Frasi su fatto
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“La sincerità è un fatto della mente, che ha la purità della luce. E chi nell'arte giungesse alla sincerità morale che è richiesta nella confessione religiosa, che è un modo di avviarsi a una piena purificazione, avrebbe torto nel credere che ciò basti a far poesia: perché in tal caso i più grandi poeti sarebbero stati coloro che vergognosi confessarono i loro delitti al confessore. La «franchise absolue» dell'arte è di ben diversa natura.”

Francesco Flora (1891–1962) critico letterario e scrittore italiano

da La poesia come ricerca dell'ignoto., vol. V, p. 625
Storia della letteratura italiana
Origine: «La franchise absolue, moyen d'originalité.» (La franchezza assoluta, mezzo d'originalità.) (Baudelaire), citato da Francesco Flora a p. 625 della Storia della letteratura italiana, volume quinto.

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“Vi chiedo scusa per quello che è successo in occasione del Festival di Sanremo. Se dell'Italia resta qui in Argentina solo questo squarcio così orrendo, immaginiamo che cosa possono pensare i giovani. Come si chiama il presentatore? Enrico Papi? È un cretino. Ha fatto una cosa inaccettabile!”

Franca Pilla (1920) moglie di Carlo Azeglio Ciampi

Origine: Citato in Sanremo: Franca Ciampi si scusa con gli argentini http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/03/15/Spettacolo/SANREMO-FRANCA-CIAMPI-SI-SCUSA-CON-GLI-ARGENTINI_144700.php, Adnkronos.com, 15 marzo 2001.

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“[Su Laura Boldrini] Che ci detesti è evidente. Che non ci provi neanche ad essere super-partes, è assodato. Ci tocca tenercela. Se ci fosse la possibilità di sfiduciarla l'avremmo già fatto.”

Luigi Di Maio (1986) politico italiano

Origine: Citato in M5S, Di Maio: "La presidente Boldrini ci detesta. Peccato non poterla sfiduciare" http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/21/m5s-di-maio-la-boldrini-ci-detesta-peccato-non-poter-sfiduciarla/959295/, il Fatto Quotidiano.it, 21 aprile 2015.

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“Lo spirito critico non è adatto ai giovinetti, non va in essi fatto prevalere sulla fantasia e sulla creatività.”

Marco Fabio Quintiliano (35–96) oratore

citato in Albino Luciani, Illustrissimi, APE Mursia, Milano 1979

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“Per punirmi del mio disprezzo per l'autorità, il destino ha fatto di me un'autorità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Aforisma per un amico, 18 settembre 1930; Archivio Einstein 36-598; citato in Banesh Hoffmann, Albert Einstein: Creator and Rebel, Viking, New York, 1972, p. 24.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 31

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“[…] prendo atto che Papa Francesco, insignito come «Uomo dell'anno» da Time Magazine, Vanity Fair e The Advocate, la più antica rivista della comunità gay americana, è più preoccupato della sorte dei clandestini di Lampedusa, più in generale dei poveri e degli emarginati nelle periferie del mondo globalizzato, che dedito sia a contrastare il genocidio dei cristiani d'Oriente sia a salvare il cristianesimo dal relativismo religioso e dall'invasione islamica all'interno stesso dell'Europa. Il fatto che anche il settimanale L'Espresso abbia scelto come «Uomo dell'anno» Costantino Baratta, cittadino di Lampedusa, per aver salvato la vita a 12 clandestini dopo il naufragio di un barcone lo scorso 3 ottobre culminato nella morte di 366 persone, sottolinea come in quest'Occidente, ma anche in questa Chiesa di Bergoglio, prevalgano l'ideologia del buonismo, immigrazionismo, multiculturalismo e globalismo, che ci impongono di assecondare il prossimo a prescindere dalle conseguenze per il nostro vissuto, permeati dall'ideologia del relativismo valoriale e del pauperismo che finiscono per inculcare in noi l'accettazione e la rassegnazione nei confronti di tutto e di tutti. Per contro la difesa dei cristiani d'Oriente e la guerra ad oltranza al radicalismo e al terrorismo islamico, si collocano nel contesto della salvaguardia delle nostre radici, della nostra fede, dell'identità nazionale, dei valori tradizionali a partire dalla centralità della famiglia naturale, come attesta l'opposizione ferma di Putin al matrimonio omosessuale proprio mentre quest'Unione Europea l'ha legittimato concependolo come l'apice della civiltà. Ecco perché, anche a costo di sfidare l'impopolarità, sostenete il Premio «Uomo dell'anno» a Putin, al-Sisi e Assad: significa dire no all'ideologia del globalismo e del relativismo, e dire sì al localismo nel contesto degli Stati nazionali e alla civiltà fondata sulla certezza di chi siamo.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da Putin e Assad sono i veri uomini dell'anno anti-terrore http://www.ilgiornale.it/news/interni/putin-e-assad-sono-i-veri-uomini-dellanno-anti-terrore-979249.html, Il Giornale.it, 31 dicembre 2013.

