626356180017152?lang=it del 12 marzo 2016.

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“Per troppo tempo ti sei nascosto da me.»
Rand si girò di scatto, ansimando. L'attimo prima era da solo, ma ora, fermo davanti alla porta-finestra, c'era Ba'alzamon. Quando parlò, caverne di fiamma presero il posto degli occhi e della bocca.
«Per troppo tempo, ma ormai non più.»
«Nego che tu abbia potere su di me» disse Rand, rauco. «Nego la tua esistenza.»
Ba'alzamon si mise a ridere. «Credi che sia così facile? Ma a dire il vero l'hai sempre creduto. Ogni volta che ci siamo confrontati, hai creduto di potermi sfidare.»
«Cosa vuol dire, ogni volta? Ti nego!»
«Lo dici sempre. All'inizio. Questo scontro fra noi si è già verificato innumerevoli volte. Ogni volta hai un viso diverso e un altro nome, ma sei sempre tu.»
«Ti nego!» Fu un bisbiglio di disperazione.
«Ogni volta scagli contro di me la tua misera forza e ogni volta, alla fine, capisci chi è il padrone. Epoca dopo Epoca, t'inginocchi davanti a me, o muori col rimpianto di non avere ancora la forza d'inginocchiarti. Povero sciocco, non puoi mai vincere, contro di me.»
«Bugiardo! Padre delle Menzogne. Padre degli Sciocchi, se non sai fare di meglio. Gli uomini ti trovarono, nell'ultima Epoca, l'Epoca Leggendaria, e ti legarono nel luogo cui appartieni.»
Ba'alzamon rise di nuovo, di scherno; Rand avrebbe voluto tapparsi le orecchie per non udirlo, ma si costrinse a non muovere le mani. Però gli tremavano, quando infine la risata terminò.
«Verme, tu non sai niente. Ignorante come uno scarafaggio sotto una pietra, schiacciato con altrettanta facilità. Questa lotta prosegue dal momento della creazione. Gli uomini pensano sempre che sia una guerra nuova, ma è sempre la stessa, riscoperta. Solo ora il mutamento soffia nel vento del tempo. Stavolta non ci sarà ritorno. Quelle orgogliose Aes Sedai che pensano di potersi opporre a me… le vestirò di catene e le manderò a correre nude per ubbidire al mio volere, o riempirò delle loro anime il Pozzo del Destino, dove urleranno per l'eternità. Tutte, tranne coloro che già mi servono. Loro staranno solo un gradino al di sotto di me. Puoi scegliere di stare con loro, mentre il mondo striscia ai tuoi piedi. Per l'ultima volta, ti offro la possibilità. Sarai al di sopra di loro, al di sopra d'ogni potere e d'ogni dominazione, a parte me. Ci sono state delle volte in cui hai fatto questa scelta e sei vissuto abbastanza a lungo da conoscere il tuo potere.»
Negalo! Rand si afferrò a quel che poteva negare. «Non ci sono Aes Sedai al tuo servizio. Un'altra menzogna!»
«Così t'hanno detto? Duemila anni fa, con i miei Trolloc, girai il mondo e persino fra le Aes Sedai trovai anime che conoscevano la disperazione, che sapevano che il mondo non poteva opporsi a Shai'tan. Per duemila anni l'Ajah Nera è vissuta fra le altre, invisibile, nell'ombra. Forse comprende perfino coloro che sostengono d'aiutarti.”

Robert Jordan (1948–2007) scrittore statunitense

Rand al'Thor e Ba'alzamon, capitolo 43
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

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“Il potere potrà pure essere schifoso, come gli uomini ci ripetono, ma intanto lo vogliamo avere.”

Lilli Gruber (1957) giornalista e scrittrice italiana

Origine: Citato in Loredana Bartoletti, Lilli alla carica "Più potere alle donne in tv" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/12/16/lilli-alla-carica-piu-potere-alle.html, la Repubblica, 16 dicembre 1992, p. 12.

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“La mia volontà comincia ad avere un po' di rughe.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

24 marzo 1898; Vergani, p. 144
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“Ho cominciato a “Rock FM”, una realtà radiofonica di successo in Italia, attualmente inesistente. Tra l’altro sono stata fortunata perché, vivendo in Inghilterra, ho avuto la fortuna di avere come “tata”, quella dei figli di Jimmy Page. Quindi da subito, il mio inizio, è stato “rock ‘n roll” in tutti i sensi.”

Cristina Borra (1975) presentatrice

Origine: Dall'intervista di Maurizio Schettino, Radiospeaker.it incontra Cristina Borra, speaker di RTL 102.5, Radiospeaker.it http://www.radiospeaker.it/blog/cristina-borra-rtl-102-5-the-flight.html, 29 gennaio 2013.

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“Devo dire intanto che da un punto di vista tecnico non mi piaceva il modo di combattere nel professionismo. Uno show dove vince il pugile che rimane in piedi. Poi da un punto di vista economico non c'era la possibilità di avere un procuratore che ti facesse guadagnare abbastanza nel professionismo. Dovevi andare in Germania o negli Stati Uniti. Oppure tentare il Mondiale come De Carolis, che però non ha preso una grande borsa.”

Roberto Cammarelle (1980) pugile italiano

Origine: Dall'intervista Roberto Cammarelle/ Il mio addio alla boxe: il pugile si racconta (esclusiva) http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/2016/4/29/Roberto-Cammarelle-Il-mio-addio-alla-boxe-il-pugile-si-racconta-esclusiva-/699988/, Ilsussidiario.net, 29 aprile 2016.

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“Se mia figlia fosse gay, non mi preoccuperei del fatto che possa avere una vita difficile. Ma mi preoccuperei delle persone che si aspettano che lei abbia una vita difficile - contribuendo a perpetuare discriminazioni che altrimenti potrebbero svanire più rapidamente. Voglio che mia figlia sappia che essere gay è altrettanto auspicabile che essere eterosessuali. Il problema non è l'idea che l'omosessualità sia una scelta, ma l'idea che l'eterosessualità dovrebbe essere obbligatoria.”

Sally Kohn (1977)

If my daughter is gay, I don't worry about her having a hard life. But I do worry about people expecting her to have a hard life — helping to perpetuate discrimination that might otherwise fade more quickly. I want my daughter to know that being gay is equally desirable to being straight. The problem is not the idea that homosexuality could be a choice but the idea that heterosexuality should be compulsory.

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