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“Smettere di fumare è facile. Io l'ho fatto centinaia di volte.”

Mark Twain (1835–1910) scrittore, umorista, aforista e docente statunitense

Giving up smoking is easy. I've done it hundred of times.
[Citazione errata] La frase non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain.
Attribuite
Origine: Cfr. Paul F. Boller e John George, They Never Said It, Oxford University Press, 1989, p. 123 http://books.google.it/books?id=pZpXkPNgR2cC&pg=PA123. ISBN 0199879168

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“Causare loro [agli animali] dolore senza necessità è una crudeltà e un'ingiustizia. Forse l'esempio più forte del potere dell'abitudine e del costume su di noi sta nel fatto che essi abbiano soffocato, nella maggior parte degli uomini, ogni rimorso.”

Pierre Louis Moreau de Maupertuis (1698–1759) matematico, fisico e filosofo francese

Origine: Da Du droit sur les bêtes, in Œuvres (1768); citato in Erica Joy Mannucci, La cena di Pitagora. Storia del vegetarianismo dall'antica Grecia a Internet, Carocci editore, Roma, 2008, p. 80. ISBN 978-88-430-4574-7

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“Si deve comprendere il fenomeno sociale come un fatto relazionale di reciprocità.”

Pierpaolo Donati (1946) sociologo e filosofo italiano

Introduzione alla sociologia relazionale

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“Manders: Ha l'impressione che letture di questo genere la rendano migliore o più felice?
Signora: Mi sembra che mi diano una specie di serenità.
Manders: Curioso. In che modo?
Signora: Ci trovo come la spiegazione e la conferma di molte cose alle quali ho già riflettuto per conto mio. Questa appunto è la cosa strana, signor pastore… in quei libri, in fondo, non c'è nulla di nuovo; nulla più di quel che il mondo pensa e crede in generale. Ma il fatto è che il mondo non se ne rende conto e non vuole confessarselo.
Manders: Oh, per l'amor di Dio! Crede sul serio che il mondo…
Signora: Certo che lo credo.
Manders: Sì, ma non in questo paese? Non qui da noi?
Signora: Ma sì, anche qui da noi.
Manders: Bene, le garantisco che…!
Signora: D'altronde che cosa ha da obiettare contro questi libri?
Manders: Obiettare? Non vorrà già credere ch'io mi sia mai dato all'esame di opere di quel genere?
Signora: In altri termini, lei non conosce affatto ciò che condanna?
Manders: Ho letto abbastanza di quel che si scrive intorno a questi libri per disapprovarli.
Signora: Sì, ma la sua opinione personale…
Manders: Cara signora Alving, nella vita vi sono casi in cui bisogna fidarsi dell'opinione altrui. Così è in questo mondo; ed è bene che sia così. Altrimenti che ne sarebbe della società umana?”

Henrik Ibsen (1828–1906) scrittore, drammaturgo e poeta norvegese

1959, p. 21
Gli spettri
Origine: Helene Alvig

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“La mia infanzia in Argentina? È stata difficile, sono cresciuto in un posto dove la droga e gli omicidi erano all'ordine del giorno. Ho fatto esperienze dure, crescendo molto in fretta. Fortunatamente la vita mi ha permesso di fare una scelta. Non so se essere cresciuto in quell'ambiente ha fatto di me un calciatore più battagliero, ho sempre giocato a modo mio ma è possibile.”

Carlos Tévez (1984) calciatore argentino

Origine: Da un'intervista a Fifa.com; citato in Juventus, Tevez: "Sono cresciuto dove droga e omicidi erano all'ordine del giorno" http://www.calciomercato.it/news/197368/juventus-tevez-sono-cresciuto-dove-droga-e-omicidi-erano-allordine-del-giorno, Calciomercato.it, 3 marzo 2015.

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“[Sull'omicidio di Giulio Regeni. ] Ci hanno propinato contraffazioni e depistaggi, abbiamo fatto grandi passi avanti in un anno. Stiamo scippando nomi e verità al governo egiziano. Abbiamo tenacia e pazienza e non ci fermeremo.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Citato in Giulio Regeni, manifestazione nazionale per la verità http://prideonline.it/2017/01/27/giulio-regeni-manifestazione-nazionale-la-verita/, Prideonline.it, 27 gennaio 2017.

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“Come sapete e come purtroppo non sa Eugenio Scalfari, il quale ieri ha parlato di un processo che è finito in assoluzione in parte con formula piena e in parte con formula dubitativa. Non c'è nessuna assoluzione con formula piena nel processo Andreotti, Andreotti fu assolto con la vecchia insufficienza di prove in primo grado, in appello gli fu peggiorata la sentenza di primo grado, ribaltandone la parte del periodo fino al 1980 e lì fu dichiarato colpevole, ma prescritto per il reato commesso di associazione a delinquere con la mafia fino alla primavera del 1980. Dopo il 1980 fu confermata l'assoluzione per insufficienza di prove, che era stata data in primo grado. La Cassazione confermò la sentenza d'appello, per cui so che è suggestivo dire " be', ma quelli sono dei mafiosi che hanno sciolto i bambini nell'acido": è vero, infatti è proprio per quello che sono dei testimoni privilegiati per raccontare quello che succede dentro la mafia, perché loro ne hanno fatto parte; certo, sarebbe bellissimo poter avere dei testimoni di mafia che hanno sempre fatto, nella loro vita, i frati francescani o le suore clarisse, ma purtroppo i frati francescani e le suore clarisse della mafia non sanno una mazza, perché non ne hanno mai fatto parte e conseguentemente è ovvio che, per sapere quello che succede in un'organizzazione criminale, bisogna sperare che qualcuno all'interno di quell'organizzazione criminale ce lo racconti.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da La mafia non esiste, Berlusconi e Dell'Utri invece sì http://www.beppegrillo.it/2009/11/passaparola_lun_45.html#comments, 30 novembre 2009
BeppeGrillo.it

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“Michel Onfray si lamenta di ricevere critiche senza essere letto? Ebbene, l'ho quindi letto. L'ho fatto sforzandomi di mettere da parte, per quanto possibile, i vecchi cameratismi, le amicizie comuni, come anche la circostanza — ma questo era evidente — che entrambi siamo pubblicati dallo stesso editore. A dir la verità, sono uscito da questa lettura ancora più costernato di quanto lasciassero presagire le recensioni di cui, come tutti, ero venuto a conoscenza. Non che per me, come invece per altri, l'«idolo» Freud sia intoccabile: da Foucault a Deleuze, a Guattari e ad altri ancora, molti se la sono presa con lui e io, pur non essendo d'accordo, non ho mai negato che abbiano fatto avanzare il dibattito. E nemmeno sono il risentimento anti-freudiano, la collera, addirittura l'odio, come ho letto qua e là, a suscitare il mio disagio alla lettura del libro Crépuscule d'une idole. […] si fanno grandi libri con la collera! E che un autore contemporaneo mescoli i propri affetti con quelli di un glorioso predecessore, che si misuri con lui, che faccia i conti con la sua opera in un pamphlet che, nell'ardore dello scontro, apporta argomenti o chiarimenti nuovi è, in sé, qualcosa di piuttosto sano. Del resto, Onfray l'ha fatto spesso, altrove, e con vero talento. No, non è questo. Quel che infastidisce nel Crépuscule d'une idole è di essere banale, riduttivo, puerile, pedante, talvolta al limite del ridicolo, ispirato da ipotesi complottistiche assurde quanto pericolose.”

Bernard-Henri Lévy (1948) filosofo, giornalista e imprenditore francese
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“Se guardo se sento è perché ci credo | se parlo e ascolto è perché ci vedo | adesso se pensi che sono appagato | hai fatto un errore non ho ancora finito.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da C'è sempre un motivo, n. 4
C'è sempre un motivo

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“I calzini sono utili. Il fatto di indossare un indumento che copre una nudità che potrebbe anche rimanere scoperta mi dà un senso di sicurezza. [Lei è un feticista del calzino? ] Sì.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

dall'intervista per il programma televisivo Freeze http://www.sitcomuno.tv/programmi.asp?ID=590, SitcomUNO, 30 novembre 2007; citato in Mastella: "A Natale regalate calzini" http://qn.quotidiano.net/politica/2007/11/30/50070-mastella_natale_regalate_calzini.shtml, Quotidiano.net, 30 novembre 2007

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“Aver trasformato in prostitute delle ragazze che frequentavano casa Berlusconi, dopo aver intercettato le telefonate e fatto perquisire le abitazioni, non è stata soltanto un'operazione giudiziaria bensì anche una violazione della dignità di donne la cui sola colpa era quella di aver fatto eventualmente uso del proprio corpo. La pubblicazione da parte dei media delle loro fotografie, che corredate di nomi e cognomi sono adesso delle vere e proprie foto segnaletiche, non è stato soltanto un fatto di cronaca è stata anche una barbarie.”

Giorgio Clelio Stracquadanio (1959–2014) politico e giornalista italiano

Origine: Seduta della Camera dei Deputati n. 476 di lunedì 23 maggio 2011 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=476 – XVI Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Discussione della proposta di legge: Soro ed altri: Norme per la tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transfobia (A.C. 2802-A). Camera dei Deputati, 23 maggio 2011.

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“In Sicilia mi sono trovato molto bene, ho avuto una grandissima collaborazione da parte di tutti, veramente enorme. Taormina la conoscevo di notte, perché io arrivavo nel pomeriggio, semmai prendevo un David o un Nastro d'Argento, e la mattina me ne andavo via. Però ho avuto modo di girare un po' intorno, Taormina e posti limitrofi. E mi sono reso conto, conoscendo già altre zone della Sicilia, che la Sicilia è veramente una delle più importanti e belle regioni d'Italia. È veramente bella. Ho fatto un giorno una gita a Noto e io sono rimasto a bocca aperta. Noi italiani, e non voglio fare adesso pubblicità alla Sicilia, andiamo sempre nei luoghi turistici canonici, ma ci sono dei gioielli nascosti in Sicilia che andrebbero veramente visti. È una cosa che veramente mi ha lasciato senza fiato, meravigliosa, per eleganza, il sincretismo tra architettura normanna, Magna Grecia, i colori…Poi ero pure in autunno, quindi quei bei colori estivi, forti, rossi, non c'erano.”

Carlo Verdone (1950) attore e regista italiano

Origine: Dall'intervista realizzata nel quadro del programma Sensi Contemporanei-Cinema e Audiovisivo del Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e Mibac-Direzione Generale Per il Cinema; in collaborazione con l'Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana e Siciliafilm Commission. Video https://www.youtube.com/watch?v=_aE1vXERZbE disponibile su Youtube.com.

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“Ho fatto mio lo schema del bipolarismo e dell'alternanza. Questo schema richiede, è ovvio, un centrodestra diverso. Ma impone a tutti noi di lavorare su questo versante, rafforzando il profilo della nostra alternativa a un centrosinistra che rischia di non pagare dazio alle sue contraddizioni soltanto perché noi invece di scommettere sul nostro cambiamento sembriamo dedicarci a una tetragona ripetizione di noi stessi.”

Marco Follini (1954) politico e giornalista italiano

da «Difendo il bipolarismo, non andrò mai con l' Unione» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/20/Difendo_bipolarismo_non_andro_mai_co_8_050420020.shtml, Corriere della sera, 20 aprile 2005, p. 16

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“In fondo la conquista della cultura è di lasciare qualcosa di fatto, di solido, per sempre.”

Virginia Woolf (1882–1941) scrittrice, saggista e attivista britannica

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“Una volta mi sono svegliata il giorno di un concerto con il torcicollo, e non solo un regolare torcicollo, stavo storta in piedi, come il Gobbo di Notre Dame. Allora ho fatto alcune iniezioni, che non hanno funzionato. Avrebbero potuto facilmente mettere il palco storto quel giorno così almeno sembrava stessi camminando normalmente. Mi sono esibita quella notte, ma non ricordo niente, ero così alterata dalle iniezioni. Dopo ho sentito dal mio manager che facevo dei discorsi infiniti tra una canzone e l'altra. Il ragazzo al mixaggio provava tramite il monitor di farmi iniziare a cantare la canzone successiva, ma io continuavo solo a parlare "Aspetta aspetta aspetta, ancora una cosa divertente ho da dire…"”

Anastacia (1968) cantautrice e stilista statunitense

ero la cabarettista.
One time I woke up on the day of a concert with a stiff neck, and not just a regular stiff neck, I was standing croocked, like the hunchback of Notre Dame. I got some shots then, which did not work. They could have easily put the stage croocked that day so it at least would have looked like I was walking normally. I did perform that night, but I remember nothing from it, was so high from the shots. Later I heared from my manager that I was doin never ending talks between songs. The guy's at the mix table where trying via the monitor to get me to start singing the next song, but I just kept talking 'wait wait wait, just one more fun thing I want to say…" I was the stand up comic from hell
Origine: Citato in Het stomende dubbelinterview: Natalia en Anastacia http://www.humo.be/humo-archief/29756/het-stomende-dubbelinterview-natalia-en-anastacia, Humo.be, 27 settembre 2010.

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“[Alla domanda: "Ha delle storie preferite [di Wolverine]?"] Arma X, per esempio… Non avevo mai compreso cosa fosse finché non l'ho letta un paio di volte. Da un punto di vista puramente storico, l'avevo sempre considerata al di sotto delle cose di Miller, prima che mi rendessi conto che era stata realizzata prima che Miller sviluppasse quel suo stile. Ha esercitato un'influenza enorme su un sacco di gente. In Arma X c'è un approfondimento notevole per questo personaggio e nessuno lo aveva mai fatto prima, ed è proprio ciò che voglio fare. È un tizio con un olfatto diverso dal nostro e un udito che gli permette di sentire cose diverse dagli altri. Windsor-Smith ha capito perfettamente il lato animale di Wolverine, pur continuando a conservarne l'umanità negli occhi, nello sguardo. Anch'io voglio continuare a farlo il più elastico e sfaccettato possibile, perché una delle cose che capitano con questi personaggi tosti e un po' carogne è che spesso finiscono con l'essere scritti troppo seriamente. Credo che anche il lato "samurai" di Wolverine sia estremamente interessante. È uno dei buoni che spera e che lotta sempre per il meglio e che per tutta la vita ha sempre ricevuto fregature. Ma la cosa che fa di lui un eroe è che non ha perso la speranza: ancora collabora con gli X-Men e li ha molto a cuore, perché è convinto che nessuno dovrebbe avere paura per come è fatto.”

Mark Millar (1969) fumettista scozzese

Intervista su Wolverine

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